STOP AUMENTO IVA SU EDITORIA SCOLASTICA

STOP AUMENTO IVA SU EDITORIA SCOLASTICA: LA CAMERA SCONGIURA AUMENTO
RECEPITA UNA BATTAGLIA M5S CHE AL SENATO ERA STATA IGNORATA!
È tornato al Senato il Ddl n. 783-B – Decreto-legge n. 63, in materia di efficienza energetica e misure fiscali (Scade il 4 agosto), già approvato al Senato ma modificato dalla Camera. Fra le modifiche lì apportate, troviamo la norma che scongiura l’aumento dell’IVA dal 4 al 21% per gli allegati ed insupporti didattici dell’editoria scolastica. Tutto bene, dunque? Si, peccato però che governo e maggioranza qui in Senato avevano respinto l’idea di votare una serie di emendamenti M5S a firma Molinari, Vacciano, Bocchino, Montevecchi, Serra, che in prima lettura al Senato dicevano esattamente la stessa cosa.

Ancora una volta, il Movimento 5 Stelle si fa promotore di interventi migliorativi di leggi nate e cresciute male, e pone con forza il grande tema dell’importanza del settore dell’istruzione, che senza il nostro contributo sarebbe stato ignorato. Avremmo preferito che governo e maggioranza si fossero subito rese conto della gravità della situazione, sottolineata dagli interventi dei nostri parlamentari e avessero subito riconosciuto il lavoro fatto dai nostri parlamentari al Senato, anziché giungere all’inevitabile conclusione solo al secondo passaggio alla Camera, e così far tornare il provvedimento in terza lettura al Senato.

Ma è il risultato che conta. E ora le famiglie degli studenti non dovranno temere aumenti sui supporti didattici. Il Movimento 5 Stelle continuerà ad impegnarsi ad a stare al fianco di tutti quei cittadini che credono che l’istruzione non debba mai rientrare in logiche di risparmio e di contenimento della spesa, così come stava per succedere nel decreto in questione. La guardia rimarrà alta.

Fabrizio Bocchino

Sbloccate le assunzioni per oltre 5.000 Ata

Sbloccate le assunzioni per oltre 5.000 Ata

Finalmente, dopo un intollerabile ritardo di un anno, sono state autorizzate le assunzioni per oltre 5.000 ATA.  Dopo una rapida informativa ai sindacati – la riunione è già stata fissata per domani pomeriggio al ministero –  nella settimana prossima saranno effettuate le nomine, con decorrenza giuridica settembre 2012 così come da noi fortemente sollecitato, insieme agli altri sindacati scuola. Ora – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna –  occorre subito il completamento della terza tranche di assunzioni previste nel piano triennale per docenti ed ATA.

Personale ATA: sbloccate le immissioni in ruolo 2012/2013

Personale ATA: sbloccate le immissioni in ruolo 2012/2013. Un primo risultato della nostra iniziativa

Il MIUR convoca i sindacati giovedì 1 agosto. Chiediamo le assunzioni su tutti i profili. Continua la nostra pressione per risolvere la questione dei docenti inidonei e ITP.

Giovedì 1 agosto, alle ore 15, le organizzazioni sindacali sono state convocate per l’incontro al MIUR riguardante le immissioni in ruolo del personale ATA per l’a.s. 2012/2013.
Si tratta del risultato delle nostre incessanti iniziative lungo tutto un anno e in particolare della proclamazione dello stato di agitazione del personale ATA da parte della FLC CGIL.

Per mesi abbiamo esercitato pressioni sia a livello politico sia ministeriale ed abbiamo intrapreso tantissime iniziative sindacali (a partire dal flash mob del dicembre 2012) e innumerevoli azioni legali (vertenza precari). Da ultimo la FLC CGIL ha attivato la procedura di conciliazione, per arrivare a questo obiettivo.

Ma questo è solo una parte di quello che avevamo chiesto nella nostra piattaforma rivendicativa. Consideriamo infatti incomprensibile il perdurare del blocco sui ruoli per i DSGA e per amministrativi e tecnici.
Chiediamo inoltre una soluzione politica per la collocazione dei docenti inidonei e ITP C999 e C555, che consentirebbe di porre fine all’annosa vicenda che ha determinato lo slittamento delle assunzioni, soprattutto per amministrativi e tecnici. Non c’è ragione che tenga per non procedere immediatamente anche con le immissioni in ruolo dei DSGA.
Non intendiamo desistere dal raggiungimento di questo obiettivo, è un nostro chiaro e indiscutibile impegno con tutti i lavoratori!

Valuteremo di volta in volta gli sviluppi della situazione e ne faremo punto di riflessione anche in vista dell’incontro del tavolo di conciliazione che il MIUR dovrà promuovere sulle problematiche del personale ATA.

Resta fermo il nostro impegno per garantire il rispetto del piano triennale di assunzioni in ruolo di docenti e ATA per il 2013/2014.

Sbloccate 5.300 assunzioni di personale ata

Sbloccate 5.300 assunzioni di personale ata

Sbloccate le assunzioni del personale ata. Il Ministero dell’Economia ha dato l’autorizzazione ad assumere oltre 5.300 unità di personale, dopo che per un anno i posti erano stati “congelati” su tutti i profili in previsone di una possibile destinazione al personale docente inidoneo. Il prolungato blocco ha avuto effetti pesanti per i diretti interessati, che hanno visto inattuato per mesi il loro diritto a un lavoro stabile.

La Cisl Scuola aveva da subito denunciato come inaccettabile una decisione che appariva ingiustificata anche alla luce delle stesse motivazioni addotte dal MEF e si è attivata in ogni sede perché il blocco fosse rimosso, essendo in palese contrasto con l’intesa del 2011 sul piano triennale di assunzioni. Esprime pertanto grande soddisfazione per l’avvenuta autorizzazione alle nomine; per noi è un altro obiettivo importante che corona un’azione sindacale condotta in modo determinato, nonostante un contesto segnato da perduranti difficoltà economiche e fortemente travagliato sul piano politico.

Ora attendiamo che il MEF provveda rapidamente ad autorizzare le assunzioni anche per il 2013/14. Nell’incontro di domani al MIUR verranno definite le modalità per l’immediata assunzione del personale avente titol

Emergenza disabilità

Emergenza disabilità: la FISH incontra i Parlamentari

La FISH in questi giorni sta incontrando vari Parlamentari di tutti gli schieramenti e partiti, avanzando proposte ed evidenziando emergenze.

La FISH non si ferma solo al tema più attuale, quello dell’ISEE, caldeggiando un intervento correttivo sugli aspetti lacunosi del regolamento, ma avvia interlocuzioni sia di sistema che di emergenze nazionali e regionali.

Il Governo ha approvato da qualche settimana il Programma di azione sulla disabilità, un documento ambizioso che riprende i principi generali della relativa Convenzione ONU. Si articola su sette linee di intervento investendo gli aspetti più importanti per la realizzazione della piena inclusione nella vita sociale delle persone con disabilità. Per ogni intervento il Programma individua l’obiettivo e il tipo di azione necessario per conseguirlo. Un Programma che va attuato con l’impegno di tutti gli attori istituzionali e con il coinvolgimento delle associazioni.

Ma nel frattempo nel Paese si raccolgono segnali non incoraggianti. INPS, dopo una fallimentare campagna che in 4 anni ha sottoposto a controllo 800mila persone con disabilità rafforzando stigma e pregiudizio, sta avviando, su mandato del Parlamento, altri 450mila controlli, con spese enormi quanto inutili per l’Erario e con rinnovati disagi per le persone con disabilità.

