Valorizzare non mortificare anche a scuola

VALORIZZARE NON MORTIFICARE ANCHE A SCUOLA

di Umberto Tenuta

 

NABAJYOTISAIKIA

C’è una tribù africana che ha un costume molto bello.

Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, prendono la persona al centro del villaggio, arriva tutta la tribù e lo circonda. Per due giorni, dicono all’uomo, tutte le cose buone che ha fatto.

La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene. Ognuno è desideroso di amore, pace, sicurezza, felicità. Ma a volte, nel perseguimento di queste cose, commettiamo degli errori.

La comunità vede quegli errori come un grido di aiuto. Essi si uniscono per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura, per ricordargli fino a quando non si ricorda pienamente la verità dalla quale era stato temporaneamente disconnesso,

Nabajyotisaikia! Midori

NABAJYOTISAIKIA

è un complimento utilizzato in Sud Africa e significa:

“io ti rispetto, ti nutro. Importa a me”

In risposta dicono

Midori

che è:

”così, esisto per te

L’ho già scritto, da qualche parte, ma ora non ricordo dove.

Dovrei cercare su Internet, potrei, ma che vale?

REPETITA JUVANT!

Diciamo, ripetiamo, fino a quando non impariamo dalla Tribù Africana.

I nostri fratelli africani hanno molto da insegnarci, da donarci, da regalarci.

Ecco!

La mia parabola è questa.

La conoscete!

Ogni essere vivente ama la vita.

Il filo d’erba, rimasto schiacciato sotto la pietra, ne fuoriesce, alla ricerca del sole, fonte della vita, sua e nostra.

Il lombrico mozzato si riproduce in due nuovi lombrichi.

Nessuno ama morire, se non è già morto!

Solo i Sepolcri fugge la Speranza, ultima Dea.

Il bimbo appena nato apre la bocca ai capezzoli materni e succhia succhia succhia il latte della vita, il latte che lo fa crescere, diventare grande, adulto, uomo.

Il bimbo apre gli occhi e guarda intorno, guarda il mondo della sua nuova vita, il mondo che lo farà grande e che egli vorrà fare grande.

ÉLAN VITAL, dice Bergson.

Slancio vitale, slancio di vita, vivere, affermarsi, essere!

Ogni essere vivente aspira alla vita.

Non distruggiamo questa aspirazione!

Non distruggiamo la vita!

Non tagliamo nessun filo di radice alla pianta!

Non soffochiamo ogni benché minimo gesto di un bimbo!

Anzi, alimentiamo il suo slancio vitale.

È questa la forza che lo fa vivere.

Se distruggiamo questa forza, il bimbo muore!

Muore come uomo.

Resta un animale, come Victor, Il Selvaggio dell’Aveyron.

Resta un vegetale.

Resta polvere.

Ed allora, a scuola, che facciamo, quando lo studente cade?

Mica lo schiacciamo coi nostri rimproveri!

Invece, gli diciamo: alzati, e cammina!

Alzati, perché sei capace di farlo, perché altre volte lo hai fatto, perché ieri lo hai fatto, perché poc’anzi lo hai fatto!

Ma, scusate, se su dieci parole del pensierino che doveva scrivere ne ha sbagliato otto, che cosa facciamo noi?

Semplice, eh!, direbbe Papa Francesco.

Gli diciamo:

−Vedi, ne hai scritto bene due, quindi puoi scrivere bene anche le altre otto!

E se il Problema lo ha tutto sbagliato, che cosa facciamo?

Oh, gli diciamo, vedi, stamattina sei stato bravo a stare seduto nel banco, peranco in silenzio.

Ora sarai bravo a rivedere il problema, magari con un piccolo aiuto del tuo compagno Dionigi!

Finisco!

So che siete tutti intelligenti, o Colleghi.

So che avete capito.

È grande la Lezione dei nostri amici africani!

Noi tutti, Maestre e Maestri, questa lezione ce la copiamo sul nostro Registro digitale, nel frontespizio, in alto, a destra.

Fino a quando non l’avremo imparata a menadito!

Forse, qualcosa cambierà, anche nelle nostre scuole.

È possibile sperarlo?

Oremus!

Per il diritto di voto degli studenti fuori sede, astensionisti loro malgrado

Per il diritto di voto degli studenti fuori sede, astensionisti loro malgrado

 

Molti studenti universitari, in questi giorni, mi hanno espresso il loro disagio in vista delle elezioni di Maggio 2014. Il disagio non è legato ad eventuali considerazioni sulle lista o sull’Unione Europea, ma è creato da motivi puramente organizzativi o logistici. Essendo studenti, fuori sede, infatti, per esercitare quello che rappresenta uno dei diritti costituenti di ogni democrazia, il diritto di voto, sono costretti a prenotare un aereo o un treno per tornare al Comune di Residenza, sottraendo tempo allo studio proprio agli inizi della seconda sessione d’esami. Che l’Europa sia una convenzione economica più che un’unione culturale di popoli e persone, è evidente dal modo in cui tratta il suo futuro: i giovani. Come ad ogni appuntamento elettorale, gli studenti fuori sede rischiano di saltare il turno, perché costretti a votare esclusivamente nel Comune di residenza. Le Università europee sono più impegnate a intercettare finanziamenti, evidentemente, che ha coltivare la coscienza politica e soprattutto comunitaria degli studenti che le frequentano. L’esempio più emblematico e paradossale è l’impossibilità di votare per gli studenti fuori sede impegnati proprio nei progetti europei, come gli Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. Tali progetti sono nati per permettere lo scambio culturale e l’integrazione comunitaria degli universitari dei paesi membri dell’Unione, al fine di favorire una cultura unitaria nelle nuove generazioni che reggeranno le sorti dell’Europa. Tutto questo viene smentito con la pratica che non consente agli studenti impegnati nell’Erasmus di votare là dove stanno proseguendo la carriera universitaria, ma li obbliga – tempo e denaro permettendo – a ritornare al luogo di residenza per esercitare il diritto di voto, come se si trattasse di semplici amministrative. Insomma per votare per l’Europa, uno studente che partecipa ad un progetto europeo al fine di rendere fattiva e non solo retorica la Comunità Europea, non ha altre chance se non quelle di ritornare al comune di residenza. Un problema che riguarda migliaia di studenti, se si considera che, in 22 anni dalla sua fondazione, il progetto “Erasmus” ha coinvolto oltre due milioni di ragazzi. Un campanilismo decisamente anacronistico e poco “unitario”. Per questo, molti studenti si trovano costretti a saltare l’appuntamento con le urne, andando ad ingrossare così le file, già di per sé ben nutrite, dell’astensionismo. Una simile situazione lede in modo reiterato il diritto al voto di migliaia di cittadini. La libertà di esprimere la propria preferenza tramite il voto è la base di ogni democrazia, questo dovrebbe farci riflettere e considerare quanto, soprattutto se continueremo in questa direzione, questa democrazia tanto decantata a parole si svuoterà sempre di più fino a rappresentare un simulacro formale, dominato dalla burocrazia e retto dagli interessi economici di pochi.

Antonio Mazzeo –

candidato alle elezioni Eruropee 2014 – L’alta Europa con Tsipras

Le iscrizioni – Anno Scolastico 2014/2015

Le iscrizioni al primo anno delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado del sistema educativo di istruzione e formazione

Anno Scolastico 2014/2015
(aprile 2014)

Servizio Statistico MIUR

Statali, riforma al via con tagli agli stipendi e 5 anni di «scivolo»

da Corriere.it

L’occupazione

Statali, riforma al via con tagli agli stipendi e 5 anni di «scivolo»

E intanto arrivano 106 nuovi dirigenti. Il disegno di legge-delega,
o decreto, è atteso in Consiglio dei ministri questa settimana

di Antonella Baccaro

ROMA – Tutto è pronto per il debutto della riforma della Pubblica amministrazione firmata dal ministro Marianna Madia, che dovrebbe arrivare questa settimana in consiglio dei ministri, probabilmente sotto forma di un decreto e un disegno di legge-delega. Le parole d’ordine sono note: incarichi a termine, mobilità interna, retribuzioni legate al merito, a partire da quelle dei dirigenti, delle quali dovrebbe essere rivista la parte «variabile». E «staffetta generazionale», col pensionamento dei dipendenti più anziani, soprattutto tra i 280 mila dirigenti della Pubblica amministrazione, per fare posto ai più giovani.
E proprio mentre il governo Renzi delinea questi principi, lo Stato centrale sta per fare posto all’ennesima infornata di dirigenti. Si tratta dei 106 vincitori del concorso bandito dalla Scuola nazionale dell’Amministrazione, ormai nel 2011, che viene a maturazione in questi giorni. Entro maggio sarà reso pubblico l’elenco delle assegnazioni stilato in base alla graduatoria, ma già oggi possiamo sapere, ad esempio, che cinque dei vincitori andranno alla Presidenza del Consiglio, dove i dirigenti (secondo la Voce.info ) sono 304, 11 al ministero dell’Interno (159), altrettanti all’Istruzione (241), sei all’Economia (653), 22 all’Agenzia delle Dogane e 16 a quella delle Entrate.

Staffetta generazionale – Nell’audizione tenuta in Parlamento qualche giorno fa, Madia ha annunciato «un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e, più in generale, dei dipendenti vicini alla pensione, per favorire l’ingresso di giovani». Un’operazione, che potrebbe essere attuata forse anche ripristinando il vecchio «esonero di servizio» (sospensione dal lavoro nei 5 anni precedenti il momento di andare in pensione con 40 anni di anzianità contributiva), che «non vuole mettere in discussione gli equilibri» della riforma Fornero, e che garantirebbe, grazie allo sblocco delle assunzioni, un rinnovamento ma anche un risparmio complessivo dato dalla differenza tra gli stipendi attualmente pagati e quelli dei neoassunti, al netto della spesa per le pensioni erogate in anticipo.
Concorsi e precari

Tutti coloro che hanno vinto un concorso pubblico, hanno diritto all’assunzione: una quota dei nuovi ingressi sarà loro riservata. Fermo restando i processi avviati con il decreto 101 del 2013, che ha razionalizzato la spesa della P.a., Madia ha garantito «un riconoscimento ai precari di un certo punteggio nei futuri concorsi, aperti a tutti, che verranno banditi in applicazione del progetto “staffetta generazionale”».

