Maturità, il giorno della prima prova

da LaStampa.it

il caso

Maturità, il giorno della prima prova

ANSA

Sono quasi 500mila gli studenti che quest’anno affronteranno l’esame di Stato

Si parte con lo scritto d’italiano: toto-tema tra Quasimodo, Pirandello, crisi economica e nascita del Web. Le tracce inviate con il “Plico telematico”

Il conto alla rovescia è terminato. Comincia con lo scritto di italiano (uguale per tutti gli indirizzi di studi) la Maturità 2013. Ad affrontare da stamane l’esame di Stato sono poco meno di 500 mila studenti, di cui 22.576 esterni. La novità, quest’anno, sarà il cosiddetto “bonus maturità”: da 1 a 10 punti attribuiti esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto finale almeno pari a 80/100. Ai maturandi è giunto un «in bocca al lupo» del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ieri ha cercato di sdrammatizzare. «Ho contribuito alla scelta delle tracce, ma ora non me le ricordo più», ha detto scherzando allo speciale “La notte prima dell’esame” in onda su Radio 24, prima di ricordare la sua Maturità: «Ero molto nervosa, sia la notte prima che la mattina dell’esame».

Notte insonne o meno, oggi, a partire dalle 8.30, migliaia di studenti saranno dietro ai banchi per affrontare il primo scritto, quello di italiano, nelle 4 tipologie (analisi del testo, articolo di giornale/saggio breve, tema di ordine storico, tema di ordine generale). Anche quest’anno, l’invio delle tracce avverrà tramite il cosiddetto «Plico telematico» e non più attraverso fascicoli cartacei. La nuova procedura prevede che le tracce della prova di italiano e di quella di domani, specifica in base ai singoli indirizzi, già inviate telematicamente ad ogni istituto superiore nei giorni scorsi, siano decriptate con l’abbinamento di due password – una inviata alle scuole e conservata in cassaforte, l’altra diffusa la mattina stessa dal ministero – e poi stampate nelle copie necessarie.

Sei ore di tempo, quindi, per svolgere la prova in un clima, non solo metaforicamente, incandescente. Le temperature, infatti, stanno giocando a sfavore dei maturandi, perché a causa dell’anticiclone “Ade” i giorni delle prove saranno probabilmente i più caldi di tutta l’estate. Tutta la notte, in Rete, sono impazzati i riti della vigilia, a cominciare dal toto-tema che vede in pole-position per quel che riguarda l’analisi del testo alcuni grandi autori del ´900 come Ungaretti, Quasimodo e Pirandello. Tra le altre tracce i pronostici indicavano la crisi economica, lo sviluppo sostenibile, il cammino di integrazione europea, il 30esimo anniversario dalla nascita di Internet e la condizione della donna.

Domani i candidati si cimenteranno con la seconda prova, diversa da indirizzo a indirizzo. Al liceo Classico è toccato Latino, allo Scientifico Matematica, al Linguistico Lingua straniera, al Pedagogico Pedagogia, all’Artistico Disegno geometrico, Prospettiva, Architettura. Negli istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Ecco le materie scelte per alcuni indirizzi: Economia aziendale per gli Istituti tecnico commerciali (ragionieri); Tecnologia delle costruzioni per gli Istituti tecnici per geometri; Lingua straniera per gli Istituti tecnici per il turismo; Alimenti e alimentazione per gli Istituti professionali per i servizi alberghieri e della ristorazione; Psicologia generale e applicata per gli Istituti professionali per i servizi sociali; Macchine a fluido per gli Istituti professionali per Tecnico delle industrie meccaniche. Nel settore artistico (licei e istituti d’arte) la materia oggetto di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni.

Punteggio Servizio Militare

Punteggio Servizio Militare: anche il Tribunale di Roma dà ragione all’ANIEF

 

Anche il Tribunale della Capitale dà piena ragione alle tesi sostenute dall’ANIEF: il punteggio relativo al periodo del servizio militare obbligatorio deve essere sempre riconosciuto nelle graduatorie a esaurimento, anche se prestato in assenza di rapporto di lavoro con il MIUR. L’Avv. Salvatore Russo, patrocinando con perizia i ricorsi ANIEF nella Capitale, ottiene piena ragione per due nostri iscritti e la conferma che i decreti di aggiornamento delle graduatorie emanati dal MIUR sono illegittimi e non rispettano la normativa primaria di riferimento.

 

Il Giudice del Lavoro di Roma, con due sentenze di identico tenore ottenute per l’ANIEF dall’Avv. Salvatore Russo, ricorda al MIUR che la norma generale “non può derogare alla legge speciale, rappresentata dal T.U. sulla scuola (d.lgs. n. 297/1994), il cui art. 485, comma 7, statuisce espressamente che il servizio militare di leva “è valido a tutti gli effetti””. Proprio in base a tali presupposti, e in pieno accoglimento dei ricorsi ANIEF, viene dichiarata “l’illegittimità dell’art. 3, comma 5, del d.m. n. 42/2009 e dell’art. 2, comma 5, del d.m. n. 44/2011, che, discostandosi dal chiaro disposto della fonte primaria (per l’appunto, il citato T.U.), ha limitato la valenza del servizio militare di leva con l’aggiunta del requisito dello svolgimento in costanza di servizio” ritenendo che tale riconoscimento “debba necessariamente essere applicato anche alle graduatorie, onde evitare che chi abbia assolto ad un obbligo si trovi poi svantaggiato nelle procedure selettive”.

 

La sentenza ottenuta dall’ANIEF – in cui il Giudice ha ricordato che in materia esiste un ampio orientamento formatosi nella giurisprudenza amministrativa in cui si prevede che “il servizio militare effettuato dopo il conseguimento del titolo di studio indispensabile per l’accesso all’insegnamento è sempre oggetto di valutazione nelle graduatorie di insegnamento in quanto la sua prestazione obbligatoria poteva essere di ostacolo all’instaurazione del rapporto di servizio (T.A.R. Lazio 19.2.2010 n. 2515; T.A.R. Campania 2.7.2010 n. 16560)” – ha, pertanto, sposato in pieno le tesi del nostro sindacato, ordinando al MIUR di attribuire ai nostri iscritti il punteggio richiesto, ma mai attribuito, relativo al servizio militare svolto non in costanza di nomina.

