BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E INCLUSIONE

RIFORME  NATE  MALE  

BISOGNI  EDUCATIVI  SPECIALI  E  INCLUSIONE

l’inadeguatezza della direttiva 27/12/2012  e della  CM 8 del 6/3/2013

 

L’intenzione era ottima; ma il risultato lascia molto a desiderare.

L’obiettivo dichiarato della direttiva del 27/12/2012, firmata dal Ministro F. Profumo, era ambizioso e di grande valore civile: estendere a tutte le categorie dei cosiddetti BISOGNI  EDUCATIVI  SPECIALI i benefici e le finalità della legge 170/2010: “nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” .

In altri termini si trattava, oltre alle situazioni di svantaggio sociale e linguistico, di aggiungere ai quattro DSA già trattati dalla 170 (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) almeno cinque nuove categorie: deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD di tipo lieve e funzionamento cognitivo limite.                                                                             Sfortunatamente la direttiva, malgrado il titolo promettente:

“STRUMENTI D’INTERVENTO  PER  ALUNNI  CON  BISOGNI  EDUCATIVI  SPECIALI

E  ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”

al di là di alcune definizioni e dati epidemiologici non fornisce alcuno “strumento” utile per le scuole, del tipo “strumenti compensativi”, “misure dispensative”, “individualizzazione” e “personalizzazione”, con l’eccezione di banalità quali: “Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza fondamentale” (!).

Che qualcosa sia andato storto nello staff ministeriale si capisce subito dalla traduzione in Italiano dell’acronimo anglosassone ADHD: “deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività”. Ora, essendo l’iperattività già un disturbo, ne deriverebbe un disturbo del disturbo (sarebbe bastata una visita su wikipedia per evitare il refuso; ma niente a che vedere con il tunnel del neutrino).

Per non parlare poi dell’intreccio confusivo fra CTS (centri territoriali di supporto) e CTI (centri territoriali per l’inclusione).

Le cose non vanno meglio con l’altro documento gemello: la CM n° 8 del 6/3/2013 (firmata dal capo dipartimento) che ha per oggetto la direttiva; “indicazioni operative”. Basta citare:

1) “…progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi…” ; è questa la personalizzazione che hanno in mente al Ministero? Ma la formula dei “livelli minimi” non era stata espunta dal lessico pedagogico ? Semmai si dovrebbe dire livelli “essenziali” o “irrinunciabili”:

2) Burocrazia dilagante. Avete presente quella massa oscura invadente e untuosa che si vede spesso a Blob? La burocrazia ministeriale è tale e quale, anche per l’inclusione. Basta guardare al groviglio sfibrante di consigli, GLI, PAI, collegio, USR, CTS, CTI……

3) “…. il consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare il contenzioso” . E’ evitare il contenzioso la priorità del MIUR in materia di inclusione ?

4) “…. consigli di classe  o dei teams dei docenti nelle scuole primarie…”; teams dei docenti nelle primarie ? Dobbiamo desumere (dopo il DPR 122/2009) che il “consiglio d’interclasse” non esiste più? Che l’art. 5 del D.L.vo 297/1994 è stato in parte abrogato?  (ma non mi risulta nessuna norma esplicitamente abrogativa in tal senso).

5) “…. nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili…., si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia…”.  Urge ripasso dell’art. 20 del D.L.vo 196/2003 e soprattutto l’aggiornamento/ampliamento della scheda n° 4 allegata al DM  305 del 7/12/2006.

 

il presidente provinciale

Giuseppe Guastini

Edilizia scolastica e scuola del futuro

Edilizia scolastica e scuola del futuro: l’insostenibile leggerezza del Ministro Profumo

Anziché pensare alla scuola del futuro il Ministro dell’Istruzione farebbe bene a ripensare la scuola del presente cominciando dalla messa a norma degli edifici scolastici.

Come illustrato nel corso dell’incontro del 23 gennaio 2013 dal Ministro Profumo alle Regioni, Province e Comuni, il MIUR ha varato una proposta di direttiva che prevede la costituzione di un fondo unico per l’edilizia scolastica, da attivarsi anche attraverso sistemi di partenariato pubblico-privato.

Si tratta di una proposta interessante che potrebbe rappresentare uno strumento utile di programmazione a lunga scadenza ma che non affronta nell’immediato i problemi dell’endemica emergenza della messa a norma degli edifici scolastici che ogni giorno che passa mette in seria evidenza una gravissima realtà che deve essere affrontata e risolta da subito per garantire una scuola sicura. La cronaca di questi primi mesi del 2013 lo dimostra ampiamente. Nella provincia di Torino il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha denunciato, sulla base dei sopralluoghi eseguiti da tecnici, che una serie di scuole presentano gravi criticità sul versante della sicurezza degli edifici. A Roma la scuola elementare e dell’infanzia Romolo Balzani è stata chiusa in via precauzionale dai Vigili del Fuoco dopo aver scoperto che i pilastri della scuola sono a rischio crollo. Per non parlare degli altri micro episodi che hanno causato incidenti agli alunni per via dello stato degli edifici scolastici dovuto ai mancati interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria.
Per non parlare ancora di quelle realtà soggette a rischio sismico o geologico denunciate qualche mese fa dallo stesso ordine dei geologi.

Anziché pensare alla scuola del futuro che, sulla base delle nuove “linee guida per le architetture interne delle scuole”, prefigura non più solo aule ma anche nuovi spazi di apprendimento in linea con l’innovazione ( sic!) della scuola, il Ministro farebbe bene a riflettere e operare di conseguenza sullo stato in cui versano gli edifici scolastici. Rispetto poi alla direttiva, senza offendere il generoso immaginario del Ministro, possiamo pienamente convenire con le perplessità esposte dal presidente Antonio Saitta dell’UPI: Ma poi  è davvero opportuno per il Paese avviare una privatizzazione della gestione delle scuole pubbliche? Un soggetto privato dovrebbe, chiaramente, cercare profitto da una operazione finanziaria di questo tipo, e questo potrebbe spingere anche a non tenere conto delle esigenze del territorio in termini di localizzazione delle scuole stesse.

Vogliamo ricordare al Ministro dell’Istruzione che ad oggi sono bloccati 2 miliardi di euro dal patto di stabilità e, a causa dei tagli ai bilanci e dei vincoli imposti dal patto, la capacità di investire nelle scuole negli ultimi 5 anni è crollata di oltre il 60%. Derubricare dal patto di stabilità gli interventi in materia di edilizia scolastica può rappresentare nell’immediato un primo e necessario intervento che rilancerebbe non solo i cantieri ma sbloccherebbe le fatture, stimabili a 350 milioni di euro, per lavori già fatti per investimenti di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole. E poi è da considerare accettabile per un paese civile che a distanza di ben 5 anni dalla delibera del CIPE 114/2008 solo il 9 gennaio 2013 (Decreto Ministeriale del 3 ottobre 2012 in allegato) siano stati definitivamente assegnati 111,8 milioni di euro nell’ambito del “Piano straordinario per la messa a norma degli edifici scolastici”?. Altro che scuola del futuro!

