Rilevazioni Invalsi: a settembre la restituzione completa dei dati ad ogni scuola

Rilevazioni Invalsi: a settembre la restituzione completa dei dati ad ogni scuola

Presentato il calendario delle prove

Ancora troppa burocrazia nelle procedure

L’Invalsi ha presentato le modalità di rilevazione per le scuole di ogni ordine e grado finora coinvolte.

IL CALENDARIO

7 e 10 maggio 2013: classi II e V della scuola primaria
14 maggio 2013: classe I della scuola secondaria di primo grado
16 maggio 2013: classe II della scuola secondaria di secondo grado
17 giugno 2013: prova inserita all’interno dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione.

LA RESTITUZIONE

Fase 1) Le informazioni a livello di sistema nel suo complesso saranno presentate  da INVALSI in un rapporto nazionale  di prima lettura  l’11 luglio 2013

Fase 2) A settembre ci sarà la restituzione dei risultati delle prove alle singole scuole  (come da sempre richiesto dalla UIL)  in modo da accrescerne le potenzialità di utilizzo a fini di autovalutazione e riflessione sulla didattica, in sintonia con quanto delineato  nel Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione) per identificare punti di forza e criticità.

Le verifiche dovranno essere fatte anche con altre informazioni e soprattutto dovranno considerare il contesto ove la scuola opera.
Le principali ulteriori novità  riguardano :
– Il contrasto al cosiddetto cheating: l’ordine delle domande e risposte è stato differenziato all’interno della stessa classe;
– si raccoglieranno informazioni ulteriori sulle modalità di somministrazione e trasmissione dei dati;
– per alcuni gradi scolastici, si inizierà a fornire informazioni che tengano conto non solo del background familiare e del contesto socio-economico, ma anche dei risultati pregressi dei propri studenti (misure di valore aggiunto).
– l’Invalsi ha definito un format, sintetico ma onnicomprensivo, atto a facilitarne una lettura comparativa che descriva il  valore aggiunto. Tale format sarà disponibile  tramite il sito scuola in chiaro del MIUR;
– viene lasciata alle singole scuole la decisione se dare pubblicità ai dati attraverso questo format o fare dei dati un uso solo interno;
– verrà avviata con la collaborazione di alcune università la costruzione di una sorta di archivio ragionato con le principali esperienze di utilizzo dei risultati a fini di riflessione sulla didattica e per promuovere la ricerca-azione.

Per la Uil rappresentata da Noemi  Ranieri, deve essere ancora fatto molto per semplificare il lavoro derivante alle scuole da somministrazione, correzione e trasmissione dei dati. Su questo abbiamo rappresentato la protesta di molti insegnanti. Occorrono interventi per il riconoscimento delle professionalità della scuola, anche attraverso strumenti previsti ma non regolamentati come le reti di scuole, la  creazione di figure di riferimento ad hoc. La creazione di archivi documentali può utilmente  poggiarsi anche  sul contributo di scuole, singole o in rete, per valorizzarne piattaforme avviate di ricerca didattica e valutativa.

QUATTRO SFUMATURE DI GRIGIO

NORME  ANTICORRUZIONE (legge 190/2012)

QUATTRO  SFUMATURE  DI  GRIGIO

 

Per quanto mi risulta, sussistono almeno quattro diverse posizioni inapplicazioniste riguardanti le norme anticorruzione nelle scuole:

1) le scuole non c’entrano perchè la 190 riguarda solo le amministrazioni centrali (art. 1, comma 5);

2) le norme si applicano anche alle scuole ma non è possibile nominare il “responsabile” in quanto manca il “dirigente di 1^ fascia” (comma 7);

3) le norme si applicano anche alle scuole ma “l’organo politico” che deve individuare il responsabile e adottare il piano anticorruzione è il dirigente dell’USR competente se non il ministro in persona;

4) le norme non sono chiare; in attesa di chiarimenti non si deve far nulla.

Ovviamente, ciascuna di queste prese di posizione è sostenuta da sofisticati e rispettabili teoremi giuridici.

Avendo già più volte detto come la penso sulle “molestie burocratiche”, non ho bisogno di particolari precauzioni difensive nel sostenere  – spero per l’ultima volta –  il mio punto di vista (applicazionista) su questa faccenda.

Sfortunatamente l’architettura testuale della legge 190, diversamente da quanto sarebbe auspicabile, parte dalle “disposizioni specifiche e particolari” (commi 5 e 7; “amministrazioni centrali”) per arrivare alle “disposizioni di tipo generale” (comma 59: “tutte le amministrazioni”) generando non pochi dubbi interpretativi.

Tuttavia il contenuto del comma 59 non lascia dubbi:

59. Le disposizioni di prevenzione della corruzione di cui ai commi da 1 a 57 del presente articolo, di diretta attuazione del principio di imparzialità di cui all’articolo 97 della Costituzione, sono applicate in tutte le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.

 

In realtà il comma 59 fa qualcosa di più: lega la generalizzazione al principio costituzionale della “imparzialità”; in altri termini, applicare le norme anticorruzione ad una parte soltanto delle PP.AA. violerebbe il predetto principio.

Se questo è  – come credo –  un punto fermo, restano da chiarire i dubbi su:

a) la figura del responsabile;

b) l’organo politico, nelle scuole.

A questo riguardo occorre chiamare in causa la CIViT, che è stata individuata quale A.N.A. (Autorità Nazionale Anticorruzione):

DAI  COMMI  1  E  2:

1…….la presente legge individua, in ambito nazionale, l’Autorità nazionale anticorruzione e gli altri organi incaricati di svolgere, con modalità tali da assicurare azione coordinata, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.

