Firmato il contratto regionale DS in Puglia

Firmato il contratto regionale in Puglia

Dirigenti scolastici

E’ stata sottoscritta l’ipotesi di CIR per la Puglia, relativa alle fasce di posizione e di risultato per l’anno scolastico 2012 – 13. L’ipotesi, inviata a MIUR per la necessaria approvazione prima dell’inoltro alla competente Ragioneria Territoriale, non prevede più la quarta fascia, anche a seguito del dimensionamento della rete scolastica, operata dalla Regione Puglia, rete ridotta da 906 istituzioni a 712.
Significativa la novità introdotta  relativa ai criteri per le tre macro aree individuate (Dimensione, Complessità e Contesto), la quale, eliminando  variabili non contemplate dal sistema informatico del MIUR, ha accelerato, per tale via, la conclusione di un contratto, non sempre contrassegnato da trasparenza nella sua applicazione.
Riportiamo il testo dell’intesa sottoscritta da tutte le sigle sindacali e ampiamente condivisa dalle assemblee dei dirigenti UIL svoltesi nelle sei province della Puglia prima della definitiva sottoscrizione. Per la Uil Scuola Puglia ha partecipato Enzo Fiorentino.

Ancora una volta avremo un ritardo d’avvio dell’anno scolastico. Ma non per le iscrizioni

da TuttoscuolaNews

Ancora una volta avremo un ritardo d’avvio dell’anno scolastico. Ma non per le iscrizioni

La preparazione dell’anno scolastico comincia un anno prima e teoricamente c’è tutto il tempo per arrivare puntuali al 1° settembre con tutti i docenti in cattedra, quelli trasferiti o assegnati provvisoriamente, quelli nominati in ruolo e quelli a tempo determinato, nominati in supplenza annua o fino al termine delle attività. Teoricamente si può, ma sarebbe un sogno. Anche quest’anno.

Le operazioni propedeutiche al prossimo anno scolastico corrono su due piste: la mobilità degli insegnanti (trasferimenti e utilizzazioni) e gli organici (posti e cattedre).

Partendo per tempo e rispettando le scadenze, si potrebbero avere tutti docenti nominati in cattedra a fine giugno o all’inizio dell’estate. Se…

Il 4 settembre 2012 sindacati e funzionari ministeriali si sono incontrati per esaminare il testo dell’accordo sulla mobilità, sostanzialmente uguale da anni, e hanno convenuto che sarebbero bastate pochissime integrazioni formali per definire il tutto. Ragionevolmente in una settimana o poco più si poteva far tutto, ma, tra un impegno dell’uno e dell’altro, l’intesa è stata definita il 6 dicembre 2012 (tre mesi per quattro parole? Alla faccia dell’efficienza e della produttività!).

Ma l’intesa non è ancora accordo, e senza accordo non può essere emanata l’ordinanza sulla mobilità e senza ordinanza non parte la macchina dei trasferimenti.

Perché l’intesa non è diventata accordo? Semplice: serve l’ok della Funzione pubblica che oggi, a quasi tre mesi di distanza, non si è ancora pronunciata. Si tratta di burocrazia (lenta e tardona) allo stato puro.

Ma a pagare sarà ancora una volta la scuola. In molti classi l’avvio regolare delle lezioni si farà attendere per settimane e mesi, i genitori protesteranno, e migliaia di alunni assisteranno impotenti al solito carosello degli insegnanti.

C’eravamo illusi a settembre scorso che questa volta la preparazione del prossimo anno scolastico fosse partita con il piede giusto. Avevamo confidato nel senso di responsabilità e nell’efficienza di tutti i soggetti coinvolti. Invece… Chi difende un po’ troppo ideologicamente e acriticamente la scuola pubblica (statale) dovrebbe chiedersi se tutto questo serve a qualificarla.

Piano nazionale Scuola Digitale: la proroga aiuta le scuole

da TuttoscuolaNews

Piano nazionale Scuola Digitale: la proroga aiuta le scuole

I termini per la presentazione delle candidature delle scuole al programma nazionale di attuazione del Piano nazionale Scuola Digitale sono differiti all’11 marzo 2012. La proroga, visti i tempi brevissimi inizialmente concessi per l’elaborazione di un progetto molto complesso, assicura il vantaggio di poter raffinare e perfezionare l’idea progettuale dei docenti della classe prescelta e di incrementare il livello di coinvolgimento dei genitori degli alunni della classe, di cui peraltro, se afferente al primo anno di corso, non si conosce ancora la composizione.

Il maggiore tempo a disposizione consente anche ai dirigenti scolastici di “stanare” una domanda latente di rinnovamento della didattica in un contesto professionale che in modo ricorrente è portato a fare resistenza al consolidamento di una cultura dell’apprendimento basato su un uso consapevole dei linguaggi multimediali e delle tecnologie della comunicazione. La posta in gioco è alta ed è per questo che la via maestra per consolidare il processo di innovazione digitale è la profondità con cui sono definiti gli interventi richiesti.

“Apprezziamo la decisione del Miur di prorogare i tempi a disposizione delle scuole per lo sviluppo dei progetti – dichiara a Tuttoscuola l’ing. Antonio Bosio, responsabile tecnico del progetto di sperimentazione della Samsung Smart School – “che consente al nostro network di selezionati partner territoriali che dispongono di un elevato e qualificato livello di competenze di supportare, se richiesto, il personale dirigente e docente durante questa complessa ed articolata fase progettuale. Abbiamo forme d’intervento che non si limitano a fornire schemi tecnologici ma si spingono fino alla formazione del personale docente”.

Innovare i processi di apprendimento mediante le tecnologie – sottolinea, a margine di un convegno, Maurizio Gentile, Consulente di ricerca presso l’IPRASE del Trentino – “implica un rinnovamento dei modi di usare e produrre informazione e conoscenza. Questa visione si oppone all’uso delle tecnologie per replicare pratiche educative tradizionali. Il potenziale d’innovazione richiama la necessità di cambiamenti organizzativi, istituzionali e pedagogici”.

La tecnologia offre infatti un’opportunità unica nella costruzione della scuola digitale del futuro. Ma è chiaro che la tecnologia, sia che abbia la forma della lavagna interattiva multimediale o dell’e-book messo in mano ai ragazzi, non può essere fine a se stessa, trasformandosi in un obiettivo. Altrimenti, ancora una volta si finirebbe per annunciare una rivoluzione già destinata a non mantenere fede alle sue promesse.

