Corsi di specializzazione per il sostegno

Corsi di specializzazione per il sostegno: il Miur non ritiene abilitante il diploma magistrale conseguito prima dell’a.s. 2001/2002. ANIEF ricorre al TAR del Lazio

 

Tale titolo conferisce ai diplomati la qualifica professionale di insegnante di scuola primaria. E costituisce a tutti gli effetti di legge titolo di abilitazione all’insegnamento. Titolo, quest’ultimo, che è quindi intrinseco al titolo medesimo e non è subordinato al superamento di altre prove, esami o concorsi. L’ostinazione del Ministero dell’Istruzione rimane incomprensibile. Scrivi a sostegno.magistrale@anief.net per ricevere le istruzioni per ricorrere.

 

Alla fine il Miur ha scelto di rimanere sulla sua posizione sbagliata: nei corsi di specializzazione per il sostegno – in procinto di essere attivati sulla base del D.M. 706/13 con cui il Miur ha autorizzato le Università incaricate ad organizzare nell’anno accademico 2013/2014 i percorsi di formazione – non c’è spazio per coloro che hanno conseguito il diploma magistrale prima dell’a.s. 2001/2002. Il loro diploma non viene considerato abilitante: “come disposto dall’art. 13 del D.M. 10 settembre 2010 n. 249, ai corsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni diversamente abili possono accedere elusivamente gli insegnanti in possesso dell’abilitazione valida per le immissioni in ruolo”, riporta la Nota n. 13190 del 6 dicembre scorso.

 

Con una sintetica nota, il Ministero dell’Istruzione tenta così di chiudere ingiustamente la porta a tanti docenti che hanno svolto attività formative ed esami finali equivalenti ad un corso di abilitazione. L’equiparazione, del resto, è sancita dall’art. 197 comma 1 del D.Lgs. 297/1994 e dall’art. 15 comma 7 del D.P.R. 323/1998.

 

Pertanto, anche coloro che sono in possesso del diploma di maturità magistrale conseguito prima dell’anno scolastico 2001/2002 hanno pieno diritto a presentare domanda di accesso ai corsi di specializzazione agli alunni che necessitano di sostegno didattico, nonché a partecipare ai concorsi a cattedra. Si tratta di una disposizione prevista dall’art. 402 dello stesso D.Lgs. 297/1994: tra i titoli che consentono la partecipazione ai concorsi, sono infatti compresi i diplomi di istituto magistrale conseguiti prima della conclusione del primo ciclo di studi post secondari abilitanti all’insegnamento nella scuola primaria. Tra cui figurano i diplomi di maturità magistrale conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

 

Tale titolo conferisce, quindi, ai diplomati la qualifica professionale di insegnante di scuola primaria. E costituisce a tutti gli effetti di legge titolo di abilitazione all’insegnamento. Titolo, quest’ultimo, che è quindi intrinseco al titolo medesimo e non è subordinato al superamento di altre prove, esami o concorsi.

 

Pertanto, l’Anief invita il personale in possesso del suddetto titolo a presentare regolare domanda di partecipazione ai corsi di sostegno agli alunni con disabilità. Le istruzioni operative per ricorrere possono essere richieste inviando una mail a sostegno.magistrale@anief.net.

 

L’associazione sindacale ricorda, infine, che Eurosofia ha organizzato il corso di formazione per la preparazione alle prove d’accesso al TFA per il sostegno: attraverso supervisori delle SSIS ed esperti del settore, ai candidati verranno impartite le competenze necessarie per il superamento della prova di accesso a numero programmato dei corsi universitari per il conseguimento della specializzazione su sostegno. Per maggiori informazioni, cliccare qui.

Quando l’assistente traduce in Lis: con una app i sordi gestiscono la burocrazia

da Redattore Sociale
09 dicembre 2013

Quando l’assistente traduce in Lis: con una app i sordi gestiscono la burocrazia

E’ il progetto Elisir. Consente, tramite tablet, di denunciare un furto, richiedere un documento d’identità o prenotare una visita medica: attività quotidiane spesso impossibili da affrontare da soli. Sperimentazione partita a Tor Bella Monaca

ROMA – Denunciare un furto, richiedere un documento d’identità o prenotare una visita medica, chiamando il numero verde dell’ospedale: cose quotidiane che spesso creano seccature e fanno perdere tempo ad un qualsiasi cittadino; per le persone sorde rappresentano situazioni impossibili da gestire da soli. Una semplice App per tablet – che fa partire una videochiamata per un assistente in rete, che comunica con il sordo in Lis – la lingua dei segni – e in italiano con l’operatore di sportello – potrebbe permettere alle persone sorde di affrontare la parte burocratica, amministrativa e quotidiana della propria vita senza interpreti o accompagnatori al seguito. Si chiama progetto E-lisir “Evoluzione lingua dei segni italiana con interprete in rete” ed è stato presentato nei giorni scorsi, nella Sala della Protomoteca a Roma, con il patrocinio di Roma Capitale e del consiglio regionale del Lazio, in protocollo d’intesa con l’Istituto Statale per i Sordi di Roma.

Presentazione del progetto E-lisir
Per il nuovo anno “E-lisir” partirà, come progetto pilota, a Tor Bella Monaca, quartiere della capitale con un elevato numero di persone sorde. “E’ in corso un accordo per erogare il servizio a Roma nell’ex VIII Municipio, oggi VI”, spiega Marta Meschini, amministratore unico della società, Video Assistenza Mobile, che ha realizzato il progetto. Durante la presentazione al pubblico, costituito per la stragrande maggioranza da persone con deficit uditivo, sia Rita Cutini, assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, sia Rodolfo Lena, presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, si sono dichiarati molto favorevoli a promuovere questo servizio di videocomunicazione.
“Ad oggi in Italia esistono disabili di serie A e disabili di serie B. Nonostante l’articolo 21 della Strategia Europea sulla Disabilità vieti qualsiasi forma di discriminazione, non sono state attuate politiche in tal senso”, rileva Antonio Staiola, presidente Idea Onlus, associazione che ha l’obiettivo di promuovere l’integrazione e il superamento dell’impatto dell’handicap uditivo. “Dal 2005 per legge è scomparsa nei documenti ufficiali la parola ‘sordomuto’, ma in questi anni non sono stati rimossi i problemi o le situazioni fortemente invalidanti che vivono le persone sorde”. Non si è adeguato nemmeno il nostro palinsesto televisivo, dove meno del 40% dei programmi risulta sottotitolato, rispetto al 100% di quello europeo.

Mentre da 16 anni restano congelati i fondi all’unico istituto statale per sordi, come ricorda il commissario straordinario Ivano Spano, i numeri delle persone con deficit uditivo crescono in Italia e in Europa. Secondo l’Airs, Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità, “si prevede un incremento del 2% alla fine del prossimo decennio, ove non si intervenga con idonee strategie preventive. Le cause maggiori sono l’invecchiamento crescente della popolazione e la maggiore incidenza di agenti inquinanti tossici e acustici”.

Nel nostro Paese, in base ai dati del Ministero della Salute, nel 2003 vi erano oltre 7 milioni di persone affette da disturbi uditivi e circa mezzo milione erano gli adulti colpiti da sordità grave invalidante. Ogni anno nascono in Italia dai 1.000 ai 1.500 bambini sordi (oltre il 50% per cause genetiche) e sono tra i 15mila e i 20mila i bambini e gli adolescenti fino ai 18 anni con sordità contratta in periodo “prelinguale”.

In questo contesto, una start up come E-lisir riesce ad accendere una speranza, anche attraverso il video esplicativo, che è interpretato da Francesco D’Amico, giovane attore romano dallo sguardo intenso e con una particolarità: è sordo sin dalla nascita. (Carmela Cioffi)

URL  VIDEO:

A scuola si predica bene ma si razzola male

A scuola si predica bene ma si razzola male
L’esempio, la testimonianza è il più incisivo strumento educativo

di Enrico Maranzana

 

Le rilevazioni sull’efficacia dell’insegnamento impartito nelle scuole italiane hanno messo in luce gravi carenze: in particolare le carenze matematiche.

Quali interventi adottare per riqualificare il servizio?

ACCOLTO DAL TAR DEL LAZIO IL RICORSO SULLA RIDUZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

ACCOLTO DAL TAR DEL LAZIO IL RICORSO SNALS-CONFSAL SULLA RIDUZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Roma, 9 dicembre.  Il Tar Lazio dice no alla riduzione dell’orario scolastico negli istituti tecnici e professionali. Con sentenza numero 3527/2013 (presidente Evasio Speranza, estensore Pierina Biancofiore) il Tar, sezione III bis, ha accolto il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti che riducevano l’orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.

Infatti, nel 2010 il Ministero dell’istruzione aveva ridotto l’orario delle materie del corso di studi di questi istituti. Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar.

La sentenza, ormai passata in giudicato, comporta il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre. In altre parole, si avranno nuovi posti di lavoro per gli insegnanti!

Commenta con soddisfazione il segretario generale Marco Paolo Nigi “l’impegno del sindacato, costretto a ricorrere allo strumento giudiziario per la tutela degli interessi degli insegnanti, è stato premiato. E questo è avvenuto in un momento in cui la tenuta dell’occupazione è il nostro obiettivo primario. Tra l’altro, prosegue Nigi, la sentenza assicura la serietà degli studi, dal momento che la riduzione di orario aveva inciso proprio sulle materie professionalizzanti, determinando una violazione dei livelli minimi delle prestazioni didattiche”.

Lo SNALS-Confsal auspica che il ministro rispetti la decisione del Tar. In caso contrario, il sindacato continuerà a portare avanti le proprie iniziative a tutela degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie.

INSEGNARE STANCA?! Imparare a gestire lo stress d’aula

Mercoledì 11 dicembre, alle 11.30, presso la Sala della Traslazione del Convento San Domenico a Bologna, si svolgerà un’iniziativa della Gilda degli insegnanti , in forma di assemblea sindacale provinciale, sul tema del burnout e sul disagio della professione docente dal titolo “INSEGNARE STANCA?! Imparare a gestire lo stress d’aula”.

Parteciperà il dott. Vittorio Lodolo D’Oria, medico specialista. Dal 1992 è componente del Collegio Medico della ASL di Milano per il riconoscimento dell’inabilità al lavoro per causa di salute e si occupa del Disagio Mentale Professionale (DMP) negli insegnanti dal 1998. Ha al suo attivo oltre 100 corsi sul DMP e collabora con istituzioni, USR, USP, associazioni e sindacati di categoria, autor e di numerose pubblicazioni e convegni sul tema, il prof. Dotti, del Centro Studi della Gilda degli insegnanti, che tratterà delle componenti che contribuiscono ad accentuare questa situazione di disagio.