Bisogna slegare la valutazione

Bisogna slegare la valutazione

di Stefano Stefanel

L’approvazione del Regolamento sul sistema nazionale di valutazione da parte del Governo tecnico in carica per la sola ordinaria amministrazione provocherà nei prossimi mesi proteste, distinguo, osservazioni, serrate e tutto quello che siamo ormai abituati a veder accadere nel mondo della scuola. Credo sia necessario prendere atto che una parte consistente della scuola italiana e dell’opinione pubblica ritenga che solo un “oscurantismo progressista” possa mettere fine alla deriva aziendalista e “cinese” della scuola: a tal proposito è veramente interessante l’articolo di Gabriele Boselli, Indicazioni “made in China” e indicazioni perenni, in cui si descrive con affetto un mondo culturale che non c’è più, si travisa il concetto stesso di competenza, ma almeno non si insulta. Gli “oscurantisti progressisti” copiosamente invece insultano attraverso un linguaggio solo apparentemente tecnico, ma facendo questo indicano una sola via: non modificare nulla e ritornare il più possibile indietro (dalle indicazioni ai programmi, dal sistema nazionale di valutazione alla non valutazione del lavoro dei docenti, dalle competenze alle conoscenze e abilità, dai dirigenti ai presidi o direttori didattici, dalla responsabilità personale all’irresponsabilità assembleare, dalla costituzione modificata alla vecchia costituzione, ecc.) per fermare la deriva anticostituzionale e aziendalistica imboccata dalla scuola italiana. Per cui l’oscurantismo che nega ad ogni novità una qualsivoglia cittadinanza anche solo sperimentale costituisce in quanto difesa della scuola democratica di un tempo il vero progressismo.

In questo clima articoli come quello di Antonio Valentino Il nuovo regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione. I pro e i contro e un dubbio di fondo o come quelli di Franco De Anna (Valutazione delle scuole e valutazione degli apprendimenti del 4 febbraio 2013, Valutazione delle scuole e sterco del diavolo. Risorse economiche e “risultato del 24 febbraio 2013, Valutazione delle scuole: il corto-circuito semantico tra risultati e apprendimento del 24 marzo 2013) possono apparire come tentativi quasi “collaborazionisti” di rendere fattibile ciò che costituisce una mutazione irreversibile e pericolosa del sistema scolastico nazionale e cioè il semplice fatto che le scuole italiane perdono la totale titolarità sulla valutazione e diventano soggetti valutati.

 

I PROBLEMI DELLA VALUTAZIONE DI SISTEMA IN ITALIA

         Poiché sono uno dei circa 200 mentori deputati ad accompagnare i dirigenti neoassunti in questo anno scolastico, il nuovo SNV che viene avanti e che in futuro dovrebbe coinvolgere tutte le scuole e tutti i dirigenti lo sto vivendo dall’interno nella sua fase iniziale. Il Rapporto di autovalutazione come prologo al Piano di miglioramento da inserire poi come obiettivo contrattuale per il dirigente scolastico è il punto fondante di tutta la strategia valutativa ministeriale. Stabilire se questa sia ordinaria amministrazione o straordinario mutamento è un compito che lascio ad altri: mi limito a sottolineare che negli altri sistemi scolastici è ordinaria amministrazione. Devo dire che dal mio punto di vista questa è un’esperienza interessante, pensata con acume e che può dare una svolta significativa ad un vero SNV. In questo senso sono molto “collaborazionista” anch’io. Segnalo soltanto che tutto il percorso formativo dei dirigenti scolastici neoassunti si basa su un’analisi serrata dei dati dell’Invalsi, vissuti come un punto di partenza necessario entro cui inserire sia il Rapporto di autovalutazione sia il Piano di miglioramento.

A tal proposito penso possa essere interessante collegare questa mia esperienza di mentore con quella di dirigente scolastico nel Friuli Venezia Giulia. In questa regione ci sono istituti del secondo ciclo con risultati nei test Ocse-Pisa di livello nordico (molto sopra la media nazionale) e risultati nei test Invalsi di eccellenza assoluta soprattutto in matematica (sopra la media nazionale). Oltre a questi risultati oggettivi esterni queste scuole registrano però tasso di insufficienze simili a quelli di regioni con risultati disastrosi nelle rilevazioni citate. Il dato veramente interessante è quello secondo cui pochissimi docenti sono disponibili a discutere l’oggettiva contraddizione dei due dati: abbiamo gli studenti più bravi, ma è normale che ci siano molti debiti.

Il SNV sta insomma diventando un sistema parallelo di analisi e valutazione con le scuole organizzate a “legare” la valutazione al rapporto diretto tra docente e studente, quasi che l’Invalsi sia un corpo estraneo e il Pisa un sistema aziendale euro tecnocratico di cui vantarsi magari nelle “scuole aperte”, ma di cui anche diffidare. Valutare scuole e dirigenti sui risultati degli alunni sembra un meccanismo che porta alla perversione del “teaching to the test”, anche se nelle scuole italiane esistono i terribili e anacronistici “teaching to the compito in classe”, “teaching to the interrogazione”, “teaching to the esame di stato” che nulla hanno a che fare con l’acquisizione di apprendimenti efficaci e competenze durature.

 

SLEGARE LA VALUTAZIONE

         La valutazione va slegata dalla sua storia, dalla sua prassi, dalla sua dottrina italiana, dalla sua normativa di riferimento, dalla sua autoreferenzialità, dal suo misurare l’adeguamento dello studente all’insegnante, dal suo rapporto con programmi che non esistono più, dalla sua punitività sommativa. Personalmente ritengo sia necessario agire sulla valutazione degli apprendimenti e sulla certificazione delle competenze per connetterle in un sistema di crediti che modifichi lo stantio metodo valutativo attraverso i compiti in classe (almeno tre a quadrimestre), le interrogazioni (almeno due a quadrimestre), lo studio collegato al voto. Se si agisce su questo terreno diventerà abbastanza semplice stabilire un rapporto tra apprendimenti degli studenti, certificazione delle loro competenze, valore aggiunto della scuola, indirizzo ministeriale, test Invalsi. Il problema è slegare studenti e docenti dal rapporto insegnamento/voto, frutto della logica gentiliana gerarchico-classista, che chissà perché piace a tutti i “progressisti” della scuola.

La proposta che faccio di seguito è molto semplice e non implicherebbe neppure grandi stravolgimenti normativi. Benché io sia un fautore dell’eliminazione del valore legale del titolo di studio e delle bocciature la mia proposta può benissimo convivere con entrambi. Si tratta di slegare la valutazione degli studenti dagli attuali lacci e riportarla nel vecchio alveo del suo ruolo formativo.

La valutazione annuale dello studente si fa in centesimi (come all’esame di stato conclusivo del secondo ciclo) attraverso un sistema di crediti attribuiti da tre discipline (italiano, matematica e inglese) tramite una valutazione di apprendimenti e, nelle altre discipline, tramite certificazione di competenze lasciando poi due bonus per il comportamento e l’andamento generale dello studente. Fornisco due brevi esempi di schede per le scuole secondarie di primo grado e per il triennio dei licei scientifici, in quanto abbastanza universali e di semplice comprensione.

 

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Per ogni voce si indica il credito massimo attribuibile

  1. VALUTAZIONE
ITALIANO

10

MATEMATICA 10 INGLESE

10

COMPORTAMENTO

5

ANDAMENTO GENERALE

(impegno, partecipazione, puntualità, ecc.)

5

TOTALE MASSIMO 40
  1. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

(Le competenze acquisite vanno descritte in base alla loro definizione stabilita dal collegio docenti – Per ogni voce si indica il credito massimo attribuibile)

SECONDA LINGUA COMUNITARIA  

7

STORIA  

7

GEOGRAFIA  

7

SCIENZE  

7

SCIENZE MOTORIE  

7

ARTE E IMMAGINE  

7

TECNOLOGIA  

7

MUSICA  

7

CREDITI DIDATTICI

(Attività trasversali organizzate dalla scuola e IRC per chi l’ha scelta)

 

4

TOTALE MASSIMO

60

  1. VALUTAZIONE FINALE

100

 

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER IL LICEO SCIENTIFICO (triennio)

Per ogni voce si indica il credito massimo attribuibile

  1. VALUTAZIONE
ITALIANO

10

MATEMATICA 10 INGLESE

10

COMPORTAMENTO

5

ANDAMENTO GENERALE

(impegno, partecipazione, puntualità, ecc.)

