UNIVERSITA’ E RICERCA

ISTRUZIONE/ PUGLISI (PD) “UNIVERSITA’ E RICERCA CENTRALI PER IL PD”

Il Partito Democratico giovedì 26 Febbraio promuove YOUniversity.Lab, una prima giornata di ascolto e di confronto dedicata all’Università e alla ricerca

Dichiarazione della senatrice  Francesca Puglisi, responsabile scuola e università del Pd

“Il Presidente Matteo Renzi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi di Bologna ha detto che il 2015 sarà un anno ‘costituente per l’Università’. I dati presentati oggi, che abbiamo ben presente, segnalano l’urgenza di un rilancio delle politiche per l’istruzione terziaria. E’ per questo che il Partito Democratico giovedì 26 Febbraio promuove YOUniversity.Lab, una prima giornata di ascolto e di confronto dedicata all’Università e alla ricerca”. Lo afferma la senatrice del Pd Francesca Puglisi, responsabile scuola e università del Pd. “Rilanciare il sistema di diritto allo studio, ringiovanire il corpo docente attraverso nuove politiche di reclutamento, rinvigorire il rapporto tra Università e lavoro, smantellare rigidità burocratiche che bloccano gli Atenei italiani e ne mortificano l’autonomia – conclude Puglisi – sono i primi obiettivi al centro della nostra riflessione”.

Inviate alle scuole risorse aggiuntive per 50 milioni di euro

Inviate alle scuole risorse aggiuntive per 50 milioni di euro
Giannini: “Una boccata d’ossigeno, studiamo stabilizzazione incremento e nuovi criteri distribuzione risorse”

Cinquanta milioni in più per il Fondo di funzionamento amministrativo delle scuole. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato la lettera che comunica lo stanziamento a tutte le istituzioni scolastiche. Il fondo per l’anno scolastico 2014/2015 passa quindi da 111 a 161 milioni di euro.

Tale incremento, pari al 45% del Fondo di funzionamento stanziato inizialmente, è stato assegnato alle istituzioni scolastiche sulla base dei criteri oggettivi che tengono conto della tipologia dell’istituzione scolastica, della consistenza numerica degli alunni, del numero degli alunni diversamente abili, del numero di plessi e sedi in cui si articola la scuola, oltre la sede principale.

“Si tratta di una boccata d’ossigeno per le scuole – sottolinea il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – Il Ministero ora sta studiando come stabilizzare questo incremento, per almeno 25 milioni all’anno. Stiamo avviando anche un percorso di revisione e aggiornamento dei parametri di ripartizione del fondo di funzionamento”.

In concreto, una scuola che ad esempio poteva disporre, in via ordinaria, di 15.000 euro per le spese di funzionamento in questo anno scolastico si è vista attribuire, con la recente nota ministeriale, una risorsa aggiuntiva di 7.000 euro.

Economia aziendale, lingue straniere, matematica e latino: ecco tutte le materie della maturità 2015

da Il Sole 24 Ore

Economia aziendale, lingue straniere, matematica e latino: ecco tutte le materie della maturità 2015

di Claudio Tucci

Stefania Giannini ha scelto le materie della prova scritta della maturità 2015, che quest’anno non subirà alcun restyling, ma vedrà solo debuttare all’esame i nuovi indirizzi della riforma delle superiori avviata nell’anno scolastico 2010/2011. Al classico viene rispettata la tradizionale alternanza fra le lingue antiche: quest’anno tocca al latino. Il ministro dell’Istruzione ha firmato il decreto che definisce, anche, le materie affidate ai commissari esterni (che restano, quindi, quest’anno). È stata data particolare importanza alle lingue. Il Miur ha inviato anche alle scuole una circolare per spiegare le novità delle materie caratterizzanti e la struttura della relativa prova.

Matematica allo scientifico
Continuità anche allo scientifico: matematica è la materia di seconda prova nell’indirizzo tradizionale e anche in quello delle scienze applicate. Le scienze umane (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia) saranno proposte nella seconda prova dell’omonimo indirizzo liceale (sezioni tradizionali): sono previsti la trattazione di un argomento relativo a questi ambiti disciplinari, più alcuni quesiti di approfondimento. Per le scienze umane ad indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su diritto ed economia politica: potrà essere proposta sia la trattazione di problemi o temi disciplinari sia, in alternativa, l’analisi di casi o situazioni socio-politiche, giuridiche ed economiche.

Cambia la scelta della lingua
Per il Linguistico, cambia la modalità di scelta della lingua: fino ad oggi, lo studente selezionava il giorno dello scritto quella su cui cimentarsi, potendo optare fra tutte le lingue studiate nel quinquennio. Quest’anno, la scelta è spettata al ministro che ha indicato come materia della seconda prova la prima lingua, quella studiata in modo più approfondito nel corso dei cinque anni e che potrà essere diversa a seconda dell’offerta formativa individuata dalle singole scuole. La prova al linguistico si articola in due parti che prevedono l’analisi e comprensione testuale e l’elaborazione di un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. Molto ricca la rosa di materie degli Artistici che contano diversi indirizzi e prevedono discipline che vanno dal Design, alla Scenografia, alle Discipline pittoriche. La prova dell’Artistico consisterà nell’elaborazione di un progetto e potrà essere articolata su più giorni.

