Riforma scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’

da Il Fatto Quotidiano

Riforma scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’

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Porre la fiducia da parte del governo sulla riforma della scuola ha significato non consentire al Parlamento ed alle opposizioni di svolgere su temi centrali della vita civile del Paese, attinenti alla tutela di diritti fondamentali, il ruolo e la funzione che la Costituzione riconosce loro. Infatti, il provvedimento prevede scelte di discrezionalità legislativa destinate a ripercuotersi sui diritti di una pluralità di soggetti, ed in senso più ampio su una struttura organizzativa fondativa del nostro Stato sociale.

Bisogna dare al Parlamento ed alle opposizioni il diritto di svolgere il proprio ruolo, costituzionalmente garantito, ed in particolare di esprimersi su una serie di questioni di dubbia costituzionalità.

1. L’alternanza scuola-lavoro ed il conseguente vulnus del diritto allo studio

In contrasto con il diritto allo studio sembra porsi la parte relativa all’alternanza scuola-lavoro. Il riferimento, in particolare è all’obbligo (e non alla mera possibilità) di ‘esperienza lavorativa’ per almeno 400 ore (nel secondo biennio e nell’ultimo anno negli istituti tecnici e professionali) e 200 (nel triennio nei licei). Si dubita della compatibilità di una tale imposizione con il diritto di ‘solo’ studio e col diritto ad una valutazione che tenga conto esclusivamente del proprio percorso scolastico: viceversa, l’inclusione delle esperienze extrascolastiche nel curriculum dello studente le rende valutabili in sede di esame di Stato.

Sarebbe, pertanto, fortemente auspicabile articolare l’alternanza scuola-lavoro su base volontaria e rendere immune il giudizio valutativo da qualsiasi attività extradidattica.

2. Il c.d. Preside-sceriffo

Senza dubbio, tra le disposizioni più contestate rientrano quelle concernenti il cosiddetto ‘preside sceriffo’. Si allude al conferimento di poteri al dirigente scolastico in particolare al potere di ‘individuare’ il personale da assegnare ai posti dell’organico. Attualmente, sono gli stessi vincitori del concorso a scegliere, nell’ordine in cui sono inseriti nella graduatoria, il posto di ruolo fra quelli disponibili nella regione.

La norma stabilisce che il dirigente, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, propone gli incarichi triennali ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi.

Prevede, inoltre, la facoltà del dirigente di utilizzare docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l’insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire.

Si tratta di poteri significativi lesivi di diritti costituzionalmente garantiti (uguaglianza, diritto al lavoro, buon andamento e imparzialità dell’agire amministativo).

  1. Valutazioni e premialità vs. la libertà d’insegnamento del docente

Un’ulteriore considerazione va svolta sul carattere del lavoro dell’insegnante che ha strutturalmente, e aggiungerei fisiologicamente, natura non subordinata nel senso che è frutto dell’esercizio del diritto costituzionale alla libertà d’insegnamento (art. 33 Cost.).  Se però è il preside che sceglie, come si è visto, il corpo insegnante per l’organico funzionale, tale scelta condiziona la libertà d’insegnamento nel senso che può costituire una forma di pressione e di adeguamento alla volontà di una figura monocratica.

Identico discorso va fatto per l’aspetto premiale che, se oggetto di una valutazione da parte di commissioni in cui seggono anche i genitori e gli allievi, può risultare distorcente rispetto la serenità dello svolgimento del lavoro del docente che avrebbe come valutatori quelli che valuta. Di tenore diverso sarebbe usare tali commissioni per provare la ricezione del proprio lavoro e introdurvi dei correttivi; una cosa ben diversa dal legare questo momento ad una premialità di qualsiasi tipo.

4. Risorse esterne e contributi pubblici per le scuole private

Infine ultima questione da valutare è la realizzazione di un’autonomia non solo funzionale ma finanziaria delle scuole, legando la riuscita della scuola alla possibilità di attrarre risorse esterne. In tal caso i fattori economici e storico sociali del contesto in cui opera la scuola diventerebbero poi un dato condizionante la disparità tra scuola e scuola, in violazione dei primari principi fondativi dello Stato sociale (artt. 2, 3, 33, 41 Cost.)

Identico discorso, in violazione dell’art. 33 Cost. (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato) andrebbe posto sulla possibilità per le scuole private di incamerare oltre che il finanziamento statale anche le somme che i singoli contribuenti hanno chiesto come rimborso per la spesa dell’istruzione (il cosiddetto buono scuola).

In conclusione si tratta di tutti aspetti molto preoccupanti e soprattutto lesivi di principi costituzionali, che meritano approfondimenti e che soprattutto non possono essere “liquidati” con un voto di fiducia. Prevedo sul piano giuridico ricorsi e soprattutto il ricorso alla Corte costituzionale che ne verifichi la dubbia “tenuta” costituzionale.

Intanto rallenta l’autovalutazione delle scuole: la pubblicazione del rapporto slitta a fine settembre

da Il Sole 24 Ore

Intanto rallenta l’autovalutazione delle scuole: la pubblicazione del rapporto slitta a fine settembre

di Claudio Tucci

Le famiglie a luglio non troveranno sul sito ministeriale «Scuola in chiaro» il rapporto di autovalutazione (Rav) di ogni singola scuola. Il documento dovrà comunque essere predisposto dalle scuole entro il termine del 31 luglio, ma sarà visibile solo a Miur e Uffici scolastici regionali per un primo monitoraggio. A settembre le scuole potranno integrare/correggere il Rav anche in funzione delle osservazioni che nel frattempo arriveranno dal ministero dell’Istruzione. E solo entro il 30 settembre i Rav «verranno pubblicati nell’apposita sezione di Scuola in chiaro dedicata alla valutazione».

La nuova tempistica dettata dal Miur
Un effetto “collaterale” delle polemiche e tensioni sul Ddl «Buona Scuola» è lo slittamento della pubblicazione dei primi dati sulle singole scuole, annunciati, a grande enfasi, dal ministero dell’Istruzione nei mesi scorsi. L’operazione “trasparenza” è rimandata a fine settembre, è scritto in una circolare resa nota ieri dal dicastero di viale Trastevere , in ogni caso in tempo per le scelte di genitori e studenti per le iscrizioni a scuola, che si faranno a gennaio-febbraio.