 

2. La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIViT ndr)……di seguito denominata «Commissione», opera quale Autorità nazionale anticorruzione, ai sensi del comma 1 del presente articolo. In particolare, la Commissione:………

 

Fra l’altro, l’ANA:

3. Per l’esercizio delle funzioni….. la Commissione esercita poteri ispettivi mediante richiesta di notizie, informazioni, atti e documenti alle pubbliche amministrazioni…

 

Se la CIViT è la massima autorità italiana in materia di anticorruzione dobbiamo presumere che i suoi atti costituiscano fonte di certezza del diritto; e cosa ha fatto l’A.N.A.?  Ha pubblicato il “PROSPETTO   B” (scaricabile al link: http://www.civit.it/wp-content/uploads/Prospetto-b-formato-PDF-75-Kb.pdf  ) nel quale si ribadisce l’obbligo per: “Tutte le amministrazioni dello Stato ivi compresi: Istituti e scuole di ogni ordine e grado Istituzioni educative…. “ di:

– Individuazione del responsabile della prevenzione della corruzione;

– Adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (NB: testuale).

Anche questo mi sembra un punto fermo; ovviamente la prescrizione del “prospetto B” deve essere letta in modalità combinatoria col “di norma” del comma 7:

7. A tal fine, l’organo di indirizzo politico individua, di norma tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio,il responsabile della prevenzione della corruzione.

La formula “di norma” svincola dalla restrizione ai soli dirigenti lasciando l’opzione terminale alla saggezza dell’organo politico.

 

QUALE  E’  L’ORGANO  POLITICO  DELL’ISTITUZIONE  SCOLASTICA ?

A questo proposito mi limito a richiamare:

– l’art. 117 della Costituzione, in particolare le lettere m” (“….determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio  nazionale”), “n” (“norme generali sull’istruzione”), che stabiliscono limitazioni alle competenze dello stato centrale e “s” (….salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche….”) che innalza l’autonomia a istanza di rango costituzionale;

– il fatto che il CONSIGLIO  D’ISTITUTO delibera:

– il programma annuale e il conto consuntivo;

– il piano dell’offerta formativa (“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche….” Art. 3 c. 1 DPR 275/1999);

– l’art. 10 del D.L.vo 297/1994:

1. Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento.

3. Il consiglio di circolo o di istituto…..ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola…..

a) adozione del regolamento interno……

Se non è il consiglio d’istituto allora chi?

il presidente provinciale

Giuseppe Guastini

Nulla di nuovo sotto il sole!

NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE!

di Maurizio Tiriticco

Siamo alle solite! Chi sono i due illustri sconosciuti che affiancheranno Marco Rossi Doria? Stando a ciò che leggo sul web, nel loro curriculum non c’è nulla che riguardi la scuola, o meglio quel “Sistema Educativo di Istruzione e Formazione” che necessita, invece, di alte competenze! Ma le competenze riguardano solo i nostri studenti? Mai quelle di chi ci governa? Ancora una volta la spartizione delle poltrone è stato il criterio delle nomine! Eppure gli esperti in materia ci sono e gli amici di FB e della rete li conoscono tutti!
Mi chiedo: a che cosa serve discutere, scrivere, fare ricerca educativa, fare formazione insegnanti, promuovere convegni, ecc., quando a monte le logiche spartitorie sono le uniche dominanti? E’ un criterio che non fa bene alla scuola! Sono stato felice per il ministro, l’ho detto e l’ho scritto, ma… quanto tempo dovremo impiegare per spiegare ai giovani leoni di che cosa la nostra scuola ha bisogno? Mah! Così la scuola può attendere! Come sempre! E soprattutto i nostri ragazzi! E i nostri insegnanti! Alla faccia della società della conoscenza! L’istruzione è l’eterna cenerentola, come sempre…
So bene quali sono le obiezioni! Politique d’abord! Quello che conta è il livello politico! E’ lì che ci sono le Idee! Poi ci sono i tecnici che le sostengono e le realizzano! E’ il solito discorso che forse aveva una sua giustificazione cent’anni fa! Quando la politica era relativamente una “cosa semplice”! E Casati e Coppino seppero essere lungimiranti! Oggi non è più così! Nelle società complesse la politica in sé è una scatola vuota a fronte, appunto, della complessità. Ma è un discorso che nel nostro Paese lascia il tempo che trova! Mah! Speriamo che ce la caviamo! Ci siamo abituati! Come sempre! All’insegna della sopravvivenza quotidiana!
Però, dimenticavo!!! Ci sono le prove Invalsi! Per far finta che facciamo sul serio!

Scuola Estiva di Matematica per i docenti della scuola secondaria superiore

Scuola Estiva di Matematica per i docenti della scuola secondaria superiore.

Quest’anno, la scuola estiva organizzata dalla Mathesis – Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche – si terrà a Olbia dal 22 al 26 luglio 2013 sul tema: Progettazione didattica e valutazione degli apprendimenti a conclusione del primo e del secondo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Principi teorici, metodi di insegnamento, risorse e strumenti, standard di valutazione. La prenotazione entro il 18 maggio 2013.

MATHESIS Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche
c/o Dipartimento di Matematica – Seconda Università di Napoli – via Vivaldi ,43

Scuola Estiva di Matematica per i Docenti delle Scuole Secondarie di 2°Grado

Olbia, 22-26 luglio 2013

 

Dal 22 al 26 luglio 2013, si svolgerà, come per i decorsi anni 2011 e 2012, la Scuola Estiva di Matematica per la Scuola Secondaria di 2° grado, organizzata dalla Mathesis.

La partecipazione alla Scuola prevede una serie di attività in presenza: lezioni, seminari ed attività di laboratorio sul tema:

 

Progettazione didattica e valutazione degli apprendimenti a conclusione del primo e del secondo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Principi teorici, metodi di insegnamento, risorse e strumenti, standard di valutazione.

 

Le attività si svolgeranno dalle ore 9.00 del 22 luglio 2012 alle ore 18 del 26 luglio 2013 presso la struttura alberghiera Hotel Mercure Hermaea, Via Puglie tel. 0789 /1890067

Le attività di laboratorio saranno realizzate con il supporto tecnologico della CASIO – Italia

 

 

DESTINATARI

Possono partecipare alla scuola tutti i docenti degli istituti secondari di 2° grado, iscritti alla Mathesis. Chi non è iscritto potrà farlo all’inizio del corso. Il numero dei docenti ammessi alla scuola è fissato in n. 50.