 

L’intervento dell’ANIEF, come sempre efficace nella tutela dei diritti dei propri iscritti, ha “sanato” un ulteriore illecito che da anni il MIUR si ostina a perpetrare nei confronti dei docenti precari e ha ripristinato per due nostri iscritti il giusto diritto al pieno riconoscimento, anche ai fini del punteggio in graduatoria a esaurimento, del periodo prestato al servizio dello Stato in assolvimento degli obblighi di leva.

 

19 giugno DdL “Semplificazione” in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 19 giugno, ha approvato il Disegno di Legge “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo”.

Disegno di legge “Semplificazioni”

Il Consiglio ha approvato un disegno di legge in materia di semplificazioni, su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione, Giampiero D’Alia, che contiene una serie di misure di semplificazione che arricchiscono e completano il quadro degli interventi di sburocratizzazione dell’amministrazione, avviati con il cd. decreto-legge “Fare”, approvato sabato scorso dal Consiglio dei Ministri; si tratta di norme funzionali alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e imprese e utili per il rilancio dell’economia e l’ammodernamento del Sistema Paese.
Si tratta, inoltre, di misure di semplificazione a costo zero che, in coerenza con precisi impegni assunti in sede comunitaria, permettono, come richiesto anche dalle maggiori associazioni imprenditoriali, di ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese.
In proposito, si sottolinea che le misure fino ad oggi adottate, comprese quelle contenute nel “Semplifica Italia”, hanno consentito di realizzare un risparmio stimato, a regime, di circa 9 miliardi di Euro e che il nuovo provvedimento, con gli ulteriori risparmi da stimare, darà un importante contributo al rispetto degli impegni assunti.

Contenuti fondamentali

Semplificazioni per i cittadini
Rilascio, a richiesta dell’interessato, dei titoli di studio in lingua inglese, in maniera tale da poterli utilizzare all’estero senza necessità di costose traduzioni asseverate.
Riunificazione degli adempimenti relativi al cambio di residenza e al pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Si evitano ai cittadini inutili duplicazioni burocratiche e si previene l’evasione tributaria.
Procedure del Pubblico Registro Automobilistico (PRA):
I cittadini non dovranno più comunicare al PRA le perdite di possesso per furto ed i cambi di residenza, che verranno acquisiti d’ufficio. Fine del fenomeno delle intestazioni fittizie dei veicoli, perché sarà necessario produrre l’atto sottoscritto non solo dal venditore ma anche dall’acquirente per procedere al passaggio di proprietà. Ogni variazione riguardante la proprietà del veicolo verrà immediatamente e gratuitamente comunicata dal PRA all’interessato con e-mail o sms.

Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa con la Conferenza unificata, approverà l’Agenda dei lavori per la semplificazione delle norme e delle procedure contenente le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali, sulle modalità, anche temporali, di attuazione delle misure di semplificazione vigenti. Questo consentirà di programmare e coordinare l’attività di semplificazione.
L’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni per consentire lo scambio dei dati contenuti nelle diverse banche-dati. La norma risulta fondamentale per dare concreta attuazione al principio secondo il quale le pubbliche amministrazioni non possono chiedere ai cittadini e alle imprese documentazione relativa a dati e informazioni di cui sono già in possesso.
Semplificazioni per le imprese

Tutor d’impresa
Il ddl introduce inoltre la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti. Nello specifico: informa sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva. Il tutor garantisce l’osservanza delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni in materia di semplificazione. Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e Ministro dello Sviluppo Economico curano ogni anno, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, Unioncamere e le associazioni di imprese, la pubblicazione delle migliori prassi amministrative sul portale www.impresainungiorno.gov.it.

Lavoro
Per semplificane degli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali.
Si elimina l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’INAIL le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico.

Beni culturali
L’uscita temporanea dall’Italia di beni culturali non esposti, ma richiesti da accordi culturali con istituzioni museali straniere consente di ricevere un corrispettivo per lo sfruttamento economico di tali beni per un periodo che non può essere superiore a dieci anni;
Per adeguarsi alle mutate prassi del settore cinematografico, si amplia la possibilità di depositare la copia del film presso la Cineteca nazionale per l’ottenimento dei contributi, oltre che mediante negativo della pellicola originale, anche in versione digitale.
Si facilita il “found raising” sul territorio, anche di modico valore, da destinare a interventi di tutela dei beni culturali o paesaggistici, analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei. In tal modo, nel caso delle donazioni di scopo per interventi di tutela del patrimonio culturale, si consente ai funzionari delegati del Ministero per i beni e le attività culturali di acquisire direttamente e utilizzare immediatamente le somme destinate a interventi specifici, mediante l’accensione di appositi conti correnti presso istituti bancari o altri soggetti autorizzati, eliminando il versamento delle somme in conto entrata dello Stato e la loro successiva riassegnazione allo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali.
Edilizia
Si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Ciò può avvenire a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

Appalti
Si modifica il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell’appalto in lotti; l’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilerà sul rispetto di tale adempimento.
Al fine di promuovere lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilità di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori.
Si prevede che, in caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario.
Al fine di ridurre l’overdesign delle opere infrastrutturali ferrovie e stradali, si prevede che l’introduzione di nuove norme nazionali non fondate su standard comuni europei di sicurezza ferroviaria deve essere limitata al minimo e subordinata ad una analisi economica di impatto sul sistema ferroviario che tiene conto dei relativi sovraccosti oltre che alla stima dei tempi necessari alla loro implementazione.

Privacy
La norma sulla privacy assume particolare importanza, in quanto, al pari di quanto avviene in altri Paesi UE, viene stabilito che, ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy, qualsiasi imprenditore, anche individuale, è considerato e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto.

Ambiente
Viene semplificata una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Tra l’altro vengono affrontati i problemi della messa in sicurezza e della bonifica con il duplice fine di difendere l’ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi, e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA.

Settore agricolo e agroindustriale
Si escludono dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione e, in agricoltura, si prevede la possibilità di assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili ad uno stesso proprietario ovvero ad uno stesso nucleo familiare.
Inoltre, si facilita la tenuta della contabilità degli imprenditori agricoli, consentendo agli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico di delegare la tenuta degli stessi alla cooperativa agricola di cui sono soci.

Salute
In materia di influenza aviaria, si riducono gli obblighi di informazione per le aziende avicole familiari.
Si snelliscono le procedure autorizzative per l’installazione delle apparecchiature a risonanza magnetica.