I motivi dello slittamento
Dal Miur spiegano la nuova tempistica come una risposta alle numerose sollecitazioni delle scuola ad avere più tempo per approfondire i vari passaggi interni al Rav (che si compone di 49 indicatori) anche per condividere le analisi svolte con la comunità professionale e sociale di riferimento. Gli istituti dovranno in ogni caso chiudere il loro primo rapporto di autovalutazione entro luglio. Il monitoraggio di Miur e Usr si svolgerà fra l’inizio di agosto e la fine di settembre. Nei primi giorni di settembre sarà trasmessa agli istituti una nota in merito alla predisposizione dei piani di miglioramento; e le indicazioni contenute potrebbero sollecitare in alcune scuole la necessitò di opportune modifiche al Rav. Ogni scuola sarà libera se considerare il proprio lavoro di autovalutazione chiuso a luglio o se riaprirlo e renderlo definitivo entro il 30 settembre: questa operazione potrebbe essere fatta, per esempio, dalle scuole che hanno cambiato dirigente (di solito incluse le reggenze cambia presidi il 10%-15% di istituti ogni anno).

I nuovi termini
Il Miur chiarisce quindi i nuovi termini: entro il 31 luglio tutte le scuole sono tenute a chiudere il Rav. Il 1° settembre si riapriranno le funzioni per la possibile regolazione e/o integrazione. Entro il 30 settembre si chiuderanno definitivamente le funzioni e i Rav verranno pubblicati su «Scuola in chiaro».

 

Studiare tecniche di pronto soccorso tra i banchi può evitare 20mila morti l’anno

da Il Sole 24 Ore

Studiare tecniche di pronto soccorso tra i banchi può evitare 20mila morti l’anno

Massaggio cardiaco, defibrillatore e disostruzione come geografia, lettere o scienze. Il primo soccorso – grazie al ddl «Buona scuola» che inizia oggi il suo terzo passaggio parlamentare alla Camera – può rientrare tra le attività scolastiche, come già avviene in diversi paesi. Una maggiore consapevolezza sulle tecniche, spiega la Società Sistema 118 che sta per formulare una proposta al Miur, ha la potenzialità di salvare 20mila persone l’anno. «Quella introdotta dalla legge è la principale innovazione della sanità degli ultimi 50 anni – afferma Mario Balzanelli, segretario della Società -. Potenzialmente può salvare 20mila delle 60mila persone che ogni anno muoiono per arresto cardiaco, e il 40% di quelle che perdono la vita per una ostruzione delle vie respiratorie. Noi – aggiunge – abbiamo messo a punto, sulla base della sperimentazione fatta negli ultimi 10 anni , un programma che in otto ore potrebbe insegnare le nozioni fondamentali».

I corsi
Si basano su quattro moduli. «Bisogna insegnare a riconoscere l’arresto cardiaco – spiega Balzanelli – e a mettere le due mani sul torace per il massaggio cardiaco, a usare il defibrillatore, a riconoscere un’ostruzione delle vie aeree in un neonato, bambino o adulto e le manovre di disostruzione che in oltre il 40% dei casi le sbloccano entro 40 secondi e infine serve imparare le tecniche di compressione quando si è in presenza di una emorragia pericolosa». I destinatari naturali di questi corsi vengono individuati negli insegnanti di scienze motorie, che «possono trasmettere le nozioni agli studenti sempre con l’aiuto degli operatori».

Le istruzioni per le scuole
In attesa di una iniziativa nazionale, sottolinea Balzanelli, le scuole che vogliono attivare i corsi possono già rivolgersi al 118. «La nostra società, che è totalmente pubblica e istituzionale, ha già dato la disponibilità per attivare da subito e gratuitamente questo percorso formativo». Diversi studi hanno dimostrato che se una persona che ha un arresto cardiaco viene soccorsa da qualcuno in grado di praticare un massaggio in attesa dell’ambulanza le chance di sopravvivenza migliorano. L’ultimo in ordine di tempo, pubblicato dal New England Journal of Medicine, ha stimato ad esempio che la sopravvivenza a 30 giorni è del 10,5% in caso di aiuto, mentre per chi è stato soccorso solo dopo l’arrivo dei medici è stata appena del 4 per cento.

Scuola, un referendum contro la riforma di Renzi

da il manifesto

Scuola, un referendum contro la riforma di Renzi

 

di Roberto Ciccarelli

No Ddl. Il movimento ci pensa: subito due milioni di firme per indire un referendum contro la Buona Scuola del Pd. Continuano gli scioperi della fame a staffetta. Per settembre si pensa a «uno sciopero nazionale». Camusso (Cgil): «Nessuno si faccia l’illusione che basti un altro voto di fiducia alla Camera per chiudere la partita». Bernocchi (Cobas): Quella di Renzi è una vittoria di Pirro». L’appello a Mattarella: «Presidente, non firmi la legge». Martedì 7 luglio la protesta torna alla Camera

 

Disob­be­dienza civile, refe­ren­dum abro­ga­tivo e l’indicazione di un’alternativa. Di que­sto si discute nel movi­mento della scuola dopo l’approvazione del Ddl Renzi-Pd al Senato gio­vedì 25 giu­gno. I comi­tati che hanno pro­mosso lo scio­pero della fame a staf­fetta in Emi­lia Roma­gna oggi hanno con­vo­cato un’assemblea regio­nale nella chie­sta evan­ge­lica meto­di­sta in via Vene­zian a Bolo­gna (ore 18,30) per con­ti­nuare la mobi­li­ta­zione in vista dell’approvazione defi­ni­tiva del 7 luglio alla Camera per «evi­den­ziare un atto di arro­ganza inac­cet­ta­bile» scri­vono su Facebook.

Alla loro lotta con­ti­nuano ad unirsi docenti e geni­tori in tutto il paese. In un gazebo alle­stito in via Duomo a Corato, in pro­vin­cia di Bari, dome­nica scorsa è ini­ziato uno scio­pero della fame che durerà una set­ti­mana. Oltre alla chia­mata diretta del preside-manager, con­si­de­rato un vul­nus alla libertà di inse­gna­mento, i docenti pro­te­stano anche con­tro le otto dele­ghe in bianco lasciate al governo. Al pre­si­dente della Repub­blica Mat­ta­rella i docenti chie­dono di non fir­mare la legge. È pre­ve­di­bile che il loro appello sarà ripreso da molte per­sone nell’imminenza dell’ultimo voto alla Camera. Due sono le idee per con­ti­nuare la mobi­li­ta­zione a settembre.

La prima è rac­co­gliere «almeno due milioni di firme neces­sa­rie» per indire un refe­ren­dum abro­ga­tivo della con­te­sta­tis­sima riforma «e otte­nere il quo­rum», scri­vono i comi­tati bolo­gnesi. «Se non si rac­col­gono le firme neces­sa­rie, se si sba­glia il que­sito, se non si rag­giunge il quo­rum – scrive su Face­book Gio­vanni Coc­chi, docente bolo­gnese e autore di un clic­ca­tis­simo video di rispo­sta allo spot di Renzi alla lava­gna — ci si con­danna, nel migliore dei casi, ad un’inutile “vit­to­ria morale”; nei fatti alla con­creta impos­si­bi­lità di “tor­narci sopra” per i pros­simi due secoli». Il refe­ren­dum «deve par­tire dagli inse­gnanti geni­tori e stu­denti — aggiunge Coc­chi — Va detto con grande fran­chezza che “inte­starsi” il refe­ren­dum costi­tui­rebbe un grave errore se non addi­rit­tura un grave danno». Quando «si com­batte una legge ingiu­sta, è dove­roso – oltre che più con­vin­cente – saper indi­care un’alternativa giu­sta» con­clude Coc­chi. I 34 comi­tati per la legge di ini­zia­tiva popo­lare «Per una buona scuola per la Repub­blica» (Lip) si atti­ve­ranno per la rac­colta firme per il referendum.

Seconda ipo­tesi per la mobi­li­ta­zione: uno «scio­pero nazio­nale» per il primo giorno di scuola a set­tem­bre. È una richie­sta più volte emersa nelle ultime mani­fe­sta­zioni dai docenti che hanno tra­sci­nato i sin­da­cati in una lotta senza quar­tiere con­tro Renzi e il par­tito demo­cra­tico dallo scio­pero gene­rale del 5 mag­gio a oggi. L’appello è alla «disob­be­dienza civile», è rivolto anche ai sin­da­cati ed «è un impe­ra­tivo morale che ogni inse­gnante eser­ci­terà come sente».

Non meno duri con il governo Renzi sono i toni usati dai mas­simi espo­nenti sin­da­cali. «Vor­rei che nes­suno si facesse l’illusione che basti un altro voto di fidu­cia alla Camera per chiu­dere la par­tita — ha detto la segre­ta­ria gene­rale Cgil Susanna Camusso ieri a Bolo­gna– La verità è che si stanno deter­mi­nando le con­di­zioni per cui la scuola, da set­tem­bre, sia ingo­ver­na­bile». Il governo «deve sapere che sta com­met­tendo ingiu­sti­zie straor­di­na­rie e mette in discus­sione uno stru­mento fon­da­men­tale per l’unità del paese e per il suo futuro».

Car­melo Bar­ba­gallo, segre­ta­rio gene­rale Uil, riflette sulle 102.734 assun­zioni dei docenti pre­cari, divisi in tre fasi, come pre­vi­sto dai commi 94–104 del maxie­men­da­mento che oggi sarà discusso dalla VII com­mis­sione alla Camera: «Renzi userà le assun­zioni come foglia di fico per coprire le ver­go­gne di una riforma sgan­ghe­rata di cui non c’era biso­gno per dare sta­bi­lità ai pre­cari che sono pre­oc­cu­pati di restarne suc­cubi — ha detto Bar­ba­gallo — Que­sta riforma è inap­pli­ca­bile e resterà inat­tuata. È riman­data a set­tem­bre e allora si faranno i conti».

«Quella di Renzi è la vit­to­ria di Pirro. I docenti non accet­te­ranno mai di per­dere la libertà di inse­gna­mento, di essere assunti e licen­ziati da un preside-padrone, di essere pre­miati o puniti da un “gran Giurì” com­po­sto da col­le­ghi, più uno stu­dente e geni­tori che nulla sanno per valu­tarli, e che instau­re­reb­bero un potere asso­luto, alla Mar­chionne, in ogni isti­tuto» rilan­cia Piero Ber­noc­chi (Cobas). Di tutta rispo­sta, è arri­vata la con­ferma che la com­po­nente della mino­ranza Pd «Sini­stra è cam­bia­mento» voterà la fidu­cia al governo. «Credo che sia un bene che que­sta riforma pro­ceda — ha detto Cesare Damiano che defi­ni­sce «ogget­tivi» i cam­bia­menti del testo al Senato, anche se non sod­di­sfano pie­na­mente una mino­ranza che è stata annien­tata da Renzi con la fiducia.

La pro­te­sta con­ti­nua a piazza Mon­te­ci­to­rio mar­tedì 7 luglio.

DdL, il testo mutato torna alla Camera per l’approvazione definitiva

da La Tecnica della Scuola

DdL, il testo mutato torna alla Camera per l’approvazione definitiva

Il passaggio di consegne tra i due rami del Parlamento, dopo il sì di Palazzo Madama, è fissato per martedì 30 giugno in commissione Cultura: l’esame dei cambiamenti durerà una settimana. Dal 7 luglio si passerà alle votazioni nell’Aula di Montecitorio: se non ci saranno intoppi e altre improbabili modifiche, il sì definitivo è praticamente scontato.

Esaurita la fase di approvazione a Palazzo Madama, il disegno di legge di riforma ‘La Buona Scuola’ torna a Montecitorio: l’inizio della fase di revisione del testo, è previsto per martedì 30 giugno presso la commissione Cultura.

Sotto la lente di ingrandimento, i parlamentari della VII commissione metteranno, in particolare, i diversi articoli mutati, trasformati in oltre 200 commi, rispetto al testo approvato a suo tempo a Montecitorio.

