CONCLUSO IL X CONGRESSO

CONCLUSO IL X CONGRESSO ANP

Il X Congresso ANP, celebrato a Roma dall’11 al 14 dicembre 2014, ha confermato Giorgio Rembado alla guida dell’associazione. L’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della scuola), costituita nel 1987 come Associazione Nazionale Presidi, si è aperta con questo Congresso alla rappresentanza di tutte le dirigenze pubbliche, riconoscendo in ciò l’esigenza di riaffermare l’unicità della funzione dirigenziale in tutte le Pubbliche Amministrazioni.

64,1 milioni per supplenze brevi

Scuola, Faraone: 64,1 milioni per supplenze brevi segnale che governo investe su scuola

“Lo stanziamento di 64, 1 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi, deciso ieri dal Consiglio dei Ministri, è un gesto politico di grande rilevanza. È un chiaro segnale che questo governo sta investendo molto nella scuola e non intende penalizzare chi, come i docenti e il personale Ausiliario Tecnico e Amministrativo, lavora ogni giorno per il funzionamento dei nostri istituti”.
Così il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone commenta il via libera, ieri, in Consiglio dei Ministri allo stanziamento di 64,1 milioni di euro aggiuntivi per il pagamento di circa 20.000 supplenze brevi, effettuate da settembre a novembre 2014. Una copertura decisa in via d’urgenza, ricorrendo a un decreto legge, che non intacca il bilancio del Ministero all’Istruzione e che anticipa il pagamento degli stipendi dei supplenti, altrimenti rinviato di qualche mese.

“Il governo – conclude Faraone – si è fatto carico di questo problema, a dimostrazione del fatto che non tutto può essere affrontato e risolto in termini contabili. Stiamo costruendo la buona scuola giorno dopo giorno perché è una nostra priorità. Questa ne è un’ulteriore prova”.

A SPERIMENTAZIONE DEL LICEO BREVE AL “FLACCO” DI BARI: INNOVAZIONE O RIDUZIONISMO?

LA SPERIMENTAZIONE DEL LICEO BREVE AL “FLACCO” DI BARI: INNOVAZIONE O RIDUZIONISMO?