Coordinerà la prof.ssa Renza Bertuzzi, responsabile di redazione del mensile della Federazione Gilda-Unams, Professione Docente,

Nel corso dell’assemblea verrà presentata un’iniziativa della Gilda degli insegnanti di Bologna a sostegno dei propri iscritti che lo desidereranno: la possibilità di fare riferimento ad una psicologa-psicoterapeuta alla quale rivolgersi gratuitamente per avere un supporto psicologico.

 

La scuola vince se condivide

da Il Sole 24 Ore

La scuola vince se condivide

di Andrea Bonaccorsi

I recentissimi dati Pisa 2013 sulle competenze degli studenti in matematica, lettura e scienze collocano l’Italia al di sotto della media Ocse, ma in recupero. Le performance al vertice in matematica sono saldamente in mani asiatiche: Cina (Shanghai), Singapore, Hong Kong, Taiwan, Corea, Giappone figurano tra i primi dieci paesi. L’Italia è in 32ima posizione, con un indice di 485, di poco inferiore alla media Ocse di 494, anche se meglio di paesi come Stati Uniti, Svezia e Israele. L’Italia è tra quelli che hanno mostrato il miglioramento più rapido (più di 2,5 punti per anno tra 2003 e 2012). Inoltre ha aumentato la quota dei top performers in matematica e ridotto la quota dei quindicenni con competenze più basse, con un miglioramento annuo che non ha riscontri in altri paesi europei.

Tra le regioni Trento è in testa con un punteggio di 524, seguito da Friuli Venezia Giulia e Veneto, figurando tra le prime in Europa. Trento è l’11ima regione a livello mondiale, la quarta in Europa. La Lombardia fa meglio della Germania e del Massachusetts. Ma la graduatoria ripercorre la spaccatura tra Nord e Sud Italia: quasi cento punti più in basso di Trento, a 430, c’è l’ultima, la Calabria.

Nella lettura l’Italia è 26ima con un indice pari a 490, ancora di poco sotto la media Ocse (496) e con un miglioramento modesto, 0,5 punti l’anno. In scienze il punteggio è di 494, contro una media Ocse a 501. Nelle scienze il miglioramento annuo è di tre punti, collocando l’Italia tra i dieci paesi con la crescita più sostenuta.

La posizione italiana è quindi insoddisfacente rispetto ai partner Ocse, ma il Paese mostra rapidi segnali di miglioramento. I dati sembrano smentire il catastrofismo. La scuola italiana non è al collasso, i quindicenni non sono “sdraiati”, almeno sotto il profilo delle competenze.

Cosa si può fare per recuperare ulteriormente? Primo, occorre prendere molto sul serio la spaccatura del paese e il circolo vizioso che ne deriva: nel Sud il più basso livello di sviluppo economico genera da anni maggiore dispersione scolastica e minori investimenti. Di conseguenza il livello inadeguato di capitale umano impedisce di agganciare la crescita derivante dalla economia della conoscenza. Qui bene hanno fatto i ministri Barca e Profumo, e bene stanno facendo Trigilia e Carrozza, a dedicare una parte dei fondi strutturali Ue alla scuola, con un intervento che faccia recuperare il ritardo. Il contributo analitico di Invalsi su questo è fondamentale.

Secondo, vanno incoraggiate le attività che avvicinano i ragazzi alla scienza. Vi sono esperienze molto interessanti, che dovrebbero estendersi su tutto il territorio nazionale. Penso alla Fondazione Golinelli di Bologna, che supporta la creazione di materiale didattico per la scienza e mette in rete gli insegnanti per lo scambio di contenuti didattici e di esperienze. O all’Accademia dei Lincei, che ha creato in ogni regione italiana nuclei di scienziati disponibili a collaborare con le scuole per la divulgazione e la sperimentazione. Occorre sfruttare fino in fondo le potenzialità della tecnologia, generando valore dalla replicazione intelligente delle esperienze, attraverso la condivisione su piattaforme dedicate dei materiali didattici.

Terzo, altre esperienze incoraggianti riguardano le procedure deliberative sulla scienza. Si tratta di un movimento profondo, per certi versi ancora controverso, che sostiene la necessità di coinvolgere i cittadini nelle decisioni relative a questioni scientifiche e tecnologiche che impattano sulla vita delle persone. Decidere aiuta a conoscere. Nel nostro paese sono in corso sperimentazioni sul campo promosse da soggetti filantropici come la già citata Fondazione Golinelli, o da consorzi di università come Agorà in Piemonte. Il fatto straordinario è che i ragazzi non solo sono più disponibili degli adulti, ma anche più maturi: prendono sul serio il compito deliberativo, esaminano criticamente le evidenze scientifiche, sono disponibili a cambiare opinione lungo il processo.

Ma la scuola italiana è davvero migliorata?

da l’Unità

Ma la scuola italiana è davvero migliorata?

di Benedetto Vertecchi

NON SONO CONVINTO CHE I DATI DELLA RILEVAZIONE PISA 2012, APPENA DIFFUSI DALL’OCSE,SIANO DA CONSIDERARE UN SEGNALE DI MIGLIORAMENTO circa la qualità dei risultati che si conseguono nel nostro sistema educativo. E ciò per varie ragioni, sia di carattere generale, in quanto riferibili ai traguardi d’insieme che la scuola persegue (o, almeno dichiara di voler perseguire)nei Paesi democratici, sia per una considerazione non semplicemente da bar dello sport delle posizioni occupate nelle graduatorie internazionali dai singoli Paesi.

Chi non si sia accontentato delle notizie d’agenzia, e abbia cercato di capire qualcosa di più consultando il rapporto ufficiale pubblicato dall’Ocse (Pisa 2012 Results: What Students Know and Can Do. Il testo è disponibile nel sito www.oecd.org), si è trovato, in apertura di libro, di fronte ad alcune affermazioni che non possono essere date per scontate. Nella premessa del segretario generale dell’Organizzazione, Angel Gurría, si legge, infatti, che i risultati educativi non devono essere valutati con riferimento a criteri definiti a livello nazionale, ma in una logica di economia globale, per la quale ciò che conta è ottenere prestazioni più elevate nel tempo più breve.

I dati Pisa dovrebbero, quindi, essere tenuti in considerazione dai governi e dagli educatori per definire politiche capaci di conseguire il traguardo indicato. In altre parole, si dà per scontato che l’educazione sia da considerarsi subalterna all’economia e che l’analisi dei fenomeni educativi debba essere effettuata avendo come riferimento le ricadute che dall’attività delle scuole si possono avere nei tempi brevi. Può anche darsi che argomentando da un punto di vista strettamente economico le cose stiano nel modo indicato nel rapporto dell’Ocse, ma non si può dare per scontato che tale punto di vista sia da considerare necessario per definire i traguardi dell’educazione. Se i traguardi perseguiti comprendono aspetti che riguardano lo sviluppo di un pensiero autonomo, di capacità interpretative, di conoscenze non necessariamente collegabili ai processi produttivi (tali sono le lettere e le arti, ma anche le interazioni con la natura non rivolte a trarne un subitaneo quanto precario vantaggio), la pedagogia implicita nelle affermazioni del segretario dell’Ocse non può che suscitare allarme.

Siamo di fronte a un’idea di educazione volta a conseguire obiettivi di utilità in tempi brevi, avendo in mente un’idea di competenza che non comprende, e anzi esclude perché in contrasto con l’economia globalizzata, la cultura come espressione di ciò che è specifico nelle condizioni di esistenza degli individui e dei popoli. Si direbbe che la competenza cui si aspira coincida con ciò che al momento è richiesto dai sistemi produttivi. Non ci si chiede quanto a lungo tale competenza conserverà il suo valore, e di conseguenza sosterrà il corso della vita di chi l’ha conseguita.

Quelli sommariamente richiamati sono aspetti sui quali è necessaria una riflessione a livello nazionale. E forse è anche il caso, una volta tanto, di dire che l’Europa ce lo chiede: certo non ci sollecita direttamente, ma proprio dalla comparazione tra le condizioni di funzionamento del nostro sistema educativo e quello di altri Paesi, che hanno ottenuto risultati nettamente più positivi,emerge lo scarto tra le opportunità d’istruzione e la qualità delle esperienze di cui fruiscono i nostri ragazzi e quelle correnti altrove.

Basti considerare alcuni dati: gli orari di funzionamento delle nostre scuole sono schiacciati sul tempo delle lezioni, senza possibilità di applicare ciò che è stato appreso, di compiere le esperienze e di sviluppare le interazioni che renderebbero qualitativamente apprezzabile l’apprendimento; c’è un’estrema disgregazione nella distribuzione territoriale dei risultati, con isole positive, o anche molto positive, ed estese aree di deprivazione; è inaccettabile il livello della varianza fra le scuole(ossia le differenze tra i risultati delle singole scuole), mentre sarebbe accettabile, in una certa misura, solo una varianza entro le scuole; si osservano differenze di genere nei risultati che sono rivelatrici non certo di capacità difformi,quanto della permanenza di stereotipi sessuali.

Un dubbio aggiuntivo è quanta parte del Punteggio ottenuto dai nostri ragazzi sia effetto d’interventi tesi ad addestrare gli allievi a rispondere a quesiti del tipo che sarebbe stato utilizzato per le rilevazioni Pisa. Indicazioni in tal senso sono state frequenti in passato, quando è sembrato che fosse una via rapida per risalire la china. Ma è veramente così? I punteggi ottenuti per addestramento riflettono competenze che durano quanto lo stimolo che li ha prodotti. I dati della rilevazione Pisa sarebbero importanti se costituissero il punto di partenza per una riflessione sui problemi della nostra scuola che investisse sia le scelte a carattere generale,sia le soluzioni organizzative e didattiche. Ma ciò dovrebbe essere fatto seguendo una linea interpretativa opposta a quella indicata dal segretario dell’Ocse. Si dovrebbe rivolgere la massima attenzione proprio a quanto c’è di specifico nella nostra cultura, a come siamo in grado di immaginare lo sviluppo del nostro Paese, ai rapporti col resto d’Europa, ai problemi di funzionamento del nostro sistema scolastico.