Mobilità interna – Una mappatura completa delle competenze presenti in tutti gli uffici, d’intesa con tutte le amministrazioni pubbliche, e una pianificazione dei fabbisogni di personale, presenti e futuri. Queste le premesse per determinare gli spostamenti di personale necessari, superando quella che Madia chiama «l’attuale ingessatura del sistema». La mobilità deve consentire spostamenti di personale, sia tra i diversi comparti della P.a. sia tra diversi livelli amministrativi. Sarà definito un allineamento delle diverse tabelle retributive e degli inquadramenti.

Dirigenti pubblici – La promessa è riformare il sistema di reclutamento, di carriera e misurazione dei risultati dei dirigenti, prima di tutto introducendo un «ruolo unico» della dirigenza pubblica, eventualmente articolato per territorio e per specifici profili professionali. L’obiettivo, secondo il ministro, è «mettere ordine nelle retribuzioni e consentire una reale mobilità tra le amministrazioni, con la rotazione degli incarichi».
Quanto alle procedure di accesso, viene confermato il sistema di reclutamento e formazione assicurato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, e si prevede l’estensione a tutta la dirigenza della regola dell’unificazione dei concorsi per le diverse amministrazioni, introdotta dal decreto del 2013.

Merito e retribuzioni – Il principio è che nessun dirigente deve rimanere nella stessa postazione oltre un determinato tempo. Gli incarichi saranno assegnati sulla base di interpelli accessibili all’intero ruolo unico e saranno temporanei. Per i dirigenti che, nel corso della carriera, dovessero ritrovarsi privi di incarico, c’è la possibilità di ricercare un impiego nel settore privato, pur mantenendo la possibilità di rientrare nel pubblico, tramite un successivo interpello. Viene mantenuta la facoltà ella P.a. di acquisire a termine professionalità esterne. Quanto alle retribuzioni, niente tagli lineari ma una ridefinizione della parte variabile che sarà legata alle performance del servizio di appartenenza e del Paese (prodotto interno lordo). In questo modo i premi non verranno distribuiti a pioggia.

Scuola, “concorso da 14mila posti”: i dubbi sul destino di docenti idonei e precari

da Il Fatto Quotidiano 

Scuola, “concorso da 14mila posti”: i dubbi sul destino di docenti idonei e precari

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini lo ha annunciato in commissione Cultura. E’ una buona notizia per neolaureati e docenti non iscritti nelle graduatorie, ma rimangono diverse incertezze

di Lorenzo Vendemiale

In arrivo un nuovo concorso della scuola da 14mila posti. Lo ha annunciato nei giorni scorsi nel corso di un’audizione in Commissione Cultura alla Camera il ministro Stefania Giannini. Ed è una buona notizia per tutti quei docenti abilitati che non sono iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento (GaE), e per i neolaureati che erano stati esclusi dalla prova del 2012. Per tutti quelli, insomma, che solo attraverso un nuovo concorso possono sperare di poter essere assunti. I tempi, però, non dovrebbero essere brevissimi. Per il momento Giannini ha solo ufficializzato l’intenzione di avviare le procedure per l’indizione. Possibile, dunque, che il bando possa uscire a fine 2014, in modo da svolgere gli esami nel corso del prossimo anno. Una ipotesi già anticipata in via informale dai dirigenti del Ministero a ilfattoquotidiano.it a gennaio.

Il ministro ha spiegato in Commissione che, dopo le recenti consultazioni sul sistema di reclutamento, il passo successivo sarà quello di dare “una risposta concreta alle assunzioni”. E per far questo, almeno per ora, ha scelto di operare nello stesso solco dei suoi predecessori: “Bisogna dare regolarità”, ha spiegato, al sistema messo appunto dall’ex ministro Francesco Profumo, che prevede un doppio canale di reclutamento: il 50% per concorso e il 50% attraverso le liste delle vecchie graduatorie. Da Giannini sono arrivate anche delle prime indicazioni numeriche sul bando, che dovrebbe mettere in palio circa 14mila posti. L’ultimo, quello del 2012, era stato leggermente inferiore (11mila cattedre). Mentre per il prossimo anno il Miur dovrebbe autorizzare circa 28mila assunzioni, 15mila sul sostegno, e 13mila dal turnover. Una stima in linea col piano da 69mila posti in tre anni previsto dall’ultimo Dl scuola.

Sui termini del prossimo Concorsone restano però anche tanti dubbi. Il fatto, ad esempio, che la prova del 2012 sia ancora lontana dall’essere esaurita: ad agosto 2013 alcune graduatorie non erano ancora pronte e questo ha determinato in diverse regioni (soprattutto in Lazio, Toscana e Sicilia) lo slittamento delle assunzioni. Fino a quando gli 11mila posti del concorso 2012 non saranno tutti assegnati sarà impossibile procedere col nuovo bando. E poi c’è la questione degli idonei dell’ultima prova, i candidati che hanno superato il punteggio minimo richiesto ma non sono risultati vincitori: rispondendo ad un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, il ministro ha affermato che il prossimo concorso potrebbe essere “un’occasione per il loro assorbimento”. Ma questo ridurrebbe notevolmente i posti a disposizione dei candidati. Tanti docenti precari di tutta Italia aspettano comunque ulteriori notizie da viale Trastevere. Di certo c’è che la promessa fatta dall’ex ministro Profumo di bandire concorsi a cadenza regolare di due anni è già stata disattesa: salvo sorprese, le nuove assunzioni non arriveranno prima del 2015. Ma rispetto al passato – quando c’erano voluti addirittura 13 anni per bandire un nuovo concorso dopo l’ultimo del 1999 – sarebbe comunque un grande passo avanti.

Autorizzazioni, sperimentazioni e riduzione a 4 anni

da Tecnica della Scuola

Autorizzazioni, sperimentazioni e riduzione a 4 anni
di Pasquale Almirante
Il Miur ha autorizzato altre sperimentazioni di abbreviazione del percorso di studi alle superiori e delle 5 scuole, tre sono statali. Ma altre sarebbero in lista di attesa
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione, per sapere “se il Ministro non ritenga opportuno, prima di avviare progetti di sperimentazione che prevedono l’abbreviazione del percorso di studi da cinque a quattro annualità, un coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti”. Alla quale il sottosegretario D’Onghia ha risposto sostenendo che “la sperimentazione dovrà garantire agli alunni, anche mediante il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa consentita dall’autonomia scolastica, il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti per il quinto anno della scuola secondaria superiore”.
Risposta che in effetti dice poco, anche perché bisogna capire come verrebbero recuperate le 1023 ore mancanti da quell’intero anno scolastico soppresso.
Tuttavia la questione più delicata riguarda il fatto che altre scuole stiano chiedendo similare sperimentazione, e infatti D’Onghia ha continuato dicendo: “è in corso la fase istruttoria di valutazione per analoghe proposte presentate da altre istituzioni scolastiche, sia statali che paritarie”.
Se è vero, come sicuramente lo è, come sostiene Anief, che accorciando di un anno il corso di studio si risparmierebbero 1 miliardo e 380 milioni, che sono pari al taglio di circa 40 mila docenti oggi impegnati nelle classi quinte di tutte le superiori d’Italia, è anche vero che le richieste di ridurre di un anno la scuola superiore partono proprio dalla scuola, e non solo da quella privata, comprendibile, ma dalla pubblica-statale. Non sappiamo quante e quali siano le scuole in “lista di attesa”, come sostiene il sottosegretario, ma è chiaro che il rischio sotteso a questa manovra riguarda sia il personale, e sia gli alunni, molti dei quali andrebbero, considerato lo stato penoso del mercato del lavoro con una disoccupazione giovanile, soprattutto al sud, pari a oltre il 50%, a ingrossare le fila dei nulla facenti o della iscrizione forzata all’università o a quell’altra della strada.
Il Miur per certi versi, così come avevano anticipato l’ex ministro Profumo e poi Carrozza, fa il suo mestiere, quello cioè di tirare la cinghia il più possibile, ma che ad aiutarlo in questa operazione ci siano anche le scuole pubbliche appare paradossale.
Una simile decisione infatti, quella cioè di sperimentare per togliere un anno in un futuro alquanto prossimo, viene presa dal collegio dei docenti che in piena autonomia stabilisce un percorso che, seppure sollecitato dal ministero, può bene però essere disatteso o anche respinto con delibera unanime.

Liceo in 4 anni? La sperimentazione si estende

da Tecnica della Scuola

Liceo in 4 anni? La sperimentazione si estende
di R.P.
Ma è difficile che possa generalizzarsi anche per la nettà contrarietà delle organizzazioni sindacali. Ma, se dovesse essere previsto per legge, si cancellerebbero 40mila cattedre, con un risparmio di più di un miliardo di euro.
La sperimentazione della riduzione di un anno del corso di scuola superiore si estenderà ad altri istituti italiani e precisamente al liceo “Orazio Flacco” di Bari, al “Garibaldi” di Napoli e al “Telesi@” di Telese Terme (tutti e tre statali).
L’autorizzazione ministeriale riguarda anche due istituti paritari, l’“Esedra” di Lucca e il “Visconti” di Roma.
Sembra insomma che l’idea di far diplomare gli studenti a 18 anni anziché a 19 incominci a piacere e a diffondersi anche se sarà certamente molto difficile generalizzarla, a meno che non lo si faccia con un provvedimento legislativo che però comporterebbe anche la modifica di indicazioni, curricoli e libri di testo: un cambiamento che richiederebbe tempi lunghi e che sarebbe sicuramente ostacolato dalle organizzazioni sindacali.
A conti fatti portare la scuola superiore a 4 anni significherebbe ridurre del 20% l’organico complessivo della secondaria di secondo grado: in pratica 40mila cattedre in meno, con una minore spesa di più di un miliardo di euro.
E’ facile capire che i sindacati non sarebbero affatto disponibili ad accettare una soluzione del genere che non farebbe altro che aggravare la situazione occupazionale nel comparto scuola (oltretutto se dovessero diminuire i docenti, calerebbe anche il numero complessivo di amministrativi e collaboratori scolastici).
Ma c’è anche chi sostiene che – al di là delle questioni occupazionali –
la riduzione di un anno di licei e istituti tecnici non farebbe altro che aumentare i livelli di abbandono scolastico, soprattutto nelle regioni del sud.
Per consentire agli studenti italiani di diplomarsi a 18 anni sarebbe invece auspicabile, secondo gran parte del mondo sindacale, anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni, in modo da permettere l’ingresso nella scuola superiore a 13 anni di età anziché a 14, come avviene ora.