“Niente pagelle e laboratori se non paghi” così il contributo volontario diventa tassa

da la Repubblica

“Niente pagelle e laboratori se non paghi” così il contributo volontario diventa tassa

CORRADO ZUNINO

 ROMA — Era un contributo volontario, introdotto nel 2007 da una scuola già in declino. Serviva per ampliare l’offerta formativa: una didattica più larga, più gite, più visite. Sei anni dopo molti istituti professionali e licei lo chiedono obbligatoriamente. Altrimenti i laboratori di odontotecnica e inglese della scuola italiana — ormai declinata — resterebbero chiusi, le lavagne multimediali spente, il rotolo di carta igienica fisso sul cartoncino, in bagno. Oggi se gli studenti non pagano il contributo volontario, il preside non consegna le pagelle. E in alcuni licei milanesi i dirigenti scolastici arrivano a chiedere 160 euro l’anno, ma molte famiglie fanno fatica. È l’ultima deriva della scuola italiana: il contributo volontario diventato obbligatorio, il contributo sestuplicato nel costo e dirottato sulla manutenzione quotidiana di aule in pezzi. L’Unione degli studenti ha aperto un dossier sulla questione raccogliendo centinaia di casi ed evidenziando «ricatti e ritorsioni su studenti e famiglie» da parte delle autorità scolastiche. « Sempre più scuole minacciano gli studenti che non intendono pagare di non mandarli in gita, di fermare le loro attività integrative». L’unione studentesca offre un modulo da compilare per opporsi all’imposizione. Susan, triestina ripetente del turistico serale Da Vinci, costretta a lavorare per mantenersi gli studi, racconta: «Il nostro preside ci impone il contributo da dieci anni. Dice: “Mandami pure la Finanza, ma se non paghi i 65 euro non ti iscrivo”. Io non faccio contestazioni ideologiche: quei soldi non li ho. Quando sono andata in segreteria per iniziare l’anno, mi hanno fatto firmare un pagherò, un precompilato in cui mi impegnavo a versare. Ho chiesto spiegazioni alla Cgil e loro hanno bloccato tutto. Hanno incontrato il preside, gli hanno parlato di Costituzione e leggi ordinarie, gli hanno detto che le scuole italiane non hanno ancora il potere di imporre tasse. Ma ogni volta che passo dalla segreteria sono lì a ricordarmelo: e i 65 euro?». Sempre a Trieste, licei Dante e Carducci, chi non paga viene sollecitato attraverso circolari. Costantemente. In molti consigli d’istituto s’ignora il fatto che il contributo sia volontario, al Casiraghi di Milano — denuncia l’Uds — i professori sono convinti del contrario. A Brescia un ragazzo di un’altra serale ha denunciato: «Mi hanno spacciato il contributo come tassa di iscrizione e, di fronte alle mie contestazioni, minacciato di non iscrivermi all’anno successivo ». All’Istituto professionale Majorana di Bari il contributo è passato da 50 a 130 euro in una stagione, e la circolare interna lo ha trasformato in versamento obbligatorio: “Per il 2013 2014 non sono previste richieste di esonero”. Tutto illegale, e contro le direttive ministeriali fatte circolare lo scorso marzo. Una studentessa diciannovenne dell’istituto professionale Santarella di Bari (odontoiatria, moda, meccanico termico, elettrotecnico) racconta: «Ai 15 euro di contributo ne sono stati aggiunti sessanta per i laboratori. Noi ragazzi paghiamo tutti, comprendiamo che i laboratori servono, ma chiederemo al preside di togliere la voce “obbligatorio” dalle carte, è impropria». Gli studenti hanno comprensione e spesso amore per le scuole che frequentano, capiscono che senza intervento delle famiglie qualche portone la mattina non si aprirebbe. Ecco Francesca, IV scientifico Cassini, Genova, dove il preside ha minacciato di non consegnare le pagelle a chi non dava 10 euro (altri 70 erano per il miglioramento dell’offerta). «I miei compagni protestano, ma quei soldi vanno in tecnologia e infrastrutture. Da noi il registro elettronico, la sera, da casa, ti dice sempre “scuola non attiva”. Meglio pagare e poi pretendere ».

Scuola, falciati i fondi per i prof: “Taglio del 40% agli straordinari”

da la Repubblica

Scuola, falciati i fondi per i prof: “Taglio del 40% agli straordinari”

di ILARIA VENTURI

Erano attesi, i tagli. Ma non così pesanti: una sforbiciata del quaranta per cento in meno sui fondi che servono alle scuole per pagare le ore aggiuntive degli insegnanti. I finanziamenti, solitamente comunicati a dicembre, stanno arrivando in questi giorni. Ed è pure solo un acconto. “Una situazione pesante che gli istituti stanno gestendo alla meno peggio”, osserva Filomena Massaro, preside dell’Istituto comprensivo 12 e voce di AsaBo, l’associazione scuole autonome di Bologna. “Non possiamo chiedere agli insegnanti di lavorare gratuitamente, già fanno molto volontariato, dovremo ridurre i progetti”.
Le segreterie delle scuole, dalle elementari alle superiori, stanno facendo i conti. Per un istituto comprensivo da oltre 900 alunni e una settantina di docenti significa passare da 72mila a 37 mila euro lordi. Altro caso, di un istituto più grande: si passa da 107mila a 60mila euro. Riduzioni gravose perché vanno a colpire quelle ore che fanno la differenza nell’offerta didattica di un istituto: ore che servono ai progetti di lettura, scrittura, educazione ambientale e civica, utilizzate per il sostegno oppure fondamentali a organizzare meglio la vita scolastica con l’attribuzione di incarichi ai docenti fuori dall’aula.
“Il taglio ci mette in difficoltà: accentuerà la già altissima tensione nelle scuole, aumenterà la conflittualità interna perché bisognerà fare delle scelte su cosa privilegiare”, non nasconde

il preside della direzione didattica 13 Mario Maria Nanni. “Piuttosto, bisognerebbe ripensare alla radice il contratto di lavoro del comparto scuola e la riorganizzazione scolastica”.
I dirigenti scolastici si attendevano un taglio intorno al 20 per cento: è stato il doppio. All’istituto comprensivo 11, nelle scuole del Pilastro, i docenti hanno accettato di essere pagati in modo forfettario – e dunque meno – pur di non far saltare le tante attività didattiche promosse fuori dalle aule di lezione e gli incarichi utili all’organizzazione della scuola (mentre sostegno e alfabetizzazione non sono stati toccati). “Mandiamo avanti attività e progetti riducendo le ore e con un sistema di pagamento degli insegnanti forfettario. Giusto? Scontato che non lo sia. Ma l’alternativa è bloccare tutto, danneggiare i bambini e i ragazzi. Protesteremo in altro modo e nelle sedi opportune”, dice il preside Sergio Pagani.
Il fondo tagliato si chiama Fis ed è una parte del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. La contrazione di queste risorse è dovuta alla scelta, sostenuta da Cisl e Uil, di spostare questi finanziamenti per pagare gli scatti di anzianità degli insegnanti. Insomma, è questione di una coperta comunque sempre troppo corta: la tiri per coprire un’esigenza della scuola, ma così rimangono senza fondi altre necessità. Con questa operazione, “si è barattata la quantità con la qualità dimezzando, o quasi, la possibilità di organizzarsi al meglio e di offrire una didattica più ricca”, osservano alcuni i dirigenti scolastici.