Le risorse per il Fondo per le politiche sociali e per la non autosufficienza per il 2014 sono pari a zero. Localmente alcune Regioni stanno avviando politiche che riporteranno le persone con disabilità nella marginalità e alla segregazione. Due esempi per tutti: la Regione Marche ha appena approvato una deliberazione che di fatto spinge le persone disabili verso gli istituti, sopprimendo ogni esperienza di piccola comunità, di casa alloggio, di residenzialità.

La Regione Veneto, in questi giorni, sta praticando lo smantellamento del sistema di sicurezza sociale additato ad esempio negli anni scorsi: tagliati 45 milioni al sociale di cui 27 destinati a persone disabili, famiglie, minori, nidi e scuole.

Ma altri segnali preoccupanti arrivano dalla Lombardia (marcia indietro sui contributi per la vita indipendente) o dall’Abruzzo. Per tacere delle Regioni come Calabria e Campania dove la spesa per il sociale e per la disabilità sono da sempre sotto la soglia della dignità.

Sono molti, quindi, i temi evidenziati dalla FISH che intende mantenere una concreta interlocuzione con il Parlamento avendo chiaro che senza politiche, risorse, servizi, l’inclusione delle persone con disabilità rimane un miraggio.

CONTRIBUTI VOLONTARI SCUOLA

CONTRIBUTI VOLONTARI SCUOLA: IL GOVERNO RISPONDE AL M5S : “RIBADITO IN DUE CIRCOLARI CHE I CONTRIBUTI NON SONO OBBLIGATORI, ATTIVATE VERIFICHE NELLE SCUOLE”
Risposta del sottosegretario Galletti all’interrogazione del Movimento 5 Stelle a prima firma Fabrizio Bocchino

Il Governo, tramite il sottosegretario all’istruzione Galletti ha risposto all’interrogazione del Movimento 5 Stelle a prima firma Fabrizio Bocchino sull’obbligatorietà dei contributi scolastici. Galletti ha informato che “con le circolari del 20 marzo 2012 e del 7 marzo 2013, si è ribadito con fermezza che i contributi deliberati dal consiglio d’istituto sono volontari”.  Il sottosegretario ha poi informato che sono ” invitati i competenti direttori degli Uffici scolastici regionali a verificare le prassi adottate dalle scuole, raccogliendo eventuali segnalazioni e adottando anche provvedimenti disciplinari a carico dei dirigenti scolastici nel caso vengano riscontrati abusi e violazioni”.  “Il Dicastero è a conoscenza di numerosi casi di intervento, intrapresi proprio a seguito delle segnalazioni delle famiglie, che hanno avuto una conclusione positiva” ha spiegato Galletti a Bocchino. Il Movimento 5 Stelle aveva richiesto di quantificare i contributi volontari per le scuole e Galletti a nome del governo ha informato che “ad oggi risulta un importo di 519 milioni di euro per spese con vincolo di destinazione (di cui 399 milioni relativi ai contributi per le spese denominate “gite scolastiche”) e di 187 milioni di euro senza vincolo di destinazione”. Ringraziando per la risposta Bocchino il parlamentare al Senato del Movimento 5 Stelle  ha “invitato il Governo a prendere in considerazione misure diverse, come ad esempio la posticipazione del contributo, per sottolineare la non obbligatorietà del versamento e la non subordinazione ad esso dell’iscrizione”. “Riconosciamo comunque che dette somme costituiscono un pilastro su cui si fonda la scuola, ribadendo tuttavia come ciò non debba essere scaricato sulle famiglie” ha concluso Bocchino dichiarandosi soddisfatto della risposta e sollecitando “il Governo a monitorare l’andamento del contributo e ad intervenire con fondi aggiuntivi qualora dovessero riscontrarsi eccessivi decrementi”.

Attenzione alle scorciatoie nel concorso per Dirigenti Scolastici in Lombardia

In merito al Concorso per Dirigenti Scolastici in Lombardia, il giorno 24 Luglio 2013 il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, in risposta alla interrogazione parlamentare della deputata del PD Maria Coscia, ha riferito di essersi fatta promotrice di un intervento normativo che “contemperi il giudicato e l’esigenza di dare figure di vertice alla scuola”. Il ministro ha altresì affermato che tale norma potrebbe essere inserita  in un provvedimento urgente del Governo.
Dalle commissioni parlamentari istruzione, ci giungono informazioni per le quali esisterebbero proposte volte ad aggirare nella sostanza  il risultato della sentenza del Consiglio di Stato, che ha giudicato la vecchia graduatoria del concorso  “non precettiva” e quindi “non impugnabile”.
Nell’ipotesi in cui tale provvedimento o altro atto amministrativo dovesse conferire degli incarichi di presidenza sulla base della graduatoria annullata dal CDS con sentenza 3747/2012, vedremmo concretizzarsi la peggiore delle situazioni, ovvero l’innescarsi di un processo di azioni legali che potrebbero annullare atti ritenuti aggiramenti del giudicato, in tutela di quanto ordinato dal su citato dispositivo del Consiglio di Stato.
In questo modo, un intervento pensato a soccorso della scuola lombarda, potrebbe addirittura procurare maggiori danni di quanto non sia sin qui accaduto.

Comitato Articolo  97 Lombardia

[Alcuni docenti hanno pensato che fosse utile dare vita a un comitato che si ponesse il compito di preservare i principi costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità dall’am

Classi pollaio e diritto al sostegno

Classi pollaio e diritto al sostegno: la Commissione Istruzione del Senato approva la risoluzione del Movimento 5 Stelle che impegna il Governo a ridurre il numero di alunni per classe e ad assegnare i docenti di sostegno senza vincoli numerici.

 

Anief-Confedir: accolte le nostre denunce, ora si operi per un impianto normativo adeguato a garantire sicurezza nelle aule e supporto adeguato agli alunni con problemi di apprendimento certificati. In caso contrario, il sindacato invita i gruppi di lavoro di Gliss e Glh a sollecitare le famiglie perché non si facciano privare di un diritto fondamentale per la crescita e l’integrazione dei ragazzi con disabilità.

 

Finalmente dai banchi del Parlamento giungono segnali importanti per riportare il numero degli alunni per classe ad una quantità ragionevole e permettere di nominare i docenti di sostegno prescindendo dagli irrazionali “tetti” imposti dall’amministrazione scolastica: la VII Commissione del Senato ha infatti approvato una mozione, primo firmatario il sen. Fabrizio Bocchino (M5S), attraverso la quale viene indicato all’Esecutivo di “introdurre modifiche alla normativa vigente volte al ridimensionamento del numero massimo di alunni per classe, con particolare riguardo alle disposizioni relative alla formazione delle classi negli istituti secondari di secondo grado”.

 

Nella stessa mozione viene anche indicato al Governo di “adottare le più opportune iniziative, volte a dare concretezza a quanto già previsto per l’assegnazione degli insegnanti di sostegno agli alunni diversamente abili, svincolando tale assegnazione da logiche puramente numeriche e di contenimento della spesa al fine di garantire la piena promozione dei bisogni di cura, di istruzione e di partecipazione alle normali e quotidiane fasi di vita”.

 

Secondo Anief-Confedir questa mozione rappresenta un primo importante passo per rivedere alcuni dei parametri, contrassegnati da mere esigenze di bilancio, introdotti durante il mandato Gelmini e che hanno condotto molte delle nostre scuole verso un’involuzione qualitativa della loro offerta formativa. Oltre che verso il sistematico calpestamento del diritto all’istruzione, peraltro costituzionalmente protetto.

