Tribunale di Napoli annulla doppia sanzione disciplinare

Il Tribunale di Napoli annulla doppia sanzione disciplinare irrogata a docente di sostegno chiamata a sostituire in classe collaterale e condanna il MIUR a pagare anche 800 euro di spese di lite. Soddisfazione del SAB di Napoli che ha patrocinato tutto il contenzioso.

 

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli, con sentenza n. 15091 dell’11/7/2013, annulla doppia sanzione disciplinare irrogata dal dirigente scolastico della scuola media annessa al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Napoli a docente di sostegno W. D’A. rappresentata e difesa in giudizio dall’avv. Giuseppe Marone del Foro di Napoli e condanna il MIUR a pagare anche 800 euro di spese di lite in applicazione della regola di soccombenza.

Nel merito, la predetta docente di sostegno, in violazione delle norme vigenti e delle reiterate note ministeriali e dei vari uffici scolastici regionali d’Italia, che vietano l’utilizzo del docente di sostegno in supplenze brevi per sostituire i colleghi assenti in classi collaterali, era stata utilizzata in altra classe per sostituire una collega assente, norme più volte invocate e richiamate dal SAB.

Nella sua classe un alunno s’infortunava leggermente, da qui scaturiva una serie di contestazioni che si concludevano con 2 censure avverso le quali si esperiva il tentativo di conciliazione tramite il segretario regionale del SAB Campania prof. Vincenzo Cozzino, contestando il comportamento del dirigente scolastico sia perché non coincideva l’orario dell’infortunio in quanto la predetta docente non era in quella classe, perché sostituiva in altra classe, sia perché non si era mai allontanata dalla classe assegnata, conciliazione che si concludeva con esito negativo, da qui il ricorso al Tribunale. Il Giudice, nel ritenere fondata la domanda che è meritevole d’accoglimento, evidenzia che non vi è stata nessuna omissione di soccorso, mera abrasione dello zigomo, ciò perché l’omissione di soccorso è una condotta che presuppone la necessità indifferibile di somministrazione delle cure, che non risulta per la verità dalla oggettiva lievità della lesione come da referto nel registro della infermeria.

Preme poi evidenziare, per colorare di ulteriore illegittimità la sanzione in esame, che la stessa reca per la prima volta menzione di un ulteriore comportamento illecito non contestato con la nota di avvio del procedimento e tuttavia fondante la sanzione, e cioè l’aver effettuato “affermazioni non improntate a canoni di affidabilità e lealtà nei confronti dei colleghi e degli alunni”, condotta comunque talmente genericamente tratteggiata da non potersi individuare nella sua concretezza.

In merito alla seconda sanzione di “comportamento scorretto, alla presenza di alunni, nei confronti del collega responsabile del coordinamento della scuola media per il sabato”, a tal proposito deve rilevarsi che la contestazione nella sua assoluta genericità non consente di individuare con esattezza quale sia stato il comportamento scorretto tenuto. Da tale genericità discende l’impossibilità per la predetta docente di esercitare il diritto di difesa.

Circa la seconda condotta censurata con la sanzione in esame, consistente nel “procurato allarme per inopportuna richiesta di intervento delle Forze di Pubblica Sicurezza”, va considerato che nella stessa giornata alla ricorrente furono mosse contestazioni assai gravi e cioè di essersi arbitrariamente allontanata dalla classe e di aver firmato contemporaneamente in due classi la sua presenza, condotte queste in sé che violano i doveri istituzionali del docente, contestazioni che poi sono state ritirate in sede di irrogazione della sanzione, non essendo state tali condotte effettivamente riscontrate nella loro verificazione.

Orbene, il fatto vissuto dalla docente di essere destinatario di censure infondate in relazione ai propri doveri di presenza nell’orario di servizio da parte dei preposti al controllo del Convitto a ben vedere integra per il Giudice una accusa allarmante per un dipendente diligente, il che giustifica, nella concitazione del momento, la richiesta di intervento delle Forze dell’Ordine, per cui le sanzioni irrogate ed impugnate appaiono destituite di fondamento e comunque sproporzionate pur nella loro lievità.

Il SAB tramite il segretario generale prof. Francesco Sola esprime viva soddisfazione per la giustizia resa alla docente sanzionata illegittimamente che vede soccombere il MIUR anche per il pagamento delle spese di lite.

F.to Prof. Francesco Sola

Segretario generale SAB

La tecnologia al servizio della disabilità non è più fantascienza

dal Redattore Sociale
3 agosto 2013
Sul numero di agosto-settembre del mensile Superabile Magazine, un viaggio nei centri di ricerca italiani che sfidano le leggi della fisica e della logica per rivoluzionare la vita delle persone disabili.

