Lettera di protesta del gruppo dei 37 idonei al concorso a Dirigente Scolastico della Sicilia

Sono trascorsi  nove lunghi  anni dal bando del concorso2004, il successivo annullamento del 2009   e la memorabile denuncia della disfatta di quel “fatidico” concorso presentata al pubblico italiano nel Marzo 2007 dai canali di Raitre, nella trasmissione “Mi manda Raitre”.

Ci risiamo.

Un piccolo ripasso della vicenda

Il Parlamento nel 2010 approvando la Legge 202  e il successivo regolamento DM 2/2011 ha voluto a tutti costi, malgrado la giustizia amministrativa, CGA (secondo grado) per la Sicilia, avesse annullato nel 2009 con due successive sentenze il concorso, mantenere in servizio i dirigenti scolastici, sottoponendoli ad una “semplice” prova scritta sulla loro esperienza maturata negli anni precedenti in qualità di dirigente scolastico..

Solo un dirigente dei circa 420 in servizio, non è riuscito a superare la prova, dicerie sostengono che il candidato si sia rifiutato di sottoporsi alla prova presentando foglio bianco.

Sempre la stessa Legge di rinnovazione 202/2010, ha recuperato anche i 24 candidati mai nominati con una prova scritta sulla loro esperienza maturata durante il corso di formazione.

Finalmente arriviamo alle note dolenti e cioè a coloro che hanno provocato l’”affondamento” del concorso e cioè i circa 1100 candidati bocciati alle prove scritte di quella “fatidica” correzione.

Bene, la correzioni di questi compiti  si è protratta per oltre un anno e il responso definitivo ha trasformato 51 bocciati in 51 idonei alla fase successiva e cioè al corso di formazione della durata di sei mesi per un totale di 160 ore e un colloquio  finale selettivo.

E’ necessario, a scanso di imperdonabili errori “narrativi”, fare una precisazione a riguardo dei 106 candidati di questo fatidico concorso che malgrado avessero superato la prova scritta, in quel tempo, furono bocciati agli orali.

Questi candidati sono stati recuperati con un semplice atto amministrativo del Gennaio 2011, dal Ministero, malgrado la legge non lo prevedesse.

Egli, di suo pugno il 14 Gennaio, firmò un decreto per la loro ammissione diretta al corso di formazione, decisione che successivamente verrà modificata con la diretta partecipazione all’esame orale selettivo e il successivo corso di formazione. Per questi candidati il giudice ha poi stabilito la ricorrezione degli scritti. Un’ennesima “”stranezza”” Una nuova ricorrezione di prove scritte già corrette positivamente da una prima commissione.

Ricorsi, contro ricorsi, immissioni in corso d’opera dei ricorrenti al corso di formazione e responso finale il 21 Giugno 2013 della nuova ricorrezione da parte della Commissione, 14 promossi su 106.

Ancora una precisazione, la Legge 202 del 2010 prevedeva la rinnovazione delle procedure concorsuali entro un anno.

Inoltre il concorso a dirigente scolastico bandito con DDG del 13 Luglio 2011, così come previsto dall’art.29 del Decreto Legislativo 2001  non si sarebbe potuto bandire essendo in essere un altro concorso a dirigente scolastico.

Il Ministero così per poter bandire anche in Sicilia il concorso svoltosi nel 2011, ha previsto espressamente la precedenza per l’immissione in ruolo da parte dei candidati del concorso della Legge 202/2010,

Sembra tutto risolto finalmente ma la “ maledizione” del concorso del 2004 rinnovato dalla Legge 202 del 2010 colpisce ancora una volta.

Infatti con un decreto del 29 maggio, in barba a leggi, decreti e bandi il Direttore siciliano dell’USR Dottoressa Maria Luisa Altomonte, ha deciso di fare esattamente il contrario di quanto scritto, dando la precedenza ai candidati del concorso del 2011.

Le motivazioni addotte non trovano fondamento in nessuna delle innumerevoli fonti che il legislatore, i giudici e il Ministero hanno creato in questi nove anni. È un arrampicarsi sugli specchi basato prima su un preteso conteggio dei posti disponibili nel biennio 2010/2012, che nessuna norma prevede, e che comunque si è dimostrato del tutto sbagliato, poi su una pretesa incompletezza della procedura, che però dipende dalla stessa Dott. Altomonte che si rifiuta di redigere e pubblicare la graduatoria dei 37 candidati che hanno superato tutte le prove..

La mancata pubblicazione della graduatoria definitiva degli idonei alle procedure di rinnovazione del concorso a dirigenti scolastici del 2010 Legge 202 è invece precisa responsabilità di un organo che manca gravemente ai propri obblighi d’Ufficio senza motivazioni, ovviamente scatenando sul web e non solo una ridda di ipotesi sulle motivazioni reali del suo comportamento, profittando del fatto che per censurarlo, gli interessati dovranno per forza rivolgersi ad altri giudici, con spese, sofferenze e danni sempre crescenti e soprattutto garantendo ai colleghi vincitori del 2011 il privilegio della scelta di sede vietata per legge. Un modo inqualificabile di aggirare il diritto, approfittando del potere che l’organo pubblico non detiene certamente per violare il principio di imparzialità.