Debuttano i licei coreutico e musicale
Debutto per i Licei coreutico e musicale: sono materia di seconda prova teoria, analisi e composizione al musicale e tecniche della danza al coreutico. Nei musicali la prova si svolgerà in due parti e in due giorni: la prima parte può riguardare l’analisi di una composizione o la composizione di un brano, la realizzazione e descrizione di un percorso digitale del suono o la progettazione di un’applicazione musicale. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di strumento. Anche al Coreutico ci saranno due giorni di prove: la prima parte prevede l’esibizione collettiva, su un tema specifico riferito agli ambiti della sezione classica e contemporanea e una relazione accompagnatoria. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di esecuzione individuale.

Istituti tecnici
Fra le materie scelte per i tecnici ci sono economia aziendale nell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing; lingua inglese nell’indirizzo legato al turismo; disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia meccanica, meccatronica ed energia; struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzo trasporti e logistica; progettazione multimediale per chi studia grafica e comunicazioni. Nei Tecnici la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e può consistere nell’analisi di testi, casi e nella realizzazione di progetti.

Istituti professionali
Fra le materie scelte per gli Istituti professionali, infine, ci sono psicologia generale e applicata per l’indirizzo servizi socio-sanitari; scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; tecniche professionali dei servizi commerciali per i servizi commerciali; tecniche di produzione e organizzazione per produzioni industriali e artigianali. Anche nei Professionali la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e darà maggiore peso alla risoluzione di casi pratici.

Ecco la seconda prova: latino al classico, matematica allo scientifico

da  Il Corriere della Sera

LA MATURITÀ’

Ecco la seconda prova: latino al classico, matematica allo scientifico

Le prove scritte della Maturità 2015 avranno inizio il prossimo 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo.

Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, Economia Aziendale negli Istituti tecnici ad indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, Scienza e Cultura dell’Alimentazione nei Professionali dove si studiano Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, Tecniche della danza al Liceo Coreutico e Teoria, analisi e composizione al Musicale. Sono alcune delle materie scelte per la seconda prova della Maturità 2015 che vedrà debuttare gli indirizzi della riforma delle superiori avviata nell’anno scolastico 2010/2011. Le prove scritte della Maturità 2015 avranno inizio il prossimo 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo.

Tradizione rispettata Il Miur sta inviando alle scuole anche la circolare che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto. Al Classico viene rispettata la tradizionale alternanza fra le lingue classiche: quest’anno è la volta della versione di Latino. Continuità anche allo Scientifico: Matematica è materia di seconda prova nell’indirizzo tradizionale e anche in quello delle Scienze Applicate. Le Scienze Umane (Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia) saranno proposte nella seconda prova dell’omonimo indirizzo liceale (sezioni tradizionali): sono previsti la trattazione di un argomento relativo a questi ambiti disciplinari, più alcuni quesiti di approfondimento. Per le Scienze Umane ad indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su Diritto ed Economia politica: potrà essere proposta sia la trattazione di problemi o temi disciplinari sia, in alternativa, l’analisi di casi o situazioni socio-politiche, giuridiche ed economiche.

Linguistico e Artistico Per il Linguistico, cambia la modalità di scelta della lingua: fino ad oggi, lo studente selezionava il giorno dello scritto quella su cui cimentarsi, potendo optare fra tutte le lingue studiate nel quinquennio. Quest’anno, la scelta è spettata al Ministro che ha indicato come materia della seconda prova la prima lingua, quella studiata in modo più approfondito nel corso dei cinque anni e che potrà essere diversa a seconda dell’offerta formativa individuata dalle singole scuole. La prova al Linguistico si articola in due parti che prevedono l’analisi e comprensione testuale e l’elaborazione di un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. Molto ricca la rosa di materie degli Artistici che contano diversi indirizzi e prevedono discipline che vanno dal Design, alla Scenografia, alle Discipline pittoriche. La prova dell’Artistico consisterà nell’elaborazione di un progetto e potrà essere articolata su più giorni.

Il debutto per i licei Coreutico e Musicale Debutto per i Licei coreutico e musicale: sono materia di seconda prova Teoria, analisi e composizione al Musicale e Tecniche della danza al Coreutico. Nei Musicali la prova si svolgerà in due parti e in due giorni: la prima parte può riguardare l’analisi di una composizione o la composizione di un brano, la realizzazione e descrizione di un percorso digitale del suono o la progettazione di un’applicazione musicale. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di strumento. Anche al Coreutico ci saranno due giorni di prove: la prima parte prevede l’esibizione collettiva, su un tema specifico riferito agli ambiti della sezione classica e contemporanea e una relazione accompagnatoria. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di esecuzione individuale.

Sei ore per i Tecnici e i Professionali «Fra le materie scelte per i Tecnici – continua il ministero – ci sono Economia aziendale nell’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing; Lingua Inglese nell’indirizzo legato al Turismo; Disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia Meccanica, Meccatronica e Energia; Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e Logistica; Progettazione Multimediale per chi studia Grafica e Comunicazioni. Nei Tecnici la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e può consistere nell’analisi di testi, casi e nella realizzazione di progetti. Fra le materie scelte per gli Istituti professionali ci sono Psicologia generale e applicata per l’indirizzo Servizi Socio-sanitari; Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; Tecniche professionali dei servizi commerciali per i Servizi Commerciali; Tecniche di produzione e organizzazione per Produzioni industriali e artigianali. Anche nei Professionali la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e darà maggiore peso alla risoluzione di casi pratici. Infine, quest’anno sono 149 gli istituti coinvolti nel progetto Esabac, per il rilascio del doppio diploma italiano e francese.

Maturità, seconde materie: latino al classico, tecniche della danza al Coreutico

da la Repubblica

Maturità, seconde materie: latino al classico, tecniche della danza al Coreutico

Scelta anche matematica per lo scientifico. Le prove scritte inizieranno il 17 giugno: quest’anno debuttano gli indirizzi della riforma avviata nel 2010/2011. A Linguistico cambia la regola: esame su prima lingua

ROMA – Latino al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Tecniche della Danza al Coreutico: sono queste alcune delle materie scelte per la seconda prova scritta della Maturità 2015, che vedrà debuttare gli indirizzi della riforma delle superiori avviata nell’anno scolastico 2010/2011, e contenute nel decreto firmato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. 

Per quanto riguarda gli altri indirizzi, le secondo materie sono Economia Aziendale negli Istituti tecnici ad indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, Scienza e Cultura dell’Alimentazione nei Professionali dove si studiano Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, e Teoria, analisi e composizione al Musicale. Le materie sono state rese note attraverso un comunicato stampa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Classico. “Il ministro Stefania Giannini – prosegue la nota – ha firmato l’apposito decreto che definisce anche le tre discipline affidate ai commissari esterni, con una particolare attenzione alle lingue. Le prove scritte della Maturità 2015 avranno inizio il prossimo 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. Il Miur sta inviando alle scuole anche la circolare che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto. Al Classico viene rispettata la tradizionale alternanza fra le lingue classiche: quest’anno è la volta della versione di Latino.

Scientifico e Scienze Umane. Continuità anche allo Scientifico: Matematica è materia di seconda prova nell’indirizzo tradizionale e anche in quello delle Scienze Applicate. Le Scienze Umane (Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia) saranno proposte nella seconda prova dell’omonimo indirizzo liceale (sezioni tradizionali): sono previsti la trattazione di un argomento relativo a questi ambiti disciplinari, più alcuni quesiti di approfondimento. Per le Scienze Umane ad indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su Diritto ed Economia politica: potrà essere proposta sia la trattazione di problemi o temi disciplinari sia, in alternativa, l’analisi di casi o situazioni socio-politiche, giuridiche ed economiche. 

Linguistico. Per il Linguistico, cambia la modalità di scelta della lingua: fino ad oggi, lo studente selezionava il giorno dello scritto quella su cui cimentarsi, potendo optare fra tutte le lingue studiate nel quinquennio. Quest’anno, la scelta è spettata al Ministro che ha indicato come materia della seconda prova la prima lingua, quella studiata in modo più approfondito nel corso dei cinque anni e che potrà essere diversa a seconda dell’offerta formativa individuata dalle singole scuole. La prova al Linguistico si articola in due parti che prevedono l’analisi e comprensione testuale e l’elaborazione di un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. 

Artistico e Coreutico Musicale. Molto ricca la rosa di materie degli Artistici che contano diversi indirizzi e prevedono discipline che vanno dal Design, alla Scenografia, alle Discipline pittoriche. La prova dell’Artistico consisterà nell’elaborazione di un progetto e potrà essere articolata su più giorni. Debutto per i Licei coreutico e musicale: sono materia di seconda prova Teoria, analisi e composizione al Musicale e Tecniche della danza al Coreutico. Nei Musicali la prova si svolgerà in due parti e in due giorni: la prima parte può riguardare l’analisi di una composizione o la composizione di un brano, la realizzazione e descrizione di un percorso digitale del suono o la progettazione di un’applicazione musicale. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di strumento. Anche al Coreutico ci saranno due giorni di prove: la prima parte prevede l’esibizione collettiva, su un tema specifico riferito agli ambiti della sezione classica e contemporanea e una relazione accompagnatoria. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di esecuzione individuale.

Tecnici. “Fra le materie scelte per i Tecnici – continua il ministero – ci sono Economia aziendale nell’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing; Lingua Inglese nell’indirizzo legato al Turismo; Disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia Meccanica, Meccatronica e Energia; Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzoTrasporti e Logistica; Progettazione Multimediale per chi studia Grafica e Comunicazioni. Nei Tecnici la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e può consistere nell’analisi di testi, casi e nella realizzazione di progetti. Fra le materie scelte per gli Istituti professionali ci sono Psicologia generale e applicata per l’indirizzo Servizi Socio-sanitari; Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; Tecniche professionali dei servizi commerciali per i Servizi Commerciali; Tecniche di produzione e organizzazione per Produzioni industriali e artigianali. Anche nei Professionali la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e darà maggiore peso alla risoluzione di casi pratici. 

Quest’anno sono 149 gli istituti coinvolti nel progetto Esabac, per il rilascio del doppio diploma italiano e francese”, conclude la nota del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Da Viale Trastevere al Quirinale: Mattarella come Scalfaro?

da La Tecnica della Scuola

Da Viale Trastevere al Quirinale: Mattarella come Scalfaro?

Mattarella fu Ministro dell’Istruzione per un anno: dal luglio 1989 al luglio 1990; durante il suo ministero venne approvata la riforma delle elementari, si svolse la Prima Conferenza nazionale della Scuola e  venne bandito il un maxi-concorso a cattedre per la secondaria. Ebbe come sottosegretario Beniamino Brocca.

