Autonomia. Punto e a capo

ASAL – Associazione delle Scuole Autonome del Lazio

Convegno: “Autonomia. Punto e a capo”
Autonomia-autovalutazione-buonascuola
I primi e i prossimi 15 anni dell’autonomia scolastica

29 Aprile 2015 – ITIS “Galilei” – Via Conte Verde, 51 – ore 9,00/12,30

Programma del convegno:

Registrazione dei partecipanti

Saluti istituzionali:
Dott. Carlo Cipollone (DS ITIS Galilei)

Dott. Gildo De Angelis (Direttore Generale USR Lazio)

Paolo Mazzoli
(Direttore Generale Invalsi – Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione): Autonomia e autovalutazione: quali connessioni virtuose?
Quali opportunità? Quali limiti? Di quale autonomia parliamo? Di quella degli ultimi o dei prossimi 15 anni? Si possono conciliare valutazione delle scuole e tagli alle risorse?

Mauro Borsarini
(Presidente Asaer – Associazione delle Scuole Autonome Emilia Romagna):L’esperienza dell’associazionismo scolastico nell’Emilia Romagna
L’autonomia scolastica in cerca di rappresentanza. L’unione fa la forza?

Prof. Luigi Berlinguer
(già Parlamentare della Repubblica e Ministro dell’Istruzione): C’è ancora speranza per chi crede nell’autonomia scolastica?
Quali erano i sogni di inizio secolo, cosa è successo all’autonomia negli ultimi 15 anni, in che modo si può tornare a parlare di autonomia scolastica in modo che sia considerata vantaggiosa per le scuole? Autonomia=preside manager?

Interventi, domande e dibattito aperto

Al termine sarà consegnato attestato di partecipazione

APPROFONDIMENTI SUI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

APPROFONDIMENTI SUI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

DALLA DIAGNOSI PRECOCE AL TRATTAMENTO

Il Laboratorio di Osservazione, Diagnosi e Formazione (ODFLab) del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento, che si occupa di ricerca, intervento e formazione sui Disturbi dello Spettro Autistico, organizza una serie di incontri di aggiornamento con esperti di livello nazionale e internazionale. Gli incontri formativi sono pensati per analizzare le tappe dalla diagnosi precoce alla progettazione dei trattamenti riabilitativi e psicoeducativi.

La partecipazione a tutti gli eventi prevede il riconoscimento di 27 crediti ECM

Per informazioni: www.unitn.it/cogsci-cicloautismo2015

Organizzazione e contatti:

Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione (ODFLab)
Via Matteo del Ben 5/b – 38068 Rovereto (TN)
Tel: 0464 808115 – 808116 Fax: 0464 808102

e-mail: diagnostica.funzionale@unitn.it    www.odflab.unitn.it

Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive
Università degli Studi di Trento
C.so Bettini 84
Rovereto
(TN)

dal 6 marzo

al 9 ottobre 2015

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA)

Il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, anche quest’anno propone un ciclo di incontri formativi a genitori, educatori, insegnanti ed operatori sanitari che si occupano di bambini o ragazzi con bisogni comunicativi complessi.

Scopo degli incontri è da un lato fornire una serie di informazioni necessarie per la messa in campo degli interventi di CAA, e dall’altro garantire la possibilità di confrontarsi e vedere insieme i problemi, le strategie, le soluzioni che sono d’aiuto alla comunicazione dei bambini, con particolare attenzione agli aspetti concreti, ai materiali, agli strumenti, ai dubbi.

Considerata l’espansione delle indicazioni all’intervento e il diffondersi degli strumenti di CAA anche per persone che non hanno un disturbo di comunicazione complesso (bambini migranti, difficoltà di apprendimento della lettoscrittura alfabetica, bambini “late talkers”, ecc) il programma di formazione 2014/2015 prevede anche due moduli formativi specifici: modulo per l’inclusione scolastica per ragazzi non ancora in grado di accedere alla lettoscrittura alfabetica e modulo early comunication per il sostegno alla comunicazione in età molto precoce.