ROMA. A Pisa si sperimenta il robot che dialoga con i bambini autistici, a Milano si studia cosa avviene nel cervello dopo il coma, a Genova i ricercatori mettono a punto una retina artificiale biocompatibile. Sono tante le ricerche, le sperimentazioni, gli studi condotti nei molti istituti italiani che sfidano le leggi della fisica e della logica per migliorare la qualità della vita delle persone disabili. Ma Pisa, Milano, Genova sono solo alcune delle tappe che SuperAbile Magazine, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità, tocca nel numero di agosto/settembre, che in vista dell’estate raddoppia il numero delle pagine. Facendo luce su un argomento che raramente esce dai consessi degli scienziati. E che invece riguarda tutti, perché in pochi decenni potrebbe rivoluzionare la quotidianità di un ampio numero di persone.

Sempre nel numero estivo di SuperAbile Magazine l’intervista a Francesca Massimino, donna disabile che nella sua Sicilia ha fondato una cooperativa sociale su un terreno confiscato alla criminalità organizzata e che ogni giorno conduce la sua battaglia per la legalità e l’abbattimento dei pregiudizi. Ma anche tante storie raccolte in giro per l’Italia e per il mondo: come quella del brand napoletano “Diversamente moda”, che realizza capi di alta sartoria grazie all’operato di giovani stilisti disabili e non. O come il reportage radiofonico “Africa Bianca”, vincitore del primo premio al Bellaria Film Festival, che racconta la storia di Stephane Ebongue, un albino fuggito dal Camerun per sottrarsi alla persecuzione dei suoi connazionali.

Ancora: la convivenza con una malattia invalidante come la sclerosi multipla raccontata attraverso gli scatti che cinque fotografi hanno realizzato in giro per l’Europa, all’interno di una mostra voluta dall’European multiple sclerosis platform e patrocinata nel nostro Paese dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla). C’è poi una panoramica sui tanti modi (emozionanti) di declinare il calcio, senza fermarsi dinanzi a nessuna disabilità. Poi – come sempre – tante notizie su cinema, teatro, musica, letteratura, food, tv. E per finire Franco Bomprezzi che, nella rubrica “Le parole per dirlo”, riflette sulla parola “normodotato”. (ap)

Il DS deve motivare il diniego all’attribuzione delle festività soppresse

da Tecnica della Scuola

Il DS deve motivare il diniego all’attribuzione delle festività soppresse
di Lucio Ficara
Si ricorda che il personale docente oltre a fruire delle ferie e dei permessi retribuiti ai sensi degli artt. 13 e 15 del CCNL scuola, ha anche il diritto a vedersi attribuite le quattro giornate di riposo, ai sensi ed alle condizioni previste dalla legge 23 dicembre 1977, n. 937
Le quattro giornate devono essere fruite nel corso dell’anno scolastico cui si riferiscono e, in ogni caso, dal personale docente esclusivamente durante il periodo tra il termine delle lezioni e degli esami e l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, ovvero durante i periodi di sospensione delle lezioni. Il fatto che queste giornate di riposo vengano attribuite, dal dirigente scolastico, nei periodi di sospensione delle lezioni, non significa che possono essere attribuite d’ufficio, come in qualche caso erroneamente accade, invece devono essere attribuite a domanda del docente.
Nel caso di dimenticanza di tale richiesta da parte del docente interessato alla fruizione di queste giornate, il diritto contrattuale si potrà ritenere rinunciato senza poter lamentare alcun diritto di monetizzazione. Bisogna dire che il diritto alla fruizione delle giornate di festività soppresse, è un diritto contrattuale che si ispira con evidente richiamo, alla legge n.937/1977. Si tratta nello specifico dell’art.14 commi 1 e 2 del CCNL 2006-2009, in cui si attribuiscono ai docenti . assunti a tempo indeterminato, oltre i 30 o 32 giorni, a seconda se si è sati assunti da meno o più di tre anni, le quattro giornate di risposo. Calcolo diverso viene fatto per i docenti a tempo determinato, ai quali le festività vengono attribuite proporzionalmente al servizio prestato. La domanda che sorge spontanea è: “il DS può negare l’attribuzione delle giornate di riposo richieste dal docente durante la sospensione delle lezioni ?”. La risposta a tale domanda è scritta nell’art.2 della legge n.937/1977. Infatti è scritto che se il dirigente scolastico per esigenze strettamente connesse alla funzionalità dei servizi non abbia potuto attribuire nel corso dell’anno delle quattro giornate, a richiesta degli interessati, tenendo conto delle esigenze dei servizi, dovrà darne motivata comunicazione al competente ufficio per la liquidazione del relativo compenso forfetario che dovrà essere effettuata entro il 31 gennaio. Quini l’eventuale diniego all’attribuzione delle festività soppresse, da parte del dirigente scolastico, deve essere adeguatamente motivato, basandosi sulle oggettive esigenze di servizio. Nel caso del comparto scuola, proprio per il fatto che queste giornate possano essere richieste esclusivamente nei periodi d’interruzione delle lezioni, non si vedono motivazioni ostative per non concederle. Eppure esistono alcuni dirigenti scolastici che, illogicamente e illegittimamente, non le concedono e non si curano di motivare il diniego, tanto secondo loro non possono essere più monetizzate. Ma sarà veramente così?

