Sdoppiamento classi in presenza di docenti assenti

Sdoppiamento classi in presenza di docenti assenti. Illegittimità. Il SAB chiede intervento urgente dell’USR della Calabria al fine di bloccare il fenomeno.

 

Continuano a pervenire nelle sedi SAB segnalazioni e richieste d’intervento, in merito al diffuso fenomeno, in quasi tutte le scuole della regione Calabria e non solo, riguardante lo sdoppiamento delle classi, con la ridistribuzione degli alunni in altre classi, in presenza di docenti assenti, nonostante reiterate proteste, atti di rimostranza ecc.., da parte dei docenti coinvolti .

Inoltre, in alcune istituzioni scolastiche, addirittura, i dirigenti fanno circolare disposizioni prive di firma sui criteri da utilizzare per la sostituzione degli insegnanti assenti, coinvolgendo anche docenti in compresenza, di religione cattolica e di sostegno, obbligando i responsabili di plesso a darne attuazione.

Quanto sopra evidenziato, non trova riscontro né nel contratto di lavoro vigente, né in normativa ministeriale che, di volta in volta, si è espressa in modo autorevole in senso contrario a quanto sopra evidenziato, per cui il SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, ha già richiesto autorevole intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria al fine di far cessare tali illegittimità.

Nel merito, inoltre, vi sono determinazioni di altri UU.SS.RR., Puglia, Lombardia, Basilicata, ecc.., in particolare, quest’ultimo, con  nota prot. n. 7934 del 22/11/2010, nel far riferimento alla C.M. n. 9839 dell’8/11/2010, così dispone: “Ad ogni buon conto, proprio in considerazione del diritto degli studenti e nel rispetto del C.C.N.L. dei docenti, così come precisato anche dalla C.M. 9839, non risulta praticabile laddove dovessero sussistere casi, la soluzione organizzativa di accorpare le classi in caso di assenze brevi del personale docente; ciò non solo non è previsto da alcun regolamento, ma costituisce di fatto, sia pure in via temporanea, una modifica dell’organico non autorizzata, la costituzione di pluriclasse e la violazione di qualsiasi norma di sicurezza.”

 Quasi mai viene rispettato quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975 riguardo i parametri di agibilità e igienico-sanitari delle scuole, in caso di assenza del personale docente: è consuetudine l’accorpamento delle classi.

E’ illegittimo, dopo, l’utilizzo dell’insegnante di sostegno o di religione cattolica su disposizione del dirigente scolastico; prassi “anomala” (vietata da circolari ministeriali, territoriali e dall’art.13 comma 6 della L. 104/92) che comporta, per il personale docente, l’assunzione di responsabilità penali e patrimoniali non previste, mettendo a repentaglio la sicurezza degli stessi alunni pregiudicandone il diritto allo studio.

In particolare per l’insegnamento della religione cattolica, dove spesso l’ora è collocata o alla prima o all’ultima, facendo cosi entrare dopo o uscire prima chi non si è avvalso di tale insegnamento, contravvenendo alle disposizioni MIUR, non ultima la C.M. n. 18 del 4/7/2013 prot. n. 1587 la quale ricorda che deve essere assicurato l’insegnamento dell’ora alternativa  alla religione cattolica agli alunni interessati, rammentando che è stata diramata una nota (n. 26482 del 7 marzo 2011) che chiarisce i vari aspetti della materia e detta istruzioni per la parte relativa alla normativa contrattuale e retributiva.

La nota MEF n. 26482 del 7/3/2011 prevede che, le attività alternative “costituiscono un servizio strutturale obbligatorio”. Le scuole hanno l’obbligo di attivare attività in sostituzione delle ore di religione cattolica.

Non potranno essere ritenute lecite alcune soluzioni come:

– Inserimento degli alunni in altre classi.

 

F.to  Prof. Francesco Sola

Segretario Generale SAB

Mancato pagamento dei supplenti: il ministro chiarisca

Mancato pagamento dei supplenti: il ministro chiarisca

La Uil sollecita una emissione straordinaria per garantire in settimana il pagamento.

 

E’ inaccettabile quanto sta accadendo. Chi ha lavorato ha diritto ad essere pagato. Il Miur anziché spiegare chi deve essere pagato e chi no, garantisca il pagamento dello stipendio di novembre entro questa settimana.
La Uil (che ha correttamente sollevato il problema della scuola di Prato) sollecita un’operazione trasparenza: perché c’è questo ritardo? Ci sono delle responsabilità? Se sì, vanno individuate. Non si può restare inermi rispetto al fatto che chi lavora non prenda la retribuzione a cui ha diritto.

Genitori, svegliatevi!

Genitori, svegliatevi!

di Umberto Tenuta

 

Genitori, svegliatevi! 

Genitori, li avete messi al mondo voi, i vostri figli.

Averli messi al mondo può diventare un atto irresponsabile se voi ora non vi preoccupate di allevarli e di curarne l’educazione.

 

Non aspettate certamente che si alimentino da soli, che si vadano a trovare il latte, che se lo succhino dai seni materni.

Voi, madri, ve li prendete tra le braccia, li accarezzate e li accostate ai vostri seni, li stimolate ad aprire le loro boccucce ed a succhiare i vostri capezzoli. 

Ma sono loro che debbono attaccarsi e succhiare, e lo fanno spinti dalla loro fame.

Fame che essi si portano dentro, fame che si manifesta appena l’ostetrica taglia il cordone ombelicale che li nutriva ed essi cominciano ad avvertire la fame, fame che li morde dentro, che li asseta, che li rende bramosi del latte materno che nessun altro latte può sostituire.

Sì, il taglio del cordone ombelicale attiva in loro la sete, la fame, il bisogno di riempire il loro piccolo stomaco vuoto.

E non smettono di succhiare, di bere alle vostre fontane di vita se non sono sazi, se non hanno riempito il loro piccolo stomaco che fa cessare i suoi morsi, i suoi richiami, i suoi stimoli: voce meravigliosa dell’istinto vitale!

Spettacolo stupendo quello di una bambina, di un bambino, attaccato al seno materno!

Spettacolo che incanta gli sguardi dei padri amorosi, anch’essi premurosi che il richiamo dei loro figli sia ascoltato, sia soddisfatto!

 

Mamme, Papà, vi premurate di nutrirli, di alimentarli, i vostri figli, i figli che voi avete messo al mondo, avete chiamato alla vita!

 

Quanta saggezza in madre Natura, in Gea, dea della Terra, dea della vita, o genitori, anche voi da lei nati!

 

E poi, li riparate dal freddo i vostri figli, li coprite, li vestite, con abiti amorevolmente preparati, i più belli che voi potete procurarvi!

Create un altro grembo materno che li accolga così come faceva il caldo grembo della vostra compagna di vita, compagna della vostra vita e compagna della vita dei vostri figli.

 

E si nutrono, i vostri bambini!

E  continuano a crescere, crescere, crescere, rapidamente, così come avevano fatto nel grembo materno.

Meno male che questa fretta di crescere rallenta a mano a mano che crescono, sennò diventerebbero dei giganti, i vostri figli, o madri, o padri!