5

TOTALE MASSIMO 40
  1. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

(Le competenze acquisite vanno descritte in base alla loro definizione stabilita dal collegio docenti)

FISICA  

8

STORIA  

8

FILOSOFIA  

8

SCIENZE C.F.N.  

8

LATINO  

8

SCIENZE MOTORIE  

8

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE  

8

CREDITI DIDATTICI

(Attività trasversali organizzate dalla scuola e IRC per chi l’ha scelta)

 

4

TOTALE MASSIMO

60

  1. VALUTAZIONE FINALE

100

 

Per i fautori delle bocciature e dei debiti è sufficiente stabilire la soglia per la promozione o la bocciatura. Se si vuole alimentare un sistema orientativo e personalizzante la soglia potrebbe essere 40. Se si vuole selezionare 60. Ma questo richiede un’analisi successiva alla scelta del sistema di valutazione. Questo sistema lascerebbe nell’ambito della tradizione italiana solo tre materie, inserendo le altre (comprese latino e fisica nell’esempio liceale e le “vecchie” educazioni nell’esempio relativo alla scuola secondaria di primo grado) in un più organico sistema di certificazione delle competenze.

In questo modo le Indicazioni nazionali non potrebbero più essere scambiate da nessuno per programmi, i collegi dei docenti dovrebbero darsi criteri chiari di valutazione e certificazione avviando una vera personalizzazione dei percorsi formativi dei propri studenti. Inoltre il voto in sé perderebbe la sua valenza messianica e diventerebbe uno strumento formativo non sempre necessario (ad esempio nella formazione del credito in scienze motorie, arte e immagine, tecnologia). A quel punto il rapporto tra la scuola e il suo ambiente di riferimento diventerebbe essenziale perché la scuola potrebbe avviare percorsi locali virtuosi per rispondere a bisogni non necessariamente universali. Il sistema sarebbe facilmente misurabile, perché la costruzione della valutazione finale tramite crediti permetterebbe in ogni momento di verificare quali sono gli investimenti strategici della scuola. In questo modo il Rapporto di autovalutazione creerebbe un Piano di miglioramento incisivo e forse condiviso.

Trento e Bolzano, paradiso scuola: dall’Istat la foto di un’Italia spaccata

da Repubblica.it

Trento e Bolzano, paradiso scuola: dall’Istat la foto di un’Italia spaccata

L’indice del Benessere equo e sostenibile dell’istituto di statistica parla di due mondi diversi: le regioni del sud agli ultimi posti  contro gli ottimi risultati dei sistemi regionali di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. E fa tornare il nostro paese indietro di un secolo

di SALVO INTRAVAIA

PERCORRENDO lo Stivale da Nord a Sud, il sistema di istruzione italiano perde colpi. A metterlo in evidenza è il rapporto Bes (sul Benessere equo e sostenibile, che sostituisce il Pil come indicatore di benessere degli italiani) appena pubblicato dall’Istat. Stando ai numeri contenuti nello studio, la scuola più efficiente è quella della provincia autonoma di Trento, la più sgarrupata è invece quella siciliana.
Una delle 12 dimensioni – Salute, Istruzione e formazione, Lavoro, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi – del benessere messa a punto dall’Istat riguarda la scuola e il sistema di istruzione in generale. Insomma, da soli, i soldi non bastano a fare la felicità se non si è anche istruiti.
E per questa ragione, utilizzando i 10 indicatori relativi all’istruzione messi a disposizione dall’Istat, Repubblica.it ha messo a confronto i sistemi educativi regionali e delle province autonome, stilando anche una classifica che vede in cima la provincia di Trento, seguita dal Friuli Venezia Giulia. Dopo avere ordinato le regioni in ordine decrescente sulla base degli indicatori di qualità forniti dall’Istituto di statistica e avere attribuito un punteggio pari alla posizione occupata in classifica, è stata stilata una graduatoria generale per regioni.
Per quanto riguarda la “partecipazione alla scuola dell’infanzia”, a titolo di esempio, troviamo in vetta la Valle d’Aosta – che ottiene il punteggio più alto – in fondo alla lista figura invece il Lazio, cui viene attribuito un solo punto.
E così via anche per le altre 9 dimensioni del benessere scolastico: giovani che non lavorano e non studiano, i cosiddetti Neet; livello di competenza alfabetica degli studenti quindicenni; livello di competenza numerica degli studenti; persone che hanno conseguito un titolo universitario; persone con almeno un titolo di scuola superiore; uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione (abbandoni scolastici); persone con alti livelli di competenza informatica; partecipazione alla formazione continua e partecipazione culturale. La classifica che vede in testa la provincia di Trento e in fondo la Sicilia non è altro che una graduatoria che riporta la frequenza con la quale la singola regione si trova nelle posizioni alte o basse delle singole classifiche.
Se la Sicilia racimola appena 26 punti significa che in quasi tutte e 10 le graduatorie si piazza all’ultimo, al penultimo o al terzultimo posto. E’ il caso dei Neet  –  giovani di 15/29 anni che non lavoro né studiano –  che nell’Isola sono il 35,7 per cento e in Campania poco meno: il 35,2 per cento. Spicca in questo caso la provincia di Bolzano, con appena il 9,2 per cento di giovani che non studiano e non lavorano. Trento è al secondo posto con il 13,3 per cento. Stesso discorso per i laureati. In provincia di Trento il 26,7 per cento dei giovani di età 30/34 anni è già in possesso  –  i dati si riferiscono quasi sempre alla fine del 2011  –  di un titolo universitario, mentre questa volta è la Campania, col 14,7 per cento, ad occupare l’ultima piazza.
La qualità di un sistema di istruzione si misura anche dal numero di abbandoni scolastici dei propri alunni. E’ la Sardegna – col 25,1 per cento di giovani 18/24enni in possesso al massimo della licenza media – in pole position, seguita dalla Sicilia. E ancora una volta è Trento la più efficiente. Discorso che non cambia se si passa in rassegna la classifica delle persone  –  di 16 anni ed oltre  –  che mostrano alte competenze informatiche: Bolzano e Emilia Romagna in testa e Puglia in coda.
Ma probabilmente le performance dei diversi sistemi di istruzione regionali risentono anche delle condizioni economiche e occupazionali dei propri abitanti. La Sicilia, ha infatti un “indice di rischio di povertà relativa”  –  pari a 44,3 per cento di persone a rischio povertà  –  cinque volte e mezzo più elevata degli abitanti di Bolzano. Così come il tasso di occupazione delle persone di età compresa fra i 20 e i 64 anni di età, a Bolzano, supera di 33 punti quello degli abitanti della Campania: 76,0 per cento contro 43,1 per cento. E, sempre in Campania, 17 persone su cento vivono in nuclei familiari dove nessuno lavora mentre a Bolzano se ne registrano soltanto 2 su cento.
Il quadro che esce dal Rapporto Bes 2013, almeno per quanto riguarda l’istruzione, riporta indietro l’Italia di oltre un secolo. Quando la maggior parte della popolazione italiana viveva in situazione di estrema deprivazione e, con la necessità quotidiana di trovare un modo per sopravvivere, studiare era percepito come una perdita di tempo.

Il sostegno si mangia gli scatti

da ItaliaOggi

Il sostegno si mangia gli scatti

di Antimo Di geronimo

I posti di sostegno si mangeranno gli scatti del 2012. La deroga al numero massimo di posti di sostegno attivabili in organico, disposta per effetto di una sentenza della Corte costituzionale, continuerà ad essere finanziata con i soldi destinati al merito. Ciò mette in forse il recupero del 2012 ai fini dei gradoni che avrebbero dovuto essere finanziati con questi fondi.

Fermo restando il recupero del 2010 e del 2011 ormai a regime, visto anche l’accordo firmato di recente tra Aran e e sindacati che ha consentito il recupero. É quanto si evince dalla circolare sugli organici di quest’anno (n. 10 del 21 marzo scorso). Il ministero ha chiarito, inoltre, che i licei musicali non potranno avere più di una prima. E dunque, di fatto, gli istituti che sono stati attivati e che saranno attivati sul territorio saranno a numero chiuso. Anche per quest’anno, inoltre, resteranno in vigore le tabelle di confluenza delle classi di concorso, in attesa dell’emanazione del regolamento che fisserà la disciplina delle nuove classi di concorso. Regolamento che, nelle intenzioni del ministro uscente, avrebbe determinato una sorta di cristallizzazione dell’esistente al quale avrebbe fatto da contraltare un ampliamento della spendibilità delle abilitazioni che avrebbero dovuto essere conseguite frequentando i corsi del nuovo ordinamento universitario ( tirocinii formativi attivi e lauree quinquennali). Al momento, però, il processo si è arenato anche in forza delle critiche dei sindacati, che hanno messo in luce la disparità di trattamento tra docenti vecchi e nuovi. Ecco qualche dettaglio in più. L’amministrazione ha ricordato che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 80 del 22 febbraio 2010, ha cancellato la norma che fissava il tetto massimo di posti di sostegno (comprensivo delle deroghe) attivabili in organico di fatto a livello nazionale (tetto stabilito per evidenti problemi di contenimento della spesa pubblica). Ed ha espunto dall’ordinamento anche la norma relativa al graduale raggiungimento del rapporto nazionale di un docente ogni due alunni disabili. Secondo la Consulta, la scelta di sopprimere la deroga che consentiva di assumere insegnanti di sostegno a tempo determinato, non trova giustificazione nel nostro ordinamento. Ciò perché attraverso la deroga è reso effettivo il diritto fondamentale all’istruzione dei disabili gravi. Diritto evidentemente incomprimibile. Il ministero, dunque, ha chiarito che il limite massimo dei posti in organico di diritto fissato dalla legge (che non subirà ulteriori riduzioni) rimarrà in piedi. E i posti che mancano saranno riattivati in organico di fatto (cosiddetti posti in deroga). In ogni caso la dotazione di docenti di sostegno in organico di diritto è stata fissata in 63.348 posti, pari al numero di posti attivati in organico di diritto nell’anno scolastico 2010/2011. Resta il fatto, però, che i soldi per pagare gli stipendi dei docenti di sostegno da assumere in deroga ai limiti dell’organico di diritto continueranno ad essere attinti dai fondi per il merito accantonati per effetto del piano programmatico che ha ridotto l’organico di 135mila unità tra docenti e Ata. E dunque, il recupero dell’utilità del 2012, necessario a riportare indietro di un anno le lancette dell’orologio e recuperare pienamente i gradoni, sembrerebbe gravemente compromesso.

Musicali a numero chiuso

L’amministrazione centrale ha lasciato intendere inoltre che i licei musicali, che stanno andando molto bene su tutto il territorio nazionale in termini di numero di iscrizioni, non potranno accogliere tutti gli alunni che hanno fatto richiesta. Ciò è dovuto al fatto che per il prossimo anno non potrà essere autorizzata più di una prima classe per ogni liceo. E dunque, in buona sostanza, questi istituti sono da considerarsi a numero chiuso. Resta il fatto, però, che al momento questa restrizione non trova giustificazione in norme specifiche. E quindi potrebbe ingenerare un forte contenzioso.

Il problema della confluenza

Restano in vigore anche quest’anno le tabelle di confluenza delle classi di concorso, adottate per cercare di trovare una soluzione agli esuberi indotti dall’entrata a regime della riforma delle superiori. Quest’anno le tabelle si applicheranno anche alle classi quarte (le quinte andranno ad esaurimento seguendo il vecchio ordinamento). Il metodo è sempre lo stesso. I dirigenti scolastici dovranno anzitutto disporre il reimpiego dei docenti in soprannumero seguendo il criterio delle classi di concorso affini, cui sono informate le stesse tabelle. Qualora, invece, non fosse necessario ricollocare eventuali soprannumerari, l’assegnazione di eventuali ore eccedenti alle varie classi di concorso indicate nelle tabelle sarà effettata dal collegio dei docenti.

Scuola, pensionamenti dimezzati

da Il Messaggero

Scuola, pensionamenti dimezzati

La legge Fornero blocca le uscite: meno posti per i precari

ROMA

Invecchiano i docenti dietro la cattedra, ma invecchiano anche i precari in attesa di una stabilizzazione che ritarda sempre di più. La legge Fornero che allunga l’età lavorativa sia per gli uomini che per le donne riduce il turn-over degli insegnanti del cinquanta per cento nelle classi italiane. E secondo i sindacati, a questo punto, sono a rischio anche tutte le 11.542 assunzioni del concorso dei docenti bandito lo scorso autunno.

L’ALLARME

L’allarme dei sindacati è scattato di fronte ai dati sulle domande di pensionamento del personale della scuola, diffusi dal Ministero dell’Istruzione. Dati provvisori (ciascuna domanda è al vaglio ministeriale) e che potrebbero subire qualche piccolissima variazione, ma che comunque confermano che il quadro dell’occupazione si è ridotto drasticamente. I docenti che andranno in pensione da settembre sono 10.009, mentre nello scorso anno scolastico sono stati 21.112. Sono di 3.343 unità le uscite del personale Ata, contro i 5.336 dell’anno precedente. Il maggior numero di pensionamenti nelle scuole superiori dove sono state presentate 3.187 domande. Poco meno nella scuola primaria con 3.090 richieste. A seguire le richieste di riposo nella scuola media (2.439) e nella materna (1.293). Tra il personale tecnico ausiliario (gli Ata), a lasciare il posto sono soprattutto i collaboratori scolastici (2.180 domande) e gli assistenti amministrativi (756).

