SOS SCUOLA – UN CANTIERE PER LA SCUOLA

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SOS SCUOLA – UN CANTIERE PER LA SCUOLA

TERRASINI 4 – 6 LUGLIO 2014

LE SINTESI DEI GRUPPI DI LAVORO

Ideazione e Organizzazione: AnnaMaria Angileri (dirigente scolastica), Direzione Regionale del PD Sicilia, Mila Spicola (insegnante, ricercatrice UniRomaTre), vicesegretario del PD Sicilia con delega alla Scuola.

Iniziativa del PartitoDemocratico Nazionale e del PD Sicilia. Con il supporto logistico della Lega delle Cooperative Sicilia, ente gestore dell’Hotel Villaggio Città del Mare.

C’è la copertura economica per i 4 mila pensionandi di Q96

da tecnicadellascuola.it

C’è la copertura economica per i 4 mila pensionandi di Q96

“L’emendamento per i cosiddetti ‘Q96′ della scuola è pronto e ha le necessarie coperture. È molto positivo che il sottosegretario Cassano abbia accolto la nostra richiesta di inserirlo nel decreto di riforma della Pa”: Parola di Francesco Boccia, presidente della commissione bilancio alla Camera.

Ma i diretti interessati sanno bene quante attese e false speranze hanno incontrato negli ultimi mesi, per cui tengono i piedi per terra in attesa che tutto sia definito.
Questa volta la soluzione sembra davvero a un passo. Dopo tanto silenzio è finalmente arrivato l’annuncio più atteso: ci sono le coperture per mandare in pensione dal primo settembre 2014 i quattromila lavoratori tra insegnanti e personale Ata, che avrebbero dovuto andare in pensione il primo settembre 2012, ma sono stati esclusi dalla riforma Fornero del 2011. Si è detto e scritto che si è trattato di un grave errore burocratico dato che non si è tenuto in considerazione come l’anno lavorativo – per i dipendenti della scuola – si conclude sempre e solo il 31 agosto di ogni anno. E’ adesso compito del Parlamento risolvere questo errore nella speranza che la norma favorevole al provvedimento per i Q96 venga approvata prima della pausa estiva nonostante il fittissimo calendario dei lavori e delle scadenze parlamentari.
La salvaguardia ai Quota 96 verrebbe inserita nel testo di riforma della Pubblica amministrazione e secondo il calendario della Camera, lunedì 14 luglio l’ordine del giorno presenta proprio la Conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90. Poi sarà la volta del Senato, con ogni probabilità prima della pausa estiva. Ma l’ultima parola spetterà al governo e alla sua maggioranza e si sa che il presidente Renzi dovrà dividersi tra Roma e Strasburgo.
Secondo il Movimento 5 Stelle però il calvario dei Q96 continuerà. I Pentastellati avevano chiesto di inserire la questione dei pensionandi della scuola nella proposta di legge sugli esodati, in discussione in Commissione Lavoro alla Camera. Invece il veicolo prescelto è stato quello del decreto sulla PA. Per non dire del ministro Poletti che ha parlato addirittura della prossima legge di Stabilità…

Nulla di definitivo: Orfini rassicura i docenti al convegno del Pd a Terrasini

da tecnicadellascuola.it

Nulla di definitivo: Orfini rassicura i docenti al convegno del Pd a Terrasini

Matteo Orfini, componente della commissione cultura alla camera e presidente del Pd, intervenendo oggi a Terrasini, alla Città del mare, dove è in corso il “Cantiere scuola” organizzato dal Pd siciliano, in riferimento all’intervista del sottosegretario all’istruzione, Roberto Reggi, è stato chiaro: nella nostra idea di scuola nulla viene calata d’alto.