Semplificazioni in materia fiscale
Il pacchetto di misure è volto ad agevolare il rapporto tra fisco e contribuenti attraverso un uso più diffuso degli strumenti informatici ed evitando duplicazioni di documentazione. Tra le principali novità:
Successioni: quando il valore dell’eredità non supera i 75.000 euro i beneficiari sono esonerati dalla dichiarazione se si tratta di coniuge o parenti in linea retta e se l’eredità non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Attualmente la soglia per l’esonero e’ fissata in 50 milioni di lire;
Rimborso crediti d’imposta: si stabilisce che gli interessi sui rimborsi in conto fiscale siano erogati contestualmente al rimborso stesso senza che il contribuente debba presentare apposita istanza;
Spese di rappresentanza: viene portato a 50 euro (da 25,82 euro) il valore unitario degli omaggi per cui è ammessa la detrazione Iva. In questo modo il valore per la detrazione Iva viene uniformato a quello della deducibilità ai fini delle imposte sui redditi;
Ammortamento finanziario: si prevede l’eliminazione della preventiva autorizzazione per poter dedurre quote di ammortamento finanziario in caso di concessioni relative alla costruzione e all’esercizio di opere pubbliche;
Imprese di spettacoli: viene uniformata la percentuale di detrazione forfettaria dell’iva per le operazioni di sponsorizzazione con quella prevista per le spese di pubblicità. In questo modo si riduce il contenzioso dovuto alla difficoltà di distinguere le due categorie;
Società tra professionisti: ad esse si applica, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche. La norma e’ volta a risolvere alcune incertezze interpretative.
Spese di vitto e alloggio dei professionisti: la disposizione specifica che queste spese sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per i professionisti che ne usufruiscono.

Semplificazioni – Affari esteri
Si sostituisce l’attuale sistema di pagamento delle spese di trasferimento del personale (a carico del Ministero dietro presentazione di fattura) con un rimborso forfettario.
Semplificazioni – Università, ricerca e istruzione

Si semplifica la procedura per il conferimento del titolo di professore emerito, eliminando un passaggio formale e prevedendo che il titolo venga conferito dal rettore.
Si dettano misure di contenimento della spesa per le missioni effettuate dalle università e dagli enti di ricerca; si semplificano le procedure di riparto di alcuni stanziamenti di Fondi attribuiti al Ministero dell’istruzione; Tenuto conto di quanto affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.147/2012, si dettano disposizioni in materia di dimensionamento delle scuole, rimettendo ad un accordo da definire in sede di Conferenza Unificata l’individuazione di un parametro che consenta di determinare il contingente dei dirigenti scolastici da assegnare a ciascuna Regione.

Semplificazioni – Consob
Si ottimizzano e rafforzano i poteri di indagine ed enforcement della Consob, consentendo alla medesima autorità di acquisire la tempestiva conoscenza di comportamenti illeciti ed estendendo a tutte le aree di vigilanza i più penetranti poteri di indagine previsti dalla disciplina sugli abusi di mercato.

Semplificazioni – Difesa
Si introduce la possibilità per l’Agenzia del demanio di avvalersi, attraverso apposita convenzione a titolo gratuito, del supporto tecnico-specialistico della Difesa Servizi s.p.a., ai fini della alienazione, gestione ed amministrazione di alcuni beni di proprietà dello Stato.

Deleghe normative e di semplificazioni
Il disegno di legge contiene una delega per il riassetto normativo e la codificazione nelle materie del pubblico impiego e della documentazione amministrativa, nonché una delega regolamentare per la riduzione degli oneri regolatori a carico di cittadini e imprese e dei termini dei procedimenti.
Contiene, inoltre, deleghe di settore, in materia ambientale, di beni culturali e di istruzione.

In considerazione del fatto che il decreto-legge n. 35 del 2013 ha previsto un’anticipazione di liquidità in favore delle Regioni per il pagamento dei debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012 per un importo di 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per il 2014, e che sulla quota dell’anno in corso residuano risorse non richieste pari a 280 milioni di euro, al fine di consentire il superamento di squilibri esistenti e verificati in talune Regioni il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’economia e delle finanze, un decreto – legge che rende immediatamente disponibili tali somme per le Regioni che ne facciano richiesta entro il termine del 15 luglio 2013, con priorità per la Puglia e il Piemonte che sono sottoposte alla procedura prevista dalla legge n.311 del 2004 nel caso di squilibrio economico finanziario della spesa sanitaria.

Recupero punteggio ata: non poteva essere altrimenti!

Recupero punteggio ata: non poteva essere altrimenti!

 

Il MIUR, con la nota 5954 del 17 giugno, chiede la piena applicazione della nota del 22 marzo 2013 e quindi di attribuire già con l’attuale pubblicazione delle graduatorie provinciali ATA il servizio riconosciuto a seguito di tentativo di conciliazione, per l’anno scolastico 2012/2013, senza ulteriori rinvii.

 

Esprime soddisfazione il responsabile nazionale ATA dell’ANIEF, Giuseppe Faraci, che adesso chiede a tutti gli AA.TT. d’Italia che si adoperino affinché nelle proprie graduatorie tutto il personale interessato dalla vertenza occupi la giusta posizione in graduatoria, in base al servizio riconosciuto.

 

Speriamo – continua il responsabile ANIEF – che adesso non ci siano ritardi nella pubblicazione delle graduatorie definitive con ripercussioni nelle operazioni di nomina per l’avvio dell’a.s. 2013/14”.

 

Oltretutto l’ANIEF, con un precedente comunicato, aveva già a suo tempo denunciato la questione chiedendo appunto l’intervento del MIUR poiché era palesemente discriminatorio il fatto che in alcune regioni si attribuisse il punteggio mentre in altre si rinviasse il riconoscimento a data da destinarsi.

 

Quest’ulteriore risultato ci onora e ci invoglia a proseguire sulla strada intrapresa, ovvero la tutela dei diritti dei lavoratori ATA.

 

Cogliamo l’occasione per annunciare che l’ANIEF sta organizzando per la seconda metà di settembre 2013 una convention ATA a cui saranno invitati tutti i lavoratori ATA iscritti al sindacato per costruire insieme una piattaforma programmatica su cui lavorare con l’avvio dell’a.s. prossimo e costituire una rete territoriale ATA che sia il punto di riferimento di tutte le iniziative che intraprenderemo perché questo personale, tanto bistrattato in questi anni,  riacquisti dignità nel mondo della scuola.

 

Invitiamo tutto il personale ATA a inviare proposte e suggerimenti all’indirizzo e-mail ata@anief.net.