 

Rallentano la loro crescita corporea a mano a mano che il loro corpo si forma, che gli organi cominciano a funzionare sempre meglio, a mano a mano che crescono, diventano alti, cresciuti, adulti.

Prima bambine e bambini, poi fanciulli e fanciulle, poi adolescenti, poi giovani, infine donne, infine uomini!

 

Quale percorso evolutivo!

Quale meraviglioso spettacolo vi offrono, o madri, o padri!

Voi li amate i vostri figli, o genitrici, o genitori, o figli di Gea!

Li amate come nessuno nessuno nessuno li amerà nella loro vita, come nessuno nessuno nessuno vi ha amati nella vostra vita!

Li amate, vi prendete cura della loro crescita.

Ma i vostri figli sono insaziabili, e non vi chiedono solo latte.

 

Appena nati, no, ancor prima, anche nel grembo materno essi si agitavano, si muovevano, spingevano, toccavano, esploravano il loro cielo, la loro terra.

Cominciavano ad esplorare il mondo al quale voi li avete chiamati a vivere, perché un giorno vi sostituiscano nella catena della vita, nuovo anello che si aggiungerà al vostro, per allungare sempre più la catena, che ci auguriamo infinita, della vita dell’uomo.

Anelli sempre più grandi che non ripetono mai gli anelli delle loro madri e dei loro padri, dei quali accrescono la loro humanitas.

Nati non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza, dice il Poeta!

Sì, nati non sono a vivere come bruti, i vostri figli, o madri, o padri!

Essi esprimono subito il loro istinto di vita, il loro bisogno di crescere, chiedendovi di soddisfare il loro bisogno di alimentarsi per divenire adulti, per andare oltre, per essere più grandi di voi!

 

Pigmei che stanno sulle vostre spalle, diventano giganti!

 

Dicevamo, o madri, che i vostri bimbi hanno iniziato il loro cammino di vita muovendosi, agitandosi, esplorando, col loro corpo, coi loro arti, il vostro grembo materno.

Già nel vostro grembo hanno imparato a muoversi.

Ed hanno anche imparato, forse già fin dal quinto mese di gestazione, ad ascoltare la vostra cara, dolce, amorevole voce materna che, accarezzandoli a due mani sul grembo che li ospitava, faceva ascoltare già la sua voce, la sua nenia, il suo canto amoroso.

O madri amorose che Enrico Pestalozzi ha cantato, affascinato dal ruolo che voi, figlie di Gea, svolgete per soddisfare il destino della vita che, nata non si sa ancora quando, continuerà non si sa ancora fino a quando.

 

Genitori, genitori, ora la vostra bimba, ora il vostro bimbo, che voi avete chiamato alla vita, ad aggiungere al vostro un altro anello alla catena della vita, ora i vostri bimbi chiedono il vostro aiuto per diventare adulti, cresciuti, alti, capaci di vivere da soli, donne ed uomini come voi.

 

Ora, andate a prendervi cura di loro, perché possano muovere il loro corpo, le gambe e le braccia, per renderli capaci di muoversi, di alzarsi, di prendere, di camminare, di correre, di andare lontano lontano lontano.

 

Sì, essi hanno sete di latte, ma subito hanno anche sete di aprire gli occhi per esplorare il nuovo mondo di sole che ora si squaderna dinanzi ai loro occhi, di aprire le orecchie alle vostre nenie, ai suoni della pioggia che cade sui tetti.

 

Oh lungo cammino dell‘homo erectus, sapiens, sapiens sapiens!

 

Sì, madri, ho capito, i vostri bimbi vi chiamano con il loro pianto, perché hanno fame, perché hanno bisogno del vostro latte, del latte che li fa adulti!

 

Andate!

Io verrò da voi un altro giorno!

Io verrò e canteremo insieme la gioia dei vostri figli, la gioia di crescere, la gioia di vivere, la gioia di guardare con occhi incantati il volto divino del mondo!

Invalsi, pubblicato l’Avviso per la selezione del nuovo Presidente

Invalsi, pubblicato l’Avviso per la selezione del nuovo Presidente
Le candidature entro il 7 gennaio prossimo

E’ stato pubblicato sul sito www.istruzione.it l’Avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la presidenza dell’Invalsi, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Il bando è stato messo a punto dal Comitato di selezione nominato dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza e presieduto dal professor Tullio De Mauro.

Gli interessati dovranno presentare le loro candidature entro le ore 23.59 del 7 gennaio 2014. Una comprovata competenza in materia di valutazione, con uno sguardo anche alle esperienze messe in campo da altri paesi, la conoscenza delle caratteristiche evolutive e istituzionali del sistema italiano di istruzione e formazione. Ma anche pregresse esperienze di direzione di strutture ed enti di ricerca, di insegnamento, coordinamento di insegnanti, direzione di scuole, coordinamento di reti di scuole e conoscenza dell’inglese e di altre lingue straniere saranno alcuni dei criteri su cui sarà basata la scelta del Comitato di selezione.

La domanda dovrà arrivare in forma elettronica all’indirizzo candidaturepresidenzainvalsi@istruzione.it. Elemento del tutto innovativo, i candidati dovranno presentare, come chiesto dal Ministro Carrozza, un documento sintetico (al massimo 12.000 battute) per spiegare le strategie di sviluppo e intervento che immaginano di mettere in campo nel caso in cui assumano la presidenza dell’Invalsi. Si potranno allegare anche pubblicazioni ritenute significative in relazione alla domanda (al massimo 5). Il Comitato di selezione esaminerà le candidature per proporre al Ministro una rosa di cinque nomi fra cui scegliere il nuovo Presidente Invalsi.

I libri fai-da-te arrivano in classe Editori scolastici alla controffensiva

da Corriere della Sera

Autorizzati dal ministero, i testi tagliati su misura si diffondono anche alle elementari

I libri fai-da-te arrivano in classe Editori scolastici alla controffensiva

La rete Bookingprogress crea contenuti per gli istituti aderenti. L’obiezione: «Solo noi garantiamo standard didattici e scientifici»

CRISTINA TAGLIETTI

U na piccola rivoluzione sta cambiando il mondo della scuola italiana, nelle pieghe della spending review che la crisi impone alle famiglie e della frenata al digitale con cui il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha rimandato l’obbligo dei libri di testo digitali previsto dal decreto Profumo per il 2014. Aumentano le esperienze (ora anche legittimate dal ministero) dei libri fai-da-te: modellati dagli insegnanti sulle esigenze della classe, spesso sostituiscono in toto i manuali tradizionali (cartacei o digitali). Una tendenza che suscita qualche preoccupazione nelle case editrici, soprattutto se gli istituti si mettono in rete, come nel caso di Bookinprogress: esperienza nata nel 2009 per iniziativa di Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’Itis Maiorana di Brindisi, che oggi riunisce oltre cento scuole d’Italia. Produce contenuti per tutte le discipline del primo biennio delle superiori e, da quest’anno, anche per elementari e medie. «Bookinprogress da prodotto si sta trasformando in un metodo didattico collaborativo che coinvolge anche gli alunni», dice Giuliano a «la Lettura». L’obiettivo di questa iniziativa era «migliorare gli apprendimenti cambiando il modo di fare scuola. La verità è che se un nostro antenato tornasse in vita oggi, troverebbe la città completamente cambiata, ma la scuola uguale».

I costi sono uno dei motivi che stanno alla base di questa scelta: «la spesa per le famiglie è di circa 5 euro contro i 350/400 per i manuali classici, il risparmio viene investito nell’acquisto del tablet». Che cosa non va nei manuali scolastici in commercio? «I libri sono tanti e sono uno più bello dell’altro – dice Giuliano – ma sono uguali per tutti, mentre ogni alunno è diverso. Il nostro sistema permette allo studente di costruire il suo percorso. Tanto più il libro di testo è strutturato, quanto più è un’aberrazione per la logica». I libri sono cartacei e digitali, ogni disciplina è coordinata da una scuola (al Maiorana è toccato matematica e fisica). «C’è un coordinatore per ogni materia ma ci sono almeno quindici, venti insegnanti che contribuiscono e controllano». I risultati di questi anni di metodo fai-da-te sono, per Giuliano, più che positivi: «Abbiamo fatto un monitoraggio sulle prove Invalsi e abbiamo verificato che i nostri studenti sono di 10 punti superiori rispetto alla media nazionale».

Ed è proprio la cosiddetta «validazione» il punto su cui battono di più gli editori. Giuseppe Ferrari, direttore editoriale di Zanichelli, sostiene che non è un problema di concorrenza: «Noi offriamo prodotti che sono validati e realizzati professionalmente. Gli insegnanti scelgono quelli che li aiutano meglio a fare il loro lavoro». La validazione è un processo, dice Ferrari, a più fasi. «I nostri libri ed ebook, prima di essere pubblicati, sono letti da professori di scuola e universitari che controllano gli aspetti scientifici (ci sono errori concettuali in quello che l’autore ha scritto?) e didattici (spiega bene? ha esercizi adatti a quel tipo di scuola?). Poi sono letti da un redattore esperto nella disciplina che si mette dalla parte dello studente: qui non capisco, quindi va rispiegato, e via dicendo». E poi c’è la realizzazione professionale: «La grafica, i disegni, i video, le animazioni sono prodotti professionali, non video girati con l’iPhone, ma da troupe che controllano l’audio, la luce, il montaggio. I prodotti digitali richiedono infrastrutture informatiche complesse, come la classe virtuale con registro elettronico, e interfacce che guidino l’utente ad avere un’esperienza efficace di apprendimento e a non disperdersi». Ferrari usa una metafora: «Diamo buone attrezzature tecniche per una lunga camminata in alta montagna, perché l’apprendimento è un percorso lungo e faticoso. Offriamo ai professori idee per insegnare e agli studenti idee per imparare. Gli insegnanti sceglieranno tra i tanti prodotti nel mercato quelli che danno più valore aggiunto al loro lavoro».

Se Bookinprogress è ormai una rete di scuole, ci sono anche professori che questa sfida la portano avanti individualmente, come Martino Sacchi, docente di storia e filosofia al liceo scientifico Giordano Bruno di Melzo (Milano), creatore di una rivista di didattica online, «Il filo di Arianna». Sacchi ha iniziato alla fine degli anni Novanta, componendo schede di duemila battute stampate in formato A4. Nel 2005 è nato il sito e nel giro di pochi anni tutti gli studenti si sono dotati di computer e connessione internet. Sacchi ha costruito il suo libro su misura su quello che vuole essere il suo programma, il volume viene stampato da Ledizioni (rinunciando al diritto d’autore gli studenti lo pagano 8 euro): «Non è una somma di fotocopie – ci spiega – ma un libro vero e proprio scritto da me. È pubblico, chiunque lo può leggere e giudicare. Sul sito poi c’è tutta una serie di materiali aggiuntivi, di riferimenti a link verificati, una repositary consultando la quale gli studenti realizzano testi complessi e articolati che coprono tutto il programma».

Cristina Vernizzi, direttore editoriale di Rcs Education, nota che, in realtà, la tendenza non è nuova: «In tempi di impegno politico c’era la cosiddetta “adozione alternativa”, che integrava i manuali con materiali autoprodotti. È nuova la tendenza a sostituire completamente i testi ma non dimentichiamo che il manuale è stato uno strumento importante dell’alfabetizzazione di massa nell’Italia repubblicana, attraverso cui sono passati valori, oltre che insegnamenti. Mi sembra una ricchezza il fatto che gli editori offrano una pluralità di proposte e di punti vista e che queste siano direttamente controllabili. Su come sia trattato un certo tema in un manuale di storia si può fare un’interrogazione parlamentare e questo è importante. Nel momento in cui esiste un’autoproduzione non c’è più un controllo su quale tipo di contenuti viene veicolato, anche perché molti di questi, come quelli di Bookinprogress, non si possono proprio vedere». Secondo Vernizzi, i libri fai-da-te non garantiscono pienamente qualità e accessibilità: «Il manuale è portatore di un progetto didattico e culturale unitario in cui il processo stesso di costruzione è garanzia di qualità. Oltretutto, nella sua strutturazione una parte molto importante è data dal riscontro degli insegnanti. I nostri libri offrono servizi aggiuntivi, come quelli per i bisogni educativi speciali, vedi la dislessia. Per quanto riguarda l’accessibilità spesso i libri autoprodotti sono vincolati a specifici device , cosa che non succede con i libri degli editori».

Per quanto riguarda i costi, Vernizzi ammette che il problema c’è, anche se, aggiunge, «noi stiamo cercando in tutti i modi di offrire ai docenti una risposta su contenuti e prezzi, venendo incontro a chi vuole fare da sé, offrendo contenuti “granulari” certificati, pillole, che si possono comporre e permettono all’insegnante di costruirsi la sua lezione».

Scuola, la rivolta degli addetti alle pulizie: “Vogliono licenziarci, il ministro ci aiuti”

da Repubblica.it

Scuola, la rivolta degli addetti alle pulizie: “Vogliono licenziarci, il ministro ci aiuti”

Sono 25mila e a causa dei tagli rischiano di perdere il posto a fine anno o di avere uno stipendio decurtato fino al 75 per cento. Dopo il presidio a viale Trastevere, la Carrozza ha promesso che si occuperà del caso. I sindacati: situazione insostenibile

ROMA – Come regalo di Natale, rischiano il licenziamento. Si tratta dei 25mila addetti alle pulizie che lavorano da decenni nelle scuole italiane e che, dopo molti contratti a termine, potrebbero tornarsene a casa. O, nella migliore delle ipotesi, avranno decurtato lo stipendio anche del 75%.

Nel 1999, la legge 124 stabilì che dal 1° gennaio del 2000 il personale dipendente dagli enti locali doveva passare allo Stato per la riforma Bassanini. Gli oltre 25mila addetti, che tre giorni fa hanno manifestato davanti al ministero dell’Istruzione, provengono da “due filoni”, spiega Giovanni Pirulli, segretario generale aggiunto della Cisl Fisascat. Circa 8.500 “pulizieri” erano alle dipendenze di cooperative sociali messe in piedi da comuni e province per dare un reddito di sostentamento a soggetti in difficoltà. Gli altri 17mila facevano parte di consorzi nazionali. Quando avvenne il passaggio allo Stato, il ministero dell’Economia finanziò il tutto con 540 milioni di euro. Ma contemporaneamente accantonò nella scuola quasi 12mila posti di collaboratore scolastico (bidello) sostituiti nella sola mansione delle pulizie dai 25mila pulitori delle cooperative e grandi imprese di pulizia. Poi arrivò il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che operò un primo taglio di 150 milioni portando lo stanziamento a 390 milioni l’anno. Con queste risorse gli operatori potevano contare su un congruo numero di ore lavorative settimanali variabile da 24 a 35.

Nelle scuole, la mansione delle pulizie è affidata ai bidelli che svolgono anche la vigilanza degli alunni. Mentre i “pulizieri” si limitano a mantenere puliti i locali. Le regioni con il maggior numero di addetti sono Campania, Lazio, Puglia e Sicilia che da sole assorbono il 62 per cento di tutti i pulitori presenti nelle 8mila scuola italiane. Adesso, però, in tempi di spending review, il governo vuole ridurre lo stanziamento a quello strettamente legato al risparmio degli 11.857 posti di bidello accantonati nell’organico nazionale dei collaboratori scolastici: cioè, 288milioni di euro. “In questo modo – aggiunge Pirulli – agli 8.500 pulitori provenienti dagli enti locali si propone di ridurre le ore a settimana da 24 a 6, mentre agli altri da 35 a 15. Se le cooperative non volessero licenziare nessuno, dovrebbero ridurre gli stipendi del 75 per cento ai primi e del 60 ai secondi. Insostenibile”. Concorda Elisa Camellini (segreteria Filcams Cgil): “Così si ributtano questi lavoratori nel girone infernale della disoccupazione e della precarietà. Inoltre avremo ambienti scolastici insalubri e insicuri”.

Con i contratti in scadenza al 31 dicembre, i 25mila hanno intanto ricevuto la lettera di licenziamento. Se il ministero dell’Economia dovesse

rinnovare il contratto alle condizioni prospettate – con una spesa massima di 288 milioni di euro all’anno – le ore lavorative e gli stipendi subirebbero un mega taglio. Lo scorso 12 dicembre, quando Cgil, Cisl e Uil, assieme ai lavoratori, hanno protestato in viale Trastevere, il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha fatto sapere che si sarebbe occupata personalmente della questione. La soluzione potrebbe arrivare con la legge di stabilità. Ma, al momento, tutto tace.

La proliferazione dei collaboratori del DS è regolamentata dal contratto

da Tecnica della Scuola

La proliferazione dei collaboratori del DS è regolamentata dal contratto
di Lucio Ficara
Il dirigente scolastico può designare due docenti incaricati di collaborare. Ma spesso la complessità dell’istituzione scolastica richiede anche altre figure che possono essere retribuite con il FIS, ma facendo attenzione alla procedura.
La complessità di alcune scuole, dovuta al diverso numero di plessi oltre la sede centrale, all’aumento delle iscrizioni degli alunni della scuola, all’ampliamento dell’offerta formativa, determina il bisogno di un vero e proprio  staff di direzione, composto anche da tre o quattro collaboratori del dirigente scolastico. In alcune scuole si contano anche fino a dieci collaboratori del dirigente, un vero e proprio fenomeno di proliferazione dei collaboratori del Ds, che si avvalgono di più di due collaboratori. Bisogna sapere però che la normativa contrattuale, prevede di potere retribuire, con il fondo d’Istituto non più di due collaboratori del dirigente scolastico. Allora sorge spontanea  la domanda, che si pongono tra l’altro anche tanti docenti, rsu ed anche qualche dirigente scolastico particolarmente scrupoloso nell’attenersi correttamente alle norme vigenti :  “Quanti collaboratori di propria fiducia  può nominare il dirigente scolastico?” . Non esiste un limite restrittivo al riguardo che vincoli i  rapporti fiduciari del dirigente scolastico con i docenti, quindi teoricamente, il Ds potrebbe nominare, tra i docenti della scuola,  anche 10 collaboratori, ma con le risorse del FIS potrebbe retribuirne soltanto due. Quanto detto è espressamente scritto nell’art.34 del CCNL scuola, dove si fa riferimento all’art. 25, comma 5, del d.lgs. n.165/2001 (cfr. nota n. 2), in cui  emerge che il dirigente scolastico può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti. Bisogna specificare che nel su citato comma 5 dell’art.25 del d.lgs 165/01, non si fa riferimento ad un limite numerico delle collaborazioni, che invece viene fatto nella parte dell’art.34 del contratto, quando si parla di retribuzione. Infatti l’art.34 del CCNL scuola, prosegue disponendo che tali collaborazioni sono riferibili a due unità di personale docente retribuibili, in sede di contrattazione d’istituto, con i finanziamenti a carico del fondo per le attività aggiuntive previste per le collaborazioni col dirigente scolastico , come previsto dal punto f) dell’art. 88, comma 2, del contratto scuola. Quindi è del tutto evidente che in contrattazione integrativa d’Istituto, non possono essere retribuiti più di due collaboratori del dirigente scolastico. Tuttavia essendo comprensibile la necessità di avere altre figure che si affianchino ai due collaboratori del dirigente scolastico, per fare funzionare meglio l’organizzazione del lavoro, il contratto prevede, nell’ambito della delibera collegiale del piano dell’offerta formativa, oltre alle note funzioni strumentali, altre figure  come ad esempio i responsabili di plesso o di sezione staccata. Quindi per la retribuzione di queste altre figure si può applicare il punto k) del comma 2 del’art.88 del contratto, in cui è scritto che sono retribuibili con i  compensi per il personale docente, educativo ed ATA per ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o d’istituto nell’ambito del POF. In sostanza il dirigente scolastico si può avvalere del sostegno professionale dei due collaboratori da lui stesso scelti e può avvalersi anche di altre figure i cui compiti sono stati deliberati dal Consiglio d’Istituto   e i criteri per l’individuazione delle professionalità che dovranno ricoprire tale incarico, dovrebbero esulare dal rapporto fiduciario Ds- docente, ma dovrebbero essere di competenza contrattuale. Nella sostanza delle cose tutto lo staff di direzione è formato per scelta del Ds, che è il vero deus ex machina della scuola.

Scuole a corto di fondi, sono migliaia i supplenti che passeranno il Natale senza stipendio

da Tecnica della Scuola

Scuole a corto di fondi, sono migliaia i supplenti che passeranno il Natale senza stipendio
di Alessandro Giuliani
Secondo i sindacati, pronti a diffidare l’amministrazione, quello dell’istituto Pacetti di Prato non è un caso isolato: sono davvero tanti i supplenti che dovranno attendere gennaio per ricevere il pagamento degli ultimi due mesi. Il motivo sarebbe quello della mancata emissione dei finanziamenti speciali sul ‘Sicoge’ da parte del Mef. E non è la prima volta: già nell’aprile scorso, sempre in Toscana, al liceo linguistico Rosmini di Grosseto, si ricorse all’estrazione a sorte.
La scelta dei supplenti da pagare tramite la sorte. Stavolta a rendersi protagonista dell’opinabile sistema selettivo, per assegnare lo stipendio di novembre, è stato il dirigente di un istituto comprensivo di Prato, l’Iva Pacetti (come da questa redazione riportato in un precedente articolo): il ds, si legge nella cronaca del ‘Tirreno’, aveva a disposizione solo cinquemila euro. Un cifra molto più bassa di quella necessaria per pagare tutti i supplenti nominati dell’istituto toscano, comprendente una scuola dell’infanzia e una primaria. Il capo d’istituto non sapeva come fare: a fronte dei 18 precari (insegnanti e personale Ata) che hanno svolto supplenze brevi, ha così deciso di sorteggiare i cinque ‘fortunati’: quattro insegnanti e un assistente amministrativo.
La motivazione del mancato accreditamento degli stipendi sarebbe dovuta alla non completa emissione speciale accessori dicembre 2013” da parte del Ministero dell’Economia e Finanze sul ‘Sicoge’, il Sistema informatico di contabilità e gestione economica. E ciò malgrado l’emissione speciale, di diversi milioni di euro ma evidentemente insufficiente, avvenuta nelle ultime settimane
Secondo la Uil Scuola, riferisce il quotidiano, non si tratterebbe di un caso isolato perché altri istituti comprensivi e superiori avrebbe esaurito i fondi del Mef da cui dipende il pagamento degli stipendi dei precari per le supplenze brevi. Gli insegnanti di ruolo vengono invece pagati dal Miur, così come i supplenti annuali. Un episodio analogo era già avvenuto nell’aprile scorso sempre in Toscana, a Grosseto, nel liceo linguistico Rosmini: in quell’occasione intervenne la Regione Toscana che anticipò i soldi per i precari.
Il fenomeno, tuttavia, sarebbe tutt’altro che isolato. Nella stessa giornata della pubblicazione della notizia della decisione del ds del Pacetti di Prato di ricorrere al sorteggio per decidere i docenti da pagare, l’Anief ha reso pubblico un duro comunicato in cui sostiene che sarebbero migliaia, nel territorio nazionale, i docenti e Ata precari in questa situazione. E per i quali si prospetta “un Natale davvero magro”. Il sindacato autonomo ricorda che “dopo aver corrisposto, seppure con ritardo, le due mensilità di inizio d’anno scolastico, il Miur sta di nuovo ritardando sine die il diritto la retribuzione” dei “dipendenti più deboli: i supplenti ‘brevi’. L’Anief ha anche predisposto un modello di diffida e messa in mora che il personale interessato potrà direttamente inviare, con urgenza, alla Ragioneria territoriale di competenza (ufficio pagatore della provincia in cui si svolge o si è svolto il servizio) e alla scuola di servizio.

Riparte la lotteria: estrazione a sorte per pagare gli stipendi

da Tecnica della Scuola

Riparte la lotteria: estrazione a sorte per pagare gli stipendi
di P.A.
E’ successo all’istituto comprensivo “Iva Pacetti” di Prato, dove la dirigente, ripetendo quanto è già successo altrove negli anni scorsi, ha dovuto estrarre a sorte i cinque nomi, su diciotto, dei fortunati vincitori dello stipendio tra insegnanti supplenti e personale Ata.
La Uil di Prato 
ha denunciato il caso, sottolineando che nella scuola mancano i soldi non solo per pagare gli stipendi di novembre, ma anche quelli di dicembre. Spiega infatti la UilScuola: “Le scuole sono in una grande bufera soprattutto per quanto riguarda i supplenti temporanei. Il ministero non ha ancora inviato i fondi per pagare le mensilità di novembre che avrebbero dovuto arrivare adesso comunicando che ci sono stati dei problemi tecnici, ovviamente senza specificare quali”. Nonostante la scuola di Prato, dice sempre la UilScuola, avesse chiesto per tempo i fondi per pagare il personale supplente, lo Stato non li ha spediti, mentre il prossimo mese di dicembre “non è un mese qualunque, c’è il Natale e le famiglie hanno bisogno di riscuotere. Il ministero dell’istruzione ha comunicato che salderà i conti il 16, ma la nostra paura è che i professori riusciranno a riscuotere gli arretrati soltanto a gennaio. E’ una situazione pesante per i docenti e come sindacato intraprenderemo tutte le azioni necessarie per tutelare i lavoratori. Nei prossimi giorni prepareremo un comunicato congiunto a seguito dell’incontro con il coordinamento dei dirigenti scolastici”. Anche la dirigente della scuola 
preoccupata: “Siamo molto amareggiati per questa circostanza che colpisce i lavoratori. Nei prossimi giorni faremo un incontro con gli altri dirigenti perchè la questione della mancanza di soldi riguarda molte scuole di Prato. Per quanto riguarda l’istituto Pacetti abbiamo deciso di estrarre a sorte i nomi dei supplenti ai quali verrà pagato lo stipendio. Con i soldi in cassa infatti riusciamo a pagare solo cinque persone su diciotto tra insegnanti e personale Ata. Abbiamo estratto i nomi in presenza delle organizzazioni sindacali per fare tutto in modo molto trasparente”

Il traffico delle ripetizioni private

da Tecnica della Scuola

Il traffico delle ripetizioni private
di P.A.
Al liceo classico di Avezzano, sembra che alcuni docenti abbiano impartito lezioni private ai loro stessi studenti. Venutone a conoscenza, il deputato Sel, Giannio Melilla, ha presentato una interpellanza parlamentare
Non sarebbe la prima volta che al liceo di Avezzano succedono casi simili, ma ora qualcuno degli interessati ha informato il deputato abruzzese di Sel, Gianni Melilla che immediatamente ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, nella quale segnala che “ad Avezzano vi sarebbero dei docenti che impartirebbero lezioni di greco e latino ricevendo quotidianamente in casa studenti e studentesse. Ma nella nota di Melilla c’è anche l’accusa ai docenti di ricevere i compensi in nero, aggiungendo così all’illecito di legge anche un grave malcostume fiscale. Infatti il deputato Sel nella sua interpellanza cita il Decreto legislativo 297 del 16 aprile 1994, che vieta in modo esplicito tali circostanze in quanto si configura uno stato di grave incompatibilità, mentre se il casi denunciati venissero accertati “sarebbero inficiate anche le valutazioni e gli esami effettuati dai docenti coinvolti in pratiche evidentemente illecite. Per questo”, ha aggiunto Melilla nella sua interpellanza, “chiedo se non ritenga di disporre procedure di rapido accertamento della situazione ipotizzata; quali iniziative intenda assumere per reprimere eventuali illeciti e salvaguardare la dignità professionale dei tanti docenti onesti e la serietà degli studenti che non ricorrono a tali pratiche; se non ritenga sensibilizzare tutti gli istituti scolastici italiani al fine di prevenire tali pratiche illecite nella salvaguardia della serietà della scuola italiana pubblica”. Melilla chiede quindi alla ministra ispezioni per prevenire ancor prima di reprimere tali comportamenti. “La mia”, ha successivamente dichiarato il deputato Sel, “non è un’azione punitiva verso nessuno. Tutte le volte che ho avuto conoscenza di queste situazioni, ho chiesto al ministro di inviare ispezioni. Ciò a tutela degli inseganti onesti e degli studenti e delle loro famiglie. La scuola pubblica non può certamente tollerare comportamenti del genere”. Interpellato, il preside ha detto che non è a conoscenza di casi simili, mentre avrebbe già messo all’albo circolare nella quale si ricorda che è vietato fare lezioni private in casa a studenti dello stesso istituto e lo è per legge

Uscire da scuola a 18 anni: un dibattito borderline…

Uscire da scuola a 18 anni: un dibattito borderline… *

di Giancarlo Cerini

(…) torniamo sul problema per riassumere i temi oggetto del dibattito e capire se la proposta potrà avere un seguito o resterà confinata nei ballon d’essai prevalentemente estivi.

* da Rivista dell’istruzione 4 – 2013

Il ritorno della legge delega

Il ritorno della legge delega, tra vecchio e nuovo ed il miraggio della Costituente

di Cinzia Olivieri

Legge delega: ritorno o superamento del nuovo?

 

A distanza di qualche giorno dal comunicato stampa con il quale si annunciava che il testo del Disegno di legge delega in materia di Istruzione, doveva “ritenersi del tutto superato”  e dalla notizia di una prossima Costituente della Scuola, la sorpresa dell’avvio in VII^ Commissione Senato della discussione sul DDL S958 che all’art 2  disciplina appunto la Delega al Governo in materia di istruzione, università e ricerca e tra i princìpi e criteri direttivi specifici il: “b) coordinamento formale e sostanziale delle disposizioni vigenti, per garantire coerenza giuridica, logica e sistematica, nonché per assicurare il riordino e la semplificazione delle strutture, ivi compresi gli organi collegiali della scuola, e dei procedimenti;”.

In realtà non si tratta di una novità, dal momento già a luglio risultava depositato appunto l’atto S958, presentato dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione
di concerto anche con il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca
. (1)

Promessa tradita o sua realizzazione?

Premesso che il concetto di superamento, piuttosto che il ritiro o l’abbandono, ci fa immaginare una sorta di competizione tra qualcosa che avanza ed un’altra che arretra, il vecchio a cui si sostituisce il nuovo, in realtà tutto appare coerente a quanto il Ministro aveva preannunciato già a giugno davanti Commissioni riunite (VII) di Camera e Senato. Infatti in tale occasione aveva anticipato l’inserimento di una norma di delega nell’ambito del disegno di legge sulle semplificazioni per un nuovo testo unico in materia di istruzione ed una riforma degli organi collegiali, notizia confermata a novembre in Consiglio dei Ministri, con la pubblicazione  del testo del “collegato” alla legge stabilità depositato in presidenza che prevedeva il mantenimento delle sole funzioni consultive degli organi collegiali. Ed è appunto questo che dovrebbe ritenersi superato.

L’iter del DDL S 958  vede già a settembre cominciare la trattazione in commissione ed in consultiva ed ora prendere avvio l’esame in VII^ commissione Senato che continuerà nei prossimi giorni

Sono stati presentati alcuni emendamenti: dalla proposta di sopprimere completamente l’art. 2 (che prevede appunto la delega in materia di istituzione) o semplicemente il riferimento agli organi collegiali della scuola.  Tra questi il preannunciato emendamento 2.21 (2), il quale prevede che i decreti emendativi siano adottati  «previa consultazione obbligatoria di appositi tavoli tecnici di confronto, istituiti presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in materia rispettivamente di istruzione primaria e secondaria e di università e ricerca, ai quali partecipano i rappresentanti di tutte le istanze interessate ai settori oggetto del presente articolo».

Quale costituente. Quale coinvolgimento

Sarà questa la Costituente? E quali saranno i “rappresentati” delle varie categorie interessate? Giacché è in gioco la  “democrazia scolastica”, dovrebbe prevedersi il coinvolgimento degli eletti negli organi collegiali, sebbene ad oggi sia stata annunciata la partecipazione del solo FoNAGS ed in generale dell’associazionismo. (3)

Ma chi, più di coloro i quali vivono la scuola quotidianamente, può esprimersi in merito ai problemi della collegialità? Occorre ricordare ancora una volta che le forme di consultazione previste dalla legge sull’autonomia prevedono il coinvolgimento dei cittadini, sia singoli che associati.

I genitori della scuola desiderano far sentire la propria voce al di là di pur apprezzabili petizioni che appaiono però necessariamente riduttive di problematiche di più vasta portata. Purtroppo non basta difendere la figura del rappresentante di classe, se a questo ruolo si collega la mera presenza da sostanziale uditore in riunioni di breve durata o la raccolta di quote di partecipazione a collette di vario tipo. Il problema vero è dare un senso e garantire la partecipazione tutta, proprio per stimolarla, consapevoli dell’importanza del contributo dei “portatori di interesse”.

Intanto si apprende dell’impugnazione da parte del MIUR della sentenza del Tar Lazio del 3 ottobre (4), che aveva ordinato al Ministro di emanare l’ordinanza di cui all’art. 9 del Dlgs 233/99 per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Cadrà definitivamente anche l’ultimo organo collegiale territoriale?

 

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 294

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 294 del 16-12-2013

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 settembre 2013, n. 138


Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione
del Ministro della salute e dell’Organismo indipendente di
valutazione della performance, a norma dell’articolo 14 del decreto
legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. (13G00182)

 

 

Pag. 1

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 9 ottobre 2013, n. 139


Regolamento concernente specifiche procedure autorizzative, con
tempistica accelerata ed adempimenti semplificati, per i casi di
realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili in
sostituzione di altri impianti energetici, anche alimentati da fonti
rinnovabili. (13G00183)

 

 

Pag. 10

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 11 novembre 2013, n. 140


Regolamento recante aggiornamento al decreto del Ministro della
sanita’ 21 marzo 1973 recante: “Disciplina igienica degli imballaggi,
recipienti, utensili destinati a venire a contatto con le sostanze
alimentari o con sostanze d’uso personale” limitatamente agli acciai
inossidabili. (13G00184)

 

 

Pag. 16

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 ottobre 2013


Approvazione della convenzione stipulata tra la Presidenza del
Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e
l’editoria, la RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e la Provincia
autonoma di Bolzano per la trasmissione di programmi radiofonici e
televisivi in lingua tedesca e ladina nella Provincia autonoma di
Bolzano. (13A10062)

 

 

Pag. 22

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 ottobre 2013


Approvazione della convenzione stipulata tra la Presidenza del
Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria
e la RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. per la trasmissione di
programmi radiofonici e televisivi in lingua francese nella Regione
Valle d’Aosta e di programmi radiofonici e televisivi in lingua
slovena nonche’ radiofonici in lingua italiana e friulana nella
Regione Friuli-Venezia Giulia. (13A10063)

 

 

Pag. 28

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 novembre 2013


Sospensione del sig. Angelo Polverino dalla carica di Consigliere
regionale della regione Campania. (13A10141)

 

 

Pag. 33

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 novembre 2013


Sospensione del signor Mario Diana dalla carica di Consigliere
regionale della Regione Sardegna. (13A10172)

 

 

Pag. 34

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 20 settembre 2013


Determinazione dell’entita’ e delle modalita’ di versamento del
contributo annuale degli iscritti al registro dei revisori legali,
per l’anno 2014. (13A10056)

 

 

Pag. 34

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 17 settembre 2013


Modalita’ di attuazione per il riconoscimento di un sostegno al
reddito in favore dei lavoratori operanti nei Comuni colpiti dagli
eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di
Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il
29 maggio 2012. (Decreto n. 75719). (13A10099)

 

 

Pag. 35

 

 

 


DECRETO 16 ottobre 2013


Concessione del prolungamento degli interventi di sostegno del
reddito – Anno 2013. (Decreto n. 76353). (13A10100)

 

 

Pag. 37

 

 

 


DECRETO 29 novembre 2013


Adeguamento del contributo individuale dovuto dagli iscritti al Fondo
di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni
religiose diverse dalla cattolica, relativo all’anno 2012. (13A10171)

 

 

Pag. 39

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 20 novembre 2013


Imposizione degli oneri di servizio pubblico sulle rotte Crotone –
Milano Linate e viceversa, Crotone – Roma Fiumicino e viceversa.
(13A10079)

 

 

Pag. 40

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 20 novembre 2013


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio Enoconsulting S.r.l., in
Erbusco al rilascio dei certificati di analisi nel settore
vitivinicolo. (13A10040)

 

 

Pag. 44

 

 

 


DECRETO 20 novembre 2013


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio Bioqualita’ di Icardi
Laura, in Guarene al rilascio dei certificati di analisi nel settore
oleicolo. (13A10041)

 

 

Pag. 46

 

 

 


DECRETO 25 novembre 2013


Variazione di denominazione di una varieta’ foraggera iscritta al
registro nazionale delle varieta’ di specie agrarie. (13A10054)

 

 

Pag. 47

 

 

 


DECRETO 25 novembre 2013


Variazione di denominazione di una varieta’ foraggera iscritta al
registro nazionale delle varieta’ di specie agrarie. (13A10055)

 

 

Pag. 48

 

 

 


DECRETO 26 novembre 2013


Rinnovo dell’autorizzazione al laboratorio «L.A.M. Laboratorio
analisi S.r.l.», in Fano al rilascio dei certificati di analisi nel
settore oleicolo. (13A10072)

 

 

Pag. 48

 

 

 


DECRETO 26 novembre 2013


Modifica al decreto 27 giugno 2011 relativo al rinnovo
dell’autorizzazione al laboratorio «Enocalabria Soc. Coop.», in Ciro’
Marina al rilascio dei certificati di analisi nel settore
vitivinicolo. (13A10073)

 

 

Pag. 50

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 28 novembre 2013


Decadenza dai benefici per gruppi di imprese agevolate dalla legge 19
dicembre 1992, n. 488. (13A10058)

 

 

Pag. 51

 

 

 


DECRETO 5 dicembre 2013


Modifiche al decreto 30 luglio 2013, recante l’elenco delle imprese
ammesse alle agevolazioni in favore delle piccole e micro imprese
localizzate nella Zona franca urbana del Comune dell’Aquila.
(13A10116)

 

 

Pag. 55

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 8 agosto 2013


Attuazione dell’articolo 18, comma 3, del decreto-legge n. 69/2013:
Asse Viario Marche – Umbria e quadrilatero di penetrazione interna –
maxilotto 1 (CUP F12C03000050010). (Delibera n. 58/2013). (13A10057)

 

 

Pag. 56

 

 

UNIVERSITA’ COMMERCIALE «LUIGI BOCCONI» DI MILANO

 


DECRETO RETTORALE 26 novembre 2013


Modificazioni allo statuto. (13A10039)

 

 

Pag. 63

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA NAZIONALE PER L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO D’IMPRESA

 


COMUNICATO


Riapertura dei termini concernenti le misure agevolative previste dal
decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185. (13A10173)

 

 

Pag. 64

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Provvedimenti concernenti gli enti locali in condizione di dissesto
finanziario – comune di Vibo Valentia. (13A10075)

 

 

Pag. 64

 

 

 


COMUNICATO


Provvedimenti concernenti gli enti locali in condizione di dissesto
finanziario – comune di Turrivalignani. (13A10076)

 

 

Pag. 64

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Modalita’ di utilizzo delle risorse finanziarie per i programmi di
ricerca e sviluppo nel settore aeronautico. (13A10115)

 

 

Pag. 64

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 


COMUNICATO


Avviso relativo alla conferma del Prefetto dott.ssa Elisabetta
Belgiorno a Commissario straordinario del Governo per il
coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. (13A10074)

 

 

Pag. 64

Rassegna Stampa 16 dicembre 2013

in  primo  piano

 
il Mattino  del  16-12-2013
SCUOLA, PRECARI A NATALE SENZA STIPENDIO (D.Regno) [solo_testo] pag. 15
la Repubblica  del  16-12-2013
NIENTE FONDI, I SUPPLENTI DA PAGARE ESTRATTI A SORTE (M.Bolognini) [solo_testo] pag. 25
il Sole 24 Ore  del  16-12-2013
IL RISPARMIO SCRITTO E DISEGNATO (P.Zucca) [solo_testo] pag. 19
il Sole 24 Ore  del  16-12-2013
NORME – LIMITE ALL’ASSEGNO AI FIGLIO ADULTO (S.Pascasi) [solo_testo] pag. 10
Il Secolo XIX  del  16-12-2013
Int. a L.Nicolais: NICOLAIS (CNR): “IMPRESE E RICERCA TORNINO A PARLARSI” (F.Simonelli) [solo_testo] pag. 9
 

ministro

 
la Repubblica  del  16-12-2013
SCUOLA, LA RIVOLTA DEGLI ADDETTI ALLE PULIZIE “VOGLIONO LICENZIARCI, IL MINISTRO CI AIUTI” (S.Intravaia) [solo_testo] pag. 25
 

ministero

 
il Messaggero  del  16-12-2013
INSEGNANTI, BRUTTA SORPRESA PER I PRECARI: STIPENDI TAGLIATI (A.Camplone) [solo_testo] pag. 14
il Messaggero  del  16-12-2013
E LA PRESIDE TIRA A SORTE PER PAGARE I SUPPLENTI (S.Pasquini) [solo_testo] pag. 14
Corriere della Sera  del  16-12-2013
UNA LOTTERIA PER AVERE LO STIPENDIO SCUOLA, LA VITA INGIUSTA DEI SUPPLENTI (O.Riva) [solo_testo] pag. 34
il Gazzettino  del  16-12-2013
MIGLIAIA DI SUPPLENTI PASSERANNO NATALE SENZA LO STIPENDIO [solo_testo] pag. 11
il Giornale  del  16-12-2013
I LICEI DOVE SI STUDIA CINESE AL POSTO DEL “VECCHIO” INGLESE (G.Iacobini) [solo_testo] pag. 14
Giorno/Resto/Nazione  del  16-12-2013
ANALFABETI DI RITORNO (M.Buticchi) [solo_testo] pag. 22
la Repubblica – ed. Milano  del  16-12-2013
I LUOGHI DEL CIBO NASCOSTI NEI QUARTIERI IN UNA MAPPA FIRMATA DALLE SCUOLE (A.gall.) [solo_testo] pag. 3
il Giornale – ed. Milano  del  16-12-2013
LO SPORT E’ CULTURA E STILE DI VITA ALLE ELEMENTARI VIA ALLE LEZIONI [solo_testo] pag. 7
la Nazione – Cronaca di Firenze  del  16-12-2013
SUCCESSI E PROGETTI, IL CLUB VOLA (C.Ceccuti) [solo_testo] pag. 5
Roma  del  16-12-2013
“ATTUALI STRATEGIE CONTRO LE MAFIE”, IL PROCURATORE NAZIONALE FRANCO ROBERTI TRA GLI STUDENTI DELL’I [solo_testo] pag. 20
L’Unita’  del  16-12-2013
QUATTRO PROPOSTE PER L’UNIVERSITA’ (M.Nicoletti) [solo_testo] pag. 15
Corriere della Sera – ed. Milano  del  16-12-2013
MAXISTUDIO DEL POLITECNICO PER LEGGERE LA CITTA’ DI NOTTE (P.D’amico) [solo_testo] pag. 5
Il Secolo XIX  del  16-12-2013
L’AUTO BLU DEI PROFESSORI SULLA LUNA (A.Cassinis) [solo_testo] pag. 1
OrizzonteScuola.it  del  16-12-2013
DALLE REGIONI: LE GAE ESAURITE DI FORLI’. IN LOMBARDIA SI RINNOVA IL FINANZIAMENTO PER LA “GENERAZIO [solo_testo] pag.
Il Tirreno – Ed. Grosseto  del  16-12-2013
L’ITALIANO TI DA’ UNA MANO [solo_testo] pag. 17
la Repubblica  del  16-12-2013
IL SANTO DI PALERMO (A.Huxley) [solo_testo] pag. 53
il Giornale  del  16-12-2013
STUDENTESSE MUTE A FONDO SALA L’APARTHEID ISLAMICO A LONDRA (E.Orsini) [solo_testo] pag. 12
Italia Oggi Sette  del  16-12-2013
BORSE DI STUDIO PER LO SVILUPPO RURALE [solo_testo] pag. 39
Il Fatto Quotidiano  del  16-12-2013
VI LASCIO UN DISCORSO PER LA LAUREA E LA VITA (M.Castigliani) [solo_testo] pag. 18/19
il Sole 24 Ore  del  16-12-2013
PROFESSIONI, REDDITI ANCORA IN CADUTA (C.Dell’oste/V.Maglione) [solo_testo] pag. 2
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  16-12-2013
L’ITALIA ATTRAE POCHI MANAGER DI TALENTO (F.Santelli) [solo_testo] pag. 30
il Messaggero  del  16-12-2013
TELETHON UN SUCCESSO LA RACCOLTA PER LA RICERCA [solo_testo] pag. 14
la Stampa  del  16-12-2013
TELETHON NON SOFFRE LA CRISI: ALLE 20 RACCOLTI GIA’ 28 MILIONI [solo_testo] pag. 18
L’Unita’  del  16-12-2013
Int. a P.Toia: “QUINDICI MILIARDI PER LA RICERCA, L’ITALIA NON RESTI INDIETRO” (C.Attianese) [solo_testo] pag. 14
Il Fatto Quotidiano  del  16-12-2013
LA NEBULOSA RENDE NOBILE L’UNIVERSO (L.Berardi) [solo_testo] pag. 21
 

pubblica  amministrazione  e  societa’

 
la Repubblica  del  16-12-2013
Int. a M.Draghi: “LE TESI POPULISTE NON REGGONO L’ EURO E’ LA MONETA DEL FUTURO MA TOCCA A NOI RIDARE LA SPERANZA” (B.Basini) [solo_testo] pag. 15
L’Unita’  del  16-12-2013  
TUTELE PER 17MILA ESODATI ALTA TENSIONE SULLA TASI (B.Di giovanni) [solo_testo] pag. 7  
il Sole 24 Ore  del  16-12-2013  
COSTI STANDARD E “PATTO” LE CURE DELLA SANITA’ IN ROSSO (P.d.bu./R.tu.) [solo_testo] pag. 4  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  16-12-2013  
DIRIGENTI, SOLO IL 27% GIOVANI MA IN FRANCIA ARRIVANO 37% (A.Rustichelli) [solo_testo] pag. 35  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  16-12-2013  
SI CHIAMA CERTIPASS LA CHIAVE CHE ASSICURA L’ABILITA’ AL COMPUTER (St.a.) [solo_testo] pag. 55  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  16-12-2013  
E ORA GOOGLE METTE IL “PUBBLICO” IN PRIMA FILA (G.sc.) [solo_testo] pag. 16  
la Repubblica  del  16-12-2013  
GENERAZIONE NO SEX – MARIA NOVELLA DE LUCA (M.De luca) [solo_testo] pag. 33/34  
la Repubblica  del  16-12-2013  
GENERAZIONE NO SEX – MICHELA MARZANO (M.Marzano) [solo_testo] pag. 33  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  16-12-2013  
UNA VITA ALL’ESTERO UN TERZO DEI GIOVANI LASCEREBBE L’ITALIA PER TROVARE LAVORO (P.d.m.) [solo_testo] pag. 52  
Affari&Finanza (la Repubblica)  del  16-12-2013  
IMPOVERITO E TRISTE, L’ITALIANO NON COMPRA PIU’ (W.Galbiati) [solo_testo] pag. 31  
Corriere della Sera  del  16-12-2013  
“NON E’ UN RIFUGIO PER I TRISTI” IL PAPA E LA CHIESA DELLA GIOIA (M.Iossa) [solo_testo] pag. 27  
la Stampa  del  16-12-2013  
IL MARXISMO SECONDO IL PAPA E’ LA NOTIZIA GIRA ILMONDO (P.Mastrolilli) [solo_testo] pag. 11  
la Stampa  del  16-12-2013
Int. a G.Bizos: “NON SIAMO RIUSCITI A CREARE LA SOCIETA’ DELL’EGUAGLIANZA” (P.Mastrolilli) [solo_testo] pag. 13
il Mattino  del  16-12-2013  
CULTURA, PRONTA LA LEGGE SALVA-ISTITUTI DUE MILIONI ALL’ANNO FINO AL 2016 (U.Cundari) [solo_testo] pag. 41  
CorrierEconomia (Corriere della Sera)  del  16-12-2013  
UNA SILICON VALLEY ITALIANA PER I BENI CULTURALI (E.Segantini) [solo_testo] pag. 18  
   
 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi