Istituti Tecnici Superiori, 42 i percorsi che riceveranno le risorse premiali

Istituti Tecnici Superiori, 42 i percorsi che riceveranno le risorse premiali

Sono 42 gli Istituti tecnici superiori che riceveranno risorse premiali sulla base del merito. Quest’anno, per la prima volta, una quota dei contributi statali destinati agli ITS, pari al 10%, è stata assegnata sulla base di criteri oggettivi di premialità, che mettono al centro i risultati realizzati dalle Fondazioni: il numero di diplomati, il loro esito nel mondo del lavoro, la qualità della didattica e degli stage effettuati.

I contributi serviranno per rafforzare i percorsi attivati. Il 30 giugno il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha indicato, con una nota della Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del sistema nazionale di istruzione, gli ITS destinatari di queste risorse aggiuntive. Punto di riferimento per l’attribuzione della quota di premialità è stata la graduatoria definita attraverso il sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi condiviso con le Regioni.

È la prima concreta attuazione dell’Accordo siglato in sede di Conferenza Unificata il 5 agosto 2014: su 12.904.978 euro, che corrispondono all’ammontare complessivo del finanziamento statale agli ITS per il 2015, il 10%, pari a 1.290.497 euro, è ripartito tra i 42 ITS che nel sistema di monitoraggio e di valutazione hanno ottenuto per i percorsi attivati un punteggio pari o superiore a 70. Spicca su tutti l’Accademia Italiana della Marina Mercantile, che si conferma un centro di eccellenza: occupa i vertici della graduatoria per quasi tutti i percorsi realizzati. Molto buoni anche i risultati ottenuti dall’Istituto Tecnico Superiore “Cuccovillo” Meccanico Meccatronico di Bari e dall’Istituto Tecnico Superiore delle nuove tecnologie del made in Italy Comparto Meccatronico di Vicenza.

Soddisfatto Il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi: “E’ rivoluzionario che parte dei fondi siano dati su base premiale – commenta – La valorizzazione del merito è un obiettivo prioritario per innalzare la qualità del sistema di istruzione. Premiare gli ITS che hanno ottenuto migliori risultati è un incentivo per migliorare i servizi, primo fra tutti il raccordo tra formazione e lavoro, misurato sul numero degli allievi occupati. Nella “Buona Scuola” il governo, già dal 2016, intende portare dal 10 al 30% la percentuale di risorse assegnate su base premiale alle singole fondazioni, tenendo conto del numero dei diplomati e del tasso di occupabilità a 12 mesi raggiunti in relazione ai percorsi attivati”.

Contro l’approvazione del DDL Scuola: il 7 luglio tutti in piazza a Roma

L’ANIEF contro l’approvazione del DDL Scuola: il 7 luglio tutti in piazza a Roma

 

Il sindacato ANIEF aderisce alla manifestazione unitaria a Piazza Montecitorio prevista per il prossimo 7 luglio. Il voto finale alla Camera porrà il sigillo a quello che è un vero e proprio attentato alla scuola pubblica.

il sindacato ANIEF invita i propri iscritti e tutti i docenti e gli ATA precari e di ruolo che hanno a cuore il futuro della scuola pubblica ad unirsi alla protesta contro il progetto “La Buona Scuola” di Renzi: il 7 luglio alle ore 17:00 l’appuntamento in difesa della scuola pubblica è in Piazza Montecitorio.

Linea dura della Cassazione contro gli abusi dei permessi ex L.104/92

Linea dura della Cassazione contro gli abusi dei permessi ex L.104/92

di Agata Scarafilo

da Scuola e Amministrazione, n. 6, Giugno 2015

Appello contro il DDL Scuola

Appello dei Docenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria contro il DDL Scuola

 

 

Onorevoli Deputati e Senatori, siamo docenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi della Calabria. Come cittadini e come professori intendiamo manifestarvi la nostra contrarietà alla “riforma” scolastica proposta dal Governo. Riprendiamo l’Appello promosso dai nostri colleghi di Lettere dell’Università di Roma “La Sapienza” e Vi indichiamo, in estrema sintesi, soltanto le principali ragioni del nostro dissenso, mentre vi chiediamo un incontro per una discussione più approfondita.

 

1) L’attribuzione al Dirigente scolastico di un’autorità che vada oltre gli aspetti organizzativi, per toccare addirittura la chiamata e la conferma del docente nel suo ruolo professionale, lederebbe il principio costituzionale della libertà di insegnamento (art. 33: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento»). La “chiamata diretta” dei docenti vanificherebbe inoltre i percorsi formativi e valutativi attualmente in atto (in cui l’Università è coinvolta), non escluso il risultato dei concorsi (tutelato in linea di principio dall’art. 97 della Costituzione).

2) L’evidente incentivo a concentrare i docenti “migliori” nelle scuole “migliori” per gli studenti “migliori” (in concreto: di famiglie più abbienti, disponibili a sostenere le scuole con i loro soldi) – e di conseguenza a concentrare i docenti “peggiori” nelle scuole peggiori per gli studenti “peggiori” – appare in contrasto con l’art. 3 della Carta: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana».

3) La “riforma” mostra di ignorare che, nonostante il costante definanziamento e i disordinati interventi governativi degli ultimi anni, quella italiana è ancora una “buona”, spesso “ottima” scuola. Lo dimostra il fatto che studenti formatisi in Italia (fra medie superiori e Università) trovano spesso agevolmente lavoro all’estero, vincendo la concorrenza locale e trasferendovi con successo le proprie competenze. L’appiattimento su standard gestionali e formativi di livello genericamente “europeo” sancirebbe invece il definitivo arretramento della competitività del diplomato/laureato italiano a livelli meramenti locali.

4) D’altro canto, tutti gli indicatori e i test valutativi provano che la “media” italiana risulta da dati profondamente squilibrati, fra regioni centro-settentrionali (allineate ai valori delle grandi nazioni europee) e regioni centro-meridionali. La diseguaglianza dei risultati non dipende quindi dall’ordinamento interno, ma da fattori decisivi e profondamente diversificati generati dal contesto sociale ed economico. Lo schema del Preside-manager e della competizione fra istituti opererebbe in senso negativo, come un moltiplicatore delle diseguaglianze e dei fallimenti scolastici. Tale schema non risponde alle finalità di promozione personale e culturale, proprie della scuola pubblica, ma all’esigenza tutta politica di estendere al mondo della scuola modelli organizzativi e ideologici propri dell’Impresa.

5) La “riforma” elude quello che, da tutti gli insegnanti, è indicato come il principale ostacolo a un efficace svolgimento dei compiti didattici: l’eccessivo numero di studenti per classe. Grave è anche l’umiliazione professionale, con la conseguente dequalificazione sociale, inflitta agli insegnanti da una retribuzione lontanissima dai livelli delle nazioni europee sviluppate: piu’ in generale, non viene dal Governo alcuna svolta nel senso di adeguati investimenti in Istruzione e Cultura.

6) Al contrario, nel solco dei suoi predecessori, di pur vario segno politico, il Governo propone forme di finanziamento alle scuole private che costituiscono comunque “onere per lo stato” (se non altro come mancate entrate fiscali), in contrasto con l’art. 33 della Costituzione.

Per questi (e altri) motivi, considerato che l’abnorme numero di deleghe al governo previste dal DDL vanificherebbe i vostri eventuali emendamenti di segno migliorativo, vi chiediamo di bocciare la “riforma”, senza cedere al ricatto del voto di fiducia.

 

Michele Borrelli, Francesco Bossio, Francesco Campennì, Fortunato M. Cacciatore, Fabrizio Costantini, Pio Colonnello, Orlando De Pietro, Carlo Fanelli, Fabrizio Feraco, Maria Cristina Figorilli, Carmela Laudani, Giorgio Lo Feudo, Rosario F. Giordano, Bruna Carmela Mancini, Maurizio Paoletti, Raffaele Perrelli, Egidio Pozzi, Salvatore Proietti, Ivan Pupo, Giuseppe Roma, Carlo Serra, Giuseppe Squillace, Armando Taliano Grasso, Ciro Tarantino, Attilio Vaccaro, Silvia Vizzardelli.

Transdisciplinarità e crescita culturale per la formazione giovanile


Titolo: Transdisciplinarità e crescita culturale per la formazione giovanile. Sottotitolo : :“FRIENDLY COMPETITION”:percorsi di innovazione TRA ARTE MODERNA E LE FRONTIERE DELLA SCIENZA CONTEMPORANEA e l’ ARTIGIANATO CREATIVO

Progetto di <egocreanet2012@gmail.com>

 

 

EGOCREANET c/o: IUF(UNIFI :

https://www.facebook.com/pages/Incubatore-Firenze/329033982713


 

→ La capacita di far crescere relazioni di condivisione transdisciplinare necessarie e risolvere la complessita dello sviluppo culturale contemporaneo associato a criteri innovativi di crescita e formazione giovanile rappresenta una delle criticita’ piu evidenti della innovazione sociale contemporanea

Per contribuire a risolvere tale criticita’ che correla il fabbisogno di condivisione trans-disciplinare della cultura alla crescita della innovazione sociale, EGOCREANET ONG in stretta collaborazione con l’ INCUBATORE della UNIVERSITA di FIRENZE (IUF-dove Egocreanet ha la sede operativa), propone di organizzare nel primo semestre 2016 il Programma dal titolo : “FRIENDLY COMPETITION”: TRA ARTE MODERNA E LE FRONTIERE DELLA SCIENZA CONTEMPORANEA e l’ ARTIGIANATO CREATIVO, allo scopo di individuare azioni capaci di contribuire ad elevare una innovazione sociale e culturale, su le tematiche ad elevata complessita’, quali quelle dello sviluppo economico sociale ed ecologico contemporaneo. L’ idea progettuale è in sostanza quella è di realizzare un programma di riflessione transdisciplinare in modo da individuare azioni a carattere innovativo che perseguano una piu’ ampia volonta’ di rinnovamento artistico e culturale responsabilmente condiviso, ed orientarlo al fine di fare fronte a preconcetti e stili di vita e limitate concezioni e che sono divenute motivo di degrado sociale e culturale.