Stavolta, però, il testo rimarrà all’esame delle commissioni solo per una settimana: l’approdo nell’Aula della Camera, per le votazioni, è previsto per il 7 luglio, come ha stabilito la scorsa settimana la conferenza dei Capigruppo e annunciato in anteprima ai lettori della Tecnica della Scuola. Qualora, come probabile, non dovessero essere apportate modifiche al provvedimento, e in caso di votazione positiva in Aula, il disegno di legge di riforma diventerà legge dello Stato italiano.

Utilizzazioni sul sostegno: area unica o suddivisione nelle 4 aree?

da La Tecnica della Scuola

Utilizzazioni sul sostegno: area unica o suddivisione nelle 4 aree?

Le domande di utilizzazione si faranno tra il 1° e il 15 luglio.
Nuove regole per le richieste sui posti di sostegno.

Per le utilizzazioni sul sostegno delle scuole secondarie di secondo grado, le cui domande si presenteranno dal prossimo 1 luglio fino al 15 luglio, quest’anno c’è una novità che è stata inserita nel comma 11 dell’art.5 dell’ipotesi di contratto sulla mobilità annuale firmata il 13 maggio 2015.
In questo comma si spiega come si devono eseguire le utilizzazioni sul sostegno in riferimento all’area unica o alla suddivisione nelle canoniche 4 aree, scientifica (AD01), umanistica (AD02), tecnica professionale artistica (AD03) e psicomotoria (AD04).
In questo comma 11  in cui si parla delle utilizzazioni sulla dotazione organica provinciale  di sostegno della scuola secondaria di II grado, i cosiddetti DOS, si precisa che le utilizzazioni sui posti DOS vanno effettuate senza distinzione di area disciplinare, ovvero su area unica, mentre i posti residui al termine di dette utilizzazioni, vanno suddivisi tra le quattro aree disciplinari, in proporzione alle disponibilità iniziali di ciascuna area, in applicazione dell’art. 3, comma 1, del CCNI sulle utilizzazioni.
In buona sostanza le utilizzazioni dei docenti DOS, che precedono tutte le altre utilizzazioni, non terranno conto delle aree, mentre le utilizzazioni dei docenti titolari in una data classe di concorso, che sono in possesso di specializzazione sul sostegno, si attueranno sui posti residui, contati dopo l’utilizzazione dei DOS, calcolati per area e proporzionalmente alle disponibilità iniziali di ciascuna singola area.
Si deve tenere conto che il calcolo si basa non solo sui posti in organico di diritto, ma anche e soprattutto sui posti concessi in deroga. Tuttavia è necessario dire che l’utilizzazione fatta prima per i DOS sull’area unica e dopo per gli altri sulle 4 aree è un meccanismo complesso, che  solleva sempre dubbi ed incertezze di carattere burocratico- amministrativo.

Il DdL porterà le tecniche di primo soccorso in tutte le scuole secondarie

da La Tecnica della Scuola

Il DdL porterà le tecniche di primo soccorso in tutte le scuole secondarie

A prevedere “iniziative di formazione rivolte agli studenti” è il comma 10 del testo approvato al Senato. Mario Balzanelli, segretario Società Italiana Sistema 118: a breve presenteremo al Miur una proposta, i nostri operatori sono pronti a tenere i corsi gratuitamente nelle scuole medie e superiori.

Adottare dei corsi di pronto soccorso nelle scuole, sulla base di quanto previsto dal disegno di legge “La Buona Scuola” approvato al Senato e prossimo al via libera definitivo alla Camera. A prevederlo è il comma 10 del DdL 1994: “nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado – si legge nel testo modificato a Palazzo Madama – , sono realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il Servizio di Emergenza Territoriale ”118” del Servizio Sanitario Nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.

A chiedere l’attuazione dei corsi, prima ancora che il testo approdi a Montecitorio, è Mario Balzanelli, segretario della Società Italiana Sistema 118, che ha annunciato di voler presentare al Miur una proposta attraverso gli operatori della società specializzata si dicono da subito pronti a tenere i corsi gratuitamente all’interno delle scuole italiane.

I corsi, spiega Balzanelli, che dirige il 118 di Taranto ed è stato il promotore di una legge di iniziativa popolare su questo tema che ha raccolto 93ila firme, si basano su quattro moduli.

“Bisogna insegnare a riconoscere l’arresto cardiaco – spiega l’esperto di primo soccorso medico – e a mettere le due mani sul torace per il massaggio cardiaco, a usare il defibrillatore, a riconoscere una ostruzione delle vie aeree in un neonato, bambino o adulto e le manovre di disostruzione che in oltre il 40% dei casi le sbloccano entro 40 secondi e infine serve imparare le tecniche di compressione quando si è in presenza di una emorragia pericolosa”. In attesa di una iniziativa nazionale, sottolinea Balzanelli, le scuole che vogliono attivare i corsi possono già rivolgersi al 118. “La nostra società, che è totalmente pubblica e istituzionale, ha già dato la disponibilità per attivare da subito e gratuitamente questo percorso formativo”.

“Quella introdotta dalla legge è la principale innovazione della sanità degli ultimi 50 anni. Potenzialmente può salvare 20mila delle 60mila persone che ogni anno muoiono per arresto cardiaco, e il 40% di quelle che perdono la vita per una ostruzione delle vie respiratorie. Noi abbiamo messo a punto, sulla base della sperimentazione messa in atto negli ultimi 10 anni a Taranto, un programma che  – conclude Balzanelli -. in otto ore potrebbe insegnare le nozioni fondamentali”.

Utilizzazioni e assegnazioni: entro il 30 giugno le domande per il personale docente infanzia e primaria

da La Tecnica della Scuola

Utilizzazioni e assegnazioni: entro il 30 giugno le domande per il personale docente infanzia e primaria

Il 1° luglio aprono, invece, le funzioni per il personale della scuola di I e II grado, disponibili fino al 15 luglio. Le scadenze anche per personale educativo, docenti di religione e personale Ata

Ricordiamo che, come indicato nella nota 15379 del 19 maggio 2015, entro il 30 giugno il personale docente della scuola dell’infanzia e della primaria può presentare domanda di utilizzazione o assegnazione provvisoria. L’istanza deve essere presentata tramite istanze online, così come per il personale docente della scuola di I e II grado, per i quali le funzioni su Polis saranno disponibili dal 1° al 15 luglio.