Dipendenti pubblici come ‘burattini’ sulle pensioni?

da Tecnica della Scuola

Dipendenti pubblici come ‘burattini’ sulle pensioni?
di Pasquale Almirante
Duro attacco di Anief contro il Governo dopo la pubblicazione della relazione della Ragioneria generale dello Stato su “Quota 96”, ma anche sulle sperequazioni pensionistiche nella PA. Ai soprannumeri imposta la pensione con la vecchia legge
I lavoratori dello stato trattati come dei “burattini”? E pare di sì e soprattutto in riferimento alla loro andata in pensione pur avendone i diritti. E infatti, dice Anief, i lavoratori della scuola di “Quota 96” vengono lasciati in servizio “perché agganciati impropriamente alla riforma Fornero; quando gli stessi dipendenti sono soprannumerari, invece, avendo i medesimi requisiti, vengono collocati in pensione”. A seconda dunque del loro utilizzo e della bisogna, nel teatrino della inefficienza politica, si scelgono le vie traverse per liquidare o meno i dipendenti pubblici.  Con questa prospettiva, e in funzione di questa logica un po’ perversa, è stata infatti emanata la disposizione, contenuta nella Circolare n. 3 emessa dal Dipartimento della Funzione Pubblica, attraverso la quale il Ministero per la PA invia coattivamente in pensione tutto “il personale in posizione di soprannumero”, nell’anno in corso, in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi da riferire alla normativa precedente all’entrata in vigore della legge Fornero sui pensionamenti n. 214 del 22 dicembre 2011.
Questa diposizione invece non vale, anzi non sembrerebbe presa in considerazione (tranne decisioni dell’ultimo momento con la conferma delle promesse dell’on. Boccia), per i circa 6mila dipendenti della scuola rimasti “incastrati” a seguito dell’approvazione della legge Fornero; dipendenti che si sono riuniti nel comitato “Quota 96” e che stanno cercando tutte le strade per ottenere il riconoscimento dei loro diritti. E infatti, sottolinea Anief, in attesa “che la Commissione Bilancio della Camera esamini il provvedimento di deroga, per la cui attuazione servono circa 170 milioni di euro, è stata resa pubblica la relazione della Ragioneria generale dello Stato, secondo cui, un provvedimento del genere risulterebbe iniquo rispetto agli altri dipendenti della pubblica amministrazione e potrebbe anche far sorgere delle rivendicazioni difficilmente controllabili”. Difficilmente controllabili tuttavia per il comparto scuola, visto il pensionamento, coi benefici ante legge Fornero, a favore dei soprannumerari, e visti pure i dati ufficiali emessi dall’Inps. Essi infatti indicano “che nei primi sei mesi del 2013 i corpi di polizia hanno lasciato il servizio in media a 54,8 anni. Ed i militari a 57 anni. Nel contempo, il progressivo progetto di allineamento di tali figure professionali ai nuovi requisiti pensionistici è naufragato”. La legge Fornero dunque sta apparendo come una sorta di materiale a “tira e molla”, tirato e mollato a seconda della bisogna; e infatti “era previsto che l’attuale Parlamento approvasse una specifica norma che avrebbe portato i pensionamenti delle forze dell’ordine fino a 62 anni (riducendo gli attuali “scivoli” e le maggiorazioni degli anni di servizio svolto). Le commissioni parlamentari interpellate, tuttavia, hanno già fatto decadere il provvedimento. Con il risultato che militari e poliziotti si ritroveranno ad andare in pensione con anche 15 anni di anticipo rispetto agli altri pubblici dipendenti”. Uno Stato a due facce, dice Anief, “se è il dipendente pubblico a chiedere di andare in pensione pur avendo, come nel caso della scuola, raggiunto i requisiti necessari, si alzano dei muri insormontabili; se invece lo stesso personale risulta senza titolarità, allora quegli stessi muri si frantumano in un batter d’occhio e i dipendenti di troppo vanno addirittura posti in quiescenza coattivamente. La legge non può essere adottata a giorni alterni, cambiandola a seconda dei comodi di chi ci governa”.