Il Liceo Classico “Flacco” di Bari è fra le pochissime scuole italiane ad aver avviato quest’anno
la sperimentazione del liceo breve, su autorizzazione dell’ex ministro dell’Istruzione, Carrozza.
Queste sperimentazioni, che riducono a quattro anni la durata del “superiore”, sono nate,
come succede ormai troppo spesso, senza alcuna condivisione né a livello nazionale né locale
con chi la scuola la vive e la rappresenta. Innanzitutto, la sperimentazione non ha ricevuto il
parere, previsto dalla legge, del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI). Per
questo motivo la FLC CGIL ha impugnato i decreti di avvio della sperimentazione e, lo scorso
16 settembre, il TAR Lazio ha accolto il ricorso dichiarando illegittimo il provvedimento.
L’11 dicembre scorso la FLC CGIL di Bari ha organizzato proprio presso il Liceo “Flacco” un
incontro sull’argomento. Il dibattito è stato interessante e approfondito e ha visto gli
interventi di esponenti della FLC nazionale, regionale e provinciale, nonché di docenti,
studenti (la rappresentante provinciale dell’UDS) e genitori.
Quali sono le principali tesi a sostegno della sperimentazione? La durata quadriennale
darebbe un vantaggio ai nostri ragazzi, che in Europa sarebbero tra gli ultimi ad inserirsi nel
mondo lavorativo. Ci chiediamo a quale idea di educazione e formazione ci stiamo ispirando.
Consideriamo la scuola un mero luogo di preparazione al lavoro o non, piuttosto, un presidio
di formazione, convivenza civile, cultura, inclusione, legalità? Soprattutto l’indirizzo liceale
rimane, nel panorama scolastico italiano, uno dei pochi luoghi in cui si riesca ancora a
valorizzare la formazione globale dello studente, senza forzarne una precoce finalizzazione
alla sola prospettiva lavorativa. Tra l’altro, solo il 50% dei sistemi formativi europei prevede
una durata ridotta del percorso.
E’ estremamente condivisibile l’altro perno di questa sperimentazione: l’idea che la didattica
nella scuola italiana debba essere migliorata, implementando la laboratorialità, aprendosi a
metodi più efficaci e più organici. E, proprio perché siamo convinti dell’importanza di questo
tema, riteniamo imprescindibile che i processi di rinnovamento coinvolgano l’intero sistema
scolastico. Bene la didattica laboratoriale, bene le compresenze, ma perché solo qui e ora, e
perché non cominciare da quegli indirizzi (professionali e tecnici) e da quegli ordini di scuola
(primaria su tutti) che istituzionalmente le prevedono e che, dal riordino della Gelmini in poi e
soprattutto a Bari, ne hanno conosciuto una drastica riduzione con tutte le conseguenze del
caso (riduzione del tempo scuola, della laboratorialità, della personalizzazione dell’offerta
formativa)?
Tagliare un anno di scuola è ben più che una sperimentazione e rischia di costituire, invece, un
salto nel buio, al quale non possiamo esporre degli studenti senza che un progetto di questa
portata sia approfondito, discusso, condiviso. Il mancato parere del CNPI, il cui ruolo è stato
progressivamente svuotato, non va accettato con una semplice presa d’atto. In sostituzione di
un organismo che avrebbe potuto dare un contributo in termini pedagogici e didattici al
dibattito sulla scuola, ora gli interlocutori più considerati sono la Fondazione Agnelli e la
TreEllle. Dobbiamo tornare a pretendere che gli addetti ai lavori e i loro rappresentanti
abbiano spazi istituzionali di ascolto.
Quale sarà il carico di aspettative che peserà sugli studenti selezionati alla frequenza (i BES
sono esclusi dal novero?) e sui loro docenti (anche loro selezionati? In base a quale criterio e
con quali modalità?). Un indirizzo di liceo che basa la sua ragion d’essere sulla durata
abbreviata non potrà che esasperare la discussione sulla bocciatura, traducendosi, a seconda
delle scelte della politica d’Istituto, o in una pressione ansiogena sugli studenti e sulle loro
prestazioni o in un condizionamento delle scelte valutative dei docenti. Il rischio, insomma,
senza una ponderata riflessione preliminare (che si è già persa l’occasione di operare), è di
comprimere gli stessi standard del liceo quinquennale in quattro anni o di abbassarne la
qualità.
Dopo la politica devastante della Gelmini, in una situazione in cui il MIUR è sempre e
comunque “commissariato” dal MEF, non possiamo fidarci, non possiamo esimerci dal
vigilare e criticare, quando è necessario.
La Gelmini sosteneva che gli studenti italiani stavano troppe ore a scuola e, infatti, ha ridotto
gli orari (e le ore di laboratorio in primis). Adesso si dice che gli studenti stanno a scuola
troppi anni. La sensazione è che, una volta di più, l’obiettivo sia il risparmio di risorse; infatti è
facilmente intuibile come questi percorsi portino a drastiche riduzioni di docenti.
Insomma, siamo alle solite: tentiamo di tirare la coperta da ogni parte, di tenderla fino allo
stremo e ogni volta, col fiato sospeso, stiamo lì a pensare: “Vediamo se resiste anche questa
volta!”.
Lo ribadiamo: l’unico serio argomento su cui dibattere non è “quanto si sta a scuola”, ma
“come”. Ed è su questo che dovrebbero riprendere la parola i collegi dei docenti, le
associazioni di categoria, i sindacati, gli studenti e le loro famiglie; tutto un mondo che ha a
cuore l’istruzione pubblica e statale italiana e che non vede l’ora di essere coinvolta. Dei
processi autoritari, dei tagli, della propaganda, ci siamo stancati.
Proprio per questo la nostra organizzazione continuerà ad opporsi all’ennesima picconata
che, per vie sperimentali, si tenta di portare all’ordinamento scolastico, non solo seguendo da
vicino il contenzioso; torneremo costantemente a verificare che il rispetto delle norme e delle
sentenze, il coinvolgimento dei soggetti istituzionali e il dibattito professionale e pubblico su
questa vicenda non siano meri adempimenti formali, come finora accaduto.

Ezio Falco
Segreteria FLC CGIL Bari

Premio di Lettura Dantesca tutte le scuole del mondo

Loescher e Accademia della Crusca invitano al premio di Lettura Dantesca tutte le scuole del mondo

Diventa internazionale il premio  “La Selva, il Monte, le Stelle”, nato per promuovere la conoscenza della Divina Commedia tra gli studenti

Torino, 10 dicembre 2014 – Rileggere i versi di Dante ai giorni nostri e con l’ausilio dei nuovi media, per riscoprire l’attualità della Divina Commedia e la sua capacità immutata di parlare a tutte le generazioni. Questo l’intento del premio di Lettura Dantesca promosso da Loescher editore e dall’Accademia della Crusca per il terzo anno consecutivo. L’edizione 2015 del premio “La Selva, il Monte, le Stelle” apre le porte alle scuole di tutto il mondo, rivolgendosi per la prima volta anche a chi studia italiano all’estero.

Il progetto di Loescher Editore e dell’Accademia della Crusca si propone di completare la lettura dell’intera Divina Commedia: quest’anno ogni partecipante potrà “prenotare” uno dei canti disponibili dell’Opera, non ancora realizzati nelle precedenti edizioni, leggerlo o recitarlo, e quindi caricare il filmato sul sito www.loescher.it/dante entro il 13 aprile 2015. Tutti coloro che hanno già partecipato potranno nuovamente presentarsi.

Lo scorso anno  la risposta delle scuole è stata superiore a ogni aspettativa e sono giunti anche contributi fuori concorso dall’estero, un segno importante di attenzione all’opera di Dante e di volontà di partecipazione da parte di chi studia italiano all’estero. I contributi dell’edizione 2013 hanno attualizzato la Divina Commedia, mettendo in scena un contemporaneo Inferno Party o trasformando i versi danteschi nel videogioco Super Dante Bros, dimostrando la capacità di destreggiarsi tra i grandi classici della letteratura e i nuovi media.

“Dante si rivela ogni anno la chiave che permette agli studenti di lavorare per competenze e di mostrare le loro capacità creative –  spiega Marco Griffa, Direttore Generale di Loescher Editore – e questo ci incoraggia a riproporre l’iniziativa e a perseguire l’ambizioso obiettivo di far rileggere le tre Cantiche della Divina Commedia”.

Ogni filmato sarà sottoposto a una triplice giuria, composta da Loescher, dal Comitato scientifico dell’Accademia della Crusca e da quella popolare: chiunque, collegandosi al sito dante.loescher.it potrà esprimere la propria preferenza. I tre vincitori riceveranno un premio in denaro di 1.000 euro da devolvere a una ONLUS, e la premiazione avrà luogo a maggio in occasione del XXVIII Salone Internazionale del Libro di Torino. In caso di vittoria da parte di concorrenti non residenti sul territorio italiano, l’importo sarà devoluto a Emergency.

Nel 2015 si celebreranno i 750 anni dalla nascita di Dante “Tutto il mondo – ricorda Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca – si sta preparando a ricordare la figura di quell’uomo straordinario, che ha illuminato il cammino dell’umanità e ha dato a noi Italiani la coscienza della nostra civiltà. Attraverso questo concorso giovani di tutto il mondo s’incontreranno per scambiarsi un saluto con i suoi versi e la sua lingua”.

Qui il link al video con i lavori presentati nella scorsa edizione http://goo.gl/cAakB8

Scuola, fondi tagliati per 10 milioni: “Test Invalsi a rischio nel 2015″

da Il Fatto Quotidiano

Scuola, fondi tagliati per 10 milioni: “Test Invalsi a rischio nel 2015″

I finanziamenti stanziati per le attività del prossimo anno nella legge di Stabilità sono stati stralciati dalla Commissione Bilancio della Camera. Nelle casse dell’istituto restano soli 4 milioni. In Olanda l’ente equivalente può contare su 600 dipendenti e un budget di 120 milioni

Registri on line poco sicuri? Il problema esiste

da La Tecnica della Scuola

Registri on line poco sicuri? Il problema esiste

Secondo il capo della Procura per i minorenni dell’Emilia-Romagna, Ugo Pastore, esiste un tema di attenzione e di sicurezza: bisogna capire se questi sistemi sono effettivamente permeabili. Da verificare anche consistenza delle strutture informatiche e di connessione a disposizione delle scuole.

Ha scatenato reazioni a catena la notizia degli studenti ‘hacker’ di una scuola di Bologna, capaci di violare le password del registro informatico dei loro docenti per alzare lievemente i voti loro e dei compagni. Al di là dell’ennesimo episodio di ‘intrufolamento’ e di tentativo di forzare i voti assegnati dal consiglio di classe, con conseguente denuncia di 13 ragazzi coinvolti, si teme per la fragilità dei sistemi informatici messi su da non poche scuole per gestire elettronicamente valutazioni e registri di classe da decenni scritti su carta.

Il problema, in ogni caso, esiste. E tocca anche altre tematiche, come la lesione della privacy e la consistenza delle strutture informatiche e di connessione a disposizione delle scuole italiane.

Secondo il capo della Procura per i minorenni dell’Emilia-Romagna, Ugo Pastore, intervistato dall’Ansa, “esiste un tema di attenzione e di sicurezza. Bisogna capire se questi sistemi sono effettivamente permeabili. Se lo sono, occorre allora che le scuole facciano dei passi per rafforzare la sicurezza, magari tarando i sistemi proprio in collaborazione con la Polizia postale. Faremo accertamenti in altre scuole della regione”, ha aggiunto il procuratore romagnolo. La speranza è che non esistano altre realtà di registri on line “forzati” dagli alunni.

Non esistono formule magiche per riformare la scuola

da La Tecnica della Scuola

Non esistono formule magiche per riformare la scuola

 

Lo sostiene Paolo Sestito, già presidente dell’Invalsi e ora responsabile del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, in una intervista ad “Avvenire”

Di fronte alle basse competenze prodotte dal nostro sistema educativo, “la valutazione delle scuole può grandemente aiutarlo a migliorarsi. Il Regolamento sulla valutazione definito dal governo non basta: occorre valutare (dall’esterno) i dirigenti scolastici, rimuovendo se necessario chi non rispetti certi standard, e fornire supporto e risorse alle scuole che operano in condizioni di contesto particolarmente difficili”: così l’ex presidente Invalsi che precisa pure: “Cose positive ce ne sono e tante nel nostro sistema educativo, che va avanti grazie a migliaia di docenti che, pur privi di riconoscimenti economici e professionali, vi operano con entusiasmo e dedizione”, ma “occorre valorizzare l’autonomia responsabile delle singole scuole per andare avanti”.

È un bene, per Sesisto,  superare il precariato, come sta tentando di fare il Governo Renzi, ma “non capisco però perché dimensionare l’aumento nelle posizioni di ruolo non ai fabbisogni effettivi ma al numero di ‘aventi diritto’ e, soprattutto, perché non usare l’occasione di un forte aumento del numero dei docenti di ruolo per mettere a punto un nuovo sistema di reclutamento, fortemente selettivo e che tenga anche conto della performance effettiva dei docenti, da mettere in prova per un periodo di tempo sufficientemente lungo, tramite un vero e proprio meccanismo di tenure track”.

L’ex presidente Invalsi fra l’altro non crede “che la scuola debba preparare a un lavoro, inteso come uno specifico posto di lavoro in una specifica azienda. La scuola deve però preparare alla vita adulta e il lavoro ne è parte essenziale”.

Se poi si vogliono fare riforme utili alla Nazione, Sestito sostiene che “Non esistono formule magiche. Sebbene io sia per certi versi un nostalgico della riforma dei cicli a suo tempo immaginata dal ministro Luigi Berlinguer. Si discute di come insegnanti meglio selezionati e meglio pagati possano essere più efficaci; di come l’autonomia responsabile delle singole scuole possa indurre queste a migliorarsi e di come, dando loro risorse commisurate ai loro bisogni effettivi (quindi parametrate alle eventuali difficoltà del contesto sociale ove operano) esse possano e debbano farsi carico di una didattica meno tradizionalmente trasmissiva e nozionistica e più flessibile e articolata, a supporto di chi rimane indietro, degli ormai tanti extracomunitari con maggiori difficoltà linguistiche, ma anche a stimolo delle cosiddette eccellenze”. “Spezzare un circolo vizioso richiede di operare su più fronti”.

Lo spezzone orario assegnato al docente titolare è legittimo

da La Tecnica della Scuola

 Lo spezzone orario assegnato al docente titolare è legittimo

Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Reggio Calabria chiamato a decidere su un ricorso di una docente alla quale l’orario di servizio era stato ripartito in 10 ore di cattedra e 8 a disposizione.

Non solo il dirigente scolastico decide, pur cercando di rispettare i criteri votati dal Consiglio d’Istituto, l’assegnazione dei docenti alle classi, ma se lo ritiene opportuno, e soprattutto al fine di ottimizzare al meglio le risorse professionali di cui dispone, può assegnare per l’intero anno scolastico, anche ad un docente titolare, uno spezzone orario con ore a disposizione.
A stabilirlo è una interessantissima sentenza del tribunale del lavoro di Reggio Calabria. Questa sentenza potrebbe rappresentare un prodromo significativo della capacità e competenza dirigenziale di sapere gestire l’organico, in modo funzionale ed autonomo, ottimizzando al meglio le risorse professionali di una scuola.
Si tratta del caso di una docente di matematica e fisica di un Liceo Scientifico che, pur non essendo ultima in graduatoria d’istituto, ha avuto assegnata una cattedra funzionale, composta di 10 ore di lezione frontale, ed 8 ore a disposizione. La docente non contenta della decisione presa dal dirigente scolastico, ha prodotto ricorso d’urgenza, ex. art.700 codice di procedura civile, chiedendo  di annullare e/o dichiarare illegittima tale decisione.
Chiedeva altresì di condannare l’Amministrazione, e di restituirle il legittimo diritto di avere assegnata una cattedra di 18 ore di lezione frontale. Il giudice del lavoro dott. Arturo D’Ingianna, ha ritenuto di non accogliere il provvedimento d’urgenza prodotto dalla ricorrente, osservando che non ve ne erano i presupposti. Infatti per il giudice mancano totalmente i due elementi fondanti dell’urgenza: il “fumus boni iuris” e il “periculum in mora”. Ma tale sentenza non si limita al rigetto dell’urgenza, entra nel merito specifico della contestazione della ricorrente, ritenendo coerente e legittima la procedura di assegnazione dei docenti alle classi effettuata dal dirigente scolastico. Di particolare significato sono alcuni passi della sentenza, in cui il giudice scrive che il dirigente scolastico, ai sensi del dlgs 297/94 e dell’art.25 dlgs 165/2001, ha il legittimo potere della gestione del personale, dell’assegnazione dei docenti alle classi e degli orari. Inoltre il giudice non ravvede, nella decisione del Ds di assegnare 10 ore di lezione frontale ed 8 ore a disposizione alla ricorrente, l’atto di dequalificare o ledere la dignità della persona. Nella sentenza si legge chiaramente che, l’assegnare ad un docente uno spezzone orario con il completamento orario a disposizione, non può essere considerato, per lo stesso insegnante, né mortificante e né può sminuirne la propria professionalità.
Inoltre il giudice sostiene che, l’orario complessivo di lavoro resta quello contrattuale, e che  la docente resta a lavorare nella stessa sede. In questa sentenza emergono del tutto infondate le lesioni alla salute e le incidenze negative psichiche e psicologiche. Infine la ricorrente è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio. Una sentenza che non mancherà di fare discutere, ma che mette dei paletti chiari sulle spettanze del dirigente scolastico ad assegnare le cattedre e le classi ai docenti, che anche se a malincuore devono eseguire l’ordine di servizio assegnato.

Congresso ANP: Rembado confermato presidente

da tuttoscuola.com

Congresso ANP: Rembado confermato presidente

Si è concluso a Roma, dopo quattro giorni di lavori, il X Congresso nazionale dell’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della scuola). L’ANP, costituita nel 1987 come Associazione Nazionale Presidi,  si è aperta con questo Congresso alla rappresentanza di tutte le dirigenze pubbliche, riconoscendo in ciò l’esigenza di riaffermare l’unicità della funzione dirigenziale in tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Il Congresso ha confermato Giorgio Rembado come Presidente dell’ANP nazionale e approvato un articolato documento finale che sarà pubblicato nelle prossime ore sul sito dell’Associazione (ww.anp.it) e del quale si fornisce qui di seguito un’anticipazione riguardante il paragrafo initolato “Linee dell’azione associativa per i prossimi anni”.

“Vogliamo perseguire con forza, decisione e tenacia quegli obiettivi che per primi abbiamo indicato, in parte raggiunto, ma non ancora completamente conseguito. In una sola espressione “accelerare nella coerenza”.

Ne discendono le seguenti priorità:

1. dare piena attuazione all’autonomia scolastica respingendo ogni tentativo di ritorno a forme più o meno dichiarate di centralismo;

2. accettare consapevolmente le responsabilità connesse all’esercizio dell’autonomia scolastica, reclamando poteri, strumenti e risorse che ne rendano possibile la piena assunzione;

3. ridefinire il profilo del dirigente, evidenziandone i caratteri fondanti e le leve gestionali, rifiutando ogni “atipicità”, rivendicandone l’appartenenza a pieno titolo alla Dirigenza Pubblica senza ulteriori aggettivazioni;

4. ridefinire il profilo del docente nella Scuola autonoma integrando le conoscenze disciplinari con il rafforzamento delle competenze relazionali, comunicative, di gestione dei gruppi e con la valorizzazione dell’orientamento all’innovazione;

5. radicare negli ordinamenti i concetti di merito, di premialità, di carriera, muovendosi nella direzione del middle management, oggi particolarmente mortificato dalle scelte legislative recentemente proposte;

6. promuovere strategie finalizzate a prevenire e ridurre la dispersione scolastica e a garantire il successo formativo sostanziale,  e non solo formale, dei nostri giovani, attraverso una gestione realmente flessibile dei percorsi curricolari raccordata anche al mondo del lavoro.”

64,1 milioni per supplenze brevi

da tuttoscuola.com

Lo ha deciso l’ultimo Consiglio dei ministri
64,1 milioni per supplenze brevi
Faraone: un segnale della volontà di investire nella scuola

Lo stanziamento di 64, 1 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi, deciso dal Consiglio dei Ministri, è un gesto politico di grande rilevanza. È un chiaro segnale che questo governo sta investendo molto nella scuola e non intende penalizzare chi, come i docenti e il personale Ausiliario Tecnico e Amministrativo, lavora ogni giorno per il funzionamento dei nostri istituti”.

Così il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone commenta il via libera dal parte  del Consiglio dei Ministri, allo stanziamento di 64,1 milioni di euro aggiuntivi per il pagamento di circa 20.000 supplenze brevi, effettuate da settembre a novembre 2014. Una copertura decisa in via d’urgenza, ricorrendo a un decreto legge, che non intacca il bilancio del Ministero all’Istruzione e che anticipa il pagamento degli stipendi dei supplenti, altrimenti rinviato di qualche mese.