Di Sergio Mattarella, che a partire da sabato potrebbe essere il nuovo Presidente della Repubblica, si stanno ricordando in questi giorni i suoi indubbi meriti nella lotta contro la mafia.
Mattarella, però, fu anche Ministro dell’Istruzione con il VI Governo Andreotti, dal luglio 1989 fino al 27 luglio 1990 e al suo nome sono legati avvenimenti che sono entrati nella storia della scuola italiana.
Intanto quando arrivò a Viale Trastevere erano già stati avviati da tempo i lavori per la Prima Conferenza Nazionale della Scuola voluta dal precedente ministro Galloni.
La Conferenza venne aperta il 30 gennaio del 1990 proprio da Mattarella anche se la relazione più significativa fu quella di Sabino Cassese che nella sua qualità di studioso di diritto pubblico sostenne la necessità di introdurre norme per rendere autonome le istituzioni scolastiche.
Lo stesso anno, agli inizi del mese di giugno, viene promulgata  la legge 148 di riforma della scuola elementare che introduce i “moduli” (3 insegnanti ogni 2 classi).
Poche settimane arriva la legge 162 che affida al Ministero dell’Istruzione il compito di coordinare le attività di educazione alla salute nelle scuole di ogni ordine e grado.
Per la verità già l’anno prima, Mattarella, grazie anche alla collaborazione del sottosegretario Beniamino Brocca aveva iniziato a lavorare anche alla riforma della scuola superiore.
Il nome di Sergio Mattarella è legato anche al maxiconcorso a cattedre per la scuola secondaria bandito proprio nel marzo del ’90.
Un dato curioso: se dovesse diventare davvero Presidente della Repubblica, sarebbe il secondo Ministro dell’Istruzione a raggiungere la massima carica dello Stato.
Prima di lui la stessa cosa era accaduta con Oscar Luigi Scalfaro, Ministro dell’Istruzione tra il 1972 e il 1973 (guarda caso sempre con Andreotti capo del Governo) e Presidente dal 1992 al 1999.e Scalfaro, 20 anni prima di diventare Presidente, era stato Ministro dell’Istruzione.

 

Esami di maturità 2015, queste le materie della seconda prova

da La Tecnica della Scuola

Esami di maturità 2015, queste le materie della seconda prova

La Maturità 2015 vedrà debuttare gli indirizzi della riforma delle superiori avviata nell’anno scolastico 2010/2011.

Tutte le materie assegnate.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato l’apposito decreto che definisce anche le tre discipline affidate ai commissari esterni, con una particolare attenzione alle lingue. Le prove scritte della Maturità 2015 avranno inizio il prossimo 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. Il Miur sta inviando alle scuole anche la circolare che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto.

I Licei

Al Classico viene rispettata la tradizionale alternanza fra le lingue classiche: quest’anno è la volta della versione di Latino. Continuità anche allo Scientifico: Matematica è materia di seconda prova nell’indirizzo tradizionale e anche in quello delle Scienze Applicate. Le Scienze Umane (Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia) saranno proposte nella seconda prova dell’omonimo indirizzo liceale (sezioni tradizionali): sono previsti la trattazione di un argomento relativo a questi ambiti disciplinari, più alcuni quesiti di approfondimento. Per le Scienze Umane ad indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su Diritto ed Economia politica: potrà essere proposta sia la trattazione di problemi o temi disciplinari sia, in alternativa, l’analisi di casi o situazioni socio-politiche, giuridiche ed economiche.

Per il Linguistico, cambia la modalità di scelta della lingua: fino ad oggi, lo studente selezionava il giorno dello scritto quella su cui cimentarsi, potendo optare fra tutte le lingue studiate nel quinquennio. Quest’anno, la scelta è spettata al Ministro che ha indicato come materia della seconda prova la prima lingua, quella studiata in modo più approfondito nel corso dei cinque anni e che potrà essere diversa a seconda dell’offerta formativa individuata dalle singole scuole. La prova al Linguistico si articola in due parti che prevedono l’analisi e comprensione testuale e l’elaborazione di un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. Molto ricca la rosa di materie degli Artistici che contano diversi indirizzi e prevedono discipline che vanno dal Design, alla Scenografia, alle Discipline pittoriche. La prova dell’Artistico consisterà nell’elaborazione di un progetto e potrà essere articolata su più giorni. Debutto per i Licei coreutico e musicale: sono materia di seconda prova Teoria, analisi e composizione al Musicale e Tecniche della danza al Coreutico. Nei Musicali la prova si svolgerà in due parti e in due giorni: la prima parte può riguardare l’analisi di una composizione o la composizione di un brano, la realizzazione e descrizione di un percorso digitale del suono o la progettazione di un’applicazione musicale. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di strumento. Anche al Coreutico ci saranno due giorni di prove: la prima parte prevede l’esibizione collettiva, su un tema specifico riferito agli ambiti della sezione classica e contemporanea e una relazione accompagnatoria. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di esecuzione individuale.

Gli Istituti tecnici

Fra le materie scelte per i Tecnici ci sono Economia aziendale nell’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing; Lingua Inglese nell’indirizzo legato al Turismo; Disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia Meccanica, Meccatronica e Energia; Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e Logistica; Progettazione Multimediale per chi studia Grafica e Comunicazioni. Nei Tecnici la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e può consistere nell’analisi di testi, casi e nella realizzazione di progetti.

Istituti professionali

Fra le materie scelte per gli Istituti professionali ci sono Psicologia generale e applicata per l’indirizzo Servizi Socio-sanitari; Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; Tecniche professionali dei servizi commerciali per i Servizi Commerciali; Tecniche di produzione e organizzazione per Produzioni industriali e artigianali. Anche nei Professionali la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e darà maggiore peso alla risoluzione di casi pratici.

Quest’anno sono 149 gli istituti coinvolti nel progetto Esabac, per il rilascio del doppio diploma italiano e francese.

 

C.M. 1 29/01/2015 indicazioni svolgimento seconda prova scritta

D.M. 39 29/01/2015

Tabella 1 – Licei

Tabella 2 – istituti tecnici

Tabella 3 – istituti professionali

Tabella 4 – ESABAC e sperimentazioni

Tabella 5 – istituti professionali e tecnici province di Bolzano e Trento

Droga, per combatterla ben vengano gli agenti fuori le scuole

da La Tecnica della Scuola

Droga, per combatterla ben vengano gli agenti fuori le scuole

A dirlo il sottosegretario Gabriele Toccafondi, al termine di un incontro con il questore di Firenze Raffaele Micillo: il 36% dei nostri ragazzi ha fatto o fa uso di sostanze illecite e il 50% ha iniziato a 15 anni. Non possiamo voltare lo sguardo: guai ad avere paura della presenza delle forze dell’ordine davanti ai plessi scolastici, anche con unità cinofile. Ma nelle classi possono entrare solo su segnalazione.

Contro l’uso massiccio delle droghe bisogna fare gruppo, coinvolgendo anche la scuola. A dirlo è stato il sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, al termine di un incontro con il questore di Firenze Raffaele Micillo, tenuto il 29 gennaio.

“I dati dell’Azienda regionale della sanità(Ars) Toscana – ha ricordato Toccafondi – ci dicono che il 36% dei nostri ragazzi ha fatto o fa uso di sostanze illecite e che il 50% di questi ha iniziato intorno ai 15 anni. Non possiamo voltare lo sguardo dall’altra parte e non lo stiamo facendo. Per questo come ministero dell’istruzione e come mondo delle scuole stiamo intervenendo dal punto di vista educativo e dobbiamo implementare la collaborazione con le forze dell’ordine, i medici, gli esperti e le realtà che si occupano di recupero”.

Queste iniziative, ha detto ancora Toccafondi in riferimento anche alle recenti polemiche per i controlli nelle scuole, rappresentano “una misura di controllo reale e effettivo. Su questo la collaborazione tra istituti scolastici, presidi, questura e forze dell’ordine c’è da sempre” e “il caso emerso sulla stampa è una vicenda assolutamente limite”.

Al centro dell’incontro tenuto in Toscana, i controlli per affrontare il tema dello spaccio di droga tra i giovani e nelle scuole. “Con il questore di Firenze abbiamo detto di proseguire i controlli delle forze dell’ordine – ha aggiunto il sottosegretario – davanti ai plessi scolastici, anche con unità cinofile. Non dobbiamo aver paura della presenza delle forze dell’ordine intorno alle scuole”. Invece, ha concluso “i controlli dentro le scuole vengono fatti solo se c’è una segnalazione chiara o una notizia di reato”.

Come deve avvenire la comunicazione dei compensi accessori alle Rsu?

da La Tecnica della Scuola

Come deve avvenire la comunicazione dei compensi accessori alle Rsu?

 

Secondo l’Aran, “il dirigente scolastico, al fine di fornire un prospetto riassuntivo alle RSU nel rispetto dell’autonomia negoziale e nel quadro delle relazioni sindacali improntato ai criteri di comportamento di correttezza, di collaborazione e di trasparenza, dovrebbe da un lato pubblicare i nominativi ai sensi del citato art. 6, comma 2 e, dall’altro, pubblicare l’importo complessivo dei compensi accessori distinti per voce e tipologia”.

Le pubbliche amministrazioni, in assenza di disposizioni normative o di specifiche clausole contenute in contratti collettivi, non possono comunicare le ore di straordinario svolte da un dipendente indicando anche il nome e il cognome dello stesso. Le comunicazioni vanno fatte in forma anonima o aggregata.

Così aveva stabilito il Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 431/2012, con il quale aveva imposto al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia di interrompere la trasmissione alle organizzazioni sindacali dei dati relativi alle ore di straordinario effettuate da un commissario di polizia penitenziaria. L’interessato, non iscritto ad alcun sindacato, aveva lamentato la comunicazione in forma nominativa, alle organizzazioni sindacali del comparto sicurezza, del prospetto concernente le prestazioni di lavoro straordinario da lui effettuate e le relative competenze. Ritenendo violate le norme sulla privacy, aveva chiesto che il Dipartimento cessasse tale trattamento illecito dei dati.

L’Aran torna recentemente sulla questione, e con orientamento applicativo del 18 gennaio scorso, esprime il proprio parere circa la possibilità di pubblicare i compensi accessori corrisposti al personale della scuola, proprio alla luce del suddetto provvedimento del Garante.

L’Aran richiama il contenuto del CCNL del 29.11.2007 del comparto scuola, che all’art. 6, comma 2, sancisce che “è materia di informazione successiva i nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo d’istituto”, ma non dice nulla sulla pubblicazione dei compensi accessori corrisposti al personale della scuola, pubblicazione che, proprio in base al provvedimento n. 431/2012 del Garante della Privacy, violerebbe il codice dei dati personali.

Sulla base di quanto sopra l’Aran ritiene dunque che “il dirigente scolastico, al fine di fornire un prospetto riassuntivo alle RSU nel rispetto dell’autonomia negoziale e nel quadro delle relazioni sindacali improntato ai criteri di comportamento di correttezza, di collaborazione e di trasparenza, dovrebbe da un lato pubblicare i nominativi ai sensi del citato art. 6, comma 2 e, dall’altro, pubblicare l’importo complessivo dei compensi accessori distinti per voce e tipologia”.

Ecco il programma di educazione alla salute

da La Tecnica della Scuola

Ecco il programma di educazione alla salute

Parlando alla presentazione di “Vivaio Ricerca”, un programma di 24 eventi scientifici che animeranno il Padiglione Italia all’Expo 2015, la ministra Giannini annuncia che nell’agenda di governo, anche in relazione all’Expo, è prevista l’educazione alla salute: salute!

“Se abbiamo come missione nel campo della ricerca quella di produrre conoscenza e di alimentare l’innovazione attraverso la conoscenza, il mondo della scuola potrà dare maggiore soddisfazione per il compito educativo che si assume su un punto che non è solo insegnare ai bambini come mangiar bene, ma è stabilire da quest’anno un’agenda, e la ‘buona scuola’ conterrà anche questo, di educazione alla salute”.

“Siamo impegnati con il ministro Lorenzin e il ministro Martina a far sì che la scuola italiana si faccia carico di un programma non necessariamente inserito nell’ora in più o nel seminario in più, ma che assuma questo tema come un punto multidisciplinare da cui non si può più prescindere, non solo per i tassi drammatici di aumento di bambini obesi ma anche perché la società italiana dovrà affrontare più di altri i problemi dell’ageing society che rappresentano una delle grandi sfide delle politiche europee”.

I presidi: siamo costretti a chiedere i contributi scolastici

da La Tecnica della Scuola

I presidi: siamo costretti a chiedere i contributi scolastici

 

La famiglie, nonostante  i promessi fondi alle scuole, dovranno versare i contributi scolastici volontari. I presidi interpellati da Skuola.net non trovano altre strade. E Giannini: basta metodi vessatori. Ma chi vessa realmente?

Lo stanziamento straordinario di 50 milioni di euro per le spese di funzionamento delle scuole aveva fatto credere alle famiglie degli alunni che sarebbero stati esentati dal pagare, ma un’indagine di Skuola.net rivolta ai dirigenti scolastici dice i contrario: “nuovi finanziamenti sono sicuramente ben accetti, ma in un istituto di medie dimensioni la somma si traduce in 40 euro annui pro alunno, ancora non sufficienti per coprire le spese di funzionamento”.

La ministra Giannini, interpellato in merito da Skuola.net, precisa di aver preso personalmente la decisione di erogare 50 milioni per l’anno scolastico in corso e chiede ai presidi di non “non usare metodi vessatori nei confronti dei genitori nel chiedere il contributo”. Anche Davide Faraone, sottosegretario all’istruzione, è d’accordo: con l’incremento del Fondo di Funzionamento da 110 milioni a 160 annui, ogni istituto sarebbe passato mediamente dai circa 15.000 euro di cui adesso dispone a quasi 35.000 euro annui. “Finalmente ogni scuola potrà coprire non solo le spese vive, dalla carta igienica ai software per i registri elettronici, ma anche investire nella didattica e nei laboratori”.

E se dalla rocca del Miur tutto pare a posto, sul campo di battaglia delle scuole le cose sono diverse: “il contributo volontario a studente è di 100 euro, circa il doppio di quello che ci fornirebbe il Ministero”, dice un dirigente, a cui fa eco un altro: “briciole, che non sono sufficienti. Ad esempio la mia è una scuola che fa molto, per la classifica di Fondazione Agnelli siamo tra le prime in Italia. Per arrivare a questi risultati bisogna investire tanto e noi spendiamo 160mila euro l’anno in progetti di approfondimento, di sostegno alle difficoltà e alle eccellenze”.

Per molti dirigenti scolastici, intervistati da SKuola.net, è necessario uno stanziamento doppio rispetto a quello attuale, quindi 300 milioni di euro, mentre dal Miur fanno sapere che l’aumento è “sfumato a causa di emergenze del Miur che ha dovuto dirottare l’incremento di fondi altrove”.

Per l’Anp la situazione è disperata: “dopo i tagli alla scuola di 8 miliardi decisi da Tremonti le scuole si reggono grazie alla buona volontà delle famiglie che si mettono le mani in tasca. Perciò l’inversione di tendenza nuovo governo è importante ma non basta”.

Morale di questa beffarda favola: le famiglie, se vogliono un minimo di efficienza a scuola devono pagare, non il “pizzo”, ma i servizi essenziale per mandare avanti la baracco, anche se sono soprattutto gli istituti tecnici e professionali quelli più esosi, dove il contributo scolastico può superare anche i 200 euro annui a causa dei costi di mantenimento dei laboratori. E qui la vicenda tocca una vetta di rara ingiustizia: dati alla mano, gli studenti di scuole vengono per la maggior parte da famiglie meno abbienti. Tanto per non cambiare dunque e per confermare che la pioggia cade sempre dove è già bagnato, perché sull’asciutto, in quanto asciutto, non ve ne cade.