Entro fine ottobre le elezioni degli organi collegiali di durata annuale

da Tecnica della Scuola

Entro fine ottobre le elezioni degli organi collegiali di durata annuale
di L.L.
Emanata la circolare riguardante l’anno scolastico 2013/2014. Il rinnovo dei consigli di circolo/istituto scaduti per decorso triennio o per qualunque altra causa, nonché le eventuali elezioni suppletive nei casi previsti, dovrà svolgersi non oltre domenica 17 e di lunedì 18 novembre 2013.
Si parla ormai da anni della necessaria riforma degli organi collegiali, ma dopo lo stop del Ddl Aprea sembra che la situazione sia destinata a restare ferma ancora per molto a quanto stabilito negli anni Settanta.
Quindi, nulla cambia neanche per il prossimo anno scolastico, per quanto riguarda le operazioni di voto, che – ricorda il Miur con la C.M. n. 20 del 1° agosto 2013 –  dovranno concludersi entro il 31 ottobre 2013, per quanto riguarda gli organi di durata annuale e il rinnovo annuale della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto – non giunto a scadenza – delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria di Il grado, con la procedura semplificata di cui agli articoli 21 e 22 della Ordinanza ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991 , modificata ed integrata dalle successive OO.MM. n. 267 del4 agosto 1995, n. 293 del 24 giugno 1996 e n. 277 del 17 giugno 1998.
Si svolgeranno, invece, secondo la procedura ordinaria le elezioni per il rinnovo dei consigli di circolo/istituto scaduti per decorso triennio o per qualunque altra causa, nonché le eventuali elezioni suppletive nei casi previsti. In questo caso, la data della votazione sarà fissata dal Direttore generale di ciascun Ufficio scolastico regionale, per il territorio di rispettiva competenza, in un giorno festivo dalle ore 8 alle 12 ed in quello successivo dalle 8.00 alle 13.30, non oltre il termine di domenica 17 e di lunedì 18 novembre 2013.
Nelle istituzioni scolastiche che comprendono al loro interno sia scuole dell’infanzia, primaria e/o secondaria di I grado sia scuole secondarie di Il grado, invece, continuerà ad operare il commissario straordinario, non essendo ancora intervenuta una soluzione normativa circa la composizione del consiglio d’istituto delle scuole in questione.

59 minuti di lezione per non chiamare i supplenti

da Tecnica della Scuola

59 minuti di lezione per non chiamare i supplenti
di P.A.
A settembre, nell’istituto comprensivo “Erasmo da Rotterdam” di Cisliano e Albairate, nel milanese, sarà in vigore un nuovo orario che prevede ore da 59 minuti, anziché sessanta. Il motivo? Per recuperare ore di lezione già pagate e utilizzarle per evitare di chiamare supplenti
L’idea è stata del dirigente scolastico, spiega il Corriere della Sera, che per causa della diminuzione dei fondi ministeriali alle suole è dovuto correre ai ripari: “Facendo un’analisi ho notato che, quest’anno, nelle scuole medie sia di Cisliano che di Albairate c’erano state troppe suddivisioni” e per evitare, in mancanza del docente curricolare, che gli alunni vengono divisi in piccoli gruppi e mandati in sezioni diverse, è nata l’idea dell’orario da 59 minuti. “Ogni professore insegna per 18 ore durante la settimana. Per ciascuno quindi si recuperano 19 minuti. Moltiplicandoli per gli insegnanti delle nostre scuole, che sono una quarantina, otteniamo circa 10 ore di lavoro già pagate. Così le supplenze possono essere effettuate da loro senza la necessità di chiamare personale esterno. E così riusciremo a contenere il più possibile le suddivisioni, risparmiando anche sul budget della scuola”.
Respinta in prima battuta la proposta, è poi stata avallata con una profonda spaccatura dal collegio, passando solo grazie al voto del preside. Tante le critiche, anche perché con le nuove disposizioni i prof non possono più rifiutare la supplenza fino alla fine delle 10 ore. Ma il preside resta convinto che questa sia “la scelta migliore per le scuole medie. Chiamare un professore per un giorno solo di lezione va bene alla scuola materna. Ma alle medie fa solo lievitare la spesa, senza che ci sia efficacia didattica. Invece un professore già conosciuto dagli alunni può rendere produttiva anche un’ora buca. Chiedo solo di essere più flessibili, per dare un servizio migliore agli alunni, e ridurre il disagio delle suddivisioni. Perché è attorno all’alunno che la scuola deve ruotare e la scuola è una squadra, tutti le sue componenti fanno parte del processo educativo. E sia ben chiaro, anche gli alunni recupereranno le 10 ore, non solo i docenti”. Ma come si controllerà l’accumulo di minuti? “La campanella sarà sincronizzata. Inoltre, nella nostra scuola gli insegnanti utilizzano il badge. Un’altra delle innovazioni che ho voluto introdurre, assieme al registro elettronico…”.