Dopo gli interventi previsti per oggi e in modo particolare: di Mariangela Bastico, già sottosegretaria all’istruzione, che ha parlato di un nuovo modo di fare didattica; di Emiliano Sbaraglia, dell’associazione “Piccoli maestri; di Graziella Priulla , ordinario all’Università di Catania, che si è intrattenuta sulla differenza di genere; e dello studente, Andrea Manerchia, in rappresentanza della Rere degli Studenti, è stata la volta di Matteo Orfini che, in veste proprio di presidente del Pd, è stato chiaro nel dire che le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sottosegretario all’istruzione, Roberto Reggi, sono tutte da verificare e valutare.
“Fa parte della storia del Pd l’idea che nessuna riforma che incida profondamente nella vita dei cittadini, possa passare senza un preventivo dibattito e una preventiva verifica coi soggetti direttamente interessati”.
Reggi, i definitiva dice Orfini, ha semplicemente lanciato una proposta, ma da qui alla sua effettiva implementazione in fase operativa, tempo e strade ne corre. Quindi aumento di ore per i docenti, scuole aperte alla 7 del mattino alla 22 di sera, 4 anni nella secondaria e premio ai più meritevoli, sono tutte idee che però hanno bisogno di condivisione.
“Qualcosa per la scuola occorre farla”, ha proseguito Orfini, ” e forse pure molto, considerato che il contratto di lavoro è ormai scaduto da tropo tempo e che nei confronti dell’Europa la nostra istruzione non è messa bene”.
Il convegno di questi giorni in corso a Terrasini, in Sicilia, ha infine spiegato il presidente del Pd, dimostra che il partito di Renzi ha molto a cuore la scuola e quindi il futuro dei nostri giovani.
Nel pomeriggio di oggi, 5 luglio, dalle 16,00 in poi si riuniranno i gruppi di lavoro col compito di esaminare i vari punti dell’organigramma che poi saranno consegnati per stilarne un documento complessivo.

Termina tra la commozione generale la maturità del fuciliere Salvatore Girone

da tecnicadellascuola.it

Termina tra la commozione generale la maturità del fuciliere Salvatore Girone

Il 4 luglio si è svolta la prova orale: il militare si è collegato tramite Skype con l’istituto tecnico Marconi di Bari dall’India, dove è trattenuto da oltre due anni con il commilitone Latorre. Dalla commissione nessun commento, ma alcuni presenti hanno detto che “l’esame è andato molto bene”. Girone, che durante l’anno ha seguito le lezioni via internet, avrebbe relazionato a lungo sulla disciplina della meccanica e di altre materie che fanno parte del progetto ‘Sirio’. Poi arriva il responso: 87/100.

Ha commosso tutti la prova orale della maturità 2014 che il fuciliere della Brigata Marina San Marco, il barese Salvatore Girone ha sostenuto il 4 luglio collegandosi, tramite Skype, con l’istituto tecnico-industriale Marconi di Bari dall’India, dove è trattenuto da oltre due anni con il commilitone tarantino, Massimiliano Latorre. L’agenzia Ansa riporta che un insegnante e un membro del personale scolastico che hanno assistito al colloqui multidisciplinare, “facendo anche qualche foto al marò”, hanno detto che “l’esame è andato molto bene” e che “alla fine si sono commossi tutti”.

Secondo quanto riferito, Girone si sarebbe “commosso moltissimo” e al termine della prova avrebbe “salutato tutti agitando entrambe le braccia”. “Forse – ha detto un docente – ha pensato chissà quando rivedrò tutti questi italiani”. Girone, che durante l’anno ha seguito via internet le lezioni del corso serale, al quale è iscritto, avrebbe relazionato a lungo sulla disciplina della meccanica e di altre materie che fanno parte del progetto ‘Sirio’. L’esito delle prove scritte e orali, a quanto si apprende, sarà pubblicato nella scuola lunedì prossimo.

Nè la preside dell’istituto, né il presidente della Commissione d’esame di Girone, e neanche i docenti hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti perché, hanno spiegato, “abbiamo avuto ordini dall’alto di non proferire parola con nessuno”.

Nemmeno un giorno d’attesa ed arriva il responso finale: brillando soprattutto in ‘Meccanica, matematica e inglese’, il fuciliere barese della Brigata Marina San Marco, Girone ha tagliato il traguardo della maturità diplomandosi perito industriale con specializzazione in Meccanica con il punteggio di 87 su 100.

E a giochi fatti, il dirigente scolastico del Marconi, Anna Grazia De Marzo, confessa all’Ansa che “è stato molto apprezzato l’impegno di Girone, il quale ha dato il meglio di sé in questa circostanza, riuscendo a superare questi momenti immergendosi nello studio”. Alla fine della prova, conferma il ds, “c’è stato un momento di emozione generale e poi il collegamento si è chiuso”.

Tuttavia, nonostante il “clamore mediatico e la partecipazione emotiva dei docenti”, assicura il capo d’istituto, “Girone non è stato trattato come uno studente speciale”: per le sue prove, “abbiamo usato la stessa procedura che si usa per chi fa gli esami in ospedale o per chi è detenuto, seguendo procedure da tempo protocollate”.

Le 36 ore captano l’attenzione e nascondono il vero problema

da tecnicadellascuola.it

Le 36 ore captano l’attenzione e nascondono il vero problema

Le 36 ore sembrano essere state lanciate per evitare che si discuta del problema, assai più, dei nuovi poteri che dovrebbero essere attribuiti al dirigente scolastico.

Tutti si stanno concentrando primariamente sulla questione dell’aumento dell’orario di servizio degli insegnanti fino a 36 ore settimanali, senza tenere conto di un altro problema che emergerebbe dalla ratio del piano congeniato  dal duo Reggi –Giannini. Di quale problema stiamo parlando? Si tratta del tentativo di dare pieni ed esclusivi poteri ai dirigenti scolastici sull’attribuzione degli incentivi da destinare a ruoli di responsabilità e di specifiche competenze professionali.
A questo punto l’asse del problema non è tanto l’esca lanciata dal Miur delle 36 ore di servizio settimanale, ma piuttosto il tentativo di consegnare nelle mani di una sola persona, appunto il dirigente scolastico, un potere di natura verticistica ed autarchica per cui deciderà tutto da solo. Con questo sistema cesseranno di esistere i fondi d’istituto, le contrattazioni integrative e le RSU saranno messe in cassa integrazione. Tutto dipenderà dalle scelte esclusive e speriamo ponderate del dirigente scolastico, che avrà il potere di scegliersi i collaboratori che vuole e nel numero che desidera. In buona sostanza le 36 ore sono uno specchietto per le allodole che furbescamente è stato lanciato in pasto ai giornali, come elemento distrattore al fine di nascondere un’ operazione tanto cara all’on. Valentina Aprea e a tutto il centro destra.
Il piano Reggi-Giannini  ha molte convergenze con quello Aprea- Gelmini, ed ha come principio ispiratore quello di rafforzare moltissimo i poteri organizzativo-amministrativi del dirigente scolastico. D’altronde la stessa Aprea ha rivolto un plauso di approvazione alla proposta rivoluzionaria  del nostro sistema scolastico fatta dall’esponente del PD Roberto Reggi.
Le parole di apprezzamento dell’on. Aprea ci fanno comprendere che tipo di riforma della scuola  si sta tentando di avviare:
“Apprendo dalle notizie di stampa, con sincera soddisfazione che il Governo presenterà a giorni una proposta di modifica dello stato giuridico degli insegnanti, che riparte dai principi contenuti nella mia proposta di legge 953 discussa nella Commissione Cultura nella scorsa legislatura”.
Dunque il problema non sono tanto le 36 ore settimanali di servizio dei docenti, che sicuramente troveranno un forte ridimensionamento , secondo il naturale principio strategico del propongo 100 per ottenere 30, ma piuttosto l’obiettivo di cancellare gli equilibri di natura contrattuale dando al dirigente scolastico massima ed assoluta responsabilità sull’organizzazione del lavoro e sui criteri da adottare per le sue scelte. L’alzata di scudi dei sindacati, che sembrerebbero uniti nel contestare questa eventualità, fa presagire  che non sarà facile per il governo Renzi realizzare il piano Reggi-Gianni o Aprea-Gelmini che dirsi voglia, anche perché la protesta è forte e sta montando enormemente.