La partecipazione agli incontri è gratuita ed aperta a chiunque sia interessato, previa iscrizione, attraverso tre possibili modalità:

·       on-line al sito www.sovrazonalecaa.org ->sezione formazione ->verdello
·       via mail inviando il modulo a caa_verdello@ospedale.treviglio.bg.it
·       via fax inviando il modulo al numero 0354187044.

Al termine degli incontri verrà rilasciato, su richiesta, un attestato di partecipazione.

dal 13 ottobre al 4 maggio 2015
“Sala Melograno” Cassa Rurale BCC di Treviglio Via C. Carcano 15 Treviglio (BG)

CSCA Verdello – Neuropsichiatria Infantile di Verdello Azienda Ospedaliera Treviglio
Tel. 035/41870 – caa_verdello@ospedale.treviglio.bg.it

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa(CAA) rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi.

Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.

Non si tratta semplicemente di applicare una tecnica riabilitativa, ma di costruire un sistema flessibile su misura per ogni persona, da promuovere in tutti i momenti e luoghi della vita poiché la comunicazione è per ognuno necessaria ed indispensabile in ogni momento.

Il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa (CSCA)

Il Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello (CSCA) rappresenta uno dei pochi centri di riferimento pubblici italiani per le attività cliniche in CAA e per la formazione degli operatori e delle famiglie. È composto di due strutture gemelle, una presso l’Azienda Ospedaliera di Treviglio, nata nel dicembre 2000 grazie ad un progetto di ricerca-intervento finanziato da Fondazione Cariplo negli anni 2001 e 2003. e la seconda all’interno della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Le due strutture lavorano in stretto raccordo, in particolare in ambito formativo e di ricerca.

Info: www.sovrazonalecaa.org

Sistema di Comunicazione per lo Scambio di Simboli (PECS)

Corso di PECS™ Livello 1

Il Sistema di Comunicazione per lo Scambio di Simboli (PECS) si usa per insegnare rapidamente le abilità di comunicazione a coloro che hanno limitate le abilità di linguaggio funzionale. PECS promuove la comunicazione all’interno di un contesto sociale, senza il presupposto di un lungo allenamento o di materiali costosi. L’allenamento in PECS comincia insegnando la richiesta spontanea e continua ad insegnare altre funzione comunicative come rispondere alle domande e commentare. Un beneficio aggiunto per i bambini con autismo o dificoltà collegate è l’ampio numero di coloro che acquistano un discorso indipendente. I partecipanti impareranno come implementare le sei fasi di PECS, più gli attributi, mediante dimostrazioni, video e realizzazione di role-play. I partecipanti finiranno il corso sapendo come implementare PECS con persone con autismo, problema nel sviluppo e/o abilità di comunicazione limitate.

11- 12 aprile Cagliari
13- 14 giugno Roma
21- 22 novembre  Firenze

Un giudizio fuori dal coro sul DDL “Buona scuola”

Un giudizio fuori dal coro sul DDL “Buona scuola”.
Grim (Pd del FVG): “Riforma innovativa, disinformazione dannosa”
“La riforma della scuola non prevede tagli, ma enormi investimenti: 4 miliardi all’anno, Friuli Venezia Giulia compreso. Oltre a un piano di stabilizzazione degli insegnanti che non ha precedenti”.

Lo dichiara la segretaria regionale del Pd, Antonella Grim, aggiungendo che “le polemiche e l’allarmismo che si stanno generando attorno alla riforma non hanno fondamento. Non vorrei ci fosse qualcuno che specula sulla precarietà degli insegnanti”.

Secondo Grim “il DDL Buona scuola contiene ciò che la nostra scuola aspetta da troppi anni, a partire da un piano straordinario di assunzioni di 107mila insegnanti e lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento. Nel 2016 – continua – verrà inoltre bandito un concorso per 60mila posti, 20mila in più rispetto a quanto previsto nel documento di proposta di settembre, e il concorso si ripeterà regolarmente ogni tre anni”. “Il prossimo anno lavoreranno 50mila insegnanti in più rispetto all’attuale organico di fatto e – commenta Grim – le scuole finalmente avranno un organico funzionale stabile”.

Secondo la segretaria del Pd Fvg “questa riforma premia il merito dei docenti pur mantenendo gli scatti di anzianità, e la loro formazione, sulla quale vengono investiti 40 milioni di euro. Senza dimenticare i 90 milioni di euro destinati alla dotazione di banda larga, wi-fi e laboratori territoriali” ed il bonus annuale di 500 euro per ogni docente.

Senza dimenticare che l’ultima riforma che conosciamo è stata quella della Gelmini, che ha sottratto alla scuola 8 miliardi, senza che nessuno, sindacati inclusi, abbia organizzato proteste e petizioni.

“Questa è una riforma innovativa conclude e la disinformazione che qualcuno sta alimentando è dannosa e grave”.

Studenti italiani i primi in Europa per consumo psicofarmaci

da Repubblica.it

Studenti italiani i primi in Europa per consumo psicofarmaci

Sono utilizzati per migliorare la concentrazione quando si studia e per ‘sballarsi’ con l’alcol. La ricerca del Cnr di Pisa

di CATERINA PASOLINI

Li usano per migliorare le prestazioni a scuola e reggere alle lunghe notti in discoteca, per riuscire a dormire dopo aver preso troppi eccitanti o dimenticare la fame rincorrendo magrezze da carta patinata. Ma soprattutto per sballare “legalmente” mischiandoli con l’alcol. Il tutto all’insegna del fai da te, svuotando gli armadietti dei medicinali dei genitori o comprando in rete prodotti che stimolano la concentrazione, l’attenzione, il sonno o l’anoressia.

I dati. In tutta Europa i maggiori consumatori di psicofarmaci non prescritti tra i teenagers (15-19 anni) sono gli studenti italiani. Oltre duecentomila li hanno usati nell’ultimo anno, 395 mila gli under 20 che li hanno provati anche in passato mentre continua a crescere la fetta di coloro che diventano consumatori abituali, che li hanno ingeriti 10 volte o più nell’ultimo mese: sono 43mila, erano 27mila nel 2007. A lanciare l’allarme su un fenomeno in crescita costante, (a parte la cannabis le altre droghe sono stabili), è lo studio Espad italia (european school survey project on alchol and other drugs) condotto dal reparto di epidemiologia e ricerca dell’istituto di fisiologia clinica del consiglio nazionale delle ricerca di Pisa, (Ifc-Cnr).

Medicinali non prescritti. Se il dieci per cento in media dei teenagers italiani ha usato psicofarmaci, la media europea è del 6, a raccontare mercati paralleli, acquisti in rete, farmaci per migliorare prestazioni o compensare l’uso di altre droghe eccitanti. O semplicemente droghe legali. I dati del Cnr raccontano che il 17 % degli studenti tra i 15 e 19 anni hanno almeno una volta nella vita hanno utilizzato psicofarmaci non prescritti, il 9 % lo hanno fatto nell’ultimo anno. Si tratta prevalente di farmaci per dormire, utilizzati durante l’anno dal 6 per cento degli alunni, soprattutto ragazze (8% contro il 4% dei maschi)reggere. Seguono quelli per studiare meglio e più a lungo, per prolungare le notti: sono quelli per l’attenzione e l’iperattività di cui fanno uso il 3 % dei ragazzi. Usano medicinali nati per regolarizzare l’umore il 2,4 % di loro, stessa percentuale per quelli che fanno passare la fame

Alcol e psicofarmaci. “Li prendono soprattuto mischiati con l’alcol, per loro è droga legale e a buon mercato, che trovano in casa o facilmente in rete”, sottolinea Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr che da anni si occupa del fenomeno e che ben conosce il panorama dei consumi di droghe in italia che vede nel 2014 crecere a 600mila i consumatori di cannabis, diminuire a 27mila quelli di eroina, e restare più o meno stabili gli altri stupefacenti con 90mila consumatori di allucinogeni, 60mila hanno preso cocaina, 20mila stimolanti 10 o più volte nell’ultimo anno,40mila gli aficionados delle smart drugs

Un pericolo che non conoscono. Ragazzi che spesso non sanno neppure quello che prendono: 54mila studenti hanno infatti dichiarato di aver assunto sostanze senza sapere cosa fossero esattamente. Ma anche all’estero cresce il consumo di psicofarmaci. Se in Italia sembra soprattutto più che altro per uso ludico, in Inghilterra è legato alle prestazioni, vanno forte quei medicinali nati per la concentrazione, per stimolare l’attenzione. Presi d’assalto dagli studenti in tempo di esami.

Per avere voti migliori. Tanto che alcuni dottori nei giorni scorsi hanno ufficialmente chiesto che questi farmaci, studiati per curare disfunzioni dell’attenzione o della memoria, vengano dati anche ai sani, come ha pubblicato il Times nei giorni scorsi , per migliorare le capacità e non solo. Ora sono usati da dieci studenti su cento per migliorare le loro performace liceali o universitarie. Li trovano soprattutto in rete, “e spesso non sanno nemmeno cosa prendono, qualcosa che non ha nulla a che vedere con quello che pensano”, dicono i medici convinti che una liberalizzaizone potrebbe essere una strada da percorrere.

“Il Governo utilizza le assunzioni come ricatto per approvare la riforma”

da La Tecnica della Scuola

“Il Governo utilizza le assunzioni come ricatto per approvare la riforma”

Lo dice il Coordinamento nazionale per la scuola pubblica, nato l’11 aprile su spinta dell’Unione degli Studenti col supporto di sindacati, associazioni di studenti, genitori e docenti. Le richieste principali: stop del ddl, scuola pubblica di qualità, tutela del diritto allo studio, dignità ai docenti, libertà d’insegnamento, un progetto educativo non subalterno alle logiche del mercato.

L’11 aprile è nato il “coordinamento nazionale della e per la scuola pubblica”, un organismo voluto dall’Unione degli Studenti, che fa capo alla Rete della Conoscenza, alla cui assemblea hanno aderito sindacati, associazioni di studenti, genitori e docenti: il coordinamento, “aperto non solo alle componenti della scuola ma a tutti i soggetti”, intende avviare un percorso unitario finalizzato a coinvolgere tutto il mondo della scuola e non solo, per costruire un percorso di mobilitazione ed iniziativa contro il ddl de la Buona Scuola di Renzi.

“A nostro avviso – spiegano gli organizzatori – il tema dell’istruzione pubblica è fondamentale per il futuro di questo Paese. In questi mesi di dibattito parlamentare riteniamo necessario intraprendere un percorso di mobilitazione a partire dai territori che possa rivendicare alcuni punti chiave sui quali scegliamo di unirci e convergere. In primo luogo la questione democratica e la critica al Governo che utilizza il tema delle assunzioni come ricatto per l’approvazione del disegno di legge. Richiediamo lo stralcio della parte riguardante le assunzioni, lo stop del ddl del Governo e l’apertura di una reale discussione democratica nel Paese per costruire dal basso un’idea di scuola alternativa. Riteniamo necessario costruire una scuola pubblica e di qualità, aperta a tutti e finanziata, che possa tutelare il diritto allo studio, la partecipazione negli organi collegiali, la dignità del corpo docente, la libertà di insegnamento, la necessità di un progetto educativo non subalterno alle logiche del mercato”.

Gli organizzatori dell’iniziativa hanno individuato la prima metà di maggio come arco temporale all’interno del quale definire la data di una manifestazione nazionale a Roma, auspicando uno sciopero generale unitario. “Nei prossimi giorni si vaglierà l’opportunità della giornata del 12 maggio, che intendiamo preparare – conclude l’Unione degli studenti – con un percorso di lavoro comune nelle scuole e sui territori”.

DdL Scuola: i tempi si allungano ancora?

da La Tecnica della Scuola

DdL Scuola: i tempi si allungano ancora?

Il DdL non è ancora calendarizzato nelle altre 12 Commissioni che dovranno esaminarlo.
I tempi si stanno quindi pericolosamente allungando.

C’è un dato su cui fino ad ora si è riflettuto poco: per arrivare in aula il ddl sulla scuola dovrà essere prima esaminato a fondo dalla Commissione Cultura (la VII) che – al termine del proprio lavoro – dovrà redigere una relazione conclusiva da presentare alla Camera.
Ma per fare questo dovrà anche tenere conto dei pareri che altre commissioni dovranno formulare in sede consultiva. Dovranno intervenire innanzitutto le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Lavoro.
Il fatto è che, per ora, negli ordini del giorno di queste commissioni non compare ancora l’esame del ddl 2994 sulla scuola. Forse si aspetta che la Commissione Cultura dia avvio all’esame del provvedimento.  Se è così significa che le altre commissioni inizieranno a prendere in considerazione il ddl solo a partire dal 21 aprile. In genere, quando interviene in sede consultiva, la Commissione Affari Costituzionali è abbastanza celere nel formulare i propri pareri; non è lo stesso per la Commissione Bilancio che ben difficilmente potrà quindi esprimersi prima del 24 aprile.
Ma c’è una novità delle ultime ore. In realtà se si va a leggere la scheda dei lavori del ddl 2994 nel sito della Camera si scopre che le Commissioni che dovranno intervenire sono praticamente tutte e cioè: I Affari Costituzionali, II Giustizia, III Affari Esteri, V Bilancio, VI Finanze (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII Ambiente (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), IX Trasporti, X Attività Produttive, XI Lavoro, XII Affari Sociali, XIII Agricoltura, XIV Politiche dell’Unione Europea.
Senza contare che si dovrà ascoltare anche il parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
E, poichè la Commissione Cultura, per poter votare la relazione finale, dovrà aspettare di avere in mano il parere di tutte le Commissioni e in particolare di quella del Bilancio la conclusione dei lavori alla VII Commissione non potrà esserci prima del 29 o 30 aprile.
A questo punto è quasi matematicamente certo che il ddl non potrà andare in aula prima del 5 maggio.  La votazione finale alla Camera potrebbe dunque esserci intorno all’8-9 maggio.
Questo calcolo è però particolarmente ottimistico perchè si basa sull’assunto – per nulla scontato – che tutto fili lisci e che non vi siano intoppi. Sarebbe sufficiente anche solo un piccolo “incidente di percorso” per allungare ulteriormente i tempi.
Con le conseguenze facilmente immaginabili e che più volte abbiamo segnalato ai nostri lettori

Olimpiadi di italiano 2015. Premiati i vincitori

da tuttoscuola.com

Olimpiadi di italiano 2015. Premiati i vincitori
Alle selezioni hanno partecipato quasi 25.000 studenti Approfondimenti sulle prossime newsletter di Tuttoscuola

Sono stati assegnati sabato mattina, nella Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, i premi per le Olimpiadi della Lingua Italiana, manifestazione organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, giunta alla sua quinta edizione.

A salire sul palco, i dodici studenti che hanno mostrato la migliore capacità di scrittura, di sintesi, di comprensione del testo e una conoscenza approfondita della struttura della nostra lingua nelle diverse sezioni della competizione. La finale si è svolta ieri, sempre a Firenze. Alla prova hanno partecipato 84 studenti provenienti da tutta Italia e dalle scuole italiane all’estero (4). A premiare i vincitori, il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi che ha espresso “orgoglio per i numeri di una manifestazione che cresce ogni anno e dimostra grande qualità della scuola italiana”.

Soddisfazione per la grande partecipazione (a tutte le varie fasi di selezione hanno aderito 24.920 studenti, circa diecimila in più rispetto alla precedente edizione) è stata espressa anche dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Le Olimpiadi di italiano non sono semplicemente una gara di competenza linguistica, ma la testimonianza di come la nostra scuola sia consapevole del fatto che la lingua è il principale strumento di espressione della nostra identità ed è strumento di uguaglianza, come diceva Don Milani”, ha detto il Ministro nel video messaggio inviato per la premiazione.

I nomi e i profili dei vincitori sono disponibili sul sito www.olimpiadi-italiano.it