Corsi abilitanti PAS, ora è possibile compilare e inviare le domande

da Tecnica della Scuola

Corsi abilitanti PAS, ora è possibile compilare e inviare le domande
di A.G.
Dal 2 agosto il Miur attiva la modalità rendendo attiva la piattaforma internet ‘Istanze on line’: indispensabile accreditarsi, tramite un istituto scolastico, un Usr o un AT. Compila la domanda utilizzando la guida della Tecnica della Scuola
Il ministero dell’Istruzione ha reso attiva la pagina internet, inserita all’interno della piattaforma telematica ‘Istanze on line’, attraverso cui i candidati ai PAS (i percorsi abilitanti speciali, che hanno preso il posto dei Tfa speciali) possono produrre domanda di partecipazione.
Coloro che si sono iscritti ad ‘Istanze on line’, accedendo – tramite password e user name – alla personale posizione (sotto alla scritta “Accedi ai servizi”) troveranno nella parte centrale dello schermo la dicitura “Percorso Abilitante Speciale – Domanda di accesso”. Prima da digitare sul bottone “Vai alla compilazione’, è bene che clicchino su “Istruzioni per la compilazione”. Il Miur ha anche messo a disposizione degli interessati un approfondimento riguardante “Riferimenti normativi e scadenze amministrative”. Ed anche uno dedicato all’“Assistenza web”.
Per presentare la domanda c’è tempo fino al 29 agosto (la Flc-Cgil ha chiesto una proroga di due giorni, quindi fino al 31 agosto, proprio per l’avvio ritardato di quarantottore della messa a disposizione della procedura di inoltro di domande).
La Tecnica della Scuola ha predisposto una accurata guida sulle modalità di accesso e sulla validità dei titoli utili alla presentazioni delle domande ai PAS.

Luigi Berlinguer entra nel Comitato Operativo del Forum di TreeLLLe

da Tecnica della Scuola

Luigi Berlinguer entra nel Comitato Operativo del Forum di TreeLLLe
di Aldo Domenico Ficara
Si apprende dal sito web dell’Associazione TreeLLLE che sono stati invitati ad entrare nel Comitato Operativo del Forum di TreeLLLE due nuovi membri: Luigi Berlinguer e Maria Grazia Colombo ( presidente dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche, AGeSC )
Entrambi hanno accolto l’invito. Nell’assemblea dei “Soci fondatori e garanti” della Associazione tenutasi il 25 maggio2012 sono stati anche riconfermati nel Comitato: Dario Antiseri, Carlo Callieri, Carlo Dell’Aringa, Tullio De Mauro, Giuseppe De Rita, Domenico Fisichella e Angelo Panebianco oltre al Presidente Attilio Oliva. TreeLLLe è una Associazione non profit, rigidamente apartitica e agovernativa. La peculiarità e l’ambizione del progetto stanno nell’avvalersi dell’apporto di personalità di diverse tradizioni e sensibilità culturali che hanno oggi bisogno di confrontarsi e dialogare in una sede che non subisca l’influenza della competizione e delle tensioni politiche del presente. L’Associazione si propone di affrontare ogni anno temi strategici di grande respiro che rappresentano il prodotto più caratterizzante della sua attività. Sui singoli temi si realizzano anche Seminari ad hoc (con pubblicazioni relative), si forniscono dati e informazioni, si elaborano proposte, si individuano questioni aperte, con particolare attenzione al confronto con le più efficaci e innovative esperienze internazionali