LE ACCUSE

La Flc-Cgil, che accusa il ministero di aver dato i dati sui pensionamenti in ritardo per non aver avuto il coraggio di rivelare «gli effetti disastrosi della riforma Fornero», sostiene che non solo ci saranno meno assunzioni, ma che «perfino l’attuale concorso rischia di non avere posti sufficienti». E riguardo al concorso annunciato nelle scorse settimane dal ministro Francesco Profumo per questa primavera: «Altro che nuovo concorso!». Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anife: «Sono dati così allarmanti da poter pregiudicare persino le assunzioni del concorso in fase di espletamento. E meglio non parlare del nuovo! Questi dati aumentano il precariato, allontanano le nuove generazioni degli insegnanti e allontanano l’Italia dalla media Ocse». L’ETÀ MEDIA Tra le conseguenze della riforma Fornero, in effetti, non ci sarebbe solo l’aumento del precariato storico della scuola (160mila stando agli ultimi dati della Funzione Pubblica). Ma

IL CASO

anche quella inevitabile di alzare l’età media del personale. Esasperando una caratteristica della scuola italiana che è stata già stigmatizzata dal rapporto Ocse sull’Educazione del 2012. In 19 su 32 dei Paesi dell’Ocse il 60% dei docenti di scuola secondaria ha almeno 40 anni, mentre in Italia sono oltre il 70% (ma anche Germania e Austria superano questa soglia). I giovanissimi, i docenti sotto i 30, in Italia sono solo lo 0,5%, mentre la media Ocse nella primaria arriva al 14%. Alessia Camplone

 

Chi ha il diritto di essere escluso dalle graduatorie interne d’Istituto?

da Tecnica della Scuola

Chi ha il diritto di essere escluso dalle graduatorie interne d’Istituto?
di Lucio Ficara
Le scuole si stanno preparando ad affrontare il certosino lavoro di formazione delle graduatorie interne per l’individuazione dei docenti, che purtroppo saranno individuati come soprannumerari. Si ricorda che dal 10 al 24 aprile 2013, le scuole saranno tenute a pubblicare le su citate graduatorie
Alcuni docenti che si trovano in situazioni particolari e garantite dalle norme contrattuali potranno essere esclusi dalle suddette graduatorie. Ma chi sono i docenti che avrebbero il diritto ad essere esclusi dall’inserimento delle graduatorie interne? I primi ad essere esclusi sono i docenti non vedenti e quelli emodializzati, in seconda istanza sono esclusi i docenti disabili di cui all’art. 21, della legge n. 104/92, richiamato dall’art. 601 del D.L.vo n. 297/94, con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella “A” annessa alla legge 10 agosto 1950, n. 648, ancora saranno esclusi il personale, non necessariamente disabile, che ha però bisogno per gravi patologie di particolari cure a carattere continuativo (ad esempio chemioterapia), espletabili unicamente nel centro specializzato che si trova nel comune dove è ubicata la scuola; sono ancora esclusi i docenti appartenenti alle categorie previste dal comma 6, dell’art. 33 della legge n. 104/92, richiamato dall’art. 601, del D.L.vo n. 297/94. L’esclusione dalle graduatorie interne è prevista anche per i docenti che assistono il coniuge, il figlio, il genitore, ma in questo ultimo caso, il figlio deve essere il referente unico che presta assistenza all’assistito in particolari condizioni previste dal contratto di mobilità, si è ancora esclusi dalla graduatoria interna se si assiste il fratello o sorella convivente con l’interessato, ma nel caso in cui i genitori non possano provvedere all’assistenza del figlio perché totalmente disabile o in caso di scomparsa dei genitori medesimi in situazione di disabilità. L’esclusione dalle graduatorie interne del docenti che assistono il coniuge, il figlio e il genitore, in qualità di referente unico, si applica solo se si è titolari in scuola ubicata nella stessa provincia del domicilio dell’assistito.
Qualora la scuola di titolarità sia in comune diverso o distretto sub comunale diverso da quello dell’assistito, l’esclusione dalla graduatoria interna per l’individuazione del perdente posto si applica solo a condizione che sia stata presentata, per l’anno scolastico 2013/2014, domanda volontaria di trasferimento per l’intero comune o distretto sub comunale del domicilio dell’assistito o, in assenza di posti richiedibili, per il comune o il distretto sub comunale viciniore a quello del domicilio dell’assistito con posti richiedibili. In ultimo sono esclusi dalla graduatoria interna i docenti che ricoprono cariche pubbliche nelle amministrazioni degli Enti Locali, tale esclusione va applicata esclusivamente durante l’esercizio del mandato amministrativo e solo se titolari nella stessa provincia in cui si è amministratore degli Enti Locali.

Banchi digitali open source e low cost

da Tecnica della Scuola

Banchi digitali open source e low cost
Un computer low cost e open source integrato in un banco scolastico, con uno schermo touch. È l’esperimento di scuola digitale in corso da un mese in un istituto professionale di Trapani e che sarà esteso in tre di Roma e in uno di Palermo
Progetto originale, perche finora sono stati altri gli strumenti tecnologici nelle classi italiane: lavagne elettroniche e tablet, soprattutto. «Abbiamo preso un Raspberry Pi dall’omonima fondazione, a 25 dollari, e l’abbiamo chiuso m un banco, su cui abbiamo montato una tastiera e uno schermo touch da 7 pollici, coperto da un plexiglass», dice Marco Neri, responsabile del progetto presso Almaviva, azienda di consulenza It e system integrator. «Basta sollevare il plexiglass per usare il banco in modalità digitale. Se no, e un normale banco», spiega. Il Raspberry Pi è un computer grande quanto una carta di credito, architettura Arm (quella degli smartphone), sistema Gnu/Linux. È un’idea nata nell’università di Cambridge proprio per digitalizzare ospedali, scuole. «Il sistema può collegarsi a un portale di servizi cloud: contenuti didattici, i file delle lezioni, ebook, l’applicazione per il registro: è già funzionante nell’istituto di Trapani». Costo totale, «120 euro per banco, ma solo perché ora è in uno stadio di prototipo. Sarà molto più economico, una volta prodotto in serie». Almaviva è in trattativa con vendor internazionali, per questo scopo e conta di vendere l’installazione alle scuole a partire dal prossimo anno scolastico. «Il progetto mi ricorda i banchi informatici sviluppati da Smart Technologies, negli Usa e in Svezia: ma quelli spiega Paolo Ferri, dell’università Milano Bicocca e membro della commissione Scuola 2.0 nominata dal Miur per diffondere tecnologie e modelli didattici.  «Gli standard anglosassoni, che stiamo adottando in Italia in alcune scuole pioniere, mettono invece i tablet nelle mani di bambini e ragazzi, che possono portarseli a casa», spiega. Nelle primarie e nelle medie ci sono anche lavagne elettroniche, sostituite pero da videoproiettori interattivi nelle superiori. La grandezza dei tablet cambia con l’età dei ragazzi. «Nelle superiori tendiamo a usare notebook convertibili in tablet». Nelle scuole, viene installato anche un totem per la gestione amministrativa e delle presenze, il wifi e la connessione a internet. Sono una ventina le scuole italiane attrezzate in questo modo, «e l’obiettivo è averne altre due-tre per regione, per un costo di 20omila euro a scuola, compresa la formazione dei docenti», dice Ferri. (da Il Sole24Ore)

Nota 2 aprile 2013, Prot.n. 2125

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio 6°

– Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
– Alla Sovrintendenza Scolastica
TRENTO
– All’Intendenza Scolastica italiana
BOLZANO
– All’Intendenza Scolastica tedesca
BOLZANO
– All’Intendenza Scolastica ladina
BOLZANO
– Alla Sovrintendenza agli Studi per la Valle D’Aosta
AOSTA
e, p.c. – Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per il Coordinamento amministrativo
Ufficio affari generali ed attività di indirizzo politico amministrativo
Servizio attività di indirizzo, per il monitoraggio e per gli interventi speciali
Via della Mercede, n. 9 00187 ROMA
– Al Gabinetto del Ministro SEDE

OGGETTO: Presidenza del Consiglio dei Ministri. Concorso pubblico per titoli per l’assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché degli orfani e dei figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, delle vittime e dei superstiti – figli e orfani delle vittime del dovere, riservato agli studenti della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato nella G.U. n. 24 del 26.3.2013, 4a serie speciale -“Concorsi ed esami” il bando di concorso per titoli per l’assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, riservato agli studenti della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

Si fa presente che la riduzione dello stanziamento previsto per l’esercizio finanziario 2013 sul capitolo 1498 dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha determinato la necessità di ridurre le borse di studio in rapporto alle risorse finanziarie disponibili.