NUOVI MODELLI DI INTEGRAZIONE E SVILUPPO.

→ Il rapido cambiamento che stiamo vivendo in questi ultimi decenni è conseguente al passaggio epocale
da un economia locale tradizionale di concettualita’ meccanica e lineare verso una economia piu evoluta della societa della conoscenza globale e digitale generatrice di conoscenza e sviluppo ad elevato valore sociale. Questa transizione necessita di un ripensamento creativo delle strategie di sviluppo economico “GLOCALE” (Locale + Globale). In tale contesto, lo sviluppo di una nuova visione trans-disciplinare della condivisione di conoscenza, rappresenta il catalizzatore di una importante riflessione sul cambiamento del patrimonio culturale e ambientale contemporaneo generabile dall’ integrazione tra innovazione artistica e scientifica e la creatività manifatturiera, orientate da una nuova ottica di sviluppo della innovazione socialeed eonomica. La maturazione di percorsi di integrazione trans-disciplinari e multi-attoriali, si registra essere divenuta ormai prassi attiva a partire dagli ultimi decenni in ambito internazionale, sarà oggetto della promozione attivita’ creative di Arte , Cultura , Scienza e Thinking Art-Design, che nel loro complesso saranno finalizzate a dare sviluppo alla ideazione e produzione di materiali e processi tecnologici innovativi dell’ artigianato creativo. Inoltre le attivita di condivisione del cambiamento tra disciplinarieta e trans-discipinarieta del sapere verranno   particolarmente orientate verso una forte rivisitazione dei processi abituali di accesso alle informazioni e di progettazione digitale verso lo sviluppo ed implementazione delle nuove tecnologie di comunicazione ( vedi ad es . le tecnologie della Realta-‘Aumentata, della produzione in 3D ecc.. ) utili per ottimizzare la co-produzione di conoscenze ed innovazione e sviluppo e pertanto capaci di condividere una ampia qualificazione della capacità creativa del territorio.

→ Con tali obiettivi il programma Friendly Competition, intende radicare sul territorio una rete di partners ed infrastrutture (risorse umane, e competenze tecnologiche locali ,nazionali ed internazionali) capaci di innescare processi di creazione di nuova imprenditorialita’ culturale tra arte e scienza ed artigianato artistico, che nell’ insieme siano capaci di generare valore aggiunto sociale ed economico e formare e qualificare giovani talenti creativi, a partire dalla integrazione trans-disciplinare e multi-attoriale degli assets culturali disponibili a collaborare a questa importante scommessa di innovazione culturale e sociale.

 

<SVILUPPO DI SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA PROGETTAZIONE ARTISTICO/SCIENTIFICA>

→ La sfida del cambiamento trans-disciplinare e multi -attoriale condivisa dalla nuova strutturazione concettuale e cognitiva ora, appare decisiva. Pertanto occorre al più presto far emergere modalità più esplicite, della necessita di creativita’ dello sviluppo, che creino accelerazione nell’integrazione tra Sviluppo Territoriale nella sua dimensione glocale, a riguardo della doppia declinazione tipica: a) dell’impresa culturale contemporanea , e b) in qualita di cross -fertilita’ multiattoriale , tra artigianato manifatturiero creativo scienza ed arte, finalizzata nell’ insieme a superare ogni vecchia ed incontaminata barriera disciplinare del sapere.

 

“Azioni per accrescere la compresione dell’ integrazione tra arte arte e della scienza contemporanea e dell’ artigianato artistico come fattori di innovazione culturale e sociale”.

 

Con questa proposta Egocreanet intende sviluppare un programma organizzato in tre moduli di aggregazione delle necessarie competenze transdisciplinari e multi-attoriali per dare sviluppo al tema di innovazione responsabile dell’ “ Arte ed Attivita Culturali” orientato ad interpretare e diffondere modelli innovativi di pensiero artistico e scientifico e di attivita artigianali creative proprio al fine di dare risposta alle criticita’ di crescita culturale individuate come fondamentali esigenze del complesso sviluppo della innovazione sociale e culturale contemporanea del territorio. Tali modelli di innovazione saranno basati sul moduli trans-disciplinari di arte e scienza particolarmente orientati ad incrementare il valore culturale e la creativita artistica dell’ artigianato .