 

 

PROGRAMMA DI MASSIMA

Le attività della scuola estiva prevedono:

  • • lezioni e seminari;
  • • lavori di gruppo
  • • laboratori e scambi di esperienze

Il programma dettagliato dei lavori sarà comunicato entro il 15 Maggio 2013

 

 

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare è necessario inviare la domanda, compilata secondo il modello sotto riportato, entro il 25 Marzo 2013, a:  scuolaestiva@mathesisnazionale.it e prenotarsi presso TO AVITUR Olbia tel. 0789 53230; email anna@avitur.net entro il successivo 18 maggio 2013.

 

Per la partecipazione alla Scuola non è prevista alcuna quota di iscrizione; il costo della scuola per ciascun partecipante, non residente, è costituito dalle spese di soggiorno che, presso la struttura alberghiera sopra indicata, sono state concordate come nell’allegata nota.

 

Il Comitato Organizzatore, composto da Elisabetta Lorenzetti, Tiziana Bindo, Annalisa Santini, Anna Vellone, Antonietta Carbone e Marco Castriota, selezionerà i 50 partecipanti assicurando l’equilibrata presenza degli indirizzi di studio.

 

 

 

 

 

 

MATHESIS Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche

c/o Dipartimento di Matematica – Seconda Università di Napoli – via Vivaldi ,43

 

I docenti selezionati comunicheranno, come già scritto, al TO Avitur Olbia tel. 0789 53230; email anna@avitur.net entro il successivo 18 maggio la loro presenza alla Scuola Estiva.

Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza.

                                                                                                                          Il Presidente

                                                                                                                           Emilio Ambrisi

 

 

 

SCHEMA DI DOMANDA

  Al Comitato organizzatore della Scuola Estiva di

Matematica per i docenti della Scuola Secondaria di 2° Grado

 

La/Il sottoscritta/o (cognome)_____________________________ (nome)________________________________

 

nata/o (luogo e data)__________________________________________________________________________

 

residente a (Citta) __________________________________________( _____) CAP________________________

 

in via/p.zza _______________________________________________________, n. ________________________

 

Tel. ______________________ Cell. ______________________email___________________________________

 

CHIEDE

 

di partecipare alla Scuola Estiva di Matematica, organizzata dalla Mathesis, che si svolgerà a Olbia nel periodo 22-26 luglio 2013.

 

Il/la sottoscritto/a

 

□- fa presente che insegna presso …………………………………………………. di ……………………………………………………..

 

□ di essere iscritto alla Mathesis

 

□- che alloggerà presso   □La struttura alberghiera convenzionata   □Presso altra struttura alberghiera

 

 

Data ___________________________ Firma _____________________________________________________

 

 

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D. Lgs. N. 196/2003

 

Data ___________________________ Firma _____________________________________________________

 

 

 

MATHESIS Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche

c/o Dipartimento di Matematica – Seconda Università di Napoli – via Vivaldi ,43

 

 

Struttura Ricettiva

Hotel Mercure Hermaea 4 stelle centrale

Offerta: € 56,00 a persona al giorno in camera doppia base mezza pensione (prima colazione e cena a buffet) bevande incluse (1/4 vino + ½ lt acqua a pasto)

Supplemento per sistemazione in camera doppia uso singola € 22,00 al giorno .

 

Via Puglie snc

07026 OLBIA

ITALY

 

Tel. (+39)0789/1890067

Fax. (+39)0789/1890343

Email: H7935@accor.com

Sito http://www.accorhotels.com/it/hotel-7935-mercure-olbia-hermaea-sardinia/location.shtml

Per prenotarsi TO. Avitur tel 0789 53230 ; email anna@avitur.net

Prove sul computer e test di inglese Ecco le novità Invalsi

da LaStampa.it

partono la prossima settimana: interessati 2,2 milioni di studenti

Prove sul computer e test di inglese Ecco le novità Invalsi

flavia amabile
roma

Dalla prossima settimana 2,2 milioni di studenti torneranno ad affrontare le tanto temute – e anche un po’ contestate – prove Invalsi. I primi a cominciare saranno il 7 e il 10 maggio gli alunni della primaria (seconda e quinta primaria). Il 14 maggio sarà la volta degli studenti della prima media e il 16 di quelli della seconda classe delle superiori. Il 17 giugno, infine, toccherà ai circa 600mila studenti di terza media per i quali il test è particolarmente impegnativo e decisivo: viene svolto all’interno dell’esame di Stato e vale un sesto del voto d’esame complessivo.

Ci sono alcune novità rispetto agli anni precedenti. «Intanto sul piano organizzativo tutti i dati saranno raccolti elettronicamente – ha spiegato Roberto Ricci, dirigente di ricerca Invalsi – poi, è stato maggiore spazio a domande aperte, sia in matematica sia in italiano, insistendo su aspetti di competenza più che di conoscenza per capire il ragionamento compiuto dallo studente nel dare le risposte».

Altre novità arriveranno dal prossimo anno. Si sta mettendo a punto una prova per l’ultimo anno delle superiori che sarà effettuata su pc tra gennaio e febbraio del 2014. Potrebbe essere la base di una nuova prova da inserire in un’ipotetica riforma della maturità di cui si parla da tempo. E dal 2016 si vorrebbe aggiungere anche una prova in inglese. Solo in alcune scuole campione e non ogni anno, a partire dal 2013-14 dovrebbero partire delle prove per l’accertamento della lingua inglese al termine dell’ultimo anno della primaria e della terza media. E poi anche per le materie scientifiche.

Infine, è in programma la pubblicazione in rete, dai primi mesi del 2014, di una «banca prove» da mettere a disposizione delle singole scuole per compiere proprie valutazioni anche nel corso dell’anno.

Nemmeno l’introduzione di un maggior numero di risposte aperte ha placato la protesta dei Cobas.