Sempre dal 1° al 15 luglio possono presentare domanda (questa volta in modalità cartacea) il personale educativo e i docenti di religione cattolica.

Cartacea è anche la domanda per il personale Ata, che deve trasmetterla entro il 10 agosto.

Scuola dell’infanzia figlia di un dio minore

da tuttoscuola.com 

Scuola dell’infanzia figlia di un dio minore

In attesa della riforma 0-6 anni inserita nel pacchetto delle norme delegate, la scuola dell’infanzia è la cenerentola del nuovo sistema d’istruzione che uscirà dalla riforma. E non è detto che tra quasi due anni (le norme delegate devono essere varate entro 18 mesi) questo settore un po’ dimenticato riesca a trovare una nuova identità.

C’è innanzitutto quella esclusione dell’organico aggiuntivo che resta come l’incompiuta del piano di assunzioni previsto dal ddl S. 1934 approvato la settimana scorsa dal Senato.

La tabella allegata al testo del ddl non comprende infatti nulla per il settore dell’infanzia, esclusa, forse, la presenza di qualche posto tra i 6.446 posti di potenziamento per il sostegno.

Mentre, dunque, tutti gli altri settori scolastici finalizzano l’impiego dell’organico aggiuntivo per qualificare l’offerta formativa definita nei piani triennali delle scuole, per la scuola dell’infanzia non viene prevista alcuna innovazione didattica o modifica ordinamentale. Tutto come prima.

Per il momento.

Nella norma delegata si prevede, come da prassi, la generalizzazione della scuola dell’infanzia, senza precisare, tuttavia, se per generalizzazione si intende la scolarizzazione diffusa per conseguire l’obiettivo del 100% dei bambini in età oppure la diffusione razionale di strutture pubbliche per assicurare l’accoglimento di tutte le domande.

Oltre a prevedere la qualificazione universitaria del personale (facoltativa o obbligatoria?) la delega prevede che siano definiti “gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, diversificati in base alla tipologia, all’età dei bambini e agli orari di servizio, prevedendo tempi di compresenza del personale dei servizi educativi per l’infanzia e dei docenti di scuola dell’infanzia”.

La previsione è un po’ generica e sembra piuttosto un’elencazione non impegnativa di macro obiettivi che eludono nodi di fondo, quali, ad esempio, il problema degli anticipi, delle sezioni primavera e dell’orario di servizio notevolmente differenziato dei docenti delle varie tipologie di scuole dell’infanzia (statale, comunale, paritaria).

Forse si poteva compiere uno sforzo maggiore e utilizzare da subito anche la quota congelata di organico aggiuntivo per sperimentare il futuro sistema 0-6 anni.

Mediamente l’organico funzionale sarà di 5,7 posti per istituzione scolastica

da tuttoscuola.com 

Mediamente l’organico funzionale sarà di 5,7 posti per istituzione scolastica

Sarà, dunque, di 48.812 unità la consistenza dell’organico aggiuntivo che andrà a potenziare il tradizionale organico di diritto delle istituzioni scolastiche.

Sono, grosso modo, quei 50 mila posti di cui si parla da tempo e che la relazione tecnica di accompagnamento del ddl C.2994 alla Camera aveva già puntualmente individuato, appunto, in 48.812 posti.

La ripartizione regionale di quei posti per settore scolastico consente ora di valutare l’incidenza della ripartizione e anche la quantificazione media dei posti per istituzione scolastica.

La parte del leone la fa la Lombardia che con 7.008 posti assegnati si prende il 14,4% dell’intera dotazione nazionale (il 15,7% dei posti della scuola primaria).

La Campania con 5.314 posti si prende il 10,9% dell’intera dotazione nazionale (l’11,5% dei posti della secondaria di II grado).

Seguono il Lazio con 4.412 posti (il 9% della dotazione nazionale) e la Sicilia con 4.394 posti, pari al 9% della dotazione nazionale (9,2% dei posti assegnati alla scuola media).

Ultimo il Molise che si deve accontentare di un organico aggiuntivo complessivo di soli 535 posti, pari all’1,1% della dotazione nazionale.

Le regioni del Sud si vedono assegnati complessivamente 13.316 posti (la dotazione maggiore in assoluto) pari al 27,3% dell’organico aggiuntivo nazionale.

Una volta effettuata la ripartizione di questi 48.812 posti aggiuntivi, è possibile calcolare il numero medio di posti che verranno assegnati ad ognuna delle 8.513 istituzioni scolastiche funzionanti.

La media nazionale sarà di 5,7 posti per istituzione scolastica.

Il Molise avrà mediamente 9,7 posti di organico aggiuntivo per istituzione scolastica; la Liguria 7,0, l’Umbria 6,9 e il Friuli 6,6.

Disporranno, invece, di una ridotta quantità media di posti la Sardegna con 4,8 posti, la Sicilia e la Calabria con una media di 5 posti per istituzione.

Basteranno per rendere credibile e di qualità il piano triennale dell’offerta formativa?

La ripartizione poco trasparente dell’organico aggiuntivo

da tuttoscuola.com 

La ripartizione poco trasparente dell’organico aggiuntivo

L’organico aggiuntivo dei posti di potenziamento viene quantificato nella Tabella 1, allegata al Ddl approvato dal Senato, secondo alcuni parametri individuati con precisione.

I posti sono “ripartiti tra i gradi di istruzione della scuola primaria e secondaria e le tipologie di posto come indicato alla medesima Tabella, nonché tra le regioni in proporzione, per ciascun grado, alla popolazione scolastica delle scuole statali, tenuto altresì conto della presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, nonché di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica”.

La semplice elencazione dei parametri, in base ai quali i 48.812 posti comuni e i 6.446 di sostegno (55.258 in tutto) sono stati ripartiti tra le regioni, non dà pienamente conto dei criteri precisi di ripartizione (quanto per la dispersione, quanto per aree a forte processo migratorio, quanto per comuni montani, ecc.).