Scuole chiuse, rabbia e caos “Troppi giorni di vacanza”

da la Repubblica

Scuole chiuse, rabbia e caos “Troppi giorni di vacanza”

OGNI anno l’obiettivo è quello di raggiungere i 200 giorni di lezione. Ottenerlo sarà un’impresa perché dopo le occupazioni di dicembre, anche a febbraio a scuola si andrà poco tra elezioni, concorsi e “ponti”. Lo sanno i genitori che protestano per una situazione diventata imbarazzante che, tra l’altro, costringe le famiglie a spese extra per baby-sitter o a elemosinare aiuto a parenti in grado di badare ai bambini. Anche perché pianificare le settimane non è semplice, considerato che alcuni dirigenti agiscono in maniera differente di altri. Ad esempio molte scuole per queste elezioni hanno chiuso già venerdì mattina. Dovrebbero aprire mercoledì, ma c’è chi terrà i portoni serrati anche fino alle 10,15 di giovedì 28 febbraio. Accade all’Andrea Doria e a denunciarlo sono due genitori: «Eppure la nota ministeriale del Miur numero 59 del 4 gennaio — scrivono — disponeva che le scuole interessate venissero messe a disposizione dal pomeriggio (e non dalla mattina) di venerdì 22 febbraio, e che nelle regioni in cui si vota solo per politiche le scuole sarebbero rimaste chiuse solo fino a martedì 26». Ritardi per disinfestazione dei locali e per “riordinare” le aule che non possono, comunque, essere imputati esclusivamente a chi guida gli istituti, ma anche e soprattutto a chi deve provvedere ai seggi. Ovvero alle ditte incaricate dal Comune che gestisce l’organizzazione delle sedi elettorali. «Sarebbe ora di trovare sedi alternative alle scuole per le elezioni — afferma Gabriella Refuto segretaria provinciale Flc-Scuola — si vota ogni anno e così si perdono troppi giorni di lezione». Come se non bastasse, si è aggiunto il recupero le due date del cosiddetto “concorsone” dei professori (11 e 12 febbraio) che saranno recuperate giovedì 28 e venerdì 1 marzo. Otto gli istituti sedi di seggio elettorale che ospiteranno anche i numerosi candidati aspiranti professori. Il 28 le prove si svolgeranno al Galilei, Serra e Vittorio Emanuele e l’1 sarà la volta di Umberto, Mercalli, Fermi, Alberti e Galiani. «Per quanto riguarda il concorsone — afferma il direttore scolastico regionale, Diego Bouché — abbiamo limitato al massimo i disagi spalmandolo su più sedi e in più giorni. Purtroppo per le elezioni possiamo far ben poco visto che siamo obbligati a concedere le aule per legge». Il rischio è che gli alunni delle scuole sedi elettorali e di concorsone approfittino per il classico “ponte” con il rischio che il rientro in aula per alcuni studenti potrebbe slittare, e non per decisioni degli istituti, al 4 marzo. (a. dicost.)

La terza e ultima fase delle iscrizioni all’a.s. 2013/2014

da Tecnica della Scuola

La terza e ultima fase delle iscrizioni all’a.s. 2013/2014
di L.L.
Le operazioni che le scuole dovranno compiere dal 1° marzo in poi
Con la nota prot. n. 487 del 22 febbraio 2013 il Miur illustra la terza fase del processo relativo alle iscrizioni alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado – a.s. 2013/2014.
Concluse il 28 febbraio le iscrizioni da parte delle famiglie, dal 1 marzo e fino al 10 marzo 2013 le scuole di partenza (primo ciclo), statali e paritarie, attraverso la funzione “Gestione iscrizioni – Alunni classi conclusive”, dovranno verificare lo stato delle iscrizioni dei propri alunni frequentanti l’ultimo anno di corso (quinto anno scuola primaria e terzo anno scuola secondaria di primo grado) e indicare nelle schede di ogni singolo alunno “la scelta della prosecuzione dell’obbligo alternativa al percorso scolastico”, effettuata dalle famiglie per quegli alunni che intendono proseguire presso scuole non paritarie, corsi di istruzione e formazione regionale o altre forme di istruzione (come, per esempio, l’istruzione parentale e l’apprendistato).
A partire dalla stessa data e per lo stesso periodo le scuole destinatarie delle iscrizioni, statali e paritarie, possono inoltre operare con le seguenti funzioni:
a) acquisizione delle iscrizioni on line per conto delle famiglie che non hanno potuto provvedere direttamente, attraverso il canale riservato alle scuole, presente sul SIDI, cui si accede cliccando sul banner “Iscrizioni On Line – link all’applicazione”.
b) inoltro (d’ufficio) delle domande rimaste sospese (seppure sollecitate alle famiglie ritardatarie) che si visualizzano nello stato “In lavorazione” e in quello “Restituita alla famiglia”, previo contatto ed autorizzazione delle famiglie interessate.
Nel periodo immediatamente successivo (cioè dall’11 marzo 2013), tutte le scuole potranno monitorare le iscrizioni ed eseguire il download delle iscrizioni on line verso i sistemi locali. Contemporaneamente, verranno aperte nel SIDI le funzioni per l’accettazione e lo smistamento delle iscrizioni acquisite, a cura delle scuole statali di arrivo.