Per l’anno scolastico 2011/2012 sono da assegnare:
a) 300 borse di studio destinate agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado di € 209 ciascuna;
b) 300 borse di studio destinate agli studenti della scuola secondaria di secondo grado dell’importo di € 417 ciascuna;

Una percentuale pari al dieci per cento delle borse di studio è riservata ai soggetti con disabilità di cui alla legge 5 febbraio 1992, n.104 e successive modificazioni.

Gli articoli 2 e 3 del bando individuano i soggetti che hanno titolo all’assegnazione delle predette borse di studio e le modalità da seguire.

Le domande devono essere presentate o spedite entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando nella G.U. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo – Ufficio Accettazioni – Palazzo Chigi – Via dell’Impresa, 91 – 00187 Roma.

Ulteriori informazioni e modulistica sono disponibili all’indirizzo:
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/1_AFFARI_GENERALI/indirizzo_monitoraggio_interventispeciali/borse_studio/bandi/bandi_borse_studio_2013.html

Si pregano codesti Uffici di dare la massima diffusione del bando alle Istituzioni Scolastiche di competenza.

La presente nota viene pubblicata sui siti Intranet e Internet di questo Ministero.

Il Dirigente
F.to Antonio Cutolo

Nota 2 aprile 2013, Prot.n. 2124

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio 6°

Alla Direzione Generale per l’Università, lo studente ed il diritto allo studio universitario
Piazzale Kennedy, 20
00144 ROMA
Alla Direzione Generale per l’alta formazione artistica e musicale
Piazzale Kennedy, 20
00144 ROMA
e, p.c. – Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per il Coordinamento amministrativo
Ufficio affari generali ed attività di indirizzo politico amministrativo
Servizio attività di indirizzo, per il monitoraggio e per gli interventi speciali
Via della Mercede, n. 9 00187 ROMA
– Alla Conferenza Permanente dei Rettori delle Università Italiane
Piazza Rondanini, n. 48 00186 ROMA
– Al Gabinetto del Ministro SEDE

OGGETTO: Presidenza del Consiglio dei Ministri. Concorso pubblico per titoli per l’assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché degli orfani e dei figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, delle vittime e dei superstiti – figli e orfani delle vittime del dovere, riservato agli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica/magistrale a ciclo unico e non, agli studenti dei corsi delle istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) ed alle scuole di specializzazione, con esclusione di quelle retribuite

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato nella G.U. n. 24 del 26.3.2013, 4a serie speciale -“Concorsi ed esami” – il bando di concorso per titoli per l’assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, riservato agli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica/magistrale a ciclo unico e non, agli studenti dei corsi delle istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) ed alle scuole di specializzazione, con esclusione di quelle retribuite.

Si fa presente che la riduzione dello stanziamento previsto per l’esercizio finanziario 2013 sul capitolo 1498 dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha determinato la necessità di ridurre le borse di studio in rapporto alle risorse finanziarie disponibili.

Per l’anno accademico 2011/2012 sono da assegnare:

a) 150 borse di studio destinate agli studenti universitari e studenti AFAM dell’importo di
€ 1.564 ciascuna;
b) 50 borse di studio destinate agli studenti delle scuole di specializzazione, per le quali non è prevista alcuna retribuzione, dell’importo di € 1.564 ciascuna;

Una percentuale pari al dieci per cento delle borse di studio è riservata ai soggetti con disabilità di cui alla legge 5 febbraio 1992, n.104 e successive modificazioni.

Gli articoli 2 e 3 del bando individuano i soggetti che hanno titolo all’assegnazione delle predette borse di studio e le modalità da seguire.

Le domande devono essere presentate o spedite entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando nella G.U. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo – Ufficio Accettazioni –Palazzo Chigi – Via dell’Impresa, 91 – 00187 Roma.

Ulteriori informazioni e modulistica sono disponibili all’indirizzo:
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/1_AFFARI_GENERALI_/indirizzo_monitoraggio_interventispeciali/borse_studio/bandi/bandi_borse_studio_2013.html

Si pregano codesti Uffici di dare la massima diffusione del bando agli Istituti Universitari , alle Istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) ed alle Scuole di specializzazione.

La presente nota viene pubblicata sui siti Intranet e Internet di questo Ministero.

Il Dirigente
F.to Antonio Cutolo

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 77

 

 

Gazzetta Ufficiale

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


DECRETO 20 marzo 2013


Modifica dell’allegato X della parte quinta del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni e integrazioni, in
materia di utilizzo del combustibile solido secondario (CSS).
(13A02815)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 1

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 25 marzo 2013


Emissione dei buoni del Tesoro poliennali 3,50%, con godimento 2
aprile 2013 e scadenza 1° giugno 2018, prima e seconda tranche.
(13A02896)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 2

 

 

 


DECRETO 25 marzo 2013


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro
poliennali 4,50%, con godimento 1° marzo 2013 e scadenza 1° maggio
2023, terza e quarta tranche. (13A02897)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 27 marzo 2013


Determinazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per
l’anno 2013, agli intermediari per gli oneri connessi alle operazioni
agevolate di credito agrario di esercizio. (13A02891)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 8

 

 

 


DECRETO 27 marzo 2013


Determinazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per
l’anno 2013, alle banche per gli oneri connessi alle operazioni
agevolate di credito agrario di miglioramento. (13A02892)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 9

 

 

 


DECRETO 27 marzo 2013


Determinazione della commissione onnicomprensiva da riconoscersi, per
l’anno 2013, alle banche per le operazioni di finanziamento previste
dalla legge 25 maggio 1978, n. 234 (credito navale). (13A02893)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 9

 

 

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


DECRETO 28 febbraio 2013


Soppressione dell’Archivio Notarile Mandamentale di Mussomeli.
(13A02850)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 9

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 19 marzo 2013


Modifica delle autorizzazione dei presidi medico chirurgici
insetticidi presentati sotto forma di liquidi concentrati,
classificati come “irritante”, “tossico”, “nocivo” e “corrosivo” ed
attualmente considerati come d’uso domestico o d’uso domestico e
professionale. (13A02816)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 10

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 28 marzo 2013


Differimento del termine contenuto nel decreto 27 dicembre 2012
relativo alle disposizioni per l’attuazione del Regolamento di
esecuzione n. 426/11 e la gestione informatizzata della notifica di
attivita’ con metodo biologico ai sensi dell’art. 28 del Reg. (CE) n.
834 del Consiglio del 28 giugno 2007 e successive modifiche, relativo
alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici.
(13A02953)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 11

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 21 dicembre 2012


Fondo per lo sviluppo e la coesione. Presa d’atto della relazione
sullo stato degli interventi di completamento delle opere
infrastrutturali al 30 aprile 2012 e definanziamento di un
intervento. (Delibera n. 150/2012). (13A02865)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 12

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determinazione V
& A n. 98 del 25 gennaio 2012 concernente modificazione
dell’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per
uso umano «Exinef». (13A02581)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determinazione n.
aRM – 1/2013-2432 del 7 gennaio 2013 concernente la revoca, su
rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ibitam». (13A02629)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato relativo all’estratto della determinazione AIC/N n. 1405
del 19 giugno 2007 concernente la modificazione dell’autorizzazione
all’immissione in commercio del medicinale per uso umano «Clorexifarm
Alcoolico». (13A02796)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 14