 

→ Il programma su trans-discilinarieta e crescita culturale proposto da Egocreanet, fa riferimento alla carta sulla Transdisciplinarieta e lo sviluppo culturale del 6 novembre del 1994 la quale venne redatta ad Arràbida (Portogallo) da Basarab Nicolescu (Fisico-Rumeno), Edgar Morin (Filosofo Francese) e Lima De Freitas – (Artista Portoghese) , durante il Primo Congresso Mondiale di Transdisciplinarità e Complessita (Convento di Arrabida, Portogallo, 2-7 novembre 1994). La Carta mette in luce la capacita di condivisione delle conoscenze come fondamentale elemento di superamento delle criticita’ dello sviluppo culturale e sociale contemporaneo .Pertanto viene individuata come necessita di crescita della creativita’ sociale e culturale quella tesa a modificare la vecchia struttura disciplinare del sapere per poter condurre il sapere al di là dei confini e le arbitrarie barriere nelle quali le conoscenze settorializzate tendono a rinchiudersi entro artificiose barriere cognitive rendendo sempre piu’ difficile fronteggiare la complessità dello sviluppo nel mondo contemporaneo.

 

→ A partire dalle indicazioni della Carta sulla Transdisciplinarita’ (*) il progetto Friendly Competition tra arte e scienza e artigianato creativo , intende ri-valutare e valorizzare il ruolo primario della arte e della cultura artigiana nel contribuire a rappresentare e a ridefinire l’identità sociale/culturale del nostro tempo caratterizzato da crisi ed incertezza. Oggi, infatti la identità ed il prestigio culturale è costantemente e sempre più rapidamente assoggettato ad un dinamico e repentino cambiamento generato dal forte impatto sociale della tecnologia ed in particolare dall’ utilizzazione estesa delle tecnologie di informazione.

 

→ Il Programma “Friendly Competition” curera’ gli aspetti storici ed epistemologici della evoluzione del rapporto tra ricerca scientifica e tecnologica e cultura artistica e le potenzialita’ ed opportunita’ innovative dell’ artigianato , che nel loro insieme sono divenute oggetto di crescente complessita’. Inoltre il programma proporra una riflessione responsabile da parte degli artisti e scienziati ed artigiani sul tema delle relazioni tra trans-disciplinarieta’ e crescita culturale della scienza e dell’ arte per il rilancio dell’ artigianato creativo. Sulla base di tali considerazioni e premesse in definitiva il compito del Programma sara’ anche quello di valorizzare tradizioni e valori culturali antichi quali quelli del Rinascimento con l’ obiettivo di rinnovare unitamente ,la sensibilita’ artistica e l’immaginario scientifico assieme alla crescita delle capacita creative dell’artigianato, al fine di comunicare una nuova percezione della innovazione culturale nella societa’ contemporanea.

→ Operativamente il programma “Friendly Competition” verra’ co-organizzato con partner ed altri enti interessati , mediante una modalita’ di “open Innovation” con il network di collaboratori in tre Moduli di attivita culturali ed artistiche e artigianali :

  1. A) MODULO 1.Tema: “Promozione e Sviluppo dell’ Arte e attività Culturali “ :

Questo MODULO intende promuovere il superamento delle due culture mettendo in risalto tramite l’ organizzazione di una serie di incontri in presenza ed on-line sulla l’ evoluzione delle relazioni rapporti tra arte , scienza ed artigianato creativo per realizzare una convergenza di idee di metodologie e di prassi innovative finalizzate a mettere in risalto le nuove sensibilita’ culturali di espressione estetica dell’ arte contemporanea.

 

1.1- Attivita Operative: Un incontro riassuntivo dl lavoro svolto in rete tra partner e interessati a collaborare amichevolmente, verra aperto al pubblico. Tale incontro è previsto tenersi in “Marzo 2016” c/o l’ Incubatore della Universita di Firenze) e sara’ finalizzato a divulgare la trans-discinatieta’ come nuovo modo di pensare e di intraprendere ricerca ed innovazione sociale al fine di definite la strategia per realizzare attività culturali (comprese esposizioni artistiche) integrate tra arte moderna e scienza contemporanea ed artigianato . L’obiettivo di questo primo incontro pubblico sara’ quello di valorizzare sotto un profilo storico e quindi di restaurare, con modalita di comunicazione contemporanee, la tradizione Rinascimentale nella quale l’ arte ha avuto una funzione di guida della conoscenza.

 

  1. B) MODULO 2. – Tema: “Promozione e Crescita e Formazione Giovanile di Thinking -Art-Desig”.

Con questo Modulo  il programma,“Friendly Competition” vera attuato in stretta collaborazione con la IED di di Firenze <http://www.ied.it/>ed il network di collaborazione in rete, si propone di condividere attivita’ culturali trans-disciplinari tra Arte moderna e le Frontiere della Scienza ed Artigianato Creativo . Si tratta di individuare discutere ed impostare nuove strategie di progettazione per creare competenze e modalita di formazione trans-disciplinari per superare lo stato dell’ arte e rispondere all’ innovazione sociale contemporanea di sistemi complessi L’ obiettivo di questo Modulo è quindi di sensibilizzazione sociale e sulle opportunita’ di formulare nuove proposte di formazione giovanile   di “Thinking -Art-Design” dove l’ arte e le forme di artigianato vengono intese come forma di comunicazione e motivazione alla scienza ed alla innovazione mediante l’ uso di nuove tecnologie digitali e la utilizzazione di nuovi materiali.

