Lettera aperta al mondo della scuola

#10o #entrainscena: lettera aperta al mondo della scuola

Questa lettera è un appello a tutti coloro che vivono e amano la scuola.

Domani sarà una vera, grande, giornata di libertà, partecipazione, protesta e proposta. Studenti, docenti e genitori tornano a riprendersi le strade e le piazze. E” l’Italia che non accetta di farsi prendere per il naso, trattare da sudditi, veder ridotti i propri diritti (come avverrà con il Job Act) e azzerato il proprio futuro.

La mattina farà sentire la sua voce il mondo della scuola e i portavoce del MoVimento 5stelle parteciperanno alle manifestazioni indette dalle associazioni degli studenti che si oppongono al Piano Renzi sulla scuola.

La ragione profonda di questa lettera sta nella richiesta di aiuto che facciamo a quella parte di società che ha ancora a cuore la difesa della democrazia nel nostro Paese. Gli studenti sono gli unici in Italia a preservare ancora uno spirito di ideali, valori, forza ed energia per costruire una società diversa.

L’attuale Governo ha già eliminato il suffragio universale, negando il diritto di voto ai cittadini per gli organi Provinciali e le città metropolitane.

Stessa cosa avviene con la riforma del Senato Berlusconi-Renzi, che elimina la possibilità di eleggere i senatori, mentre alla Camera i deputati saranno nominati direttamente dalle segreterie dei partiti.

Quando avranno portato a conclusione il loro progetto, della democrazia in questo paese sarà rimasta solo l’ombra.

In Italia è in atto un arretramento delle conquiste ottenute dopo il 1945. Noi siamo cittadini che si sono sempre battuti per ampliamento e il rafforzamento degli strumenti democratici: l’introduzione dei referendum propositivi, vincoli di discussione delle leggi popolari.
E’ insopportabile osservare che dall’elezione del 2013 ci sia stata un’involuzione dei processi democratici invece che una loro emancipazione.

Crediamo si possa avviare una piattaforma di mobilitazione con iniziative che tutelino la democrazia e promuovano gli strumenti della democrazia diretta nei quali noi crediamo. Ci auguriamo che questo appello non cada nel vuoto e che ci sia un proficuo confronto su questa emergenza, che segnerà la vita del nostro Paese per molti anni a venire.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle della commissione Cultura Camera e Senato

Sciopero della scuola: docenti e studenti contro ‘l’invalsizzazione’ dell’istruzione

da Il Fatto Quotidiano

Sciopero della scuola: docenti e studenti contro ‘l’invalsizzazione’ dell’istruzione

Ero alla prima riunione degli autoconvocati delle scuole di Roma – precari, coordinamento delle scuole, assemblea delle scuole di Roma, genitori, studenti, Rsu di varie sigle sindacali – il primo settembre scorso, a decidere come/cosa fare per ripartire dopo la grande mobilitazione del luglio precedente contro il Piano Reggi.

La situazione non era delle migliori: per tutto il mese di agosto si erano seguite dichiarazioni del premier e del ministro dell’Istruzione – oltre alla scandalosa gestione della Quota 96 – che non lasciavano sperare nulla di buono. Tramontato l’ennesimo tentativo di regolare l’orario di lavoro eludendo il contratto, eravamo certi che – anche per il continuo annuncio di un’imminente riforma – non solo la partita non fosse chiusa. Ma – persino – che ci attendesse qualcosa di peggio.

Fu in quell’occasione che convergemmo unanimamente, al di là delle singole appartenenze, sulla data del 10 ottobre, che considerammo tanto più significativa perché anche gli studenti avevano annunciato per quel giorno una mobilitazione. Fu in quell’occasione che inviammo ai vari coordinamenti con cui siamo in contatto la proposta: sciopero.

Non avevamo torto: il 3 settembre ecco la Buona Scuola, il documento di riforma targata Matteo Renzi: un progetto che (tra un tweet, un’elusione dei percorsi democratici e condivisi, la demagogia dell’annuncio di assunzioni di cui non si conosce la praticabilità, una consultazione online manipolabile e commissionata ad agenzie che dipendono dal Governo) si configura come lesione grave alla libertà di insegnamento, cessazione della democrazia scolastica, umiliazione della professionalità e della dignità dei docenti e del diritto all’apprendimento degli studenti, esasperazione delle prerogative del dirigente scolastico, rottura dell’unitarietà del sistema scolastico nazionale, privatizzazione della scuola di tutte e di tutti.

Un pesante tassello dello smantellamento della democrazia nel nostro Paese, che – insieme alle riforme costituzionali, alla precarizzazione delle condizioni di lavoro, all’attacco alla magistratura, alla violazione intenzionale ed insistita di procedure democratiche, alla delegificazione – configura uno stato di emergenza rispetto al quale studenti e docenti uniti devono reagire con convinzione.

È per questo che – sulla scia del modello già praticato nel 2012 (quando Profumo proponeva l’aumento di 6 ore dell’orario di lavoro a parità di salario e il Pd era lanciatissimo sul rilancio del pdl Aprea Ghizzoni) – abbiamo aderito alla giornata del 10: non solo manifestazione di studenti, ma sciopero e manifestazione delle scuole, unità di studenti, lavoratori e genitori. Una risposta unitaria e trasversale anche alle sigle sindacali che continuano ad arrancare in un minuetto di tentennamenti, principi traditi o parzialmente traditi, indizioni di scioperi tutti in giornate differenti, con l’evidente perdita di vista dell’interesse generale e del sacrificio ulteriore che, in tempi come questi, costa una giornata di astensione dal lavoro: non più strumento (e lo stiamo ormai comprendendo in molti) dei movimenti in difesa della scuola di tutte e di tutti.

