Autonomie … senza guida autonoma

Autonomie … senza guida autonoma

Sono in discussione in questi giorni gli emendamenti al Decreto di Riforma della Pubblica Amministrazione sulle scuola, che riguardano il blocco delle proroghe di contratto dei dirigenti delle scuole statali e lo sblocco della quota 96 relativa al personale della scuola. I media hanno diffuso l’interpretazione positiva che di tali proposte ha dato l’ambiente governativo, sostenendo che il blocco delle proroghe ai dirigenti scolastici che hanno raggiunto gli anni di servizio e di età faciliterebbe il rinnovo con l’ingresso di nuovi presidi e che lo sblocco della quota 96, oltre a rimediare ad una forzatura creata dalla riforma Fornero, permetterebbe l’ingresso nelle scuole di nuovo personale docente.
Come a far credere che ai pensionamenti nella scuola di stato corrispondano automaticamente  nuove nomine in ruolo. Notizia tendenziosa e che non corrisponde ai fatti.  Invece gli emendamenti in discussione creerebbero un doppio danno.
Ai molti presidi a fine carriera, la cui esperienza professionale non verrebbe più utilizzata per il buon funzionamento delle scuole.
Ma soprattutto al sistema scolastico perché, come succede ormai da più di 5 anni, avverrebbe un ulteriore incremento del numero delle reggenze di molti istituti della penisola, che resteranno così senza un dirigente titolare.  I posti a dirigente scolastico già oggi privi di titolare in Italia sono circa 1000: a queste si aggiungerebbero le 180 scuole dei presidi in attesa di proroga. Complessivamente quasi 1200 istituti scolastici su 8.038 si troveranno così dal prossimo 1 settembre privi di guida autonoma (senza contare i 475 istituti  sottodimensionati che, per legge, non possono avere un preside titolare).
Questa uscita dal servizio dei dirigenti scolastici anziani non viene assolutamente, nè immediatamente bilanciata dall’ingresso di nuove leve, perché nessuna nuova assunzione è stata autorizzata dal Tesoro. Infatti dal 2011 il MEF non ha cambiato il numero di nuove assunzioni di dirigenti scolastici, oltre quelli previsti dall’ultimo concorso nazionale. Neanche potrebbe risolvere il problema l’indizione di un nuovo concorso per la copertura dei posti vacanti, tenuto conto che la sua conclusione ottimisticamente potrebbe veder insediati nuovi presidi non prima dell’1 settembre 2016! Oltre i danni, dunque, anche la beffa.
Sembra che ancora una volta non si sappia considerare una situazione paradossale e, a dir poco, indegna di un paese civile, che più volte abbiamo segnalato: la prospettiva di 1000 + 180 + 475 = 1655 scuole (il 20% delle scuole statali italiane) senza dirigenza…autonoma, anche per il prossimo anno scolastico!
Se a questo si unisce il fatto che il nuovo pensionamento consentito ai docenti non verrà coperto neppure questo da nuove nomine in ruolo, c’è da dubitare sariamente dell’intererse reale per la scuola.
E’ questa la centralità della scuola del premier Renzi e del suo Governo?  Risuona profetico il ritornello della celebre ed antica canzone di Mina: “ Parole, parole, parole…” ?

Insegnanti personaggi inesistenti

219 Insegnanti PERSONAGGI INESISTENTI di Umberto Tenuta

CANTO 219 Nessuna stampante scrive nella mente degli studenti, almeno fino ad ora.

Eppure tranquillamente si continua a parlare di INSEGNANTI, participio presente del verbo INSEGNARE, da in-signo, segno su ovvero, come si scriveva nei Programmi didattici del 1867, imprimere nella mente, imprimere, da PRINT, stampante.

 

Ve la ricordate voi l’Emprimerie à l’ècole, di Celestine Freinet?

Certo che al Ministero dell’istruzione se li ricordano i Programmi didattici del 1867, in particolare laddove si ordina ai docenti: <<Il maestro si astenga dal dare dimostrazioni che in quella tenera età non sarebbero intese. Si limiti ad imprimer bene nelle menti degli scolari le definizioni e le regole>>.

Mai norma ministeriale fu più ossequiata da tutti, Ministri, Dirigenti ed Insegnanti.

Tutti impegnati a scrivere, a incidere, a stampare nella mente degli studenti le loro parole.

Fermi, immobili, statue, o ragazzi, sennò come faccio io a stampare sulle vostre teste che si muovono?

Orbene, la parola è divina!

Ed allora, se le parole hanno, come hanno, un significato, l’INSGNANTE è colui che stampa, incide, scrive nella mente degli studenti.

A questo è chiamato, e questo fa.

Solo che le teste degli studenti sono dure.

E gli insegnanti lo gridano forte, anche alle mammine: TESTE DURE i vostri figli!

Altro che molle cera, quelle sono teste dure come il muro!

Non riesci a scriverci neanche le iniziali del Capitolo di Storia.

E allora?

Allora, mica la Ministra vi può pagare se non riuscite a stampare nelle teste dei vostri studenti nemmeno una sola pagina di Storia, di Geografia, di Grammatica?

Chiudiamo bottega, allora!

Ma no, Maestre care!

Una soluzione c’è sempre, per tutte le cose, tranne che per la morte, almeno finora!

Ascoltate, ve la racconto io!

−C’era una volta….

−Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.

−No, ragazzi, ora vi racconto io.

C’era una volta un Giangiacomo Rousseau che di mestiere faceva il Maestro di Emilio, un ragazzino figlio di povera gente che all’odor di dolci gli colava l’acquolina dalla bocca.