Precari, nuova frontiera di ricorsi: gli indennizzi per i mancati pagamenti futuri

da Tecnica della Scuola

Precari, nuova frontiera di ricorsi: gli indennizzi per i mancati pagamenti futuri
di A.G.
Il cospicuo risarcimento (150mila euro) degli stipendi estivi fino alla pensione di un supplente trapanese è una novità assoluta. Che potrebbe fare da caso pilota. E creare un effetto domino. Con lo Stato costretto a risarcire centinaia di milioni di euro. Per l’Anief il nuovo Governo dovrà subito assumere 80mila docenti e Ata su posti vacanti. Anche perché (fonte Cgil) nei primi anni la spesa di un neo assunto è inferiore a quella di un precario.
Ha fatto il giro dei mass media la notizia del rotondo indennizzo – oltre 150mila euro netti più accessori e interessi – che un giudice del lavoro di Trapani ha accordato ad un docente precario di educazione fisica e sostegno. La cifra, del resto, rappresenta un vero record per questo genere di rivalse. Ma soprattutto potrebbe dare il là ad una nuova frontiera di ricorsi: quelli presentati per il risarcimento “anticipato” degli stipendi riguardanti i mancati pagamenti per i futuri periodi estivi per tutti coloro ch sono stati assunti a tempo determinato su posti vacanti e disponibili senza il pagamento delle mensilità estive e degli scatti di anzianità. Vale la pena ricordare, infatti, che in questa occasione il Miur è stato sì condannato al pagamento di scatti e mensilità estive per gli anni pregressi (2005-2011), ma soprattutto per quelli che verranno fino all’età pensionabile, peraltro con un’addizionale del 10% in via equitativa per i possibili mancati contratti.
Ora, al di là della singola sentenza, quel che potrebbe venirsi a determinare è l’effetto domino. Con lo Stato costretto a risarcire un numero impressionante di precari. A meno che decida per la soluzione più ovvia: assumerli in blocco.
Secondo l’Anief, che ha patrocinato il ricorso che ha dato vita all’indennizzo record, siamo di fronte ad un caso pilota. Soprattutto perché il docente siciliano beneficiario della congrua cifra ha dalla sua un curriculum e un periodo di servizi a tempo determinato in linea con quello di decine di migliaia di colleghi: ha iniziato a fare supplenze nel 2001, ma solo nel 2005 ha cominciato a inanellare contratti, sempre a tempo determinato, di maggiore durata e con una certa continuità. Quindi una decina d’anni di precariato e ancora meno di supplenze più o meno continuative.
Il giorno dopo la messa in circolazione della sentenza, l’Anief si sofferma proprio su questo punto. “Oggi e domani – scrive il sindacato autonomo – gli italiani sceglieranno i partiti politici e i parlamentari da cui scaturirà il nuovo Governo: chiunque andrà a costituirlo, sappia sin d’ora che dovrà mettere in cima all’agenda degli obiettivi quello di assumere a titolo definitivo gli 80mila precari della scuola italiana, in servizio su altrettanti posti vacanti. Altrimenti lo Stato italiano sarà destinato a sborsare centinaia di milioni di euro per compensare l’abuso dei contratti a tempo determinato, i mancati scatti di anzianità, le mensilità estive non corrisposte per gli anni passati e per quelli futuri fino all’età pensionabile”.
Il ragionamento dell’associazione sindacale appare fondato: se solo una piccola parte degli 80mila precari su posti liberi – circa 40mila docenti, in maggioranza di sostegno, ed altrettanti tra amministrativi, tecnici ed ausiliari – dovesse avviare un ricorso sulla scia del collega trapanese, per le casse dello Stato sarebbero dolori. Un rischio, peraltro, che anche la Cassazione aveva messo in luce qualche tempo fa.
E poiché il tutto torna ad emergere proprio mentre milioni di italiani si sono recati o si stanno recando alle urne, l’Anief coglie l’occasione per rivolgersi al Governo che si formerà a seguito dell’esito di queste elezioni: “i nostri decisori politici – sostiene Marcello Pacifico, presidente dell’Anief – non avranno più possibilità di scelta. I giudici del lavoro hanno infatti dimostrato di non poter assecondare l’abuso cronico del datore di lavoro, in questo caso lo Stato, nello stipulare contratti a termine e ‘contra legem’. Ora, poiché gli anni di precariato sono spesso a due cifre, gli indennizzi risultano altrettanto corposi. Ma c’è dell’altro. Perché a far pagare il giusto prezzo salato allo Stato italiano potrebbe essere la Corte di Lussemburgo, prima ancora dei tribunali italiani: il mancato recepimento della clausola 5 della direttiva 1999/70/Ce, solo sulla ‘carta’ introdotta nel nostro ordinamento dal d.lgs. 368/01, in base alla quale il datore di lavoro è obbligato ad assumere a titolo definitivo il lavoratore se questo ha svolto almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi, ha comportato infatti già l’avvio di una procedura d’infrazione per l’Italia”.
Non solo – prosegue Pacifico -, perché la grave ‘dimenticanza’ determina, contestualmente, i presupposti per trasformare i ricorsi avviati in atti di messa in mora. Con la conseguenza di far pagare all’Italia indennizzi tutt’altro che simbolici, visto che possono arrivare fino a 8 milioni di euro per ogni singola denuncia”.
Certo, lo scenario che prefigura il sindacato degli educatori in formazione è forse esagerato. Ma per il Governo il problema precari esiste. Nel corso della campagna elettorale tutti i candidati hanno espresso il desiderio di trovare una soluzione alla piaga del precariato scolastico. Non è possibile, infatti, lasciare nel limbo così tanti aspiranti docenti. Tutti abilitati, vincitori di concorso e ritenuti abili per essere assunti a titolo definitivo. Supplenti, peraltro, quasi sempre laureati, con perfezionamenti, master e specializzazioni. La loro immissione in ruolo, però, non è più solamente un obbligo morale. Alla luce della sentenza di Trapani, sembra infatti diventare anche un necessità.
Vale infine la pena ricordare che non troppi mesi fa la Cgil aveva realizzato uno studio sugli stipendi del personale, con una conclusione rilevante ma passata inosservata: l’assunzione definitiva di un precario della scuola comporta, nei primi anni (fino al primo scatto automatico), un costo per lo Stato inferiore del 2,5% rispetto a quella che si sostiene assumendolo a tempo determinato. Un motivo in più per voltare pagina. E assumerli in blocco su tutti i posti vacanti e quelli in deroga, per i docenti di sostegno.

Scritto di Matematica, Ambito Disciplinare 8: criticata la definizione algebrica di divisione euclidea