Confermato lo sciopero: l’astensione del personale è prevista in corrispondenza delle prime prove di ogni livello scolastico: 7, 14 e 16 maggio. Previste anche manifestazioni in numerose città e, a Roma, il 7 e il 16 sit-in davanti al ministero dell’Istruzione. In queste settimane – ricordano i Cobas – contro i quiz si sono pronunciate centinaia di assemblee e convegni di docenti e Ata», ed è stato lanciato un appello, «che ha raccolto già molte migliaia di firme» in cui si denuncia che «i quiz standardizzati avviliscono il ruolo dei docenti e della didattica, abbassando gravemente la qualità della scuola».

Le verifiche – risponde l’Istituto – propongono stimoli cognitivi e non quiz nozionistici, non possono e non vogliono essere il metro di giudizio sul singolo alunno» e anche nel caso della prova di terza media, «il suo peso è solo parziale».

 

La restituzione delle prove con i risultati alle singole scuole avverrà quest’anno prima del solito, all’inizio di settembre mentre il Rapporto nazionale sarà presentato l’11 luglio.

Tutto pronto per le prove Invalsi meno quiz e più domande aperte

da LaStampa.it

Tutto pronto per le prove Invalsi meno quiz e più domande aperte

Il 7 maggio si parte con  le scuole elementari
roma

Sono circa 2,2 milioni gli studenti che tra maggio e giugno sosterranno le prove Invalsi: si parte il 7 e il 10 maggio con gli alunni delle scuole primarie (II e V elementare), per proseguire il 14 con i ragazzi delle secondarie di primo grado (I media) e il 16 maggio per i giovani della scuola secondaria di secondo grado; infine, il 17 giugno, circa 600mila studenti dovranno affrontare la prova inserita all’interno dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (licenza media), prova che vale un sesto del voto d’esame complessivo.

Si tratta di 20 domande per le scuole elementari (a disposizione 45 minuti), 30-35 per le medie (un’ora e 15 minuti) e 50 domande per le superiori (un’ora e mezza).

Numerose le novità introdotte quest’anno: «Abbiamo deciso di dare più spazio a domande aperte che consentono in matematica risposte più ricche, che favoriscano una maggiore argomentazione, per capire il ragionamento compiuto dallo studente per dare la risposta – spiega Roberto Ricci, responsabile dell’area prove Invalsi – in italiano, domande che richiedono una comprensione complessiva dei testi e anche la grammatica puntiamo a considerarla come strumento di valutazione. Tutto ciò per individuare il lettore più competente più che quello erudito».

«La prova per gli studenti di terza media – prosegue Ricci – è costruita con tecniche diverse perché incide sulla valutazione; è prevista una griglia per assegnare il voto». Le altre prove, infatti, «non hanno incidenza sul percorso scolastico» e hanno il solo obiettivo di «monitorare e fornire indicazioni su dove sta andando la scuola»; «la decisione di comunicare i risultati – sottolinea Ricci – rientra nell’autonomia didattica del docente».

Le prove – spiega l’Invalsi – vengono restituite a tutte le scuole, cui forniscono un punto di riferimento per confrontare le proprie classi col resto del sistema scolastico; lo scopo è «stimolare l’avvio dei processi di autovalutazione da cui le scuole dovrebbero poter identificare propri punti di forza e criticità, individuando possibili interventi di miglioramento», naturalmente considerando il contesto ove la scuola opera e i processi posti in essere.

Secondo l’Invalsi le prove non sono quiz nozionistici – come accusa una parte di docenti e studenti – ma «enfatizzano le conoscenze» «più che le mere conoscenze scolastiche»; quindi «non possono e non vogliono essere  “il” metro di giudizio sul singolo alunno» e anche nel caso della prova parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, «il suo peso è solo parziale, con voti per ciascuno studente ristretti nell’intervallo tra 4 e 10». Ma – osserva Ricci – «per far bene le prove Invalsi bisogna aver fatto bene la scuola». Proprio per «accrescere le potenzialità di utilizzo a fini di autovalutazione e riflessione sulla didattica», la restituzione delle prove alle singole scuole avverrà quest’anno molto prima del solito, all’inizio di settembre.

«Per la correzione e imputazione delle prove di una classe di 26-27 allievi un team di docenti impiega tra le 3 e le 3 ore e mezza – fa notare Ricci – ma la scuola ha 2 settimane di tempo per trasmetterle. Quest’anno i tempi saranno molto ridotti perché l’anno scorso l’imputazione era cartacea e ora è trasmessa elettronicamente». Il rapporto nazionale sarà presentato l’11 luglio e per la prima volta saranno valorizzati anche i dati sulla motivazione e sugli atteggiamenti degli studenti.

Rossi Doria confermato sottosegretario

da Tecnica della Scuola

Rossi Doria confermato sottosegretario.
di R.P.
Nominati anche il bolognese Gianluca Galletti (Udc) e il fiorentino Gabriele Toccafondi (PdL).
Con una convocazione a sorpresa, decisa dal premier Letta nel pomeriggio del 2 maggio, si è riunito in serata il Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno le nomine dei sottosegretari. Al Ministero dell’Istruzione è stato riconfermato Marco Rossi Doria e sono stati nominati Gabriele Toccafondi e Gianluca Galletti. Toccafondi, fiorentino e classe 1972, è deputato del PdL dal 2008 e nella precedente legislatura è stato membro della Commissione Bilancio. Il motto con cui si è presentato alle recenti elezioni è molto chiaro: “Al servizio di tutti, servo di nessuno”.
Gianluca Galletti, bolognese classe 1961, di professione commercialista, è stato deputato dell’Udc nelle ultime due legislatura. In questa tornata elettorale non è stato confermato. Di Marco Rossi Doria già si conosce il percorso in quanto è stato sottosegretario del ministro Francesco Profumo.