Il governo – sottolinea Faraone – si è fatto carico di questo problema, a dimostrazione del fatto che non tutto può essere affrontato e risolto in termini contabili. Stiamo costruendo la buona scuola giorno dopo giorno perché è una nostra priorità. Questa ne è un’ulteriore prova”.

Avviso 15 dicembre 2014, AOODGOSV Prot n. 7917

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
D.G. per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del S.N.L

Società Filosofica Italiana
ROMA
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
Università di MESSINA
Centro Internazionale Insubrico Cattaneo-Preti
Progetto Giovani Pensatori
VARESE
Corso di Studi in Scienze dell’educazione, DISUFF
Università di SALERNO
Liceo Statale Cornelio Tacito
ROMA

Nota 15 dicembre 2014, AOODGOSV Prot n. 7917

Oggetto: Procedura di affidamento in economia, per la realizzazione delle Olimpiadi di Filosofia che di svolgeranno a Roma – marzo 2015

Educazione alla Shoah

Educazione alla Shoah, lunedì 15 dicembre il Simposio Europeo
Le migliori prassi e metodologie a confronto per creare una rete tra i Paesi Ue

Fare il punto sulle attività promosse nell’ambito dell’educazione alla Shoah in Italia e nei paesi dell’Unione Europea e, al tempo stesso, attivare un confronto sulle metodologie e le prassi consolidate. Sono due degli obiettivi del Simposio Europeo “Stabilire una rete europea per l’insegnamento sull’educazione alla Shoah”, promosso nell’ambito del semestre italiano di Presidenza europea. L’evento si terrà lunedì 15 dicembre 2014, dalle ore 9.15, presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, in via Arco dè Tolomei 1, a Roma. E’ realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme e con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei).

All’iniziativa, che sarà aperta dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, interverranno il Ministro dell’Istruzione e degli Affari Religiosi della Repubblica Ellenica, Andreas Loverdos, Il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Mario Giro, il Direttore della Scuola internazionale per gli studi sull’Olocausto Eyal Kaminka. E, ancora, Vince Szalay-Bobrovniczky, ambasciatore d’Ungheria in Austria e Capo delegazione IHRA e Renzo Gattegna, Presidente Ucei.
L’incontro vedrà la partecipazione anche di esperti, italiani e non, sul tema:
Shulamit Imber e David Silberklang dell’Istitituto Yad Vashem, Michele Sarfatti, Direttore del Centro di documentazione Ebraica Contemporanea e Paul Salmons, dell’Univesity College di Londra.
Nel pomeriggio verranno svolti diversi workshop nel corso dei quali i partecipanti approfondiranno le tematiche trattate e presenteranno le buone pratiche dei Paesi di appartenenza.

Con il Simposio il Miur intende approfondire il confronto su una tematica fortemente sentita nel nostro Paese, oltre che a livello internazionale. L’iniziativa ha l’ambizione di essere un ulteriore spunto per la creazione di una “rete” di docenti e di esperti che operino in una dimensione europea, per scambiarsi esperienze, informazioni e idee.
Sono stati invitati a partecipare, in rappresentanza di ogni Paese, due docenti scelti tra quelli che hanno condiviso, presso l’Istituto Yad Vashem, medesimi percorsi di formazione, nell’ambito della progettualità dell'”European Desk”.
Parteciperanno inoltre rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione della maggior parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, affinché la loro specifica esperienza possa favorire la creazione di una “rete” che sia efficace anche sul piano operativo.

A far da cornice al Simposio, una mostra con i lavori che gli studenti italiani hanno realizzato in questi anni nell’ambito del concorso “I giovani ricordano la Shoah” (l’iniziativa che il Miur promuove ormai ogni anno, in collaborazione con l’Ucei, e che quest’anno giunge alla sua XII edizione): una “buona pratica” che sta dando ottimi risultati in termini di studio, approfondimento critico e creatività in Italia.