La trasformazione organizzativa di tali modelli di formazione articolati sulla base della trans-disciplinarità, tra arte e scienza presuppone oggi che vi sia alla base una comune responsabilita’ per affrontare problemi complessi con idee, immagini rappresentazioni della realtà provenienti da punti di vista artistici, scientifici e tecnologici provenienti da concezioni disciplinari diverse .

 

→ Pertanto il Modulo 2. di Thinking Art-Design trans-disciplinare si concentra nel migliorare la creatività e le conoscenze delle nuove generazioni che vogliano affrontare le questioni sociali e culturali complesse con nuove idee, strumenti e metodi innovativi. I temi chiave di studio discussione interattiva del Modulo 2, sono finalizzati a tradurre un problema trans-disciplinare articolandolo ed esplorandolo attraverso un processo creativo di “ thinking -Art- design” – verso la scoperta di una risoluzione appropriata delle problematiche che appartengono ad una area di progettazione multipla e condivisa dello sviluppo contemporaneo .

Tali temi sono: 1) -> Riflessione collaborativa : per tramite la organizzazione di gruppo di in rete orientato al fine di inquadrare e risolvere i problemi molto complessi di innovazione sociale e culturale, 2) -> Modellazione della Complessità: -analizzare e modellare azioni artistiche-culturali e produrre nuove intuizioni creative utili per facilitare la comprensione delle opportunita’ di sviluppo e del management di sistemi complessi , 3) -> Ri-contestualizzazione critica: – esaminare i problemi e trasformarli in opportunità di “thinking Art- design” della progettazione della innovazione nello sviluppo dell’ artigianato creativo

→ Pertanto il modulo 2. intende proporre percorsi innovativi di formazione trans-disciplinare artistica , articolati secondo un approccio di tipo interattivo con il pubblico, realizzati da studenti, docenti ed esperti in campo della innovazione culturale e sociale contemporanea.

 

2.1 Attivita operative: Un incontro aperto al pubblico riassuntivo della discussione sviluppata nel Modulo 2, e’ previsto tenersi in “Maggio 2016” c/o l’ Incubatore Universita’ ed Impresa della Universita’ di Firenze ( ovvero in altra sede in Firenze) .Esso sara’ volto anche per favorire una una aggregazione di strutture e infrastrutture culturali che possano stimolare e/o ospitare la produzione e la fruizione di attività culturali, educative ed artistiche di ARTE e SCIENZA ed ARTIGIANATO CREATIVO proposte , promosse e realizzate come collaborazione con le giovani generazioni di Thinking Art- Designers , con la collaborazione di Artisti e Ricercatori interessati . L’iniziativa verra’ ideata e co-organizzata anche con l’obiettivo di far conoscere ai giovani tra i 16 e i 35 anni i mestieri tipici della tradizione storica del nostro territorio e per svilupparne con criteri di creativita’ contemporanei ( neurologici, psicologici ,antropologici, estetici ed architettonici ..) il rinnovamento della la sensibilità creativa e artistica .

 

  1. C) MODULO 3. – Tema: Valorizzazione del patrimonio storico e artistico Rinascimentale al fine di sostenere il ruolo storico di Firenze e piu’ in generale della Toscana e della Italia, nella integrazione della cultura e della scienza nel quadro di sviluppo del futuro dell’ artigianato creativo in Europa. Questo modulo di sintesi mettere in evidenza i risultati dei Moduli precedenti di discusione e condivisione di saperi, al fine di illustrare una sintesi nuova delle prospettive trans-disciplinari dalla innovazione culturale e sociale per avviare la risoluzione di problemi complessi. In questo contesto, le azioni del cambiamento individuate dal progetto “Friendly Competition” procederranno attraverso una ricognizione di attivita’ e percorsi percorsi formativi trans-disciplinari che richiedono discontinuità rispetto al passato della struttura disciplinare del sapere. Pertanto i diversi saperi disciplinari e le diverse competenze progettuali – forti delle loro specificità e ciascuna con un loro tradizionale spazio d’azione – saranno chiamati a confrontarsi e ad agire insieme, superando le vecchie barriere cognitive per adottare la condizione di sviluppo di ambienti complessi socialmente trasformativi. È in questa prospettiva che diventa possibile sviluppare una pianificazione associata al thinking Art-design della produzione integrata tra arte scienza ed artigianato creativo tale che si possa rispondere alle emergenze con soluzioni avanzate ed innovative dal punto di vista strutturale, come da quello culturale, scientifico e sociale.