Su decreto D’Alia si cerca ancora un accordo

da Tecnica della Scuola

Su decreto D’Alia si cerca ancora un accordo
di R.P.
Dall’ordine del giorno del CdM del 2 agosto è saltato l’esame del decreto D’Alia su precariato, concorsi e contratti pubblici. E anche il ddl su “Quota 96” va a rilento.
I malumori interni al Governo hanno avuto un risultato: il decreto predisposto dal ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia non è all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del 2 agosto; se ne riparla, forse, fra una settima; ma non è detto, è anche possibile che il provvedimento, che indubbiamente avrebbe un costo non proprio insignificante, potrebbe essere rinviato a settembre, dopo una accurata verifica finanziaria.
In effetti la notizia del decreto D’Alia aveva provocato le reazioni sia di Renato Brunetta che di MariaStella Gelmini che avevano tra l’altro evidenziato come del provvedimento non si sia ancora mai discusso nella “cabina di regia” istituita dal presidente Letta. D’altronde lo stesso ddl su “Quota 96” sta subendo qualche rallentamento, nonostante le dichiarazioni di diversi esponenti della maggioranza (l’ultima è quella dell’on. Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera). Nella seduta del 1° agosto la Commissione stessa non esaminato il testo del provvedimento perché si è ancora in attesa della relazione tecnica del Governo. In compenso è stata acquisita la relazione della Ragioneria generale dello Stato che pare abbia raffreddato non poco gli animi di tutti quanti. La relazione, infatti, sottolinea più volte che un eventuale provvedimento a favore dei “quota 96” del comparto scuola risulterebbe iniquo nei confronti degli altri dipendenti pubblici e rischierebbe di innescare rivendicazioni difficilmente controllabili. Mai come in questo caso, insomma, vale la vecchia battuta di mister Giovanni Trapattoni: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

La ministra Carrozza, la scuola digitale e gli Ebook

da Tecnica della Scuola

La ministra Carrozza, la scuola digitale e gli Ebook
di P.A.
La ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha ricevuto al Miur i rappresentanti del Forum nazionale delle Associazioni studentesche, del Forum nazionale delle Associazioni dei genitori e i rappresentanti regionali delle Consulte degli studenti sui temi della digitalizzazione delle scuole e dell’introduzione dell’e-book.
E sull’incontro la ministra ha dichiarato: “Ho voluto incontrare studenti e genitori per ascoltare le loro idee e proposte in merito ad un tema fondamentale che abbiamo di fronte a noi: la gestione di un passaggio tecnologico storico del quale avverto la responsabilità. Per questo ritengo necessaria una consultazione degli attori principali del mondo della scuola e di esperti del settore per poter gestire con la necessaria gradualità e consapevolezza la transizione verso il libro digitale”. “Voglio chiarire che ciò non significa rinunciare ad un obiettivo imprescindibile che è quello di modernizzare tutte le nostre classi portando la connessione ad internet e la banda larga in ogni scuola. Ridurre il digital divide e dare a tutti gli studenti l’accesso a internet significa anche ridurre le differenze sociali e territoriali. Su questi temi il Ministero organizzerà in autunno una giornata di confronto e di discussione”. Soddisfatto Davide Guarneri, presidente dell’A.Ge., l’associazione dei genitori: “E’ stato un incontro importante, serio e approfondito nell’analisi”. “Ci siamo trovati tutti insieme a parlare di scuola. Il segno che tutti siamo al lavoro. Aver poi convocato genitori e studenti insieme non capitava da molti anni”. Ma l’Age sottolinea ancora l’idea di “gradualità’, che non è un rinvio senza prospettive ma una preparazione al cambiamento. Abbiamo sottoposto al ministro una serie di domande, come il fatto che l’inclusione digitale non è solo un cambio di strumento, ma è un cambio di prospettiva didattica. E che, ancora, richiede un processo di formazione e l’aggiornamento dei docenti. Ci sono ancora scuole senza strumenti, senza copertura di banda larga. E poi abbiamo anche chiesto che questo processo non pesi sulle tasche dei genitori” “C’è la necessità di procedere a una progressiva digitalizzazione”, ha ancora spiegato Guarneri, “ma, come richiesto dagli studenti stessi, è necessario anche mettere in sicurezza le scuole, oltre a coprirle con una connessione di banda larga” E proprio sulla messa in sicurezza delle scuole, la ministra Carrozza è tornata più volte con delle dichiarazioni che sono piaciute al presidente dell’A.Ge. Anche le organizzazioni studentesche soddisfatte dell’incontro con la ministra Carrozza: “Abbiamo assai gradito il tavolo di confronto con il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sul processo di digitalizzazione delle scuole e sull’introduzione degli e-book”, dice Daniele Valli, portavoce dei rappresentanti dei Coordimamenti regionali per le consulte provinciali. “Anche perché è la prima volta che il Coordinamento ha avuto la possibilità di varcare le porte del Miur e parlare direttamente con il suo numero uno. Durante l’incontro abbiamo esposto il nostro apprezzamento per l’adozione degli e-book e la digitalizzazione della didattica nella scuola italiana, ma abbiamo al contempo sollevato al ministro Carrozza anche alcune perplessità. Riteniamo infatti che questa trasformazione epocale, come l’ha definita lo stesso ministro, debba avvenire tenendo conto della realtà che nel nostro Paese dove non tutte le scuole sono ancora attrezzate per accoglierla, poiché non tutte sono dotate della banda larga. Da parte nostra siamo molto favorevoli all’adozione dei libri elettronici purché garantisca sgravi economici alle famiglie già vessate dalle tasse e dalla pesante crisi. Abbiamo gradito l’impegno del ministro Carrozza, pronta a studiare per bene le questioni messe sul tavolo e a gestire – con la necessaria gradualità e consapevolezza – la transizione verso il libro digitale. E speriamo, in verità, che all’incontro di oggi ne seguano anche altri. Saremo ben contenti se il ministro in futuro ci coinvolgerà in questioni di eguali entità”.