Test Invalsi, tutte le novità di quest’anno: più domande aperte e verifica delle competenze

da Tecnica della Scuola

Test Invalsi, tutte le novità di quest’anno: più domande aperte e verifica delle competenze
di A.G.
Gli esperti cercheranno di capire il ragionamento compiuto da ognuno dei 2,2 milioni di studenti coinvolti. L’obiettivo è stimolare l’avvio di quei processi di autovalutazione da cui le scuole dovrebbero poter identificare propri punti di forza e criticità, individuando possibili interventi di miglioramento. Tutti i dati saranno raccolti elettronicamente. Confermato lo sciopero dei Cobas in corrispondenza delle prime prove di ogni livello: 7, 14 e 16 maggio
Mancano ormai pochi giorni all’avvio dei discussi test Invalsi, le prove standardizzate introdotte stabilmente da alcuni anni all’interno di tutti i livelli della scuola pubblica. Dalla prossima settimana 2,2 milioni di studenti si cimenteranno con i test messi a punto dall’Istituto nazionale per la valutazione. I primi a cominciare saranno il 7 e il 10 maggio gli alunni della primaria (II e V primaria), seguiranno il 14 gli studenti della prima media e il 16 quelli della seconda classe delle superiori. Il 17 giugno, infine, toccherà ai circa 600mila studenti di terza media che dovranno affrontare la prova all’interno dell’esame di Stato (vale un sesto del voto d’esame complessivo). “Quest’anno – ha spiegato in una conferenza stampa tenuta il 2 maggio, Roberto Ricci, dirigente di ricerca Invalsi – ci sono alcune novità. Intanto, sul piano organizzativo tutti i dati saranno raccolti elettronicamente; poi, è stato maggiore spazio a domande aperte, sia in matematica sia in italiano, insistendo su aspetti di competenza più che di conoscenza per capire il ragionamento compiuto dallo studente per dare le risposte”.
Le verifiche – assicura l’Istituto respingendo le accuse che arrivano dai detrattori di questo strumento di rilevazione, Cobas in testa – propongono stimoli cognitivi e non quiz nozionistici, “non possono e non vogliono essere il metro di giudizio sul singolo alunno” e anche nel caso della prova di terza media, “il suo peso è solo parziale”. Le prove verranno restituite a tutte le scuole, a cui forniscono un punto di riferimento per confrontare le proprie classi col resto del sistema scolastico; lo scopo è quello di “stimolare l’avvio di quei processi di autovalutazione da cui le scuole dovrebbero poter identificare propri punti di forza e criticità, individuando possibili interventi di miglioramento”. La restituzione delle prove alle singole scuole avverrà quest’anno prima del solito, all’inizio di settembre mentre il Rapporto nazionale sarà presentato l’11 luglio e si valorizzeranno anche, per la prima volta, i dati sulla motivazione e sugli atteggiamenti degli studenti. Quanto agli ulteriori sviluppi, per l’ultimo anno delle superiori si sta lavorando a una prova, da effettuare su computer, nei mesi di gennaio-febbraio 2014 (si programma di aggiungere una prova anche in inglese dal 2016). Il percorso avviato potrebbe fornire prove inseribili in un riformato esame di Stato a dal 2015. Su base solo campionaria e a cadenza pluriennale, si stanno, inoltre, definendo, per l’anno scolastico 2013-14, prove per l’accertamento della lingua inglese al termine della V primaria e della III media e progetti similari sono anche in via di definizione per le competenze scientifiche. Infine, è in programma la pubblicazione in rete, dai primi mesi del 2014, di una “banca prove” a disposizione delle singole scuole per compiere proprie autonome valutazioni anche in corso d’anno.
Le modifiche introdotte dall’Invalsi non faranno tornare di certo sui loro passi i Cobas. Che hanno confermato lo sciopero contro questa tipologia di verifiche standardizzate: l’astensione del personale è prevista in corrispondenza delle prime prove di ogni livello scolastico: 7, 14 e 16 maggio. Previste anche manifestazioni in numerose città e, a Roma, il 7 e il 16 sit-in davanti al ministero dell’Istruzione. Piero Bernocchi, leader dei Cobas, considera l’appuntamento un “distruttivo rito” e punta l’indice contro “gli indovinelli Invalsi”, “il Sistema di (s)valutazione, con la scuola-quiz e la scuola-miseria, triste realtà che si apre davanti a milioni di giovani”. Sottolineando che in queste settimane contro i quiz si sono pronunciate centinaia di assemblee e convegni di docenti e Ata, i Cobas ricordano che è stato anche lanciato un Appello, “che ha raccolto già molte migliaia di firme di docenti di scuola e Università, uomini e donne della cultura e delle arti”, in cui si sottolinea che “i quiz standardizzati avviliscono il ruolo dei docenti e della didattica, abbassando gravemente la qualità della scuola” e che “l’inserimento di queste prove, come valutazione dell’efficacia della scuola, spinge i docenti ad abdicare alla loro primaria funzione intellettuale e a piegarsi all’addestramento ai quiz”. L’Appello invita quindi a lottare contro i test Invalsi perché annullano “le soggettività coinvolte nell’atto pedagogico”; e perché “l’impostazione standardizzata è assolutamente inadeguata a rilevare il grado di preparazione di uno studente e di un docente, né tanto meno l’efficacia di una scuola”.