 

→ In conclusione verranno divulgati i seguenti caratteri innovativi e condivisi da un partenariato a rete territoriale e nazionale ed internazionale del progetto “Friendly Competition” i quali sono consistenti con gli obiettivi dell’ a fondazione ECRF (http://www.entecarifirenze.it/aree-di-intervento/arte-attivita-e-beni-culturali/)

 

  1. a) → promuovere strategie di sviluppo territoriale di “Arte e attività Culturali” capaci di assumere la prospettiva della complessità – quella inerente ai sistemi ambientali e sociali e quella indotta dall’avanzamento tecnico-scientifico . b) → Individuare strategie di formazione innovativa di thinking Art-design trans-discplinare, capaci di coniugare Arte moderna e le Frontiere della Scienza ed Artigianato Creativo , sulla base di un dialogo con gli attori istituzionali, economici e sociali a livello regionale nazionale e internazionale in modo da fornire le competenze culturali e scientifiche richieste da ambienti e problemi complessi della societa contemporanea , c) –-> assumere la prospettiva della complessità inerente ai sistemi ambientali , culturali e sociali assieme a quella indotta dall’avanzamento tecnico-scientifico – per individuare linea guida dell’attività di innovazione culturale ed artistica e per definire alcuni elementi qualificanti dell’offerta formativa di thinking Art-desing ,sulle implicazioni ambientali, sociali, economiche e culturali. proponendo ai giovani di farsi parte attiva del cambiamento .d) → rafforzare le capacità di interagire con le istituzioni locali e nazionali di formazione e ricerca e quelle di di altri paesi europei , promuovendo l’internazionalizzazione della innovazione artistica e culturale, favorendo la aggregazione di partnership Europee di progettazione per l’esplorazione di questioni di ricerca e sviluppo su arte cultura ed innovazione del Programma Horizon: Creative Europe 2016/20.

→ Quest’utimo obiettivo è prioritario per contribuire a rafforzare l’ Impegno della Regione Toscana e dell’ Italia per porre la innovazione culturale e sociale al vertice delle priorità della politica sociale ed economica Europea, non solo in quanto generatrice di potenzialita’ di sviluppo , ma soprattutto per il contributo in creatività, per realizzare in Europa inclusione culturale ed una formazione impreditoriale innovativa.

( NB: l’ impegno di questo Modulo 3. Sara anche quello di ricercare un Progetto EU sul tema Creative Europe e similari a cui partecipare ) .Vedi ad (http://eacea.ec.europa.eu/creative-europe_en) for further information about the different funding schemes and their funding conditions as well as to contact the Creative Europe Desk EACEA-B1@ec.europa.eu (http://ec.europa.eu/culture/tools/creative-desks_en.htm) of your country for more detailed information. Altre proposte ed opportinita di cross-founding progettuale verranno evidenziate .

3.1 : Azione Operativa: A conclusione e sintesi dei precedenti Moduli di indagine e attivita operative di condivisione e divulgazione , verra organizzata in GIUGNO 2015 in FIRENZE c-o l’ Auditorium dell’ ECF una conferenza conclusiva sul tema : “Trans-disciplinarieta come nuovo modo di crescita di creativita della cultura sociale” L’iniziativa   conclusiva verra’ co-organizzata con l’obiettivo di far conoscere ai giovani e meno giovani le possibilita’ di evoluzione della tradizione storica del nostro territorio e svilupparne la sensibilità creativa e artistica e scientifica rinnovando antichi mestieri dell’ artigianato creativo .

La manifestazione includera’ la Premiazione ( con una targa ricordo) dei migliori proposte per lo sviluppo di attivita’ di innovazione culturale ed artistica e di percorsi di formazione trans-disciplinari finalizzati alla integrazione contemporanea tra arte e scienza ed artigianato artistico. Il programma di questa manifestazione prevede inoltre l’inaugurazione della mostra/esibizione sul tema dell’ “Arte Quantistica “.

 

Paolo Manzelli 26/06/2015 <egocreanet2012@gmail.com> Cell +39/ 335/6760004

 

COMITATO SCIENTIFICO ED ARTISTICO

Marco Bellandi – Prorettore al Trasferimento Tecnologico –Universita di Firenze <marco.belandi@unifi.it>

Giampiero Maracchi – Presidente Accademia del Georgofili <giampiero.maracchi@georgofili.it >

Alessandro Colombo , Direttore IED-Firenze <a.colombo@ied.it>

Marco Masi –Dirigente Regione Toscana : Area: Ricerca ed Univesita’ e Formazione <marco.masi@regione.toscana.it>

Renate Quehenberg : https://imaginary.org/users/renate-quehenberger ; <reniquehenberg@yahoo.com>

 

Adesioni e Collaborazioni in rete:

Altri soggetti che partecipano alla realizzazione dell’iniziativa

Nominativo partner Funzione svolta
1) Gruppo di Arte e Scienza “quARte” – Firenze, Coord. Dr. Danilela Biganzoli, <daniela.biganzoli@gmail.com> Co-organizzazione eventi
2) Associazione Culturale Arte e Scienza ,Roma ,

<www.assculturale-arte-scienza.it>,Presidente Ing. Luca Nicotra ,<luca.nicotra@fastwebnet.it>

Co-organizzazione e diffusione risultati e animazione per una ampia partecipazione
3) ADAM- Accademia Arte di Macerata,   <http://www.accademiadelleartimacerata.it/site/>; Coord. Dr.sa Giuliana Guazzaroni <giulianaguazzaroni@gmail.com>; Collaborazione diffusione iniziative in Realta Aumentata
4) Associazione Cento Artisti Uniti per il Mondo, -Coord. Dr Orlando Serpieri.

,<orlandoserpieri@alice.it> <http://centoartistiunitiperilmondo.blogspot.it/2013_10_01_archive.html>

Collaborazione e partecipazione ad eventi
5) Dipartimento Ingegneria Industriale , Universita di Napoli , Prof. Nunzio Cennamo e colleghi.

<nunzio nunzio.cennamo@unina2.it>

Collaborazione nello sviluppo della transdisciplinariera tra arte e scienza e divulgazione
6) Eurosportello, Confesercenti-Firenze , Coord. Ing. Marcello Traversi <traversimarcello@gmail.com> Co-organizzazine progetto e sviluppo della progettazione Europea
7) Caos-Management: Rivista On Line di Cultura : http://www.caosmanagement.it/

8) TICONZERO : Rivista di Cultura ed Arte:

http://www.ticonzero.name/1/scienza_e_arte_di_paolo_manzelli_6597996.html

Collaborazioni come “ Media Partners “ per la diffusione e divulgazione del progetto in lingua Italiana ed Inglese .
9) Artist Organization : The Universal Intelligence Network , , <www.mindmagazine.net>, Coord, Rich Norman <mindmagazinestore@gmail.com> Internazionalizzazione del progetto e ricerca di partners per future iniziative prgettuali.
   
   

 

Biblio On Line : (*) vedi TRANS-DISCIPLINARIETA’ http://disf.org/carta-transdisciplinarieta ,

http://ciret-transdisciplinarity.org/biblio/biblio_pdf/eBook_Transdisciplinarita.pdf ;

ARTE e SCIENZA : http://www.steppa.net/html/scienza_arte/scienza_arte.htm

– http://www.lex.unict.it/dottorato/std/tecnoscienza.htm

Maturità 2015, il bestiario dei maturandi: dallo spritz di Kant ai lupetti di Verga

da Il Fatto Quotidiano

Maturità 2015, il bestiario dei maturandi: dallo spritz di Kant ai lupetti di Verga

Esami bestiali è la raccolta di strafalcioni pronunciati dagli studenti italiani alla maturità. Ecco la prima puntata, domani si replica. Se avete ascoltato (o fatto) simili prodezze e volete contribuire ad arricchire questo elenco, inviateci le vostre segnalazioni all’indirizzo lettere@ilfattoquotidiano.it. Le topiche più divertenti saranno pubblicate nei prossimi giorni

Pace e rispetto della cultura: così le scuole italiane possono associarsi all’Unesco

da Il Sole 24 Ore

Pace e rispetto della cultura: così le scuole italiane possono associarsi all’Unesco

di Lorena Loiacono

Formare le nuove generazioni ai valori della pace, del rispetto della cultura e del patrimonio di un Paese: sono questi i valori dell’Unesco che, coinvolgendo le scuole italiane, salgono in cattedra fino a formare una Rete nazionale di istituti scolastici. Tutti associati all’Unesco.

Una rete dalle radici lontane
Il Progetto della rete internazionale delle scuole associate all’Unesco è stato promosso per la prima volta a Parigi nel 1953 e l’Italia ha aderito con una rete nazionale a partire dall’anno scolastico 1957-1958.

Chi può farne parte
La possibilità di adesione alla Rete dell’Unesco è rivolta a tutte le scuole italiane dalle elementari alle medie e superiori, presenti sul territorio italiano o all’estero, statali e non statali, spiega il Miur in una nota . Le scuole che entrano a far parte della rete sono chiamate ad attivare progetti dalla vocazione internazionale.

Tempi e modalità per aderire al progetto
Le scuole interessate ad entrare nella Rete dell’Unesco devono presentare regolare domanda entro il 30 novembre 2015 al Ministero della pubblica istruzione e alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco (Cniu). Le richieste di partecipazione e le relative presentazioni dei progetti saranno valutate dalla Cniu e dalla direzione generale del Miur. Una volta approvata l’iscrizione nella Rete, la scuola avrà la qualifica di “Scuola associata all’Unesco membro della rete nazionale AspNet-Unesco-Italia e il logo del network internazionale. Entro il 30 giugno 2016 le scuole associate dovranno presentare al Miur e al Cniu una relazione sullo svolgimento e l’esito del progetto messo in campo. Allegando inoltre i documenti e il materiale prodotto, con tanto di link al sito istituzionale della scuola dove dovrà essere tutto riportato. La richiesta di adesione va rinnovata ogni anno a prescindere dalla durata del progetto.

A lezione di cultura
I progetti destinati alle scuole e agli studenti, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, dovranno avere come tematiche principali la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico, dei diritti umani e delle diversità, l’educazione al turismo culturale, allo sviluppo sostenibile, alla promozione della pace e della cittadinanza e all’educazione interculturale.