 

NO al blocco dei contratti

NO al blocco dei contratti

I Segretari generali dei sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS, nel corso dell’incontro tenuto in vista del confronto con la Ministra dell’Istruzione, previsto per i prossimo 1° luglio, hanno manifestato netta contrarietà a quanto deliberato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati, che hanno espresso oggi parere favorevole all’ulteriore blocco dei contratti e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici.

I Sindacati scuola invitano il Governo a non emanare tale decreto e ad aprire le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Il provvedimento sarebbe per il personale della scuola doppiamente penalizzante, in quanto al blocco del contratto aggiungerebbe il blocco degli aumenti di anzianità, previsti dal Contratto vigente e quindi già finanziati.

Le Organizzazioni sindacali della scuola, in relazione alle decisioni che saranno adottate dal Governo, assumeranno le necessarie iniziative di mobilitazione, che potranno avere effetti anche sull’avvio del prossimo anno scolastico.

Roma, 19 giugno 2013

 

Flc CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Francesco Scrima
UIL Scuola
Massimo Di Menna
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
GILDA
Unams
Rino Di Meglio

Comunicato delle OO.SS. rappresentative dell’Area V della Dirigenza Scolastica

Comunicato delle OO.SS. rappresentative dell’Area V della Dirigenza Scolastica

 

Il 13 giugno 2013 l’UPI (Unione delle Province d’Italia), associazione rappresentativa di tutte le province italiane, con esclusione di quelle autonome, e l’ANP (Associazione Nazionale dei Dirigenti), organizzazione sindacale dell’Area V della dirigenza scolastica che rappresenta il 36,33% dei dirigenti hanno firmato un protocollo d’intesa.

Desta forte perplessità il fatto che un ente, seppure a natura associativa, ma riconosciuto come autorevole rappresentante delle province, decida di sottoscrivere un’intesa con una sola organizzazione sindacale, oltretutto minoritaria fra i dirigenti scolastici, assumendo e condividendo impegni che riguardano tutte le scuole autonome del secondo ciclo.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali dell’Area V della dirigenza scolastica, che rappresentano (ultimi dati ARAN sulla rappresentatività 2013-15) il 56,54% dei dirigenti scolastici, denunciano la falsità di quanto asserito dalle parti che hanno sottoscritto il protocollo di intesa: l’ANP non rappresenta la categoria dei dirigenti, ma ne è solamente una delle organizzazioni sindacali rappresentative. Come tale è legittimata a sedere ai tavoli contrattuali e di confronto, ma non certo a rappresentare in via esclusiva una categoria di lavoratori nelle relazioni con altri enti ed istituzioni. Tanto meno l’ANP è rappresentativa delle scuole, che sono dotate di una autonomia di rango costituzionale e si rapportano con gli interlocutori del territorio, istituzionali e non, attraverso gli strumenti delle reti o nelle conferenze di servizio previste dalla legge 241/90.

Ad esprimere e rappresentare le scuole autonome sarebbero certamente più titolate associazioni territoriali rappresentative di tutte le istituzione scolastiche, legittimate dalla certezza di una costituzione elettiva e democratica e con regole di funzionamento previste dalla legge.

In attesa che il legislatore riprenda il percorso di definizione delle rappresentanze delle scuole autonome, ogni tentativo di sostituirsi ad esse è inopportuno e sbagliato.

Un protocollo di intesa fra l’UPI e soggetti non riconosciuti come rappresentativi delle scuole autonome non aiuta peraltro queste ultime a gestire un contesto reso sempre più difficile dalla penuria di finanziamenti e dallo stato delle strutture scolastiche.

Soprattutto non è positivo che i temi dell’idoneità dei locali, della manutenzione ordinaria delle scuole e della sicurezza vengano trattati in una mera logica di risparmio, con la presunzione che sia addirittura possibile recuperare risorse per le scuole attraverso il trasferimento ad esse dei fondi, attualmente a disposizione delle province per la manutenzione ordinaria, sulla base della spesa storica. Altrettanto aleatoria è l’ipotesi di ottenere risparmi attraverso la voltura, a carico delle scuole, dei contratti per la fornitura dei servizi telefonici e dell’energia elettrica. Si tratta di risparmi il cui conseguimento appare assai incerto e non sempre, secondo il protocollo, a vantaggio delle scuole.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali dell’Area V della dirigenza scolastica ritengono invece che la questione della messa in sicurezza delle scuole e del loro mantenimento in condizioni di sicura ed efficace funzionalità richieda sia l’utilizzo di tutte le risorse economiche necessarie, sia il mantenimento in carico alle province delle responsabilità che la legge 23/1996  ha loro assegnato.

Quindi non servono fondi assegnati una tantum alle scuole, a prescindere dalle esigenze che eventualmente potrebbero sopraggiungere, ma la certezza che quanto effettivamente serve venga assicurato alle scuole da parte di chi è tenuto a farlo istituzionalmente.

Le scuole e i loro dirigenti devono poter indirizzare in modo prioritario il loro impegno sul versante dell’azione didattico –  educativa e della sua miglior qualità, non possono esaurire la loro funzione nella ricerca di finanziamenti o nella gestione degli edifici. Il moltiplicarsi incontrollato delle incombenze assegnate alle scuole autonome, lungi dal costituire una valorizzazione del ruolo dei dirigenti e della loro professionalità rischia invece di aumentarne in modo insostenibile carichi di lavoro e responsabilità, su aspetti di prevalente carattere burocratico che non sono sicuramente al centro della loro funzione istituzionale.

 

I coordinatori nazionali  Dirigenti Scolastici

FLC CGIL                             Gianni Carlini

CISL Scuola                         Mario Guglietti

UIL Scuola                           Rosa Cirillo

SNALS CONFSAL                Pasquale Ragone

 

Minori tra abbandono e tagli sociali

Minori tra abbandono e tagli sociali

di Vincenzo Andraous

La Casa del Giovane di Pavia è una comunità terapeutica e di servizio, nelle sue strutture vi sono affidati tanti minori,  perché tolti a contesti familiari disastrati a tal punto da annientare uno spicchio di futuro tutto dentro un presente atomizzato.

Ciò dovrebbe fare riflettere per tentare di sfatare i luoghi comuni che incarnano la società contemporanea, in quel immaginario di paura che induce a comportamenti di rifiuto, di non ascolto autentico.

Giovanissimi duri come grissini al primo imbocco, soli più delle solitudini, distanti oltre ogni pensiero sepolto alla ragione, occorre affiancarli nel cammino faticoso, nella crescita e nella capacità di amare se stessi e gli altri.