Ripetizioni private a casa del proprio prof? Sono vietate dalla legge

da Tecnica della Scuola

Ripetizioni private a casa del proprio prof? Sono vietate dalla legge
di Lucio Ficara
Eppure il fenomeno esiste. C’è chi per arginarlo pensa al sistema dell’intramoenia anche per i docenti.
La legge è chiara e non lascia dubbi ad interpretazioni strampalate: “E’ fatto assoluto divieto al professore di una scuola, dare lezioni private ad alunni della propria classe e più in generale del proprio istituto”. Eppure questa legge non sempre è rispettata, alimentando un malcostume fin troppo diffuso. Qual è la legge che vieta ai docenti di fare lezione private agli alunni del proprio istituto? Si tratta del Testo Unico in materia d’Istruzione, nota come legge 297/1994. In questa legge, al Titolo I dedicato al personale docente, educativo, direttivo ed ispettivo, Sezione I, ed in particolar modo all’art.508 sulle incompatibilità, c’è scritto che non è consentito impartire lezioni private ad alunni del proprio Istituto.
In questo articolo al comma 2 è scritta la norma che impone al docente che decidesse di fare lezioni private di informare il dirigente scolastico, al quale deve altresì comunicare il nome degli alunni e la loro provenienza. A sua volta, il Ds, come è scritto nel comma 3, può vietare l’assunzione di lezioni private o interdirne la continuazione, sentito il consiglio di circolo o di istituto.
Nonostante la legge esista e sia anche di comprensibile lettura, non viene rispettata. Avete mai visto un docente che dichiara al proprio dirigente scolastico, con una comunicazione scritta e protocollata, i nominativi e la scuola di provenienza degli alunni a cui impartisce regolarmente lezioni private? Se esistono insegnanti che lo fanno, sono da considerarsi una vera e propria rarità. L’art. 508 comma 2 della legge 297/94 sembra insomma puntualmente disatteso; oltretutto i professori che svolgono lezioni private senza dichiararle al fisco si rendono anche colpevoli di evasione fiscale.
Purtroppo, dispiace dirlo, questo è uno spaccato sociale che esiste in tutta Italia, da Nord a Sud, isole comprese. Esiste un mercato delle lezioni private inimmaginabile, che purtroppo dilaga in un vero e proprio malcostume tutto italiano.
Recentemente c’è stata anche un’interpellanza parlamentare su questo triste fenomeno. Alla fine del 2013, quando ancora al Miur sedeva Maria Chiara Carrozza, il deputato di Sel, Gianni Melilla, portava a conoscenza del Ministro dell’Istruzione del fenomeno di alcuni prof del liceo classico di Avezzano che non solo avrebbero dato ripetizioni private ad alcuni dei propri alunni, ma addirittura avrebbero ricevuto compensi in nero dalle loro famiglie per questo servizio “illecito”.
Nel tentativo di limitare e di regolamentare il fenomeno, qualche tempo fa la dirigente scolastica Michela Bilotta del liceo scientifico Fermi di Cosenza ha introdotto nella scuola che dirige il sistema intramoenia di lezioni private dei docenti della stessa scuola.
Con tale sistema le famiglie pagano un contributo economico per ricevere lezioni private dai docenti della stessa scuola, al fine di combattere l’evasione fiscale delle lezioni fatte al nero.
Il mondo sindacale ha definito questa soluzione una stortura che mina profondamente la regola della gratuità e dell’obbligatorietà e viola l’art. 508 della legge 297/94.
Per eliminare il malcostume delle lezioni private impartite al di fuori delle regole stabilite dalla legge sarebbe sufficiente denunciare alle autorità competenti chi commette questi atti illeciti.

Giannini su Quota96: “nessuna battaglia primaria, ma rimediamo”

da Tecnica della Scuola

Giannini su Quota96: “nessuna battaglia primaria, ma rimediamo”
di P.A.
La ministra dell’istruzione Stefania Giannini ha dichiarato che la questione Quota96 è oramai diventata un “capitolo politico” ma non si intende farne una “battaglia primaria”. Rimediare sfruttando le risorse disponibili. Ma è credibile?
Rispondendo alle domande rivolte dai parlamentari della VII Commissione cultura la ministra dell’istruzione Giannini ha dichiarato la sua ferma convinzione sul fatto che la questione Quota 96 non sia un “problema amministrativo, ma legislativo”. E infatti la questione dei circa 4000 docenti bloccati dalla riforma Fornero sulle pensioni sarebbe dovuta all'”applicazione di una legge che non aveva visto la particolarità della scuola”.
Per la ministra dunque ci sarebbe la necessità di non farne una battaglia primaria ma di rimediare, ricercando le risorse per poterlo fare, nell’ambito del DEF 2014, e quindi andare a caccia della copertura finanziaria necessaria per riparare al danno e mandare in pensione gli “esodati” dei lavoratori “quota 96”, valutandone anche la possibilità di una reintroduzione di “meccanismi di flessibilità di uscita” rispetto ai nuovi limiti anagrafici, tramite un sistema di incentivi e disincentivi.
Intanto c’è in atto una risoluzione per il reperimento delle risorse finanziarie e che “impegna il Governo ad adottare entro il 15 giugno 2014 disposizioni e procedure” per dare soluzione al problema e permettere ai Q96 di andare in pensione dal primo di settembre.
Ma ci chiediamo: sarà la volta buona? Si riusciranno a trovare i 450 milioni di euro per dar corso al pensionamento di questi 4000 lavoratori con decorrenza a partire dal primo settembre 2014? E in ogni caso, vogliamo ricordare che ormai sono due anni e mezzo che si va avanti con questa altalena e cioè dal dicembre 2011: non è troppo? E non è ormai esageratamente penoso questo rimballo di date, prospettive, speranze, illusioni e promesse mancate? E dunque, viene da chiedere alla ministra: quando si rimedierà alla summa iniuria?

Decreto 66: nuovi obblighi per le scuole

da Tecnica della Scuola

Decreto 66: nuovi obblighi per le scuole
di R.P.
Registro delle fatture e pagamenti entro 60 giorni: ritardi e inadempienze determineranno responsabilità per gli uffici di segreteria. Ma spesso le scuole hanno problemi di cassa provocati dai ritardi del Miur.
Due articoli del recente decreto legge n. 66 (“Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale”) pongono a carico delle scuole nuove incombenze e ulteriori obblighi.
Si tratta degli articoli 41 e 42 finalizzati entrambi a “prevenire il formarsi di ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni”.
In particolare l’articolo 41 prevede che la relazione al conto consuntivo delle istituzioni scolastiche sia corredata da un prospetto sottoscritto sia dal dirigente scolastico sia dal DSGA “attestante l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal decreto legislativo 231/2002, nonchè il tempo medio dei pagamenti effettuati”.
Va precisato che il decreto citato prevede l’obbligo di liquidare fatture e altri titoli di spesa entro il tempo massimo di 60 giorni, decorsi i quali scatta automaticamente l’obbligo di riconoscere al creditore gli interessi legali, che ovviamente dovranno essere rimborsati dai responsabili del ritardo del pagamento.
Per evitare equivoci e malintesi, gli estensori del decreto 66 hanno introdotto anche una ulteriore disposizione: l’articolo 42, infatti, prevede l’istituzione di un registro ufficiale delle fatture (molte scuole hanno già creato strumenti analoghi, ma d’ora in poi non basteranno più elenchi sommari e “casalinghi”) dove, per ogni singolo documento contabile, dovrà essere indicata una discreta quantità di dati.
A questo punto, le norme in questione si sommano alle disposizioni che prevedono l’obbligo anche per le scuole della cosiddetta “fatturazione elettronica”: la finalità complessiva è quella di migliorare “efficacia ed efficienza” (per usare l’ormai classica formula in uso in questi casi) anche se non va dimenticato il fatto che molto spesso le difficoltà delle scuole in ordine ai pagamenti sono legate più ai problemi di cassa che alla scarsa solerzia degli uffici di segreteria. E i problemi di cassa sono a loro volta determinati dai ritardi con cui Miur e altri soggetti trasferiscono i fondi alle scuole.
C’è insomma il rischio concreto che dirigenti e DSGA diventino responsabili delle inefficienze di altri.

Tecnologie in classe e apprendimento. Il peso dei docenti

da Tecnica della Scuola

Tecnologie in classe e apprendimento. Il peso dei docenti
di Pasquale Almirante
ImparaDigitale. A un anno dall’implementazione del progetto, i risultati dei processi di apprendimento degli studenti che hanno utilizzato la tecnologia tablet in classe e a casa. L’unica sorpresa: la matura partecipazione dei ragazzi. I docenti arrancano
Accertata, con conferma, la grande confidenza che i ragazzi hanno con le tecnologie digitali e con il formato tablet in particolare, insieme all’interazione fra di loro, sia in classe e sia da casa, attraverso le risorse della rete, come i servizi di chat, le materie che hanno più beneficiato in questo processo di apprendimento ad alta socializzazione tecnologioca, ma sotto la guida degli insegnanti, sono state le materie letterarie, come italiano, storia, filosofia.
Delle difficoltà, scrive Il Sole 24 Ore che riporta i risultati della sperimentazione in alcune scuole, si sono avute con le materie scientifiche come fisica e matematica.
Il tablet infatti può manipolare testi (ricercare, tagliare, incollare, scrivere, riassumere), mentre è più difficile redigere equazioni, formule, fare grafici, disegnare e calcolare angoli per i quali occorrono software particolari. A questo proposito è prevedibile che nel tempo questa graduatoria venga modificata dall’esperienza, dovuta proprio all’uso di software ad hoc per la matematica, la fisica e la chimica.
Ma dov’è allora la vera sorpresa dei dati di questo primo monitoraggio di ImparaDigitale? “La vera variabile che fa la differenza è la preparazione dei docenti e il loro ruolo svolto nell’incoraggiamento e nel supporto agli studenti in tutte le fasi del processo di apprendimento”. In altri termini i risultai buoni e meno buoni sono stati condizionati dal ruolo che ha avuto il corpo docente.
Addossare dunque le colpe al mancato acquisto di tecnologie, senza fare i conti con la preparazione dei docenti, la non adozione di strategie didattiche digitali non appare quindi corretto.
“L’eccellente notizia, che ha anche un valore pedagogico e di crescita psicologica degli studenti di questi primi embrioni di scuola digitale, è che i ragazzi hanno risposto al monitoraggio in modo molto maturo, riconoscendo che il ruolo di mediazione svolto dai docenti è fondamentale per la qualità della loro esperienza.
In uno slogan riassuntivo: per una grande esperienza formativa nella scuola digitale del futuro bisogna partire dal corpo docente, che deve formarsi e deve motivare i discenti a un nuovo modo di apprendere. Per tutto il resto, il terreno è fertile, e darà copiosi frutti”.

Educa la scuola e salva il mondo

EDUCA LA SCUOLA E SALVA IL MONDO

di Umberto Tenuta

La bellezza educherà il mondo di Papa Francesco

La bellezza salverà il mondo di Gianfranco Rosati

 

Morti feriti malati assetati affamati dolori pianti miseria guerre incendi alluvioni esondazioni malattie mutilazioni…

Chi può elencare i mali del mondo di ieri, di oggi e di domani?

Un mondo che chiudiamo gli occhi per non vedere, per non ascoltare, per non sentirne le grida ed i pianti!

Eppure c’è, questo mondo, sotto i nostri occhi, solo che alziamo lo sguardo oltre i confini della nostra cecità, della nostra sordità, della nostra miseria umana.

Questo non è il grido dei millenaristi.

È il grido di un uomo povero che sta aprendo gli occhi e che sta lottando con la sua sordità per ascoltare la voce di chi grida nel deserto di questo mondo annegato nei suoi consumi, nei suoi lussi, nei suoi egoismi!

Tanto, a me che importa?

Eppure, ai miei pronipoti importa!

Ed allora, ecco le mie grida.

Le vado facendo da decenni, ma nessuno mi ascolta.

Nessuno ascoltò la Voce che gridava nel deserto.

Ed allora, allora io prendo le moderne tecnologie, prendo l’altorparlante e grido.

Educate il mondo!

Solo così lo salverete, lo salveremo, lo salverai, lo salverò.

Le miniere d’oro e di argento si stanno esaurendo.

L’unica risorsa che abbiamo è l’educazione!

Con l’educazione delle nuove generazioni avremo uomini che non faranno la guerra, che non uccideranno, che non ruberanno, che non inganneranno.

Avremo uomini di pace, uomini che non faranno guerre, uomini che non uccideranno i propri fratelli, uomini che non ruberanno.

Avremo uomini che rispetteranno i propri fratelli in Cristo.

Ama il prossimo tuo come te stesso!

Non può essere una preghiera, non può essere un imperativo categorico.

Può nascere solo dall’educazione dei giovani!

Dalla umanizzazione dei figli di donna.

Ma uomini non si diventa uscendo dal grembo materno, ma si diventa solo e soltanto attraverso l’educazione.

Scrive Kant:

<<L’uomo può diventare tale solo con l’educazione>>[1].

L’educazione fa uomini i figli di donna.

Ed allora, perchè perdiamo tempo, che aspettate, che aspettiamo?

Tanti sono i mali della nostra società.

Ma il bene migliore è l’educazione.

L’educazione è il primum.

È il primum che ogni padre, che ogni madre deve perseguire.

È il primum che ogni Governo deve perseguire!

Dopo, solo dopo, viene il resto.

Ma, forse non ci sono i Genitori che educano?

Ma, forse non c’è la Società che educa?

Ma forse, non c’è la Scuola che educa?

No, signori miei!

Signori miei, voi ben sapete che i genitori escono dalla Scuola!

Signori miei, voi ben sapete che la Società è costituita dai giovani che escono dalla Scuola!

Tutto nasce dalla Scuola!

Se la Scuola funziona, i Genitori sanno educare.

Se la Scuola funziona, la Società è una società educante.

Oddio, ma che forse la Scuola non funziona?

No, Signori miei.

La Scuola funziona, quando funziona, solo per istruire, solo per riempire le teste.

Non per formare le Teste!

Non per formare i Cuori!

A scuola si apprendono nozioni, nozioni storiche, geografiche, fisiche, chimiche, letterarie, artistiche, filosofiche…

Sì, a scuola si impara finanche la storia della filosofia, la storia dell’arte, la storia della musica e le note sul pentagramma…

Ma le teste nella scuola nessuno si preoccupa di formarle!

E soprattutto a scuola nessuno si preoccupa di formare i cuori!

A scuola nemmeno si impara come Dante amava Beatrice, come Francesco amava Laura…

L’educazione sentimentale di Flaubert a scuola è vietata.

I sentimenti sono un fatto privato.

La scuola non si occupa dei fatti privati della gente.

Ma, Signori miei, non è forse l’amore del denaro, l’amore del potere, l’amore del proprio ego che domina e distrugge il mondo?

Suvvia, la Scuola deve occuparsi di formare le Teste e di formare i Cuori.

Le Nozioni oggi sono a portata di mouse, pardon, di dita, nei Tablet!

Realizziamo, rendiamo reale, costruiamo una Scuola che educa!

Solo così salveremo il mondo.

Maestre, educate e salverete il mondo!

Maestri, educate e salverete il mondo!

 

Ministra Stefania Giannini, governi una scuola che educa, e salverà almeno l’Italia!

 

[1] <<La bestia è già resa perfetta dall’istinto… L’uomo invece… non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire… La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell’umanità. Una generazione educa l’altra…L’uomo può diventare tale solo con l’educazione>> (KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27..

Nota 28 aprile 2014, Prot. n. AOODGPER 4133

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Uff. III

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Oggetto: Graduatorie ad esaurimento triennio 2014/16 di cui al D.M. n. 235 del 1 aprile 2014. Chiarimenti sulla valutazione

Si forniscono alcune indicazioni in merito alla valutazione di titoli e servizi nelle graduatorie ad esaurimento, a seguito di recenti interventi normativi:

1) Ai sensi dell’art. 5 comma 4 bis della legge 8 novembre 2013 n. 128, è’ valutabile come servizio di insegnamento il servizio svolto a partire dall’a.s. 2012/13 in attività progettuali sulla base di apposite convenzioni tra il MIUR e le Regioni. Ai fini della valutazione, la durata del progetto non potrà essere inferiore ai tre mesi e superiore agli 8 mesi. La valutazione del servizio spetta anche al personale che nell’a.s. 2012/13 aveva rinunciato alla partecipazione ai progetti medesimi, in quanto all’epoca non valutabili. A tal fine, il personale interessato dovrà dichiarare sotto propria responsabilità ai sensi di legge di aver rilasciato all’epoca specifica rinuncia ai suddetti progetti regionali, con l’espressa motivazione della non valutabilità dei medesimi in sede di graduatorie provinciali e/o di istituto, specificandone la tipologia, il periodo di durata, l’Ufficio e la data in cui sono stati convocati. La suddetta dichiarazione andrà inserita nel campo libero della apposita sezione dedicata ai Servizi del modulo domanda, dove dovrà essere indicato il servizio svolto sul progetto (Sez. E per i servizi di I e II fascia, nonché per lo strumento musicale, Sez. G1 per i servizi di III fascia e di fascia aggiuntiva).

2) Per il Servizio prestato nei Licei musicali, in caso di nomina sulla base delle convenzioni con i Conservatori di musica, l’interessato dovrà imputare il servizio a una delle seguenti classi di concorso: A031, A032 o A077.
L’insegnamento di Storia della Musica del Liceo coreutico, invece, afferisce alla classe di concorso A031.
Ai sensi della Legge 228/12 il diploma di vecchio ordinamento conseguito entro il 31.12.2012 e rilasciato da accademie di belle arti, ISIA, conservatori di musica, Istituti Musicali Pareggiati, Accademia nazionale di danza e Accademia nazionale di Arte Drammatica, è valutato 3 punti ai sensi dell’Allegato 1), lettera C), punto 1) (graduatorie di I e II fascia, escluso strumento musicale) e dell’Allegato 2) punto C1) (graduatorie di III e IV fascia, escluso strumento musicale).

3) Le attività progettuali di cui all’art. 2 comma 8 del D.M. 235/2014, prestate con rapporti di lavoro non subordinato (prestazioni d’opera, collaborazioni, ecc.), sono valutabili,in relazione ai giorni di effettiva prestazione, come indicato nella tabella di valutazione titoli (nota 19, punto D, primo periodo) annessa al D.M. 131/2007 (Regolamento Supplenze).

4) Non è valutabile come abilitazione l’idoneità al Concorso per Titoli ed Esami di cui al D.D.G. 82 del 24 settembre 2012, in quanto, ai sensi dell’art. 13 comma III del D.D.G. medesimo, l’abilitazione all’insegnamento viene conseguita solo dai vincitori all’atto dell’assunzione in ruolo.

5) I docenti beneficiari dei diritti previsti dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, e dall’articolo 6, comma 3-bis, della legge 9 marzo 2006, n. 80, privi dello stato di disoccupazione in quanto attualmente in servizio, potranno fare valere la riserva entro la prima metà del mese di luglio, in occasione delle procedure previste dall’art. 9 comma 6 del Bando, le cui modalità operative e scadenze saranno oggetto di apposita nota da parte di questo Ufficio.

Sono inoltre riassunte, in allegato alla presente nota, le FAQ inerenti la valutazione, emanate negli anni precedenti, che conservano ancora validità.

per IL DIRETTORE GENERALE
Il Dirigente Vicario
f.to Gildo De Angelis

FAQ

Circolare DFP 28 aprile 2014, n. 4

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione

Circolare DFP 28 aprile 2014, n. 4

Oggetto: Piani di razionalizzazione degli assetti amministrativi e riduzione della spesa di personale. Dichiarazione di eccedenza e prepensionamento (14A04671)

(GU n.141 del 20-6-2014)
 

 
 
                                Alle amministrazioni pubbliche di cui
                                all'articolo 1, comma 2  del  decreto
                                legislativo 30 marzo 2001, n. 165 
 
 
Oggetto: Piani di razionalizzazione  degli  assetti  organizzativi  e
  riduzione della spesa di personale. Dichiarazione  di  eccedenza  e
  prepensionamento 
 
 
1. Premessa. 
  La presente circolare fornisce indirizzi applicativi sul ricorso ad
alcuni strumenti che, nel quadro degli interventi di riduzione  della
spesa pubblica, permettono una  migliore  allocazione  del  personale
delle amministrazioni pubbliche. 
  La circolare riguarda, in particolare, i limiti entro  i  quali  e'
ammesso il ricorso  all'istituto  del  c.d.  «prepensionamento»,  per
riassorbire le eccedenze conseguenti alla riduzione  delle  dotazioni
organiche ovvero alla redazione  di  piani  di  ristrutturazione  per
ragioni funzionali  o  finanziarie,  che  determina,  a  regime,  una
riduzione della spesa di personale. Si rileva peraltro fin d'ora  che
il prepensionamento non puo' essere in nessun  caso  utilizzato  come
strumento   per   eludere   il   regime   pensionistico    introdotto
dall'articolo  24  del  decreto-legge  6  dicembre  2011,   n.   201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. 
2. Definizioni. 
  Ai fini della presente circolare, si intende per: 
    a) «soprannumerarieta'»:  situazione  per  cui  il  personale  in
servizio  (complessivamente  inteso  e  senza  alcuna  individuazione
nominativa) supera la dotazione organica in tutte le  qualifiche,  le
categorie o le aree. L'amministrazione non  presenta,  percio'  posti
vacanti utili per un'eventuale  riconversione  del  personale  o  una
diversa distribuzione dei posti; 
    b) «eccedenza»: situazione  per  cui  il  personale  in  servizio
(inteso quantitativamente e senza individuazione  nominativa)  supera
la dotazione organica in una o piu'  qualifiche,  categorie,  aree  o
profili  professionali   di   riferimento.   Si   differenzia   dalla
soprannumerarieta', in quanto la disponibilita'  di  posti  in  altri
profili della stessa area o categoria, ove ricorrano  le  condizioni,
potrebbe consentire la riconversione del personale; 
    c)   «esubero»:   individuazione   nominativa    del    personale
soprannumerario o  eccedentario,  con  le  procedure  previste  dalla
normativa vigente. Il personale in esubero  e'  quello  da  porre  in
prepensionamento, ove  ricorrano  le  condizioni,  o  da  mettere  in
disponibilita' ai sensi dell'articolo 33 del decreto  legislativo  30
marzo 2001, n. 165; 
    d) «prepensionamento»: risoluzione unilaterale  del  rapporto  di
lavoro  del  personale   in   soprannumero   o   eccedentario   nelle
amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
legislativo n. 165 del 2001, individuato in esubero, per il quale  e'
prevista  l'ultrattivita'  (fino   al   31   dicembre   2016)   delle
disposizioni  relative  ai  requisiti  di  accesso   al   trattamento
pensionistico  e  alle  decorrenze  di  tale  trattamento  previgenti
rispetto alla riforma prevista dall'articolo 24 del decreto-legge  n.
201 del 2011, esclusivamente a favore di tale  personale.  Si  rinvia
alla circolare del Ministro per  la  pubblica  amministrazione  e  la
semplificazione del 29 luglio 2013, n. 3 in materia di  pensionamenti
in caso di soprannumero. 
  3. Le cause della soprannumerarieta' o dell'eccedenza di personale. 
  Le situazioni di soprannumerarieta' o  di  eccedenza  di  personale
possono derivare da: 
    1. riduzione  delle  dotazioni  organiche  delle  amministrazioni
centrali disposta dall'articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n.
95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; 
    2. ragioni funzionali, conseguenza degli interventi indicati  nel
successivo paragrafo 4; 
    3.  ragioni  finanziarie  riferite  a  situazioni  di  squilibrio
finanziario rilevate dagli organi competenti (collegio dei  revisori,
Corte dei conti, amministrazione vigilante) o descritte da specifiche
disposizioni normative. Per  quanto  riguarda  gli  enti  locali,  si
rinvia, in particolare, alle previsioni contenute  nel  Titolo  VIII,
recante disciplina degli enti locali  deficitari  o  dissestati,  del
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
    4.  piani  di  ristrutturazione  decisi   dalle   amministrazioni
pubbliche  seguendo  la  procedura  di  ricognizione  del  fabbisogno
derivante dal combinato disposto dell'articolo 6 e  dell'articolo  33
del decreto legislativo n. 165 del 2001. In particolare, per gli enti
locali  le  situazioni  in  esame  possono  derivare  dalla  volonta'
dell'ente di rientrare in un piu'  virtuoso  rapporto  tra  spesa  di
personale e spesa corrente (ai sensi dell'articolo 76, comma  7,  del
decreto-legge n. 112 del 2008, convertito  dalla  legge  n.  133  del
2008, le Regioni e gli  Enti  locali  dovrebbero  avere  un'incidenza
delle spese di personale pari o inferiore al 50 per cento delle spese
correnti). 
  Per la gestione di  tali  situazioni,  come  sara'  illustrato  nel
successivo  paragrafo   5,   si   applica   il   combinato   disposto
dell'articolo  33  del  decreto  legislativo  n.  165  del   2001   e
dell'articolo 2, comma 11, del  decreto-legge  n.  95  del  2012.  Si
ricorda che l'ambito soggettivo di applicazione della lettera  a)  di
quest'ultimo comma e' stato precisato dall'articolo 2, comma  3,  del
decreto-legge n. 101 del 2013, che ha chiarito che detta disposizione
si applica a tutte le amministrazioni pubbliche di  cui  all'articolo
1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001. 
  Lo strumento in esame, quindi, non puo' essere utilizzato da  altri
organismi  di  diritto  pubblico  o  dalle  societa'  partecipate  da
amministrazioni pubbliche in  assenza  di  specifiche  previsioni  di
legge. 
  Nell'allegato  tecnico  alla  presente  circolare,  si  individuano
alcuni riferimenti normativi che illustrano  situazioni  tipiche  che
necessitano piani di razionalizzazione e di eventuale  revisione  del
fabbisogno di personale. 
4. La revisione del fabbisogno di personale. 
  La   revisione   del   fabbisogno   di    personale,    conseguente
all'attuazione  di  misure   di   razionalizzazione   degli   assetti
organizzativi  e  dei  procedimenti  amministrativi,  e'  una  misura
straordinaria  e  ulteriore  rispetto   alla   ricognizione   annuale
ordinariamente prevista i  cui  principi  sono  comunque  applicabili
anche in presenza di processi speciali di ristrutturazione. 
  L'obbligo di adozione della programmazione triennale del fabbisogno
di personale, da parte degli organi di vertice delle  amministrazioni
pubbliche, e' previsto dall'articolo 39,  comma  1,  della  legge  27
dicembre  1997,  n.  449  e  ribadito  dall'articolo  6  del  decreto
legislativo  n.  165  del  2001.  La  programmazione  triennale   del
fabbisogno e la ricognizione annuale sono finalizzate a garantire  la
funzionalita'  e  l'ottimizzazione  delle  risorse,  nell'ottica  del
miglior   funzionamento   dei   servizi   compatibilmente   con    le
disponibilita' finanziarie e di bilancio, nonche'  nel  rispetto  dei
vincoli previsti dalla normativa  vigente  in  materia  di  dotazioni
organiche, spesa di personale, regime delle  assunzioni  e  mobilita'
obbligatoria e volontaria. 
  Al  fine  di  una  maggiore  responsabilizzazione   del   dirigente
pubblico, il comma  4-bis  del  citato  articolo  6  prevede  che  il
documento di programmazione triennale del fabbisogno di personale e i
suoi  aggiornamenti  siano  elaborati  su  proposta  dei   competenti
dirigenti, che individuano i  profili  professionali  necessari  allo
svolgimento  dei  compiti  istituzionali  delle  strutture  cui  sono
preposti. 
  Gli atti organizzativi, nella misura in cui non si  riflettono  sui
rapporti di lavoro, non richiedono motivazione,  ma  devono  comunque
ispirarsi ai principi sopra richiamati, ovvero a  criteri  razionali,
di   efficienza,   economicita',   trasparenza    e    imparzialita',
indispensabili per una corretta  pianificazione  delle  politiche  di
personale e di reclutamento di risorse.  Una  motivazione  e'  invece
richiesta  per  gli  atti  di  organizzazione  che,   non   derivando
direttamente dalla legge  ed  essendo  frutto  di  scelte,  sia  pure
strategiche, dell'amministrazione,  si  riflettono  sui  rapporti  di
lavoro. Anche per questa ragione, il citato articolo  6  del  decreto
legislativo n. 165 del 2001 prevede che «nei casi in cui processi  di
riorganizzazione degli uffici comportano l'individuazione di  esuberi
o  l'avvio  di  processi  di  mobilita',  al   fine   di   assicurare
obiettivita' e trasparenza, le pubbliche amministrazioni sono  tenute
a darne informazione, ai sensi dell'articolo 33, alle  organizzazioni
sindacali rappresentative del settore interessato e ad avviare con le
stesse un esame sui criteri  per  l'individuazione  degli  esuberi  o
sulle modalita' per i processi di mobilita'.  Decorsi  trenta  giorni
dall'avvio dell'esame, in assenza dell'individuazione  di  criteri  e
modalita'  condivisi,  la  pubblica  amministrazione   procede   alla
dichiarazione di esubero e alla messa in  mobilita'.  (...)  Ai  fini
della mobilita' collettiva le amministrazioni effettuano  annualmente
rilevazioni delle eccedenze di personale  su  base  territoriale  per
categoria o area, qualifica e profilo professionale». 
5. Procedure da seguire in caso di soprannumero  o  di  eccedenza  di
personale. 
  Le procedure che le pubbliche amministrazioni  devono  seguire  nei
casi in cui si verifichino  situazioni  di  soprannumero,  o  in  cui
comunque  esse  rilevino  eccedenze  di  personale,   sono   definite
dall'articolo  33  del  decreto  legislativo  n.  165  del   2001   e
dall'articolo 2, comma 11, del decreto-legge n. 95 del 2012. 
  In  base  al  comma  4  del  citato  articolo  33,   il   dirigente
responsabile e' tenuto a informare preventivamente le  rappresentanze
unitarie del personale e le organizzazioni sindacali  firmatarie  del
contratto collettivo nazionale del comparto o  area.  In  materia  di
partecipazione sindacale interviene anche l'articolo  6  del  decreto
legislativo n. 165 del 2001, cosi' come modificato  dall'articolo  2,
comma 18, lettere a) e b), del decreto-legge n. 95 del 2012, che,  al
comma 1, prevede, tra l'altro, che, nei casi in  cui  i  processi  di
riorganizzazione degli uffici comportino l'individuazione di  esuberi
o  l'avvio  di  processi  di  mobilita',  al   fine   di   assicurare
obiettivita' e trasparenza, le pubbliche amministrazioni sono  tenute
a darne informazione alle  organizzazioni  sindacali  rappresentative
del settore interessato e ad avviare  con  le  stesse  un  esame  sui
criteri per l'individuazione degli  esuberi  o  sulle  modalita'  per
avviare i processi di mobilita'.  Decorsi  trenta  giorni  dall'avvio
dell'esame, in assenza dell'individuazione  di  criteri  e  modalita'
condivisi, la pubblica amministrazione procede alla dichiarazione  di
esubero e alla messa in mobilita'. 
  Il comma 5 dell'articolo 33 del decreto legislativo n. 165 del 2001
dispone che l'amministrazione applica l'articolo 72,  comma  11,  del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla  legge  6  agosto  2008,  n.   133    (1)   .   In   subordine,
l'amministrazione verifica la ricollocazione totale  o  parziale  del
personale in situazione di soprannumero o  di  eccedenza  nell'ambito
della stessa amministrazione,  anche  mediante  il  ricorso  a  forme
flessibili  di  gestione  del  tempo  di  lavoro  o  a  contratti  di
solidarieta'. E'  anche  possibile  la  ricollocazione  presso  altre
amministrazioni comprese nell'ambito della  regione,  previo  accordo
con le stesse, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 1,
comma 29, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011,  n.  148,  nonche'  del
comma 6. I contratti collettivi nazionali possono  stabilire  criteri
generali e procedure per consentire il  passaggio  diretto  ad  altre
amministrazioni anche al di fuori del territorio regionale. Anche per
queste previsioni,  ovviamente,  l'ambito  di  applicazione  e'  dato
dall'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001. 
  Nel caso in cui l'amministrazione, in base all'ordine di  priorita'
definito dall'articolo 2, comma 11, del decreto-legge n. 95 del 2012,
ritenga di ricorrere  alle  misure  previste  dalla  lettera  a)  del
suddetto  comma  (prepensionamento),  essa  dovra'   effettuare   una
ricognizione delle posizioni dei lavoratori che potrebbero  risultare
in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi  applicati  prima
dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del  2011  o  che  li
possano conseguire in tempo utile  per  maturare  la  decorrenza  del
trattamento medesimo entro il 31 dicembre 2016. 
  Rispetto  a  tali  posizioni,  l'amministrazione,  dovra'  chiedere
all'INPS la certificazione del diritto a pensione  e  della  relativa
decorrenza. 
  L'Istituto si impegna a rilasciare le  dette  certificazioni  entro
trenta giorni dall'invio degli elenchi del personale da  parte  delle
Amministrazioni   che    facciano    ricorso    alla    misura    del
prepensionamento, assicurando altresi' di  provvedere,  nello  stesso
termine a richiedere agli Enti la certificazione dei periodi mancanti
qualora la posizione assicurativa risultasse incompleta. 
  Solo dopo aver  acquisito  la  certificazione  da  parte  dell'ente
previdenziale, l'amministrazione potra'  procedere,  nei  limiti  del
soprannumero, alla risoluzione unilaterale del  rapporto  di  lavoro,
tenuto  conto  del  regime  delle  decorrenze,  nei   confronti   dei
dipendenti in possesso  dei  requisiti  indicati  nella  disposizione
(articolo 2, comma 6, del decreto-legge n. 101 del 2013). 
  Senza  necessita'  di   motivazione,   trova   applicazione   anche
l'articolo 72, comma 11, del  decreto-legge  n.  112  del  2008,  che
prevede  la  risoluzione  unilaterale  del  rapporto  di  lavoro  del
personale dipendente a decorrere  dal  raggiungimento  dei  requisiti
contributivi di cui all'articolo 24, comma 20, del  decreto-legge  n.
201 del 2011. 
  E' necessario fissare preventivamente e motivatamente la tempistica
di assorbimento delle eccedenze. Dalla tempistica  definita  potrebbe
rivelarsi sufficiente il ricorso al pensionamento ordinario che  deve
essere sempre preferito rispetto allo strumento del prepensionamento. 
  Le   posizioni   dichiarate   eccedentarie   non   possono   essere
ripristinate nella dotazione  organica  di  ciascuna  amministrazione
(art. 2, comma 3, del decreto-legge n. 101  del  2013).  Inoltre,  le
cessazioni disposte per prepensionamento, limitatamente al periodo di
tempo   necessario   al   raggiungimento   dei   requisiti   previsti
dall'articolo 24 del decreto-legge  n.  201  del  2011,  non  possono
essere calcolate come risparmio utile per definire l'ammontare  delle
disponibilita' finanziarie da destinare alle assunzioni o  il  numero
delle unita' sostituibili in relazione alle limitazioni del turn over
(art. 14, comma 7, del decreto-legge 6 luglio n. 95 del 2012). 
  Trascorsi  novanta  giorni  dalla  informativa  data  alle  OO.SS.,
l'amministrazione che non assorbe le eccedenze con  il  pensionamento
ordinario o con il prepensionamento o con le altre modalita' previste
dall'articolo 33 del d.lgs. n. 165 del 2001 colloca in disponibilita'
il personale.  Ai  sensi  dell'articolo  33,  comma  8,  del  decreto
legislativo  n.  165  del  2001,  dalla  data  di   collocamento   in
disponibilita' restano sospese  tutte  le  obbligazioni  inerenti  al
rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad  un'indennita'  pari
all'80  per  cento  dello  stipendio  e  dell'indennita'  integrativa
speciale, con esclusione di qualsiasi  altro  emolumento  retributivo
comunque denominato, per la durata massima di  ventiquattro  mesi.  I
periodi di godimento dell'indennita' sono riconosciuti ai fini  della
determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della  misura
della stessa. E' riconosciuto altresi' il diritto all'assegno per  il
nucleo familiare di cui all'articolo 2  del  decreto-legge  13  marzo
1988, n. 69, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  13  maggio
1988, n. 153. Alla scadenza dei 24 mesi interviene  l'estinzione  del
rapporto di lavoro. 
6. Vincoli da rispettare in caso di ricorso al prepensionamento. 
  L'applicazione, fino al 31 dicembre 2016,  dell'articolo  2,  comma
11, del decreto-legge n. 95 del 2012 e' condizionata da una serie  di
vincoli per la salvaguardia degli equilibri di finanza  pubblica.  In
particolare: 
    le amministrazioni che  dichiarano  eccedenza  di  personale  non
possono ripristinare i  posti  soppressi  nella  dotazione  organica.
Dalla  riduzione  di  quest'ultima  deve  scaturire  una  diminuzione
strutturale della spesa di personale; 
    i prepensionamenti non possono essere conteggiati  nell'immediato
come risparmi utili ai fini del calcolo del  budget  da  destinare  a
eventuali assunzioni; 
    non sono consentite assunzioni, ne' di vincitori di concorso  ne'
di idonei, finche' non e' riassorbito il personale eccedentario nelle
aree/categorie nelle quali e' dichiarata l'eccedenza e  non  si  sono
create ulteriori vacanze in relazione al pensionamento ordinario. 
  In conclusione, il ricorso al prepensionamento e'  consentito  solo
nei casi di dichiarazione di soprannumerarieta'  ed  eccedenza  sopra
illustrati e  nel  limite  massimo  delle  posizioni  individuate  in
esubero da parte delle amministrazioni pubbliche di cui  all'articolo
1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001. 
  La disciplina in esame,  con  le  limitazioni  e  i  vincoli  sopra
illustrati,  assicura  che  le  misure  di  prepensionamento  non  si
ripercuotano negativamente sugli  equilibri  della  finanza  pubblica
complessivamente intesa, ma anzi consentano risparmi.  Cio'  richiede
che  le  amministrazioni  pubbliche   utilizzino   correttamente   lo
strumento  realizzando  riduzioni   strutturali   della   spesa   del
personale, che potranno essere garantite  e  certificate  solo  dalla
coerenza delle scelte operate dall'amministrazione  anche  nel  medio
periodo. Sara' cura degli organi di controllo competenti per ciascuna
amministrazione   (collegio   dei   revisori,   Corte   dei    conti,
amministrazione vigilante) verificare che la misura adottata realizzi
gli obiettivi predetti, favorendo anche un riequilibrio del  bilancio
della stessa amministrazione. 
  Le amministrazioni avranno cura di fornire ai  suddetti  organi  di
controllo informazioni complete sulle misure  adottate.  Tali  misure
dovranno essere accompagnate da una certificazione di conformita'  ai
vincoli  previsti  dalla  normativa  vigente  e  agli  obiettivi   di
riduzione  di  spesa  perseguiti,  come  illustrati  nella   presente
circolare.  La  predetta  certificazione,  sottoscritta  dal  vertice
amministrativo o dal dirigente responsabile in  ragione  dell'assetto
organizzativo  dell'ente,  dovra'  accompagnare   la   documentazione
inoltrata all'Inps per la liquidazione dei prepensionamenti. 
  Le sedi territoriali dell'Inps, anche  sulla  base  della  predetta
certificazione di conformita'  delle  delibere  di  prepensionamento,
procedono alla liquidazione  dei  trattamenti  pensionistici  dandone
contestuale      comunicazione      alla      Direzione      centrale
Previdenza/Pensioni. 
  L'Inps  fornira'  semestralmente  al  Dipartimento  della  funzione
pubblica della Presidenza del Consiglio dei  Ministri,  al  Ministero
dell'economia e delle finanze e  al  Ministero  del  lavoro  e  delle
politiche sociali l'elenco delle amministrazioni che si avvalgono del
prepensionamento  anche  al  fine  dell'esercizio  dell'attivita'  di
controllo volta a verificare la corretta applicazione della normativa
di riferimento. 
  Nell'ambito delle attivita' ispettive rimesse alle  amministrazioni
competenti   (Ispettorato   della   funzione   pubblica,    Ministero
dell'economia e delle finanze, Ministero del lavoro e delle politiche
sociali,  Inps),  sulla  base  dei  dati  di   monitoraggio   forniti
dall'Inps, potranno essere svolti accertamenti a campione. 
  La  presente  circolare  e'  adottata  d'intesa   con   le   citate
amministrazioni. 
    Roma, 28 aprile 2014 
 
                                   Il Ministro per la semplificazione 
                                      e la pubblica amministrazione   
                                                  Madia               

(1) Sui criteri di  applicazione  della  disposizione  richiamata  si
    rinvia alla circolare n. 2 dell'8 marzo 2012,  "Decreto-legge  n.
    201 del 2011, convertito in legge n. 214 del 2011, c.d.  "Decreto
    salva Italia" - art. 24 - Limiti massimi  per  la  permanenza  in
    servizio nelle P.A.". 

Registrata alla Corte dei conti il 30 maggio 2014 
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e  affari  esterni,
Reg.ne - Prev. n. 1592 
 
                               Allegato tecnico di cui al paragrafo 3 
 
 
Riferimenti  normativi  che   illustrano   situazioni   tipiche   che
  necessitano piani di razionalizzazione e di eventuale revisione del
  fabbisogno di personale. 
 
 
    Articolo 15 del d.l. n. 98/2011 in materia di liquidazione  degli
enti dissestati e  misure  di  razionalizzazione  dell'attivita'  dei
commissari  straordinari.  La  norma  prevede  che  «Fatta  salva  la
disciplina  speciale  vigente  per  determinate  categorie  di   enti
pubblici, quando la situazione economica, finanziaria e  patrimoniale
di un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato raggiunga un livello
di criticita' tale da  non  potere  assicurare  la  sostenibilita'  e
l'assolvimento delle funzioni indispensabili,  ovvero  l'ente  stesso
non possa fare fronte ai debiti liquidi ed  esigibili  nei  confronti
dei  terzi   (...)   l'ente   e'   posto   in   liquidazione   coatta
amministrativa;  i  relativi  organi  decadono  ed  e'  nominato   un
commissario. Il commissario provvede alla liquidazione dell'ente, non
procede a nuove assunzioni  (...).  Le  funzioni,  i  compiti  ed  il
personale a tempo indeterminato dell'ente  sono  allocati  (...)  nel
Ministero vigilante, in altra pubblica amministrazione, ovvero in una
agenzia (...).» Inoltre, "nei casi in cui  il  bilancio  di  un  ente
sottoposto alla vigilanza dello Stato non sia deliberato nel  termine
stabilito dalla normativa vigente, ovvero presenti una situazione  di
disavanzo di competenza per  due  esercizi  consecutivi,  i  relativi
organi, ad eccezione del collegio dei revisori o sindacale,  decadono
ed e' nominato un commissario (...)" che "approva  il  bilancio,  ove
necessario,  e  adotta   le   misure   necessarie   per   ristabilire
l'equilibrio finanziario dell'ente; quando cio' non sia possibile, il
commissario chiede  che  l'ente  sia  posto  in  liquidazione  coatta
amministrativa ai sensi del comma 1. Nell'ambito delle misure di  cui
al precedente periodo il commissario puo' esercitare la  facolta'  di
cui all'articolo 72, comma 11, del decreto-legge 25 giugno  2008,  n.
112, convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133, anche nei  confronti
del  personale  che  non   abbia   raggiunto   l'anzianita'   massima
contributiva di quaranta anni.». 
    Decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 che ha previsto una
riorganizzazione significativa dell'Associazione italiana della Croce
Rossa (C.R.I.), a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre  2010,
n. 183 con una sua graduale privatizzazione. 
    Articolo 15, comma 13, lettera c), del d.l.  n.  95/2012  che  ha
previsto «sulla base  e  nel  rispetto  degli  standard  qualitativi,
strutturali,  tecnologici  e  quantitativi  relativi   all'assistenza
ospedaliera   (...),   nonche'   tenendo   conto   della    mobilita'
interregionale» che le regioni e le province autonome di Trento e  di
Bolzano adottino, «nel rispetto  della  riorganizzazione  di  servizi
distrettuali e delle cure primarie finalizzate all'assistenza 24  ore
su  24  sul  territorio  adeguandoli  agli  standard  europei,  (...)
provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri
accreditati  ed  effettivamente  a  carico  del  servizio   sanitario
regionale (...), adeguando coerentemente le dotazioni  organiche  dei
presidi ospedalieri pubblici (...). La riduzione dei posti letto e' a
carico dei presidi ospedalieri pubblici per una quota  non  inferiore
al 50 per  cento  del  totale  dei  posti  letto  da  ridurre  ed  e'
conseguita  esclusivamente  attraverso  la  soppressione  di   unita'
operative complesse. (...).». 
    Interventi normativi che le Regioni hanno operato in  materia  di
riordino delle comunita' montane, nonche', in generale,  di  riordino
dei loro enti strumentali rientranti nel novero delle amministrazioni
pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo  30
marzo 2001, n. 165. 
    Articolo 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n.  296  «Ai
fini del concorso delle autonomie  regionali  e  locali  al  rispetto
degli obiettivi di finanza pubblica, gli enti sottoposti al patto  di
stabilita' interno assicurano la riduzione delle spese  di  personale
(...) con azioni da modulare  nell'ambito  della  propria  autonomia,
rivolte (...) ai seguenti ambiti prioritari di intervento: 
      a)  riduzione  dell'incidenza  percentuale   delle   spese   di
personale rispetto al  complesso  delle  spese  correnti,  attraverso
parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il
lavoro flessibile; 
      b)   razionalizzazione   e    snellimento    delle    strutture
burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti  di  uffici
con l'obiettivo di ridurre l'incidenza  percentuale  delle  posizioni
dirigenziali in organico; (...)»; 
    Articolo 4 del decreto-legge 6 marzo 2014, n. 16 secondo cui  «le
regioni devono  obbligatoriamente  adottare  misure  di  contenimento
della spesa per  il  personale,  ulteriori  rispetto  a  quelle  gia'
previste dalla vigente normativa, mediante l'attuazione di  piani  di
riorganizzazione   finalizzati   alla   razionalizzazione   e    allo
snellimento   delle   strutture   burocratico-amministrative,   anche
attraverso accorpamenti di uffici con la contestuale riduzione  delle
dotazioni  organiche  del  personale  dirigenziale  in   misura   non
inferiore al 20 per cento e della spesa complessiva del personale non
dirigenziale nella misura non inferiore al 10  per  cento.  Gli  enti
locali  adottano  le  misure   di   razionalizzazione   organizzativa
garantendo in ogni caso la riduzione delle dotazioni organiche  entro
i parametri definiti dal decreto di cui all'articolo  263,  comma  2,
del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Al fine di conseguire
l'effettivo  contenimento  della  spesa,  alle  unita'  di  personale
eventualmente risultanti in soprannumero all'esito dei predetti piani
obbligatori di riorganizzazione si applicano le disposizioni previste
dall'articolo 2, commi 11 e 12, del decreto-legge 6 luglio  2012,  n.
95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,
nei limiti temporali della vigenza della predetta norma.». 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 97

Gazzetta Ufficiale
Serie Generale

Sommario

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 novembre 2013


Approvazione del «Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei
bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave,
Brenta-Bacchiglione». (14A03302)

 

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 aprile 2014


Nomina della commissione straordinaria per la provvisoria gestione
del comune di Battipaglia. (14A03362)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2014


Scioglimento del Consiglio comunale di Monte San Pietrangeli e nomina
del commissario straordinario. (14A03363)

 

 

Pag. 11

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 22 aprile 2014


Emissione di buoni ordinari del Tesoro a 184 giorni. (14A03391)

 

 

Pag. 11

 

 

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


DECRETO 31 gennaio 2014


Norme per lo svolgimento per l’anno scolastico 2013/2014 degli esami
di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di
secondo grado nelle classi sperimentali autorizzate. (Decreto n. 64).
(14A03312)

 

 

Pag. 15

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 10 aprile 2014


Conferma del riconoscimento del carattere scientifico alla Societa’
di Diagnostica Nucleare – SDN s.p.a., in Napoli, nella disciplina di
«Diagnostica per immagini e di laboratorio integrata». (14A03313)

 

 

Pag. 18

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 4 aprile 2014


Norme Tecniche per gli attraversamenti ed i parallelismi di condotte
e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di
trasporto. (14A03304)

 

 

Pag. 19

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 14 febbraio 2014


Attuazione dell’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 21 giugno
2013, n. 69, in materia di riforma della disciplina relativa ai
Contratti di sviluppo. (14A03242)

 

 

Pag. 31

 

 

 


DECRETO 20 marzo 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Nautilus societa’
cooperativa», in Vibo Valentia e nomina del commissario liquidatore.
(14A03278)

 

 

Pag. 50

 

 

 


DECRETO 26 marzo 2014


Scioglimento della «Idelte 2000 Impianti Tecnologici societa’
cooperativa sociale», in Tivoli e nomina del commissario liquidatore.
(14A03279)

 

 

Pag. 51

 

 

 


DECRETO 27 marzo 2014


Revoca degli amministratori e dei sindaci della «Societa’ cooperativa
di vigilanza privata Terra di Lavoro», in Maddaloni, posta in
gestione commissariale e nomina del commissario governativo.
(14A03301)

 

 

Pag. 52

 

 

 


DECRETO 28 marzo 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «C.A.M. Consorzio fra
Artigiani di Molinella edili ed affini – Societa’ cooperativa in
breve “Consorzio C.A.M.” o “C.A.M. soc. cooperativa” – », in
Molinella e nomina del commissario liquidatore. (14A03280)

 

 

Pag. 53

 

 

 


DECRETO 28 marzo 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Edizioni Riformiste –
Societa’ cooperativa in liquidazione», in Roma e nomina del
commissario liquidatore. (14A03281)

 

 

Pag. 53

 

 

 


DECRETO 10 aprile 2014


Chiusura della procedura di amministrazione straordinaria della
S.p.a. Pro.Te.Co. (14A03324)

 

 

Pag. 54

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 8 aprile 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Folina» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura nazionale con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 101/2014). (14A03303)

 

 

Pag. 55

 

 

 


DETERMINA 10 aprile 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Nexium Control»
(esomeprazolo) ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 355/2014). (14A03238)

 

 

Pag. 56

 

 

 


DETERMINA 10 aprile 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Atiten»
(didrotachisterolo), ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge
24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 356/2014). (14A03239)

 

 

Pag. 57

 

 

 


DETERMINA 10 aprile 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Nutropinaq»
(somatropina), ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 369/2014). (14A03240)

 

 

Pag. 58

 

 

 


DETERMINA 10 aprile 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Spedra» (avanafil),
ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 351/2104). (14A03254)

 

 

Pag. 59

 

 

ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI

 


PROVVEDIMENTO 15 aprile 2014


Modifiche ed integrazioni dei regolamenti ISVAP n. 20 del 26 marzo
2008, n. 36 del 31 gennaio 2011, n. 15 del 20 febbraio 2008, e alla
tabella allegata al regolamento ISVAP n. 2 del 9 maggio 2006.
(Provvedimento n. 17). (14A03314)

 

 

Pag. 60

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Combitimor». (14A03323)

 

 

Pag. 123

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
veterinario «Fiprospot Duo» – soluzione spot-on per gatti e soluzione
spot-on cani. (14A03317)

 

 

Pag. 123

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Risperidone Mylan Pharma». (14A03006)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Zomig». (14A03007)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Ponesta». (14A03008)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Acetilcisteina Hexal A/S». (14A03009)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Folidex». (14A03010)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Paracetamolo Accord Healthcare». (14A03011)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Dibase». (14A03013)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Effiprev». (14A03012)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Etinilestradiolo e Gestodene Lupin Europe». (14A03014)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Lamivudina Hetero». (14A03016)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Albumina LFB». (14A03015)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Ticerin». (14A03017)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Memantina Alter». (14A03018)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Almotriptan EG». (14A03019)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Almotriptan Doc Generici». (14A03020)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Valsartan Macleods». (14A03021)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Acido Zoledronico Sun Pharma». (14A03022)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Pantoprazolo Macleods». (14A03024)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Calcipotriolo e Betametasone Teva». (14A03023)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Nictur». (14A03025)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Fluvastatina Teva». (14A03027)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Rabipur». (14A03026)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Fluvastatina Teva». (14A03028)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Epirubicina Sandoz». (14A03029)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio di taluni medicinali per uso umano. (14A03030)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Sildenafil Zentiva» (14A03031)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Epaxal» (14A03032)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Candesartan Actavis» (14A03033)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Levofloxacina Hetero Europe».
(14A03036)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Esomeprazolo Mylan» (14A03035)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Olanzapina Actavis» (14A03034)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Zepil» (14A03038)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Aviflucox» e «Pantaflux» (14A03037)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lasonil Antidolore». (14A03040)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Macivir» e «Retensir». (14A03039)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Conturgel». (14A03041)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Pregnyl». (14A03043)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Decapeptyl». (14A03042)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Drytec». (14A03044)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Aspirina». (14A03045)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Proctosoll». (14A03046)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ticlopidina Dorom». (14A03047)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Froben Gola». (14A03048)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Froben Gola» (14A03049)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Acthib» (14A03050)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ipstyl» (14A03051)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Neurontin». (14A03053)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Doxorubicina Sandoz» (14A03052)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Gliclazide Lupin». (14A03054)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Olanzapina Actavis PTC». (14A03057)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Distesap». (14A03055)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Amlodipina Torrent».
(14A03056)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Atoris». (14A03059)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Riastap». (14A03058)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Uman Albumin». (14A03060)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ayrinal». (14A03063)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Aranda». (14A03065)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Olisir». (14A03062)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Robilas». (14A03064)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Gabapentin Pfizer». (14A03061)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Intratect». (14A03066)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Doloproct». (14A03067)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Losartan e Idroclorotiazide Doc Generici».
(14A03068)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Losartan Doc Generici». (14A03071)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Candesartan e Idroclorotiazide Actavis».
(14A03073)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Granulokine». (14A03069)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Amoxicillina e Acido Clavulanico Bluefish».
(14A03072)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Nebivololo Mylan Generics». (14A03070)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Candesartan e Idroclorotiazide Actavis».
(14A03074)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Videx» (14A03075)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Alateris» (14A03076)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Actilyse» (14A03079)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Montelukast EG» (14A03080)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lodoz» (14A03077)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Propofol IBI» (14A03078)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Sodio Levofolinato Medac» (14A03081)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Certican» (14A03082)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Rabipur» (14A03083)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Omeprazolo Germed Pharma». (14A03085)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Ratacand» (14A03084)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Clisflex». (14A03086)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ dell’autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano «Sedatuss». (14A03087)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Minarex», con conseguente modifica stampati. (14A03089)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Carbocisteina EG»,
con conseguente modifica stampati. (14A03088)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Carbocisteina IG
Farmaceutici», con conseguente modifica stampati. (14A03091)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Polinazolo», con
conseguente modifica stampati. (14A03092)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura decentrata, del medicinale per uso umano «Pantoprazolo
Zentiva», con conseguente modifica stampati. (14A03090)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Glosid», con
conseguente modifica stampati. (14A03095)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Dicynone», con
conseguente modifica stampati. (14A03093)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Ilmocin», con
conseguente modifica stampati. (14A03094)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Broncolib», con
conseguente modifica stampati. (14A03096)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Donepezil Zentiva Italia». (14A03098)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Bupisolver con Adrenalina». (14A03097)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Gabapentin Teva Italia». (14A03100)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Dermocinetic». (14A03099)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Valsartan Ratiopharm Italia».
(14A03102)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Gliclareze». (14A03101)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Ondansetrone
Mylan Generics». (14A03103)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Latanoprost
e Timololo Mylan Generics». (14A03104)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Axagon».
(14A03105)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Sertralina
Hexal». (14A03106)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Sertralina
Sandoz». (14A03107)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Corixil».
(14A03109)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Saflutan».
(14A03108)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Citalopram
Ranbaxy». (14A03110)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Nexium».
(14A03111)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Tomudex». (14A03112)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Nifedipina Doc Generici». (14A03115)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Captopril e Idroclorotiazide Mylan Generics». (14A03113)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Prolungamento smaltimento scorte del medicinale per uso umano
«Nifedipina Doc». (14A03114)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Donepezil Macleods» (14A03203)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Desloratadina Lupin» (14A03205)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Sertralina Tecnigen» (14A03204)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Irbesartan e Idroclorotiazide Dr. Reddy’s». (14A03206)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Lacidipina Rivopharm». (14A03207)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Politrate». (14A03208)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Carenoxal». (14A03209)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Repaglinide Rivopharm». (14A03210)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Celecoxib Krka» (14A03211)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Procaptan» (14A03212)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Nefazol» (14A03213)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Capoten» (14A03215)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Buccalin» (14A03217)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Emoclot» (14A03214)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Pueriflu» (14A03216)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tolep». (14A03218)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Lisomucil Tosse Secca» (14A03219)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Coversyl». (14A03220)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Gabapentin Ranbaxy» (14A03221)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Deca
Durabolin» (14A03224)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Oxaliplatino Sun» (14A03223)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Acido Zoledronico Sandoz» (14A03222)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Acido
Ursodesossicolico Mylan Generics» (14A03225)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Calcijex»
(14A03226)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Valsartan e Idroclorotiazide
Ratiopharm». (14A03227)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Top-Nitro» (14A03228)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Amido Glicerolato Sella». (14A03230)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Propionat». (14A03231)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Levogenix», con
conseguente modifica stampati. (14A03234)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Poliodurato». (14A03229)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Zinc Imizol». (14A03232)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Glaunorm». (14A03233)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Finasteride
Alter», con conseguente modifica stampati. (14A03236)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Ermes», con
conseguente modifica stampati. (14A03235)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Zengac», con
conseguente modifica stampati. (14A03237)

 

(Suppl. Ordinario n. 37)