Quando lo studente diventa prof

da Tecnica della Scuola

Quando lo studente diventa prof
di P.A.
Sui banchi i professori per imparare come funziona un “tipografia digitale”, in pratica a costruire un ebook in maniera semplice, e in cattedra Simone di 18 anni al 4° anno del professionale
“All’inizio avevo paura di sbagliare avendo davanti i professori, che di solito ne sanno più di noi, poi mi sono accorto subito che in fatto di computer loro erano molto indietro”: ha detto Simone, 18 anni, allievo del 4° anno dell’Afp del Patronato San Vincenzo di Bergamo, nella sua nuova veste di docente esperto dei novi sistemi digitali, una vera inversione di ruoli che potrà diventare normale nelle aule di tutta Italia. IL Sole 24 Ore racconta un nuovo progetto di E-book . E una docente che ha partecipato al corso commenta: “La vera scommessa è mettere insieme i saperi di studenti e insegnanti: la conoscenza si costruisce andando oltre la paginetta da studiare e assemblando pezzi diversi in maniera originale e personale». E un altro alunno ricorda: “L’idea è nata a settembre quando il nostro prof ci ha chiesto di aiutare gli allievi di prima ideando un manuale di carrozzeria, che oggi non esiste. Quando si è trattato di progettare l’ebook ci siamo accorti che i docenti avevano grosse difficoltà”. Un eufemismo per dire che spesso non sapevano neanche usare un semplico Powerpoint. “Così ci siamo messi alla prova e abbiamo avviato questa sorta di gioco di ruolo”. E i ragazzi hanno saputo gestire il gruppo di lavoro e trasmettere le loro conoscenze in maniera semplice, affiancando chi aveva difficoltà. “Hanno saputo usare un linguaggio semplice, mentre noi spesso vogliamo essere complicati per sottolineare che siamo colti”, ha commentato un altro docente. “Alla fine i prof sono stati molto soddisfatti e noi siamo stati coinvolti grazie alle nostre competenze per una volta sono loro a chiederci aiuto”. Per i ragazzi l’esperienza gli ha fatto comprendere le difficoltà dei loro insegnanti nel trasmettere il sapere se i ragazzi non partecipano. “I ragazzi sono diventati protagonisti grazie alla loro competenza digitale”, ha detto inoltre il responsabile progettazione dell’Afp.

Educazione alla legalità, efficace?

da Tecnica della Scuola

Educazione alla legalità, efficace?
di Pasquale Almirante
L’educazione alla legalità è uno dei temi, insieme agli altri, di cui la scuola deve occuparsi. Ma di fronte agli esempi litigiosi offerti dalla classe politica, che rappresenta lo Stato, non è forse meglio educare all’arte e al bello? Alla letteratura e alla musica? 
“Educazione alla legalità”: è questo uno dei temi, fra i tanti (sesso, droga, salute, stradale ecc.), da cui si vogliono riposte e che, con più frequenza, si richiede alla scuola di affrontare, perché da buoni insegnamenti e da buoni esempi nascono buoni cittadini. D’altra parte la scuola, essendo dell’obbligo, appare come una sorta di filtro attraverso cui l’intera popolazione passa e proprio in un periodo della vita in cui si va definendo con nettezza la personalità di ciascuno. Educare quindi ai sani principi del rispetto delle regole, e della Legge, oltre che compito primario della famiglia, è giustamente anche ruolo della scuola, che, insieme a filtrare, aggiustandoli, gli eventuali sbandamenti diffusi in particolari ambienti e condizioni sociali, è il primo connotato “visibile e tangibile” che il cittadino ha con le Istituzioni e quindi con lo Stato. Tuttavia, se dalla proclamazione dei principi si passa alla prassi, si vede come per lo più la scuola sia impreparata ad affrontare questi obiettivi che d’altra parte sono sempre più urgenti in una società così complessa e in divenire come la nostra bisogna. Moltissime scuole infatti danno dello Stato un’immagine di disordine e di caos, di assoluta distanza dal cittadino, nel momento in cui sono carenti di quello strutture che danno proprio il segno dell’ordine: mancanza di parcheggi, aule umide e cadenti, rincorrersi di supplenti durante l’anno, singhiozzio penoso dell’acqua e dei riscaldamenti, strumentazioni antiquate o assenti, e oltre con altro decadimento. Ma se si va più a fondo, si vede come il principio guida di questa “educazione alla legalità” ha piedi di argilla allorché lo Stato, attraverso i comportamenti dei suoi rappresentanti al Parlamento, appare rissoso, violento, arruffino, strafottente, svogliato ed egoista. E’ infatti luogo comune dire: i politici sono tutti ladri, la politica è collusa con la mafia, si fanno le leggi per i loro interessi ecc. La battaglia per l’”educazione alla legalità” inizia, come si vede, già in svantaggio e per responsabilità proprio di quello Stato di cui la scuola è diretta emanazione, ma che si vorrebbe garantire solo a parole. Andando ancora più in profondità, vorremmo dire come talvolta capiti che talune scuole organizzino incontri con magistrati, con vittime della mafia, con i taglieggiati del racket al fine di istruire i ragazzi al rispetto complessivo dell’ordine costituito e in funzione delle leggi. E al termine dell’evento la scuola si sente un po’ più con la coscienza apposto e può ben dire di avere contribuito all’esito della battaglia: ciò è però vero in parte, anche perché quell’incontro, e i professori lo percepiscono bene, è servito spesso ad allontanare una interrogazione o una spiegazione, mentre l’obiettivo preventivato si appanna. Le modalità per sciogliere il nodo, crediamo, per una efficace “educazione alla legalità”, sia per lo più da ricercarsi invece nella risposta che uno dei più illustri intellettuali italiani diede a un docente che gli chiedeva appunto: che fare per i giovani? “I classici, collega! I classici!” E riferendosi ai classici, l’interlocutore del docente voleva dire di indicare agli alunni le espressioni più nobili dell’uomo, come la musica, la poesia, la filosofia, l’arte. Lì sta la legalità: nella conoscenza del pensiero di chi ha tracciato la “commozione” dell’uomo, ne ha sedotto le suggestioni, gli ha indicato le orme di una creazione ben più ampia. Diceva Piero Citati, raccontando le sue prime esperienza di docente, che preferiva leggere e spiegare ai suoi alunni di una scuola di frontiera, piuttosto che regole di grammatica e sintassi, Dante e Petrarca, Goethe e Voltaire, avendo capito che per molti di loro la scuola era l’unica occasione per conoscere, sentendone parlare, almeno una volta questi autori. E allora su questi argomenti bisognerebbe soprattutto puntare e su tutte quelle arti che nella scuola hanno saltuariamente convissuto. Quale esperienza notevole sarebbe, da una scuola professionale ad un liceo, dedicare alcune ore settimanali all’ascolto di Mozart o Wagner o Verdi; introdurre i ragazzi alla scoperta della drammaturgia scespiriana o a quella di Lope de Vega o Brecht? Forse per questo il trascorso riordino epocale di Gelmini avrebbe potuto rappresentare un input, oltre che nuovo, di frattura col vecchio schema scolastico che ha spesso selezionato i suoi “clienti” in aree ben definite di istruzione, dove ai licei si sono contrapposti i professionali, all’umanesimo le scienze, dimenticando invece che l’arte appartiene al mondo intero e che tutti hanno il diritto di saperla e gustarla. Ecco perché, crediamo, lo Stato dovrebbe dare un ulteriore e forte segnale della sua presenza, e non solo nel varo di riforme credibili e lungimiranti, ma anche nel finanziare aggiornamenti seri e qualificanti dei docenti che siano il perno di un possibile e reale cambiamento. Ma dovrebbe pure svecchiare, e non perché gli insegnanti anziani siano meno bravi, ma perché la distanza di età coi ragazzi si accorci e delle loro sensibilità si abbia più percezione.

Terminata la ricorrezione delle prove scritte nel concorso DS in Lombardia

da Tecnica della Scuola

Terminata la ricorrezione delle prove scritte nel concorso DS in Lombardia
di Aldo Domenico Ficara
Dal sito web dell’Usr della Lombardia si possono leggere i dati relativi alla ricorrezione delle prove scritte del concorso per Dirigenti scolastici
Ottobre – dicembre 2013
Prove corrette
Dal                           al                                   N. prove corrette
dal 21 ottobre al 31 ottobre                           546
dal 4 novembre al 7 novembre                    288
dall’11 novembre al 14 novembre              290
dal 18 novembre al 21 novembre               312
dal 25 novembre al 28 novembre               314
dal 2 dicembre al 5 dicembre                      204
Totale                                                              1954

Le correzioni sono iniziate il 21 ottobre e si sono concluse il 5 dicembre, per un totale di 7 settimane (4 giorni a settimana), equivalenti a 31 giorni complessivi di lavoro valutativo. Infatti, come si evince dalla tabella sopra esposta, ci son 6 intervalli di tempo, il primo di 11 giorni e i successivi 5 intervalli di 4 giorni ciascuno. Nel primo intervallo sono stati corretti il 27.95% degli elaborati, nel secondo il 14.75%, nel terzo il 14.85%, nel quarto il 15.95%, nel quinto il 16%, nel sesto il 10.5%.
Considerando solo gli ultimi cinque intervalli di tempo perché di pari lunghezze, possiamo confrontarli sul numero medio di prove corrette al giorno: nel secondo sono state corrette in media 72 prove al giorno, nel terzo 72.5 al giorno, nel quarto 78 al giorno, nel quinto 78.5 al giorno, e infine nel sesto 51 al giorno.

Ministro Carrozza, che fine ha fatto la democrazia scolastica?

da Il Fatto Quotidiano

Ministro Carrozza, che fine ha fatto la democrazia scolastica?

di Marina Boscaino

È con una certa incredulità che abbiamo letto ieri del ritorno in campo di una delega al governo (ddl 958), che ricalca alcuni temi apparsi un mese fa sotto forma di collegato alla legge di stabilità. Non ci eravamo fidati all’epoca delle dichiarazioni di Carrozza, colta in Cina dalla “bomba” scatenata da quella iniziativa: la ministra aveva definito quel testo “superato”. Dopo la notizia di ieri abbiamo compreso un po’ meglio in che senso lo fosse, e abbiamo l’implicita conferma che facevamo bene a non fidarci.

L’incredulità è dovuta ad un doppio motivo. Il primo, certamente fondamentale: dopo la sentenza della Corte Costituzionale, questo Parlamento e questo Governo non sono illegittimi, ma sono certamente delegittimati politicamente. Quella che viene proposta con il nuovo testo è una delega da parte di un Parlamento delegittimato ad un governo altrettanto delegittimato su una serie di materie strategiche, tra cui scuola e università (“il riordino, l’armonizzazione e il coordinamento delle norme legislative e regolamentari in materia d’istruzione, Università e ricerca”). Apparentemente un innocuo  tentativo di sostituire il Testo Unico, che potrebbe però nascondere nascondere delle insidie, come vedremo.