E così ricomincia: giudice amministrativo, giudice del lavoro, giudice ordinario, etc.

Probabilmente si pensa che la stanchezza possa convincere chi ha tanto subito a desistere. Ovviamente non sarà così, ma sarà sempre più difficile insegnare ai nostri alunni che l’Italia è un paese in cui c’è veramente la legalità o meglio, dovremo insegnare loro che dovranno ricercare la legalità anche contro l’azione di molti organi che di questo Stato fanno  parte.

F.to

Gli idonei della rinnovazione del concorso a dirigente scolastico ai sensi della Legge 202/2010

Blocco degli scatti pagati nel 2011 è un grande inganno

Scuola: blocco degli scatti pagati nel 2011 è un grande inganno.  Governo trovi subito una copertura adeguata.

Per Anief-Confedir, il personale è stato tradito due volte, dai Sindacati che hanno firmato un contratto per reperire risorse per gli aumenti di stipendio dal fondo del MOF e dal Governo che ha rinnegato quell’accordo, annullando la progressione di carriera certificata nel 2011. All’avvio migliaia di ricorsi al giudice del lavoro, mentre in autunno la Consulta discute proprio la legittimità del blocco nella scuola. Per aderire, scrivi a r.stipendio@anief.net e recupera anche il tuo TFS/TFR.

Il calvario inizia, nel gennaio 2011, quando dietro le sole proteste dell’Anief, mentre il MEF sposta di due anni, nei cedolini di tutto il personale, la data di maturazione del prossimo scatto di anzianità, ribadendo il blocco degli scatti per il triennio 2010-2012, alcuni sindacati annunciano di esser riusciti a dirottare il risparmio dovuto al taglio di 50.000 posti di lavoro per il pagamento dei mancati aumenti maturati da alcuni nel 2010 (legge 122/2010). Gli stessi sindacati ottengono di poter ripetere l’operazione con la copertura del legislatore (legge 183/2011), a fronte di nuovi risparmi che prendono nel gennaio 2013 dalla decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per pagare gli scatti maturati nel 2011. Ma il Governo che pure firma quel contratto, contestato dall’Anief-Confedir perché applica di fatto il principio sotteso al d.lgs. 150/09 ovvero alla riforma Brunetta (aumenti in cambio di tagli o risparmi), oggi si ritrova con lo stesso bisogno di fare cassa sulle buste paga dei pubblici dipendenti e annulla, a regime, gli effetti di quegli aumenti di stipendio seppur certificati nel 2011: la storia di una progressione di carriera prima bloccata, poi scongelata, quindi avariata. E tutto questo mentre dal novembre 2012 i magistrati e gli avvocati dello Stato hanno ripreso i loro automatismi di carriera grazie a una sentenza (n. 223/12) della Consulta che ne ha dichiarato incostituzionale il blocco. Ma può un blocco essere incostituzionale per alcuni dipendenti e per altri no, e se un blocco è incostituzionale sarà incostituzionale anche la proroga. Nel frattempo, visto che la Consulta per gli altri dipendenti pubblici si pronuncerà nel novembre prossimo, il MEF va avanti e risparmia perché, comunque, i soldi indietro li ridà soltanto se hai fatto ricorso e se lo ordina un giudice. Ecco perché diventa fondamentale ricorrere. Recupera i tuoi soldi, chiedi le istruzioni, inviando i tuoi dati anagrafici a r.stipendio@anief.net Per l’occasione, puoi richiedere anche la restituzione del 2,69% di TFS per il biennio 2011-2012 e del 2,5% di TFR per gli ultimi dieci anni. Ma questa è un’altra bolgia, sempre che, nel frattempo, degli astuti sindacalisti non firmino qualche altra fregatura.

P. Modiano, L’orizzonte

Modiano ancora “straniero”

di Antonio Stanca

modianoPatrick Modiano è uno dei maggiori rappresentanti della narrativa francese contemporanea, fa parte della corrente dei nuovi scrittori, quelli che nei tempi più recenti si sono mostrati liberi dalle regole della tradizione, capaci di realizzare romanzi di altro genere e procurare loro un alto livello sia nel contenuto sia nella forma espressiva. Modiano è nato in un quartiere della periferia di Parigi nel 1945 da un padre ebreo di origine italiana che dalla Grecia era emigrato a Parigi e qui nel 1944 aveva sposato l’attrice belga Colpijn Louisa. Patrick era stato il primo figlio, poi era venuto Rudy che sarebbe morto a dieci anni. Il padre, uomo d’affari, mancò in continuazione da casa perché sempre impegnato all’estero, la madre pure visse lontano da casa per il suo lavoro di attrice e Patrick rimasto solo, senza neppure il fratello, trascorse l’adolescenza nei collegi dove studiava. Una vita solitaria fu la sua prima ed egli patì sempre la mancanza di un ambiente famigliare, degli scambi, degli affetti che ad esso sono legati. Diplomatosi non farà gli studi universitari anche perché a ventitrè anni, nel 1968, guidato dallo scrittore Raymond Queneau, scriverà il primo romanzo, La piazza dell’Étoile, e non si staccherà più dalla produzione narrativa. Diventerà uno scrittore noto, importante,  tra gli altri riconoscimenti  nel 1972 vincerà il Gran Premio del Romanzo Accademia di Francia con I viali della circonvallazione e nel 1978 il Premio Goncourt con La strada delle botteghe oscure.