 

 

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

 


COMUNICATO


Istituzione del Consolato onorario in Chelyabinsk (Federazione
Russa). (13A02813)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Istituzione del Consolato onorario in Hattiesburg (Stati Uniti
d’America). (13A02814)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


COMUNICATO


Rilascio di exequatur (13A02817)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


COMUNICATO


Rilascio di exequatur (13A02818)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 15

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 25 marzo
2013 (13A02954)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 26 marzo
2013 (13A02955)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 16

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 27 marzo
2013 (13A02956)


(GU n.77 del 2-4-2013

)

 

Pag. 16

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Pramipexolo Pfizer» (13A02577)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Amlodipina Accord» (13A02576)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Remifenfanil Pfizer» (13A02578)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Leponex». (13A02579)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Voltaren Emulgel». (13A02582)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Priorix Tetra». (13A02580)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Fortradol». (13A02583)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feldene Fast». (13A02586)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Sereprile». (13A02584)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Suprane». (13A02585)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feldene». (13A02588)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Aracytin». (13A02589)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Feldene Cremadol». (13A02587)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ciprosol». (13A02590)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Zirtec». (13A02591)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Videx». (13A02592)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Azyter». (13A02593)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Epiduo». (13A02594)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Fedra» (Meliane)
(13A02595)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Atarax»
(13A02596)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Trental»
(13A02597)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Voltaren» (tubo
100g) (13A02598)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Vasoretic»
(Co-Renitec) (13A02599)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Cardioaspirin»
(Aspirin EC) (13A02600)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Daflon»
(13A02602)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Seretide» (Disk
50/250) (13A02601)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Goltor»
(13A02603)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Clozapina
Chiesi» (13A02605)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Cloruro di litio Lidco», con conseguente modifica stampati.
(13A02606)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Emanera»
(13A02604)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Loramyc», con conseguente modifica stampati. (13A02607)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Sodio e potassio
bicarbonato galenica senese», con conseguente modifica stampati.
(13A02608)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Mencevax Acwy», con conseguente modifica stampati. (13A02609)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Preterax», con conseguente modifica stampati. (13A02611)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Remifentanil Teva», con conseguente modifica stampati. (13A02610)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Prelectal», con conseguente modifica stampati. (13A02612)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Actonel», con conseguente modifica stampati. (13A02613)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Optinate», con conseguente modifica stampati. (13A02614)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Risedronato Winthrop», con conseguente modifica stampati. (13A02615)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Reoflus», con
conseguente modifica stampati. (13A02616)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ezaprev» (13A02619)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Ecasolv», con
conseguente modifica stampati. (13A02617)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Lysalgo» (13A02618)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Glicerolo camomilla e malva Carlo
Erba». (13A02621)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Bacticef» (13A02622)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Amiodarone PHt». (13A02625)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ciprofloxacina Baxter». (13A02620)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Nisoran» (13A02623)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Emidoxin». (13A02624)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Gabapentin Teva». (13A02626)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Amlodipina Reddy Pharma Italia».
(13A02628)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Rocuronio Teva». (13A02627)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Capecitabina Arrow» (13A02714)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Candesartan e Idroclorotiazide Alfra» (13A02715)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Candesartan Alfra» (13A02716)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Vancomicina Hikma» (13A02717)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Seneloc» (13A02718)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Olanzapina Alfrapharma» (13A02720)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Imunocare» (13A02719)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Intralipid» (13A02721)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Codamol» (13A02722)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Adorea» (13A02723)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Azshara» (13A02724)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Capecitabina Actavis» (13A02725)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Capecitabina Crinos» (13A02726)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Ranitidina S.A.L.F.» (13A02727)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Trazyl» (13A02729)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lomexin» (13A02728)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Dicloreum» (13A02730)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Sucramal» (13A02731)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Metilergometrina Maleato Hospira» (13A02732)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Dif-Tet-All» (13A02733)


(GU n.77 del 2-4-2013

– Suppl. Ordinario

n. 24
)

Rassegna Stampa 30 marzo – 2 aprile 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
Italia Oggi  del  02-04-2013  
SOLO UN PROF SU DIECI E’ GIOVANE (N.Mondelli) [solo_testo] pag. 31  
L’Unita’  del  30-03-2013  
SAPERE, L’ITALIA E’ FANALINO DI CODA EUROPEO (M.Castagna) [solo_testo] pag. 12  
Italia Oggi  del  30-03-2013  
RICERCATORI ALL’UNIVERSITA’ MA ANCHE IN ENTI PUBBLICI (S.Saturno) [solo_testo] pag. 25  
il Sole 24 Ore  del  02-04-2013  
IN BREVE – VIA LIBERA AI TAGLI DEL PUBBLICO IMPIEGO [solo_testo] pag. 15  
   

MINISTRO

 
   
il Messaggero  del  02-04-2013  
FONDO DI 38 MILIONI PER NUOVI ISTITUTI [solo_testo] pag. 11  
il Mattino  del  30-03-2013  
PROFUMO ALLE SCUOLE: “SUGGERITECI LE IDEE” [solo_testo] pag. 41  
Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera)  del  30-03-2013  
PROFUMO AGLI STUDENTI: SUGGERITE PROPOSTE [solo_testo] pag. 2  
   

MINISTERO

 
   