Mattarella, ex ministro PI, in pole position

da tuttoscuola.com

Verso l’elezione del nuovo presidente della Repubblica
Mattarella, ex ministro PI, in pole position
Un amico della scuola

Il candidato ufficiale del Pd per la presidenza della Repubblica è dunque Sergio Mattarella, giudice costituzionale, già ministro dell’Istruzione nel 1990, quando promosse la Conferenza nazionale sull’autonomia delle scuole insistendo perché se ne parlasse al plurale – “scuole” – proprio per sottolineare non solo l’autonomia ma anche la responsabilità delle singole scuole. Mattarella, da ministro della PI, avviò gli studi di fattibilità per la creazione di un sistema nazionale di valutazione e sostenne i lavori della commissione Brocca per la riforma della scuola secondaria superiore.

Il suo nome è stato fatto oggi da Matteo Renzi, che lo ha presentato come candidato unico del Pd per l’incarico: “Ora tocca a noi. Oggi è l’occasione per cancellare lo smacco del 2013“, ha detto il premier-segretario. Tutti i 460 grandi elettori dem hanno detto sì, compresa la sinistra interna. Anche Sel, Scelta Civica ed altri si sono espressi favorevolmente. Per Berlusconi e Alfano non sembra esserci altro spazio di trattativa, e comunque la biografia politica, professionale e personale di Mattarella costituisce a nostro avviso una garanzia di competenza ed equilibrio per tutto il sistema politico e istituzionale.

Quindi le premesse per l’elezione di Mattarella ci sono. E se sarà lui a succedere a Giorgio Napolitano possiamo essere sicuri che sarà un amico della scuola.

Maturità 2015, scelte le materie della seconda prova

da tuttoscuola.com

Maturità 2015, scelte le materie della seconda prova

Latino al Classico, Matematica allo Scientifico, Economia Aziendale negli Istituti tecnici ad indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, Scienza e Cultura dell’Alimentazione nei Professionali dove si studiano Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, Tecniche della danza al Liceo Coreutico e Teoria, analisi e composizione al Musicale. Sono alcune delle materie scelte per la seconda prova della Maturità 2015 che vedrà debuttare gli indirizzi della riforma delle superiori avviata nell’anno scolastico 2010/2011.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato l’apposito decreto che definisce anche le tre discipline affidate ai commissari esterni, con una particolare attenzione alle lingue. Le prove scritte della Maturità 2015 avranno inizio il prossimo 17 giugno, con italiano. Il 18 sarà la volta della prova scritta nella materia caratterizzante ciascun indirizzo. Il Miur sta inviando alle scuole anche la circolare che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto.

Maggiori informazioni all’indirizzo http://www.istruzione.it/esame_di_stato/index.html.

Maturità 2015, il riepilogo materia per materia delle seconde prove scritte

da tuttoscuola.com

Maturità 2015, il riepilogo materia per materia delle seconde prove scritte

Il comunicato stampa con il quale il Ministero dell’Istruzione dà notizia della scelta delle materie della seconda prova prosegue ripercorrendo capillarmente le discipline che saranno oggetto di verifica scritta: “Al Classico viene rispettata la tradizionale alternanza fra le lingue classiche: quest’anno è la volta della versione di Latino. Continuità anche allo Scientifico: Matematica è materia di seconda prova nell’indirizzo tradizionale e anche in quello delle Scienze Applicate. Le Scienze Umane (Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia) saranno proposte nella seconda prova dell’omonimo indirizzo liceale (sezioni tradizionali): sono previsti la trattazione di un argomento relativo a questi ambiti disciplinari, più alcuni quesiti di approfondimento. Per le Scienze Umane ad indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su Diritto ed Economia politica: potrà essere proposta sia la trattazione di problemi o temi disciplinari sia, in alternativa, l’analisi di casi o situazioni socio-politiche, giuridiche ed economiche”.

Per il Linguistico – avverte la nota di viale Trastevere –, cambia la modalità di scelta della lingua: fino ad oggi, lo studente selezionava il giorno dello scritto quella su cui cimentarsi, potendo optare fra tutte le lingue studiate nel quinquennio. Quest’anno, la scelta è spettata al Ministro che ha indicato come materia della seconda prova la prima lingua, quella studiata in modo più approfondito nel corso dei cinque anni e che potrà essere diversa a seconda dell’offerta formativa individuata dalle singole scuole. La prova al Linguistico si articola in due parti che prevedono l’analisi e comprensione testuale e l’elaborazione di un testo narrativo, descrittivo o argomentativo. Molto ricca la rosa di materie degli Artistici che contano diversi indirizzi e prevedono discipline che vanno dal Design, alla Scenografia, alle Discipline pittoriche. La prova dell’Artistico consisterà nell’elaborazione di un progetto e potrà essere articolata su più giorni. Debutto per i Licei coreutico e musicale: sono materia di seconda prova Teoria, analisi e composizione al Musicale e Tecniche della danza al Coreutico. Nei Musicali la prova si svolgerà in due parti e in due giorni: la prima parte può riguardare l’analisi di una composizione o la composizione di un brano, la realizzazione e descrizione di un percorso digitale del suono o la progettazione di un’applicazione musicale. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di strumento. Anche al Coreutico ci saranno due giorni di prove: la prima parte prevede l’esibizione collettiva, su un tema specifico riferito agli ambiti della sezione classica e contemporanea e una relazione accompagnatoria. La seconda parte, il giorno successivo, consiste nella prova di esecuzione individuale”.

Fra le materie scelte per i Tecnici – prosegue il Miur – ci sono Economia aziendale nell’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing; Lingua Inglese nell’indirizzo legato al Turismo; Disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia Meccanica, Meccatronica e Energia; Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e Logistica; Progettazione Multimediale per chi studia Grafica e Comunicazioni. Nei Tecnici la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e può consistere nell’analisi di testi, casi e nella realizzazione di progetti”.