da Tecnica della Scuola

Scritto di Matematica, Ambito Disciplinare 8: criticata la definizione algebrica di divisione euclidea
di Aldo Domenico Ficara
La traccia della prova scritta di Matematica Ambito Disciplinare 8 è composta da 4 quesiti riguardanti polinomi, sistemi di equazioni, definizioni algebriche e distribuzioni gaussiane
Interessanti alcune considerazioni riguardanti un ipotetico parallelismo con il concorso bandito nel 1999. Le tracce del concorso svolto nel 2000 secondo il parere di molti matematici erano più difficili, però bisogna considerare che in quelle prove furono concesse 8 ore di tempo per lo svolgimento dei quesiti proposti. Nell’attuale concorso la prova scritta doveva essere svolta in sole 2 ore e mezzo, pertanto è difficile fare raffronti con concorsi precedenti. Molto discusso è il quesito n.3 dove l’algoritmo di Euclide non è stato considerato di facile impatto nella trattazione. Di seguito i 4 quesiti proposti: Quesito 1) Dato un polinomio P(x) di grado dispari dimostrare che esiste almeno un valore di x per cui P(x) = k. Disegnare qualitativamente il grafico di f(x) = 4x^5-5x. Descrivere al variare di k il numero di soluzioni dell’equazione f(x)=k. Quesito 2): dato il sistema di equazioni (1) x+y+z=3 e (2) 2x-y=2 descrivere il significato algebrico e l’interpretazione geometrica delle due equazioni e del sistema. Indicare una ulteriore equazione che non modifichi l’insieme delle soluzioni e un’altra che lo renda impossibile indicando il significato geometrico delle due equazioni.
Quesito 3) Dare la definizione algebrica di divisione euclidea con resto tra interi e di divisione con resto tra polinomi evidenziandone le similitudini. Enunciare il metodo dei resti per la determinazione del MCD e dimostrare che il risultato è effettivamente il MCD. Indicare, anche dal punto di vista storico, alcuni utilizzi di questo metodo Quesito 4): data la distribuzione gaussiana g(x) disegnarne qualitativamente il grafico, disegnare il grafico di f(x) = int(-oo, x, g(t)dt). Mostrare come l’integrale di xg(x) sia 0 e come l’integrale di x^2g(x) sia = sigma^2. Infine indicare il significato di tutto questo dal punto di vista della Probabilità.

Tempo di elezioni ma non ancora per i ds

da Tecnica della Scuola

Tempo di elezioni ma non ancora per i ds
di Giovanni Sicali
Chi può avere paura dell’elezione dei Presidi, quando viene eletto persino il Papa? Eleggere è meglio che concorrere e nominare. E si risparmia. E’ tempo ormai di tornare con coraggio allo spirito dei Decreti Delegati, miglioriamoli.
Quando nel 1974 furono approvati i Decreti Delegati, tutti osannarono all’entrata della democrazia a scuola. Difatti, all’interno degli Istituti scolastici, nacquero gli Organi Collegiali i cui componenti (tranne per il Collegio dei Docenti) vengono eletti per votazione. Eleggere è meglio che concorrere e nominare. E si risparmia. E’ tempo ormai di tornare con coraggio allo spirito dei Decreti Delegati, miglioriamoli. Nella repubblica democratica italiana esiste l’elezione diretta per esempio dei sindaci, i presidenti delle province, i governatori delle regioni; c’è l’elezione del Presidente della Repubblica, dei deputati e senatori; ci sono sistemi di nomina come per il capo del governo, dei ministri, Prefetti, Csa, direttori URS; e ci sono i concorsi per accedere alla pubblica amministrazione. Attualmente i Dirigenti Scolastici devono superare un concorso per diventare: prima insegnanti statali, (come tutti i colleghi) e successivamente concorrere per accedere alla presidenza di un Istituto. Tutto questo con notevole onere per lo Stato. Chi può avere paura dell’elezione dei Presidi, quando viene eletto persino il Papa!… Nella Chiesa delle origini il Papa veniva eletto con il concorso del clero e della comunità romana. Poi nel secondo millennio l’elettorato attivo venne riservato ai cardinali-vescovi. E si tratta del vicario di Cristo in Terra, eletto a vita! Tante scuole, invece, restano per anni prive di presidi per tanti motivi burocratici. Invece con l’elezione diretta in ciascuna istituzione non si verificherebbero mai vuoti o vacanze dirigenziali. Che si corre ad eleggere un DS pro-tempore? Uno solo: fare funzionare meglio le scuole italiane. Dopo la proposta del 15 ottobre 2010 dell’IdV, il 25 febbraio 2011 due deputati del Pd (Francesco Laratta e Cesare Marini) hanno presentato alla Camera una proposta di legge (n. 4121: “Norme concernenti il governo delle istituzioni scolastiche e lo stato giuridico dei docenti”) contenente anche l’elezione democratica del preside. I due testi dell’opposizione sono sostanzialmente rimasti a prendere polvere sia alla Camera che al Senato. Non si comprende perché per la funzione di preside di un istituto scolastico (un migliaio di studenti e un centinaio tra docenti e non docenti) non debba essere applicata una elezione democratica. “L’aspetto più significativamente importante risiede nel fatto che il preside non sarebbe il risultato e il frutto di una prova concorsuale, anche rigorosa, ma il prodotto sicuramente migliore di un dibattito politico-cultuirale-didattico e democratico nato fra i colleghi e all’interno della scuola medesima. In altro termini i professori sarebbero certamente in grado di capire benissimo con chi avrebbero a che fare nel prossimo futuro e nell’arco dei 5 0 4 anni di dirigenza del loro collega, conoscendone curriculum e caratteristiche psicologiche e culturali. Insomma non ci sarebbero problemi col collega della stessa scuola, né aspettative messianiche, né sorprese dell’ultima ora, a parte lo stop tassativo al giro dei trasferimenti”. (P. Almirante) Oggi è necessario definire una nuova architettura democratica dell’organizzazione scolastica che garantisca ad ogni componente partecipazione e corresponsabilità nelle scelte e nei risultati, con un ridisegno dei poteri gestionali, distinti da quelli di indirizzo, affidati ad un organo collegiale dotato di ampie competenze e con un preside eletto e a tempo che, oltre a possedere un alto profilo culturale e professionale, goda anche di quella autorevolezza necessaria che solo la comunità nella quale opera può riconoscergli.

Dirigenti scolastici “male bestie, ventri pigri”

Dirigenti scolastici “male bestie, ventri pigri”

di Stefano Stefanel

      “Sempre mentono i cretesi, male bestie, ventri pigri” ebbe a dire Epimenide il cretese. Il detto mi è venuto in mente spesso in questi ultimi giorni leggendo i molti articoli contro i dirigenti scolastici, contro il concetto di dirigente scolastico, contro alcuni comportamenti di dirigenti scolastici. Come tutte le categorie dirigenziali e super garantite anche quella dei dirigenti scolastico oggi non è molto popolare e non trova grandi appoggi nell’opinione pubblica. Categoria incerta anche nel nome quella del dirigente scolastico, visto che tutti preferiscono chiamarci presidi e anche molti di noi preferiamo così. Per la cronaca io preside non lo sono mai stato ed ho iniziato facendo il dirigente scolastico, categoria in cui mi trovo piuttosto a mio agio.