Valorizzare i Prof cominciando dagli inidonei?

da Tecnica della Scuola

Valorizzare i Prof cominciando dagli inidonei?
di Aldo Domenico Ficara
Gli intenti del neo ministro Maria Chiara Carrozza sono ben definiti e tra questi c’è la valorizzazione dei docenti, ribadendo l’impegno, già espresso nelle sue prime dichiarazioni, di restituire entusiasmo e fiducia alla categoria degli insegnanti.
A tal proposito si sono fatti avanti i docenti inidonei all’insegnamento, che attraverso il Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici, hanno inviato una lettera di seguito riportata: Egregia Ministra, abbiamo apprezzato le Sue dichiarazioni riguardo alla Scuola, perciò confidiamo che vorrà ascoltare le nostre istanze. Il Conbs – Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici – dal 2003 collega e rappresenta, su tutto il territorio nazionale, i docenti inidonei all’insegnamento per gravi motivi di salute e utilizzati prevalentemente nelle biblioteche scolastiche. Essi sono stati più volte presi di mira dai tagli governativi e sono oggetto, dal luglio 2012 dei rigori della spending review che li vuole far transitare nei ruoli amministrativi e tecnici, con perdita dello status di insegnanti, azzeramento delle competenze pregresse e necessità, per docenti anziani, di crearsi una professionalità ex novo. Il Suo predecessore ha già firmato il decreto attuativo, poi girato alla ratifica dei Ministri dell’Economia e della Funzione pubblica. C’è da rimanere confusi circa l’iter, ibrido fra due legislature, che il decreto dovrebbe seguire a causa dell’avvicendamento di Governo, tuttavia Le chiediamo di adoperarsi affinché venga almeno fermato.  Dal decreto dipendono la salute e la vita di oltre 3000 persone (per non parlare degli altrettanti Ata precari conseguentemente “espulsi”), perciò ci auguriamo che vengano fatti i passi necessari per cancellare del tutto una norma ingiusta e inumana anche attraverso il necessario confronto sindacale, finora eluso. Di seguito alleghiamo una scheda illustrativa. Siamo disponibili ad ogni approfondimento, anche di persona. I nostri rispetti e auguri di buon lavoro Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici

Commissioni itineranti per casi particolari di studenti

da Tecnica della Scuola

Commissioni itineranti per casi particolari di studenti
di L.F.
Le commissioni di esame di Stato possono essere itineranti in casi particolari. Lo stabilisce una norma contenuta nella recente O.M. n. 13, uno degli ultimi atti amministrativi firmati dal ministro Profumo.
Nell’ordinanza ministeriale n. 13 del 24 aprile 2013 a firma Francesco Profumo, si sottolineano le istruzioni e le modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali, per l’anno scolastico 2012/2013. Tra le curiosità di questa ordinanza si parla all’art. 4 comma 17 della possibilità, in casi di candidati particolari, che le commissioni nominate per gli esami di Stato, possano spostarsi per raggiungere una sede diversa per permettere a tali candidati di sostenere l’esame. Ma quali sono questi casi particolari? Si tratta di candidati degenti in luoghi di cura od ospedali, detenuti in carcere o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo degli esami. Chi è preposto a valutare e caso mai autorizzare la richiesta fatta da questi candidati a sostenere l’esame lontano dalle aule scolastiche? Costoro sono i Direttori Generali Regionali degli Usr, che valutano le richieste di effettuazione delle prove d’esame fuori dalla sede scolastica di questi particolari candidati, che sono comunque a vario titolo impossibilitati a lasciare il proprio domicilio durante lo svolgimento degli esami, autorizzando, ove ne ravvisino l’opportunità, le commissioni a spostarsi anche fuori provincia o addirittura regione. In tale ipotesi, le prove scritte saranno effettuate, di norma, nella sessione suppletiva. Quindi le commissioni di Stato, in questi particolari casi, possono essere, previa autorizzazione dell’Usr di riferimento, itineranti ed esercitare le proprie funzioni in trasferta. Questa norma riportata nell’O?M. n.13/2013 è da considerarsi una norma di civiltà, che dà l’opportunità a chi è più svantaggiato e vive un particolare momento di difficoltà della sua esistenza, di riscattarsi attraverso lo studio e l’espletamento dell’esame finale del secondo ciclo di studi, in modo di non perdere tempo per la scelta della facoltà universitaria.

Tre sottosegretari per il Miur

da tuttoscuola.com

Tre sottosegretari per il Miur

La compagine di governo si è completata con la nomina dei Sottosegretari. Per il Miur sono tre: Marco Rossi Doria, già sottosegretario con il ministro tecnico  Profumo, è stato confermato. Gli altri due sono Gabriele Toccafondi (toscano, Pdl) e Gianluca Galletti (bolognese, Udc).

Al via le prove Invalsi 2013

da tuttoscuola.com

Non mancano le novità
Al via le prove Invalsi 2013  

Circa 2,2 milioni di studenti sosterranno le prove Invalsi tra maggio e giugno: il 7 e il 10 maggio tocca agli alunni delle scuole primarie (II e V elementare), il 14 agli alunni  delle secondarie di primo grado (I media) e il 16 maggio ai giovani della scuola secondaria di secondo grado; infine, il 17 giugno, circa 600mila studenti dovranno affrontare la prova inserita all’interno dell’esame di Stato conclusivo del primociclo di istruzione (licenza media), prova che vale un sesto del voto d’esame complessivo.

Si tratta di 20 domande per le scuole elementari (a disposizione 45 minuti), 30-35 per le medie (un’ora e 15 minuti) e 50 domande per le superiori (un’ora e mezza).

Numerose sono le novità introdotte quest’anno: “Abbiamo deciso di dare più spazio a domande aperte che consentono in matematica risposte più ricche, che favoriscano una maggiore argomentazione, per capire il ragionamento compiuto dallo studente per dare la risposta” – ha spiegato Roberto Ricci, responsabile dell’area prove Invalsi, nell’incontro svoltosi questa mattina – “e in italiano domande che richiedono una comprensione complessiva dei testi; e anche la grammatica puntiamo a considerarla come strumento di valutazione. Tutto ciò per individuare il lettore più competente più che quello erudito“.

La prova per gli studenti di terza media, aggiunge Ricci, “è costruita con tecniche diverse perchè incide sulla valutazione; è prevista una griglia per assegnare il voto“. Invece le altre prove “non hanno incidenza sul percorso scolastico” e hanno il solo obiettivo di “monitorare e fornire indicazioni su dove sta andando la scuola”; per queste prove la decisione di comunicare i risultati “rientra nell’autonomia didattica del docente”.

