Donna santa, …
di Adriana Rumbolo
“Uno, nessuno, centomila”splendida sintesi di Pirandello non è applicabile al mondo femminile , perchè nell’immaginario maschile, si contrae rigidamente nel dogma”Madonna o puttana” che vistosamente denuncia la mancanza di un terzo status quello di “Donna”.Una mattina in una prima superiore una giovane studentessa di 14 anni chiese la parola e rivolgendosi ai maschi della sua classe , accoratamente perorò la sua causa: ”Parliamo del nostro rapporto sentimentale con i maschi. Perché mentre noi siamo con voi gentili. carine ,voi ci infamate?”Ne seguì un profondo silenzio. La studentessa aveva ufficializzato un aspetto importante non in un bar , ma a scuola luogo istituzionale e alla mia presenza .Invitai uno dei ragazzi a rispondere perché la domanda era stata rivolta a loro. Lo studente con indosso il suo giubbotto, per sembrare più grande, nonostante il suo banco fosse molto vicino al termosifone , lentamente si avvicinò alla cattedra e disse: ”E’ vero, ma loro se la tirano!”Ebbi appena il tempo di dire : ma loro devono tirarsela un po’, adattandomi al suo linguaggio,perché la natura vuole così, che suonò la campanella dell’intervallo .Ne fui contrariata ma forse era stato detto abbastanza perché tornassimo sull’ argomento che ristagna da secoli e sembra inossidabile . I problemi d’amore non sono mai problemi pratici e non c’è niente che si debba o non si debba fare. Perché l’amore non è una cosa che si fa, ma una cosa che si sente. Con l’uno o con l’altro, lei scopre le stanze del suo sottosuolo erotico : primo amore alla materna e poi alle elementari, nelle vacanze estive, l ’amore che compie il miracolo di dilatare i confini del corpo nel cosmo delle emozioni in una partecipazione totale, la maternità, l’allattamento,e abitando le stanze una ad una lei finirà per conoscere la propria casa interiore .Sembra che Psiche non possa conoscere se stessa se non è visitata da Amore, e allora Amore è una forma di conoscenza di sé .Proprio perché l’amore oggi si fa e si trascura di sentirlo pochi conoscono se stessi .Oggi l’educazione sentimentale, che è più il cammino segreto che ciascuno di noi compie in presenza di un amore che non si traduce immediatamente in saturazione sessuale,oggi proprio per la facilità di questa saturazione, questo cammino non ha più lo spazio e il tempo in cui compiersi e i cuori soffrono di analfabetismo emotivo .La scienza ha sfoltito la nebbia dei pregiudizi, degli stereotipi ,la chimica dell’amore è musica, ma la donna dopo che si è conosciuta non può più ricalcare gli schemi maschili parlando di sesso in modo “meccanicistico” e strumentale imitando il maschio. Deve farsi conoscere e riempire il vuoto fra donna-madonna e donna puttana solo con” Donna”.E’ un suo diritto se vuole realizzarsi come donna, compagna, mamma.
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