Orbene, Giangiacomo, dovendo insegnare la bussola ad Emilio, sapete che cosa fece?

Non si procurò uno scalpello d’acciaio temperato, ma lo invitò ad andare nel bosco, là dietro la casa che guardava a Mezzogiorno.

Lontano, lontano, lontano andarono e ad un certo momento si smarrirono nel bosco!

Desolato piangeva Emilio.

−Maestro, ora come facciamo?

−E che ne so io, io sono un insegnante, e il sussidiario mica me lo sono portato nel bosco!

−Dai, Maestro, qui ci sono io, io che un cervello pure lo tengo, malgrado voi lo ignoriate e volete sostituirlo col vostro.

−Ecco, Maestro, io so, perchè l’ho osservato attentamente tante volte. Curiosone nato come sono, io so che i tronchi degli alberi sono più neri a Nord, e spesso da quel punto cardinale sono ricoperti di muschio.

−Ebbene, Maestro, vedi, gli alberi intorno a noi sono più neri da questo lato che è il loro NORD?

−Ora, siccome la nostra casa ha il bosco a NORD, la via di casa è a SUD di dove noi siamo!

−Hai capito, Maestro?

−Ora che ci siamo, Maestro, ti voglio dì ‘na cosa!

−Tu a mia nunn’insigni nienti, iu capisciu sulu!

−Basta che tu mi crei un problema ed io lo risolvo, magari assieme agli amici miei.

−Sai, gli amici miei, quelli che tu mi vorresti fare nemici!

C’è altro da dire?

Ve lo riassumo.

Il maestro non insegna.

Il maestro crea delle situazioni problematiche, problematiche concrete −reali, effettive, non inventate− per gli studenti, mica per lui.

E questo si chiama Problem solving!

Dopo ascolta gli studenti, le loro proposte di soluzione, li fa discutere tra di loro, in forma cooperativa.

E questo si chiama Cooperative learning!

Voilà, il gioco è fatto!

Gli studenti fanno le loro scoperte, costruiscono le loro conoscenze ed affinano le loro abilità, maturano interessi, motivazioni, atteggiamenti positivi verso ogni apprendimento.

Imparano a lavorare assieme, a volersi bene, a rispettare le regole della civile convivenza.

Altro che stamperia!

Altro che teste dure!

Altro che spiegazioni e lezioni con le LIM!

Questa è una cooperativa di apprendimento, una cooperativa di formazione di uomini, degli uomini di domani!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

QUOTA 96: OK EMENDAMENTO MA ORA BISOGNA FARE IN FRETTA

QUOTA 96, GILDA: OK EMENDAMENTO MA ORA BISOGNA FARE IN FRETTA

“L’approvazione dell’emendamento su Quota 96 in Commissione Affari Costituzionali alla Camera è sicuramente una buona notizia e rappresenta un importante passo avanti verso la soluzione di un assurdo pasticcio che ha mietuto 4000 vittime tra i docenti italiani. Ma forse è prematuro cantare già vittoria, perchè è necessario che entro Ferragosto la legge venga pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Perciò l’appello che rivolgiamo alla politica è di fare presto e accelerare il più possibile l’iter nelle aule di Camera e al Senato”. E’ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, secondo il quale, considerata l’urgenza della questione, sarebbe stato preferibile procedere con un decreto. “Il tempo stringe e – conclude – ci auguriamo che non sorgano intoppi di alcun genere nei passaggi a Montecitorio e Palazzo Madama”.

Scuole sicure, belle e nuove: il Governo si “dimentica” degli istituti superiori? Monta la protesta delle province

da La Tecnica della Scuola

Scuole sicure, belle e nuove: il Governo si “dimentica” degli istituti superiori? Monta la protesta delle province

Dopo la denuncia al nostro giornale del presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, è la volta delll’Upi Marche: nell’escludere per legge (la n.89 del giugno 2014) dal patto di stabilità solo i Comuni che investono nella sicurezza e nell’innovazione degli edifici scolastici, il Governo ha dimenticato la sicurezza degli studenti dai quattordici anni in su. La presidente Patrizia Casagrande: siamo già pronti alla mobilitazione.

Continuano a pervenire lamentale nei confronti del Governo Renzi per aver “dimenticato” di inserire nella conversione in legge del D.L. 66, il cosiddetto “bonus irpef”, o più probabilmente posticipato, lo sblocco dal patto di stabilità anche per la manutenzione e la creazione di nuove scuole secondarie superiori: dopo la denuncia al nostro giornale del presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, secondo cui “da un lato il Governo concede le briciole, dall’altro tiene fermi la stragrande maggioranza dei progetti sull’edilizia delle scuole secondarie superiori a gestione provinciale”, è la volta dell’Unione delle Province marchigiane: con un duro comunicato, l’Upi Marche lamenta che “nell’escludere per legge (la n.89 del giugno 2014) dal patto di stabilità solo i Comuni che investono nella sicurezza e nell’innovazione degli edifici scolastici, il Governo ha dimenticato tutti gli studenti degli istituti superiori: la gestione delle scuole superiori continua infatti ad essere affidata alle Province, in quanto enti con funzioni di area vasta (Legge n.56 dello scorso aprile), ma con scarsissime possibilità di investimento”.

In particolare, la presidente dell’Upi Marche, Patrizia Casagrande, ricorda che sono numerosi i progetti e gli interventi sulle scuole elementari e medie inferiori (tutte gestite dai Comuni) che il Governo Renzi pubblicizza con denominazioni del tipo #scuolesicure, #scuobelle, #scuolenuove. “Perché nessuno di questi hashtag riguarda la sicurezza degli studenti dai quattordici anni in su?” chiede Casagrande al Governo Renzi. Anticipando anche “una mobilitazione di protesta di tutt’e cinque le Province marchigiane per garantire anche ai ragazzi delle scuole superiori l’adeguamento antisismico (senza dimenticare la messa in sicurezza, la deamiantizzazione, l’abbattimento di barriere architettoniche, ecc) ) delle strutture pubbliche sulle quali gli enti di area vasta hanno investito negli anni scorsi”.
“I dirigenti scolastici della regione – continua Casagrande – sanno bene che il rischio di fare pericolosi passi indietro è concreto. Ed è con tale consapevolezza che, in pieno periodo di esami di Stato, i dirigenti scolastici hanno sollecitato le Province di Ancona e di Macerata a far pressione sul Governo perché l’esclusione dal patto di stabilità interno riguardi anche gli Enti di area vasta che intervengono sugli istituti superiori. Se il presidente di Macerata e il Commissario straordinario di Ancona hanno già incontrato i dirigenti scolastici dei rispettivi territori per concordare azioni comuni, le altre tre Province marchigiane – Fermo, Ascoli Piceno, Pesaro e Urbino – lo faranno nei prossimi giorni quando la protesta contro il Governo per l’inspiegabile esclusione sarà dell’intera regione”.

Insomma, le province si stanno mobilitando. E il Governo farebbe bene a dare spiegazioni. Anche perché altri 100 e più presidenti potrebbero decidere di seguire l’esempio di Vercelli e delle province marchigiane.

Pantaleo (Cgil): “Nessun accordo segreto sull’orario”

da La Tecnica della Scuola

Pantaleo (Cgil): “Nessun accordo segreto sull’orario”

Pantaleo, segretario nazionale della Flc-Cgil, smentisce categoricamente di aver avuto un “incontro segreto” con il sottosegretario Reggi. Resta per ora la possibilità che si apra quanto prima un confronto di natura contrattuale su valutazione, formazione obbligatoria e orario di lavoro.

Come era facilmente prevedibile il nostro articolo su una ipotesi di accordo fra Flc-Cgil e Governo in materia di orario di lavoro dei docenti non è affatto piaciuto al segretario nazionale Mimmo Pantaleo che ci ha inviato la smentita che pubblichiamo in questa pagina.
Ovviamente prendiamo atto delle dichiarazioni di Pantaleo anche se dobbiamo confermare che le voci su una possibile intesa sulla materia circolavano già prima del comunicato dell’Unicobas. Ci siamo limitati a raccoglierle e a renderle note, precisando appunto che di voci si trattava e senza “venderle” come “verità” inconfutabile.
Il segretario nazionale della Flc rinvia alle proposte del “Cantiere Scuola” alle quali, ci preme sottolinearlo, la nostra testata ha dato ampio risalto fin dalle prime ore.
Venendo poi al merito di tali proposte non possiamo fare altro che auspicare anche noi che il Governo decida di aumentare di almeno un punto di PIL le risorse destinate all’istruzone, anche se – per onestà intellettuale – dobbiamo purtroppo ammettere che – al momento attuale – questa risulta una ipotesi assai poco probabile.
Per il resto il tono e le parole della nota che alleghiamo ci sembrano  significare che la Flc è disposta a discutere sia la questione della valutazione di scuole e docenti sia l’obbligatorietà delle attività di aggiornamento.
Per l’orario di servizio dei docenti riportiamo il passaggio contenuto nel documento della Flc-Cgil
“5. Orario ordinario, obblighi di servizio e lavoro potenziato dei docenti
• Ridefinire e portare a trasparenza tutti i carichi di lavoro dei docenti, oltre le attuali ore d’insegnamento frontale.
• Introdurre e regolare nel contratto la possibilità (volontaria e adeguatamente
retribuita) di poter accedere a un orario di lavoro potenziato per incarichi funzionali e di natura organizzativa nell’ottica di una scuola aperta alle esigenze del territorio.”
Ora, se si legge con attenzione il nostro articolo, si vedrà che abbiamo parlato di un incontro Reggi-Flc finalizzato a “discutere “seriamente” del problema dell’orario di lavoro dei docenti”, né di più né di meno.
Che l’incontro (segreto o meno) ci sia o non ci sia stato è secondario: dai documenti ufficiali della stessa Flc risulta la disponibilità a discutere di orario purchè lo si faccia ad un tavolo contrattuale.  Ed è esattamente ciò che stiamo scrivendo da alcune settimane a questa parte.
Prendiamo infine atto che Pantaleo non esclude uno sciopero del comparto scuola ed una grande manifestazione in autunno.
Come è nostra consuetudine seguiremo la vicenda con l’attenzione e l’obiettività che contraddistinguono la nostra testata.