Proprio per “accrescere le potenzialità di utilizzo a fini di autovalutazione e riflessione sulla didattica“, la restituzione delle prove alle singole scuole avverrà quest’anno molto prima del solito, all’inizio di settembre.

Il commissario straordinario dell’Invalsi, Paolo Sestito, ha sottolineato a sua volta che le prove stanno “enfatizzando sempre di più le competenze più che le semplici conoscenze scolastiche. Stimoli cognitivi e non quiz nozionistici, quindi. Non si vuole offrire un metro di giudizio del singolo alunno ma la finalità è sempre dare una descrizione del sistema scolastico complessivo. Nessun ragazzo sarà ‘marchiato’ nel suo percorso sui banchi”.

Il rapporto nazionale sarà presentato l’11 luglio 2013. E’ stato predisposto un sottoinsieme di classi e scuole (un campione, rappresentativo a livello regionale e, limitatamente alla scuola secondaria di secondo grado, anche a livello di macro-indirizzo di studi) in cui lo svolgimento delle prove e la loro correzione avviene in modalità “controllate”. Il focus del rapporto è su: le differenze tra regioni, il ruolo del background socio-economico e familiare, la variabilità dei risultati tra scuole e tra classi, le differenze nei diversi elementi delle prove presi in considerazione (sottoambiti d’indagine, processi cognitivi coinvolti, compiti, ecc.), e per la prima volta, si annuncia in una nota dell’Invalsi, “saranno valorizzati anche i dati sulla motivazione e sugli atteggiamenti degli studenti“.

I bibliotecari inidonei scrivono al ministro

da tuttoscuola.com

I bibliotecari inidonei scrivono al ministro

Il Conbs – Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici – che dal 2003 collega e rappresenta, su tutto il territorio nazionale, i docenti inidonei all’insegnamento per gravi motivi di salute e utilizzati prevalentemente nelle biblioteche scolastiche, chiede al nuovo ministro Maria Chiara Carrozza di sospendere l’esecuzione del decreto attuativo della Spending Review, già firmato dal suo predecessore Profumo, e trasmesso per la ratifica ai Ministri dell’Economia e della Funzione pubblica, con il quale essi vengono fatti transitare nei ruoli amministrativi e tecnici, con perdita dello status di insegnanti.

C’è da rimanere confusi”, si legge nella lettera, “circa l’iter, ibrido fra due legislature, che il decreto dovrebbe seguire a causa dell’avvicendamento di Governo, tuttavia Le chiediamo di adoperarsi affinché venga almeno fermato”, dal momento che “dal decreto dipendono la salute e la vita di oltre 3000 persone (per non parlare degli altrettanti Ata precari conseguentemente espulsi)”.

Perciò il Conbs si augura “che vengano fatti i passi necessari per cancellare del tutto una norma ingiusta e inumana anche attraverso il necessario confronto sindacale, finora eluso”.

Rassegna Stampa 3 maggio 2013

IN  PRIMO  PIANO

 
   
Corriere della Sera  del  03-05-2013  
FASSINA ALL’ECONOMIA. IL RITORNO DI MICCICHE’ (D.Martirano) [solo_testo] pag. 8/9  
la Stampa  del  03-05-2013  
PROVE SUL COMPUTER E TEST DI INGLESE ECCO LE NOVITA’ INVALSI (F.Amabile) [solo_testo] pag. 21  
il Giorno  del  03-05-2013  
SVOLTA AL SAN RAFFAELE : LICENZIAMENTI CONGELATI TRATTATIVA AVANTI A OLTRANZA (N.Palma) [solo_testo] pag. 23  
   

MINISTRO

 
   
Corriere della Sera – ed. Milano  del  03-05-2013  
SAN RAFFAELE OGGI ARRIVA IL MINISTRO (S.rav.) [solo_testo] pag. 6  
Avvenire  del  03-05-2013  
SAN RAFFAELE, STOP AI LICENZIAMENTI NEL CAOS L’UNIVERSITA’ “VITA-SALUTE” (E.Negrotti) [solo_testo] pag. 9  
Libero Quotidiano – Ed. Milano  del  03-05-2013  
CAOS S.RAFFAELE OGGI A MILANO IL NEO-MINISTRO (S.bio.) [solo_testo] pag. 38  
   

MINISTERO

 
   