PRIMA LA DOTTRINA

         Il mio intervento non vuole rispondere alle molte obiezioni e critiche, anche perché il lavoro accomuna persone diverse in ruoli e compiti diversi. Posso solo assicurare che cerco di leggere tutto e di trarne il maggior giovamento possibile. Io però mi permetto di analizzare la norma che attraverso i comportamenti ivi descritti ingenera molta confusione e molta contestazione. Parlo del comma 2 dell’art. 25 del d.lgs n° 165/2001 e mi limito a due passaggi fondamentali:

–       “Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento  e di valorizzazione delle risorse umane” : ribadisco quanto scritto anche in altre occasioni e cioè il diverso valore delle parole “poteri” e “competenze”. Le due parole non sono sinonimi e chi esercita il potere ha un compito, chi dispone di competenze un altro compito. Gli organi collegiali hanno competenze che vanno rispettate, ma il potere sta da una parte sola. So che questa cosa non piace, ma non l’ho scritta io.

–       “E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio”: la responsabilità dei risultati del servizio di tutti porta a multe per la sicurezza, procedimenti davanti al giudice del lavoro, procedimenti per danno erariale, contestazioni sindacali e via di questo passo.

Prima di chiudere questo breve excursus normativo vorrei ricordare quello che diceva il d.lgs n° 286/1999 dal titolo reboante di “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche”:Il presente decreto non si applica alla valutazione dell’attività didattica e di ricerca dei professori e ricercatori delle università, all’attività didattica del personale della scuola”. Mentre il Dirigente scolastico risponde per i “risultati del servizio”, il docente non deve essere valutato per niente. Poi il famoso d.lgs 150/2009 (Brunetta) ha lanciato l’idea di valutare tutti, rimandando per la questione per gli insegnanti a chimerici decreti attuativi che nessuno si sogna nemmeno di pensare.

In questo simpatico ambito teorico non mi pare molto difficile prevedere che chi risponde decide. E poiché gli Organi collegiali della scuola sono stati pensati in un’epoca in cui l’assemblearismo era “democratico ma irresponsabile”, se qualcuno deve pagare in prima persona per quello che decide, naturalmente l’Organo collegiale perde la sua forza. Per cui si rispettano le competenze, ma poi quando si esercita il famigerato e non amato potere ci si muove con le proprie gambe per evitare di dover poi muovere le proprie tasche.

POI L’IDEOLOGIA

         Sarà interessante vedere se l’idea di Dirigente scolastico regge e viene potenziata o sparisce. Quando l’estate scorsa ho detto “per scherzo” che era meglio abolire tutto sono stato ripreso dall’ottimo Antonio Valentino, che mi pare però un po’ soletto nella difesa “da sinistra” della dirigenza scolastica. L’idea che degli organi assembleari decidano e un soggetto sia deputato ad ubbidire e rispondere mi pare francamente un po’ “sovietica”. Eleggere dei “presidi a tempo” che esercitano in pieno dilettantismo, eletti dai soli docenti mi pare non solo antidemocratico, ma anche piuttosto pericoloso: il “preside eletto” risponde ai suoi elettori, che non sono gli studenti, non sono le famiglie, non sono gli enti locali, non è l’opinione pubblica. Cioè risponde a una sola categoria.

Diciamo così: ci sono in giro troppi difensori della Costituzione cui non piace il concetto costituzionale che a ruoli pubblici si accede per concorsi pubblici. E che a responsabilità pubbliche si risponde a tutti e non a una sola parte. L’ideologia assembleare serve per non decidere e non rispondere di niente. Speriamo in qualcosa di meglio dal futuro.

 

25 febbraio CPIA in Gazzetta Ufficiale

Nella Gazzetta Ufficiale n. 47, del 25 febbraio 2013, è pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012 , n. 263 che detta le norme generali per la graduale ridefinizione, a partire dall’anno scolastico 2013-2014, dell’assetto organizzativo e didattico dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti ivi compresi i corsi serali, in attuazione del piano programmatico di interventi di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Rassegna Stampa 23 – 25 febbraio 2013

IN PRIMO PIANO

 
il Sole 24 Ore  del  24-02-2013
AI PRECARI INDENNIZZI SUL FUTURO (G.Trovati) [solo_testo] pag. 15
il Sole 24 Ore  del  24-02-2013
IL SISTEMA DELLE SUPPLENZE AMMESSO DALLA CASSAZIONE (G.Falasca) [solo_testo] pag. 15
la Repubblica  del  25-02-2013
“NIENTE PAGELLE E LABORATORI SE NON PAGHI” COSI’ IL CONTRIBUTO VOLONTARIO DIVENTA TASSA (C.Zunino) [solo_testo] pag. 27
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
TRA TAGLI E RAZIONALIZZAZIONI CORSI UNIVERSITARI AI MINIMI (B.Pacelli) [solo_testo] pag. 40
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
Int. a M.Mancini: IL SISTEMA RISCHIA IL COLLASSO [solo_testo] pag. 40
il Sole 24 Ore  del  23-02-2013
RICERCATORI, IL BONUS E’ RETROATTIVO (A.Sacrestano) [solo_testo] pag. 23
 

MINISTRO

 
La Stampa – Ed. Cuneo  del  24-02-2013
IL MINISTRO HA INAUGURATO LABORATORIO DI ROBOTICA AL VALLAURI [solo_testo] pag. 64
Italia Oggi  del  23-02-2013
PREMI E VOUCHER AI DIPENDENTI P.A. [solo_testo] pag. 32
Corriere della Sera – ed. Milano  del  23-02-2013
PROFUMO: PER IL SAN RAFFAELE SERVE UN CDA “EQUILIBRATO” (S.Ravizza) [solo_testo] pag. 7
Corriere dell’Umbria  del  23-02-2013
LA RICERCA SCIENTIFICA “MADE IN UMBRIA” INVITATA AL QUIRINALE [solo_testo] pag. 10
il Denaro  del  23-02-2013
[BANDI&SCADENZE] – RIENTRO DEI GIOVANI IN ITALIA: RIPARTE IL RITA LEVI MONTALCINI [solo_testo] pag. 34
 