Le nostre energie sono oggi concentrate sulla riuscita di questa giornata di mobilitazione, che non consideriamo altro che l’inizio di un percorso che ci vedrà tornare a lavorare nelle scuole, organizzando assemblee di lavoratori, studenti e genitori, esattamente come ci chiede questo governo. Infatti, con un atto che non ha precedenti, tramite una nota degli Uffici Scolastici Regionali, si invita a prendere visione della comunicazione del Miur 2 ottobre, firmata dal capo dipartimento Luciano Chiappetta, che si intitola Campagna di Ascolto, consultazione e settimana della Buona Scuola, con cui viene “stimolata la partecipazione di tutte le componenti scolastiche e sociali alla consultazione popolare sui contenuti del Documento” (…) “che rimette al centro del dibattito nazionale l’istruzione“.

“Il Miur invita a inserire sul proprio sito il banner e ad associarlo all’indirizzo www.labuonascuola.gov.it“. “E’ la prima volta che nel nostro Paese si fa un percorso di questo tipo. Tutto il corpo scolastico può concorrere al suo successo riprendendosi lo spazio che spetta all’istruzione nel dibattito pubblico del Paese”: demagogia allo Stato puro.

Questi signori ignorano che dibattito significa interlocuzione dialettica. Loro “invalsizzano” la partecipazione, proponendoci un percorso pre-definito sul quale segnare solo crocette, ignorando democrazia e approcci critico analitici.

Ma – obbedienti al loro appello (“Ogni collegio dei docenti, consiglio di istituto o di classe può ospitare un confronto sulla Buona Scuola“) e in questo senso molti collegi si sono già attivati per produrre delibere contrarie al piano – potremmo adoperarci per informare le scuola che esiste un disegno di legge in Parlamento che propone gli articoli della legge di iniziativa popolare che nel 2006 raccolse 100mila firme e fu scritta da studenti, docenti, genitori, cittadini in ascolto e condivisione reale.

Ecco, potremmo sforzarci di far sapere che, mentre il governo usa i propri potenti mezzi (con la collaborazione di quasi tutti i media) per scavalcare il Parlamento e raggranellare consenso a colpi di tecnodemagogia, noi siamo presenti con un iter legittimo ed istituzionale con un dispositivo di legge che, pur nella sua perfettibilità, raccoglie il dettato costituzionale, marcando una differenza enorme con il progetto in salsa modernista del nuovo che avanza per trasformare la scuola istituzione dello Stato in un’agenzia di servizi a domanda individuale.

Il giudice non può sindacare nel merito di una bocciatura

da  Il Sole 24 Ore

Il giudice non può sindacare nel merito di una bocciatura

di Andrea Alberto Moramarco

La sentenza del Tar Lazio su alunno bocciato

La mancata ammissione dell’alunno alla classe successiva decisa dal Consiglio di classe non può essere sindacata nel merito dal giudice, il quale può solo verificare che il procedimento che ha condotto il collegio dei docenti ad adottare tale decisione sia conforme al parametro normativo e ai criteri deliberati preventivamente dal collegio stesso. Lo ha affermato il Tar Lazio-Latina con la sentenza 750/2014 .

La vicenda

Il caso riguardava la bocciatura di un’alunna al termine del primo anno di un liceo classico. I genitori della studentessa avevano impugnato il verbale del Consiglio di classe che sanciva la non ammissione alla classe successiva della loro figlia per via dello scarso impegno ed interesse, nonché di evidenti e diffuse lacune che non avevano consentito il raggiungimento degli “obiettivi minimi nella quasi totalità delle discipline” e che non avrebbero garantito “un proficuo percorso per il successivo anno scolastico”.
Per i genitori della ragazza non erano stati tenuti adeguatamente in considerazione i risultati ottenuti dalla figlia al termine della scuola secondaria di primo grado e la frequentazione assidua e costante dei corsi di recupero in alcune materie. Il Consiglio di classe avrebbe dovuto eventualmente procedere ad una sospensione del giudizio sul profitto con indicazione delle materie da recuperare, e non invece disporre la bocciatura.

Le motivazioni

Il Tar laziale respinge però il ricorso. Per i giudici amministrativi i corsi di recupero frequentati dall’alunna non possono costituire l’unico elemento di valutazione in ordine al giudizio di ammissione alla classe successiva. Ed in ogni caso, afferma il Tar la sostituzione della valutazione effettuata dal Consiglio di classe andrebbe a sconfinare in valutazioni di merito che sono sottratte al giudice e rimesse all’apprezzamento esclusivo dell’Amministrazione.
Il giudice infatti può solo verificare la conformità della decisione del Consiglio di classe al parametro normativo ed ai criteri deliberati dal collegio, nonché controllare eventuali vizi di manifesta illogicità, difetto di istruttoria e travisamento dei fatti. E ciò in quanto, «i giudizi espressi dai docenti, di non promozione alla classe successiva, sono caratterizzati dalla discrezionalità tecnica, costituendo il livello di maturità e preparazione raggiunto dai singoli alunni espressione di una valutazione rimessa dalla legge al collegio dei docenti, il cui giudizio riflette le specifiche competenze da esso possedute».

Carriera docenti “vietata” alle insegnanti-madri ?

da La Tecnica della Scuola

Carriera docenti “vietata” alle insegnanti-madri ?

 

Per maturare i crediti necessari per ottenere lo “scatto di competenza” triennale bisogna ovviamente essere in servizio. Quindi fare un figlio e usufruire dei permessi previsti dalla legge diventerà un “lusso”: chi vorrà permetterselo dovrà rinunciare agli aumenti.

Il capitolo più complesso (e anche il più contestato) del “Piano scuola” di Renzi e Giannini è certamente quello relativo alla cosiddetta “valorizzazione del merito”.
Molte delle critiche fin qui formulate ci sembrano però più di carattere generale (politico-ideologico) che non di contenuto.
I “non è giusto premiare il 66% e lasciare a bocca asciutta il restante 34” si sprecano anche se poi quasi nessuno se la sente di dire che neppure dare a tutti nella stessa misura (sia a chi lavora con scrupolo e coscienza sia a chi fa lo stretto indispensabile) va nella direzione della giustizia e della equità.
A noi pare che il punto di maggiore criticità sia legato alla reale applicabilità del progetto che Renzi e Giannini hanno in mente.
I nodi sono tanti, ne segnaliamo uno che da solo basterebbe già a costringere gli ideatori del progetto a ritornare sui propri passi.
Ora,nel documento “La buona scuola” si dice che si potranno ottenere gli “scatti di competenza” maturando crediti formativi, didattici e professionali che – a loro volta – sono ovviamente legati, in larga misura, alla effettiva presenza in servizio.
Per esempio si matura un credito professionale svolgendo il compito di collaboratore del dirigente o di funzione strumentale o ricoprendo altri incarichi analoghi.
Proviamo allora ad immaginare cosa può accadere ad una insegnante che decida di avere un figlio e di prendersene cura direttamente fino al compimento di un anno di età del piccolo.
I conti sono presto fatti: l’insegnante non avrà neppure la possibilità di mettere insieme i crediti necessari per “concorrere” alla quota del 66%.
Se poi quella stessa insegnante dovesse mai decidere di avere un secondo figlio, capiterà che per due trienni non potrà in nessun caso aspirare ad un aumento stipendiale.
Ma la Repubblica Italiana non dovrebbe tutelare famiglie e maternità?
Perché mai allora la donna che decide di “metter su famiglia” dovrebbe essere penalizzata?
Sarebbe interessante sapere cosa rispondono i politici, sempre pronti a pronunciare i soliti slogan triti, ritriti e inapplicati, sull’importanza della famiglia e sul ruolo decisivo delle donne nella società.

Maturità, promosso il 98,5% degli studenti: ecco perché non servono i commissari esterni

da La Tecnica della Scuola

Maturità, promosso il 98,5% degli studenti: ecco perché non servono i commissari esterni

A sostenerlo è il sottosegretario Gabriele Toccafondi, che però ammette: è anche una scelta che porterà risparmi stimabili in diversi milioni. Sulla ‘Buona Scuola’: sto vedendo proteste a prescindere, in realtà c’è molta voglia di partecipare. Ma per la Gilda, che rivendica trasparenza sulle risposte, i 30mila questionari sinora compilati sono un flop.

Il Miur fa quadrato attorno all’esame di maturità composto da commissari tutti interni al Consiglio di Classe. Dopo le dichiarazioni del ministro Giannini, rilasciate nel corso di un videoforum a La Repubblica, è la volta del sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, interpellato sullo stesso argomento a margine di un appuntamento sulla bioeconomy a Torino.

“Il 98,5% dei ragazzi supera la maturità ormai da diversi anni, questo è segno che una selezione c’è già prima”, ha tagliato corto il sottosegretario. Per poi aggiungere che stiamo sempre parlando dell’esame “finale di un percorso. E chi può conoscere meglio lo studente degli insegnanti che l’hanno seguito?” Toccafondi ha poi anche ammesso che la soluzione senza tre dei quattro membri esterni porterebbe “risparmi stimabili in diversi milioni”.

L’alto rappresentante dell’amministrazione scolastica ha anche toccato altri temi. Come le linee guida proposte dal Governo. A proposito delle quali ha voluto ribadire un concetto: “sulla riforma della scuola sto vedendo delle proteste a prescindere. Stiamo forse perdendo il tema centrale – ha sottolineato Toccafondi – cioè che questa al momento è una proposta che il presidente del Consiglio ha fatto il 3 settembre al Paese. La vera novità è la grande campagna di ascolto che abbiamo avviato rispetto a ciò che il governo propone”.

“Questo per noi – ha aggiunto – vuole essere un perno; solo successivamente sarà possibile elaborare dei testi normativi, per i quali prevediamo l’avvio dell’iter parlamentare nel prossimo gennaio, con l’auspicio di concluderlo entro giugno-luglio, in modo che la riforma possa essere realtà a partire dal prossimo anno accademico”.

Il sottosegretario ha a che tenuto a dire che “le scuole mettono in campo buone pratiche da anni, noi possiamo portarle a sistema. In meno di un mese – ha rimarcato Toccafondi – il Ministero ha ricevuto decine di migliaia di mail. Questo è il segno che di fronte alla scuola gli italiani hanno qualcosa da dire. Anche perché se uno fa un breve calcolo, 9 milioni di studenti più un milione nelle paritarie, più alcune migliaia di insegnanti e il personale non docente, ognuno ha in famiglia un contatto con la scuola. E stiamo scoprendo che c’è molta voglia di partecipare”.

“In particolare – ha aggiunto – arrivano le buone pratiche direttamente dalle scuole. Con il minimo di autonomia che hanno, le scuole in molti casi già le mettono in atto da anni. Ho visto e sentito di numerose iniziative che possiamo portare a sistema. Per esempio – ha osservato – non è vero che scuola e lavoro non possono dialogare, in otto scuole italiane è partita una sperimentazione con Enel che dimostra come il sistema duale tedesco possa avere una patria anche in Italia”.

L’esito e la spendibilità della consultazione sulla ‘Buona Scuola’ non sembra convincere però alcuni sindacati. Secondo Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, “le risposte ai questionari on line devono essere rese pubbliche, non possono restare nelle segrete stanze del presidente del Consiglio e del Miur. Se il governo non rispetta il principio di trasparenza, tanto declamato da Renzi sin dall’inizio del suo insediamento a Palazzo Chigi, la consultazione telematica rischia di diventare una farsa”.

“Manca chiarezza sul numero di visite al sito predisposto dal governo e di questionari compilati perché non ci sono dati ufficiali messi nero su bianco. Le uniche cifre disponibili sono quelle comunicate da Renzi nei suoi video e dal ministro Giannini durante le interviste. Secondo fonti giornalistiche – prosegue Di Meglio – i questionari compilati sarebbero circa 30mila, praticamente un flop se si considera che i cittadini potenzialmente interessati al piano del governo sarebbero 8 milioni tra insegnanti, famiglie e alunni”.

Una sottolineatura, quella della Gilda, che aveva fatto in tempi non sospetti “La Tecnica della Scuola” soffermandosi sul fatto che mentre “alcuni alti rappresentanti del Governo, come il Ministro Giannini, avevano parlato di milioni di interventi” potenziali, “a distanza di tre settimane dell’avvio della consultazione siamo ancora nell’ordine di qualche migliaio” di risposte.

Uno scatto tira l’altro: dopo quello del 2012 si attende quello 2013

da La Tecnica della Scuola

Uno scatto tira l’altro: dopo quello del 2012 si attende quello 2013

Con lo stipendio di ottobre verrà pagato lo scatto stipendiale del 2012 a coloro che lo hanno maturato. Ma adesso c’è lo stesso problema per lo scatto del 2013.

Il gioco degli scatti di anzianità degli insegnanti e del personale scolastico è diventato come il gioco delle scale e dei serpenti. Un gioco da tavolo di origine anglosassone, il suo nome originale è “snakes and ladders” , dove  un segnalino che arriva in una casella con la bocca di un serpente “retrocede” fino alla sua coda, mentre viceversa un segnalino che arriva in una casella posta “ai piedi” di una scala viene spostato alla casella che si trova in cima a tale scala.
Un’immagine figurata quella del gioco della scala e dei serpenti che si presta perfettamente a rappresentare la situazione degli scatti di anzianità di tutto il personale scolastico. Bisogna ricordare che l’approvazione della legge 122/10 aveva reso il periodo dal 1/1/2010 al 31/12/2012 non utile per la progressione di carriera ai fini economici. Mentre si provvedeva a sbloccare gli scatti del 2010 e 2011, si ipotizzava e poi si concretizzava anche il blocco dello scatto per il 2013. Un vero gioco del serpente e delle scale, si retrocede e si avanza bloccando e sbloccando gli scatti di anzianità, utilizzando, come fosse un pozzo di San Patrizio, il fondo d’istituto delle scuole come carta di credito per garantire il pagamento degli scatti 2010, 2011 e anche 2012. Infatti con il CCNL scuola del 7 agosto 2014 è stato previsto il recupero dell’utilità dell’anno 2012 al fine della maturazione degli scatti di anzianità del personale con conseguente riconoscimento dei relativi incrementi economici.
Gli aggiornamenti derivanti dall’applicazione del suddetto CCNL scuola sono stati effettuati in  settembre, con adeguamento degli importi di stipendio sulla rata di ottobre e corresponsione degli eventuali arretrati, con emissione straordinaria ed esigibilità entro la fine di settembre.
Quindi con lo stipendio di ottobre chi doveva scattare nel 2012 si troverà l’adeguamento stipendiale e tutti gli altri docenti e personale troveranno la data di scadenza del prossimo scatto retrocessa di un anno. Ma adesso come stanno le cose riguardo il blocco dell’annualità 2013? Il sistema NoiPa che elabora le buste paga ha emesso una nota per il pagamento degli scatti 2012 per il personale scolastico, in cui specifica che il 2013 rimane non utile ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali.
Quindi nella logica che gli scatti del 2013 non possono essere trattati diversamente da quelli degli anni precedenti, si attende, entro la fine dell’anno 2014, un’intesa che vada nella direzione di trovare le risorse economiche per sbloccare anche questo anno di progressione di carriera. Nella migliore tradizione del gioco delle scale e dei serpenti per un anno che si sblocca potrebbero arrivare il blocco di un altro biennio di scatti stipendiali. Una domanda nasce spontanea: “Quando si finirà di giocare con lo stipendio degli insegnanti e con la vita delle persone?”.

Retribuzione del personale scolastico: i sindacati sollecitano un incontro al Miur

da La Tecnica della Scuola

Retribuzione del personale scolastico: i sindacati sollecitano un incontro al Miur

L.L.

Ancora irrisolte molte problematiche, che in assenze di indicazioni chiare da parte delle Amministrazioni centrali, rischiano di generare situazioni di contenzioso. Fra tutte, le modalità di ricostruzione di carriera del personale neo assunto, rispetto alle quali le Ragionerie territoriali operano in maniera differente da territorio a territorio

Con la ripresa dell’anno scolastico, le problematiche relative agli aspetti retributivi connessi a prestazioni lavorative del personale della scuola ovvero inerenti a posizioni di stato giuridico maturate dal personale stesso si stanno ripresentando puntualmente e, in assenza di indicazioni chiare ed univoche, rischiano di generare diffuso contenzioso.

Per questa ragione le organizzazioni sindacali del Comparto Scuola (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e Gilda Unams) hanno trasmesso alla Direzione generale del personale del MIUR una lettera, chiedendo un incontro per affrontare alcune questioni connesse alla retribuzione del personale.

Tante le problematiche sulle quali le Amministrazioni centrali non hanno ancora fornito indicazioni precise. Un caso riguarda la retribuzione da corrispondere al docente a tempo indeterminato destinatario di contratto per la copertura di spezzoni fino a 6 ore in aggiunta al suo orario cattedra. Per queste casistiche, spesso le Ragionerie territoriali dello Stato assumono comportamenti differenti nei confronti dei contratti inviati dai Dirigenti scolastici, generando così una disomogeneità di trattamento a parità di prestazioni che richiederebbe una soluzione univoca per tutto il territorio nazionale.

Trattamenti differenti si hanno, sempre da parte delle RTS, per quanto riguarda le ricostruzioni di carriera del personale neo assunto o per il quale si deve procedere a nuovo inquadramento per variazioni di stato giuridico. Anche in questo caso, nonostante il diffuso contenzioso  e la consolidata giurisprudenza che ha visto in questi anni l’Amministrazione soccombente, non è chiara la posizione del Ministero, per cui i sindacati chiedono un intervento urgente per risolvere la questione.

La carica dei…104

da La Tecnica della Scuola

La carica dei…104

Gli insegnanti e gli Ata di Agrigento non ci stanno. E sono molto, molto arrabbiati.  Perché vedersi scavalcati dagli imbroglioni non fa affatto piacere.

Adesso in nome della giustizia e della legalità chiedono di scovare tutti i “furbetti della 104” nella scuola, lanciando una raccolta firme e costituendosi in associazione. Lo riferisce il Giornale di Sicilia. Ad Agrigento centinaia di insegnanti e lavoratori della scuola sul piede di guerra si sono riuniti in un’affollata assemblea di protesta, convocata in un noto hotel cittadino, per sollecitare gli  interventi della prefettura e della procura della Repubblica di Agrigento in merito all’inchiesta, beffardamente chiamata “La carica delle 104”, che ha determinato una dozzina di arresti e più di cento indagati a vario titolo per truffa, falso e corruzione.

Docenti e ata sono stati al proposito molto chiari: “Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo relativo all’inchiesta ‘La carica delle 104′. E’ da anni che chiediamo di porre fine all’ingiustizia dei falsi invalidi nella scuola, finalmente qualcosa sta cambiando, grazie allo straordinario lavoro di magistrati e poliziotti”.

«È da tempo che lottiamo contro l’abuso della 104 – spiega Tonino Butticè, di Favara, un altro dei rappresentanti del movimento che riunisce insegnanti e personale Ata in ‘guerra’ contro i falsi invalidi in provincia di Agrigento – adesso é doveroso da parte nostra innanzitutto ringraziare la magistratura e la polizia, la Digos per la brillante operazione che ha fatto in parte luce sul sistema dei falsi invalidi». «Pensavamo di lottare contro i mulini a vento, invece – aggiunge Butticè – i mulini a vento erano medici in carne ed ossa che in barba al giuramento di Ippocrate emettevano certificati falsi. La nostra azione è quella di riprenderci il diritto alla mobilità, al trasferimento, perché hanno danneggiato tutti, tante famiglie che dopo tanti anni ancora stanno divise. Chiediamo agli organi competenti- aggiunge Butticè illustrando il documento già firmato da oltre 500 persone che sarà inviato alla prefettura e alla procura di Agrigento – di attivarsi sin da subito, non vogliamo più che si aspetti e si perda tempo, per censire tutto il personale della scuola in provincia di Agrigento che usufruisce della legge 104. Avanziamo inoltre agli organi preposti la richiesta di revisione in modo da ristabilire per l’anno scolastico 2015-2016 il diritto alla mobilità previsto dall’articolo 8 del contratto collettivo nazionale a tutto il personale della scuola».

Insomma via dalla scuola agrigentina, e potremmo dire da quella italiana,  i falsi invalidi. Perché la carica delle 104 non è, purtroppo, un tenero branco di innocui cagnolini pezzati…

Binetti (Udc): il decreto Sblocca Italia blocca le paritarie

da tuttoscuola.com

Binetti (Udc): il decreto Sblocca Italia blocca le paritarie

Il decreto Sblocca Italia blocca i finanziamenti alle scuole paritarie, e obbligherà molte a chiudere. Si tratta di 220 milioni di euro, che rappresentano il saldo dei contributi 2014 e che le scuole hanno già impegnato per finanziare le attività didattiche e pagare gli insegnanti. Le famiglie che hanno scelto per i propri figli una scuola paritaria, esercitando un diritto riconosciuto dalla Costituzione e più volte ricordato anche a Strasburgo dalla Corte dei Diritti umani, esprimono una forte preoccupazione“. Lo dichiara in una nota, ripresa dall’agenzia Dire, la deputata dell’Udc Paola Binetti.

L’art. 42– sottolinea Binetti- blocca anche i fondi per le borse di studio, per l’integrazione dei disabili e per l’erogazione gratuita dei libri di testo alle famiglie povere. Solo l’Italia sembra chiusa in un silenzio ostile davanti alla scuola paritaria, a cui di anno in anno sottrae ossigeno. La preoccupazione dei gestori e delle famiglie è aggravata dalle disposizioni contenute nella Legge di Stabilità. Per le scuole paritarie è una condanna a morte“, conclude la parlamentare.

Individuato in Delia Campanelli il nuovo direttore dell’USR Lombardia

da tuttoscuola.com

Individuato in Delia Campanelli il nuovo direttore dell’USR Lombardia

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha individuato il nuovo Direttore Generale per l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. Si tratta della dottoressa Delia Campanelli, attualmente dirigente di II fascia del Miur.

Ne dà notizia lo stesso Ministero, precisando che “a seguito dell’avviso pubblicato lo scorso 2 settembre per la copertura del posto al Ministero dell’Istruzione sono arrivate 34 candidature” e che “la procedura prevede che su proposta del Ministro dell’Istruzione il Direttore Generale venga poi nominato con Dpcm“.

Tfa secondo ciclo, le iscrizioni scadono il 16/10. Per tutti

da tuttoscuola.com

Tfa secondo ciclo, le iscrizioni scadono il 16/10. Per tutti

Sono prorogati i termini di iscrizione al Tfa II ciclo. La nuova scadenza sono le ore 16 del 16 ottobre. Ne dà notizia l’ispettore scolastico Max Bruschi dai propri account Facebook e Twitter.

La precedente scadenza era, per la maggior parte delle classi di concorso, il 10 ottobre. Con la nuova scadenza, i termini si equiparano, per tutte le classi di concorso, a quelle  Afam.

Bruschi precisa che a breve la nuova scadenza sarà caricata sui siti del Miur e del Cineca. In tarda serata, il Ministero ne ha dato comunicazione dal suo sito Web.