Sezioni primavera: siglato il nuovo accordo

da tuttoscuola.com

Sezioni primavera: siglato il nuovo accordo

Nella riunione di ieri, la Conferenza Unificata ha dato il via libera per il rinnovo dell’accordo sulle sezioni primavera, il servizio educativo dedicato ai bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi.

Rispetto al precedente accordo del 2010, si segnalano alcune novità: durata biennale dell’intesa nazionale; preferenza, per l’attivazione di nuove sezioni, a quelle aggregate alle scuole dell’infanzia; cofinanziamento delle regioni.

Inoltre, è stata definita una nuova tabella di riparto regionale dei fondi: il 50% è calcolato sulla base del numero di bambini 24-36 mesi, il restante 50% tenendo conto della quantità di sezioni funzionanti nell’anno scolastico 2010/2011.

Positivo il commento dell’Anci sul rinnovo dell’accordo.

Si tratta, secondo l’Anci, di servizi che continuano ad essere fortemente richiesti dalle famiglie ed apprezzati dagli amministratoti locali, perché consentono, di ottimizzare strutture già disponibili, riducendo i costi del servizio educativo e il contributo delle famiglie.

L’esperienza delle sezioni primavera “deve superare l’attuale fase sperimentale per consolidarsi, anche attraverso un indispensabile sostegno finanziario che ne consenta la necessaria diffusione sul territorio”.

Genitori: sì al digitale, con gradualità

da tuttoscuola.com

Forum nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola

Genitori: sì al digitale, con gradualità

Insieme ai rappresentanti delle associazioni e delle consulte studentesche, ieri il Forum delle Associazioni dei Genitori nella Scuola (AGe, AGeSC, CGD, Faes, Moige) ha incontrato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza: un incontro in piena estate, al lavoro insieme per approfondire i temi del processo di digitalizzazione delle scuole e dell’introduzione dell’e-book.

Il percorso dalla carta al digitale è lungo, e non si esaurisce nella sola sostituzione di uno strumento con l’altro“, si legge in un comunicato del Fonags. Le associazioni dei genitori “sono consapevoli della necessità e urgenza (segnalata anche dall’Ocse), per la scuola italiana, di innovare e introdurre ovunque, in tutto il Paese, tecnologie, linguaggi multimediali, strumenti avanzati e di qualità” Ma “è opportuna, nel contempo, “una gradualità che consenta di accompagnare efficacemente il cambiamento“.

Il digitale a scuola infatti, non si riduce alla sola riproduzione di testi utilizzando pc, tablet o e-book: tutto ciò, hanno ribadito le associazioni dei genitori, “trasforma completamente la didattica, e richiede un forte processo di formazione dei docenti e degli adulti in genere, il più delle volte in difficoltà di fronte alle competenze dei più giovani. Inoltre un periodo di sperimentazione, diffusa e valutata, potrà aiutare a comprendere meglio quanto il digitale trasformi le relazioni educative, i processi cognitivi e di apprendimento“.

Una gradualità, dunque, non per frenare, ma per contribuire seriamente al cambiamento: i genitori chiedono, prima di tutto, scuole sicure, coperte in tutto il Paese da connessioni veloci, e, insieme, una didattica di qualità, che sappia coinvolgere i ragazzi. E inoltre, i genitori chiedono che “l’innovazione non sia solo a spese delle famiglie, non garantite dalla riduzione del tetto di spesa per l’acquisto dei libri di testo (limite già in passato non rispettato da molte scuole)“.