Nota 15 dicembre 2014, AOODGRUF Prot. n. 18065

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Avviso 15 dicembre 2014

Si rende noto che sono stati già registrati dal competente Ufficio Centrale di Bilancio del MEF i Decreti di caricamento degli importi assegnati alle scuole in virtù del Decreto Legge approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2014 per i pagamenti dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale della scuola, per cui le singole scuole, in via straordinaria ed eccezionale, possono operare da subito sul sistema NOIPA, che rimarrà aperto fino alle ore 17 del 17 dicembre 2014.
A ciascuna scuola pertanto sono stati attribuiti e già comunicati con specifica nota, che si allega, gli importi disponibili per le operazioni.


Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie

All’Istituzione Scolastica XXX
E p.c. al Revisore dei conti del MIUR – per il tramite della scuola
All’U.S.R. competente per territorio
LORO SEDI

Oggetto: A.F. 2014 – comunicazione per pagamenti tramite Cedolino Unico spese supplenze brevi e saltuarie prestazioni rese fino a Novembre 2014 ( DDG n. 355 del 13 dicembre 2014)

Con la presente si comunica che, ai sensi di quanto disposto con il Decreto Legge approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2014, a codesta Istituzione scolastica è assegnata una risorsa finanziaria pari ad euro IMPORTO (LORDO DIPENDENTE) per il pagamento degli stipendi delle supplenze brevi e saltuarie del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario per le prestazioni rese, e non ancora retribuite, a partire dal mese di Settembre 2014 entro i limiti dell’importo indicato nella presente comunicazione.
Pertanto, in considerazione dell’eccezionalità della situazione venutasi a determinare, secondo quanto disposto dall’art. 2 comma 1 del predetto Decreto Legge 12 dicembre 2014, codesta istituzione scolastica è autorizzata a liquidare urgentemente le somme spettanti al personale sopra menzionato nel limite dell’importo disponibile sul POS (Punto Ordinante di Spesa), comprensivo dell’importo sopraindicato, che è in corso di registrazione a cura del competente Ufficio Centrale di Bilancio del MEF. Resta inteso che, con l’occasione, eventuali ulteriori importi per giacenze del POS, dovute ad assegnazioni già disposte per i contratti da settembre ad ottobre 2014 con i precedenti caricamenti, dovranno essere utilizzati contestualmente alla presente assegnazione fino al completo esaurimento delle disponibilità sul POS,
A tal fine si precisa che codesta istituzione scolastica potrà procedere con il caricamento dei contratti, nell’ipotesi in cui il caricamento stesso non fosse già stato effettuato, e con il calcolo del fabbisogno al lordo dipendente dando precedenza, qualora dovessero essere presenti, ai contratti stipulati e non liquidati dei mesi di settembre e ottobre 2014. Con riferimento ai contratti del mese di Novembre, si potrà procedere a liquidare, per tutti i contratti in essere, in proporzione una quota parte delle somme dovute fino a concorrenza dell’importo disponibile sul POS, quale tetto massimo spendibile dalla scuola.
Le competenze della restante quota del mese di novembre saranno pagate assieme alle competenze del mese di dicembre 2014 nell’esercizio finanziario 2015.
Infine si precisa che tutte le operazioni di cui sopra dovranno essere effettuate entro e non oltre la data di emissione speciale prevista eccezionalmente e perentoriamente per il17 dicembre p.v ore 17, in modo da soddisfare le esigenze del personale avente titolo, sempre fino a concorrenza dell’importo assegnato.
Il MEF-NoiPA procederà come di consueto alla liquidazione degli stipendi per il personale supplente breve e saltuario, comprensivi degli oneri fiscali e contributivi a carico del lavoratore.
Si rammenta che gli oneri riflessi saranno liquidati dal MEF-NoiPA direttamente e dunque codesta istituzione scolastica dovrà comunicare i compensi del suddetto personale al Lordo Dipendente.

Il Direttore Generale
Jacopo Greco