Italia Oggi Sette  del  31-03-2013  
SCUOLA, I TAGLI SUPERANO IL 5% (T.Cerne) [solo_testo] pag. 18  
la Repubblica – ed. Torino  del  30-03-2013  
Int. a G.Pupazzoni: “TAGLI FINITI LA SCUOLA TORNA A CRESCERE: 184 PROF IN PIU'” (S.Parola) [solo_testo] pag. 1  
il Messaggero  del  02-04-2013  
SCUOLA, PENSIONAMENTI DIMEZZATI (A.Camplone) [solo_testo] pag. 11  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
DIRIGENTI E PROF COMANDATI, RIENTRANO TUTTI IN SERVIZIO (F.Bastianini) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
SORPRESA: LA PRESELEZIONE NEI CONCORSI NON SERVE (M.D’adamo) [solo_testo] pag. 31  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
ATTI DI POLIZIA ACCESSIBILI (D.Colombo) [solo_testo] pag. 32  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
GRADUATORIE, DECIDE IL GIUDICE DEL LAVORO (L.Papaleo) [solo_testo] pag. 34  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
IL CONCORSO SI SALVA ANCHE SE IL GIUDIZIO E’ SINTETICO (D.Colombo) [solo_testo] pag. 32  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
SCIOPERO, LA TRATTENUTA E’ A ORE (F.De nardi) [solo_testo] pag. 32  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
IL SOSTEGNO SI MANGIA GLI SCATTI (A.Di geronimo) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
INGLESE POTENZIATO A RISCHIO (C.Forte) [solo_testo] pag. 33  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
C’E’ CRISI, LE GITE CROLLANO DEL 70% (E.Micucci) [solo_testo] pag. 35  
il Messaggero  del  02-04-2013  
L’AQUILA, LA CONDANNA DEL PRESIDE: FU NEGLIGENTE (C.faz.) [solo_testo] pag. 11  
il Mattino  del  31-03-2013  
BAGNOLI NELLA MORSA DI DUE INDAGINI ECCO PERCHE’ IL SINDACO E’ ANDATO DAI PM (L.Del gaudio) [solo_testo] pag. 43  
Corriere della Sera  del  30-03-2013  
QUELLE SCUOLE CALABRESI CIRCONDATE DALLA SPAZZATURA (G.Buccini) [solo_testo] pag. 29  
L’Unita’  del  02-04-2013  
L’ANALFABETISMO DI RITORNO FA MALE ANCHE ALLA DEMOCRAZIA (F.Giuliani) [solo_testo] pag. 16  
Domenica (Il Sole 24 Ore)  del  31-03-2013  
VIVA LA SCUOLA AUTONOMA (C.Giunta) [solo_testo] pag. 27  
la Repubblica  del  02-04-2013  
BASTA FARSI PORTARE DA PAPA’ I BAMBINI A SCUOLA DASOLI (I.Scalise) [solo_testo] pag. 1  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  31-03-2013  
A SCUOLA MENO PARETI E PIU’ WEB (F.Di giammarco) [solo_testo] pag. 3  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  31-03-2013  
IN ARRIVO I BANCHI DIGITALI OPEN SOURCE E LOW COST (A.Longo) [solo_testo] pag. 3  
la Repubblica  del  02-04-2013  
AL MERCATO DELL’E-BOOK USATO (M.Vincenzi) [solo_testo] pag. 29/31  
la Repubblica  del  02-04-2013  
Int. a M.Ferrario: “IL DIRITTO D’AUTORE ORA SARA’ RISCRITTO” (J.D’alessandro) [solo_testo] pag. 31  
Italia Oggi  del  02-04-2013  
LIBRI DIGITALI SI’ MA DAL 2016 (E.Micucci) [solo_testo] pag. 34  
Avvenire  del  30-03-2013  
MA PER LEGGERE IL MONDO CI SERVE ANCORA IL LIBRO CARTACEO (A.Zaccuri) [solo_testo] pag. 2  
Nova24 (il Sole 24 Ore)  del  31-03-2013  
MEETING DELLA SCUOLA DIGITALE [solo_testo] pag. 3  
L’Unita’  del  30-03-2013  
LA STORIA DELLE DONNE (M.Spicola) [solo_testo] pag. 17  
la Stampa  del  30-03-2013  
IN BOTTEGA DOPO L’UNIVERSITA’ ECCO GLI ARTIGIANI CON LAUREA (L.Castagneri) [solo_testo] pag. 21  
Avvenire  del  31-03-2013  
DA DUECENTO ATENEI PER RIFLETTERE SU FEDE E MONDO DIGITALE (G.gamb.) [solo_testo] pag. 5  
Avvenire  del  31-03-2013  
VOCI E VOLTI FRANCESCO AGLI UNIVERSITARI: “SERVIRE DIO IN MEZZO ALLE COSE MATERIALI” (B.Ippolito) [solo_testo] pag. 5  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  02-04-2013  
ROMA TRE PARTE LA CORSA ALLA SUCCESSIONE DI FABIANI (L.De cicco) [solo_testo] pag. 36  
il Tempo  del  31-03-2013  
CONFINDUSTRIA IN ASCOLTO DEI GIOVANI LAUREATI [solo_testo] pag. 44  
il Mattino  del  31-03-2013  
E’ A LAGO PATRIA IL CUORE NATO DELL’INFORMATICA (D.Volpecina) [solo_testo] pag. 50  
Italia Oggi Sette  del  31-03-2013  
AL SUD 29 MILIONI PER LE STAR UP (B.Pagamici) [solo_testo] pag. 8  
il Denaro  del  30-03-2013  
DIGITALE NEL MEZZOGIORNO: I PROGETTI ENTRO I13 APRILE [solo_testo] pag. 19  
Italia Oggi Sette  del  31-03-2013  
BOLLINO BLU ALL’ARTE (F.Grossi) [solo_testo] pag. 40  
Italia Oggi Sette  del  31-03-2013  
NUOVE PROFESSIONI A REGOLA D’ARTE (B.Pacelli) [solo_testo] pag. 41  
il Mattino  del  30-03-2013  
PREMIO UNESCO PER LA RICERCA C’E’ UNA SCIENZIATA NAPOLETANA [solo_testo] pag. 42  
il Giornale di Napoli  del  31-03-2013  
LE REAZIONI DELLE NANOSTELLE SIMULATE IN LABORATORIO [solo_testo] pag. 4  
La Lettura (Corriere della Sera)  del  31-03-2013  
IL GRAFENE, PIU’ SOTTILE DELL’ARIA (M.Inguscio) [solo_testo] pag. 6/7  
Il Secolo XIX  del  31-03-2013  
A 19 ANNI INVENTA IL “SUPERSPAZZINO” DEGLI OCEANI (F.De remigis) [solo_testo] pag. 13  
la Repubblica  del  31-03-2013  
Int. a C.Venter: L’UOMO CHE VERRA’ (E.Dusi) [solo_testo] pag. 29/31  
la Repubblica  del  31-03-2013  
L’UOMO CHE VERRA’ – ODIFREDDI PIERGIORGIO (P.Odifreddi) [solo_testo] pag. 29  
la Repubblica  del  31-03-2013
GUARIRE IN UNA STANZA CON VISTA SUL PARCO COSI’ IL VERDE MIGLIORA CORPO E CERVELLO (M.Vincenzi) [solo_testo] pag. 23
la Stampa  del  02-04-2013  
INDIA, SI’ AL FARMACO LOW COST CONTRO IL CANCRO (P.Bianucci) [solo_testo] pag. 1  
la Stampa  del  02-04-2013  
SENZA WELFARE L’AUSTERITA’ FA MALE ALLA SALUTE (T.Mastrobuoni) [solo_testo] pag. 10  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE E SOCIETA’

 
   
il Messaggero  del  02-04-2013  
ESUBERI PA, SI STRINGE IL CERCHIO SUI TAGLI [solo_testo] pag. 15  
il Tempo  del  02-04-2013  
TAGLI AGLI STATALI PIU’ VICINI USCITA PER 4 MILA (Leo.ven.) [solo_testo] pag. 31  
il Sole 24 Ore  del  02-04-2013  
DEBITI PA, IPOTESI DECRETO DA 6-7 MILIARDI (E.Bruno/M.Rogari) [solo_testo] pag. 5  
Corriere della Sera  del  02-04-2013  
IL SI’ DEI GIURISTI ALLA COMMISSIONE MA SI DIVIDONO SUL RUOLO DI MONTI (M.Calabro’) [solo_testo] pag. 2  
la Repubblica  del  02-04-2013  
QUELLE COMMISSIONI AL MASCHILE (C.Saraceno) [solo_testo] pag. 27  
Corriere della Sera  del  02-04-2013  
TAGLIO AI COSTI DELLE CAMERE, SI GIOCA TUTTO SUI DIPENDENTI (S.Rizzo) [solo_testo] pag. 9  
il Messaggero  del  31-03-2013  
OTTAVA EDIZIONE DEL 5 PER MILLE (O.Franceschi) [solo_testo] pag. 18  
il Manifesto  del  02-04-2013  
Int. a A.Carandini: IL TEMPO COSTRUTTIVO (F.Gurgone) [solo_testo] pag. 10  
Corriere della Sera  del  02-04-2013  
IL NEW DEAL DELLA CULTURA PER UN’ITALIA IN DECLINO (D.Fertilio) [solo_testo] pag. 31  
la Stampa  del  31-03-2013  
Int. a D.Freeberg: “L’ACCADEMIA DOVE SI CELEBRA L’ITALIA” (A.Elkann) [solo_testo] pag. 22  
Corriere della Sera  del  31-03-2013  
E’ IL LOUVRE IL MUSEO PIU’ VISITATO DEL MONDO [solo_testo] pag. 33  
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi