IL PRESIDE DIMISSIONA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

FIRENZE: IL PRESIDE DIMISSIONA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

 

La notizia, freschissima, è troppo golosa –o forse troppo inquietante- per non rimbalzare in un attimo da un capo all’altro d’Italia, tramite i tam tam mediatici che tengono in rete i genitori impegnati nella scuola. Il preside di una scuola superiore della provincia fiorentina ha pensato bene di firmare di suo pugno la convocazione del Consiglio d’istituto, mettendo al secondo punto dell’ordine del giorno “Richiesta di dimissioni per la Presidente del Consiglio di Istituto”.

Purtroppo la signora in questione, insegnante di professione, le dimissioni non le aveva presentate affatto, anziaveva cercato inutilmente di contattare il Dirigente scolastico per alcuni giorni e alla fine si era risolta a inviare l’ordine del giorno per posta raccomandata, anticipandolo ai membri del Consiglio via e-mail e pregando la scuola di protocollarlo.

Nel suo O.d.G. di dimissioni non si parlava, bensì ci si preoccupava di sottoporre al Consiglio atti dovuti come: l’approvazione del Conto consuntivo (art. 18 c. 5 del D.I. 44/2001); la verifica dell’attuazione del Programma annuale con la relativa relazione del Dirigente scolastico (art. 6 c. 1 D.I. 44/2001); l’aggiornamento sulla situazione edilizia scolastica: esigenza aule per l’a.s. 2014/2015; i regolamenti relativi allo svolgimento dell’attività negoziale, alla fornitura di beni e servizi e alla gestione delle minute spese (art. 31 e segg., art.  17 D.I. 44/2001); i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni alle condizioni ambientali (art. 10 c. 4 D.Lgs. 297/1994); la relazione dei lavori della Commissione sulle linee di indirizzo del POF per l’a.s. 2014/2015 e sui Regolamenti (art. 3 c. 3 D.P.R. 257/1999); il calendario delle attività del C.d.I. per l’a.s. 2014/2015.

Nella convocazione firmata dal dirigente scolastico e inviata a tutti i consiglieri (prot. n. 3905/C44 del 17.6.2014)il punto “Verifica attuazione programma annuale” è stato invece sostituito con la richiesta di dimissioni per la Presidente.

Certo, simili situazioni non capitano da un giorno all’altro. Appena nominata, la Presidente ha scoperto con sorpresa la consuetudine, in quella scuola, di inviare la convocazione ai Consiglieri con la dicitura “Firmato Il Presidente del Consiglio d’Istituto”, senza tuttavia avergliela prima sottoposta: “a sua insaputa”, come si suol dire. Provando un certo disagio la situazione, si era fatta parte diligente, documentandosi e seguendo corsi di formazione per genitori impegnati nella scuola. Poi, con calma e gradualmente, aveva fatto capire al Dirigente che era opportuno operare diversamente.

Intanto, racconta ancora la Presidente, si era occupata attivamente del buon andamento della scuola, impegnandosi fra l’altro nella stesura del regolamento d’istituto e di quello per le gite, sollecitando il Consiglio a rivedere la destinazione del contributo volontario dei genitori ai sensi della Circ. n. 593/2013 e organizzando, insieme al Dirigente, una serata di presentazione del POF, che non era mai stata fatta prima in quella scuola. Nella seduta in questione, lei ed altri consiglieri avrebbero voluto chiedere conto di un avanzo di amministrazione, che nel solo 2013 si è incrementato di oltre 105.000,00 euro, andando così a superare il mezzo milione di euro, e delle entrate sparse a pioggia sui vari progetti.
Invece la Presidente, democraticamente, ha consentito che si affrontasse per prima cosa il tema delle dimissioni e, quando si è rifiutata di presentarle e altri hanno proposto un voto di sfiducia, inutilmente ha fatto presente l’irregolarità della procedura, così, insieme ad altri, si è alzata e se ne è andata, dopo aver dichiarato sciolta la seduta, in quanto non sussistevano i presupposti per proseguire.

Fin qui il racconto della Presidente, suffragato peraltro da documenti della scuola e dalla lettera che la stessa ha inviato una decina di giorni fa agli Uffici scolastici provinciale e regionale, al MIUR-Direzione generale per lo studente, al Forum nazionale delle associazioni dei genitori (Fo.N.A.G.S.) istituito presso il Ministero e, per conoscenza, al Dirigente scolastico e alla nostra Associazione di genitori.

Vista la gravità dei fatti contestati, sembra urgente un’ispezione –dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente di A.Ge. Toscana- Se confermati, questi sarebbero la prova provata che non di riforme degli Organi collegiali ha bisogno la scuola, bensì di una formazione specifica su ruoli e responsabilità, altrimenti l’autonomia scolastica continuerà a restare lettera morta”.

Gli abusivi della cattedra

da Corriere.it

SCUOLA E TRIBUNALI AMMINISTRATIVI

Gli abusivi della cattedra

 di Giovanni Belardelli

Sono ancora i professori ad avere la responsabilità pedagogica dell’insegnamento nelle nostre scuole? È in fondo questa la domanda che nasce dalla lettura di una recente sentenza del Tar del Lazio, che ha annullato la bocciatura di uno studente di un liceo classico romano il quale aveva riportato alcune pesanti insufficienze: 3 in matematica, 4 in fisica, 3 in storia dell’arte. Al di là delle motivazioni più tecnico-giuridiche della sentenza, spicca il rimprovero del Tar agli insegnanti per non avere adeguatamente valutato la preparazione complessiva dello studente, all’interno della quale – secondo i giudici amministrativi – un 3 in matematica e un 4 in fisica sarebbero meno gravi trattandosi di un liceo classico. Anche a prescindere dall’opinione che si può avere su un’argomentazione del genere (personalmente, la reputo una sciocchezza), a lasciare di stucco è il fatto che in questo modo il Tar salga, letteralmente, in cattedra. Finisce infatti per sostituirsi agli insegnanti in quell’attività chiave della loro funzione pedagogica che consiste nella valutazione di uno studente: una valutazione che può fare a ragion veduta (o almeno così credevamo) solo chi lo abbia avuto in classe per un anno scolastico.

Una sentenza del genere va inserita in quella tendenza generale – comune a tutti gli Stati democratici contemporanei, ma in Italia più accentuata che altrove – che vede la magistratura amministrativa (e non solo) intervenire in un numero sempre maggiore di ambiti della vita sociale, dagli scrutini scolastici alle cure mediche. È il fenomeno che il politologo Alessandro Pizzorno ha definito come «resa dell’autorità sociale alla legge» (Il potere dei giudici , Laterza): in sostanza, le figure che un tempo fissavano regole e le facevano rispettare (dall’insegnante al medico, dal capofamiglia al dirigente d’azienda) si rivelano non più in grado di svolgere questa funzione. Da parte sua, chi un tempo accettava le decisioni di un’autorità sociale oggi – se non è d’accordo – ricorre sempre più frequentemente alla magistratura.

Dunque, dietro la sentenza del Tar che ha annullato una bocciatura, come dietro altre pronunce consimili, c’è il fenomeno, da tempo sotto gli occhi di tutti, della perdita di autorità e di credito sociale degli insegnanti. Oggi, di fronte alla bocciatura di un figlio, a molti rischia di apparire normale andare direttamente dall’avvocato (per non parlare dei casi limite di chi, come la coppia di genitori di Cosenza di cui ha parlato giorni fa il Corriere , ha letteralmente aggredito la vicepreside).

Quella perdita di autorità e di credito non è certo un fenomeno solo italiano; ma da noi appare tanto più forte per il fatto stesso che – nonostante i continui, vacuamente retorici, riferimenti al merito – una parte del Paese pensa ormai che valutare il merito di qualcuno (non soltanto attraverso il voto, certo, ma a volte anche con un voto) voglia dire discriminarlo, escluderlo, porlo ai margini della società. È la nostra cultura che, in preda a una deriva pseudobuonista (pseudo, perché la possibilità della scuola di contrastare le differenze legate alla diversa provenienza socioculturale si lega anche alla sua capacità di valutare il merito di ciascuno), dietro ai voti e alle insufficienze non sa vedere altro che un atto illegittimo.
Contro cui chiedere dunque l’intervento di qualche tribunale amministrativo disposto a sostituirsi agli insegnanti.

Fiorin: gli insegnanti depongano lo zaino…

da TuttoscuolaNews

Fiorin: gli insegnanti depongano lo zaino…

Che cosa devono fare gli insegnanti di oggi, formatisi nella scuola di ieri, per essere all’altezza della sfida (educativa, professionale, generazionale) che viene loro lanciata da alunni ormai quasi tutti ‘nativi digitali’? E’ questa la domanda alla quale intende rispondere l’ultimo saggio di Italo Fiorin, un pedagogista che conosce bene il mondo della scuola perché prima di approdare all’università è stato dirigente scolastico e poi ispettore del Miur, e ha coordinato la commissione che ha predisposto l’ultima versione delle ‘Indicazioni nazionali’ per il primo ciclo (Insegnare ad apprendere, La Scuola editrice, 2014).

Ebbene, la prima cosa che deve fare un insegnante per rispondere alla sfida della modernità (anzi, della postmodernità, età dell’incertezza, della globalizzazione e di internet 2.0) è di spostare l’accento dall’insegnamento all’apprendimento, cioè da se stesso, dal proprio vissuto di docente formatosi al tempo del primato monomediale del libro, all’alunno, immerso in una realtà comunicativa e sensoriale crossmediale.

Il volume, diviso in sette capitoli, esplora le tappe della transizione della figura e del ruolo dell’insegnante dal tradizionale approccio “espositivo” a quello “euristico” proprio di un sistema formativo non più chiamato a erogare conoscenze (ormai largamente accessibili anche al di fuori della scuola) quanto a “insegnare ad apprendere, sviluppando questa fondamentale competenza per tutto il corso della vita”. A questa ridefinizione della mission dell’insegnante l’Autore dedica pagine importanti, ricche di spunti di riflessione ma anche di indicazioni utili per la formazione e l’autoformazione dei docenti.

A conclusione del suo volume Fiorin ricorre a una similitudine significativa tra lo zaino “materiale e metaforico, che gli alunni portano sulle spalle quando vengono a scuola”, contro il quale si batte una rete di scuole intitolata ‘Senza zaino’, e lo zaino che anche i docenti portano sulle spalle: “il pesante zaino di una tradizione nella quale le parole – dell’insegnante, dei testi scolastici… – pesano molto e l’esperienza degli alunni poco”. Ebbene, conclude Fiorin, “È venuto il tempo di deporre questo zaino”.

Scuola, 4 studenti su 10 dopo il diploma non sa che fare

da Il Sole 24 Ore

Scuola, 4 studenti su 10 dopo il diploma non sa che fare

Una cosa è certa: per i neodiplomati è mancata l’impronta dell’orientamento fatto a scuola o nelle singole università

Dopo il diploma? Chi lo sa… Per gli studenti che in questi giorni stanno portando a termine gli esami di maturità si apre una grande incognita: cosa fare da grande. Secondo un sondaggio di Skuola.net su 5.100 diplomati, quattro su dieci hanno le idee confuse e per l’80% l’orientamento, che dovrebbe servire proprio a capire come proseguire, non è servito a nulla.

POCHE IDEE E CONFUSE – Il 43% dei diplomati ammette di non sapere che cosa fare a settembre. Di certezze non ce ne sono, dunque, ma la scelta più probabile per 2 ragazzi su 3 sarebbe l’università: tra questi si confermano tra le prime scelte medicina e professioni sanitarie per un ragazzo su 5, ingegneria informatica per il 17%, lingue e materie umanistiche per il 15%. Sul tipo di università i ragazzi non sembrano avere dubbi: 6 su 10 preferiscono quella pubblica.

A LAVORARE – Ma non c’è solo l’opzione università nel futuro dei giovani: a conti fatti almeno un ragazzo su tre pensa di entrare nel mondo del lavoro, a vari livelli. Nei progetti degli studenti ancora ampiamente indecisi c’è infatti anche la chiara ricerca di un lavoro nel 15% degli intervistati. A questi segue il 7% che vorrebbe andare a fare un’esperienza all’estero per imparare una lingua mentre un 6% preferirebbe prendersi un anno sabbatico, in cui riflettere con calma sul proprio futuro. Un 4% vorrebbe entrare a far parte delle forze armate, mentre un altro 4% pensa di iscriversi ai corsi di formazione non universitaria, come quelli organizzati dalle Regioni.

SENSO PRATICO – I ragazzi, stando a quanto dichiara il 65% nel sondaggio di Skuola.net, cercheranno di scegliere la strada migliore seguendo le loro inclinazioni personali. Non manca però una forte dose di praticità che porterà il 30% a muoversi in base alle prospettive occupazionali offerte dalla propria scelta, mettendo da parte passioni e attitudini in cambio di un lavoro certo.

ORIENTAMENTO ASSENTE O INUTILE – Una cosa è certa: per i neodiplomati è mancata l’impronta dell’orientamento fatto a scuola o nelle singole università. Il 35% degli intervistati non ha mai seguito corsi di orientamento a scuola e, tra coloro che invece hanno avuto la fortuna di poter usufruire di attività di questo tipo, ben 8 su 10 non hanno risolto niente. Tra questi c’è un 26% che le reputa assolutamente inutili. E gli open day nelle università? Sono stati seguiti da uno studente su 2, tra i restanti oltre la metà assicura di non volerne seguire nessuno, neppure a settembre.

Q96: probabile l’ennesimo rinvio, ma alle calende greche

da tecnicadellascuola.it

Q96: probabile l’ennesimo rinvio, ma alle calende greche

A proposito di quota 96 del comparto scolastico, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ha dichiarato: “Ci stiamo impegnando, è una situazione che non abbiamo creato noi ma su cui ci stiamo adoperando”

L’appuntamento è per il 30 giugno perché alla Camera dei Deputati inizia l’esame del testo unico sugli esodati, in cui si dovrebbe discutere, probabilmente, anche della questione pensionandi di quota 96. La riforma delle pensioni raggiunge forse l’ultimo miglio e punta a togliere dal limbo migliaia di persone ingiustamente penalizzate dalla riforma Fornero. Quello di lunedì, però, è solo il primo passo di un iter lungo che rischia di scavalcare l’estate e protrarsi fino alla fine del 2014. Tra la discussione e l’approvazione infatti vanno a collocarsi emendamenti, passaggi alle Camere e le irrinunciabili vacanze estive. E, data l’uscita unica del 31 Agosto per il personale della scuola, tutto verrebbe rinviato al 2016.
Cesare Damiano, per riformare il sistema pensioni, propone due strade: o il ritorno alle quote pre Fornero o l’introduzione di un maggiore flessibilità sulla base di una tabella di incentivi e disincentivi più sostenibile rispetto a quella attuale. Difatti, l’art. 4 della bozza del disegno di legge intitolato “Repubblica Semplice” prevede per tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, di poter lasciare l’impiego in anticipo rispetto ai 66 anni e 3 mesi attualmente previsti dalla legge Fornero. Si potrebbe andare in pensione a 57 anni con 35 di contributi (per i lavoratori dipendenti) e a 58 anni sempre con 35 di contributi (per gli autonomi). L’anticipo della pensione, tuttavia, costerà caro agli interessati. L’assegno sarà infatti interamente calcolato con il metodo “contributivo”, ossia in base ai contributi versati e non con il più vantaggioso “retributivo” sulla base dell’ultimo stipendio. La perdita è stimata in media del 25-30% sulla pensione. Praticamente chi ha versato 35 anni di contributi percepirà una pensione quasi come quella sociale…
Questa norma in realtà già esisteva, ma era riservata alle sole lavoratrici (la cosiddetta “opzione donna”). La ministra Madia ne aveva proposto la proroga al 2018, ma dopo le nuove misure approvate sulla Pubblica Amministrazione, sembra che la cosiddetta misura donna sia stata per il momento accantonata, così come la possibilità per tutti di andare in pensione prima, a 57 anni e 3 mesi, con calcolo della pensione interamente con il sistema contributivo. Staremo a vedere e ci terremo informati.
In questi giorni intanto, i Q96 hanno scritto direttamente al presidente Renzi in modo chiaro e perentorio:
“Caro Matteo, conosci perfettamente la quaestio generata da un errore amministrativo (voluto?!) contenuto nella riforma Fornero… Sono passati 29 mesi, quasi tre anni, un tempo scandalosamente lungo e ancora non si vede una via d’uscita, nonostante la Pdl 249/1186 targata Gizzoni/Marzana, abbia incassato il parere unanime di tre commissioni parlamentari e due risoluzioni, di cui una approvata nel DeF, che impegna il governo a reperire i fondi.(…) Ora #telochiediamonoi basta tergiversare ancora, serve un decreto ad hoc entro giugno… Riporta finalmente la legalità restituendo un diritto scippato ai lavoratori della scuola”.

I supplenti senza stipendio da mesi al Ministro: indaghi sui ritardi, pronti a rivolgerci all’Ue

da tecnicadellascuola.it

I supplenti senza stipendio da mesi al Ministro: indaghi sui ritardi, pronti a rivolgerci all’Ue

Appello 4.150 docenti e Ata del gruppo Facebook “Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro”: colpa del pressapochismo delle segreterie scolastiche o malafede di alti burocrati del Miur che informano male il Ministro? Basterbbe aprire un’istruttoria interna. Se la situazione non si sblocca, a luglio presenteranno a Bruxelles un esposto con tanto di dossier. Giannini: dal 2015 sarà tutto automatizzato.

Non si placano le polemiche sui ritardi di pagamento dei supplenti temporanei. Dopo le denunce dei giorni scorsi dei sindacati, in particolare dell’Anief, la replica del ministro Giannini, nel corso di un question time alla Camera, che ha additato le scuole di inviare al Mef spesso con ritardo o incomplete le dovute comunicazioni, con la piccata controreplica della Flc-Cgil (“cosa c’entrano le scuole dal momento che tutte denunciano questo fenomeno?”), stavolta sono i diretti interessati a farsi sentire: in 4.150, docenti e Ata, si sono rivolti direttamente al ministro Giannini reclamando, oltre agli stipendi arretrati, anche “una indagine interna urgente” sui motivi dei ritardi.

I supplenti hanno costituito il gruppo Facebook “Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro”, attraverso il quale hanno effettuato un primo monitoraggio sugli arretrati non pagati. Hanno quindi deciso di inviare l’ultimatum al responsabile del Miur: se la situazione dei mancati pagamenti dovesse perdurare anche nei prossimi giorni, nel mese di luglio valuteranno se presentare un esposto, corredato da relativo dossier, agli uffici competenti dell’Unione Europea.

Detto questo, chiedono anche di verificare di chi è la colpa di tutto ciò. “Il ministro Giannini – spiegano – ha dichiarato che i ritardi degli stipendi ai supplenti temporanei sono colpa delle scuole. Un sindacato ha risposto che i ritardi sono dovuti ai ministeri. Un altro sindacato aveva invece dichiarato mesi fa che le colpe sono da dividere al 50%. Sembra una macchietta teatrale, ma questo indecoroso rimpallo di responsabilità è pura ed attuale realtà nella scuola di oggi”.

“Il quesito nasce spontaneo: si tratta di pressapochismo e/o faciloneria delle segreterie scolastiche, oppure si tratta di malafede di alti burocrati di viale Trastevere che informano male il ministro? Il mistero è facilmente risolvibile aprendo un’istruttoria interna” affermano i supplenti, che offrono al ministro una lista di scuole che si trovano in debito di mensilità arretrate con i supplenti temporanei.

Il ministro, per il momento, ha espresso solo una certezza: dal prossimo mese di gennaio i ritardi diventeranno davvero limitati, perché l’assegnazione delle spettanze per le supplenze temporanee sarà affidato al sistema NoiPa.

Il dopo maturità? 4 studenti su 10 non sanno che fare: l’orientamento non è servito a nulla

da tecnicadellascuola.it

Il dopo maturità? 4 studenti su 10 non sanno che fare: l’orientamento non è servito a nulla

Skuola.net ha chiesto a 5.100 giovani che si stanno diplomando quali sono le prospettive dopo aver conseguito il diploma. Per 2 “maturandi” su 3 ci sarebbe l’idea di un corso di laurea: le prime scelte medicina e professioni sanitarie, poi ingegneria informatica, lingue e materie umanistiche. 1 su 3 pensano al lavoro o un’esperienza all’estero. E c’è pure un gruppo che si vuole prendere un anno sabbatico. In troppi prevale l’incertezza.

Aumentano le incertezze dei neo-diplomati: quasi la metà, 4 su 10, dicono apertamente che non hanno le idee chiare sul loro futuro. A rivelarlo è un ampio sondaggio di Skuola.net, che ha chiesto a 5.100 giovani che si stanno diplomando in questo giorni quali sono le prospettive dopo aver conseguito la maturità.

Ebbene, il 43% ha ancora le idee confuse. E per l’80% l’orientamento, che dovrebbe servire proprio a capire come proseguire, non è servito a nulla. Su un punto non si discute: per i neodiplomati è mancata l’impronta dell’orientamento fatto a scuola o nelle singole università. Il 35% degli intervistati non ha mai seguito corsi di orientamento a scuola e, tra coloro che invece hanno avuto la fortuna di poter usufruire di attività di questo tipo, ben 8 su 10 non hanno risolto niente. Tra questi c’è un 26% che le reputa assolutamente inutili. E gli open day nelle università? Sono stati seguiti da uno studente su 2, tra i restanti oltre la metà assicura di non volerne seguire nessuno, neppure a settembre.

Detto della mancata efficacia dell’orientamento post-diploma, un punto fermo comunque c’è: per oltre il 60% dei “maturandi” ci sarebbe la più o meno ferma volontà di iscriversi ad un corso di laurea. Tra questi si confermano tra le prime scelte medicina e professioni sanitarie per un ragazzo su 5, ingegneria informatica per il 17%, lingue e materie umanistiche per il 15%. Sul tipo di università i ragazzi non sembrano avere dubbi: 6 su 10 preferiscono quella pubblica.

Ma non c’è solo l’opzione università nel futuro dei giovani: a conti fatti almeno un ragazzo su tre pensa di entrare nel mondo del lavoro, a vari livelli. Nei progetti degli studenti ancora ampiamente indecisi c’è infatti anche la chiara ricerca di un lavoro ed è quanto dichiara a Skuola.net circa il 15% degli intervistati. A questi segue il 7% che vorrebbe andare a fare un’esperienza all’estero per imparare una lingua mentre un 6% preferirebbe prendersi un anno sabbatico, in cui riflettere con calma sul proprio futuro. Un 4% vorrebbe entrare a far parte delle forze armate, mentre un altro 4% pensa di iscriversi ai corsi di formazione non universitaria, come quelli organizzati dalle Regioni.

I ragazzi, stando a quanto dichiara il 65% nel sondaggio di Skuola.net, cercheranno di scegliere la strada migliore seguendo le loro inclinazioni personali. Non manca però una forte dose di praticità che porterà il 30% a muoversi in base alle prospettive occupazionali offerte dalla propria scelta, mettendo da parte passioni e attitudini in cambio di un lavoro sicuro.

Docenti precari “figli di un Dio minore”: l’Europa è contraria

da tecnicadellascuola.it

Docenti precari “figli di un Dio minore”: l’Europa è contraria

Sono in molti  a sostenere che in materia di precariato scolastico, l’Italia sta palesemente violando la normativa europea. E anche una volta entrati in ruolo il “peccato originale” di essere passati attraverso il precariato continua a penalizzare i docenti.

È un problema che l’Italia si trascina dietro da anni, un male atavico che nessun governo è riuscito mai a risolvere. Stiamo parlando del precariato del personale scolastico ed in particolare del precariato degli insegnanti. Si tratta di una vera e propria vergogna che sta sotto gli occhi di tutti, e nessuno fa niente per trovare soluzioni. I numeri sono imponenti e con l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e delle successive graduatorie d’Istituto i dati sono nuovi e reali. Stiamo parlando di 170 mila docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, ed oltre a questi c’è un altro mezzo milione circa di docenti che hanno appena fatto domanda di inserimento nelle graduatorie d’Istituto. Un esercito di docenti che supera le 600mila unità e che in alcuni casi è anche abilitato in diverse classi di concorso, ed è di fatto considerato dal punto di vista giuridico ed economico “figlio di un Dio minore”, tanto da non godere  degli stessi diritti del personale assunto a tempo indeterminato.
Eppure esistono delle precise direttive europee che dicono espressamente che non ci devono essere differenze tra personale precario e quello di ruolo.
In buona sostanza ce lo chiede l’Europa di sanare quella che sta diventando una palese ingiustizia. Ma qual è la direttiva europea che vorrebbe stesso trattamento giuridico ed economico tra personale precario e quello di ruolo? Si tratta della direttiva 1999/70/CE che non lascia dubbi interpretativi per quanto è chiara. In  tale direttiva troviamo  scritto  quanto segue: “Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistano ragioni oggettive”.
Ma c’è di più : “I criteri del periodo di anzianità di servizio relativi a particolari condizioni di lavoro dovranno essere gli stessi sia per i lavoratori a tempo determinato sia per quelli a tempo indeterminato, eccetto quando criteri diversi in materia di periodo di anzianità siano giustificati da motivazioni oggettive”.
In Italia tutto questo non viene minimamente applicato e non se ne comprendono i motivi ostativi. Non viene nemmeno riconosciuto per intero, nei punteggi di mobilità , il servizio prestato prima dell’inserimento in ruolo. Un docente di ruolo che nella mobilità o nelle graduatorie d’Istituto per individuare i soprannumerari  dichiara 10 anni di pre ruolo, avrà dimezzato il punteggio relativo al servizio svolto da precario. Ma quando i sindacati si decideranno a sottolineare questa enorme incongruità? Per la verità la FLC CGIL e la Gilda FGU è da qualche anno che chiedono insistentemente il riconoscimento del servizio pre-ruolo equiparato a l servizio di ruolo e cioè 6 punti per ogni anno di servizio riconosciuto ai fini della ricostruzione della carriera. Ma questi due sindacati sono per ora rimasti inascoltati. Cosa attendono CISL scuola e Uil scuola ad appoggiare questa iniziativa, che per altro va nella direzione di non infrangere chiare direttive europee acquisite anche dalla legislazione italiana? Ci piacerebbe vedere i sindacati uniti nel richiedere il cambiamento delle tabelle di anzianità del servizio inserite nei prossimi contratti sulla mobilità, in modo da considerare il servizio pre-ruolo alla stessa stregua di quello di ruolo così come espresso nella clausola 4 della direttiva europea 1999/70. Bisogna certamente dire che piaccia o non piaccia, è assolutamente  necessario oltre che giusto equiparare il punteggio del servizio svolto come pre-ruolo con quello svolto nel ruolo di attuale appartenenza.

Marco Rossi-Doria: dare giudizi ma senza bocciare

da tecnicadellascuola.it

Marco Rossi-Doria: dare giudizi ma senza bocciare

Partendo da dibattito in corso in Francia, l’ex sottosegretario all’istruzione, Marco Rossi Doria, avvia una riflessione sulla nostra scuola

Il voto numerico, scrive Rossi-Doria su La Stampa, è un modo, anche abbastanza grossolano, per segnalare cosa un alunno sa o non sa e cosa dovrebbe fare e se è in grado di apprenderla. Voto che nasce da “prove rigide, con i docenti a fare medie aritmetiche estenuanti su ogni item di sapere, fino ai decimali e poi o bocciati o promossi”. A questo punto la questione centrale è: se la paura della bocciatura sia davvero la leva più utile per apprendere.
“Quasi tutte le scuole psico-pedagogiche – anche grazie a estese ricerche, ripetute nel tempo e in ogni cultura – pensano il contrario. Noi bocciamo i più piccoli molto di meno dei francesi: 0,2 % alla primaria, 4,3% alle medie. Ma – attenzione! – ancora l’11,8% alle superiori. E bocciamo soprattutto durante la crisi adolescenziale (15-16 anni) e nelle aree del Paese più povere e povere d’istruzione. E la maggior parte di chi viene bocciato entra a fare parte del 17,8% di ragazzi che ritroviamo a 25 anni senza diploma né qualifica professionale; che hanno rare occasioni di recuperare, che faranno lavori con bassi contenuti di sapere o rimarranno inoccupati, con grave danno per loro, per lo sviluppo economico che è fondato sulle conoscenze, e per la coesione sociale”.
È vero, dice l’ex sottosegretario, che la scuola ha bisogno di quelle rigidezze e di quelle prospettive che tutti chiediamo, ma “non sarebbe meglio strutturare il sistema di conoscenze e competenze richieste per livelli, raggiungibili a scuola o anche dopo la fine della scuola senza dover per forza bocciare? Insomma, è possibile pensare a una scuola che abbia un sistema di bilancio partecipativo e di rigorosa certificazione delle effettive competenze sulla base del quale Francesca o Françoise sanno a quale facoltà o programma di apprendimento successivo andare con quanto già sanno o a quale potere andare solo se recuperano quel che non sanno? Ne vogliamo parlare anche noi?”
E parliamone, verrebbe di rispondere a Rossi-Doria, ma di fronte alle altre urgenze (precariato, classi pollaio, mancanza di risorse e di aggiornamenti, vecchiezze di personale, edifici cadenti, concorsi-bailamme e chi più ne ha più ne metta compresi stipendi, contratti, normativa ecc.) i problemi sollevati in Francia appaiono come le discussioni della Castalia hessiana

Educazione&Scuola Newsletter n. 1042

Educazione&Scuola Newsletter n. 1042

Giugno 2014

Su Educazione&Scuola

http://www.edscuola.com

http://www.edscuola.it

 


Il Governo vuole dare 80 euro in più mese da maggio ma ne deve almeno 5.000 euro di arretrati per i mancati aumenti contrattuali dal 2009. Il lavoratore ne ha diritto, perché l’inflazione è cresciuta dal 2010 di 4 punti percentuali rispetto agli aumenti disposti dall’ultimo contratto scaduto. Per la Consulta è tutto legittimo ma l’Anief ha intenzione di rivolgersi alla CEDU. Ricorri gratuitamente, scrivi a r.stipendio@anief.net Se poi sei un neo-assunto dal 2011 ad invarianza finanziaria non avrai più un aumento di stipendio per colpa del CCNL del 4 agosto 2001, che in questo momento equivale a uno stipendio in meno all’anno. Non è colpa tua se lo Stato ti assunto per tanti anni da precario e se ora non vuole pagare, sostenuto da alcuni sindacati, i costi della tua stabilizzazione. Scrivi a gradoni@anief.net E che dire della trattenuta del 2,5% per la costituzione del TFR, illegittima anche per i giudici della Corte costituzionale. Che aspetti, scrivi a tfr@anief.net Recupera i tuoi soldi, difendi i tuoi diritti.


Edscuola anche su:

Facebook: http://www.facebook.com/edscuola

Twitter: http://twitter.com/edscuola

YouTube: http://www.youtube.com/user/Edscuola

Edscuola per piattaforme iOS (iPhone, iPad, iPod), Android, Windows Phone, Chrome, HTML 5:
http://www.edscuola.it/mobile.html


 

Notizie

30 giugno Verifica Programma annuale

Come previsto dall’art. 6, comma 1, del DI 44/01, entro il 30 giugno, il Consiglio d’Istituto verifica le disponibilità finanziarie dell’Istituto nonché lo stato di attuazione del programma, al fine …

30 giugno Bilancio in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 30 giugno, esamina i disegni di legge recanti il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2013” e le “Disposizioni …

24 giugno Quarta prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 24 giugno la quarta prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

24 giugno Diffusione Libro in 7a Camera

La Camera esamina il DdL Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura

24 giugno Riforma della Pubblica amministrazione

Pubblicato il Decreto legge n.90 del 24 giugno 2014

23 giugno Terza prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 23 giugno la terza prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

19 giugno Seconda prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 19 giugno la seconda prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

19 giugno Prova scritta Nazionale Esami conclusivi I Ciclo

Si svolge il 19 giugno la prova scritta, a carattere nazionale, nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

18 giugno Prima prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 18 giugno la prima prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

16 giugno Esami di Stato II Ciclo

Alle ore 8.30, con l’insediamento delle Commissioni d’Esame, hanno inizio gli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di Istruzione

16 giugno II Ciclo TFA

Con Decreto Ministeriale 16 maggio 2014, AOOUFGAB Prot.n. 312 il MIUR indice per l’anno accademico 2014-2015 una selezione per l’accesso ai corsi di Tirocinio formativo attivo (TFA) per il conseguimento …

13 giugno Edilizia scolastica in CdM

13 giugno Semplificazione e Riorganizzazione PA in CdM

Il Consiglio dei ministri approva un DL, Misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese, ed un DdL, Delega al Governo per la riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche

11 giugno Ipotesi CCNL Scatti 2012 e Posizioni economiche ATA

Siglate l’11 giugno le ipotesi di CCNL per la copertura degli scatti del personale docente relativi al 2012 e delle posizioni economiche del personale ATA

10 giugno Dispersione scolastica in 7a Camera

Si svolgono audizioni in 7a Commissione della Camera in merito all’Indagine conoscitiva sulle strategie per contrastare la dispersione scolastica

9 giugno Esami conclusivi del I ciclo di istruzione

Hanno inizio gli Esami conclusivi del I ciclo di istruzione

5 giugno Apprendistato in azienda

Firmato il 5 giugno 2014 il decreto per l’avvio del programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo …

3 giugno Cura Autismo in 7a Senato

La 7a Commissione del Senato esamina i disegni di legge per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dell’autismo

3 giugno DL Servizio scolastico alla Camera

La Camera approva definitivamente il DdL di conversione del Decreto-Legge 7 aprile 2014, n. 58, Misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico

2 giugno Raccomandazioni UE

La Commissione Europea rende note le Raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2014 dell’Italia e formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2014 dell’Italia

2 giugno Festa della Repubblica

Si celebra la Festa nazionale della Repubblica italiana

 


Norme

Nota 27 giugno 2014, Prot. n. MIURAOODGOS 4277

Concorso nazionale “Il cibo nella Bibbia: ricercare e condividere il pane” A.S. 2014-2015

Nota 26 giugno 2014, AOODGSSSI Prot.n. 1692

Graduatorie di istituto del personale docente ed educativo per il triennio scolastico 2014/15, 2015/16 e 2016/17 – Presentazione del modello B per la scelta delle istituzioni scolastiche

Nota 26 giugno 2014, Prot. n. AOODGPER 6513

Organico di diritto del personale insegnante di Religione cattolica per l’a.s. 2014/2015 – Proroga termini

Decreto Direttore Generale 25 giugno 2014, Prot. n. 431

Esami di Stato di abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra – Definizione sedi Commissioni giudicatrici

Decreto Direttivo 25 giugno 2014, Prot. n. 430

Esami di Stato di abilitazione all’esercizio della libera professione di Perito Agrario – Definizione sedi Commissioni giudicatrici

Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 91

Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei …

Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 90

Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari

Nota 24 giugno 2014, Prot. n. AOODGPER.6409

Trasmissione Direttiva n. 7 del 20 maggio 2014 concernente la conferma degli incarichi di presidenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, nelle scuole secondarie di secondo grado e negli …

Nota 24 giugno 2014, Prot. n. AOODGPER 6388

Dirigenti scolastici – Conferimento e mutamento d’incarico – A.S. 2014/2015

Decreto Dipartimentale 24 giugno 2014, AOODPIT Prot. n. 425

Integrazione decreto dipartimentale 5 giugno 2014, n. 306

Nota 23 giugno 2014, Prot. n. AOODGPER 6359

Organico di diritto e mobilità del personale ATA a.s. 2014/15

Nota 20 giugno 2014, AOODPIT Prot. n. 2170

D.M. 353 del 23 maggio 2014. Graduatorie di istituto triennio 2014/16. Ulteriori chiarimenti

Nota 20 giugno 2014, AOODGPER Prot. n. 6278

Disposizioni concernenti la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (AT.A) delle istituzioni scolastiche ed educative. …

Decreto Ministeriale 20 giugno 2014, Prot. n. 486

Apertura dei termini, per l’a.s. 2014/15, per lo scioglimento della riserva, per l’inserimento del titolo di specializzazione sul sostegno e per l’inserimento dei titoli che danno diritto alla riserva …

Nota 20 giugno 2014, AOODPIT Prot. n. 2173

Progetto “Educazione Finanziaria nelle scuole” in collaborazione con la Banca d’Italia – Anno scolastico 2014/2015

Schema Decreto Interministeriale (20.6.14)

Disposizioni concernenti la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (AT.A) delle istituzioni scolastiche ed educative. …

Decreto Ministeriale 20 giugno 2014, Prot.n. 487

Svolgimento dei percorsi di tirocinio formativo attivo

Nota 20 giugno 2014, AOODGSC Prot. n. 3876

Ipotesi Contratto Collettivo Integrativo Nazionale, art. 9, attribuzione risorse alle scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. Durata e conclusione …

Nota 19 giugno 2014, Prot. n. A00DGPER. 6235

Organico di diritto e mobilità personale docente della scuola secondaria di I grado e II grado – A.S. 2014/15

Nota 19 giugno 2014, AOODGSSSI Prot.n.1630

CASELLE DI POSTA ELETTRONICA DEL PERSONALE SCOLASTICO – AGGIORNAMENTI

19/06/2014 – Obiettivo Specifico E.1 Indicazioni e chiarimenti per l’accelerazione di spesa dei progetti autorizzati

Nota prot. 5517 del 17 giugno 2014

19/06/2014 – Obiettivo/Azione E.2 – Aggiornamento dell’elenco di Esperti – Proroga presentazione delle candidature

Nota prot. 5479 del 16 giugno 2014

Nota 19 giugno 2014, AOODGSC Prot. n. 3860

Bandi EXPO 2015 – Bandi di concorso per le Scuole

Nota 18 giugno 2014, AOODPIT Prot n.2142

Contratti di supplenza di personale scolastico – Proroghe

Decreto Direttivo 17 giugno 2014, Prot. n. 369

Esami di Stato di abilitazione all’esercizio della libera professione di Perito Industriale – Definizione sedi Commissioni giudicatrici

Protocollo d’Intesa MIUR – FEDERMECCANICA

Favorire la collaborazione tra il sistema imprenditoriale e il sistema d’istruzione, con particolare riferimento agli indirizzi specifici dell’Istruzione tecnica e dell’Istruzione professionale

Nota 16 giugno 2014, AOODGPER Prot. 6132

Convocazione gruppo di lavoro “Riflessione sui percorsi di valorizzazione professionale del personale della scuola”. 20 giugno 2014

Nota 12 giugno 2014, Prot.n.3913

Esami di Stato 2014. Commissione di esame

Nota 12 giugno 2014, Prot.n.3897

Esami di Stato 2014. Prove d’esame sessione suppletiva

Nota 12 giugno 2014, Prot.n. 828 /AOODGPS

Presentazione progetti innovativi per la manifestazione internazionale “Maker Faire Rome 2014”. Invito per gli istituti tecnici e professionali

CSR 12 giugno 2014, n. 70

Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sullo standard professionale e formativo del tecnico meccatronico delle autoriparazioni

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome 14/078/cr08bis/c9

Standard formativo per l’attività di Installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (FER) – ai sensi d.lgs.28/2011

Ipotesi CCNL (ARAN, 11.6.14)

Ipotesi di CCNL relativo al personale del comparto scuola per il reperimento delle risorse da destinare per le finalità di cui all’art. 8, comma 14, del decreto legge n. 78/2010, convertito dalla legge …

Ipotesi CCNL (ARAN, 11.6.14)

Ipotesi di CCNL relativo al personale del comparto scuola per il riconoscimento al personale ATA dell’emolumento una-tantum avente carattere stipendiale di cui all’articolo l-bis del decreto legge 23 gennaio …

Avviso 9 giugno 2014, AOODGPFB Prot.n.4509

Avviso -201406071211- avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica – disponibilità funzioni SIDI

Nota 9 giugno 2014, AOODGPFB Prot.n.4506

A.F. 2014 – Cedolino Unico – avviso -201406071117- di prelevamento dai POS delle scuole dai capitoli 1227 1228 e 1229 destinati al pagamento delle spese di supplenze brevi e saltuarie e successivo riaccreditamento …

Decreto Ministeriale 6 giugno 2014, Prot.n. 375

Presentazione, con riserva, domanda di inserimento nella II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto anche per gli aspiranti, già iscritti ad un percorso abilitante, che conseguano il titolo …

Nota 5 giugno 2014, AOODGOS Prot. n. 3692

Seminario di formazione PP&S per i docenti delle scuole in elenco

Avviso 5 giugno 2014

Premiazione dei vincitori del concorso nazionale “VALORI IN MOVIEMENTO”

Nota 5 giugno 2014, AOODGSSSI Prot. n. 1486

Aree Retributive e Fiscali Pacchetto SISSI – Modello IRAP 2014

Nota 5 giugno 2014, AOODGPER Prot. 5806

Convocazione gruppo di lavoro “Riflessione sui percorsi di valorizzazione professionale del personale della scuola”. 9 giugno 2014

Nota 5 giugno 2014, AOODGOS Prot. n.3684

Indagine nazionale sulla prova scritta di matematica e sui risultati della proposta di adozione di uguali criteri e pesi per la sua valutazione

Legge 5 giugno 2014, n. 87

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 aprile 2014, n. 58, recante misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico

Decreto Dipartimentale 5 giugno 2014, AOODPIT 306

Calendario del test preliminare di cui all’articolo 4 del decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 maggio 2014, n.312

Nota 5 giugno 2014, Prot. AOODGPER n. 5757

Graduatorie ad esaurimento di cui al D.M. 235 del 1 aprile 2014. Istanze POLIS inserite ma non inoltrate. Ulteriori chiarimenti

Decreto Interministeriale 5 giugno 2014

Avvio del programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado per il triennio 2014-2016, ai sensi …

Nota 5 giugno 2014, Prot. n. AOODGPER 5795

Organico di diritto e mobilità personale docente della scuola secondaria di I grado e II grado. A.s. 2014/15

Nota 4 giugno 2014, Prot. AOODGSC n. 3580

Progetti scuola EXPO MILANO 2015. Indicazioni per la partecipazione

Nota 3 giugno 2014, MIURAOODGSSSI prot. n.1460

Attività di rilevazione esiti scolastici a.s. 2013/2014

Nota 3 giugno 2014, MIURAOODGOS Prot.n.3587

Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Leggere non è più di moda?

di Rita Bortone

Infanzia breve? No grazie

di Cosimo De Nitto

2 giugno

di Luciano Corradini

in Esami

Un esame a perdere: che cosa non è oggi la “maturità”

di Maurizio Tiriticco

Esame I Ciclo: che fine ha fatto il colloquio pluridisciplinare?

di Giuseppe Guastini

Scuole italiane all’estero – al via gli esami di Stato

MAE

Terza media, l’esame fuori tempo

di Maurizio Tiriticco

Guida operativa all’Esame di Stato conclusivo del I Ciclo di Istruzione

di Giuseppe Guastini

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

in Famiglie

Tempo di vacanze e …di compiti a casa

di Cinzia Olivieri

Quale sistema di sanzioni nella scuola primaria e dell’infanzia

di Cinzia Olivieri

Sanzioni, regolamenti e cellulari

di Cinzia Olivieri

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

Convegni, Incontri, Seminari, Concorsi 2014

a cura di Rolando Alberto Borzetti

Sostegno: la Cassazione riapre il dibattito tra scuole paritarie e statali

di Salvatore Nocera

Il TAR Lazio ribadisce il diritto al sostegno

di Salvatore Nocera

FAQ Handicap e Scuola – 55

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Rolando Alberto Borzetti

Rapporto EU sulla Convenzione Diritti Persone con Disabilità

Primo rapporto della Commissione Europea sull’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui …

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Donne e bambini azzerati

di Vincenzo Andraous

Giustizia costretta di spalle

di Vincenzo Androus

in LRE di Paolo Manzelli

EGO-CreaNET Sintesi attività I semestre 2014

di Paolo Manzelli

in Mobilità

Mobilità 2014-2015

11 giugno: pubblicazione movimenti Personale educativo
6 giugno: pubblicazione movimenti Personale docente Scuola primaria

in PSSP&MD di Umberto Tenuta

Aggiornamento come insegnamento

di Umberto Tenuta

Docenti non formati alle nuove sfide didattiche

di Umberto Tenuta

Grammatica prima o lingua prima

di Umberto Tenuta

Studente minerologo

di Umberto Tenuta

Maturità classica scientifica umana

di Umberto Tenuta

Voti: ancora aspettiamo la Francia

di Umberto Tenuta

Meglio tardi che mai

di Umberto Tenuta

Leggere in mezzo al grano

di Umberto Tenuta

Arte o Storia dell’arte

di Umberto Tenuta

Docenti pagati o dispensati

di Umberto Tenuta

Titoli titolati

di Umberto Tenuta

Possibilità infinite è l’uomo

di Umberto Tenuta

Digitale come meglio non si può

di Umberto Tenuta

Vuoto della scuola

di Umberto Tenuta

Babele un tempo

di Umberto Tenuta

Piacente non sono io docente

di Umberto Tenuta

Imparare le lingue umane tutte con l’antico metodo AOP

di Umberto Tenuta

Maestra che canta

di Umberto Tenuta

Amor che a nullo amato amar perdona

di Umberto Tenuta

Maestra che innamora

di Umberto Tenuta

Gap tra docenti e nativi digitali

di Umberto Tenuta

Il gioco dell’apprendere

di Umberto Tenuta

Giovani e studenti dimenticati

di Umberto Tenuta

Aborti scolastici impuniti

di Umberto Tenuta

Respingere ora basta

di Umberto Tenuta

Compiti no Giochi sì per le vacanze

di Umberto Tenuta

Operatori scolastici

di Umberto Tenuta

Vacanze vacanze

di Umberto Tenuta

e-Teaching e-Learning

di Umberto Tenuta

Educare è meglio che rieducare

di Umberto Tenuta

Educare tutti

di Umberto Tenuta

Rubare l’educazione

di Umberto Tenuta

Educazione responsabile

di Umberto Tenuta

Bocciare è il contrario dell’educare

di Umberto Tenuta

Cloud per apprendere

di Umberto Tenuta

Cloud tutto sulla nuvola

di Umberto Tenuta

Docenti non bocciatevi

di Umberto Tenuta

Lacrime e pianti

di Umberto Tenuta

Scuola Cloud

di Umberto Tenuta

Riparazioni a settembre Riforme a settembre no no

di Umberto Tenuta

Compiti se sì per tutti

di Umberto Tenuta

Compiti no Proposta di documentazione sì

di Umberto Tenuta

Compiti per le vacanze contro logica

di Umberto Tenuta

Dario Cillo’s Birthday

di Umberto Tenuta

in Psicologia

Ha pelato le patate!

di Adriana Rumbolo

in Recensioni

Come scoprirsi vicini

di Antonio Stanca

I. Fabiani, Le lunghe notti di Anna Alrutz

di Maurizio Tiriticco

AA.VV., Manuale LIM Smart

di Eliana Flores

D. Palma, L’autentica storia di Otranto nella guerra contro i Turchi

di Antonio Stanca

Danza …e danziamo

di Gianfranco Purpi

Cara Barbara, …

di Gianfranco Purpi

in Riforme On Line di Giancarlo Cerini

Se 5 anni vi sembran pochi

da un’idea di Giancarlo Cerini e Cinzia Mion

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

in Software

Internet, Reti, Nuove tecnologie

AA.VV., Manuale LIM Smart

di Eliana Flores

in Statististiche

Rapporto OCSE-TALIS 2013

Indagine Internazionale sull’Insegnamento e Apprendimento (TALIS)

in Stranieri

Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico

MIUR

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Un esame a perdere: che cosa non è oggi la “maturità”

di Maurizio Tiriticco

I. Fabiani, Le lunghe notti di Anna Alrutz

di Maurizio Tiriticco

Terza media, l’esame fuori tempo

di Maurizio Tiriticco

Emergenza Educazione!!!

di Maurizio Tiriticco

Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Nota 30 giugno 2014, Prot. 900

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado
LORO SEDI

Nota 30 giugno 2014, Prot. 900

OGGETTO: “Didattiva: la didattica per l ‘alternanza scuola lavoro”- Pubblicazione del Bando per il Premio Nazionale 2014 – Modena, 13 novembre 2014.

Decreto Ministeriale 30 giugno 2014, n. 105

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Ministeriale 30 giugno 2014, n. 105

Regolamento concernente le modalita' per l'ammissione dei medici alle
scuole di specializzazione in medicina, ai  sensi  dell'articolo  36,
comma 1, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368. (14G00117) 

(GU n.170 del 24-7-2014)

 

 Vigente al: 8-8-2014

 

 
 
 
    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 
 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382; 
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; 
  Visto  il  decreto  legislativo  17  agosto  1999,  n.  368  e,  in
particolare, l'articolo 36, comma 1,  come  modificato  dall'articolo
21, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito,
con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 6 marzo 2006, n. 172 recante: «Regolamento  concernente
le  modalita'  per   l'ammissione   dei   medici   alle   scuole   di
specializzazione in medicina»; 
  Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 e, in particolare, l'articolo
17, commi 3 e 4; 
  Udito il parere del Consiglio  di  Stato,  espresso  dalla  sezione
consultiva degli atti normativi nell'adunanza dell'8 maggio 2014; 
  Ritenuto di accogliere le osservazioni del Consiglio di Stato; 
  Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei  ministri  a
norma dell'articolo 17, comma 3, della citata legge n. 400 del  1988,
cosi' come attestata dalla Presidenza del Consiglio  dei  ministri  -
Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi con nota prot. n.
6162 del 27 giugno 2014; 
 
                               Adotta 
                      il seguente regolamento: 
 
                               Art. 1 
 
 
                        Oggetto e definizioni 
 
  1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi  dell'articolo  36,
comma 1, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 e  successive
modificazioni, le modalita' di ammissione dei medici alle  scuole  di
specializzazione  in  medicina  e   chirurgia.   Restano   ferme   le
disposizioni che consentono l'accesso  dei  laureati  non  medici  ad
alcune delle predette scuole. 
  2. Ai sensi del presente regolamento si intendono: 
    a) per universita', gli  atenei  e  gli  istituti  di  istruzione
universitaria, statali e non statali che rilasciano titoli di  studio
aventi valore legale; 
    b) per scuola o scuole, la scuola o le scuole di specializzazione
per le professioni dell'area sanitaria, di cui agli articoli da 34  a
46 del citato decreto  legislativo  n.  368  del  1999  e  successive
modificazioni; 
    c) per Ministro, il Ministro dell'istruzione, dell'universita'  e
della ricerca; 
    d) per Ministero, il Ministero dell'istruzione,  dell'universita'
e della ricerca; 
    e) per area,  ciascuna  delle  aree,  medica,  chirurgica  e  dei
servizi clinici in cui sono raggruppate le classi e le  tipologie  di
scuola  ai  sensi   del   decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca 1°  agosto  2005,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 2005, n. 285, supplemento ordinario
n.  176,  o  di  cui  al  decreto   del   Ministro   dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, di concerto con il  Ministro  della
salute, da emanare ai sensi del citato articolo 20, comma 3-bis,  del
decreto legislativo n. 368 del 1999 e successive modificazioni; 
    f) per tipologia  di  scuola,  lo  specifico  tipo  di  corso  di
specializzazione, compreso nelle classi  e  nelle  tre  aree  medica,
chirurgica  e  dei  servizi  di   cui   al   decreto   del   Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 1° agosto  2005,  o
di cui al decreto del Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di concerto con il Ministro della salute,  da  emanare
ai sensi dell'articolo 20, comma 3-bis, del  decreto  legislativo  n.
368 del 1999 e successive modificazioni; 
    g) per  settori  scientifico-disciplinari  di  riferimento  della
tipologia di scuola,  uno  o  piu'  settori  scientifico-disciplinari
specifici  della  figura   professionale   propria   del   corso   di
specializzazione, come individuati negli ambiti disciplinari sotto la
voce «discipline specifiche della tipologia della scuola» nel  citato
decreto 1° agosto 2005 o nel successivo decreto attuativo del  citato
articolo 20, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 368 del  1999  e
successive modificazioni; 
    h) per bando, il bando di cui all'articolo 2, comma 1; 
    i) per Commissione, la Commissione nazionale di cui  all'articolo
4. 
                               Art. 2 
 