la Nazione – Cronaca di Firenze  del  03-05-2013  
PISTELLI, VICEMINISTRO AGLI ESTERI SORPRESE D’ANGELIS E TOCCAFONDI [solo_testo] pag. 9  
il Mattino  del  03-05-2013  
SOTTOSEGRETARI DIMEZZATI, DE LUCA VICE MINISTRO [solo_testo] pag. 10  
Avvenire  del  03-05-2013  
PROVE INVALSI AL COMPUTER E DAL 2014 TEST DI INGLESE (E.Lenzi) [solo_testo] pag. 10  
il Sole 24 Ore  del  03-05-2013  
NOTIZIE IN BREVE – LE PROVE INVALSI PARTONO IL 7 MAGGIO [solo_testo] pag. 17  
Italia Oggi  del  03-05-2013  
SPIRITO INTERNAZIONALE PER LE PROVE INVALSI [solo_testo] pag. 24  
Italia Oggi  del  03-05-2013  
BREVI-AGROTECNICI. SULLA GAZZETTA UFFICIALE [solo_testo] pag. 31  
l’Osservatore Romano  del  03-05-2013  
PRENDERSI CURA DELLA SCUOLA [solo_testo] pag. 5  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  03-05-2013  
IL BONUS MATURITA’ E LA DIGNITA’ DEL PROF (G.Tesorio) [solo_testo] pag. 9  
Sette (Corriere della Sera)  del  03-05-2013  
A LEZIONE DI FANTASIA (G.Pacchiano) [solo_testo] pag. 85  
Libero Quotidiano  del  03-05-2013  
PER DARE VERO LAVORO AI GIOVANI PORTIAMO GLI STUDENTI IN AZIENDA (E.Massagli) [solo_testo] pag. 24  
Ciociaria Oggi  del  03-05-2013  
NOTA DI MERITO ALLA STUDENTESSA BEATRICE VANO (F.Perrelli) [solo_testo] pag. 14  
la Repubblica  del  03-05-2013  
“A SCUOLA E’ DANNOSO AVERE UN AMICO PREFERITO” (E.Franceschini) [solo_testo] pag. 17  
Internazionale  del  09-05-2013  
IL BUON VALUTATORE (T.De mauro) [solo_testo] pag. 93  
il Giornale – ed. Milano  del  03-05-2013  
SAN RAFFAELE, LICENZIAMENTI CONGELATI (M.Sorbi) [solo_testo] pag. 5  
il Giorno – ed. Milano  del  03-05-2013  
SAN RAFFAELE,ATENEO OCCUPATO CACCIARI CON GLI STUDENTI IL MINISTRO SCENDE IN CAMPO/L’ALTERNATIVA (N.Palma) [solo_testo] pag. 8/9  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  03-05-2013  
SAPIENZA, STATUTO “BOCCIATO” ANCHE DAL CONSIGLIO DI STATO (C.Picozza) [solo_testo] pag. 11  
Libero Quotidiano – Ed. Milano  del  03-05-2013  
“TASSE ECCESSIVE”. L’UNIVERSITA’ RISARCIRA’ GLI STUDENTI (M.De angelis) [solo_testo] pag. 38  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  03-05-2013  
LUISS, DUE STUDENTI INDAGATI PER ESAMI TRUCCATI (G.Scarpa) [solo_testo] pag. 11  
Corriere della Sera – ed. Roma  del  03-05-2013  
CAMPUS BIO-MEDICO ARULLANI LASCIA AL SUO POSTO BARELA (F.Di frischia) [solo_testo] pag. 9  
Sette (Corriere della Sera)  del  03-05-2013  
L’AMERICA CHE TROVI (M.Gaggi) [solo_testo] pag. 54  
Italia Oggi  del  03-05-2013  
BASTA LIBERALIZZAZIONI [solo_testo] pag. 33  
il Manifesto  del  03-05-2013  
Int. a L.Parmitano: PER L’ITALIA MISSIONE VOLAR (L.Tancredi barone) [solo_testo] pag. 16  
la Stampa  del  03-05-2013  
I SEGRETI DI VEGA IL RAZZO ITALIANO (A.Lo campo) [solo_testo] pag. 42  
l’Espresso  del  09-05-2013  
UN’ALTRA TERRA E’ POSSIBILE (G.Sabato) [solo_testo] pag. 101  
Panorama  del  08-05-2013  
SUSSURRI E SCIAMI (SISMICI) (A.Chirico) [solo_testo] pag. 78/79  
   

PUBBLICA  AMMINISTRAZIONE  E  SOCIETA’

 
   
il Sole 24 Ore  del  03-05-2013  
OCSE: PRIMO, GIU’ IL CUNEO FISCALE (R.Bocciarelli) [solo_testo] pag. 6  
la Stampa  del  03-05-2013  
LETTA: MENO TASSE MA SENZA SFASCIARE I CONTI PUBBLICI (U.Magri) [solo_testo] pag. 4  
la Repubblica  del  03-05-2013  
“ORA POSSIBILI 12 MILIARDI DI INVESTIMENTI MA SU ESODATI E CIG NIENTE IMPROVVISAZIONI” (E.Polidori) [solo_testo] pag. 4  
la Stampa  del  03-05-2013  
TRENTA SOTTOSEGRETARI E DIECI VICEMINISTRI C’E’ UNCASO MICCICHE’ (A.La mattina) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  03-05-2013  
IL GOVERNO PIACE AGLI ITALIANI, MA LE ASPETTATIVE SONO ALTE (N.Piepoli) [solo_testo] pag. 12/13  
la Stampa  del  03-05-2013  
L’INPS TAGLIA LE VISITE DI CONTROLLO I MEDICI: SARA’ UN BOOM DI ASSENZE (P.Russo) [solo_testo] pag. 6  
la Repubblica  del  03-05-2013
Int. a L.Boldrini: “IO, MINACCIATA DI MORTE OGNI GIORNO NON HO PAURA E NON VOGLIO SCORTE MA DICO BASTA ALL’ANARCHIA DEL (C.De gregorio) [solo_testo] pag. 13
Italia Oggi  del  03-05-2013  
LE PROVINCE PENSANO AI GIOVANI (R.Lenzi) [solo_testo] pag. 40  
il Mondo  del  10-05-2013  
I GIOVANI CHOOSY PER GRAZIA RICEVUTA (E.Mandrone/D.Radicchia) [solo_testo] pag. 23  
Corriere della Sera  del  03-05-2013  
ALTRO CHE BAMBOCCIONI ORA I GIOVANI IMPARANO AD ADEGUARSI SUL LAVORO (R.Querze’) [solo_testo] pag. 5  
Libero Quotidiano  del  03-05-2013  
L’APPRENDISTATO DA SOLO NON PUO’ RISOLVERE I GUAI DEGLI UNDER 30 (G.Bocchieri) [solo_testo] pag. 25  
la Stampa  del  03-05-2013  
Int. a C.Dell’aringa: “VA INCENTIVATO CHI ASSUME SENZA SCADENZA” (R.tal.) [solo_testo] pag. 6  
Sette (Corriere della Sera)  del  03-05-2013
Int. a V.Spadafora: “CHI GOVERNA IGNORA I BAMBINI PERCHE’ TANTO NON VOTANO” (V.Zincone) [solo_testo] pag. 52/53
il Venerdi’ (la Repubblica)  del  03-05-2013  
A POMPEI GOMORRA CON LA CULTURA SI MANGIA (R.Cappuccio) [solo_testo] pag. 122/23  
il Mattino  del  03-05-2013  
MINISTRO “TRADITO” DAI DISAGI: SVANISCE K’EFFETTO SORPRESA (Su.ma.) [solo_testo] pag. 38  
   
   
 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi