Inidonei e precari ATA a Napoli

Inidonei e precari ATA a Napoli
GRANDE VITTORIA COBAS:

Ieri a Napoli sono stati convocati  22 docenti “idonei ad altri compiti” che avevano firmato ” forzatamente” il passaggio nei profili ATA, per la scelta della sede.

I Cobas di Napoli, coordinatisi con Roma, alla presenza di Francesco Amodio, dell’esecutivo nazionale Cobas e di Rita La Sala, esecutivo provinciale Cobas Napoli, si sono presentati alle convocazioni presso l’UST di Napoli, con un volantino nel quale si spiegava ai docenti inidonei che avevano chiesto il passaggio nei profili ATA ( amministrativi e tecnici)  la reale situazione e cosa era stato ottenuto sino ad allora con la mobilitazione dei Cobas e dei docenti inidonei.

Ben quattordici docenti  hanno deciso allora di ritornare sui propri passi ed hanno consegnato all’amministrazione una  dichiarazione di rinuncia. Altri 3 hanno deciso di non firmare successivamente il contratto definitivo per il passaggio, altri 5 hanno telefonato alle organizzazioni di riferimento e, pur con molta perplessità, hanno accettato l’individuazione. Sono stati così recuperati, nell’immediato, 14 posti per  le immissioni in ruolo di amministrativi e tecnici ( mentre  altri 3 sono in forse)  e non ci sembra un risultato da poco.

I Cobas dimostrano ancora una volta che la gestione delle problematiche relative  ai docenti inidonei e alle conseguenti immissioni in ruolo del personale precario amministrativo e tecnico lascia ampi margini di ambiguità, che non possono essere chiariti se non attraverso il controllo  delle operazioni da parte dei diretti interessati.

Anche in questo caso i Cobas si stanno facendo garanti della trasparenza con la quale l’amministrazione deve porre in essere gli atti conseguenti alla vittoria da loro stessi ottenuta insieme ai docenti inidonei, evitando forzature da parte di chi evidenzia interessi ‘altri’ rispetto a quelli dei lavoratori e lavoratrici coinvolti.

Anna Grazia Stammati
( esecutivo nazionale Cobas)

Sorriso della vita le maestre regalano

SORRISO DELLA VITA LE MAESTRE REGALANO

di Umberto Tenuta

Le maestre regalano il sorriso della vita a tutti i loro giovani studenti.

 

Ho letto le grida disperate di una maestra.

Della maestra Tina che la scuola ama, ama come l’anima sua bella, come la ragion d’essere della sua vita che ancora è lì ad aspettare che qualcuno le dia lo spazio che merita.

Ma il suo spazio è occupato, è occupato di chi il mestiere di maestra non conosce, i bimbi non ama e punisce.

Tina raccoglie dai quotidiani i casi eclatanti, i casi estremi, i casi eccezionali che, purtroppo, sono tanti, come il suo elenco testimonia appena.

Le sofferenze dei giovani non sono quelle, ben poche, relative ai casi estremi, arrivati alle orecchie dei giornalisti, a ben altre cose intenti che alla scuola.

Le sofferenze del giovani studenti sono ben altre, sono lo stress quotidiano, il timore, la paura sempre incombente di un cinque, la paura di essere sorteggiati sul registro di classe, di essere chiamati a vomitare quel che con l’aiuto delle mamme care, delle zie care, delle nonne care, hanno ingoiato, olio di ricino, il pomeriggio precedente.

Le sofferenze dei giovani sono le mortificazioni quotidiane di non portare sul petto la medaglia d’onore del primo della classe che la scuola distribuisce come incoraggiamento allo studio e come mortificazione, sì, mortificazione, di chi non la porta, e sono i ventiquattro studenti della classe che ricchi dei paterni talenti non sono nati.

La mortificazione del giovani soffrono anche le mamme, intente a consolare i figli, dichiarando ad essi la loro fiducia, la loro stima, la loro ammirazione per quel passettino in avanti che sono riusciti a fare, per non essere stati retrocessi troppo indietro, tanto un cinque è meglio di un quattro, ed un quattro è meglio di un tre, e finanche uno zero è meglio di uno zero tagliato.

Ora che è Pasqua, i sacerdoti vanno a benedire le case, e benedicono tutte le case, senza guardare in faccia a chi le abita, perché il buon Dio è misericordioso, e Papa Francesco dice “ma chi sono io per poter giudicare un mio fratello? “.

Invece a scuola si giudica, si mettono giudizi, che sono sentenze di carcere pomeridiano impegnato fino a tarda sera a scrivere temi sulle Alpi Apuane, a risolvere problemi che nella vita quotidiana nessuno si pone, a eseguire calcoli che le calcolatrici eseguono sempre correttamente, a far riassunti non si sa per chi, anche perché a nulla servono.

E, ancora, chi conosce lo stress dei giovani impegnati a stare seduti per tre ore di seguito, come nessun docente testimonia?

E chi conosce lo stress dei giovani costretti ad adattarsi ai linguaggi, alle mimiche, agli umori dei tre o quattro o cinque docenti che nella giornata scolastica si susseguono sulla stessa cattedra, seduti sulla stessa sedia, ma diversi l’uno dall’altro, ognuno col suo progetto di nozioni da somministrare nelle bocche, da stampare negli occhi e soprattutto da incidere sui timpani dei giovani che nessun cerume riesce a proteggere?

Orsù, chi non lo sa che, salve poche eccezioni, troppo poche, seppur molto lodevoli eccezioni, per grazia di Dio e per volontà della nazione non mancano, chi non sa che la scuola è pena, che la scuola è sofferenza, che la scuola è dolore, che la scuola è mortificazione?

Mortificazione degli ultimi ventiquattro alunni della classe, uno solo escluso, il primo della classe che mai non manca e che sempre si porta la medaglia d’onore in giro per i corridoi, a dire “guardate, io solo sono bravo!

E il poverino non sa che quella sua medaglia d’onore è il disonore dei suoi compagni.

Compagni mortificati, compagni dispersi, giovani che la scuola perde e non piange.

Mortificazione!

Mortificazione, morte, e non solo morte dei giovani che dalla scuola fungono, ma anche e soprattutto dei giovani che nella scuola restano e nella scuola, non solo poco apprendono, ma soprattutto imparano a odiare, anziché ad amare, gli umani saperi, gli alimenti che li fanno crescere, diventare adulti, uomini.

Sì, è così, o Tina, maestra nobile, maestra cara ai tuoi bimbi che amorevolmente trucchi per il carnevale e che amorevolmente ogni mattina ti aspettano festosi all’ingresso della tua scuola, e che con ogni sabato piangono perché la domenica tu, vagabonda, a scuola non vai.

Si, Tina, sei stata troppo ingiusta a denunciare solo i casi estremi.

Dovevi denunciare anche gli amori uccisi nelle aule di scuola, gli amori della rondini che i bimbi amano guardare incantati nel cielo azzurro e che la scuola incolla ai vetri delle finestre.

Dovevi denunciare anche gli amori uccisi nei giovani che a quattro anni scarabocchiano sulle pagine bianche per raccontare le loro gioie, i loro pensieri, e che a scuola sono costretti a scrivere sul tema che nella guida del docente è segnato per quel giorno del mese in corso.

Dovevi denunciare le costrizione a leggere da pagina X a pagina X, anziché le fiabe di Andersen, anziché i racconti, i romanzi della letteratura per l’infanzia, letteratura che nella scuola ormai è fuor di casa.

Dovevi denunciare la pena quotidiana della matematica, sorella della poesia che nella scuola diritto di cittadinanza non ha.

Tina, dovevi denunciare la pena del pentagramma, la pena del solfeggio, la pena della morte del canto che i bimbi prima di andare a scuola incantava.

Dovevi denunciare la pena dei riassunti di storia che l’epopea del cammino dell’uomo nel corso dei millenni non è.

Dovevi denunciare la morte della gioia di imparare, la morte dell’innata curiosità umana, dell’innato bisogno che ogni bimbo dal grembo materno si porta quando si affaccia a questo mondo meraviglioso di suoni, di canti, di colori, di voci, di forme.

Ma, forse, Tina, un merito, un merito grande tu hai.

Il merito di avere denunciato che la scuola rischia di non essere più quello che dovrebbe essere, un giardino di fiori che sbocciano nello splendore della loro primavera.

Tu, maestra giardiniera esperta, in fondo hai detto.

“Via, via, via le erbacce!

“È compito dei giardinieri innaffiare tutte le piante, perchè tutte le piante fioriscano nei loro diversi splendori di forme, di colori, di profumi!”

 

Sono tutti belli i giovani, tutti hanno il diritto di crescere, di fiorire, di fare lieto il giardino di questa terra che Dio creò paradiso terrestre.

Nessuno lo renda un purgatorio e tanto meno un inferno!

 

Grazie, Tina.

Anche a nome di tutte le tue colleghe e di tutti i tuoi colleghi che, lasciando a casa le loro pene, ai loro giovani studenti ogni mattina regalano il sorriso della vita.

 

ALLEGO IL LINK ALL’ARTICOLO DI TINA NACCARATO ALA QUALE FACCIO RIFERIMENTO:

http://www.disabili.com/scuola-a-istruzione/articoli-scuola-istruzione/alunni-disabili-e-non-via-dalla-scuola-chi-maltratta-i-bambini

Saltano le norme contrattuali collettive a favore di maggiori poteri dirigenziali

da Tecnica della Scuola

Saltano le norme contrattuali collettive a favore di maggiori poteri dirigenziali
di Lucio Ficara
Ad apertura del congresso nazionale della Flc-Cgil, il segretario Mimmo Pantaleo ha dichiarato che si opera sempre per destrutturare il contratto collettivo nazionale di lavoro della scuola e si è ormai resa marginale, se non addirittura insignificante, la contrattazione decentrata.
Cambiano i Ministri, anche con una certa rapidità, infatti ricordiamo che negli ultimi tre anni da viale Trastevere sono passati dopo la Gelmini, Francesco Profumo, Maria Chiara Carrozza e adesso si è insediata, da circa un mese e mezzo, il ministro Stefania Giannini, ma la musica è sempre la stessa: si opera sempre per destrutturare il contratto collettivo nazionale di lavoro della scuola, si è ormai resa marginale, se non addirittura insignificante, la contrattazione decentrata, per favorire nel contempo la politica del decisionismo individuale dei dirigenti scolastici.
Ad esprimere questo concetto è stato Mimmo Pantaleo nella sua relazione iniziale del congresso nazionale della Flc-Cgil che si sta tenendo in questi giorni alla città delle scienze a Napoli. Il blocco reiterato dei contratti e addirittura della vacanza contrattuale, l’aumento considerevole dei carichi di lavoro, la riduzione salariale in termini di potere d’acquisto, il taglio continuativo degli organici, il controllo autoritario e smisurato sull’organizzazione del lavoro e sulle prestazioni, ha determinato un evidente stato d’inferiorità dei lavoratori della scuola ed in particolare degli insegnanti che sono profondamente stressati e demotivati.
Ci piace sottolineare un concetto politico che ieri ad apertura di congresso il leader della Flc-Cgil ha espresso, in quanto molto significativo per il futuro politico della scuola.
Infatti Pantaleo parlando delle riforme costituzionali ha detto: “Si punta, infatti, a rilegificare il rapporto di lavoro nei settori pubblici superando la contrattazione, come peraltro previsto nel disegno di legge di modifica del Titolo V, per sottrarre al contratto figure come i docenti e i ricercatori in modo da frantumare la stessa rappresentanza e annullare qualsiasi possibilità di governo delle prestazioni e dell’organizzazione del lavoro”.
Ecco il disegno politico che c’è dietro al blocco contrattuale ormai fermo dal 2006, si vuole superare la fase di una contrattazione collettiva, per attuare un modello di rapporto di lavoro diretto ed individuale tra docente e dirigente scolastico. Per non lasciare dubbi il Segretario nazionale della Flc-Cgil dice con chiarezza: “Il tentativo esplicito è eliminare il contratto nazionale e rendere del tutto marginale la contrattazione decentrata, già minata dalla fallimentare legge Brunetta, per lasciare il posto a decisioni unilaterali della dirigenza attraverso un sistema di valutazione individuale in un’organizzazione sempre più simile a quelle delle imprese ma molto lontana dalle finalità di un’istituzione educativa”.
Ma quali sarebbero i rischi se dovesse passare un sistema del genere? Si rischierebbe di assistere all’interno della stessa istituzione scolastica di trattamenti salariali diversificati a seconda dei rapporti individuali con il proprio dirigente scolastico, si avrebbero diverse modalità nelle prestazioni e diversi diritti e non ci sarebbe più un sistema contrattuale collettivo. Anche in termini di mobilità e reclutamento tutte le regole salterebbero e ci sarebbe il rischio di impantanarci in un Far-West, fatto di poteri individuali e di rapporti amicali. Ma dove stiamo andando?
Forse stiamo percorrendo una strada pericolosa e senza tenere conto del Paese che siamo e delle logiche che ci governano.

La spending review coinvolgerà la scuola?

da Tecnica della Scuola

La spending review coinvolgerà la scuola?
di Pasquale Almirante
Per il sottosegretario Graziano Del Río la spending review da 32 miliardi di euro “coinvolgerà anche la scuola e toglieremo le incrostazioni”. E quali sarebbero se non le retribuzioni? E se la ministra non sa nulla, Pantaleo (Flc) è pronto alle barricate
Per Il Manifesto le incrostazioni di cui parla Del Rio corrisponderebbero agli stipendi degli insegnanti, seppure la ministra dell’istruzioni non ne sappia nulla: “Sarei stupita se ci fossero tagli alla scuola. A me non è stato comunicato niente di specifico, quindi credo che la spending riguarderà l’alta dirigenza dello stato e quindi includerà anche il nostro ministero”. Ma detta così, la dichiarazione di Stefania Giannini convince poco, perché altrimenti Del Rio avrebbe detto altro, si sarebbe riferito ai “dirigenti” e certamente non avrebbe nominato la scuola, notoriamente terreno minato e notoriamente falcidiata dal 2009. E infatti Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, rispondendo a una intervista proprio su questo tema, ha detto: “Il governo Renzi non deve compiere alcun atto unilaterale, altrimenti noi siamo pronti ad aprire un duro conflitto. In questi anni il pubblico impiego, e soprattutto scuola e università sono stati dissanguati dai tagli che hanno causato una riduzione dei dipendenti. Bisogna sbloccare i contratti, riportare al 100% il tum-over nell’università e nella ricerca”. E ha indicato anche il modo come trovare risorse: “Dal taglio delle spese militari e degli F35, da una patrimoniale e dalla lotta all’evasione fiscale. Bisogna inoltre sganciare le spese per istruzione e ricerca dal vincolo del 3% sul Pil”. Tuttavia ci viene da commentare: Verba generalia non sunt appiccicatoria, considerando che tutti, sindacalisti e no, al bisogno, indicano sempre nei cacciabombardieri F35, nella patrimoniale e nella caccia all’evasione fiscale la panacea di tutti i forzieri a disposizione per attingere soldi e ricchezza. Quindi appare certo che De Rio intendesse proprio la scuola, quando parlava di tagli alle “incrostazioni della scuola”, tant’è, come scrive Il Manifesto, che nel Def, oltre al taglio degli stipendi dei dirigenti, c’è il taglio degli stipendi dei docenti e Ata ordinari Inoltre nel resoconto del Def, la spesa nel pubblico impiego, dal 2007 al 2012, è calata del 5,6%, mentre il settore che più ha contribuito alla causa dell’austerità programmata è stato appunto la scuola dove i contratti di lavoro non vengono rinnovati dal 2009. “Sulla base di questa programmazione”, scrive Il Manifesto, ”i fondi per la scuola sono destinati a scendere dello 0,7%, verranno stabilizzati nel triennio successivo, per iniziare a crescere di un microscopico 0,3% a partire dal 2018”. “La spesa per il funzionamento ordinario di scuole, università o enti di ricerca è passata da 1,11 miliardi del 2011 a 0,95 del 2013. Nello stesso periodo per il Ministero dell’economia è quasi raddoppiata da 2,62 a 4,79 miliardi”. C’è poco da stare “sereni” dunque e se Del Rio ha detto ciò che ha detto, fatta salva la buona fede della ministra Giannini, la sforbiciata alla scuola è dietro l’angolo e pronta a sfoltire ancora le retribuzioni del personale, visto che sui servizi e su altre voci sono venute a mancare anche le fronde dove accanirsi con le forbici da potare.

Giannini: Erasmus+, la terza rivoluzione europea

da Tecnica della Scuola

Giannini: Erasmus+, la terza rivoluzione europea
di P.A.
Come già anticipato in altro articolo, presentato a Firenze il nuovo programma Erasmus+ con lo slogan: “Cambiare vita, aprire la mente”. L’intervento della ministra Giannini
Tre le parole chiave del nuovo programma: mobilità, cittadinanza, occupabilità, in funzione del fatto che proprio Erasmus+ offrirà tante opportunità di studio, lavoro e formazione ai giovani di tutte le età.  Come già anticipato in altro articolo l’Unione Europea conferma e rilancia il progetto Erasmus: l’annuncio è del commissario europeo per l’istruzione e la cultura, Androulla Vassiliou. Per la ministra Giannini, presente a Firenze, la nascita dell’Erasmus “ha segnato la terza rivoluzione europea, una nuova stagione caratterizzata dalla mobilità, dalla circolazione di uomini e di donne”, “Mi rivolgo soprattutto a voi studenti, io credo che voi dobbiate augurarvi, per il vostro futuro, di doverlo fare l’Erasmus – ha detto la Giannini – non di farlo solo come scelta e che quindi l’Erasmus possa diventare un segmento curricolare dell’esperienza degli studenti europei, perché se così sarà allora quella terza rivoluzione che porta alla mobilità sarà veramente quella che ci permetterà di vincere e di rispondere positivamente al test ‘Europa sì. Questa è la nostra condizione, il nostro futuro e questo è l’unico vero strumento per riacquistare il ruolo centrale che abbiamo sempre avuto e non vogliamo assolutamente perdere”.

Spending review, interesserà anche la scuola?

da tuttoscuola.com

Spending review, interesserà anche la scuola?

Polemica a distanza Delrio-Giannini sui possibili tagli

Botta a risposta a distanza ieri tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio, e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Motivo del contendere, la questione se la spending review interesserà anche l’istruzione e in che misura.

A innescare la polemica, il sottosegretario, che, in un’intervista a SkyTg24, ha dichiarato: “Vogliamo combattere i privilegi. Spostiamo i tagli alla spesa sugli investimenti per il funzionamento della macchina statale, con una spending review che varrà 32 miliardi”. È importante capire che questi sprechi, ha continuato Delrio, “hanno tolto fondi alle famiglie”. “Serve molta semplificazione – ha ancora aggiunto – Abbiamo bisogno di togliere molte incrostazioni”. In ogni settore statale: difesa, sanità e anche la scuola. “Nessuno è escluso. Ma nessuno avrà un diritto in meno, un servizio in meno: avrà invece una scuola più bella, un ospedale più efficiente”. “Resistenze ci sono e ci saranno”, ha ammesso il sottosegretario, ma “noi non vogliamo tagliare i servizi ma l’inefficienza”.

L’inclusione della scuola nei tagli futuri ha lasciato sorpresa il ministro Giannini, che ha commentato: “Sarei stupita se ci fossero tagli alla scuola”. Giannini ha  provato a stemperare i toni, ipotizzando che i tagli possano riguardare solo le posizioni dirigenziali ministeriali, ma il dubbio non è stato sciolto: “Forse è meglio chiederlo a Delrio – ha detto il ministro parlando con i giornalisti a margine del lancio del programma Erasmus+ -. A me non è stato comunicato niente di specifico, quindi credo che la spending review riguarderà come sappiamo le fasce alte della dirigenza dello Stato, quindi includerà ovviamente anche il nostro ministero per questi aspetti”.

I Comuni chiedano l’8 per mille statale per scuole

da tuttoscuola.com

I Comuni chiedano l’8 per mille statale per scuole

E’ la richiesta dell’Uaar nell’ambito della campagna “Occhiopermille”

Fare pressione sul sindaco della propria città affinché presenti domanda per l’8 per mille statale indicando come progetto da finanziare o un intervento di edilizia scolastica o un intervento per far fronte a calamità naturali.

È questo l’impegno dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) nell’ambito della campagna Occhiopermille di quest’anno. Avviata nel 2007, la campagna Occhiopermille ha come scopo quello di aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille.

Ogni anno più di un miliardo di euro esce dalla casse dello Stato con il meccanismo dell’8 per mille: principale beneficiaria è la Chiesa cattolica che con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi, in virtù del meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute.

L’UAAR ricorda che da quest’anno, grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’8 per mille, lo Stato può destinare il proprio 8 per mille – oltre che a «interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali» – anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica».

Le pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 30 settembre per presentare richiesta e fare così in modo che l’8 per mille statale sia usato utilizzato per l’edilizia scolastica.

L’UAAR ricorda ingine di aver sollecitato la Presidenza del Consiglio dei ministri ad adeguare il modello per la presentazione della domanda che, attualmente, ancora non prevede l’edilizia scolastica tra le destinazioni di intervento. La Presidenza ha assicurato che è intendimento dell’amministrazione pervenire ad una rapida definizione delle modifiche.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 86

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 86 del 12-4-2014

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 24 gennaio 2014


Fondo di solidarieta’ per il sostegno del reddito, dell’occupazione e
della riconversione e riqualificazione professionale del personale
del Gruppo Poste Italiane. (Decreto n. 78642). (14A02971)

 

 

Pag. 1

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determina V &
A/12 del 7 gennaio 2014, recante modifica dell’autorizzazione
all’immissione in commercio, a seguito di procedura di mutuo
riconoscimento, relativa al medicinale per uso umano «Ponesta».
(14A02784)

 

 

Pag. 6

 

 

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica relativo all’estratto della determina V &
A/13 del 7 gennaio 2014, recante modifica dell’autorizzazione
all’immissione in commercio, a seguito di procedura di mutuo
riconoscimento, relativa al medicinale per uso umano «Zomig».
(14A02785)

 

 

Pag. 7

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Augmentin»
(14A02850)

 

 

Pag. 7

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Augmentin»
(14A02851)

 

 

Pag. 7

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A02852)

 

 

Pag. 8

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A02853)

 

 

Pag. 8

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A02854)

 

 

Pag. 9

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc»
(14A02855)

 

 

Pag. 9

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Lercanidipina Dr. Reddy’s».
(14A02856)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Ranitidina Dr. Reddy’s».
(14A02857)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Tulev». (14A02858)

 

 

Pag. 10

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Fluicare» e «Fluicare Tosse
Sedativo». (14A02859)

 

 

Pag. 11

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Zauris». (14A02860)

 

 

Pag. 11

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Donaflor». (14A02861)

 

 

Pag. 11

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Calcitriolo
Mylan Generics». (14A02862)

 

 

Pag. 11

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Physioneal»
(14A02863)

 

 

Pag. 12

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Gabapentin
Mylan Generics» (14A02864)

 

 

Pag. 12

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Simvastatina
Sandoz» (14A02865)

 

 

Pag. 13

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Glucosio
Baxter S.p.A.» (14A02866)

 

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Xatral»
(14A02867)

 

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Mesalazina
Sandoz» (14A02868)

 

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Gemcitabina Sun», con conseguente modifica stampati. (14A02869)

 

 

Pag. 14

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Simeticone Angenerico», con conseguente modifica stampati.
(14A02870)

 

 

Pag. 14

 

 

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CAGLIARI

 


COMUNICATO


Nomina del conservatore del registro delle imprese (14A02766)

 

 

Pag. 15