Studenti lanciano la ‘mobilitazione’ del 10 ottobre

da tuttoscuola.com

Studenti lanciano la ‘mobilitazione’ del 10 ottobre

Gli studenti della Rete Studenti Medi preparano il campo in vista della discesa in piazza di venerdì 10 ottobre. Una nota della Rete riferisce che oggi, in oltre 80 città, ci sono state “iniziative all’entrata di scuola e ce ne saranno nel pomeriggio per lanciare la mobilitazione del 10 ottobre”,

Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete, non esita a ripetere questa espressione militar-sindacale: “Oggi è la giornata nazionale di lancio della mobilitazione studentesca del 10 ottobre. Gli studenti hanno organizzato blitz notturni per appendere degli striscioni con il nostro slogan nei luoghi simbolo delle città, hanno organizzato assemblee a scuola, nelle piazze e riunioni. Tutto per creare una vera partecipazione e un reale coinvolgimento sui temi degli studenti che scenderanno in piazza venerdì”.

Continua Irone: “Saremo nelle piazze il 10 ottobre per ribadire che la ‘Grande Bellezza’ di questo paese sono la scuola, gli studenti e gli altri luoghi che vivono quotidianamente. Le scuole vivono una condizione precaria, la didattica non è più adeguata a formare i cittadini del domani, il sistema del diritto allo studio non è in grado di permettere a tutti di assolvere anche solo l’obbligo scolastico”.

La dichiarazione del portavoce della Rete si conclude con una serie di richieste: “Vogliamo la legge quadro nazionale sul diritto allo studio, la riforma dei cicli, potenziamento e accesso dei servizi, l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, una maggiore rappresentanza degli studenti all’interno degli organi collegiali della scuola. Tutte cose che, attualmente, nel Piano Scuola non sono previste”.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 235

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 235 del 9-10-2014

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

DECRETO 30 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Sintell Soc. Coop. a r.l.
in liquidazione», in Mestre e nomina del commissario liquidatore.
(14A07672)

 

 

Pag. 1

 

 

 

DECRETO 30 luglio 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «CIM Onlus societa’
cooperativa sociale», in Montecchio Emilia e nomina del commissario
liquidatore. (14A07673)

 

 

Pag. 1

 

 

 

DECRETO 8 settembre 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Societa’ cooperativa di
abitazione 1 Maggio», in Barzano’ e nomina del commissario
liquidatore. (14A07638)

 

 

Pag. 2

 

 

 

DECRETO 8 settembre 2014


Liquidazione coatta amministrativa della «Arcadia societa’
cooperativa enunciabile anche Arcadia soc. coop. in liquidazione», in
Piacenza e nomina del commissario liquidatore. (14A07639)

 

 

Pag. 3

 

 

 

DECRETO 22 settembre 2014


Sostituzione del commissario liquidatore della societa’ «Coop.
Risorse Lavoro S.C. A R.L.» in Gavirate. (14A07667)

 

 

Pag. 4

 

 

 

DECRETO 24 settembre 2014


Scioglimento della «New Classic Societa’ cooperativa» in Pianezza e
nomina del commissario liquidatore. (14A07668)

 

 

Pag. 4

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 

DETERMINA 19 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Imnovid»
(pomalidomide) ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1003/2014). (14A07578)

 

 

Pag. 5

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Fluimucil»
(acetilcisteina), ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1023/2014). (14A07579)

 

 

Pag. 6

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Differin» (adapalene)
ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1024/2014). (14A07580)

 

 

Pag. 7

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Triatec» (ramipril)
ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1025/2014). (14A07581)

 

 

Pag. 8

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale per uso umano «Pantorc»
(pantoprazolo) ai sensi dell’art. 8, comma 10, della legge 24
dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1028/2014). (14A07582)

 

 

Pag. 9

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale «Metformina DOC Generici», ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1034/2014). (14A07583)

 

 

Pag. 10

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale «Losartan e Idroclorotiazide
Tecnigen» (losartan e idroclorotiazide), ai sensi dell’articolo 8,
comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n.
1035/2014). (14A07584)

 

 

Pag. 12

 

 

 

DETERMINA 26 settembre 2014


Riclassificazione del medicinale «Cardura» (doxazosina), ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 1037/2014). (14A07585)

 

 

Pag. 13

 

 

SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA

 

DECRETO 12 settembre 2014


Modifiche allo Statuto. (14A07482)

 

 

Pag. 14

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Nanoalbumon» (14A07556)

 

 

Pag. 25

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Nanoalbumon» (14A07557)

 

 

Pag. 25

 

 

 

COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ del medicinale per uso umano «Zoref».
(14A07586)

 

 

Pag. 25

 

 

 

COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ del medicinale per uso umano
«Levoxigram». (14A07587)

 

 

Pag. 25

 

 

 

COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ del medicinale per uso umano «Alghedon».
(14A07588)

 

 

Pag. 26

 

 

 

COMUNICATO


Trasferimento di titolarita’ del medicinale per uso umano
«Nebistalin». (14A07589)

 

 

Pag. 26

 

 

 

COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Diosmectal».
(14A07590)

 

 

Pag. 26

 

 

 

COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Efferalgan».
(14A07591)

 

 

Pag. 27

 

 

 

COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Efferalgan».
(14A07592)

 

 

Pag. 27

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’importazione parallela del medicinale per uso
umano «Zirtec». (14A07602)

 

 

Pag. 27

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’importazione parallela del medicinale per uso
umano «Muscoril». (14A07603)

 

 

Pag. 28

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’importazione parallela del medicinale per uso
umano «Muscoril». (14A07604)

 

 

Pag. 28

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura
nazionale, del medicinale per uso umano «Amlodipina Tecnigen».
(14A07605)

 

 

Pag. 29

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura
nazionale, del medicinale per uso umano «Delius». (14A07606)

 

 

Pag. 29

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura
nazionale, del medicinale per uso umano «Ramipril Tecnigen».
(14A07607)

 

 