 
                       Ammissione alla scuola 
 
  1. Alle scuole si accede con concorso annuale per titoli  ed  esami
bandito entro  il  28  febbraio  di  ciascun  anno  con  decreto  del
Ministero per il numero di posti determinati ai  sensi  dell'articolo
35, comma 2, del decreto legislativo n. 368  del  1999.  Al  concorso
possono partecipare i  laureati  in  medicina  e  chirurgia  in  data
anteriore al termine di scadenza per la presentazione  delle  domande
di partecipazione al concorso fissato dal bando, con obbligo, a  pena
di  esclusione,  di  superare  l'esame  di  Stato   di   abilitazione
all'esercizio della professione di medico-chirurgo entro  il  termine
fissato per l'inizio delle attivita'  didattiche  delle  scuole.  Nel
bando sono indicati i posti disponibili  presso  ciascuna  scuola,  i
temi di studio sui  quali  sono  predisposti  i  quesiti,  gli  esami
fondamentali, caratterizzanti e specifici valutabili in  relazione  a
ciascuna tipologia di scuola per la quale si concorre, i  criteri  di
assegnazione del punteggio previsti dall'articolo 5,  il  calendario,
la durata e le modalita' di svolgimento e di correzione  della  prova
d'esame. Il bando disciplina, altresi', le  modalita'  relative  alla
scelta della sede universitaria da parte del candidato al fine  della
successiva iscrizione in relazione alla posizione  nella  graduatoria
nazionale, in modo da  garantire  ai  candidati  la  possibilita'  di
concorrere  all'accesso  fino  a   due   tipologie   di   scuole   di
specializzazione   per   ciascuna   area,   nonche'   le   istruzioni
applicative, di carattere tecnico  informatico,  sulle  modalita'  di
somministrazione dei quesiti e di correzione degli stessi  necessarie
a garantirne l'affidabilita', la trasparenza e l'uniformita'. 
  2. La prova d'esame, per ogni tipologia di scuola,  si  svolge  non
prima di sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando. 
  3. La domanda per partecipare alla prova  di  selezione,  corredata
della documentazione  prevista  dal  bando,  e'  presentata  per  via
telematica al Ministero nei tempi e con  le  modalita'  previste  nel
bando stesso.  Ciascun  candidato  e'  tenuto  al  versamento  di  un
contributo per sostenere la prova secondo quanto stabilito nel bando. 
  4. In relazione al numero di domande pervenute  e  comunque  almeno
venti giorni prima  della  prova  di  esame,  con  provvedimento  del
competente Direttore Generale del Ministero, il Ministero comunica le
sedi e l'orario di svolgimento della prova d'esame. 
                               Art. 3 
 
 
                            Prova d'esame 
 
  1. La prova d'esame si svolge  telematicamente  ed  e'  identica  a
livello nazionale con riferimento a  ciascuna  tipologia  di  scuola.
Essa consiste in una prova scritta che prevede la  soluzione  di  110
quesiti a risposta multipla, ciascun quesito  con  quattro  possibili
risposte, ed e' divisa in due parti. La prima parte e' comune a tutte
le tipologie di scuola e  viene  svolta  in  unica  data  e  medesimo
orario, in piu' sedi, a livello nazionale. Essa comprende 70  quesiti
su argomenti  caratterizzanti  il  corso  di  laurea  di  medicina  e
chirurgia. Il  bando  puo'  prevedere  un  punteggio  minimo  per  il
superamento della prima parte. La seconda parte comprende 40 quesiti,
con particolare riferimento alla valutazione, nell'ambito di  scenari
predefiniti, di dati clinici, diagnostici  e  analitici,  di  cui  30
quesiti comuni a tutte  le  tipologie  di  scuola  appartenenti  alla
medesima area e  10  quesiti  specifici  per  ciascuna  tipologia  di
scuola. Essa e' svolta in una o piu' sedi, nella stessa data  e  allo
stesso orario per tutte le scuole appartenenti alla medesima area. 
  2. La predisposizione dei quesiti di cui al comma 1 e' affidata  al
Ministero, che a tal fine puo' avvalersi di soggetti  con  comprovata
competenza in materia,  individuati  nel  rispetto  dei  principi  di
imparzialita' e trasparenza e tenuti al piu'  rigoroso  rispetto  del
segreto d'ufficio. 
  3. La valutazione dei 70 quesiti della prima parte  della  prova  e
dei 30 quesiti di area della  seconda  parte  della  prova  determina
l'attribuzione di un punteggio di +1 per ogni risposta esatta,  di  0
per ogni risposta non data e di -0,30 per ogni  risposta  errata.  La
valutazione dei 10 quesiti di  ciascuna  tipologia  di  scuola  della
seconda parte della prova determina l'attribuzione di un punteggio di
+2 per ogni risposta esatta, di 0 per ogni risposta  non  data  e  di
-0,60 per ogni risposta errata. 
  4.  Non  sono  ammessi,  durante  la   prova   del   concorso,   la
consultazione di alcun  testo  cartaceo  o  digitale  e  l'uso  o  la
detenzione di telefoni cellulari o di altri strumenti  elettronici  o
telematici, pena l'esclusione dal concorso. 
  5. Il Ministero provvede all'organizzazione delle  prove  di  esame
nonche' al supporto organizzativo e tecnico della Commissione di  cui
all'articolo 4 e assicura la presenza, presso ogni  sede  in  cui  si
svolge la prova di esame, di personale di vigilanza, con  il  compito
di assicurare il corretto svolgimento delle prove. 
                               Art. 4 
 
 
                        Commissione nazionale 
 
  1. Con decreto del Ministro e'  costituita,  presso  il  Ministero,
un'unica Commissione  nazionale,  tenuta  al  piu'  rigoroso  segreto
d'ufficio,   composta   da   un   direttore   di   una   scuola    di
specializzazione, con funzioni di presidente, e da cinque  professori
universitari per ciascuna area, anche in quiescenza, individuati  fra
professori dei settori scientifico-disciplinari di riferimento  delle
tipologie di scuola rientranti nella relativa  area.  La  Commissione
nazionale valida i quesiti e specifica i criteri di cui  all'articolo
5,  ai  fini  dell'attribuzione  del  relativo  punteggio   e   della
approvazione della graduatoria unica nazionale per ciascuna tipologia
di scuola da parte del Ministero. 
                               Art. 5 
 
 
           Valutazione dei titoli di studio e graduatoria 
 
  1. La Commissione di cui all'articolo 4 attribuisce ai titoli  fino
a 15 punti, di cui 2 punti per il voto di laurea e 13  punti  per  il
curriculum degli  studi.  I  punti  che  il  singolo  candidato  puo'
ottenere in base al voto di laurea e al curriculum degli  studi  sono
determinati secondo i seguenti criteri: 
    a) Voto di laurea - fino a 2 punti: 
      Voto 110 e lode = 2 punti; 
      Voto 110 = 1,5 punti; 
      Voto da 108 a 109 = 1 punto; 
      Voto da 105 a 107 = 0,5 punti. 
    b) Curriculum - fino a 13 punti: 
      b.1)  Media  aritmetica  complessiva  dei  voti   degli   esami
sostenuti - fino a 5  punti.  I  punti  sono  attribuiti  secondo  la
seguente scala valutativa: 
        Media dei voti ≥ 29,5 = 5 punti; 
        Media dei voti ≥ 29 = 4 punti; 
        Media dei voti ≥ 28,5 = 3 punti; 
        Media dei voti ≥ 28 = 2 punti; 
        Media dei voti ≥ 27,5 = 1 punto. 
      b.2) Punti per  voto  ottenuto  negli  esami  fondamentali  del
percorso di laurea e negli esami caratterizzanti o specifici - fino a
5 punti. I punti sono assegnati sulla base del  voto  ottenuto  negli
esami  fondamentali  del   percorso   di   laurea   e   negli   esami
caratterizzanti la tipologia di scuola  di  specializzazione  per  la
quale si concorre, individuati, per ciascuna tipologia di scuola,  in
numero non superiore a cinque. I punti  sono  attribuiti  secondo  la
seguente scala valutativa: 
        1 punto per ogni 30 o 30 e lode; 
        0,7 punti per ogni 29; 
        0,5 punti per ogni 28; 
        0,2 punti per ogni 27. 
      b.3) Altri  titoli  -  fino  a  3  punti.  I  titoli  non  sono
riconoscibili e  computabili  ai  concorrenti  gia'  in  possesso  di
diploma di specializzazione, ne'  ai  concorrenti  gia'  titolari  di
contratto di specializzazione per un periodo minimo  di  un  anno.  I
punti vengono attribuiti come segue: 
        1 punto per la tesi sperimentale in una disciplina  specifica
che comprenda uno dei settori scientifico-disciplinari di riferimento
della tipologia di scuola,  debitamente  documentata  secondo  quanto
indicato nel bando; 
        2 punti per il titolo di dottore di ricerca in una disciplina
specifica  che  comprenda  i  settori   scientifico-disciplinari   di
riferimento  della  tipologia  di  scuola,  debitamente   documentata
secondo quanto indicato nel bando. 
  2. Il Ministero  redige  una  graduatoria  nazionale  per  ciascuna
tipologia di scuola. Salve le riserve di posti previste dall'articolo
757  del  codice  dell'ordinamento  militare,  di  cui   al   decreto
legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e dall'articolo 35,  comma  3,  del
decreto legislativo n. 368 del 1999 e successive modificazioni,  sono
ammessi alle scuole di specializzazione coloro che, in  relazione  al
numero dei posti disponibili, si siano collocati in  posizione  utile
nella  relativa  graduatoria  nazionale  sulla  base  del   punteggio
complessivo riportato. Al fine  di  consentire  la  formazione  e  lo
scorrimento della graduatoria nazionale, il candidato, nella  domanda
di partecipazione al concorso, indica in ordine di preferenza le sedi
universitarie per le quali intende concorrere.  Le  graduatorie  sono
rese pubbliche dal Ministero entro 20 giorni dallo svolgimento  delle
prove. In caso di parita' di punteggio, prevale il candidato  che  ha
ottenuto il maggior  punteggio  complessivo  nella  prova  di  esame,
quindi il candidato  che  ha  ottenuto  il  maggior  punteggio  nella
seconda parte della prova di esame relativa ai quesiti  specifici  di
ciascuna tipologia di  scuola,  in  caso  di  ulteriore  parita',  il
candidato con minore eta' anagrafica. In caso  di  rinuncia,  mancata
immatricolazione secondo le modalita' indicate dal  bando  o  mancato
superamento dell'esame di Stato di abilitazione  all'esercizio  della
professione di medico-chirurgo entro il termine fissato per  l'inizio
delle  attivita'  didattiche  ai  sensi  del  comma  3,  subentra  il
candidato che segue nella graduatoria,  fermo  restando  che,  tra  i
candidati ammessi alle scuole di  specializzazione,  e'  precluso  lo
scambio di sede. 
  3. Con il decreto ministeriale di  assegnazione  dei  contratti  di
formazione  specialistica  e'  indicata  la  data  di  inizio   delle
attivita' didattiche delle scuole di specializzazione. 
  4. Le universita' sedi di scuole possono attivare, in  aggiunta  ai
contratti di formazione specialistica finanziati con risorse statali,
ulteriori contratti di pari importo e durata con risorse derivanti da
donazioni o finanziamenti di enti pubblici o  privati,  nel  rispetto
del numero complessivo di posti  per  i  quali  sono  accreditate  le
scuole e  del  fabbisogno  di  specialisti  a  livello  nazionale.  I
contratti sono attivati purche' i finanziamenti siano  comunicati  al
Ministero prima della pubblicazione del bando per  il  relativo  anno
accademico. I contratti sono  comunque  assegnati  sulla  base  della
graduatoria  di  cui  al  comma  2.  Le  universita'  assicurano   il
finanziamento di tali contratti per tutta  la  durata  del  corso  di
specializzazione e  provvedono  al  relativo  onere  con  le  risorse
finanziarie disponibili nel proprio bilancio a legislazione  vigente,
senza nuovi o maggiori oneri per lo Stato. 
                               Art. 6 
 
 
                             Abrogazioni 
 
  1. Dalla data di entrata in  vigore  del  presente  regolamento  e'
abrogato il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita'  e
della ricerca 6 marzo 2006, n. 172. 
                               Art. 7 
 
 
                  Disposizioni transitorie e finali 
 
  1. Il presente regolamento si applica  ai  concorsi  per  l'accesso
alle scuole di  specializzazione  banditi  successivamente  alla  sua
entrata in vigore. 
  2. In sede di prima attuazione del presente regolamento, il termine
del 28 febbraio di cui all'articolo 2, comma  2,  e'  fissato  al  31
luglio 2014. Le relative prove di  esame  si  svolgono  entro  il  31
ottobre 2014. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
Italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 
    Roma, 30 giugno 2014 
 
                                                Il Ministro: Giannini 
Visto, il Guardasigilli: Orlando 

Registrato alla Corte dei conti il 22 luglio 2014 
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, del MIBAC, del Min.  salute
e del Min. lavoro, foglio n. 2904 

30 giugno Bilancio in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 30 giugno, approva i disegni di legge recanti il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2013” e le “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2014”.

Linee guida riforma della giustizia
Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha presentato al Consiglio dei Ministri le linee guida  della riforma della giustizia, su cui ora si avvia una fase di consultazione che si concluderà il 31 agosto 2014.  Ecco i 12 punti su cui verte la riforma:
1) Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado
2) Giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato.
3) Corsia preferenziale per le imprese e le famiglie
4) Csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’
5) Csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica;
6) Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo
7) Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);
8) Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);
9) Accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione;
10) Intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy);
11) Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;
12) Riqualificazione del personale amministrativo.
Come per la riforma della  Pubblica amministrazione sarà possibile partecipare alla consultazione scrivendo a rivoluzione@governo.it 
*****
Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2013 – Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2014 – disegni di legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan ha approvato il disegno di legge relativo al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2013, parificato dalla Corte dei conti il 26 giugno scorso, e il disegno di legge per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2014 la cui approvazione è annualmente prevista per il 30 giugno di ogni anno.

Il Rendiconto 2013 registra i risultati conseguiti nel decorso esercizio e viene presentato nelle sue componenti del Conto del bilancio e del Conto del patrimonio.
Il saldo netto da finanziare per la competenza dell’anno, in termini di accertamenti e impegni, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, risulta negativo per 23.906 milioni di euro, derivante da entrate finali accertate per 528.324 milioni di euro e da spese finali impegnate per 552.230 milioni di euro; il dato è compreso entro  il limite massimo stabilito dalla legge di stabilità per l’anno 2013. L’avanzo primario si cifra in 57.963 milioni di euro.

Il disegno di legge riguardante l’assestamento del bilancio di previsione per il 2014, riporta l’impostazione approvata con legge n. 148 del 27 dicembre 2013 (legge di bilancio 2014). 
I dati del provvedimento, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, recepiscono, per le entrate, gli effetti del quadro macroeconomico contenuto nel DEF. Esse, nel complesso, registrano un decremento di circa 2 miliardi di euro già incluso nei tendenziali di finanza pubblica. 
Le spese, sempre al netto delle regolazioni contabili e debitorie, evidenziano un decremento di circa 2,6 miliardi di euro. Nel bilancio assestato in termini di competenza, il saldo netto da finanziare, tenuto conto anche delle variazioni di bilancio adottate nel periodo gennaio-maggio 2014, si colloca intorno ai 41,6 miliardi di euro.
Restano complessivamente neutrali gli effetti del provvedimento sull’indebitamento netto, atteso che anche tali variazioni sono già scontate nei tendenziali, in quanto emanate in attuazione di norme vigenti.

Decreto Ministeriale 30 giugno 2014, Prot. n. 525

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Decreto Ministeriale 30 giugno 2014, Prot. n. 525

Codice di comportamento del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Adottato ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e secondo le linee guida del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 149

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 149 del 30-6-2014

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

 


DECRETO 27 giugno 2014, n. 94


Regolamento recante modifiche al decreto 11 dicembre 1997, n. 507,
concernente «Norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai
monumenti, musei, gallerie, scavi di antichita’, parchi e giardini
monumentali dello Stato». (14G00108)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 3 aprile 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «SO.G.N.O. societa’
cooperativa sociale», in Torrice e nomina del commissario
liquidatore. (14A04948)

 

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Cooper Prima La Pieve –
societa’ cooperativa edilizia», in Bagno a Ripoli e nomina del
commissario liquidatore. (14A04945)

 

 

Pag. 4

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Etica – Educazione,
tutoraggio, informazione, coordinamento e assistenza, societa’
cooperativa sociale», in Napoli e nomina del commissario liquidatore.
(14A04946)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 29 maggio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «S.I.A.R. Servizi
integrativi aziendali Roma societa’ cooperativa a r.l. in
liquidazione», in Roma e nomina del commissario liquidatore.
(14A04947)

 

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO 13 giugno 2014


Proroga della gestione commissariale della «Soc. cooperativa per case
economiche in Croce a r.l.», in Roma. (14A04944)

 

 

Pag. 6

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

 


DELIBERA 5 giugno 2014


Approvazione del regolamento sulle procedure istruttorie in materia
di pubblicita’ ingannevole e comparativa, pratiche commerciali
scorrette, violazioni dei diritti dei consumatori nei contratti,
clausole vessatorie. (Provvedimento n. 24955). (14A04867)

 

 

Pag. 7

 

 

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

 


DELIBERA 26 giugno 2014


Differimento dei termini di adempimento delle prescrizioni di cui al
provvedimento del 18 luglio 2013, in materia di misure di sicurezza
nelle attivita’ di intercettazione da parte delle Procure della
Repubblica. (Delibera n. 322). (14A04997)

 

 

Pag. 30

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


COMUNICATO


Determinazione delle variazioni a conguaglio delle assegnazioni, gia’
attribuite, del Fondo di solidarieta’ comunale, per l’anno 2013,
derivanti dalla verifica del gettito dell’imposta municipale propria
standard, con particolare riferimento alla distribuzione degli
incassi relativi ai fabbricati di categoria D. (14A04967)

 

 

Pag. 31

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 16
giugno 2014 (14A04962)

 

 

Pag. 32

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 17
giugno 2014 (14A04963)

 

 

Pag. 32

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 18
giugno 2014 (14A04964)

 

 

Pag. 33

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 19
giugno 2014 (14A04965)

 

 

Pag. 33

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 20
giugno 2014 (14A04966)

 

 

Pag. 34

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


COMUNICATO


Approvazione del contratto di programma ENAC/So.G.Aer. S.p.a.,
relativo all’aeroporto di Cagliari «Mario Mameli». (14A04943)

 

 

Pag. 34