MINISTERO

 
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
TARES, DEROGHE AD AMPIO RAGGIO/LE SCUOLE NON PAGANO LA MAGGIORAZIONE (M.Barbero) [solo_testo] pag. 11
la Repubblica  del  23-02-2013
GLI ITALIANI BOCCIATI IN MATEMATICA I PIU’ BRAVI SONO GLI STUDENTI ASIATICI (E.Franceschini) [solo_testo] pag. 27
la Repubblica  del  23-02-2013
COREANI GENI IN MATEMATICA L’ITALIA DUE ANNI INDIETRO (P.Odifreddi) [solo_testo] pag. 1
il Messaggero  del  23-02-2013
LE SCUOLE MIGLIORI? QUELLE MULTIETNICHE (A.Camplone) [solo_testo] pag. 14
la Stampa  del  24-02-2013
SCUOLA, LA GRANDE ASSENTE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE (F.Amabile) [solo_testo] pag. 7
la Stampa  del  24-02-2013
TRE PROBLEMI RIMASTI SENZA RISPOSTA (A.Gavosto) [solo_testo] pag. 7
Corriere della Sera  del  24-02-2013
Int. a I.Lo bello: “ALTERNARE SCUOLA E LAVORO COME IN GERMANIA” (L.Salvia) [solo_testo] pag. 28
L’Unita’  del  25-02-2013
INFANZIA, INVESTIRE SUI SERVIZI EDUCATIVI (G.Zunino) [solo_testo] pag. 16
la Repubblica – ed. Milano  del  25-02-2013
ASILI,LA MAMMA PRECARIA SALE IN GRADUATORIA (Z.Dazzi) [solo_testo] pag. 5
Corriere della Sera  del  23-02-2013
SIAMO TUTTI DISLESSICI? I RISCHI DI UN’IPER-DIAGNOSI (F.Porciani) [solo_testo] pag. 51
il Gazzettino  del  24-02-2013
SCUOLA, 2 SU 5 SBAGLIANO SCELTA (D.Boresi) [solo_testo] pag. 14
Domenica (Il Sole 24 Ore)  del  24-02-2013
RIDATECI IL BUON VECCHIO “TEMA” (R.Carnero) [solo_testo] pag. 31
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
ERASMUS SALVATO [solo_testo] pag. 18
la Repubblica  del  25-02-2013
TIRA E MOLLA SUL NUMERO CHIUSO (M.Pirani) [solo_testo] pag. 31
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
LA SAPIENZA DIMEZZA LE FACOLTA’ [solo_testo] pag. 41
Il Tempo – Cronaca di Roma  del  23-02-2013
I PROF DELLA SAPIENZA NELL’ATENEO ON LINE DA 3 MILIONI DI ISCRITTI (N.Poggi) [solo_testo] pag. 28
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
IL PERSONALE VA ALL’UNIVERSITA’ (S.Di palma) [solo_testo] pag. 43
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
PIU’ VICINI ALLE IMPRESE [solo_testo] pag. 40
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
GIOVANI PRONTI A FARE LE VALIGIE (S.D’alessio) [solo_testo] pag. 42
Il Secolo XIX  del  25-02-2013
IL “GIUDICE” COL CURRICULUM TRUCCATO (F.Margiocco) [solo_testo] pag. 1
Il Fatto Quotidiano  del  25-02-2013
NAPOLI, OCCUPARE LA BIBLIOTECA PER TENERLA APERTA S (C.Gibellini) [solo_testo] pag. 20
il Messaggero  del  24-02-2013
RICERCA E INNOVAZIONE, IL MOTORE DELLA CRESCITA (M.Magnani) [solo_testo] pag. 14
Corriere della Sera  del  25-02-2013
I COSTI SPAZIALI DELL’AGENZIA LA SEDE PASSA DA 12 A 84 MILIONI (S.Rizzo) [solo_testo] pag. 26
il Tempo  del  25-02-2013
PERFORATO IN ANTARTIDE DAL CNR IL LAGO WHILLANS [solo_testo] pag. 9
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
FONDI AI PROGETTI DI RICERCA SULLA SLA [solo_testo] pag. 39
Il Fatto Quotidiano  del  24-02-2013
ELENA, LA RICERCA E LA DANZA PIU’ INFELICE DEL MONDO (N.Dalla chiesa) [solo_testo] pag. 18
il Gazzettino  del  24-02-2013
SCIENZE UMANE E COMPUTER VENEZIA CAPITALE DELLA RICERCA [solo_testo] pag. XXXIII
la Repubblica  del  25-02-2013
LA FABBRICA DEL GENIO (F.Rampini) [solo_testo] pag. 33/35
la Repubblica  del  25-02-2013
Int. a G.Morelli: “LA SUPERIORITA’ DELL’INGEGNO? TI AIUTA AD ASCOLTARE GLI ALTRI” (E.Dusi) [solo_testo] pag. 35
Corriere della Sera  del  23-02-2013
ARRIVA IL BISTURI ATOMICO CHE DISINTEGRA I TUMORI (M.Pappagallo) [solo_testo] pag. 29
Corriere della Sera  del  25-02-2013
UN MINISTERO DEDICATO AL FUTURO QUEL CHE CI PUO’ INSEGNARE LA COREA (E.Segantini) [solo_testo] pag. 41
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  24-02-2013
“PERCHE’ LA RICERCA VI SALVERA'” (A.Gejm) [solo_testo] pag. 2
 

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
il Sole 24 Ore  del  25-02-2013
NORME – ATTI “TRASPARENTI” ONLINE CON CAUTELE SULLA PRIVACY (A.Barbiero) [solo_testo] pag. 12
Italia Oggi Sette  del  25-02-2013
P.A., FINANZIAMENTI IN CHIARO (A.Mascolini) [solo_testo] pag. 13
la Stampa  del  25-02-2013
STIPENDI PUBBLICI D’ORO A RISCHIO IL TETTO (R.e.) [solo_testo] pag. 21
Corriere della Sera  del  25-02-2013
VOTANTI IN FORTE CALO. URNE APERTE FINO ALLE 15 (A.Trocino) [solo_testo] pag. 2/3
il Sole 24 Ore  del  25-02-2013
DOPO LO SCRUTINIO NUOVO PARLAMENTO IN TRE SETTIMANE (A.Cherchi/G.Latour) [solo_testo] pag. 7
Corriere della Sera  del  25-02-2013
PIU’ DEL FREDDO SUI NUMERI PESA LA DISAFFEZIONE VERSO LA POLITICA (R.Mannheimer) [solo_testo] pag. 2
il Sole 24 Ore  del  25-02-2013
LA GENEROSITA’ NON VUOL CEDERE ALLA CRISI (E.Silva) [solo_testo] pag. 11
il Sole 24 Ore  del  25-02-2013
PREMIATI GLI INTERVENTI NEGLI AMBITI DI PROSSIMITA’ (E.si.) [solo_testo] pag. 11
Avvenire  del  24-02-2013
CONTRATTI “MASCHERATI” E GIOVANI SENZA LAVORO: E’ BOOM DI PARTITE IVA (G.Matarazzo) [solo_testo] pag. 23
Il Fatto Quotidiano  del  25-02-2013
GENERAZIONE “BOOMERANG”: LA CRISI RIPORTA DA MAMMA (M.c.) [solo_testo] pag. 15
Il Fatto Quotidiano  del  25-02-2013
GUERRA AI BAMBOCCIONI: IN OLANDA CRESCERE E’ LEGGE (M.Castigliani) [solo_testo] pag. 14
la Repubblica  del  25-02-2013
IL PIANETA DELLE DISUGUAGLIANZE (Z.Bauman) [solo_testo] pag. 57
Il Fatto Quotidiano  del  24-02-2013
ECCO PERCHE’ I DIRITTI UMANI NON CONTANO NULLA (F.Colombo) [solo_testo] pag. 18
 
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

Avviso 25 febbraio 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Ufficio II

Si informa che entro il 28 marzo 2013 è possibile candidarsi per partecipare ad una delle Visite di Studio che si svolgeranno in uno dei paesi europei da settembre 2013 a febbraio 2014.
Le Visite di Studio sono parte del Programma Trasversale all’interno del Programma LLP e nello specifico, promuovono la cooperazione europea, lo scambio di informazioni ed esperienze tra specialisti sia del settore educativo sia del settore professionale, nell’ottica degli obiettivi “Istruzione e Formazione 2020” e dei processi di Bologna e Copenhagen.
I destinatari delle visite di studio sono, pertanto, gli ESPERTI e i DECISORI POLITICI, ovvero le persone che svolgono un ruolo di responsabilità in enti nazionali, locali, o regionali, come ad es. rappresentanti di autorità locali/regionali/nazionali, direttori di istituti, centri o enti di IFP (istruzione e/o formazione professionale), direttori delle risorse umane.
Tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito dell’Agenzia Nazionale LLP Italia o contattando direttamente l’Agenzia all’indirizzo email: visitestudio@indire.it

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 47

 

 

Gazzetta Ufficiale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 ottobre 2012, n. 263


Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto
organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi
compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (13G00055)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Turrivalignani e nomina del
commissario straordinario. (13A01499)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Pietranico e nomina del
commissario straordinario. (13A01500)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Roccagloriosa e nomina del
commissario straordinario. (13A01501)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 16

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di San Michele Mondovi’.
(13A01603)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 17

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Pontelandolfo e nomina del
commissario straordinario. (13A01604)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 17

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Corato e nomina del
commissario straordinario. (13A01605)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 18

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 20 febbraio 2013


Modifica dell’Allegato «B» al Regolamento per l’esecuzione del testo
unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto
6 maggio 1940, n. 635. (13A01760)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 19

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Attivazione della Banca Dati delle Adozioni. (13A01627)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 23

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 27 dicembre 2012


Attuazione della direttiva 2011/75/UE di modifica della direttiva
96/98/CE, in tema di materiali costituenti equipaggiamento marittimo,
recepita con decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1999,
n. 407. (13A01647)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 24

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Ge.Mag. – Societa’
cooperativa», in Piove di Sacco e nomina del commissario liquidatore.
(13A01618)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 75

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Natural-Mente societa’
cooperativa a r.l.», in Lecce e nomina del commissario liquidatore.
(13A01619)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 75

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «Donna Futura societa’
cooperativa per azioni in liquidazione», in Montecarotto e nomina del
commissario liquidatore. (13A01620)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 76

 

 

 


DECRETO 25 gennaio 2013


Liquidazione coatta amministrativa della «La Rosa societa’
cooperativa agricola», in Brindisi e nomina del commissario
liquidatore. (13A01626)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 77

 

 

 


DECRETO 4 febbraio 2013


Proroga della gestione commissariale della «Maria SS. del Carmine
societa’ cooperativa sociale», in Nola. (13A01467)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 78

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 


DECRETO 7 novembre 2012


Riparto delle risorse finanziarie del fondo nazionale per le
politiche giovanili per l’anno 2012, ai sensi dell’articolo 19, comma
2, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con
modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e successive
modificazioni. (13A01761)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 78

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 14 febbraio 2013


Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro
della Regione Toscana nelle iniziative finalizzate al superamento
della situazione di criticita’ inerente alle eccezionali avversita’
atmosferiche verificatesi nei giorni 31 ottobre e 1° novembre 2010
nel territorio delle province di Lucca e Massa Carrara. (Ordinanza n.
50). (13A01625)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 83

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

BANCA D’ITALIA

 


PROVVEDIMENTO 30 gennaio 2013


Indicatori di anomalia per le societa’ di revisione e revisori legali
con incarichi di revisione su enti di interesse pubblico. (13A01628)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 85

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Revoca del divieto di vendita dei medicinali per uso umano «Vitamina
C Salf» (13A01762)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI NUORO

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01609)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01611)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01612)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01613)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01614)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 92

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimento concernente i marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A01615)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 93

 

 

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Limitazione delle funzioni del titolare del Vice Consolato onorario
in Fes (Marocco) (13A01606)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 93

 

 

 


COMUNICATO


Limitazione delle funzioni del titolare del Consolato Generale
onorario in Lubumbashi (Rep. Dem. Congo) (13A01607)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 93

 

 

 


COMUNICATO


Limitazione delle funzioni del titolare del Consolato onorario in
Bridgetown (Barbados). (13A01608)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 94

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Approvazione della nuova denominazione assunta dalla Parrocchia S.
Giuda Taddeo ai Cessati Spiriti, in Roma (13A01468)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica della Parrocchia «Santo
Volto di Gesu’», in Settingiano. (13A01469)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica «Unione Ministri
Provinciali dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali d’Italia», in
Roma. (13A01470)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Modifica della denominazione della Parrocchia di S. Leone Vescovo, in
Ordona (13A01471)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Soppressione del Santuario S. Maria «ad rupes», in Castel Sant’Elia
(13A01472)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso veterinario «Spectinomicina Cloridrato 10%
liquido Dox-AL». (13A01616)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso veterinario «Budale». (13A01617)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 95

 

 

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione numero
identificativo nazionale e regime di dispensazione del medicinale per
uso veterinario «Prilactone». (13A01629)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 96

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso veterinario «Inoketam». (13A01630)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

Pag. 96

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Sostituzione di un componente del Comitato di sorveglianza, della
procedura di liquidazione coatta amministrativa dell’«Azienda
Agricola Rivola s.r.l.» in l.c.a. (gruppo MOBILINVEST Societa’
Fiduciaria e di Revisione S.p.A. in l.c.a.), in Milano. (13A01610)


(GU n.47 del 25-2-2013

)

 

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SUPPLEMENTI ORDINARI

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Atti internazionali entrati in vigore per l’Italia non soggetti a
legge di autorizzazione alla ratifica (Tabella n. 1), nonche’ atti
internazionali soggetti a legge di autorizzazione alla ratifica o
approvati con decreto del Presidente della Repubblica (Tabella n. 2).
(13A01601)


(GU n.47 del 25-2-2013

– Suppl. Ordinario

n. 14
)