Pag. 29

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura
nazionale, del medicinale per uso umano «Ciprofloxacina Tecnigen».
(14A07608)

 

 

Pag. 29

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura
nazionale, del medicinale per uso umano «Simvastatina Tecnigen».
(14A07609)

 

 

Pag. 30

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione secondo procedura nazionale
del medicinale per uso umano «Citredici Ubt Kit». (14A07610)

 

 

Pag. 30

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’importazione parallela del medicinale per uso
umano «Gentalyn Beta». (14A07611)

 

 

Pag. 30

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura di mutuo
riconoscimento, del medicinale per uso umano «Telmisartan Zentiva».
(14A07612)

 

 

Pag. 31

 

 

 

COMUNICATO


Variazione di tipo II all’autorizzazione, secondo procedura di mutuo
riconoscimento, del medicinale per uso umano «Fluorouracile AHCL».
(14A07613)

 

 

Pag. 31

 

 

 

COMUNICATO


Grouping di variazioni all’autorizzazione, secondo procedura di mutuo
riconoscimento, del medicinale per uso umano «Oralair». (14A07614)

 

 

Pag. 31

 

 

 

COMUNICATO


Modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Amlodipina Ratiopharm». (14A07615)

 

 

Pag. 31

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Escitalopram Bluefish». (14A07616)

 

 

Pag. 31

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Afluria» (14A07812)

 

 

Pag. 33

 

 

BANCA D’ITALIA

 

COMUNICATO


Chiusura dell’amministrazione straordinaria della Banca Popolare di
Spoleto S.p.A., in Spoleto (14A07670)

 

 

Pag. 34

 

 

 

COMUNICATO


Dimissioni di un Commissario straordinario dell’Istituto per il
Credito Sportivo – Ente di diritto pubblico in amministrazione
straordinaria. (14A07671)

 

 

Pag. 34

 

 

 

COMUNICATO


Chiusura dell’amministrazione straordinaria della Banca di Credito
Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari Societa’ Cooperativa,
in Alberobello. (14A07674)

 

 

Pag. 34

 

 

 

COMUNICATO


Nomina degli Organi straordinari del Credito Trevigiano – Banca di
Credito Cooperativo – Societa’ Cooperativa, in Vedelago, in
amministrazione straordinaria. (14A07676)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 

COMUNICATO


Scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e di
controllo e messa in amministrazione straordinaria del Credito
Trevigiano – Banca di Credito Cooperativo – Societa’ Cooperativa, in
Vedelago. (14A07675)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 

COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 105/2014 adottata dal Consiglio di
amministrazione dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i
consulenti del lavoro in data 23 luglio 2014. (14A07677)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Approvazione della delibera adottata dal consiglio di amministrazione
della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri
ed architetti liberi professionisti in data 24 luglio 2014.
(14A07678)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Approvazione della delibera adottata dal comitato dei delegati della
Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed
architetti liberi professionisti in data 26-27 giugno 2014.
(14A07679)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Approvazione della delibera adottata dal consiglio di amministrazione
della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e
dei periti commerciali in data 25 giugno 2014. (14A07680)

 

 

Pag. 35

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

COMUNICATO


Avvio del procedimento per lo scioglimento, senza nomina di
commissario liquidatore, di n. 243 societa’ cooperative aventi sede
nelle regioni: Puglia, Sardegna e Toscana. (Avviso n. 5/SC/2014).
(14A07669)

 

 

Pag. 35

China-Italy Science, Technology and Innovation Week

Prorogata al 9 Ottobre la call per partecipare alla China-Italy Science, Technology and Innovation Week

Nell’ambito del V China-Italy Innovation Forum (Ciif)  e dell’VIII Sino Italian Exchange Event ( Siee), si svolgerà la China – Italy Science & Technology Week (Napoli 13-14, Milano 16, Missioni Territoriali 15 – 17 ottobre 2014) finalizzata a promuovere la collaborazione italo-cinese in ambito scientifico e tecnologico.

Possono partecipare all’evento  le imprese e tutti i soggetti pubblici e privati (centri di ricerca, università, distretti innovativi, cluster impresa-ricerca, parchi scientifici e tecnologici etc.) con una sede in Italia, attivi nell’innovazione di prodotto, processo o nella ricerca scientifica e tecnologica e che hanno interesse a confrontarsi con potenziali clienti o partner della Repubblica Popolare Cinese. Data di Scadenza per l’iscrizione: prorogata al 9 ottobre 2014.  La call e il  programma sono pubblicati  sul sito dedicato:

www.cittadellascienza.it/siee

Smart Education & Technology Days – 3 giorni per la scuola

Smart education e techonology days, al via la “3 Giorni per la scuola”, a Napoli

Al via la XII edizione della “3 giorni per la scuola – Smart education e technology days”, l’appuntamento annuale dedicato ai docenti e ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, agli studenti, agli educatori e ai formatori. La convention, a Napoli da oggi fino a sabato, 11 ottobre, è promossa dal Miur e dalla Fondazione Idis-Città della Scienza, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania. Vuole proporre una riflessione sulle eccellenze scolastiche che si adoperano per sostenere e seguire il mondo che cambia e formare i cittadini del futuro

La scuola e le sue sfide a Città della Scienza, Napoli 9-11 ottobre

Intrecciare le eccellenze della scuola italiana che funziona -con uno sguardo particolare ai legami con l’innovazione e la tecnologia- e moltiplicarle in territori nuovi e diversi, in tutto il Paese, da Nord a Sud. Questo la formula di “Smart Education & Technology Days – 3 giorni per la scuola”, l’evento, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, interamente dedicato alla scuola, ai suoi saperi ed alle sue sfide, che si terrà nei giorni 9,10 e 11 ottobre 2014 a Città della Scienza di Napoli.

Città della Scienza di Napoli, il primo museo interattivo italiano, realizza “Smart Education” perdare la parola alla scuola: in un articolato programma che affianca sessioni plenarie di discussione a workshop tematici e seminari, 8000 docenti da tutt’Italia si raccontano e raccontano al Paese in che direzione e su quali gambe si muove l’istruzione pubblica. Per tre giorni fittissimi saranno gli insegnanti a dare voce alla scuola “che va”, a quella parte, tutt’altro che residuale, dell’educazione pubblica in grado di elaborare modelli efficaci e tradurli in buone pratiche da condividere, ma anche di produrre una cultura della pedagogia innovativa, che utilizza in modo intelligente le nuove tecnologie.
Al centro della riflessione dell’edizione 2014 della “Smart Education & Technology Days” c’è infatti l’indagine sul rapporto tra educazione ed innovazione, tra apprendimento e tecnologia. Tutti i materiali e le best practices presentate dalla scuole in tema di didattica scientifica saranno pubblicate sul portale dedicato “Zona Scienze”, nato dalla collaborazione tra DeAgostini e Città della Scienza con l’obiettivo di diffondere le ricerche e le migliori esperienze didattiche in tema scientifico favorendo la discussione, le sinergie e l’arricchimento della didattica scientifica nelle scuole. Accanto ai workshop e ai seminari, la “Smart Education & Technology Days” presenta una vasta area espositiva dedicata ad Istituzioni, Enti di ricerca, Università, aziende ed editori, qui i docenti possono incontrare direttamente il mondo dell’impresa, della produzione di beni e servizi rivolti alla didattica e coniugare le più avanzate proposte del settore alle proprie specifiche esigenze formative. Novità di quest’anno sarà il “Picnic della Scienza e della Tecnologia”, uno spazio esclusivamente dedicato agli studenti che, selezionati tramite bando, potranno esporre proprie realizzazioni di esperimenti ed installazioni scientifiche e tecnologiche. “Smart Education” vuole essere, da quest’anno, anche un’occasione recuperare spazi per il protagonismo dei giovani e perché esso sia anche condiviso ed intrecciato con quello degli adulti.

Ospiti principali della manifestazione saranno quest’anno:

Andrea Ballabio, presidente Tigem/Telethon
Ciro Ciliberto, Presidente Unione Matematica Italiana
Alessandra Poggiani, Direttore generale Agenzia Italia Digitale
Gruppo docenti virtuali
Luca Mainetti, Università del Salento, esperto di Smart Education
Marco Rossi Doria, già Sottosegretario e fondatore dei Maestri di strada
David Newman, Segretario Generale Assobioplastiche

Tra gli eventi più significativi in programma:

Il seminario di Beatrice Lami e Giorgia Bassi -rispettivamente coordinatrice del progetto Ludoteca del Registro.it e coorganizatrice dei cicli formativi della Ludoteca del Registro .it.- che illustra il progetto Ludoteca .it promosso dal Registro .it, dell’Istituto di Informatica del Cnr con l’obiettivo di diffondere tra i bambini delle scuole primarie l’utilizzo consapevole e sicuro della Rete. Saranno presentati i dati raccolti nell’anno scolastico 2013/2014 in circa 80 classi di scuole primarie e secondarie di primo grado, utili per capire il rapporto dei ragazzi con internet e le nuove tecnologie.

GARR -la rete nazionale a banda ultralarga dedicata al mondo dell’istruzione e della ricerca che offre connettività ad altissime prestazioni e permette collaborazioni multidisciplinari tra studenti, docenti e ricercatori di tutto il mondo- lancia il progetto GARR-X Progress per il potenziamento strutturale nelle Regioni della Convergenza (Campania, Calabira, Sicilia e Puglia) finanziato dal MIUR nell’ambito del Piano di Azione e Coesione. L’obiettivo è realizzare una rete di nuova generazione completamente in fibra ottica dando vita a un’infrastruttura digitale integrata sul territorio delle 4 Regioni con un ambiente collaborativo all’avanguardia per il calcolo e l’archiviazione distribuito, a beneficio della comunità della Ricerca, dell’Università e della Scuola, e degli attori pubblici e privati presenti sul territorio. Il progetto comprende un piano di formazione destinato a varie figure sia tecniche che manageriali al fine di diffondere le competenze necessarie ad utilizzare al meglio il potenziale dell’infrastruttura.

HOC-LAB

HOC-LAB è un laboratorio multi-disciplinare del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Polo di Como del Politecnico di Milano, specializzato nello sviluppo di metodologie e strumenti per la comunicazione multimediale, con particolare attenzione ai settori dei beni culturali e della scuola.
Nel campo della didattica supportata dalle tecnologie, HOC-LAB ha erogato servizi che hanno coinvolto più di 60.000 studenti di 3 continenti.
Alla Smart Education HOC-LAB- quale partner ufficiale di EXPO2015 per il “Progetto Scuola”- presenta PoliCulturaEXPO2015, una competizione basata sullo storytelling digitale in italiano e in inglese. HOC-LAB è inoltre partner del “visionary team” di Mozilla per la diffusione dei Badge nell’educazione formale e informale.

Tabby TRIP in EU

un progetto europeo per la prevenzione del rischio dal cyberbullismo e cyber vittimizzazione che ha visto la realizzazione del videogioco educativo “Tabby Plays: cyberbullying gameover”, realizzato dall’Istituto “ I .I.S.S. Francesco Saverio Nitti di Napoli ”. Il videogioco educativo “Tabby Plays: cyberbullying gameover” persegue il cambiamento negli atteggiamenti degli adolescenti nei confronti del cyberbullismo e favorisce l’acquisizione di strategie adeguate al corretto utilizzo della rete. Esso simula la vita reale degli adolescenti, i quali all’interno dell’ambiente virtuale di gioco possono interagire con gli altri giocatori e con gli insegnanti Il videogioco, consente di monitorare i progressi ottenuti dagli studenti nel gioco, e di ottenere un feedback relativo al loro processo di apprendimento.