Il secondo motivo di incredulità è determinato dal fatto che, se da una parte – rispetto al testo dell’ipotetico collegato alla Finanziaria – scompaiono nel nuovo testo alcuni temi fondamentali (status giuridico dei docenti e norme di reclutamento), rimane assolutamente presente il rovello degli ultimi governi (e delle ultime opposizioni), concordi nel tentativo di depotenziare, se non annullare del tutto, il governo democratico della scuola, attraverso una serie di ipotesi di intervento sugli organi collegiali che si sono confermati nel tempo: dal ddl  Aprea, alla revisione in salsa finto-soft che fu partorito dalle proposte di emendamenti del Pd (che diede vita ad un testo che non depotenziava la pericolosità del progetto originario); fino all’esautoramento completo degli organi collegiali nella scuola, previsto nel testo “superato”, che prevedeva la sottrazione di qualsiasi prerogativa degli organi collegiali, ridotti a mera funzione consultiva.

Il motivo di tale accanimento è evidente e chiaro: lasciare ai dirigenti scolastici carta bianca sul governo della scuola significa fare di ciascun istituto scolastico la mano esecutiva del Miur. Significa sottrarre la vita della scuola, le decisioni che vengono assunte nei vari settori (da quello relativo alla didattica alla determinazione dei criteri generali, alla entrata dei privati negli istituti scolastici, alla gestione dei fondi scolastici) a procedure democratiche e condivise. Significa depotenziare quel poco di vigilanza democratica ancora esistente e accogliere senza ostacoli il Pensiero Unico anche nel luogo del pluralismo. Si tratta di un intervento pericolosissimo, che – guarda caso, che ironia! – cade proprio nel momento in cui Carrozza annuncia la Costituente (sic!) della scuola. Che allunga la schiera delle consultazioni “di facciata” che si sono alternate recentemente (Stati Generali, sono stati spesso chiamati) il cui unico risultato concreto è stato che Gelmini, Profumo e ora Carrozza hanno potuto fare indisturbati quello che hanno fatto. Ricordiamo infine che, non a caso, il ministro dell’Istruzione ha impugnato la sentenza del TAR che le ordinava l’attivazione del CNPI.

Siamo alle solite: viene proposto un disegno di legge,  con il pretesto di realizzare una semplificazione dell’attività e dell’organizzazione amministrativa; si interviene invece, in modo subdolo e criptico, attaccando ancora una volta la democrazia scolastica. Ad opera di un Governo che si accinge ad estorcere, nonostante le circostanze, una funzione che nei fatti non esiste più. Vengono stabiliti infatti, come si legge dalla relazione introduttiva, “i princìpi e criteri direttivi della delega: organizzazione delle disposizioni vigenti alla data di adozione dei decreti per settori omogenei o per materie, secondo il contenuto precettivo di ciascuna di esse; coordinamento, formale e sostanziale, delle disposizioni per garantire coerenza giuridica, logica e sistematica, nonché per assicurare il riordino e la semplificazione delle strutture, ivi compresi gli organi collegiali della scuola, e dei procedimenti”. Una formulazione criptica, che determina una delega in bianco in palese violazione della Costituzione (art. 76). Ma questa ormai è una consuetudine.

È auspicabile che i comitati per la difesa della Costituzione, forti della sentenza della Consulta, diano un seguito agli impegni assunti nella manifestazione del 12 ottobre (La via maestra). La scuola in questa occasione, però, deve esser davvero presente.

Marina Boscaino e Corrado Mauceri

Simmetrie in gioco

Simmetrie in gioco

di Umberto Tenuta

1° PROPOSTA DIDATTICA

 

1−Ammirate e fate ammirare agli studenti le seguenti simmetrie

tenuta1tenuta2tenuta3tenuta4tenuta5tenuta6

2−Ora chiedete ai vostri studenti se vogliono anch’essi creare delle simmetrie.

Vi diranno certamente di sì!

Allora, assicurate che essi, seduti intorno a tavoli di quattro/sei studenti, abbiano dei fogli di carta possibilmente molto consistente, come il bristol oppure dei semplici fogli di carta A4 per fotocopiatrice, nonché dei tubetti di tempere di vari colori, i più densi possibili.

3. Dite loro di piegare in due il foglio di carta dei singoli tavoli, facendo combaciare i due lati minori, e di sistemarli sul piano del tavolo opportunamente rivestito con un paio di pagine di giornale per evitare che si macchi con l’uso delle tempere

4. Inviate ogni gruppo di studenti a versare sulla linea mediana del foglio consistenti gocce di tempere di diverso colore:

 tenuta7

5. Ora gli studenti ripiegano il foglio in modo che le due metà combacino.

6. Adesso premono con l’indice o il pollice sul foglio ripiegato in modo che le tempere si spandano senza fuoriuscire dal foglio.

7. Siamo arrivati alla fine: aprono il foglio e ammirano le due immagini simmetriche che si sono prodotte sulle due metà del foglio!

 

A voi ed ai vostri alunni la sorpresa!

Sicuramente, essi vorranno riprovare e riprovare!

Lasciateli liberi di creare sempre nuove simmetrie ed esponete i lavori sugli appositi albi di plastica che avrete senz’altro fissato alle pareti dell’aula, sulle quali non vanno mai incollati fogli, immagini e scritti vari: si usano gli albi di plastica spessa che è facile trovare nelle cartolerie.

Vi domanderete a cosa servono questi divertenti lavori.

Beh, ve lo dirò la prossima volta, quando sarete ammirati dei lavori dei vostri amabili studenti!

Rassegna Stampa 9 dicembre 2013

in  primo  piano

 
   
il Messaggero  del  09-12-2013  
SCUOLA, FUGA DEI DIPLOMATI SOLO 1 SU 3 ALL’UNIVERSITA’ (A.Campione) [solo_testo] pag. 14  
il Giornale  del  09-12-2013  
NESSUNO AL MONDO DISERTA LA SCUOLA COME GLI ITALIANI (C.Gatti) [solo_testo] pag. 16/17  
il Sole 24 Ore  del  09-12-2013  
AGLI ATENEI VALUTAZIONI “EUROPEE” (S.Fantoni) [solo_testo] pag. 18  
la Repubblica  del  09-12-2013  
MARATONA TELETHON, 7 GIORNI PER AIUTARE LA RICERCA [solo_testo] pag. 25  
   

ministro

 
   
Corriere Adriatico  del  09-12-2013  
IN BREVE – VEZZALI E FIRMIAMO.IT “SPORT ALLE PRIMARIE” [solo_testo] pag. 43  
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
COM’E’ DIFFICILE TROVARE UNA DONNA RETTORE (O.Riva) [solo_testo] pag. 23  
   

ministero

 
   
la Stampa  del  09-12-2013  
ORIENTAMENTO OBBLIGATORIO A 14 ANNI (W.Passerini) [solo_testo] pag. 26  
il Messaggero  del  09-12-2013  
Int. a M.Rusconi: “BISOGNA INSEGNARE AGLI ALUNNI A SCEGLIERE FIN DALLE ELEMENTARI” (A.cam.) [solo_testo] pag. 14  
L’Unita’  del  09-12-2013      
MA LA SCUOLA ITALIANA E’ DAVVERO MIGLIORATA? (B.Vertecchi) [solo_testo] pag. 16      
Giornale di Sicilia  del  09-12-2013  
SLOGAN O IMPEGNO? MOTIVI GIUSTI, METODO SBAGLIATO: E LA SCUOLA AFFONDA (G.Savagnone) [solo_testo] pag. 8  
Giornale di Sicilia  del  09-12-2013  
GLI STUDENTI DEI LICEI PREPARANO UNA LEGGE [solo_testo] pag. 19  
Gazzetta di Parma  del  09-12-2013    
ROMA APPLAUDE LA SCUOLA PER L’EUROPA [solo_testo] pag. 17    
la Repubblica – ed. Bologna  del  09-12-2013  
INVISIBILI AL BARACCANO [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica – ed. Genova  del  09-12-2013  
ASSUNTA 23 ANNI DOPO IL CONCORSO (G.Filetto) [solo_testo] pag. 2  
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
LA “RIVOLUZIONE” DI LONDRA PROF MIGLIORI NELLE SCUOLE A RISCHIO (P.De carolis) [solo_testo] pag. 23  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
PER I GIUSLAVORISTI APRE LA BICOCCA (F.Grossi) [solo_testo] pag. 42  
il Giornale – ed. Milano  del  09-12-2013  
UN SECOLO DI ARCHITETTURE PER UN VIAGGIO MILANESE NEL GRANDE “STILE CACCIA” (L.Baldrighi) [solo_testo] pag. 13  
il Tempo  del  09-12-2013  
UN’UNIVERSITA’ DIGITALE E L’AIUTO AI PROPRIETARI DI ANIMALI DOMESTICI [solo_testo] pag. 5  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
SCELTI & PRESCELTI – DA REGGIO CALABRIA 30 BORSE PER TIROCINI [solo_testo] pag. 39  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
SCELTI & PRESCELTI – OPPORTUNITA’ “SPAZIALI” PER I GIOVANI A COLONIA [solo_testo] pag. 39  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
L’OSPITALITA’ E’ DOC (M.Galli) [solo_testo] pag. 42  
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
NELLA RICERCA A VOLTE RIFORMARE NON BASTA (G.Rocca) [solo_testo] pag. 34  
L’Unita’  del  09-12-2013  
CHI HA PAURA DELLA SCIENZA? (N.Vassallo) [solo_testo] pag. 17  
Giorno/Resto/Nazione  del  09-12-2013  
CALENDARIO PER LA RICERCA “SFIDIAMO L’EPILESSIA” [solo_testo] pag. 20  
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  09-12-2013  
INDUSTRIA E RICERCA BANDO DA 36 MILIONI [solo_testo] pag. 11  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  09-12-2013  
LASER A IMPULSI ULTRA CORTI DA BOSCH INGEGNERIA MECCANICA RIVOLUZIONATA. (A.Ritondo) [solo_testo] pag. 26  
Il Secolo XIX – Ed. Levante  del  09-12-2013    
“IO E LE MERAVIGLIE DELL’ANTARTIDE” (R.Galeotti) [solo_testo] pag. 23    
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
GIOVANI MIOPI IN AUMENTO CON L'”OCCHIO” DA VIDEOGAME (M.Pappagallo) [solo_testo] pag. 25  
la Repubblica  del  09-12-2013  
LA BOMBA DI HITLER (R.Brunelli) [solo_testo] pag. 33/34  
   

pubblica  amministrazione  e  societa’

 
   
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
NAPOLITANO: LE CAMERE SONO LEGITTIME (D.Martirano) [solo_testo] pag. 9  
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
FANTASCIENZA DEL DIRITTO E INTERPRETI SPERICOLATI (M.Ainis) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  09-12-2013  
Int. a M.Luciani: “LA CARTA PROTEGGE LE ISTITUZIONI DAL VUOTO” (L.Milella) [solo_testo] pag. 16  
Corriere della Sera  del  09-12-2013  
L’ENERGIA MORALE DEI 93 ANNI DI CIAMPI (M.Breda) [solo_testo] pag. 9  
la Stampa  del  09-12-2013  
LE SINGOLARI INDENNITA’ DEI DIPENDENTI DEL PALAZZO (C.Bertini) [solo_testo] pag. 9  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  09-12-2013  
IN BREVE – LA PA SPENDE 81 MILIONI [solo_testo] pag. 42  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
CONCORSI, IL WEB PUO’ ATTENDERE (Moustique) [solo_testo] pag. 2  
il Mattino  del  09-12-2013  
Int. a G.Squinzi: SQUINZI: FISCO, ENERGIA, LAVORO ZAVORRE SULLE IMPRESE DEL SUD (N.Santonastaso) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  09-12-2013  
FORCONI, LA MINACCIA DEL GRANDE BLOCCO (G.Ruotolo) [solo_testo] pag. 12/13  
la Stampa  del  09-12-2013  
LA PSICOSI DEI FALSI ALLARMI (G.Salvaggiulo) [solo_testo] pag. 1  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  09-12-2013
ISTITUZIONI, PARTITI E SERVIZI BOCCIATI DAI CITTADINI SARA’ UN INVERNO DI SCONTENTO (G.Marabelli/R.rap.) [solo_testo] pag. 36/37
la Repubblica  del  09-12-2013  
NOVECENTO LA FAMIGLIA CHE RESISTE AI CATACLISMI DI UN SECOLO (S.Fiori) [solo_testo] pag. 53  
Italia Oggi Sette  del  09-12-2013  
EPLODE LA BITCOIN MANIA (M.Longoni) [solo_testo] pag. 1  
la Stampa  del  09-12-2013      
SE IL BITCOIN FA LA GUERRA AL DOLLARO (F.Guerrera) [solo_testo] pag. 30      
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

Associazioni DSA

ASSOCIAZIONI

Disturbo specifico dell’apprendimento

 

L’Associzione A.N.G.Ri.S.

 

L’Associazione è inserita nel sito  del Ministero dell’Istruzione Università  A.N.G.Ri.S. Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura è una organizzazione No-Profit di professionisti costituita da grafologi diplomati che hanno conseguito una formazione specifica nella rieducazione della scrittura. Opera su tutto il territorio nazionale

L’Associazione Grafologica Italiana (AGI) – sede di Milano

 

 

Arigraf . IT di Roma
Sito ufficiale dell’Associazione ARIGRAF di Roma, a cui fa capo l’organizzazione dei Corsi di formazione in Rieducazione della Scrittura, organizzati a Roma.

 

CE.S.GRAF
Specializzazioni in  perizia grafologica/giudiziaria rieducazione della scrittura nelle disgrafie
riconosciuti dall’AGP (Associazione grafologi Professionisti).Centro Studi Grafologici

 

Disgrafia News Angris

Riwducatori della scrittura

direttore-disgrafianews@angris.it

 

 

GGRE

Adresse du siège social de GGRe Association et GGRe Formation : 83 rue Michel Ange 75016 Paris
Téléphone : 01 40 71 00 66 Mail : info@ggre-asso

sito del GGRE Groupément de Graphologues Rééducateurs de l’Ecriture, Associazione Grafologi con sede a Parigi.

 

Istituto Toscano

 

Otre all’attività di studio e ricerca, l’ Istituto Toscano di Scienze Grafologiche offre anche un’ ampia serie di servizi di alto profilo professionale, volti a fornire soluzioni mirate, sia sul piano della conoscenza e dell’ approfondimento della personalità ,sia sul piano del sostegno nella rieducazione e recupero di particolari situazioni di disagio. Corsi brevi di introduzione alla grafologia
Segreteria della scuola tel. 055 576951  info@grafologiatoscana.it

 

ARIGRAFPisa
Associazione ARIGRAF di Pisa. Associazione in contatto con ArigrafRoma e ArigrafMilano. CORSI DI GRAFOLOGIA A DISTANZA. SCARABOCCHI CHE PASSIONE. CORSO SUL DISEGNO INFANTILE L’Associazione di Ricerca Grafologica Arigraf è stata fondata nel 1981 a Roma da Nicole Boille come gruppo corrispondente della Société Française de Graphologie. Via Tosco Romagnola 977, 56026 – San Frediano a Settimo, Pisa.
Tel. +39 050 742941 / +39 339 1517492  Sede Operativa
Stazione Leopolda
56125 – Piazza Guerrazzi – Pisa
A.G.I. – Associazione Grafologica Italiana,

L’Associazione Grafologica Italiana comprende tra i suoi Soci oltre ai Fondatori (coloro cioè che costituirono l’Associazione) grafologi professionisti o diplomati (Soci ordinari) e quanti sono invece semplicemente interessati a questa disciplina (Soci aderenti). Attualmente conta oltre 1500 Soci.

L’AGI organizza numerose iniziative: congressi nazionali e internazionali, seminari di aggiornamento, corsi introduttivi allo studio della grafologia.
Alcune iniziative sono organizzate dall’AGI nazionale altre invece sono realizzate dalle varie Sezioni Regionali o Provinciali attive in diverse parti di Italia.
(vai alla sezione)

SEZIONI IN TUTTE LE REGIONI

 

Associazione A.N.G.RI.S.

Associazione Nazionale Grafologi regione di Abruzzo

L’Associazione A.N.G.RI.S., nata a Pesaro nel 2001,  è composta da Professionisti GrafologiRieducatori della Scrittura che si sono qualificati con percorso quadriennale di formazione; opera sul territorio nazionale allo scopo di sensibilizzare insegnanti e genitori alla problematica sempre crescente della disgrafia e delle difficoltà di scrittura. Offre conferenze gratuite e sportelli informativi rivolti alle scuole ed alle famiglie.

Il grafologo rieducatore della scrittura è un esperto che conosce i meccanismi alla base del gesto grafico ed è in grado di analizzare la scrittura sia da un punto di vista grafomotorio che psicologico, ricavando preziose informazioni che consentono di predisporre al meglio un piano di recupero.

Grafologi/rieducatori della scritturanelle Regioni

 

ARIGRAF di Milano 

Arigrafmilano nasce nel 1993 come sede di Milano dell’Arigraf, Associazione di Ricerca Grafologica, fondata nel 1981 a Roma, gruppo corrispondente della Société Française de Graphologie di Parigi, con sedi in tutto il mondo, e socio fondatore dell’Association Déontologique Européenne de Graphologues.

Arigrafmilano, Associazione Culturale senza scopo di lucro, è divenuta associazione autonoma, pur mantenendo il nome, le caratteristiche e l’impostazione di Arigraf, l’11 maggio 2001, con atto notarile. Essa svolge numerose attività, spesso in collaborazione con altri enti scientifici e culturali, e si fa promotrice di congressi, incontri, seminari e pubblicazioni.

Arigrafmilano organizza corsi triennali di grafologia (metodo europeo) per conseguire il titolo di grafologo che autorizza alla pratica professionale o ad ulteriore specializzazione in vari ambiti quali: selezione, formazione e orientamento professionale; orientamento e consulenza in ambito scolastico; grafoterapia; perizia giudiziaria; collaborazione con psicologi e psicoterapeuti; appoggio nella terapia familiare e di coppia.
I corsi Arigrafmilano sono riconosciuti dall’Associazione Grafologi Professionisti (A.G.P.) e dalla Société Française de Graphologie (S.F.D.G.)

 

Associazione GraficaMente

 

L’Associazione ha lo scopo di:  aiutare ed assistere genitori ed insegnanti per identificare le diverse forme di disgrafia, per l’approccio didattico preventivo e riabilitativo;

Sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scolastico ai problemi dell’apprendimento della scrittura, della disgrafia e dei disturbi di apprendimento;

promuovere l’interpretazione grafologica delle varie espressioni grafiche (scarabocchio, disegno, scrittura) per aiutare genitori ed insegnanti ad una migliore comprensione di bambini ed adolescenti;

Promuovere la ricerca e la formazione riguardante tali settori.

A.G.P.

Associazione Grafologi Professionisti, sede Bologna

Pia.zza della Mercanzia, 2
40125 Bologna
telefono e fax 051.220304
info@grafologiprofessionisti.it

 

ISTITUTO GRAFOLOGICO INTERNAZIONAL GIROLAMO MORETTI
L’’Istituto Girolamo Moretti di Urbino, a cui fa capo l’organizzazione dei Corsi di formazione in Rieducazione della Scrittura, organizzati a Pesaro.

L’Istituto Grafologico opera in Urbino da circa quarant’anni è un Istituto scientifico professionale intitolato ad un frate minore conventuale, Girolamo Moretti, di cui porta avanti il ricco patrimonio nel campo di una giovane scienza qual è la grafologia. Si deve a questo frate (nato a Recanati nel 1879 e morto ad Ancona nel 1963) se la grafologia ha definito il suo statuto di scienza e professione al servizio dell’uomo.

L’Istituto che ha ripreso e sviluppato la grafologia morettiana l’ha inserita nell’ambito dello sviluppo delle scienze umane approfondendo la ricerca sia dal punto di vista disciplinare che interdisciplinare. in questa duplice prospettiva ha operato in vari settori, Innanzi tutto ha curato la pubblicazione delle opere del Moretti e dei suoi allievi, nonché di maestri della grafologia internazionale.

Il 4 ottobre 2011 l’Istituto prende il nome di Istituto Grafologico Internazionale Girolamo Moretti.

In secondo luogo ha istituito presso l’Università di Urbino (1977) una scuola di grafologia che si è configurata prima come scuola superiore di studi grafologici trasformata nel 1988 in Scuola diretta a fini speciali di studi grafologici, nel 1997 in Diploma Universitario, nel 2001 in laurea di primo livello in Consuelenza Grafologia e con l’anno accademico 2005/2006 Master universitario interfacoltà di primo livello in consulenza grafologica peritale e professionale nella facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Carlo 80 di Urbino. Dal 2007 è attiva la Scuola Superiore di grafologia morettiana “Lamberto Torbidoni.

 

A.G.I.

L’Associazione Grafologica Italiana comprende tra i suoi Soci oltre ai Fondatori (coloro cioè che costituirono l’Associazione) grafologi professionisti o diplomati (Soci ordinari) e quanti sono invece semplicemente interessati a questa disciplina (Soci aderenti). Attualmente conta oltre 1500 Soci.

 

A.I.D. L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA

E’ costituita con un triplice scopo: Sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la pubblica opinione sul problema della dislessia evolutiva; promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola; offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato per ottenere informazioni e aiuto per consulenza e assistenza per l’identificazione del problema o per l’approccio riabilitativo e scolastico.