Sono giovanissimi  dal petto in fuori e gli occhi spalancati alle parole nuove che spingono a fondo, sino a rendere difficile penetrare nel meandro nascosto,  nel  taglio alla vita che sperpera brutalmente ogni speranza.

Ragazzi dall’ abbandono gridato, nelle ferite senza segno a vedere, piagati dalla non accettazione, ragazzi dal verbo sgangherato, allontanati dalla cattiva coscienza di chi conduce e educa alla finzione di una società del precariato dei valori.

Spesso è proprio da uno sguardo spavaldo, da uno scarto veloce, che nasce l’esigenza di stendere una mano,  per stringere quell’altra, seppure restia a farsi trovare e riconoscere, forse occorre semplicemente avere il coraggio di fare un salto dentro quel mondo, percepire che da quella fastidiosa alzata di spalle,  c’è per intero il bisogno di venirti incontro per capire di più, per cui non è più sufficiente rimanere a ascoltare, o peggio sospirare per l’affanno di una mal celata sopportazione.

Verrebbe facile sostenere che tutto trova una sua spiegazione, una sua collocazione, come se il mondo dei giovani fosse un mondo effimero e perciò dismaturo, invece, in questa comunità, tra tanti giovanissimi,  è proprio questa intuizione gia prossima, che disegna l’improrogabilità degli adulti rispetto ai più giovani, sottolineando l’importanza di sapere prima di parlare, sapere quanto sacrificio impone riappropriarsi della propria libertà, della propria dignità, solo allora la necessità diventa  impegno  a riconsegnare ognuno e ciascuno al proprio futuro.

In questo tentativo di riconsegnare contenuto alla speranza di tanti giovanissimi, i tagli della spending review hanno colpito nuovamente i più deboli, i più a rischio: tra cui i minori, dimenticando come le linee di intervento che spaziano dal sostegno alla famiglia alla persona  siano necessità inclusive e intoccabili, e non il risultato di una concezione che considera le risorse per il sociale costi improduttivi da tagliare.

Maturità 2013, tracce prima prova: Magris, Pasolini, omicidi politici e Brics

da Il Fatto Quotidiano

Maturità 2013, tracce prima prova: Magris, Pasolini, omicidi politici e Brics

Scelto un testo dell’autore tratto da “L’infinito viaggiare”. E ancora individuo e società di massa con brani dagli “Scritti corsari” del regista scomparso, Canetti e Montale; Stato, mercato e democrazia e la rete della vita. Infine Brics e Paesi emergenti per il tema storico

di Redazione

Maturità al via con la prima prova di italiano. Dopo le indiscrezioni della vigilia, nelle tracce di quest’anno per l’analisi del testo (tipologia A) il ministero propone Claudio Magris con un brano tratto da ‘L’infinito viaggiare” (leggi). Smentito invece Luigi Pirandello che le prime indiscrezioni su facebook e su twitter, anche tramite gli hashtag #primaprova della #maturità2013, davano per certo. Per il tema generale, secondo il forum di Studenti.it, la traccia è questa: “La vita non è solo lotta di competizione ma anche trionfo di cooperazione e creatività”. Il tema letterario (tipologia B) “affronta, invece, la relazione individuo/società di massa attraverso testi di autori tra i quali Pasolini, con un brano tratto dagli “Scritti corsari”, Montale e Canetti. Il tema storico (B) affronta l’argomento dei cosiddetti Brics, i Paesi emergenti con economie in rapida crescita. Il tema socio-economico (B) è su Stato, mercato e democrazia: anche qui testi a supporto di vari autori tra i quali Krugman e Zingales”. L’articolo storico-politico (C) è sugli omicidi politici, il tema scientifico (B) prevede la realizzazione di un saggio breve o articolo è dedicato alla ricerca sul cervello e negli allegati c’è il riferimento al progetto “Brain” illustrato dal presidente degli Usa, Barack Obama.

Analisi del testo: “Infinito viaggiare” di Claudio Magris – Ecco il testo della traccia comparso sul forum di Studenti.it: ”’L’infinito viaggiare”, da cui è tratto il brano proposto agli studenti per l’analisi del testo, è un ampio diario, un resoconto dei più recenti viaggi compiuti dal Magris in varie parti del mondo perché incaricato o per propria intenzione. Il libro contiene un percorso lunghissimo, da luoghi, paesi, Stati vicini ed altri lontani, poco o per niente conosciuti, dalla Spagna all’Inghilterra, Svezia, Norvegia, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Australia, Iran, Cina, Vietnam, dalle Isole Fortunate ai tanti Stati dell’Europa centro-orientale, alle città, foreste, fiumi, mari, deserti di zone remote. Quasi l’intero pianeta viene mostrato dall’autore in queste pagine, con la lingua, la cultura, l’arte, la vita, gli usi, i costumi, la storia di ogni posto e il lettore, già dall’inizio, risulta attirato poiché può sapere cose nuove, sempre diverse, conoscere particolari dei quali non aveva mai avuto notizia e che solo al viaggiatore che li cerca non sfuggono”.

Nella prova viene richiesto il riassunto del brano proposto. Poi l’analisi degli aspetti formali, e dell’idea di viaggio e di frontiera espressi nel testo. Infine, oltre a un commento personale, anche uno alla frase “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.

Per il mezzo milione di studenti che sostengono l’esame di Stato, l’invio delle tracce delle prove scritte avviene per via telematica e non attraverso i fascicoli cartacei. La seconda prova scritta si svolgerà giovedì 20 giugno, mentre la terza e ultima è in calendario per lunedì 24 giugno. Severamente vietati cellulari, videotelefonini, palmari, pc portatili e qualsiasi dispositivo di trasmissione dati, pena l’esclusione dalle prove. Qualsiasi collegamento delle scuole con internet è stato disattivato. A vigilare sul corretto svolgimento degli esami, accanto alla struttura informatica del ministero, c’è come sempre, la polizia postale.

Magris, delitti politici e paesi emergenti Esame di Maturità al via, ecco le tracce

da LaStampa.it

Magris, delitti politici e paesi emergenti Esame di Maturità al via, ecco le tracce   

ANSA

Magris e l’infinito viaggiare, Stato, mercato e democrazie, l’individuo e la società di massa, gli omicidi politici e la ricerca sul cervello. Sono quasi mezzo milione gli studenti che oggi si cimentano con la prima prova dell’esame di Maturità.