Le associazioni dei genitori accolgono molto positivamente la decisione del Ministro di promuovere una conferenza nazionale sul tema, nella quale coinvolgere tutti i soggetti coinvolti nel processo, insieme ad esperti e studiosi.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 181

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 181 del 3-8-2013

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


LEGGE 3 agosto 2013, n. 89


Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno
2013, n. 61, recante nuove disposizioni urgenti a tutela
dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di
interesse strategico nazionale. (13G00132)

 

 

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LEGGE 3 agosto 2013, n. 90


Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno
2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della
Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19
maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la
definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione
europea, nonche’ altre disposizioni in materia di coesione sociale.
(13G00133)

 

 

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DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 aprile 2013


Individuazione dei soggetti destinatari delle disposizioni recate
dall’articolo 1, comma 353, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
(13A06665)

 

 

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 aprile 2013


Individuazione dei soggetti destinatari delle disposizioni recate
dall’articolo 14, comma 1, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35,
convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80.
(13A06666)

 

 

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno 2013


Ulteriore proroga di termini previsti dalla legge 24 dicembre 2012,
n. 228. (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato – Legge di stabilita’ 2013). (13A06558)

 

 

Pag. 24

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 luglio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Cinto Caomaggiore e nomina del
commissario straordinario. (13A06550)

 

 

Pag. 24

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 luglio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Monesiglio e nomina del
commissario straordinario. (13A06551)

 

 

Pag. 25

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 18 luglio 2013


Elenco delle officine che alla data del 30 giugno 2013 risultano
autorizzate alla produzione di presidi medico chirurgici ed Elenco
delle officine con revoca dell’autorizzazione alla produzione di
presidi medico chirurgici. (13A06537)

 

 

Pag. 26

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 23 luglio 2013


Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle
eccezionali avversita’ atmosferiche verificatesi nei giorni dal 27
aprile al 19 maggio 2013 nel territorio della regione Piemonte.
(Ordinanza n. 107). (13A06531)

 

 

Pag. 31

 

 

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 24 luglio 2013


Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile relative
all’evento sismico che il 21 giugno 2013 ha colpito il territorio
delle provincie di Lucca e Massa Carrara. (Ordinanza n. 108).
(13A06532)

 

 

Pag. 32

 

 

TESTI COORDINATI E AGGIORNATI

 


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 4 giugno 2013, n. 61


Testo del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61 (in Gazzetta Ufficiale –
serie generale – n. 129 del 4 giugno 2013), coordinato con la legge
di conversione 3 agosto 2013, n. 89 (in questa stessa Gazzetta
Ufficiale alla pag. 1), recante: «Nuove disposizioni urgenti a tutela
dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di
interesse strategico nazionale.». (13A06687)

 

 

Pag. 33

 

 

 


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 4 giugno 2013, n. 63


Testo del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 (in Gazzetta Ufficiale –
serie generale – n. 130 del 5 giugno 2013), coordinato con la legge
di conversione 3 agosto 2013, n. 90 (in questa stessa Gazzetta
Ufficiale alla pag. 3), recante: « Disposizioni urgenti per il
recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica
nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate
dalla Commissione europea, nonche’ altre disposizioni in materia di
coesione sociale.». (13A06688)

 

 

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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica della Provincia Italiana
della Comunita’ dell’Emmanuele e della Fraternita’ di Gesu’, in
Impruneta. (13A06552)

 

 

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COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica della Casa di Procura
Internazionale della Comunita’ dell’Emmanuele e della Fraternita’ di
Gesu’, in Roma. (13A06553)

 

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Soppressione della Parrocchia di S. Tommaso a Monteantico, in
Civitella Paganico. (13A06554)

 

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica della Parrocchia Santa
Maria Madre della Chiesa, in Tiriolo. (13A06555)

 

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione del mutamento del modo di esistenza e conseguente nuova
denominazione assunta dalla Casa Carmelitana S. Alberto, in Roma.
(13A06556)

 

 

Pag. 66

 

 

 


COMUNICATO


Riconoscimento della personalita’ giuridica della Casa Religiosa
Benedetta Rossello, in Savona. (13A06557)

 

 

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MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Doxamulin BMP» 100 mg/g premiscela per alimenti
medicamentosi per suini e conigli. (13A06533)

 

 

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COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Tenotril» 50 e 100 mg/ml (13A06536)

 

 

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