Per un’esigenza di trasparenza sarebbe stato opportuno accompagnare la tabella con una relazione tecnica esplicativa che aiutasse a fugare il dubbio che la ripartizione dei posti non abbia risposto anche a logiche occupazionali.

Ad esempio, sarebbe interessante capire la ragione e il peso di posti aggiuntivi a favore delle aree interne a bassa densità demografica o per i comuni montani (che sono ancora quelli identificati mezzo secolo fa e oggi in qualche caso ambiti luoghi turistici).

Vogliamo, comunque, credere che il Miur, chiamato a fornire i dati della tabella, abbia operato con oggettività e scrupolo. Ma, visto che la trasparenza è stato un solenne impegno assunto già con il testo della Buona Scuola, una maggiore visibilità dei criteri utilizzati non avrebbe certamente nuociuto alla credibilità delle scelte.

Successo formativo garantito

SUCCESSO FORMATIVO GARANTITO NELLA BUONASCUOLA di Umberto Tenuta

CANTO 485 Non è né buona né cattiva.

È SCUOLA solo se garantisce il successo formativo a tutti i giovani.

Se il SUCCESSO FORMATIVO non garantisce non né buona né cattiva scuola.

Non è SCUOLA.

La si chiude.

È semplice!

Perché si sono volute complicare le cose?

 

Il nocciolo della questione è tutto qui.

È inutile arrabattarsi intorno ai meriti ed ai demeriti.

È inutile arrabattarsi intorno a leggi, leggine e loggioni.

Se garantisce il SUCCESSO FORMATIVO, e lo garantisce a tutti i suoi studenti, è SCUOLA.

Se non garantisce il SUCCESSO FORMATIVO a una parte, grande o piccola, dei suoi studenti, non è SCUOLA.

E la Repubblica finanzia solo SCUOLE, scuole che garantiscono il successo formativo a tutti i giovani.

Prosperano le scuole che sono scuole.

Chiudono le scuole che non sono scuole.

Presto detto.

Presto fatto!

Se il coraggio uno lo ha, lo dimostra.

Il coraggio di chiudere una scuola.

Il coraggio di dire: <<Nella scuola non c’è posto per te, trovati un altro mestiere!>>.

È troppo facile respingere i giovani.

Giovani che sono stati mortificati sin dalla nascita.

Giovani, ai quali nessuno ha fatto acquisire la fiducia di base.

Giovani, ai quali nessuno ha insegnato a pattinare ad un anno, a leggere ed a suonare il violino a tre anni[1].

È troppo facile respingere gli altri.

Chi di spada ferisce di spada perisce.

Chi respinge è respinto.

Chi boccia è bocciato.

Semplice?

Le cose vere sono le più semplici.

Le cose più semplici sono le più difficili.

Ma chi ha detto che governare è facile?

Governare la scuola significa chiudere le scuole che non garantiscono il successo formativo a tutti i loro studenti.

Mica i giovani debbono morire perché le loro scuole non sono efficaci ed efficienti?

 

So che sono d’accordo con me i docenti che assolvono pienamente i loro compiti educativi.

Degli altri non mi importa.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

[1] IBUKA M., A un anno si pattina, a tre si legge, e si suona il violino, Armando, Roma, 1984

Educazione&Scuola Newsletter n. 1054


Educazione&Scuola Newsletter n. 1054

Giugno 2015 – XX Anno

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Notizie

30 giugno Verifica Programma annuale

Come previsto dall’art. 6, comma 1, del DI 44/01, entro il 30 giugno, il Consiglio d’Istituto verifica le disponibilità finanziarie dell’Istituto nonché lo stato di attuazione del programma, al fine …

30 giugno Riorganizzazione Amministrazioni pubbliche alla Camera

La 1a Commissione della Camera esamina il DdL sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche

30 giugno Cura Autismo in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera esamina il testo unificato dei disegni di legge per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dell’autismo

30 giugno DL Enti territoriali al Senato

La 7a Commissione del Senato esamina il DdL di conversione in legge del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali

30 giugno Riforma Sistema Nazionale Istruzione alla Camera

La 7a Commissione della Camera esamina il DdL di riforma del sistema nazionale di istruzione

24 giugno Barriere architettoniche in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera esamina il DdL “Norme per l’inserimento dello studio della tecnica e della tecnologia atte al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati …

23 giugno Quarta prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 23 giugno la quarta prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

23 giugno Diffusione Libro in 7a Camera

La Camera esamina il DdL Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura

22 giugno Terza prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge la terza prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

19 giugno Prova scritta Nazionale Esami conclusivi I Ciclo

Si svolge la prova scritta, a carattere nazionale, dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

18 giugno Seconda prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge il 18 giugno la seconda prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

18 giugno Elezione Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

La Commissione elettorale centrale comunica i risultati definitivi delle elezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione e proclama i candidati eletti

17 giugno Prima prova scritta Esame II Ciclo

Si svolge la prima prova scritta dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di Istruzione

15 giugno Esami di Stato II Ciclo

Con l’insediamento delle Commissioni d’Esame, hanno inizio gli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di Istruzione

11 giugno Enti territoriali e Jobs Act in CdM

Misure urgenti per gli enti territoriali e decreti attuativi Jobs Act in Consiglio dei Ministri

Fare scuola in un mondo che cambia

Lecce, 5 giugno 2015

3 – 5 giugno Commissioni d’Esame

Pubblicata la composizione delle commissioni e l’elenco dei presidenti e commissari degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado

2 giugno Festa della Repubblica

Si celebra la Festa nazionale della Repubblica italiana

 


Norme

Avviso 26 giugno 2015, AOODGRUF 10293

Disponibilità posto di funzione dirigenziale generale – Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana

26/06/2015 – Avvio Servizio di Valutazione Indipendente del Programma Operativo finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007/2013

Nota prot. 8198 del 17 giugno 2015

Disegno di Legge (Senato, 25.6.15)

Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti

Decreto Direttore Generale 25 giugno 2015, Prot. 614

Esami Stato abilitazione esercizio libera professione PERITO AGRARIO e PERITO AGRARIO LAUREATO – Sessione 2015

Decreto Direttore Generale 25 giugno 2015, AOODPIT 615

Esami Stato 2015 abilitazione esercizio libera professione GEOMETRA Sessione 2015

Nota 25 giugno 2015, AOODGOSV 5983

Chiusura del rapporto di autovalutazione entro luglio 2015 e aggiornamento entro settembre 2015

Nota 24 giugno 2015, AOODGOSV 5891

Seminario residenziale di formazione 1- 3 ottobre 2015 Rovereto – “Problem Posing: un approccio costruttivista alla Matematica, alla Fisica e alle Scienze”

Blocco dei trattamenti economici dei dipendenti pubblici

Corte Costituzionale

Decreto-Legge 19 giugno 2015, n. 78

Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali

Nota 18 giugno 2015, AOODGOSV 5686

Licei musicali e coreutici – Seconda prova degli Esami di Stato

Decreto Direttoriale 18 giugno 2015, n. 1316

Proroga i termini per la chiusura dei progetti finanziati

Decreto CEC 18 giugno 2015, Prot. 5687

Risultati elezioni CSPI: proclamazione definitiva eletti

Decreto Direttoriale 17 giugno 2015, Prot. n. 541

Esami di abilitazione all’esercizio della libera professione di Perito Industriale e Perito Industriale laureato – sessione 2015

Nota 16 giugno 2015, Prot.n.5530 DGOSV

Discipline che costituiscono oggetto della terza prova scritta dell’Esame di Stato

Nota 16 giugno 2015, Prot.n.1557

Attività di rilevazione esiti scolastici – a.s. 2014-15

Nota 16 giugno 2015, AOODGSIP 3583

Smart Education & Technology Days – 3 Giorni per la Scuola 28, 29 e 30 Ottobre 2015 Napoli – Città della Scienza

Nota 12 giugno 2015, AOODGOSV 5372

Chiarimenti specifici sull’ordinanza ministeriale esami di Stato n. 11 del 29 maggio 2015

Avviso 12 giugno 2015

Programma Erasmus+

Decreto CEC 10 giugno 2015, AOODGOSV 5268

Risultati delle elezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione e proclamazione dei candidati eletti

Avviso 10 giugno 2015

Risultati delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2015

Nota 9 giugno 2015, AOODGOSV 5155

Esami di abilitazione all’esercizio delle arti sanitarie ausiliarie di ottico e di odontotecnico per l’anno scolastico 2014/2015

Nota 9 giugno 2015, AOODGPER 16916

D.M. 3 giugno 2015 n. 325. Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 – operazioni di carattere annuale. Apertura funzioni …

Avviso 9 giugno 2015

Avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la presidenza dell’Istituto Italiano di Studi Germanici

Circolare Ministeriale 8 giugno 2015, n. 12

Legge 23 dicembre 1998, 448- articolo 26, comma 8, 9 e lO e successive modifiche e integrazioni Collocamento fuori ruolo e comandi dei dirigenti scolastici e del personale docente presso: Enti e associazioni …

Nota 8 giugno 2015, AOODGOSV 5126

Finalissima Olimpiadi di Problem Solving a.s. 2013-2014 – Classifiche

Nota 8 giugno 2015, AOODGOSV 5124

Giochi della Chimica. Finale nazionale 2015 – Frascati (Rm)

Nota 8 giugno 2015, AOODRAB 4179

Disegno di Legge n. 1934/2015- Art. 2 – Organico potenziato

Decreto Ministeriale 8 giugno 2015, n. 335

Criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2015

Nota 8 giugno 2015, AOODGCASIS 1947

Organico di Diritto del Personale ATA – A.S. 2015/16

Nota 8 giugno 2015, AOODGOSV 5122

Concorso nazionale “Vetro&Food: sicurezza, gusto e sostenibilità” – Premiazione a.s. 2014-2015

Avviso 8 giugno 2015, Prot. n.1197

Avviso per la presentazione di candidature per il nuovo albo di esperti tecnico-scientifici del MIUR

Nota 5 giugno 2015, AOODGOSV 5030

Proroga scadenza dei termini per la presentazione dei progetti nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n. 482 …

Nota USR Abruzzo 4 giugno 2015, AOODRAB 4145

DDL n. 1934/2015 art. 2: autonomia scolastica ed offerta formativa “Organico potenziato”

Nota 4 giugno 2015, AOODGCASIS 1918

Esami di Stato secondo ciclo a.s. 2014/2015 – Attività a supporto della procedura e adempimenti sulla comunicazione dei dati

Nota 4 giugno 2015, AOODGPER 16479

D.M. 3 giugno 2015 n. 326. Integrazione Graduatorie di Istituto di II fascia del personale docente

Nota 4 giugno 2015, AOODGPER 16515

Operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti, mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2015 – C.C.N.L. sottoscritto in data 15/07/2010 per il personale dell’Area …

Nota 4 giugno 2015, Prot. n. 4951

Didattiva: la didattica per / ‘alternanza scuola lavoro” – Pubblicazione del Bando per il Premio Nazionale 2015 – Milano, 18 novembre 2015

Nota 4 giugno 2015, AOODGPER 16480

D.M. 03 giugno 2015 n. 325. Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, valevoli per il triennio scolastico 2011/14 – operazioni di carattere annuale

Avviso 4 giugno 2015

MEDAGLIE DI BRONZO DEI CONDIDATI ITALIANI ALLA XXIII EDIZIONE DELL’INTERNATIONAL PHILOSOPHY OLYMPIAD

Decreto Ministeriale 3 giugno 2015, n. 325

Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, valevoli per il triennio scolastico 2011/14 – operazioni di carattere annuale

Nota 3 giugno 2015, AOODGPER 16432

Indizione dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA. Graduatorie di Circolo e di Istituto di 1° fascia (all. G) …

Nota 3 giugno 2015, AOODGSIP 3704

Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole, seconda edizione

Decreto Ministeriale 3 giugno 2015, n. 326

Integrazione Graduatorie di Istituto di II fascia del personale docente

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Una sintesi (quasi) non commentata della “Buonascuola”

di Alessandro Basso

“BUONA SCUOLA” E LA BUONA GOVERNANCE?

di Alessandro Basso e Piervincenzo Di Terlizzi

La “funzionalità” dell’organico

di Rita Garlaschelli

I responsabili del disservizio scolastico sono premiati

di Enrico Maranzana

Amico tra i nemici Nemico tra gli amici

di Stefano Stefanel

Lo studio dell’economia in laboratorio: come e perché

di Jeanna Tolordava

Sulla determinazione dell’organico dell’autonomia

di Alessandro Basso

GLI ISPETTORI TECNICI: CRONACA DI UNA MORTE SEMIANNUNCIATA

di Mario Maviglia

DDL scuola

di Enrico Maranzana

per un’Etica della Scuola

di Dario Cillo

È una buona scuola?

di Francesco G. Nuzzaci

Buona Scuola, e poi?

di Piervincenzo Di Terlizzi

Quando il pregiudizio prende il sopravvento

di Alessandro Basso

in Esami

LES: Tema di diritto ed economia politica

di Mavina Pietraforte

MODULISTICA ESAME DI STATO 1° CICLO

a cura di Giuseppe Guastini

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

di Pier Giorgio Lupparelli

L’esame di Stato… e la scadenza del 2015!

di Maurizio Tiriticco

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

in Famiglie

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

Progetto “Una giostra per tutti”

Istituto Superiore di Sanità

Salvare il sociale

CENSIS

Certificazione sperimentale delle competenze nel primo ciclo d’istruzione

di Salvatore Nocera

FAQ Handicap e Scuola – 56

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Rolando Alberto Borzetti

L’assistenza igienica degli alunni con disabilità in Sicilia

di Salvatore Nocera

Esami di Stato 2015 conclusivi del Secondo Ciclo (OM 11/15)

di Salvatore Nocera

Il PdL per il miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica

di Daniela Boscolo e Salvatore Nocera

in LRE di Paolo Manzelli

FRIENDLY COMPETITION

di Paolo Manzelli

AGRICOLTURA E NUTRIZIONE

San Casciano (FI), 23 giugno 2015

in Mobilità

Mobilità 2015-2016

16 giugno: pubblicazione dei trasferimenti del personale docente della Scuola Secondaria di II Grado

in PSSP&MD di Umberto Tenuta

SCHOLA RENOVANDA EST

di Umberto Tenuta

in Recensioni

M. Agus  – L. Castellina, Guardati dalla mia fame

di Antonio Stanca

P. McGrath, Follia

di Mario Coviello

Francesco Munzi, Anime nere

di Mario Coviello

E. von Arnim, Un’estate da sola

di Antonio Stanca

E. Morin, Insegnare a vivere, manifesto per cambiare l’educazione

di Maurizio Tiriticco

F. Greco, Gocce d’amore

di Antonio Stanca

per un’Etica della Scuola

di Dario Cillo

Fare scuola in un mondo che cambia

Lecce, 5 giugno 2015

G. Sapienza, L’arte della gioia

di Mario Coviello

in Riforme On Line di Giancarlo Cerini

SOSTEGNO: COME TI VORREI…

di Giancarlo Cerini

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

Federalismo fiscale: un decreto fuori tempo massimo?

di Gian Carlo Sacchi

in Statististiche

OECD360 – Italia 2015

OECD

Gli immatricolati nell’anno accademico 2014/2015

a cura del Servizio Statistico MIUR

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Contestare sì, ma con quali modalità?

di Maurizio Tiriticco

La goccia che fa traboccare… l’urna

di Maurizio Tiriticco

Ritornare alla scuola della Costituzione, di tutti e di ciascuno

di Maurizio Tiriticco

E. Morin, Insegnare a vivere, manifesto per cambiare l’educazione

di Maurizio Tiriticco

Lo studio dell’economia in laboratorio: come e perché

di Jeanna Tolordava

L’esame di Stato… e la scadenza del 2015!

di Maurizio Tiriticco

 


Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Avviso 30 giugno 2015, AOODGRUF 10323

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della RicercaDipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie

OGGETTO: Avviso di disponibilità posto di funzione dirigenziale generale – “Ufficio scolastico regionale per la Toscana”- di cui all’articolo 8, comma 7 lettera r) del D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98.

In riferimento all’Avviso in oggetto, pubblicata in data 26 giugno u. s., si comunica che sono stati accertati problemi di natura tecnica sulla casella di posta elettronica certificata relativa all’indirizzo

dgrisorseumane@postacert.istruzione.it. 

Si invita, pertanto, a trasmettere le candidature, con le stesse modalità indicate nell’Avviso del 26 giugno u. s. ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata:

uffgabinetto@postacert.istruzione.it

dgruf@postacert.istruzione.it 

A tal proposito, si comunica, altresì, che il termine di trasmissione, fissato alle ore 23,59 del 3 luglio 2015, è prorogato alle ore 23,59 del 6 luglio 2015.

IL DIRETTORE GENERALE

F.to Jacopo Greco

Nota 30 giugno 2015, AOODGCASIS 2221

Ministero dell’ istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per fa programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generare per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica
Servizio Statistico

Ai Dirigenti/Coordinatori scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di II grado statali e paritarie
e, p.c. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici scolastici Territoriali
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di Bolzano
AI Direttore Generale DGOSV
AI Direttore Generale DGPER

OGGETTO: Scrutini finali analitici – a.s. 2014/2015 – Scuole secondarie di Il grado statali e paritarie.

Con riferimento alla nota n. 2073 del 16 giugno 2015, si precisa che la data entro la quale comunicare gli esiti dello scrutinio integrativo per gli studenti con giudizio sospeso è prorogata al 12 settembre 2015 per consentire il completo inserimento dei dati richiesti.
Per eventuali chiarimenti per le procedure sul Sidi può essere contattato il Servizio Statistico; per problemi tecnici dell’applicazione è disponibile il numero verde curato dal gestore del sistema informativo 800903080.

Il Direttore Generale
Marco Ugo Filisetti