L’analisi del testo è su un brano tratto da `L’infinito viaggiare´ di Claudio Magris.  Si tratta di  una raccolta di brevi scritti di viaggio, ricordi e appunti che vanno dal 1981 al 2004, interessanti in sé, ma illuminati da una prefazione che crea nel lettore una straordinaria consapevolezza: quella di avere di fronte un testo importante, una chiave di volta per la comprensione non solo dell’autore, ma anche del proprio modo di stare nel mondo, del proprio osservare. Importante è il nesso che Magris subito dà al lettore come spunto di riflessione: c’è una stretta connessione tra l’idea di viaggio e la scrittura, soprattutto oggi in cui si sente con maggior forza l’esigenza di un confronto con la realtà. Inoltre scrittura e viaggio significano sempre separarsi da qualcosa per scoprirne un’altra, allontanarsi da una certezza per avvicinarsi a una meta sconosciuta, a un’idea, a se stessi.

Per la tipologia B, saggio breve o articolo di giornale,  la traccia proposta è  «Individuo e società di massa». E sempre per la stessa traccia, tra i documenti è stato proposto un testo di Pierpaolo Pasolini tratto dagli Scritti Corsari.Gli omicidi politici e la ricerca sul cervello. Sono altri due argomenti proposti ai candidati 2013 per i saggi brevi o articoli di giornale. La rete della vita» per il tema generale e «Brics e Paesi emergenti» per il tema storico: sono le altre proposte per la prova di italiano 2013Il saggio o articolo di giornale sui delitti politici si concentra sui casi: Matteotti, Kennedy; Aldo Moro, l’arcivescovo Francesco Ferdinando. Quello su individuo e società di massa prende in considerazione brani di Pasolini, Remo Bodei, Elias Canetti ed ugenio Montale. La traccia socio-economica su Stato, mercato e domocrazia contiene invece brani da Krugman, Mario Pirani, Rajan e Luigi Zingales.

Riduzione ora di lezione: attenti al monte annuale obbligatorio

da Tecnica della Scuola

Riduzione ora di lezione: attenti al monte annuale obbligatorio
di Anna Maria Bellesia
La questione è all’ordine del giorno di molti collegi docenti. Attenzione però al monte ore annuale obbligatorio degli studenti. Basta una riduzione di soli 5 minuti all’ora per raggiungere nell’arco del percorso quinquennale la perdita di un intero quadrimestre per disciplina.
In questo periodo dell’anno scolastico i collegi dei docenti sono chiamati a deliberare le proposte per la formulazione dell’orario delle lezioni, e specialmente negli istituti tecnici e professionali si torna a discutere della riduzione dell’ora di lezione.  Sembra strano perché, col riordino della secondaria di II grado, i curricoli sono già stati “essenzializzati” e ridotti a 32 ore dalle precedenti 36 nei tecnici e 40 nei professionali. Essenzializzazione giustificata dall’allora ministro Gelmini col fatto delle 32 ore “reali” contro le 36 o 40 “virtuali”, perché spesso ridotte a 50 minuti “per cause di forza maggiore”.  Il motivo ufficiale della riproposizione della questione è ancora il pendolarismo degli studenti in relazione ai trasporti. Ma i dirigenti, pressati dalle difficoltà di far quadrare i conti di bilanci al secco, esigono il recupero del debito orario dei docenti, allo scopo di avere ore disponili in ogni momento per coprire le necessità contingenti, come le supplenze brevi e saltuarie.  La riconduzione delle cattedre a 18 ore ha prosciugato tutte le ore disponibili, facendo lievitare le spese per le supplenze. Capita a volte che i fondi finiscano a metà anno scolastico, tanto che molti dirigenti ricorrono alla pratica, non legittima, di dividere le classi “scoperte” in piccoli gruppi e di inserirli in altre classi. Tuttavia la riduzione oraria, benché recuperata dai docenti, può esporre il dirigente scolastico a responsabilità dirigenziale, se determina una decurtazione del monte ore annuale obbligatorio degli studenti, con conseguenze dannose sulla formazione e l’apprendimento.  Le norme da tenere presenti riguardano non solo l’osservanza degli “almeno 200 giorni” da assegnare allo svolgimento delle lezioni (Dlvo 297/1994), ma anche i Regolamenti che fissano per ogni ordine di scuola l’orario complessivo annuale, e il DPR 275/1999, grazie al quale ogni scuola dispone degli strumenti dell’autonomia didattica e della flessibilità organizzativa con la possibilità di modificare l’orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale. Il DPR esplicita chiaramente che devono restare fermi “l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie”.  Facciamo un esempio: nei tecnici e professionali l’orario complessivo annuale è fissato in 1.056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione, comprensive della quota riservata alle regioni e dell’insegnamento della religione cattolica. La riduzione di soli 5 minuti all’ora comporta per gli studenti una riduzione di 88 ore rispetto al monte ore obbligatorio annuale, ovvero quasi tre settimane di lezioni. Questo comporta una significativa riduzione percentuale di tutte le discipline.  Prendiamo l’inglese: su 99 ore annuali obbligatorie ne verrebbero cancellate 8,25, il che evidentemente si traduce in minore preparazione/apprendimento degli studenti e impossibilità di raggiungere i risultati di apprendimento attesi al termine dei percorsi. Se consideriamo poi l’intero quinquennio, abbiamo una perdita di 41.25 ore, l’equivalente di un intero quadrimestre.  È pur vero che i calendari scolastici deliberati dalle Regioni prevedono di solito una settimana in più di lezione, riducendo la perdita, sia assoluta sia per disciplina. Ma si resta sempre al di sotto del monte ore obbligatorio. Anzi si rischia di sfiorare pericolosamente il limite dei livelli minimi essenziali, fissati in 990 ore annuali per l’Istruzione e Formazione professionale (Dlvo 226/2005).  “Ho sempre sconsigliato i dirigenti scolastici ad adottare organizzazioni didattiche che riducono il tempo scuola agli alunni” dichiara alla nostra rivista Doriano Zordan Segretario Provinciale dello Snals di Vicenza. “Le norme sono cambiate, con i recenti ordinamenti della scuola secondaria di secondo grado, non si parla più di orario settimanale come nei previgenti ordinamenti, ma si indica un monte ore annuale per ogni singola materia. Se non viene rispettato, si possono innescare varie situazioni: ad esempio potrebbero essere impugnate dai genitori non solo le bocciature ma anche i recuperi a settembre. Infatti i giudici potrebbero accogliere eventuali ricorsi sulla base del presupposto che agli alunni non hanno ricevuto dalla scuola le ore di preparazione previste dagli ordinamenti. Inoltre, continua il sindacalista, “in ambito sindacale non vorrei che, in un momento di crisi economica, queste riduzioni approvate nei collegi prestino il fianco ad una ulteriore ‘limatura’ del quadro orario settimanale di un altro paio d’ore portando le ore settimanali per i tecnici e professionali da 32 a 30, visto che la riduzione di un anno della scuola secondaria di secondo grado non è facilmente applicabile.

Claudio Magris all’analisi del testo

da Tecnica della Scuola

Claudio Magris all’analisi del testo
di P.A.
Skuola.net sembra sia riuscita per prima a mettere in linea la traccia della prima prova scritta di italiano. Alle 08.51 viene pubblicato che Claudio Magris è il tema uscito agli esami di quest’anno
Ecco quanto pubblica il sito: Per le altre tracce si vocifera individuo e società, Stato e mercato, omicidi politici, la rete della vita, BRICS e Paesi emergenti. ore 08:43 – Smentito Pirandello. All’analisi del testo esce Claudio Magris. Brano tratto dalla prefazione de “L’infinito viaggiare”. ore 8:36 – Sembra uscito Pirandello per l’analisi del testo Ore 8:30 – Ecco la password, via la caccia alle tracce 64WL MI3Z 2GTD YTMS UJAZ UQEYH Ore 7:15 – I primi temerari arrivano in redazione mentre sta terminando a Notte Prima degli Esami

Fuga di commissari dagli esami di stato?

da Tecnica della Scuola

Fuga di commissari dagli esami di stato?
di P.A.
Partono oggi gli esami di stato, ma già da ieri sembra che molti siano stati i commissari a non presentarsi, lasciando in difficoltà i presidenti che devono chiamare i sostituti
Oggi al via la prima prova scritta di italiano agli esami di stato, le cui tracce, come è noto, stanno già arrivando, per il secondo anno consecutivo, nelle scuole per via telematica. Superate brillantemente, tranne qualche rara eccezione, già l’anno scorso le prove generali, ciò che tuttavia rimane quasi sempre simile a se stessa, e quindi senza grandi novità, è la fuga dei commissari dagli esami e perfino di presidenti. Il lavoro c’è ed è massacrante, mentre i compensi, oltre ad essere non perfettamente consoni agli impegni, quasi ogni anno arrivano in ritardo, e quindi per molti docenti il sego non varrebbe la candela e danno il forfait all’ultim0 minuto. Ma anche la normativa generale sugli esami non scherza, né le responsabilità oggettive che ci sono dietro, anche perché valutare un alunno in poco tempo, determinandone per certi versi il destino futuro, non è da prendere a cuor leggero. Nello stesso tempo sono state già fornite anche parecchie indicazioni per utilizzare al meglio la griglia di correzione dello scritto di matematica dello scientifico, che dovrebbe consentire una correzione omogenea a livello nazionale e che sarà visibile sul sito www.matmedia.it già nel pomeriggio di giovedì.
Il sito, monitorato dall’Università Federico II di Napoli, permette anche ai docenti di partecipare alla stesura degli argomenti della prova dell’anno successivo. Per quanto riguarda invece le tracce in uscita oggi, in base alle informazioni che si è lasciato sfuggire l’ispettore Favini, nella loro redazione si seguono dei principi ben precisi: per l’analisi del testo si sceglie un autore molto noto e un testo poco noto; l’attualità non è mai troppo recente (le tracce vengono scritte circa sei mesi prima della maturità); non vengono mai toccati temi troppo scottanti come la religione e la politica per non mettere in crisi il maturando. Le tracce vengono finite di scrivere tra gennaio e febbraio. “E’ importante stare tranquilli, rilassati, leggere bene le tracce, scegliere bene e farlo serenamente”.  Lo ha detto al Tg1 la ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, rivolgendosi ai ragazzi che affronteranno la prima prova.  “In bocca al lupo anche ai genitori, di solito più ansiosi dei figli”, ha aggiunto Carrozza. “Sono al primo esame. E’ il primo esame anche per me”, ha detto la ministra dell’Istruzione che ha spiegato che i preparativi per l’esame di Stato “sono andati molto bene”.  “Dentro al ministero – ha detto – ci sono tante professionalità che hanno sempre lavorato a queste prove. Per cui hanno lavorato come tutti gli anni, ma ogni anno c’é sempre l’emozione e la suspence”.  Quanto allo stato d’animo dei ragazzi, “i giovani – ha osservato la ministra – sono molto tesi, lo vedo anche dai tweet che mi mandano, mi chiedono su Fb suggerimenti, in bocca al lupo. In questo momento – ha aggiunto – è bene stare tranquilli, rilassarsi, leggere tante volte le tracce, scegliere bene e farlo serenamente. L’importante è esprimere al meglio quello che si è fatto durante gli anni della scuola”.

Estendere Erasmus agli apprendistati

da Tecnica della Scuola

Estendere Erasmus agli apprendistati
La proposta arriva dalla Lombardia e dall’assessore regionale Valentina Aprea alla presidente della commissione cultura dell’Europarlamento, l’eurodeputata tedesca Doris Pack (Ppe): di fronte all’emergenza disoccupazione, i programmi europei Erasmus e Leonardo vanno ampliati ”agli studenti impegnati nella formazione professionale e agli apprendisti”
Sulla base dell’esperienza pilota della Lombardia, Aprea propone di estendere gli scambi di formazione qualificata in settori chiave del ‘made in Italy’ come ristorazione, lavorazione del legno per design e arredo, moda, automazione ed elettronica, agroalimentare, floricultura. L’assessore e’ a Bruxelles anche per promuovere l’incontro, ma anche scambi e accordi, fra la delegazione di un centro lombardo di formazione nella ristorazione (CAPAC), con analoghe realtà in Belgio. ”Con una disoccupazione giovanile al 26% è chiaro che la risposta formativa non può essere più solo scuola e università ” spiega l’assessore. Nel periodo 2009-2012 la Lombardia ha speso in formazione 264 milioni del fondo sociale europeo, di cui 16 milioni che avevano come condizione un risultato occupazionale: ”Ora fra il 20014 e il 2020 invertiremo questa proporzione” annuncia Aprea. Si parla del cosiddetto ”modello dote”, cioè un sistema che prevede aiuti finanziari per il collocamento o ricollocamento sul mercato del lavoro. ”Agli stessi enti accreditati per i servizi al lavoro, chiediamo o un tirocinio, o un contratto di apprendistato o determinato o indeterminato”

Per le nuove scuole soldi e idee. Era ora

da l’Unità

Per le nuove scuole soldi e idee. Era ora

Luigi Berlinguer

ESULTO ED ESALTO. REAGISCO COSÌ, PROPONENDO DUE EPSILON ALLA NOTIZIA che finalmente un governo si occupa di scuola per dare e non per tagliare o per sottrarre. Merito di Chiara Carrozza e di Enrico Letta. Che finalmente si capisca che l’education non è spesa ma investimento produttivo? In particolare, ciò avviene in un settore delicato come quello dell’edilizia scolastica. L’Italia ha bisogno di rinnovare il proprio patrimonio, di uscire dalla tristezza di tante, troppe scuole (in particolare nel sud del Paese) ospitate in appartamenti o in edifici inadatti, insalubri. Cento milioni di euro nel triennio 2014-2016 oggi sono indubbiamente tanti. Possono essere volano di altri investimenti di altre istituzioni, a cominciare da quelle locali. E la notizia può (finalmente) attirare l’attenzione su come andranno riadattati o costruiti ex novo gli edifici scolastici, che dureranno decine di anni e pertanto dovranno fin d’ora essere costruiti diversamente «La mente assorbente del bambino si orienta nell’ambiente; per cui si devono prendere speciali precauzioni affinché l’ambiente offra interesse e attrattive a questa mente che deve nutrirsene per la propria costruzione». Così Maria Montessori, una delle più grandi italiane di tutti i tempi, aveva bollato la cultura espressa dalla vecchia aula e da quei banchi, «neri catafalchi», secondo un’altra sua nota definizione. Ecco la sfida anche di oggi: creare un ambiente non costrittivo, capace al contrario di sollecitare e accogliere coloro che si stanno formando. Nel mondo si è affermata l’educational architecture, una corrente che ha abbandonato i tristi edifici anonimi composti da lunghi corridoi e da aule tutte uguali. I parametri sono stati rovesciati. Esempi se ne trovano ormai ovunque, dalla Danimarca all’Austria: gli edifici si compongono di grandi e di piccole aree, di spazi di varia foggia e di varia ampiezza per favorire la diversità nella didattica delle varie materie e metodologie di insegnamento. Questa rivoluzione comincia a prendere corpo anche in Italia. Con una differenza rispetto ai Paesi evoluti. Fuori dai confini nazionali tali scelte sono fortemente determinate dalla volontà politica, mentre in Italia sono frutto di iniziative dal basso, in primo luogo volute da presidi e insegnanti. Posso fare gli esempi: la scuola elementare di Fauglia (Pisa) dove non c’è più l’aula, dove non ci sono più i banchi e le cattedre, ma gruppi di tavolini suddivisi in aree per studiare, ripetere, leggere a voce alta, discutere. Una scuola elementare che hanno voluto chiamare «scuola senza zaino» perché probabilmente troppe giovani schiene sono state inutilmente curvate in passato. E la scuola di Montemignaio (Arezzo) dove alle aule si sostituisce un’atra serie di spazi, compresa l’agorà. Sono esempi che evidenziano il cambiamento del modello educativo che i riformatori perseguono e che ancora tarda ad affermarsi. La riforma profonda della scuola di oggi deve fondarsi sulla centralità dell’apprendimento, ha bisogno di spazi che consentano la grande articolazione delle diverse discipline. Perché un conto è proporre una lezione di storia a 30 alunni, altro è fare un esperimento di fisica, altro ancora è suonare uno strumento musicale. Gli spazi devono essere flessibili. Ecco perché è una gran buona notizia quella arrivata dal Consiglio dei ministri. Nonostante il periodo di carestia si può iniziare a cambiare. Ho saputo che nel ministero si parla di linee-guida sugli edifici da costruire fondate sui modelli appena citati. Il mio auspicio è che l’inversione di rotta finanziaria si sposi con quella pedagogico-educativa.

Didattica, arriva l’occhiale ‘intelligente’ che legge il pensiero degli studenti

da Tecnica della Scuola

Didattica, arriva l’occhiale ‘intelligente’ che legge il pensiero degli studenti
di A.G.
Ad indossarli sono i docenti: grazie ad una tecnologia a realtà aumentata, l’insegnante volge lo sguardo verso un allievo, lo identifica tramite un sistema di riconoscimento facciale e visualizza il suo stato attraverso un simbolino che appare sopra la sua testa. Il prototipo creato da alcuni ricercatori spagnoli, dell’università Carlos III di Madrid.
Chi non ricorda gli occhiali specialissimi che negli anni Ottanta imperversavano tra le pubblicità di riviste e fumetti per convincere i lettori che avevano il potere di guardare oltre gli abiti? Tanti, soprattutto tra i giovani, sono caduti nella tentazione di acquistarli. Per poi scoprire che si trattava di un piacevole… inganno. Ora, a distanza di tempo spuntano altri tipi di occhiali: quelli che addirittura dovrebbero “leggere” il pensiero degli studenti mentre seguono le lezioni. Solo che stavolta non si tratta di uno scherzo.
A proporre gli occhiali ‘intelligenti’ sono stati alcuni ricercatori spagnoli, dell’università Carlos III di Madrid. La nuova tecnologia ‘ALFs’ (Augmented Lecture Feedback System), adattabile anche ai più famosi Google Glass, sembrerebbe avere tutte le carte in regola per rivoluzionare il metodo di insegnamento e la comunicazione all’interno delle classi più numerose come quelle universitarie: sul British Journal of Educational Technology viene spiegato che è in grado di rimuovere contemporaneamente le incomprensioni con il docente e anche le remore degli studenti più timidi che non se la sentono di alzare la mano per ammettere di non aver capito un concetto.
Gli occhiali ‘intelligenti’, indossati dai docenti, sono dotati di una tecnologia a realtà aumentata, la quale permette all’insegnante di volgere lo sguardo verso un particolare studente, identificarlo tramite un sistema di riconoscimento facciale e visualizzare il suo stato attraverso un simbolino che appare sopra la sua testa. E’ lo stesso alunno ad attivarlo attraverso il suo cellulare, esprimendo per esempio di non aver capito la spiegazione o di avere la risposta per la domanda che il professore ha posto alla classe. Oltre a migliorare la comunicazione, questi occhiali intelligenti possono ricordare al docente alcune note o commenti che devono essere citati in un particolare momento della lezione.