Nel 1970 Modiano si era sposato, dal matrimonio nasceranno due figlie e lo scrittore rimarrà definitivamente a Parigi. Ora ha sessantotto anni ed oltre a romanzi e racconti ha scritto pure la sceneggiatura di alcuni film alla quale a volte ha collaborato. Sempre e diversamente impegnato si è mostrato già da giovane anche se la narrativa ha rappresentato il suo interesse maggiore. Nei romanzi e racconti vi sono tempi e temi che ricorrono. I tempi sono quelli della Francia occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e in particolare quelli dell’occupazione di Parigi, i temi riguardano chi è vissuto in quel periodo lontano dalla propria famiglia, non ha conosciuto i genitori e vorrebbe riscoprire, ritrovare, ricostruire l’identità individuale e famigliare senza tener conto di farlo in un momento molto difficile, molto confuso. I personaggi delle sue narrazioni generalmente hanno dovuto abbandonare i loro luoghi d’origine, le loro famiglie, non hanno riferimenti morali, materiali, non si sentono legati a persone o cose, sono fuggiti in altri posti ma  neanche qui sono riusciti ad instaurare rapporti, a crearsi un ambiente poiché ossessionati sono da quanto loro è mancato e non può essere recuperato. “Stranieri”, “esuli” sono destinati a rimanere ovunque vadano, con chiunque s’incontrino. Giungeranno a dubitare di se stessi, delle proprie capacità, a non essere sicuri di niente, a non  saper distinguere tra presente e passato poiché perseguitati saranno da ricordi, pensieri ossessivi. Questi trasformeranno in immagini, in  visioni dalle quali non si sentiranno mai liberi, delle quali avranno paura. Ad una vita nuova, libera da tanti impedimenti aspireranno ma non la troveranno dal momento che nessuna vita può risarcirli di quanto non hanno avuto in precedenza. Eternamente sospesa rimarrà la loro condizione tra vecchio e nuovo, realtà e immaginazione, veglia e sogno, luce ed ombra, speranza e delusione, mai finirà la loro storia, sempre ricomparirà nei romanzi di Modiano sicché ognuno sembrerà continuarla anche se da diversa angolazione. E’ l’autore che attraverso i suoi personaggi si è messo alla ricerca di quelle origini, di quella famiglia che gli sono mancate, di quel padre che non ha conosciuto e che può solo immaginare, è un’immensa autobiografia  l’intera opera dello scrittore, è un processo che non si è mai arrestato se si tiene conto che si è ripetuto di recente, nel 2010, col romanzo L’orizzonte. In Italia è comparso nel 2012 per conto della Einaudi di Torino, traduzione di Emanuelle Caillat (pp. 153, € 13,00). Ancora “straniero” è il Modiano di quest’opera poiché ancora “stranieri” sono i due protagonisti che, arrivati a Parigi da lontano, s’incontrano, si conoscono, si amano, si confidano i loro problemi. Nessuno dei due ha avuto una famiglia alla quale riferirsi, dalla quale essere pensato, amato, ed entrambi sono alla ricerca delle tracce, dei segni che ad essa li conducano, entrambi vivono di ricordi sbiaditi, di sogni svaniti, entrambi sperano in situazioni nuove, in nuovi “orizzonti” che li possano liberare dai loro problemi. Niente di nuovo, di diverso, però, accade, neanche i nuovi posti riescono ad annullare i pensieri che li perseguitano, neanche qui svaniscono quelle immagini, quei fantasmi del passato nei quali ha preso corpo quanto nella loro vita non c’è stato. Fuggiranno anche da Parigi senza sentirsi compiuti. Una fuga interminabile sarà la loro e quella di tanti personaggi del Modiano. Attraverso essi l’autore esprimerà la propria infinita ricerca della famiglia che gli è mancata.

Di esistenze difficili, disperate scrive Modiano in questo e in altri romanzi e sorprende come con un’espressione chiara, sciolta riesca a rendere contenuti così complicati, a spiegare interiorità così complesse, a dire di esperienze che si spostano continuamente tra presente e passato, pensieri e ricordi, bene e male, amore e odio, vita e morte.  Abile è la sua scrittura poiché capace di mostrare come normali, naturali situazioni insolite.

Quando si vive quello che si scrive si può ottenere tanto!