 

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Gentile Daniela Girgenti, gentile Reginaldo Palermo,
evidentemente il sole di luglio fa brutti scherzi ad alcune organizzazioni sindacali se li porta a mettere in giro autentiche falsità.
Siamo abituati ai loro attacchi, disposti a tutto pur di conquistare qualche consenso ma ora hanno oltrepassato il limite della decenza: la notizia fatta circolare dall’UNICOBAS su presunti incontri con il sottosegretario Reggi per discutere di orario di lavoro dei docenti è frutto solo della loro immaginazione.
Se dovessero continuare a far circolare quelle falsità siamo pronti anche a rivolgerci alla magistratura per difendere la onorabilità della nostra organizzazione. Anche nelle polemiche più aspre nessuno ha il diritto di distorcere la verità.
In quanto al merito, ribadisco la nostra radicale contrarietà all’aumento dell’orario di lavoro per i docenti e invito a leggere le proposte contenute nel “Cantiere scuola” della FLC pubblicato sul nostro sito e reso noto nel corso di una conferenza stampa il 21 luglio scorso. Il nostro obiettivo prioritario è riconquistare il contratto nazionale d lavoro e, come ho sostenuto nella conferenza stampa, siamo pronti al confronto ma anche al conflitto se dovessero essere attuate le scelte politiche che il Governo ha annunciato, a partire dall’orario. Non escludiamo la proclamazione dello sciopero e abbiamo già provveduto a prenotare una piazza romana per una grande manifestazione in autunno.
Quindi, consigliamo ai bugiardi di trovare altre modalità per uscire dal minoritarismo sindacale e agli operatori dell’informazione, verso i quali abbiamo profondo rispetto, di rivolgersi direttamente alla FLC CGIL se hanno bisogno di notizie su nostre proposte piuttosto che di fantomatici incontri segreti.
Con preghiera di pubblicazione.
Cordiali saluti
Domenico Pantaleo

Facebook e twitter per insegnare

da La Tecnica della Scuola

Facebook e twitter per insegnare

È la lezione-tipo della prof norvegese Ann Michaelsen che contravviene alla proibizione in classe di smartphone e tablet. Eppure alla Sandvika High School vicino a Oslo, le lezioni via Skype avvengono con classi sudafricane e i compiti sono consegnati sul suo blog personale. Un dialogo fitto tra alunni e docente su Twitter

“I ragazzi hanno bisogno di sapere cosa condividere in rete e come farlo, ed è la scuola che deve insegnare ad usare la tecnologia responsabilmente”: così dice al Corriere della Sera la professoressa Michaelsen.
E la docente di inglese dice ancora: “Loro hanno il permesso di usare Twitter, Facebook, Skype e YouTube a scuola. Lavorando sui social network siamo riusciti a scrivere insieme Connected Learners, un libro che tra le altre cose spiega come usiamo Twitter a scuola”.
“Di certo a casa non rispondo sempre, ma di volta in volta decido se è urgente o meno quello che mi domandano”. “Facebook? Certo, da casa ci serve anche quello” e spiega pure come riesce a mettersi in contatto con gli studenti: “Compiti su facebook e consigli su twitter, ma niente «amicizia»” e infatti la prof usa una pagina pubblica per ogni classe che le viene assegnata.
“Condividere documenti su Facebook è spesso più semplice che stamparli e distribuirli di volta in volta agli studenti, magari assenti quel giorno. I ragazzi trascorrono sui social network molto tempo, perciò perché non raggiungerli dove sono, anziché passare dalle fredde e poco utilizzate piattaforme di condivisione didattica?”
“Sì, gli studenti possono distrarsi con Facebook e Twitter a portata di mano. Ma il compito dell’insegnante in classe non è chiudersi ma aprirsi, anche andando a spulciare cosa stanno facendo, o imponendo ritmi serrati e scadenze specifiche da rispettare, incentivandoli così a lavorare di più”.
Un altro suggerimento per i colleghi insegnanti, riporta il Corriere, è quello di stimolare la curiosità degli studenti sfruttando proprio i social network, con metodi alternativi di trasmissione delle nozioni. In fondo Facebook e Twitter sono solo uno strumento, e demonizzarli, restituisce sempre un retrogusto luddista.
“La scuola deve insegnare come si usano i social e anche far ragionare i ragazzi. I social media sono già una parte importante della nostra vita e la maggioranza dei miei studenti useranno la tecnologia nella loro professione. Perciò è necessario che la scuola insegni loro sia l’aspetto funzionale, sia quello etico. Non dimentichiamoci che il nostro obiettivo è fornire loro le competenze di cui avranno bisogno nel ventunesimo secolo”.
Tuttavia occorre pure dire che nelle classi norvegesi c’è un ambiente ideale per studenti e professori. All’istruzione pubblica e gratuita, si accompagnano investimenti di non poco conto da parte dello Stato che assicurano a ciascuno studente un tablet o un pc da usare non solo a scopo didattico.
Ma tutto questo occorrerebbe dirlo a chi di dovere in Italia, dove pero, pur sapendolo tutti, si fa finta di niente

Utilizzazioni e assegnazioni on line: qualche criticità

da La Tecnica della Scuola

Utilizzazioni e assegnazioni on line: qualche criticità

Mentre i tempi per le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione stanno diventatando sempre più stretti, emergono anche alcune criticità nel sistema.
Si spera che il Miur intervenga rapidamente. In ogni caso suggeriamo ai docenti di prestare attenzione.

Come stanno procedendo le operazioni di mobilità annuale per l’anno scolastico 2014-2015? I tempi sono stretti, soprattutto per le scuole secondarie dove la scadenza è fissata per il prossimo mercoledì 30 luglio e i dubbi nella compilazione delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria emergono quotidianamente. Alcuni docenti compilando la domanda di utilizzazione e/o assegnazione provvisoria hanno riscontrato alcune che effettivamente abbiamo verificare essere reali.
La prima problematica che emerge ripetutamente in più casi, è la non corrispondenza che viene data dal sistema del comune di servizio e della scuola di servizio. Ad esempio una docente che è titolare in un dato comune X ed in una scuola A, avendo avuto assegnata per l’anno scolastico 2013-2014 una scuola B nel Comune Y, si ritrova sia nella casella riferita alla titolarità che in quella riferita al servizio sempre la stessa scuola e lo stesso comune. C’è da sottolineare che la situazione del ruolo nella sezione del modello U4 è riferita con ogni evidenza alla data 01-09-2014, e quindi il sistema fa ovviamente coincidere sede e scuola di titolarità con quella di servizio.
Possiamo dire che quindi non si tratta di un’anomalia ma piuttosto di un “barocchismo” burocratico che sfugge alla ratio di molti docenti. Un’altra anomalia del sistema è la mancanza nel riquadro in alto a sinistra del modello U4 realizzato automaticamente dal sistema della destinazione provinciale della domanda. In sostanza compare un riquadro in cui è scritto: “ALL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE” ma poi il sistema non inserisce il nome della provincia. Si tratta di una vera e propria anomalia, anche perché il sistema chiede espressamente di inviare la domanda all’ATP di riferimento senza dare altra opzione di inviarla ad esempio alla scuola di servizio. Un’altra anomalia che non ha mancato di creare allarmismo è la questione legata alla mancanza della firma stampata del docente. Infatti nel modello U4 compare nella pagina 4/4 la seguente indicazione “FIRMA DEL DOCENTE  …………………………………” , ma poi nessuna firma è possibile inserire.
I richiedenti utilizzazione e/o assegnazione provvisoria si domandano per quale motivo inserire la firma del docente se poi è impossibile firmare? Altra anomalia riscontrata è la mancanza nel modello di uno spazio in cui vengano elencati gli allegati effettivamente inseriti a sistema. Perché non è stato previsto come avviene per i trasferimenti la sezione documenti allegati? Un’altra anomalia segnalata è quella dell’impossibilità di dare un titolo ai documenti cartacei da presentare all’ufficio scolastico provinciale. Siamo convinti che il Miur prenderà in esame tutte queste criticità e migliorerà il sistema per il prossimo anno, rendendo il servizio più efficace e meno farraginoso.

Spiacevole sorpresa per i dirigenti della Pa

da La Tecnica della Scuola

Spiacevole sorpresa per i dirigenti della Pa

Per effetto di un emendamento del relatore Emanuele Fiano (Pd) potranno di fatto essere “pensionati” con 4 anni di anticipo rispetto ai requisiti previsti dalla riforma Fornero per i trattamenti di vecchiaia e rendere così più semplice la “staffetta generazionale”

Lo scrive Il Sole 24 ore. Il restyling di venerdì notte, a detta della ministra della Pubblica amministrazione, è stato guidato dalle logiche di «cambiamento ed equità» e sono serviti a migliorare il testo.
Come detto, le novità più salienti riguardano le pensioni. Da un lato, viene estesa ai dirigenti la possibilità di essere collocati d’ufficio in quiescenza da parte dell’amministrazione una volta raggiunti i 62 anni d’età, fermi restando i 42 anni e tre mesi di contributi maturati, come oggi accade per i dipendenti. Impedendo loro, di fatto, di optare per i 66 anni e 3 mesi necessari al pensionamento di vecchiaia. Due le deroghe già fissate: l’esenzione per i magistrati (che lasceranno a 70 anni) e l’innalzamento a 65 anni per medici e professori universitari.
Dall’altro lato, si interviene sulle penalizzazioni della riforma Fornero per le uscite anticipate. Chi conseguirà entro il 2017 i 42 anni e 3 mesi di contributi richiesti per i trattamenti di anzianità potrà abbandonare il lavoro anche prima dei 62 anni senza subire alcuna decurtazione dell’assegno (1% per gli scostamenti di un anno, 2% da due anni in su).
Sempre in zona previdenziale va poi ricordata la reintroduzione di “quota 96”, intesa come somma di età anagrafica e contributiva, per 4mila insegnanti. I quali potranno presentare domanda di pensionamento all’Inps dopo la conversione in legge del decreto e a patto di rinviare il conseguimento della liquidazione (il Tfs per gli statali) fino alla data di pensionamento prevista attualmente per effetto della riforma Fornero. Una misura che costerà a regime circa 100 milioni da coprire con un inasprimento della spending review prevista dalla legge di stabilità 2014.
Fra l’altro il personale Quota 96, non avrà però immediatamente diritto al TFR, la cosiddetta liquidazione, che arriverà solo entro due anni: il momento del trattamento di fine rapporto sarà infatti rinviato al momento in cui questi lavoratori avrebbero dovuto andare in pensione secondo i criteri Fornero. E la somma sarà ricevuta non per intero, ma a rate, scansionate in base al reddito. Ma non perderanno neanche un giorno di lavoro: esattamente come per tutti gli altri lavoratori pubblici, il calcolo dell’ammontare dell’assegno pensionistico avverrà con criteri misti. E cioè: per il lavoro svolto fino al 31-12-92 si terrà conto dell’ultima busta paga, quella di agosto 2014; per quello svolto fino al 31-12-2011 varrà la retribuzione media, come per tutti, lavoratori pubblici e privati; infine solo per gli ultimi due anni e otto mesi di lavoro si terrà conto della contribuzione effettivamente versata.

Il provvedimento, aggiunge inoltre il Corriere della Sera, non varrà solo per i quota 96, ma anche per un centinaio di insegnanti donne che avevano deciso di usufruire l’opzione per poter andare in pensione prima, ma utilizzando il calcolo contributivo della pensione, e quindi rinunciando al retributivo (più vantaggioso). Si tratta in parte di donne andate in pensione a settembre dell’anno scorso, e in parte di donne che avevano fatto richiesto della pensione a febbraio di quest’anno, ma che per anticipare i tempi del ritiro avevano perso circa il 30% dell’ assegno. Ora ci sarà una rivalutazione della loro pensione per evitare che siano penalizzate economicamente rispetto ai colleghi maschi.

L’Invalsi conferma: trasloca a Roma

da tuttoscuola.com

La nuova sede sarà a pochi passi dal Miur
L’Invalsi conferma: trasloca a Roma
Tuttoscuola aveva anticipato il trasferimento dalla storica sede di Villa Falconieri a Frascati, che qualcuno aveva messo in dubbio. Ora arriva la conferma da parte dei vertici dell’Istituto

Nei giorni scorsi Tuttoscuola ha dato notizia dell’imminente trasloco dell’Invalsi dalla storica sede di Villa Falconieri di Frascati ad una nuova sede nelle vicinanze del Ministero dell’Istruzione, in via Nievo a Roma.

Motivo principale del trasferimento il notevole onere per le spese di gestione e manutenzione che l’Istituto deve annualmente sostenere.

Sulla fondatezza della notizia sono circolate voci che ne hanno messo in dubbio l’attendibilità. Ma la conferma di quanto anticipato da Tuttoscuola arriva direttamente dalla presidente dell’Invalsi Ajello e dal direttore generale Mazzoli.

Questo il loro comunicato inviato a Tuttoscuola: “In relazione alle notizie apparse sul vostro sito riguardanti il trasferimento dell’Invalsi a Roma, in via Ippolito Nievo, si precisa quanto segue.

Da alcune settimane sono state avviate le procedure necessarie per assicurare una nuova sede fisica all’Istituto in accordo con i soggetti competenti: Agenzia del Demanio e Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur”.

Prima conferma: il trasferimento di sede, come avevamo anticipato, è imminente. Prosegue il comunicato:

“Le ragioni che motivano questa decisione sono principalmente tre: a) il progressivo ampliamento delle funzioni dell’Istituto, sancito dal recente Regolamento del sistema nazionale di valutazione, richiede interazioni più frequenti con istituzioni, scuole e autorità nazionali ed internazionali che possono essere realizzate in modo più agevole ed economico a Roma; b) la storica sede di Villa Falconieri richiede costi di manutenzione e di gestione elevati (riparazioni, vigilanza, pulizia, riscaldamento, ecc); c) le caratteristiche della Villa come edificio storico, sottoposto a vincoli di tutela particolarmente rigorosi, impediscono l’adeguamento della sede alle sue diverse funzioni: luogo per incontri frequenti per gruppi anche numerosi, sede dove devono essere collocate infrastrutture tecnologiche particolarmente invasive, ecc.”

Seconda conferma: la sede di Frascati richiede costi non più sopportabili, che Tuttoscuola aveva quantificato in quasi 800 mila euro all’anno.

Ovviamente la presidenza e la direzione dell’Invalsi hanno informato direttamente tutto il personale dipendente che conosce nel dettaglio le motivazione di questa scelta“.

Firmato: Il Presidente, Anna Maria Ajello  Il Direttore generale, Paolo Mazzoli.

 

Nota 28 luglio 2014, AOODPIT Prot. n.2507

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione

Ai direttori generale degli Uffici scolastici regionali
Ai Dirigenti scolastici
LORO SEDI

Oggetto: Decreto legge n. 90/2014. Trattenimento in servizio personale della scuola.

Come è noto, il decreto legge n, 90/2014, in corso di conversione, pubblicato sulla gazzetta ufficiale n, 144 del 24/6/2014, ha provveduto, tra l’altro, ad abolire l’istituto del trattenimento in servizio oltre i limiti di età per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche.
In particolare, l’articolo l del suddetto decreto, oltre a ad abrogare, al comma 1, l’articolo 16 del D.lgs. n. 503/1992 (e quindi, implicitamente, il comma 5 dell’articolo 509 del D.lgs. n. 297/1994 che ad esso si richiamava), stabilisce, al comma 2, che “i trattenimenti in servizio disposti dalle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo l, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001, e non ancora efficaci alla data di entrata in vigore del presentc decreto-legge sono revocati”. Inoltre, sempre ai sensi del comma 2, i trattenimenti in servizio in essere alla data di entrata in vigore del decreto sono fatti salvi fino al 31 ottobre 2014 o fino alla scadenza se prevista in data anteriore.
Le uniche deroghe sono previste al comma 3 per i magistrati ordinari, amministrativi, contabili, militari e per gli avvocati dello Stato, i cui trattamenti in servizio sono fatti salvi fino al 31 dicembre 2015 o fino alla loro scadenza se prevista in data anteriore.
Nel richiamare l’attenzione di codesti uffici sulla necessità di dare attuazione alla suddetta normativa nella gestione del rapporto di lavoro del personale della scuola, inclusi i dirigenti scolastici, si ritiene opportuno fornire i seguenti chiarimenti.
l) A seguito dell’entrata in vigore del decreto, è fatto divieto di disporre trattenimenti in servizio a beneficio del personale che abbia raggiunto i limiti di età per il collocamento a riposo.
2) I trattenimenti in servizio disposti a partire dall’anno scolastico 2014/2015, non essendo ancora efficaci alla data di entrala in vigore del decreto, sono revocati ex lege.
3) I traltenimcnti in servizio eventualmente già disposti, esplicando i loro effetti con riferimento alla durata di ciascun anno scolastico, cessano la loro efficacia con il 31 agoslo 2014, avuto riguardo alla particolarità del sistema scolastico nel quale i collocamenti a riposo hanno sempre effetto dal l settembre di ciascun anno.
Si invitano, pertanto, codesti uffici ad attivare, con la massima sollecitudine, tutte le procedure necessarie al collocamento a riposo dcl personale interessato dalla normativa in esame. I relativi posti verranno utilizzati sia per le immissioni in ruolo che per le supplenze.

IL CAPO DIPARTIMENTO
Luciano Chiappetta

Nota 28 luglio 2014, AOODGSC Prot. n.4671

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni ordine e grado
LORO SEDI

Nota 28 luglio 2014, AOODGSC Prot. n.4671

OGGETTO: Contratto Collettivo Integrativo Nazionale Scuola – Art. 9, criteri di attribuzione delle risorse per progetti delle scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. Anno scolastico 2013/2014 – Esercizio Finanziario 2013.

28 luglio DL Cultura al Senato

Il 28 luglio il Senato, con 159 voti favorevoli e 90 contrari, ha approvato definitivamente il ddl di conversione del Decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, sulla cui approvazione il Governo aveva posto la questione di fiducia.

28/07/2014 – Obiettivo/Azione F3 “Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi”

Oggetto: PON FSE “Competenze per lo Sviluppo” – Piano Azione Coesione – Priorità Istruzione. Obiettivo/Azione F3 “Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi”. Anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014. Regioni Obiettivo Convergenza. Comunicazione.

Nota prot. 6800 del 22 luglio 2014

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 173

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 173 del 28-7-2014

Sommario

ATTI DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI

CAMERA DEI DEPUTATI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI 24 luglio 2014


Rideterminazione, per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016, dei
rimborsi elettorali gia’ attribuiti ai partiti politici con le
deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza n. 36 e n. 37 del 25 luglio
2013 (articolo 14 del decreto-legge n. 149 del 2013). Approvazione
dei piani di ripartizione dei contributi pubblici da attribuire ai
partiti politici a seguito del rinnovo dei Consigli provinciali di
Trento e di Bolzano del 27 ottobre 2013 e del Consiglio regionale
della Basilicata del 17-18 novembre 2013 (articoli 1 e 2 della legge
n. 157 del 1999; articoli 1 e 2 delle legge n. 96 del 2012).
Determinazione dei contributi per il cofinanziamento dell’attivita’
politica per l’anno 2014 (articolo 2 delle legge n. 96 del 2012).
(Decreto n. 711). (14A06004)

 

 

Pag. 1

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 17 luglio 2014


Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la
costruzione e l’esercizio delle attivita’ di aerostazioni con
superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5.000 m².
(14A05881)

 

 

Pag. 25

 

 

 


DECRETO 18 luglio 2014


Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la
costruzione e l’esercizio degli interporti, con superficie superiore
a 20.000 m², e alle relative attivita’ affidatarie. (14A05882)

 

 

Pag. 30

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


DECRETO 8 maggio 2014


Sostituzione della tabella A allegata al decreto del 20 febbraio
2013, concernente l’attuazione dell’art.1, comma 14, della legge 24
dicembre 2012, n. 228, in materia di Istituti di patronato.
(14A05883)

 

 

Pag. 36

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 10 luglio 2014


Scioglimento della «Biuri 2000 Soc. Coop. a r.l.», in Acquaformosa e
nomina del commissario liquidatore. (14A05886)

 

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 11 luglio 2014


Scioglimento della «Agrivin Societa’ Cooperativa», in Ginosa e nomina
del commissario liquidatore. (14A05884)

 

 

Pag. 38

 

 

 


DECRETO 11 luglio 2014


Scioglimento della «La Vecchia Taverna Societa’ Cooperativa», in
Montalto Uffugo e nomina del commissario liquidatore. (14A05885)

 

 

Pag. 39

 

 

 


DECRETO 11 luglio 2014


Scioglimento della «CO.TRA.C. Cooperativa Trasporti Calabria –
Societa’ Cooperativa», in Filogaso e nomina del commissario
liquidatore. (14A05887)

 

 

Pag. 40

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 20 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Lanacort» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio, secondo procedura nazionale, con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 192/2014). (14A05766)

 

 

Pag. 41

 

 

 


DETERMINA 20 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Deflazacort
EG» in seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura nazionale, con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 195/2014). (14A05767)

 

 

Pag. 42

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Lomevel» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura nazionale, con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 217/2014). (14A05768)

 

 

Pag. 43

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Zengac» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura nazionale, con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 219/2014). (14A05769)

 

 

Pag. 44

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Folina» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura nazionale, con
conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 221/2014). (14A05770)

 

 

Pag. 45

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Lansoprazolo
Zentiva» in seguito alla determinazione di rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio secondo procedura
nazionale, con conseguente modifica stampati. (Determina FV n.
223/2014). (14A05771)

 

 

Pag. 46

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Vancomicina
Hospira» in seguito alla determinazione di rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio secondo procedura
nazionale con conseguente modifica stampati. (Determina FV n.
220/2014). (14A05985)

 

 

Pag. 47

 

 

 


DETERMINA 30 giugno 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Vitamina C
Hospira» in seguito alla determinazione di rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo procedura
nazionale, con conseguente modifica stampati. (Determina n.
218/2014). (14A05986)

 

 

Pag. 49

 

 

 


DETERMINA 1 luglio 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Minarex» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura IT/H/0220/001/R/001,
con conseguente modifica stampati. (Determina FV n. 227/2014).
(14A05763)

 

 

Pag. 50

 

 

 


DELIBERA 1 luglio 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Lisinopril e
Idroclorotiazide Alter» in seguito alla determinazione di rinnovo
dell’autorizzazione all’immissione in commercio secondo procedura
DK/H/1293/01/R/01, con conseguente modifica stampati. (Determina FV
n. 226/2014). (14A05764)

 

 

Pag. 51

 

 

 


DETERMINA 1 luglio 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Norapril» in
seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura di mutuo riconoscimento
(IT/H/232/02-04/R/001), con conseguente modifica stampati. (Determina
FV n. 225/2014). (14A05765)

 

 

Pag. 52

 

 

 


DETERMINA 1 luglio 2014


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Mirtazapina
DOC» in seguito alla determinazione di rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio secondo procedura di mutuo riconoscimento
DE/H/0987/002/R/001 con conseguente modifica stampati. (Determina FV
n. 224/2014). (14A05822)

 

 

Pag. 53

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Inserimento del medicinale per uso umano «tossina botulinica di tipo
A» nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio
sanitario nazionale ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648,
per le seguenti indicazioni terapeutiche: spasticita’, limitatamente
alle forme non incluse nelle indicazioni autorizzate; iperidrosi
palmare e facciale; distonie focali e segmentarie, limitatamente alle
forme non incluse nelle indicazioni autorizzate. (Determina n.
735/2014). (14A05968)

 

 

Pag. 54

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Aggiornamento parziale alla determina 18 maggio 2011 concernente
l’aggiornamento dell’elenco dei medicinali, istituito con il
provvedimento della Commissione unica del farmaco (CUF) del 20 luglio
2000, erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale, ai
sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648 (Allegato n. 4).
(Determina n. 734/2014). (14A05969)

 

 

Pag. 60

 

 

 


DETERMINAZIONE 17 luglio 2014


Esclusione del medicinale per uso umano Restasis (ciclosporina in
emulsione oftalmica allo 0,05%) dall’elenco dei medicinali erogabili
a totale carico del Servizio sanitario nazionale ai sensi della legge
23 dicembre 1996, n. 648. (Determina n. 733/2014). (14A05970)

 

 

Pag. 64

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Cialis (tadalafil)»,
ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 746/2014). (14A05971)

 

 

Pag. 65

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Augmentin
(amoxicillina e acido clavulanico)», ai sensi dell’articolo 8, comma
10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 745/2014).
(14A05972)

 

 

Pag. 66

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Pantorc
(pantoprazolo)», ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 744/2014). (14A05973)

 

 

Pag. 67

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Olanzapina Mylan
Pharma», ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre
1993, n. 537. (Determina n. 739/2014). (14A05974)

 

 

Pag. 68

 

 

 


DETERMINA 17 luglio 2014


Rettifica della determina n. 402/2014 del 18 aprile 2014, relativa
alla riclassificazione del medicinale per uso umano «Efferalgan», ai
sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 757/2014). (14A05989)

 

 

Pag. 69

 

 

 


DETERMINA 18 luglio 2014


Attivita’ di rimborso alle regioni, per il ripiano dell’eccedenza del
tetto di spesa del medicinale per uso umano «Revolade». (Determina n.
776/2014). (14A05987)

 

 

Pag. 69

 

 

AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

 


DELIBERA 17 luglio 2014


Rettifica alla delibera del 5 giugno 2014, n. 24953 relativa alle
modifiche al regolamento attuativo in materia di rating di legalita’.
(Provvedimento n. 25017). (14A05870)

 

 

Pag. 71

 

 

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

 


DECRETO 15 luglio 2014


Scioglimento del consiglio comunale di Ilbono e nomina del
commissario straordinario. (14A05871)

 

 

Pag. 71

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Comunicato di rettifica dell’estratto della determina FV n. 257/2013
del 21 ottobre 2013 relativo al rinnovo dell’autorizzazione
all’immissione in commercio, secondo procedura nazionale, del
medicinale per uso umano «Silmar», con conseguente modifica stampati.
(14A05821)

 

 

Pag. 72

 

 

 


COMUNICATO


Sospensione dell’autorizzazione alla produzione di medicinali per uso
umano, rilasciata alla Societa’ F.I.R.M.A. s.p.a, in Firenze.
(14A05824)

 

 

Pag. 72

 

 

AUTORITA’ DI BACINO DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE

 


COMUNICATO


Aggiornamento della pericolosita’ idraulica in comune di Fanna
(14A05961)

 

 

Pag. 72

 

 

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «Cooperativa Servizio Casa
societa’ cooperativa a responsabilita’ limitata in sigla C.S.C. soc.
coop. a r.l. in liquidazione», in Trento e nomina del commissario
liquidatore. (14A05872)

 

 

Pag. 72

 

 

 


COMUNICATO


Liquidazione coatta amministrativa della «Consorzio provinciale per
l’abitazione G. Veronesi societa’ cooperativa in liquidazione», in
Trento e nomina del commissario liquidatore. (14A05873)

 

 

Pag. 73

Nota 28 luglio 2014, Prot. AOODGAI 7169

Ai Direttori Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma Val d’Aosta
AOSTA
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola di Lingua Italiana
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola di Lingua Tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola di Lingua Ladina
BOLZANO
Alla Provincia Autonoma di Trento
TRENTO
e p.c. Al Capo del Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali – SEDE

Nota 28 luglio 2014, Prot. AOODGAI 7169

OGGETTO:U.N.E.S.C.O.(Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura): Rete Nazionale delle Scuole Associate a.s. 2014-2015.