 

Già da diverso tempo, il sindacato si è espresso favorevolmente verso la mozione presentata e approvata in Senato il 30 luglio: la sua approvazione impegna ora il Governo a predisporre una nuova normativa che metta freno alla pratica adottata negli ultimi anni dagli uffici scolastici di creare delle classi con un sempre più alto numero di alunni. Mettendo, in tal modo, a serio rischio l’inidoneità delle stesse a contenere gli alunni in condizioni di sicurezza, integrazione e regolare apprendimento.

 

Anief-Confedir solo 20 giorni fa aveva denunciato che queste condizioni non sono più dei casi sporadici, come sostengono dal Miur. Quelli che erano nati, durante la gestione Gelmini, come limiti numerici da adottare in casi eccezionali, sono purtroppo diventati la norma: nella scuola d’infanzia si è passati da 28 a 29 alunni, alla primaria da 25 a 28 ed alle superiori sono concesse deroghe fino alla presenza di 33 alunni per classe. Con “punte” di prime classi, in particolare alle superiori, come il caso delle Marche di qualche settimana fa, composte anche da 37 alunni. Dimenticando che, prima di tutto per motivi di sicurezza, la normativa vigente prevede che in un’aula non possono essere presenti più di 26 individui, compresi gli insegnanti e l’eventuale ulteriore personale a qualunque titolo presente. E che, in presenza di alunni disabili, il numero del gruppo-classe dovrebbe essere al massimo di 20, al fine di facilitare i processi di integrazione  e di inclusione.

 

La mozione approvata in Senato – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – rappresenta quindi un documento condiviso davvero importante. Perché finalmente, tra i vari argomenti affrontati, segnala con chiarezza al Governo l’alto disagio che tantissimi studenti, docenti e addetti scolastici sono costretti a vivere all’interno delle scuole. Mettendo a rischio la loro sicurezza e il diritto ad uno studio in ambienti adeguati”.

 

La mozione, inoltre, sensibilizza il Governo e predisporre una nuova normativa per la formazione dell’organico di sostegno, facendo riferimento alla sentenza n. 80 del 26 febbraio 2010 con cui la Corte Costituzionale ha eliminato dall’ordinamento le disposizioni limitative contenute nell’art. 2, commi 413 e 414 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che fissavano rigidamente un limite al numero degli insegnanti di sostegno. Ma quella sentenza “faro”, che ha spazzato via la possibilità di assumere con contratti a tempo determinato altri insegnanti, in deroga al rapporto docenti–alunni, pur se in presenza di alunni portatori di disabilità gravi, sino ad oggi non ha avuto applicazione pratica.

 

Su questo versante – ricorda Pacifico – la mozione approvata al Senato è provvidenziale. Perché i nostri governanti non potranno più non tenerne conto. Ma la guardia deve rimanere alta. Basta riflettere su quanto accaduto di recente, quando il nostro sindacato ha denunciato che dal prossimo anno scolastico un’interpretazione parziale della normativa sui BES, fornita dal ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, avrebbe voluto assegnare gli insegnanti di sostegno specializzati solo gli alunni disabili gravi. Le nostre pressioni hanno inoltre convinto il Miur a confermare l’organico di sostegno esistente e a concedere ulteriori posti di sostegno in presenza di ulteriori casi certificati”.

 

La mozione approvata in VII Commissione al Senato, dunque, deve essere un primo passo verso l’ottenimento di misure normative che garantiscano la salvaguardia di due punti fermi di un sistema scolastico moderno: da un lato, la sicurezza di chi vive e opera negli edifici scolastici; dall’altro, il rispetto della volontà espressa dall’equipe medica, psicopedagogica e, a seguire, dai gruppi di lavoro interni agli istituti, Gliss e Glh, istituiti proprio per garantire l’adeguato apprendimento scolastico di tutti gli alunni disabili certificati.

 

Anief-Confedir torna a sollecitare coloro che fanno parte dei gruppi di lavoro e che operano a favore degli alunni con disabilità certificata a sollecitare le famiglie di tali ragazzi perché non si facciano privare di un diritto fondamentale per la loro adeguata crescita e integrazione: quando le ore assegnate dalla struttura sanitaria si discostano dall’entità prefissata, non occorre rassegnarsi e subire questo abuso. Tutti coloro che sono interessati ad avere adeguato supporto possono scrivere a sostegno@anief.net e segnalare i casi di mancato rispetto della normativa in vigore.

Esami di Stato: il tabù delle bocciature confonde i risultati e li rende meno credibili

da FIRSTonline

Scuola – Esami di Stato: il tabù delle bocciature confonde i risultati e li rende meno credibili

Negli ultimi esami di Stato più promossi e più voti massimi ma si tratta di indicatori dubbi perchè il timore dei ricorsi amministrativi consiglia ai docenti di evitare bocciature – Ma la politica opportunistica dei todos caballeros ha conseguenze pesanti all’università e nel mondo del lavoro – La denuncia del Gruppo di Firenze e l’opinione di Bragantini

di Donatella Purger

“Nella tua prova scritta di italiano, hai definito Falcone e Borsellino due ‘ispettori’: sai che cos’è il pool antimafia?” “Un’associazione di volontariato”.

Non è una barzelletta, è un brano di colloquio dell’esame di Stato da poco concluso.

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito proprio in questi giorni i dati riguardanti gli esiti dell’esame di Stato: in aumento gli ammessi all’esame (circa un punto più dello scorso anno); lievemente superiore anche il numero delle promozioni e dei voti massimi. A completare il quadro, si registra una diminuzione del numero degli studenti che sono stati promossi a fatica con voti strettamente sufficienti (circa un punto in meno dei risultati 2012).

Gli studenti italiani sono quindi diventati più bravi? Così sembrerebbe.

A frenare però la soddisfazione che i dati sembrano alimentare, ci sono due considerazioni.

In primo luogo, le carenze dei neodiplomati costituiscono un fatto assodato. Sono così diffuse che le Facoltà universitarie devono predisporre corsi di recupero per coloro che rivelano grandi limiti nei test d’ingresso.

“Il problema della preparazione di base dei neoiscritti è pesantissimo – dice il professor Renzo Bragantini, ordinario di Letteratura italiana alla “Sapienza” – e le difficoltà maggiori sono di pertinenza lessicale. Ricordo addirittura una laureanda triennale che non conosceva il significato del verbo ‘nuocere’, caso estremo certamente, ma significativo. Coloro che provengono da condizioni culturalmente modeste raramente trovano nella scuola l’opportunità di elevare il loro livello di istruzione”.

Qualcosa quindi non torna nel tasso elevato e crescente delle promozioni alla maturità che tocca la quasi totalità degli studenti in uscita dalle scuole superiori. L’esame di Stato è forse una prova non così scontata? Ci vorrebbe qualche bocciatura in più?

Le commissioni però hanno quasi l’impossibilità di bocciare perché il loro lavoro è vincolato da un ginepraio di formalismi e di burocrazia. Il caso del candidato che non conosceva il pool antimafia è certamente un caso limite ma rappresenta anche la punta di un icerberg. Inutile dire che il candidato, nonostante l’incommensurabile strafalcione e una preparazione molto lacunosa e superficiale, è stato promosso. La Commissione d’esame non era lassista e poco attenta, ma doveva fare i conti con diversi vincoli, il primo dei quali era legato al curriculum scolastico. Lo studente aveva frequentato per un quinquennio in modo non certo esemplare ma quasi normale ed era stato ammesso perché il consiglio di classe a maggioranza aveva portato a sufficienza un voto basso.  Il quadro poteva permettergli, insomma, di ricorrere alla Giustizia amministrativa se non avesse superato l’esame. Perciò i commissari non se la sono sentita di incorrere nei rigori di qualche sentenza del TAR.  Del resto, nello scorso anno scolastico, una sentenza del Consiglio di Stato consentì a una ragazza, sorpresa a copiare, la promozione perché il suo curriculum scolastico era stato regolare. Il “Gruppo di Firenze”, coraggioso blog che da tempo denuncia i punti critici nella scuola italiana, dichiara “…chi ha la responsabilità di decidere bocciature e sanzioni disciplinari nella scuola sa benissimo che il ricorso è sempre in agguato; e che le probabilità di vedersi dare torto da un giudice sono molto alte, anche nel caso che non si siano commessi errori da parte di colleghi poco attenti o impreparati. Non meraviglia quindi che questo timore stia scalando rapidamente la disdicevole classifica dei pretesti con cui alcuni presidi e alcuni colleghi si scrollano volentieri di dosso le loro responsabilità.”.

Vincoli di ogni genere legano le mani alle commissioni che sembrano così chiamate solo a ratificare l’operato delle scuole, senza poter dare un peso adeguato a prove d’esame in molti casi carenti. Ma così l’autorefenzialità della scuola non viene nemmeno scalfita e l’oggettività della valutazione rimane una chimera. Quando si parla di valorizzazione del merito, è inevitabile che si debba chiamare in causa anche la penalizzazione del demerito. Una prova d’esame carente dovrebbe perciò poter invalidare un periodo di studi di durata quinquennale sì ma spesso stentato e improduttivo, nell’intento di restituire dignità all’esame e incentivo allo studio e alla preparazione individuale.

Sembra invece che l’unica preoccupazione sia quella di tranquillizzare le ansie dei candidati, spesso infondate ed esagerate.

E’ vero che sono stati cercati correttivi come il bonus valido per l’ammissione all’Università rapportato alla media dei voti della commissione e della scuola, ma basterà? E l’immissione nel mondo del lavoro? Non bisogna dimenticare che una grande parte di diplomati si rivolge proprio al mondo del lavoro dove il possesso di competenze, soprattutto quelle chiave, non è certo un requisito di scarsa importanza.

Forse è giunto il momento che, a distanza di quattordici anni dall’introduzione dell’esame di Stato al posto della vecchia maturità, ci si cominci a interrogare sul senso, sul valore e sulla funzione della prova che così come si svolge ora sembra mostrare tante contraddizioni. Ma soprattutto la valutazione nel suo complesso richiede un’attenzione rigorosa e un serio ripensamento.

Educazione&Scuola Newsletter n. 1031

Educazione&Scuola Newsletter n. 1031

Luglio 2013

Su Educazione&Scuola

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Anief continua la campagna di adesione ai ricorsi per sbloccare gli aumenti di stipendio al personale di ruolo, valutare per intero ai fini giuridici ed economici tutti gli anni di precariato, dare gli scatti di anzianità ai precari ai sensi delle recenti sentenze della Corte costituzionale e della Corte di giustizia europea. Il sindacato rimane vigile sulla converione in legge del decreto che ripristina le vecchie regole per TFR/TFS e sull’emendamento che cancella l’orario dei docenti a 24 ore. Nel frattempo, ricordiamo a tutti i docenti di ruolo o laureati dopo il 2002 che entro il 7 novembre possono aderire al ricorso per partecipare al concorso a cattedra, richiedendo le istruzioni operative e presentando la domanda.


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Notizie

31 luglio “Decreto del Fare” al Senato

La 7a Commissione del Senato esamina, in sede consultiva per le Commissioni riunite I e V, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, già approvato dalla Camera

31 luglio Personale inidoneo e ITP in 7a Senato

Prosegue nella 7a Commissione del Senato l’esame congiunto dei disegni di legge in materia di transito del personale docente dichiarato permanentemente inidoneo e di insegnanti tecnico-pratici nei ruoli …

31 luglio Unione nazionale Gruppi sportivi scolastici in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera esamina il DdL sull’Istituzione dell’Unione nazionale dei gruppi sportivi scolastici.

30 luglio Edilizia scolastica in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera prosegue l’indagine conoscitiva sulla situazione dell’edilizia scolastica in Italia

30 luglio Sovraffollamento aule scolastiche in 7a Senato

La 7a Commissione del Senato conclude l’esame dell’affare assegnato circa il sovraffollamento delle classi scolastiche (atto n. 64) ed approva un nuovo schema di risoluzione

26 luglio Città metropolitane e Province in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 26 luglio, esamina un DdL relativo a “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”

24 luglio Concorso DS e Scuole paritarie alla Camera

Il 24 luglio, alla Camera, il ministro dell’Istruzione risponde ad interrogazioni a risposta immediata

24 luglio Pensioni Scuola in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera esprime parere favorevole sulla Modifica all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in …

18 luglio Accesso programmato: il numero degli iscritti

Chiuse le procedure di iscrizione ai test di Medicina/Odontoiatria, Veterinaria e Architettura

Risultati Scrutini a.s. 2012-2013

Il MIUR rende noti i risultati degli scrutini finali dell’a.s. 2012-2013

12 luglio Nuovi Capi Dipartimento

Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri sono nominati i nuovi Capi Dipartimento del MIUR

11 luglio Prove Invalsi 2013 – Presentazione del Rapporto Nazionale

L’11 luglio si svolge il convegno “Le prove Invalsi 2013 – Presentazione del Rapporto Nazionale”

5 luglio Abolizione Province e Trasparenza in CdM

All’esame del Consiglio dei Ministri due disegni di Legge per l’Abolizione delle Province e per la Trasparenza

4 luglio Nomine Dirigenti Scolastici A.S. 2013-2014

564 i posti disponibili per le nomine degli idonei nelle graduatorie del concorso a dirigente scolastico, richiesti dal MIUR al MEF per il prossimo anno scolastico

 


Norme

Nota 29 luglio 2013, Prot. n . 7812

Pubblicazione movimenti personale ATA a.s. 2013/14. Proroga termini

Disegno di Legge (Camera, 26.7.13)

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia

Decreto Direttore Generale 25 luglio 2013, n. 58

Attivazione di corsi speciali per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento

Delibera AGCom 25 luglio 2013, n. 452

Schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo …

Nota 25 luglio 2013, AOODGPER Prot. n.7704

Incompatibilità dirigenti scolastici. Decreto legislativo n. 39/2013

Ipotesi CCNI (MIUR, 24.7.13)

ipotesi di Contratto collettivo nazionale integrativo per la formazione del personale docente, educativo e ATA

Avviso 24 luglio 2013

Bando per la raccolta di progetti congiunti di ricerca tra Italia e Argentina

Avviso 24 luglio 2013

Avviso per il posto di Head of Networks Section presso lo European Centre for Medium-Range Weather Forecast, Reading (UK)

Avviso 23 luglio 2013

Prima edizione dei giochi della matematica a squadre del mediterraneo (Mediterranean Youth Mathematical Championship MYMC), Roma 18 e 19 luglio 2013

Avviso 22 luglio 2013

Approvate con Decreti Direttoriali (prot n. 1417 e prot. n. 1418 del 19 luglio 2013) le graduatorie relative al Bando Start Up. Ammissione alla seconda …

Avviso 19 luglio 2013

Tutti premiati gli studenti che hanno rappresentato l’Italia alle Olimpiadi Internazionali della Fisica

Decreto Direttoriale 19 luglio 2013, n. 1418

Esiti valutazione Linea 4 – Contamination Lab

Decreto Direttoriale 19 luglio 2013, n. 1417

Esiti valutazione Linea 1 – Big Data, Linea 2 – Cultura ad Impatto ad Aumentato, Linea 3 – Social Inovation Cluster

Nota 19 luglio 2013, AOODGPER Prot. n.7494

Decorrenza giuridica ed economica dei contratti a tempo determinato – Anno scolastico 2013/2014

Avviso 19 luglio 2013

Una medaglia d’oro e due di bronzo per la squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2013

Protocollo d’Intesa MIUR – SAIt

Olimpiadi italiane di Astronomia, Olimpiadi Internazionali di Astronomia; Scuole estive di formazione e divulgazione della cultura scientifica e delle …

Protocollo d’Intesa MIUR – Assovetro

Educazione ambientale e alla sostenibilità. Risparmio energetico e riciclo. Percorsi di alternanza scuola-lavoro

Nota 18 luglio 2013, Prot. MIURAOODGOS n. 4039

Composizione squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia

Sentenza Corte Costituzionale 18 luglio 2013, n. 203

Giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative …

Nota 18 luglio 2013, AOODGSC Prot. n. 4907

Monitoraggio delle azioni e delle risorse assegnate per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare, per l’anno scolastico 2012 – 2013 (ex L. 440/1997): …

Avviso 18 luglio 2013

LLP. Label Europeo delle lingue edizione 2013. Rese note le scuole vincitrici

Decreto Direttore Generale 17 luglio 2013

Concorso pubblico, per esami, a 2 posti di dirigente amministrativo di seconda fascia nel ruolo del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della …

Avviso 16 luglio 2013

Operazioni di ricostituzione dei plichi contenenti le prove scritte del concorso a n. 355 dirigenti scolastici per la Regione Lombardia (Decreto del Direttore …

Avviso 16 luglio 2013

Esiti esami di Stato – funzione di esportazione dati

Nota 15 luglio 2013, AOODGOS Prot. n. 3965

Progetto di sostegno ai Licei Scientifici Opzione Scienze Applicate per l’attuazione delle lndicazioni Nazionali relative agli insegnamenti della Fisica, …

Avviso MAE 15 luglio 2013

Graduatorie provvisorie delle prove di accertamento linguistico – suddivise per le aree linguistiche francese, inglese, spagnolo e tedesco, relative …

Nota 15 luglio 2013, Prot. MIURAOODGOS n. 3970

“La Matematica nel Medioevo” – Premio “Bruno Rizzi” a.s. 2013-2014

Nota 15 luglio 2013, AOODGOS Prot. n. 3968

Progetto PP&S. Seminario residenziale di formazione 4-7 settembre 2013- Roma Scuola Superiore dell’Amministrazione degli lnterni (S.S.A.I.)

Avviso 15 luglio 2013, AOODGIR Prot. n. 1863

Avviso di disponibilità posto di funzione dirigenziale non generale presso la Direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca del Ministero …

Nota 15 luglio 2013, Prot. MIURAOODGOS n. 3964

“Raccontare il Medioevo” – Concorso di scrittura creativa a.s. 2013-2014

Nota 12 luglio 2013, Prot. n. 4619

Monitoraggio delle azioni e dei progetti finanziati per l’a.s. 2012/2013, ai sensi dell’art.9 CCNL 2006 – 2009 – Misure incentivanti per progetti …

Avviso 12 luglio 2013, AOOUFGAB Prot. n. 14321

Avviso di disponibilità posto di funzione dirigenziale non generale presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro di cui all’articolo 10, comma …

Avviso 12 luglio 2013

“Concorso pubblico, per esami, a 20 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area …

Sentenza TAR Abruzzo 11 luglio 2013, n. 710

Annullamento del decreto del direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo di approvazione dell’elenco dei candidati ammessi a sostenere …

Nota 9 luglio 2013, Prot.n. MPIAOODGRUREG.UFF./ 10880

Nuovo contingente degli incarichi dirigenziali non generali da conferire ai sensi dei commi 5bis e 6 dell’art. 19 del D.L.gs. 165/01

Avviso 8 luglio 2013

Conclusione I fase di monitoraggio sui 595 Istituti che hanno attivato l’opzione Scienze Applicate. Progetto a sostegno dei Licei Scientifici Opzione …

Decreto Direttore Generale 8 luglio 2013

Concorso pubblico, per esami, a 2 posti di dirigente amministrativo di seconda fascia da adibire agli specifici compiti e funzioni curati dai Sistemi Informativi …

Avviso 5 luglio 2013

Nota 4 luglio 2013, Prot.n. 988

Linee guida per la progettazione della sessione di formazione civica e di informazione, di cui all’articolo 3 del DPR 179/2011

Circolare Ministeriale 4 luglio 2013, n. 18

Anno scolastico 2013/2014 – adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto

Sentenza Consiglio di Stato 4 luglio 2013, n. 3747

Concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado …

Avviso 4 luglio 2013, Prot. 4515

Pubblicazione elenco completo debiti in pagamento decreto-legge 8 aprile 2013 n. 35 ai sensi dell’art 6 comma 9 ultimo periodo

Nota 4 luglio 2013, Prot. n. AOODGPER 6894

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2013/14. Presentazione domande

Sustainable Development Solutions for the Mediterranean Region

Intervento Ministro On. Prof. Maria Chiara Carrozza

Nota 3 luglio 2013, Prot. n. AOODGPER.6775

Trasmissione Direttiva n. 20 del 24 maggio 2013 concernente la conferma degli incarichi di presidenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, …

Nota 3 luglio 2013, MIURAOODGSSSI Prot. n. 1700/RU/U

Consiglio orientativo Anno Scolastico 2012/2013: precisazioni

Decreto Ministeriale 2 luglio 2013, Prot.n. 579

Prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’anno scolastico 2013/2014

Nota 2 luglio 2013, Prot.n. 4372

Rilevazione oneri compensi Esami di Stato per l’anno scolastico 2012/2013

Nota 2 luglio 2013, Prot.n. 4389

II Edizione Concorso “Onesti nello Sport”

Avviso 2 luglio 2013

Alleanza Europea per l’Apprendistato

Nota 2 luglio 2013, Prot.n. 4371

Rilevazione oneri indennità di lavoro notturno, festivo, notturno/festivo, indennità di bilinguismo e trilinguismo, indennità di direzione sostituzione …

Nota 2 luglio 2013, Prot.n. 4373

Rilevazione SIDi fabbisogni/eccedenze pagamenti supplenze – A.F. 2012

Ordinanza Consiglio di Stato 2 luglio 2013, n. 2452

Riforma della sentenza del T.A.R. TOSCANA – FIRENZE, SEZIONE I n. 646/2013

Nota 1 luglio 2013, MIURAOODGSSSI prot. n. 1655/RU/U

Rilevazione scrutini analitici – Dati alunni con sospensione dal giudizio e finanziamento corsi di recupero

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Onorare il mandato ricevuto

di Enrico Maranzana

L’inadeguatezza culturale dei sindacati scuola

di Enrico Maranzana

Novità per le certificazioni sanitarie scolastiche

di Gennaro Palmisciano

Con-correre al futuro

di Gabriele Boselli

L’omologazione del pensiero del ministro M.C. Carrozza

di Enrico Maranzana

Codice disciplinare e di comportamento della Scuola

di Dario Cillo

Quando il gatto non c’è i topi ballano

di Gennaro Palmisciano

Il regolamento Invalsi… un obbrobrio

di Enrico Maranzana

Riforma Scuola – XVI Legislatura (2008 – 2013)

a cura di Dario Cillo – ultimo aggiornamento: 4 luglio 2013

in Esami

Esiti Esami di Stato 2012-13

Il MIUR rende noti i primi dati sugli esiti degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di Istruzione …

Pensieri dopo gli Esami di Stato 2012/2013

di Bianca Fasano

Il livello globale di maturazione al termine dell’esame conclusivo del primo ciclo

di Federico Salari

Uno sguardo dal Friuli

di Stefano Stefanel

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

22/07/2013 – PON FESR “Ambienti per l’Apprendimento” Verifica dei mandati quietanzati

Nota 7848 del 17 luglio 2013

12/07/2013 – Applicazione della dematerializzazione per le ricevute dei modelli CERT e REND

Circ. prot. 7756 del 12 luglio 2013 e allegato

12/07/2013 – Progetto “Task force”:Seminario Catania 19 luglio 2013

Nota prot. n. 7647 del 08 luglio 2013

in Famiglie

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

in Handicap&Società di Rolando Alberto Rorzetti

Convegni, Incontri, Seminari, Concorsi 2013

a cura di Rolando Alberto Borzetti

Avviati nuovi CP Istruzione Adulti

di Salvatore Nocera

Riaffermato diritto sostegno per discriminazione

di Salvatore Nocera

Organici di fatto di sostegno per l’a.s. 2013-14

di Salvatore Nocera

Il P.A.I. – Piano delle Attività Inclusive

di Salvatore Nocera

Compenso per chi assiste gli alunni con disabilità agli esami di maturità

di Salvatore Nocera

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Educare al Fair Play

di Vincenzo Andraous

No slot no droga

di Vincenzo Andraous

in LRE di Paolo Manzelli

IL CERVELLO QUANTICO

di Paolo Manzelli

Health aspects of probiotics

di Bruno Biavati

in Mobilità

Mobilità 2013-2014

25 luglio: termine ultimo presentazione domande Utilizzazione/Assegnazione provvisoria Personale Docente …

in Psicologia

Nascondino

di Adriana Rumbolo

in Recensioni

M. Murgia, L’incontro

di Antonio Stanca

J. Otsuka, Venivamo tutte dal mare

di Antonio Stanca

G. Vasta, Il tempo materiale

di Antonio Stanca

J.-F. Gayraud e J. de Saint Victor, I nuovi orizzonti del crimine organizzato

di Giovanna Corradini

E. Cozarinsky, Ultimo incontro a Dresda

di Antonio Stanca

AA.VV. (a cura di M. Faggioli), Fare didattica nella classe multimediale

Dall’esperienza al modello

T. Kessler, Keith

di Gianfranco Purpi

in Statististiche


Risultati Scrutini a.s. 2012-2013

Il MIUR rende noti i risultati degli scrutini finali dell’a.s. 2012-2013

RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI 2012-­13

INVALSI

in Stranieri

FAQ – Riconoscimento Professione Docente

Formazione mista Italia – altri Paesi comunitari

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Invalsi vs Miur?

di Maurizio Tiriticco

Apprendistato a 14 anni? No! La soluzione è un’altra!

di Maurizio Tiriticco

Dell’Invalsi o del grande fratello

di Maurizio Tiriticco

 


Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

La scuola italiana: ovvero come tramandare le differenze sociali

da Il Fatto Quotidiano

La scuola italiana: ovvero come tramandare le differenze sociali

di Fondazione Condividere

E’ ormai risaputo che la crisi iniziata nel 2008 ha acuito in modo significativo le differenze sociali, schiacciando verso il basso una buona parte della classe media e provocando un rilevante spostamento di risorse verso una fascia sempre più ristretta ed elitaria della popolazione.

A questo fenomeno hanno certamente contribuito in modo determinante le manovre di politica monetaria delle banche centrali che sono andate ad esclusivo beneficio del sistema bancario e degli investitori privati che già potevano contare su rilevanti patrimoni. Le manovre di drastica riduzione delle spese poste in atto dal governo Monti con l’ultima legge di stabilità hanno però sortito l’effetto di garantire l’asimmetria nella distribuzione delle risorse anche per le generazioni future.

Leggendo alcuni dati estrapolati dai bilanci delle province lombarde vengono si rimane sconcertati: i tagli lineari imposti dalla legge di stabilità e dai rigidi quanto assurdi vincoli europei hanno messo in ginocchio la scuola pubblica e di questo non possiamo che ringraziare appunto il governo Monti, di certo geneticamente più sensibile alle istanze delle scuole private. Qualche cifra che riguarda i budget delle Province per gli investimenti, esclusa quindi la spesa corrente:

  • La Provincia di Milano quest’anno avrà a disposizione un budget sceso ad 80.000 euro (non è un refuso, sono proprio 80.000) rispetto ai 300.000 euro dello scorso anno. Su un totale di 160 scuole presenti nella provincia, saranno disponibili ben 500 euro a scuola
  • La Provincia di Bergamo avrà invece a disposizione ben 7.000 euro rispetto ai 35.000 del 2012
  • La Provincia di Como 39.000 invece dei 195.000 dello scorso anno

e gli esempi potrebbero continuare… Questa situazione disastrosa mal si concilia con i proclami, nel settembre 2012, dell’allora Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo che prometteva grandi stanziamenti per dotare tutte e 100.000 le scuole medie e superiori di supporti digitali: se va bene, gli studenti quest’anno dovranno ringraziare di trovare un banco su cui sedersi.

E’ perciò chiaro che le nuove tecnologie, indispensabili per una scuola al passo coi tempi, saranno disponibili solo per i figli di coloro che potranno permettersi di pagare la retta di una scuola privata, cioè una assoluta minoranza della popolazione. In questo modo si ottiene l’effetto di tramandare di padre in figlio le differenze sociali già oggi sempre più evidenti: chi potrà pagare avrà il meglio per i suoi figli mentre gli studenti delle scuole pubbliche, nello zaino, al posto del tablet, potranno mettere al massimo il rotolo di carta igienica, altro bene indispensabile che manca ormai da anni nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.

Un paese che non investe sulle nuove generazioni è condannato ad un declino sociale ed economico sempre maggiore ma forse non dobbiamo stupirci se ricordiamo che il mai compianto ministro Tremonti, nel corso di un Consiglio dei Ministri, rispose al collega che protestava per i tagli che “con la cultura non si mangia”

Assunzioni, poche e incerte

da ItaliaOggi

Assunzioni, poche e incerte

A fronte di 25 mila cattedre disponibili, 12 mila stabilizzazioni. Sindacati sul piede di guerra

Rischiano di slittare di un anno per i vincitori di concorso  di Alessandra Ricciardi

A fronte di 25.367 posti disponibili, sarebbero poco meno di 12 mila le assunzioni richieste dal ministero dell’istruzione al Tesoro per il prossimo anno scolastico. Sottratti gli 8 mila esuberi, anche se su classi di concorso ovviamente diverse da quelle per le quali c’è disponibilità di posti, resterebbero dunque senza copertura altre 5 mila cattedre.

Ma non solo. Chi ha partecipato all’ultimo concorso rischia di dover saltare un anno: perché lì dove gli orali sono ancora in svolgimento, e dunque le graduatorie non saranno definitive per fine agosto, non si può procedere alle immissioni. E dunque si dovrebbero utilizzare per le assunzioni i candidati delle graduatorie permanenti, recuperando poi la volta successiva sulle liste del concorso. Per evitare prevedibili tensioni e proteste dei vincitori di concorso, un’altra ipotesi a cui stanno lavorando a viale Trastevere è che si provveda a immissioni anche a anno già avviato, così da assumere da entrambe le liste, ma solo in punta di diritto: l’assunzione così varrebbe giuridicamente già dal prossimo primo settembre, salvo gli effetti economici che decorrerebbero dalla data reale di inizio del contratto. Tutte ipotesi che non fanno altro che alimentare la tensione e la preoccupazione da parte degli aspiranti a una cattedra fissa, che si tratti di iscritti nelle graduatorie permanenti o di concorso. La vertenza, che ad oggi è gestita a livello centrale con i sindacati, minaccia a settembre di esplodere. Tutte le sigle, davanti a un precariato che supera le 150 mila unità, sono concordi nel chiedere un cambio di passo della politica nella gestione del personale e del reclutamento. «L’aver dato copertura solo a 2 posti disponibili su tre ci rende come Paese anche deboli davanti a eventuali censure per violazioni del diritto comunitario», dice Rino di Meglio, responsabile della Gilda degli insegnanti, «perché si tratta di posti disponibili in organico di diritto ed è su questi che è indifendibile la reiterazione oltre i tre anni dei contratti a tempo determinato. I ricorsi fioccheranno». Punta il dito contro una politica «che non fa altro che alimentare il precariato», Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil. Che poi ricorda al ministro dell’istruzione MariaChiara Carrozza «la promessa di stabilizzare 27 mila docenti di sostegno, ma che fine ha fatto?». Per Massimo Di Menna, numero uno della Uil scuola, «il problema non può più essere tamponato ricorrendo a poche migliaia di assunzioni l’anno. Sul precariato serve un confronto reale e proposte concrete». Intanto sta esplodendo anche la vertenza per la stabilizzazione del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. «Le assunzioni sono ferme dall’anno scorso nonostante rientrassero nelle previsioni del piano triennale di assunzioni varato col decreto interministeriale 3 agosto 2011», spiega la Cisl scuola di Francesco Scrima. Per questo in una nota inviata al ministero, e sottoscritta da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda, i sindacati chiedono che si proceda da subito alle assunzioni, «anche per evitare negative ripercussioni sull’avvio del nuovo anno scolastico». I posti in ballo dal prossimo settembre sarebbero 3mila.

Il problema della partita delle stabilizzazioni è sempre di ordine finanziario, quella coperta che è troppo corta e su cui il Tesoro non sembra disposto a chiudere un occhio.

Precari ai blocchi di partenza

da ItaliaOggi

Precari ai blocchi di partenza

Attesa per oggi in Gazzetta ufficiale la pubblicazione del decreto che apre ai Tfa speciali

Valutabile il servizio reso in diverse classi di concorso

 di Antimo Di Geronimo

Precari ai blocchi di partenza in vista dei corsi speciali per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento. Dovrebbe essere pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, infatti, il decreto dirigenziale che dà il via ai Tfa speciali (tirocini formativi attivi) ribattezzati Pas: percorsi speciali per l’abilitazione all’insegnamento.

Il bacino dei potenziali interessati è stimato tra gli 80mila e i 90mila aspiranti docenti. Le iscrizioni ai corsi, destinate solo ai precari, dovranno essere effettuate esclusivamente via web e gli interessati avranno tempo fino a 29 agosto prossimo. Nella domanda bisognerà dichiarare espressamente di essere disposti a garantire sia l’espletamento del servizio che la frequenza dei corsi. Ma sarà comunque consentita la fruizione dei permessi per il diritto allo studio.

Per avere diritto ad accedere ai corsi, gli aspiranti dovranno essere in grado di vantare un requisito di servizio pari a tre anni di insegnamento nel periodo compreso dall’anno scolastico 1999/2000 e fino al 2011/2012 incluso. Il servizio dovrà essere stato prestato con il possesso del prescritto titolo di studio, in scuole statali, paritarie ovvero nei centri di formazione professionale limitatamente ai corsi accreditati dalle regioni per garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009. É valutabile anche il servizio prestato in diverse classi di concorso, purché almeno un anno scolastico di servizio sia stato svolto nella classe di concorso per la quale si intende partecipare. Per gli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, gli anni di servizio prestati nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, sia su posti normali che su posti di sostegno, si possono cumulare, purché per ciascun anno scolastico il servizio sia stato prestato interamente sulla stessa tipologia di posto. É valido anche il servizio prestato su posto di sostegno, purché riconducibile alla classe di concorso o alla tipologia di posto richiesta. Chi non avrà raggiunto il requisito di servizio necessario nel periodo 1999/2000-2011/2012, potrà «dichiarare anche i servizi relativi all’anno scolastico 2012/13». Quanto ai titoli di studio di accesso, il decreto fa riferimento espresso ai vecchi diplomi magistrali e alle lauree del vecchio ordinamento, salvo alcune eccezioni. Per la scuola secondaria i titoli di accesso sono quelli elencati nel decreto 30 gennaio 1998 n. 39, tabelle A, C e D, e nel decreto 9 febbraio 2005 n. 22. In buona sostanza, dunque, sono validi sia i titoli del vecchio ordinamento (indicati nel decreto 39/2005) che le lauree specialistiche (comprese nel decreto 22/2005). Ciò vale anche per gli aspiranti docenti di strumento musicale, che potranno far valere allo stesso modo sia i diplomi accademici di II livello che i diplomi di conservatorio del vecchio ordinamento. D’altra parte, con l’entrata in vigore del comma 107, dell’articolo 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, i diplomi del vecchio ordinamento sono stati equiparati ai titoli di II livello. E dunque, in quest’ultimo caso, più che di un’eccezione alla regola, si tratta di una mera presa d’atto del mutato quadro normativo.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, il decreto prevede l’accesso ai percorsi formativi speciali per i non laureati in possesso dei vecchi diplomi conseguiti prima dell’anno scolastico 2000/2001. In particolare, per accedere i Pas per la scuola dell’infanzia, gli aspiranti dovranno essere in grado di vantare il possesso del diploma di scuola magistrale o di istituto magistrale o di titolo di studio sperimentale dichiarato equivalente. Il titolo sperimentale, per essere valido titolo di accesso, deve essere riconducibile al diploma di maturità magistrale con apposita dicitura sul diploma stesso o, in assenza di tale dicitura, l’equivalenza a diploma magistrale deve risultare dal decreto autorizzativo della sperimentazione per l’istituto dove il titolo è stato conseguito. Idem per la scuola primaria per la quale non è considerato valido il diploma triennale (valido invece per la scuola dell’infanzia) ma il solo diploma di istituto magistrale (o il titolo di studio sperimentale dichiarato equivalente) sempre che sia stato conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. La durata dei corsi sarà di un anno. Ma è previsto uno sconto sui crediti in forza della valorizzazione dell’esperienza acquisita sul campo. In luogo dei 60 crediti, in cui si articola ordinariamente un anno di università, la durata sarà pari a 41 crediti formativi. Ciò dovrebbe valere anche per la scuola primaria e dell’infanzia. Ma il condizionale è d’obbligo perché il decreto fa riferimento solo alla tabella A del decreto 11 novembre 2011, che reca i titoli di accesso e non l’articolazione dei crediti.

Classi pollaio in parlamento

da ItaliaOggi

Classi pollaio in parlamento

Elusi sistematicamente i parametri sul numero di alunni

 di Franco Bastianini

Il sovraffollamento delle classi scolastiche è approdato in Parlamento. Da qualche settimana se ne sta discutendo nella 7^ commissione permanente (istruzione pubblica , beni culturali) del senato presieduta da Andrea Marcucci (Pd).

Quello del sovraffollamento è un fenomeno strettamente connesso alla difficile situazione economica e alla necessità da parte dell’amministrazione scolastica di ricercare ogni forma di risparmio. Nel settore scuola, in particolare, i risparmi di spesa che da qualche anno si ottengono riducendo il numero dei docenti, a fronte di un aumento degli alunni e a causa dalla mancanza di riqualificazione degli edifici scolastici, stanno determinando un sovraffollamento che va ben oltre i limiti stabiliti per la formazione delle classi dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81.

Il decreto n. 81 stabiliva infatti che, considerando anche la deroga del dieci per cento prevista dall’art. 4 per ogni ordine di scuola, si potevano costituire classi rispettivamente fino a 26-28 alunni nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, fino a 27-30 alunni nella scuola secondaria di primo grado e fino 30-33 alunni nella scuola secondaria di secondo grado. Le norme precedenti( i decreti ministeriale 18 dicembre 1975 e 22 agosto 1992 e la legge n. 23/1996) disponevano che il massimo affollamento ipotizzabile dovesse essere di 26 persone/aula, fino a 20 in presenza di alunni disabili. Prevedevano inoltre che le aule dovesse essere di altezza non inferiore a tre metri e che il rapporto alunni/superficie dovesse essere di 1,80 metri quadrati/alunno nella scuola dell’infanzia e della scuola primaria e di 1.96 metri quadrati/alunno nelle scuole secondarie.

All’aumento del numero di alunni per classe consentito dal decreto n. 81/2009 doveva seguire un piano generale per la riqualificazione dell’edilizia scolastica adottato dal ministero dell’istruzione di intesa con il ministero dell’economia e delle finanze.

Non solo il piano di riqualificazione non è stato predisposto, ma anche i parametri fissati dal decreto sono stati sistematicamente elusi. Il numero degli alunni per classe ha continuato ad aumentare raggiungendo punte che vanno fino a 35/36 alunni per classe. Veri e propri pollai, appunto.

La mancata riqualificazione degli edifici scolastici pregiudica fortemente il livello di funzionalità e qualità delle istituzioni scolastiche e, soprattutto, il livello di sicurezza delle scuole, tenuto conto del fatto il sovraffollamento delle aule comporta inevitabilmente l’inidoneità delle stesse a contenere gli alunni in condizioni di sicurezza, salubrità, igiene e vivibilità. Basti ricordare a tale fine che attualmente le aule sono dimensionate per ospitare, in regime di sicurezza, un numero massimo di 25/26 alunni.

É una situazione non più sostenibile. C’è solo da auspicare che il dibattito in corso nella 7^ commissione del senato possa concludersi, come si legge in una proposta di risoluzione presentata dal sen. Bocchino(M5S), in una richiesta al Governo perché adotti le più opportune iniziative volte al rispetto della normativa vigente in materia di numero massimo di persone per classe tali da ridurre l’attuale sovraffollamento.

Ferie, braccio di ferro Mef-Miur

da ItaliaOggi

Ferie, braccio di ferro Mef-Miur

I precari ancora a bocca asciutta nonostante l’accordo raggiunto: l’indennità vale 1500 euro

Dubbi sulla decorrenza del divieto di monetizzazione  di Carlo Forte

Monta la protesta dei precari per il mancato versamento dell’indennità per ferie non godute. Sebbene il 12 giugno scorso il ministero dell’istruzione sembrasse avesse raggiunto un’intesa con i sindacati nel senso dell’esistenza del diritto all’intera indennità e dell’applicazione del divieto solo dal prossimo anno, ad oggi sembra che la situazione sia ritornata al punto di partenza.

Secondo quanto risulta a Italia Oggi, il braccio di ferro tra viale Trastevere e il ministero dell’economia non si è ancora concluso. E nel frattempo le indennità rimangono in stand by. Il nodo irrisolto è il senso da dare al comma 56, dell’articolo 1, della legge 228/2012. Il dispositivo blinda il divieto di monetizzazione delle ferie, precludendo alla contrattazione collettiva la facoltà di introdurre deroghe. Ma al tempo stesso dice che «le clausole contrattuali contrastanti sono disapplicate dal 1° settembre 2013». Va detto, inoltre, che per il personale della scuola il divieto di monetizzazione non opera tout court. Le nuove disposizioni, infatti, non si applicano « limitatamente alla differenza tra i giorni di ferie spettanti e quelli in cui è consentito al personale in questione di fruire delle ferie». La decorrenza delle nuove disposizioni, però, secondo l’interpretazione congiunta che era stata pattuita a viale Trastevere con l’accordo del 12 giugno, scatterà dal 1° settembre prossimo. Che poi è la data a partire dalla quale dispiegherà effetti il divieto di deroga da parte della contrattazione e la relativa disapplicazione delle clausole contrattuali che prevedono un trattamento più favorevole. E quindi quest’anno il diritto all’indennità non dovrebbe subire alcun compressione. Resta il fatto, però, che i soldi ancora non si vedono e, quindi, come sempre succede in questi casi, la discussione rischia di spostarsi dai tavoli negoziali alle aule di tribunale. La questione era nata con l’entrata in vigore dell’articolo 5 del decreto legge 95/2012, che ha introdotto il divieto di monetizzazione delle ferie non godute per tutti i dipendenti pubblici. Scuola compresa. Fin dal primo momento, però, era emersa la necessità di prevedere delle disposizioni speciali per la scuola. Perché i supplenti non annuali non erano in condizione di fruire delle ferie, anche se lo avessero voluto, perché non lavorano nei periodi di sospensione dell’attività didattica (luglio e agosto). Il legislatore, quindi, ha disposto che il periodo valido al fine della fruizione delle ferie «sia quello della sospensione delle lezioni anziché delle attività didattiche, di modo che» si legge nella relazione illustrativa « le sospensioni natalizia e pasquale, nonché gli eventuali ponti, e i giorni di sospensione a giugno siano validi per la fruizione delle ferie». Ma siccome anche in questo caso non è possibile fruire di tutte le ferie, è stato necessario introdurre un’eccezione alla regola generale del divieto di monetizzazione. E quindi, è stato stabilito che non si applica al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario supplente breve e saltuario o docente con contratto fino al termine delle lezioni o delle attività didattiche, limitatamente alla differenza tra i giorni di ferie spettanti e quelli in cui è consentito al personale in questione di fruire delle ferie. Le nuove regole determinano un peggioramento delle condizioni contrattuali dei precari che non riescono ad ottenere incarichi fino al 31 agosto. L’importo dell’indennità sostituiva per ferie non godute, infatti, si aggira introno ai 1500 euro. Che sommati all’indennità di disoccupazione consentono di compensare la mancata percezione del reddito nei mesi estivi. La faccenda del termine di entrata in vigore degli effetti delle nuove disposizioni, dunque, non è una mera questione di principio. Ma una partita di vitale importanza, dal cui esito deriverà la possibilità o meno di consentire ai soggetti più deboli nella categoria dei lavoratori della scuola di mantenere quello che, di fatto, è un vero e proprio assegno alimentare.