Fra le materie scelte – spiega la nota – per gli Istituti professionali ci sono Psicologia generale e applicata per l’indirizzo Servizi Socio-sanitari; Scienza e cultura dell’alimentazione per l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; Tecniche professionali dei servizi commerciali per i Servizi Commerciali; Tecniche di produzione e organizzazione per Produzioni industriali e artigianali. Anche nei Professionali la prova avrà durata di un giorno per 6 ore e darà maggiore peso alla risoluzione di casi pratici.

La nota di viale Trastevere si chiude  ricordando che “quest’anno sono 149 gli istituti coinvolti nel progetto Esabac, per il rilascio del doppio diploma italiano e francese”.

Buonascuola e Tempi moderni

BUONASCUOLA E TEMPI MODERNI DI CHARLIE CHAPLIN di Umberto Tenuta

CANTO 385 = <<L’idea che ci si fa degli insegnanti, ridotti a risorse umane secondo l’orrida definizione ora di moda nell’organizzazione delle aziende, non è strutturalmente diversa da quella che Charlie Chaplin ci ha offerto in TEMPI MODERNI.

Siamo di fronte alla riduzione di un’attività che si distingueva per il livello elevato di autonomia e di capacità progettuale a un’attività frazionata, costretta a riproporre (si può immaginare con quanta convinzione) le stesse operazioni dentro un sistema caratterizzato, invece che dall’assunzione di decisioni, dalla presenza di vincoli>>.

(https://www.facebook.com/notes/cosimo-de-nitto/charlie-chaplin-e-il-cattivo-infinito-b-vertecchi/948804645132235)

 

INSEGNANTI, RISORSE UMANE UTILIZZATE SECONDO UN’ATTIVITà FRAZIONATA IN ORE E MINUTI SENZA UNA PROGETTUALITà UNITARIA

Riassumo così, senza convinzione, ma solo per mia utilità, il pensiero di Benedetto Vertecchi, mia consuetudine di tempi lontani.

Entrate in una scuola, anche primaria, e la prima cosa che leggete nell’albo pretorio (?) è l’orario dei docenti.

ORE 8.30 – 9.30 ITALIANO                            (PROF XZ)

ORE 9.30-10.30 MATEMATICA                   (PROF YA)

ORE 10.30-11.30 INGLESE                             (PROF UE)

ORE 11.30-12.30 MUSICA                                (PROF DO)

ORE 12.30-13.30 EDUCAZIONE FISICA      (PROF ALT)

Competenza di ingegneria scolastica di cui solo alcuni Dirigenti scolastici sono dotati!

Vedete gli altri orari.

Gioco di incastri LEGO.

Nessun vuoto.

Nessuna perdita oraria!

Gli alunni hanno scritto l’orario in apposita custodia plastica che non ne intacca la rigidità.

Ogni docente entra all’ora giusta ed esce all’ora giusta.

Come faccia a salire dal primo al quinto piano resta un mistero che nemmeno il DIRIGENTE SCOLASTICO conosce.

Per che cosa fare LUI solo lo sa.

OGGI IL CONDIZIONALE!

OGGI LE FRAZIONI IMPROPRIE.

OGGI LA TRISTE CADUTA DEL SACRO ROMANO IMPERO

DO RE MI FA

No, Professore, si dice DOLORE MI FA!

Più o meno, così andava il mondo!

Certamente non la BUONASCUOLA.

Nella BUONASCUOLA i Quindici docenti impiegano la maggior parte del loro tempo a mettersi d’accordo perché l’incastro sia in perfetta continuità.

CONTINUITà EDUCATIVA, CONTINUITà DIDATTICA, CONTINUITà SCOLASTICA!

Parole Parole Parole!

Libertà d’insegnamento.

Ognuno va per la sua strada.

Come è (in)giusto che sia!

Tanto i giovani oggi hanno le loro cartelle.

Mica una sola, come ai tempi miei!

Cartella di pezza.

Ora le CARTELLE sono digitali.

Una per ogni Tematica.

Una per ogni Disciplina.

Una Transdisciplinare.

Ma che importa?

Poi ci sono le sinapsi che il cervello −lui, sì, solo lui intelligente− crea per collegare…

Charlie Chaplin

Ma Tu, Charlie, a chi ti riferivi?

Ti riferivi anche alla Scuola?

Alla Scuola Moderna?

Alla BUONASCUOLA?

E no, mio Amato Charlie!

Mica la BUONASCUOLA li assume soltanto centomila docenti!

Li laurea, li forma, li aggiorna, la notte e il dì.

Prima che entrino nelle aule.

Prima che facciano i loro sessanta minuti di Storia.

Prima che facciano i loro centoventi minuti di Matematica.

Prima prima prima…

Solo poi, solo dopo centottanta giorni di esperienza nelle classi dei pochi docenti meritevoli, affida loro il destino, felice destino, di venticinque pargoletti, nella certezza che quello che non capiscono a scuola lo capiranno a casa, con l’amorevole assistenza delle mammine, delle ziette, delle nonnine.

Oh scuola nuova!

Oh scuola attiva!

Oh scuola personalizzata!

Oh TEAM TEACHING!

Oh PROBLEM SOLVING!

Oh COOPERATIVE LEARNING!

Oh BUONASCUOLA!

Oh, felici tempi moderni!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html