AID in Italia

Fine modulo

 

L’associazione AGIAD è un’organizzazione di volontariato iscritta nel registro delle ADV della Regione Lombardia con decreto dirigenziale n. 7991 , atto identificativo n. 369 e opera in Italia a sostegno  di progetti inerenti i disturbi specifici dell’apprendimento.

Dove siamo

Agiad Nazionale

IL LARIBINTO onlus è un’associazione che persegue finalità di solidarietà a favore di coloro che affrontano le difficoltà legate ai Disturbi Specifici di  Apprendimento (dislessia/disgrafia/discalculia).

 

Organizzazione a Sostegno della Dislessia 

E’ un’associazione che riunisce genitori, insegnanti e tecnici per condividere esperienze, consigli, strategie sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e dare un aiuto concreto a chi, in un ruolo o nell’altro, si trova di fronte a queste problematiche.

 

Associazione DADA  (Dislessia in Abruzzo e  Difficoltà di Apprendimento) 

L’ Associazione DADA (Dislessia in Abruzzo e Difficoltà di Apprendimento) si occupa dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA: dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia), disnomia (difficoltà a recuperare i vocaboli), disprassia (difficoltà nel movimento), disturbo specifico di comprensione (difficoltà a comprendere un testo) e delle difficoltà psicologiche e problematiche emotive collegate ad essi.

 

AIRIPA ONLUS

Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendiment, nasce nel 1991 come Onlus e riunisce studiosi, esperti e professionisti che operano nel campo della psicopatologia dell’apprendimento.
La psicopatologia dell’apprendimento si occupa di Disturbi dell’Apprendimento come la dislessia, ladisortografia e la discalculia, ma anche delle Difficoltà di studio, del Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD) e delle Disabilità Intellettive, a partire dall’età prescolare fino all’Università.
Tali argomenti risultano di grande rilevanza considerata l’incidenza di tali problematiche e le loro conseguenze sulla vita futura degli individui.
Gli scopi dell’AIRIPA sono i seguenti (vedi lo Statuto):

  • promuovere studi e ricerche nel settore della psicopatologia dell’apprendimento;
  • favorire la diffusione di informazioni, di conoscenze scientifiche e tecniche fra coloro che si interessano di disturbi e difficoltà di apprendimento ai fini di ricerca, formazione degli operatori, pratica clinica ed operativa.

 

Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia “Giacomo Venuti

La Biblioteca digitale per i dislessici “Libroaid” è un progetto dell’Associazione Italiana Dislessia, sostenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, e finanziato dalla Fondazione Telecom Italia..
Fornisce, agli utenti che ne abbiano diritto, copia dei file digitali dei libri scolastici adottati nelle classi di ogni ordine e grado scolastico.
I libri digitali forniti, possono essere letti al PC da programmi dotati di sintesi vocale.

La Biblioteca, dopo i primi mesi di “rodaggio” del sistema, è stata accolta in una grande scuola comunale di Bologna nata nel 1844, che oggi è gestita dallo Stato: Istituto di Istruzione Superiore “Aldini Valeriani Sirani”.

Ad oggi è situata in Piazza dei Martiri 1/2 40121 Bologna.

 

A.I.F.A.

 

Associazione Italiana Famiglie ADHD

Presentazione AIFA Onlus in Italiano

Sede legale:
Via dei Montaroni, 27 – 00068 Rignano Flaminio (RM)
DISLEXIAIl Dyslexia Association (IDA) è un’organizzazione internazionale che si occupa delle complesse problematiche della dislessia. Parte della missione di IDA è quello di diffondere informazioni aggiornate e appropriate sulla dislessia in tutto il mondo in collaborazione con organizzazioni affini. I nostri membri Global Partner variano in dimensione e la portata dei servizi forniti. Come IDA Global Partner ciascuna organizzazione ha accettato di sostenere la missione e lo scopo di IDA, che è quello di perseguire e di fornire la più completa gamma di informazioni e servizi che affrontano l’intero ambito della dislessia e le difficoltà legate a imparare a leggere e scrivere … in un modo che crea speranza, possibilità, e il partenariato. Per ulteriori informazioni su come diventare un IDA Global Partner, click here.c

 

 

 

ASSOCIAZIONI SPECIALISTE DEL SETTORE

 

EDA – European Dyslexia Association:

 

Esecutrice del Progetto EUPALT is a LLL (Lifelong Learning) project funded by the European Union. The main project contents is the development of a “European Passport” for the Education of Therapists/Teachers Working with People with Dyslexia.

 

ACP Associazione culturale pediatriL’ACP è stata costituita a Milano il 5 settembre 1974 con atto del notaio Visentini. E’ una libera associazione che raccoglie 2.500 pediatri in 36 gruppi locali, finalizzata allo sviluppo della cultura pediatrica ed alla promozione della salute del bambino. La composizione dell’ACP ricalca quella dei pediatri italiani con una prevalenza dei pediatri di famiglia (circa 65%) ed il resto di pediatri ospedalieri, universitari e di comunità. La sua attività è rigorosamente non profit. La libera partecipazione dei pediatri, soci e non soci, alle sue iniziative è subordinata alle sole coperture delle spese; non vengono elargiti compensi né benefit per le attività interne.
Svolge attività editoriale, di formazione e di ricerca. Il suo modo di porsi come Associazione di fronte ai problemi della società, della cultura, della ricerca e della professione è quello di una assoluta libertà di critica di fronte a uomini ed istituzioni.

Attività Editoriale

  • Nel 1974 ha fondato la “Rivista italiana di pediatria” che ha successivamente ceduto per una lira alla Società italiana di pediatria che tuttora la pubblica.
  • Nel maggio 1980 ha iniziato la pubblicazione di “Novità in pediatria” che ha pubblicato fino al 1982 presso l’editrice Editiemme di Milano.
  • L’ACP contribuisce dal 1982 alla pubblicazione di “Medico e Bambino” che è stato fondato presso la casa editrice Edifarm di Milano ed è tuttora curata da un gruppo di pediatri dell’ACP.
  • Sempre nel 1982, da un gruppo di pediatri dell’ACP, è nata la rivista “Crescita” uscita per tre anni presso la casa editrice Editiemme di Milano.
  • Ha pubblicato dal 1990 il “Bollettino ACP” e dal 1993 “Ausili didattici per il pediatra”.

Le due riviste si sono fuse nel 1994 in “Quaderni acp” che è rivista di politica sanitaria e sociale dell’infanzia e di aggiornamento per il pediatra; la rivista ha una redazione telematica.
Quaderni acp si compone di due sezioni: la prima pubblica contributi su problemi collegati all’attività professionale dei pediatri, degli psicologi dell’età evolutiva e dei neuropsichiatri infantili. Pubblica altresì notizie sanitarie dall’Italia e dal mondo, dati statistici sulla condizione dell’infanzia, ricerche dedicate ai problemi dell’area delle cure primarie ed una sezione libri dedicata a pubblicazioni di varia umanità relative all’infanzia. La seconda sezione pubblica materiali che possono essere utilizzati dal pediatra (di base, libero-professionista, ospedaliero) nella sua attività ambulatoriale; si tratta di linee guida, di materiali per bambini malati e genitori che hanno come scopo di aiutare le famiglie nella gestione delle malattie e che possono essere riprodotti e ceduti alle famiglie. Pubblica altresì strumenti didattici per aiutare il pediatra ad utilizzare culturalmente i casi clinici che gli capitano e la letteratura scientifica.

Formazione ed aggiornamento
La missione principale dell’ACP riguarda la formazione e l’aggiornamento dei pediatri sia riguardo alla preparazione medico-biologica (sapere, saper fare), che a quella personale (saper essere), che a quella manageriale sia per quanto riguarda la gestione delle risorse economiche che di quelle umane.
L’ACP è iscritta all’albo della formazione professionale presso la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici.
Ogni anno organizza convegni di aggiornamento e corsi di formazione a carattere nazionale e regionale su problemi medici e di politica sanitaria e sociale.
Organizza inoltre corsi di formazione per pediatri operanti nelle strutture sanitarie e territoriali del SSN per svilupparne le competenze in tema di medicina di comunità. Organizza corsi di formazione per pediatri ospedalieri tendenti a migliorarne le competenze nel campo del management e in particolare nella valutazione dei servizi. Ha organizzato convegni e corsi di formazione sul bambino a rischio sociale per medici e operatori dei servizi sanitari e sociali (Napoli, maggio 1995; Palermo, febbraio 1997; Cesena, aprile 1997).
In collaborazione con l’Università di Milano ha organizzato, nell’anno accademico 1996/1997 un corso di perfezionamento in Medicina di comunità per i problemi materno-infantili (Pediatria di comunità). In collaborazione con la clinica pediatrica dell’Università di Napoli ha organizzato nel 1997 un corso di Pediatria di comunità per pediatri dei servizi sanitari e sociali. In collaborazione con il Comune di Napoli ha in atto un programma per il supporto ai bambini a rischio sociale. Ha organizzato corsi di metodologia didattica in particolare per i tutors nella formazione degli specializzandi in pediatria ambulatoriale e corsi di epidemiologia applicata ai servizi per l’infanzia.
Ha organizzato, in collaborazione con il Centro per il bambino maltrattato di Milano corsi di formazione per pediatri ed altri operatori sanitari in tema di abuso all’infanzia. Ha organizzato in collaborazione con la Società Italiana di Counselling in Medicina il primo corso nazionale di counselling in pediatria ambulatoriale (Verona, 1998).

Ricerca
Una delle “mission” dell’Associazione Culturale Pediatri è quella della ricerca nell’ambito delle cure primarie.
Per tale motivo è attiva da anni una apposita segreteria, attualmente composta da: Luciano De Seta, Enrico Valletta, Maria Francesca Siracusano, Federica Zanetto, Federico Marchetti, Antonio Clavenna, Carlo Corchia  e  Laura Reali coordinatrice del gruppo.
La segreteria è impegnata sia ad offrire consulenza metodologica ai progetti di ricerca dei gruppi locali, sia a definire e proporre a tutti soci ricerche di respiro nazionale.

Fra le ricerche portate a termine si segnalano:

  • epidemiologia delle infezioni respiratorie recidivanti
  • uso dei farmaci immunostimolanti in Italia
  • epidemiologia dell’allattamento materno in Italia
  • storia naturale del weezing
  • la migrazione nord sud dei pazienti pediatrici
  • valutazione dello stato dell’assistenza ai malati cronici in Italia
  • valutazione dell’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri
  • i drg dei ricoveri pediatrici
  • le patologie traccianti nelle divisioni di pediatria valutazione della correttezza dei
  • la lettura ad alta voce nelle famiglie italiane

Altre attività
L’ACP collabora con il Centro Nazionale di Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza della Presidenza del Consiglio, ha contribuito alla formulazione del Piano Sanitario Nazionale ed alla Commissione Nazionale sull’Abuso e il Maltrattamento. I 35 gruppi locali svolgono inoltre sia autonomamente che in collaborazione con l’ACP nazionale, attività di formazione, ricerca, informazione dell’educazione sanitaria, definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e valutazione della qualità delle cure e supporto a programmi di cooperazione internazionale.

AIORAO Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in oftalmologia 

L’AIORAO – Associazione Italiana Ortottisti Assistenti di Oftalmologia è l’associazione di categoria, senza fini di lucro, che tutela l’aggiornamento professionale e scientifico degli ortottisti assistenti in oftalmologia italiani; si è costituita a Roma il 21 marzo 1968.
Essa riunisce tutti gli ortottisti assistenti in oftalmologia che esercitano la loro attività in Italia.

L’AIORAO è membro effettivo dell’OCE “Orthoptistes de la Communauté Europèenne”, è membro effettivo della IOAInternational Orthoptic Association“, dal 1997 è membro corporato dell’IRMA “International Rehabilitation Medicine Association”.

L’AIORAO persegue i seguenti scopi:

  • tutela la figura morale e professionale dell’ortottista assistente in oftalmologia;
  • promuove il potenziamento di studi universitari e dell’aggiornamento professionale; organizza congressi e convegni, patrocina azioni sanitarie ed educative;
  • intraprende iniziative atte a difendere il prestigio di questa categoria e detta norme atte a superare eventuali conflitti d’interesse tra le categorie similari cui appartengono gli ortottisti assistenti in oftalmologia;
  • promuove e affianca ogni iniziativa per il miglioramento delle condizioni di carriera, giuridiche e culturali degli ortottisti assistenti in oftalmologia e tutela i loro interessi economici in tutte le questioni che riguardano la specialità e designa i propri rappresentanti e i propri delegati a congressi, enti, organi e commissioni, anche ministeriali, in cui ritenga opportuno o si richiede la partecipazione dell’AIORAO.
AIRIPA Associazione italiana per la ricerca e l’intervento nella psicopatologia dell’apprendimento L’AIRIPAAssociazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento, nasce nel 1991 come Onlus e riunisce studiosi, esperti e professionisti che operano nel campo della psicopatologia dell’apprendimento.
La psicopatologia dell’apprendimento si occupa di Disturbi dell’Apprendimento come la dislessia, ladisortografia e la discalculia, ma anche delle Difficoltà di studio, del Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD) e delle Disabilità Intellettive, a partire dall’età prescolare fino all’Università.
Tali argomenti risultano di grande rilevanza considerata l’incidenza di tali problematiche e le loro conseguenze sulla vita futura degli individui.
Gli scopi dell’AIRIPA sono i seguenti (vedi lo Statuto):

  • promuovere studi e ricerche nel settore della psicopatologia dell’apprendimento;
  • favorire la diffusione di informazioni, di conoscenze scientifiche e tecniche fra coloro che si interessano di disturbi e difficoltà di apprendimento ai fini di ricerca, formazione degli operatori, pratica clinica ed operativa.
AITA Associazione italiana tecnici audiometristiA.I.T.A. – Associazione Italiana Tecnici Audiometristi – si è costituita a Ferrara il 05 marzo 1981 con lo scopo di “perseguire la qualificazione professionale della categoria ai fini di un miglioramento del servizio, nonché la tutela professionale, morale e giuridica della categoria”.

Il primo corso di aggiornamento A.I.T.A., dal titolo “Audiometria protesica” si è tenuto a Ferrara il 22 e 23 ottobre 1982 .

Il primo numero de’ “Il Bollettino”, organo ufficiale AITA, esce nel settembre 1985 come pubblicazione semestrale al fine di proporre una selezione bibliografica degli articoli di maggior interesse comparsi su riviste, di segnalare libri di testo, congressi e convegni, di permettere un confronto tra diverse esperienze e organizzazioni lavorative, di informare la categoria circa i problemi sindacali e l’inquadramento professionale e di aggiornare i soci su nuove apparecchiature.

Nel 2005, con decreto del ministro della Salute datato 14 aprile, A.I.T.A. viene ufficialmente riconosciuta come l’Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale per gli audiometristi.

ANUPI Associazione nazionale unitaria psicomotricisti italiani 

Attività:Corso  formazione  psicomotricità  TNPEE  evolutiva soci  bambino  intervento  attività psicomotricisti  lavoro  ricerca  bambini  sviluppo  professionale

 

Attività nelle Regioni

 

 

 

NeuroPsicologia dell’età evolutiva

SIGU Società Italiana di Genetica Umana
SINPIA Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza 
SIP Società Italiana di Pediatria 
SIAF Società Italiana di Audiologia e Foniatria 
Società Scientifica Logopedisti Italiani

 

AIRIPA ONLUS

Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento

L’AIRIPAAssociazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento, nasce nel 1991 come Onlus e riunisce studiosi, esperti e professionisti che operano nel campo della psicopatologia dell’apprendimento. La psicopatologia dell’apprendimento si occupa di Disturbi dell’Apprendimento come la dislessia, ladisortografia e la discalculia, ma anche delle Difficoltà di studio, del Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD) e delle Disabilità Intellettive, a partire dall’età prescolare fino all’Università.
Tali argomenti risultano di grande rilevanza considerata l’incidenza di tali problematiche e le loro conseguenze sulla vita futura degli individui. Gli scopi dell’AIRIPA sono i seguenti (vedi lo Statuto):

  • promuovere studi e ricerche nel settore della psicopatologia dell’apprendimento;
  • favorire la diffusione di informazioni, di conoscenze scientifiche e tecniche fra coloro che si interessano di disturbi e difficoltà di apprendimento ai fini di ricerca, formazione degli operatori, pratica clinica ed operativa.

 

Il logopedista

Il poerale Italiano della Logopedia. Lo studio logopedico ECO , di Lusetti Silvia Logopedista, si occupa dell’educazione e della rieducazione dei disturbi della voce, della parola, del linguaggio e dell’apprendimento. E’ nato dall’esigenza di fornire un servizio completo e soddisfacente nel campo della riabilitazione della comunicazione nei bambini, negli adulti e negli anziani. Prima di aprire questo studio nel 2001, ho avuto modo di collaborare con la prestigiosa equipe della clinica otrino del Policlinico di Modena. Nel corso dei miei studi, terminati con il massimo dei voti, ho approfondito i test di valutazione neurologica tramite una tesi, svolta con il Prof. Faglioni e la Logopedista Carla Budriesi dell’ Università di Modena, sul test di Fluenza verbale. I risultati di questa tesi sono ancora oggetto di studio.

La nostra sede si trova a Correggio (Reggio Emilia) in Via Di Vittorio n°1. E’ di facile accesso anche per persone con difficoltà motorie ed è dotato dell’attrezzature necessarie all’analisi computerizzata della voce. Sono inoltre attive diverse convenzioni con RSA e case di riposo, in questi casi la nostra attività presso le strutture stesse

ANASTASIS Soluzioni per l’Integrazione

La cooperativa Anastasis nasce a Bologna nel 1985, costituita da Giovanni Zanichelli, già fondatore di A.S.P.H.I. e da un gruppo di tecnici informatici già inseriti in attività sociali realizzate con l’utilizzo delle nuove tecnologie.  Questo gruppo di tecnici aveva maturato tali esperienze in collaborazione con l’associazione A.S.P.H.I., all’epoca Associazione per lo Sviluppo Professionale degli Handicappati in campo Informatico, particolarmente nella formazione professionale in campo informatico di persone nonvedenti e audiolese.

L’oggetto sociale in cui i soci ed i dipendenti di Anastasis si riconoscono caratterizza l’azienda quale “software house” e centro di formazione professionale, pur mantenendo una particolare ambizione di poter operare per la definizione e creazione di mercati e di lavoro nell’ambito dell’informatica al servizio delle persone svantaggiate. Nel tempo questa caratterizzazione ha assunto sempre di più la definizione di obiettivo primario dell’azienda, che ad oggi interviene con la propria esperienza e professionalità nei settori che prevedono l’uso delle nuove tecnologie e dei sistemi cosiddetti di punta a favore dei disabili e delle persone svantaggiate.

Anastasis opera in un particolare mercato dell’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di contribuire a eliminare il divario digitale e limitare l’impatto delle “barriere digitali”, spesso presenti nei servizi telematici e nei prodotti informatici, con lo scopo di facilitare l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle fasce di popolazione più svantaggiata. Le principali aree operative sono quelle relative alla produzione e distribuzione di software didattico e riabilitativo (azienda leader in Italia nel mercato di riferimento), l’erogazione di corsi di formazione professionale (nel campo delle nuove professioni) rivolti a persone disabili e/o in situazione di svantaggio, la realizzazione di innovativi servizi web nel campo della cooperazione educativa, dell’orientamento professionale e lo svantaggio linguistico.

La peculiarità degli interventi di Anastasis ne favorisce il coinvolgimento a pieno titolo nelle reti pubblico-private per la messa in opera di servizi e proposte nel campo del welfare-mix, la promozione di partnership con Università, Associazioni, Cooperative Sociali e tutti quei soggetti istituzionali che, a vario titolo, operano nel Terzo Settore. L’azienda fornisce i suoi prodotti e servizi a migliaia di clienti sia di natura pubblica che privata, nella fattispecie si tratta soprattutto di Istituti scolastici, ASL, professionisti nel campo della riabilitazione, enti locali (Regioni, Comuni e Province), Associazioni, Aziende e utenti finali. Grazie alla continua evoluzione tecnologica e a significativi investimenti in ricerca e progettazione, Anastasis è oggi in grado di offrire servizi e prodotti poco costosi e facilmente fruibili. La base sociale di Anastasis è attualmente composta da 21 soci dipendenti. Tra gli scopi della cooperativa è ben presente la valorizzazione delle professionalità interne e la tutela del reddito dei soci dipendenti. L’organizzazione aziendale si basa sulla partecipazione democratica e sulla rotazione, relativamente alla presenza negli organi esecutivi e di rappresentanza.

Anastasis adotta un modello d’impresa dove le relazioni sono al centro dell’agire quotidiano e attraverso le quali promuove l’economia sociale come elemento fondante per l’inclusione nella società di tutti coloro che sono in difficoltà ed a rischio di emarginazione. Le relazioni con soggetti esterni si sostanziano in partnerships, collaborazioni e scambi con soggetti e organizzazioni che condividono direttamente o indirettamente i nostri obiettivi e che operano nel campo dei servizi alla persona. Nel corso degli anni il numero dei partner è sempre cresciuto e il sistema di relazioni si è fatto vario ed articolato.

L’impegno ecologico di Anastasis

I partner di Anastasis

Elenco dei Progetti Europei

Elenco dei progetti conclusi

Anastasis in breve – scheda sintetica

 

ANSAS: Handitecno (tecnologie per disabili nella scuola)

Handitecno è un progetto sviluppato nel 2000 da Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l’ Innovazione e la Ricerca Educativa) in collaborazione con il MIUR (Ministero dellI’Istruzione dell’Università e della Ricerca), con l’obiettivo di creare un ambiente multimediale capace di valorizzare le tecnologie per l’handicap nella scuola.

L’accelerazione e l’impatto crescente registrati in questi anni nel campo delle nuove tecnologie, hanno imposto nel 2005 un ampliamento e un approfondimento del sito con l’obiettivo di esaltare il ruolo delle Nuove tecnologie informatiche nel processo di integrazione degli alunni disabili a scuola.
 E’ stato dato nuovo rilievo a quanto si sta già facendo nella scuola su questo tema valorizzando le Migliori Pratiche realizzate e rendendole disponibili in modo diffuso attraverso un sistema di Knowledge Sharing;

sono stati potenziati i servizi di supporto al lavoro e alla formazione degli insegnanti e dei docenti di sostegno attraverso la proposta di strumenti specifici per la didattica;

sono state riorganizzate e aggiornate le indicazioni di lavoro informativo e orientativo;

è stato predisposto un ambiente interattivo di discussione e condivisione di esperienze e tecnologie per disabili, con la possibilità di avvalersi della consulenza di esperti nei vari settori della disabilità.

 

A.P.RI.CO : OBIETTIVO SCUOLA

Attivazione di interventi di Prevenzione, RIeducazione e COmpensazione per ragazzi affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento con l’ ausilio di strumenti informatici Il progetto si è chiuso nell’anno 2009 e da quel momento i materiali prodotti sono stati messi a disposizione a titolo gatuito dalla Fondazione Asphi all’AID ( Associazione Italiana Dislessia) che li impiega in tutte le scuole che ne facciano richiesta. Il materiale si compone

  • un software client ( Cruscotto) per i test che, sotto forma di gioco ( maestra Beatrice), vengono fatti agli alunni due volte nel corso dell’anno scolastico ( febbraio e maggio)
  • un software server per la raccolta dei dati del test
  • un software di potenziamento ” Ottovolante”
  • metodologia e documentazione di come utilizzare il tutto Attualmente ( Aprile 2013) la Fondazione Asphi ha in piano un’estensione del progetto che dovrà coinvolgere le seconde classi della scuola primaria . Le attività avranno inizio non appena la ricerca dei fondi necessari avrà successo.

    Per chi interessato è in fase avanzata un progetto “PerContare” che attraverso un diverso approccio alla didattica della matematica affronta i problemi della discalculia Per saperne di più clicca qui

Imparare Facile

 

Imparare Facile sviluppa software per favorire lo sviluppo di abilità di base dell’apprendimento scolastico, come lettura e scrittura.

Si tratta di strumenti abilitativi per i bambini a rischio o con già definiti Disturbi dell’Apprendimento Scolastico (DSA), ma l’impiego è consigliato per promuovere l’apprendimento di tutti i bambini.  Utilizzabili dal terapista o dall’insegnante, ma anche a casa con l’affiancamento di un adulto.

 

LIBRO PARLATO

Centro internazionale del libro parlato “A. Sernagiotto” ONLUS.  Il Centro Internazionale del Libro Parlato nasce a Feltre nel 1983, con lo scopo di aiutare i non vedenti ad accostarsi alla lettura ed allo studio. Rendere meno pesanti le giornate buie con l’ascolto di un buon libro e realizzare il desiderio di laurea di tanti studenti privati del dono della vista, è lo scopo principale del nostro operato. Le numerose richieste pervengono da tutto il territorio nazionale ma il servizio è esteso anche all’estero.

Al Centro si rivolgono non vedenti, ipovedenti, dislessici, distrofici, anziani, malati terminali e tutti coloro per i quali la lettura in modo tradizionale non è possibile; così pure vari enti, come scuole di ogni ordine e grado, biblioteche, case di riposo, A.S.L., amministrazioni comunali, istituti specializzati all’assistenza dei disabili.

Dal 1996, il Centro è un’Associazione ONLUS, con lo scopo di assicurare costantemente e con qualità la gestione di questa grossa attività. I servizi offerti sono molteplici, per poter coprire a largo raggio ogni singola esigenza.

 

The British Dyslexia Association

There are many ways to contact the British Dyslexia Association:

National Helpline.

For all dyslexia related issues.
Click link for contact details.

Please see our Frequently Asked Questions section, which may provide you with the information you require.

Please Note:

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Other Departments.

Postal Address:
Unit 8 Bracknell Beeches, Old Bracknell Lane, Bracknell, RG12 7BW.

E-mail

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 288

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 288 del 9-12-2013

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


LEGGE 9 dicembre 2013, n. 135


Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre
2013, n. 114, recante proroga delle missioni internazionali delle
Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e
sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle
iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento
dei processi di pace e di stabilizzazione. (13G00179)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 aprile 2013


Approvazione della «Variante al Piano Stralcio per l’Assetto
Idrogeologico – Rischio Frana – bacini Liri-Garigliano e Volturno
relativa ai comuni di Ferentino, Rocca d’Evandro e Vitulazio».
(13A09818)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 settembre 2013


Determinazione delle quote di compartecipazione regionale all’IVA
previste dall’art. 2, comma 4, del decreto legislativo 18 febbraio
2000, n. 56, per l’anno 2011. (13A09814)

 

 

Pag. 5

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 26 novembre 2013


Ridefinizione del contingente delle monete d’oro da euro 50 della
Serie «Fauna nell’Arte» – Medioevo, versione proof, millesimo 2012.
(13A10001)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 26 novembre 2013


Ridefinizione del contingente delle monete d’argento da euro 5 della
Serie «Italia delle Arti – Campobasso», versione proof, millesimo
2012. (13A10002)

 

 

Pag. 12

 

 

 


DECRETO 26 novembre 2013


Ridefinizione del contingente delle monete d’argento da euro 5
commemorative del «150° Anniversario dell’Istituzione della Corte dei
Conti (1862-2012)», versione proof, millesimo 2012. (13A10003)

 

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO 26 novembre 2013


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro
poliennali 4,50%, con godimento 1° agosto 2013 e scadenza 1° marzo
2024, nona e decima tranche. (13A10004)

 

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO 29 novembre 2013


Accertamento del tasso d’interesse semestrale dei certificati di
credito del Tesoro 1° dicembre 2007/2014, relativamente alle cedole
con decorrenza 1° dicembre 2013 e scadenza 1° giugno 2014. (13A10005)

 

 

Pag. 15

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 9 ottobre 2013


Approvazione del programma, per la regione Marche, per la
realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il
superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. (13A09837)

 

 

Pag. 15

 

 

 


DECRETO 22 novembre 2013


Ripristino della validita’ del decreto di riconoscimento dell’acqua
minerale «Preziosa» in comune di Stresa (Verbano Cusio Ossola).
(13A09817)

 

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 22 novembre 2013


Riconoscimento dell’acqua minerale «Poggio d’Api» in comune di
Accumoli (Rieti) al fine dell’imbottigliamento e della vendita.
(13A09816)

 

 

Pag. 18

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 11 novembre 2013


Disposizioni in materia di realizzazione della massa totale effettiva
dei veicoli in sede di esame per il conseguimento delle patenti di
guida di categoria BE, C, C1E, CE, D1E e DE. (13A09815)

 

 

Pag. 19

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 18 novembre 2013


Riconoscimento del Consorzio di tutela del Riso del Delta del Po IGP
e attribuzione dell’incarico di svolgere le funzioni di cui
all’articolo 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526 per
la IGP «Riso del Delta del Po». (13A09836)

 

 

Pag. 20

 

 

 


PROVVEDIMENTO 18 novembre 2013


Modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Arancia
Rossa di Sicilia» registrata in qualita’ di indicazione geografica
protetta in forza al Regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del
12 giugno 1996. (13A09840)

 

 

Pag. 22

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 20 novembre 2013


Termini e modalita’ di presentazione delle domande di agevolazione in
favore di programmi di investimento innovativi nelle regioni
Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di cui al decreto 29 luglio
2013. (13A09803)

 

 

Pag. 24

 

 

TESTI COORDINATI E AGGIORNATI

 


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 10 ottobre 2013, n. 114


Testo del decreto-legge 10 ottobre 2013, n. 114 (in Gazzetta
Ufficiale – serie generale – n. 238 del 10 ottobre 2013), coordinato
con la legge di conversione 9 dicembre 2013, n. 135 (in questa stessa
Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Proroga delle missioni
internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di
cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e
partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali
per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.».
(13A10043)

 

 

Pag. 48

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 


COMUNICATO


Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area sita in
localita’ Monte Romano, nel comune di Brisighella. (13A09835)

 

 

Pag. 62

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo al medicinale per uso veterinario
«Loxicom» (13A09843)

 

 

Pag. 62

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario ad azione immunitaria «Versifel CVR».
(13A09844)

 

 

Pag. 63

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso veterinario «Softiflox 20mg» compresse masticabili
aromatizzate per cani. (13A09845)

 

 

Pag. 63

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio della premiscela per
alimenti medicamentosi «Oxy75 Pesci» 750 mg/g, per salmonidi,
spigole, orate, rombi, anguille e carpe. (13A09846)

 

 

Pag. 63

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Ketodolor» 100 mg/ml soluzione iniettabile per cavalli,
bovini e suini. (13A09847)

 

 

Pag. 64

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Noroseal 2,6 g» sospensione intramammaria per Bovini.
(13A09848)

 

 

Pag. 64

 

 

 


COMUNICATO


Registrazione mediante procedura centralizzata, attribuzione del
numero identificativo nazionale e regime di dispensazione del
medicinale per uso veterinario «Loxicom». (13A09849)

 

 

Pag. 65

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Determinazione del costo orario del lavoro dei dipendenti da imprese
e societa’ esercenti servizi ambientali, per il settore pubblico e
per il settore privato, a valere dai mesi di luglio ed ottobre 2013.
(13A09830)

 

 

Pag. 65

 

 

 


COMUNICATO


Determinazione del costo medio orario del lavoro dei lavoratori
dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di servizi
tessili e medici affini, esercenti l’attivita’ di lavanderia
industriale, a valere dal mese di giugno 2013. (13A09831)

 

 

Pag. 65