Valori unescani in cattedra
L’inserimento degli istituti nella rete internazionale delle scuole associate all’Unesco, offre la possibilità di aderire a scambi culturali e didattici, con lo scopo di favorire l’educazione alla cittadinanza, il rispetto delle leggi costituzionali, la difesa del patrimonio materiale e immateriale e lo sviluppo sostenibile. Progetti e attività culturali che aiutino a valorizzare la formazione dei ragazzi nell’ottica attenta alle tematiche unescane.

Il coding tra i banchi per imparare il pensiero computazionale e liberare la creatività

da Il Sole 24 Ore

Il coding tra i banchi per imparare il pensiero computazionale e liberare la creatività

di P.Sol.

C’è chi ha costruito una fiaba multimediale tra mucche spaziali, calabroni anti-fiori e robot extraterrestri e chi si è spinto a realizzare un programma per costruire fiabe, chi ha filmato le attività di coding in maniera creativa e chi ha creato un vero e proprio videogioco, chi ha realizzato strumenti digitali per imparare materie tradizionalmente ostiche come matematica e geografia, chi ha inventato un’avventurosa fuga dalla propria scuola e chi si è spinto all’esterno delle mura scolastiche per progettare la riqualificazione di una piazza del loro quartiere. C’è un po’ di tutto tra i dieci progetti da tutta Italia selezionati come vincitori del primo anno del progetto Smart coding, con il quale Samsung ha voluto contribuire all’impegno del ministero dell’Istruzione per l’alfabetizzazione digitale.

“Riteniamo che sia un ottimo risultato quello di questa sperimentazione che ha ottenuto la sensibilizzazione dell’intera comunità educante – docenti, genitori e studenti -attorno a un progetto che non punta semplicemente a insegnare i principi della programmazione informatica, ma a sensibilizzare allo sviluppo del pensiero computazionale”, afferma soddisfatto Mario Levratto, direttore Strategic planning e External relations di Samsung Italia, che snocciola le cifre del progetto: 776 scuola su tutto il territorio nazionale, 994 docenti di scuola primaria e secondaria inferiore e 30mila ragazzi.

Oltre alle attività di coding più tradizionale sulla base del kit e al supporto formativo fornito ai docenti, la sperimentazione si è concretizzata in 348 progetti che hanno dimostrato in maniera tangibile il valore didattico dell’attività di alfabetizzazione digitale. “I progetti premiati vanno tutti nella direzione dello storytelling, puntando a mettere in risalto due delle funzionalità in cui viene rappresentato il coding, quelle legate al padroneggiamento dei linguaggi digitali e alla liberazione delle potenzialità creative dei ragazzi”, analizza Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit, che insieme a Indire ha dato vita all’Osservatorio nazionale sui media e contenuti digitali a scuola, chiamato a verificare i risultati del progetto.

Senz’altro meno evidenti sono gli effetti percepiti da ragazzi, genitori e docenti in termini di valore educativo del coding, “sia in termini di strumento decostruttivo, per imparare a interpretare e capire cosa c’è dietro le interfacce, che di potenzialità emancipatoria, come capacità di ribellarsi agli standard omogeneizzanti e al saper produrre al di fuori dei format”, prosegue Rivoltella.

Ma un altro successo importante che emerge dalle risposte dei questionario compilati dai diretti interessati al progetto è l’aspetto motivazionale per i docenti: “Ben il 75% degli insegnanti che hanno partecipato a Smart coding ha manifestato l’intenzione di condividere l’esperienza e i risultati della sperimentazione con i colleghi”, conclude Levratto. Il che significa che il seme gettato promette di moltiplicare i frutti.

Scuola: maturità, ultimo atto. Quasi 500mila studenti alle prese con gli ultimi esami orali

da Repubblica.it

Scuola: maturità, ultimo atto. Quasi 500mila studenti alle prese con gli ultimi esami orali

E’ agli sgoccioli la prima prova secondo la riforma Gelmini: potrebbe anche essere l’ultima visto che il disegno di legge sulla ‘Buona Scuola’ pensata e voluta dal premier Renzi è ormai alle battute finali

di SALVO INTRAVAIA

ROMA – Tra rischio Grexit e Buona scuola che presto diventerà legge, la prima maturità secondo la riforma Gelmini è agli sgoccioli. In questi giorni, quasi 500mila studenti dell’ultimo anno della scuola superiore sono alle prese con il colloquio conclusivo degli esami di Stato e la maggior parte pensa già al prossimo step: l’ammissione all’università, attraverso i test d’ingresso diffusi ormai in quasi tutte le facoltà. Quest’anno, l’ultimo atto della maturità vede ai nastri di partenza meno studenti rispetto all’anno scorso e un paio di novità: l’introduzione del Clil (il Content and language integrated learning, che si potrebbe tradurre come immersione linguistica) anche nel colloquio finale e la possibilità di presentare, al posto della consueta tesina o mappa concettuale per rompere il ghiaccio, una relazione sull’eventuale attività svolta in azienda nel corso dell’alternanza scuola-lavoro.

Nonostante le paure della vigilia per le novità, soprattutto sulla seconda prova scritta, questa edizione è scivolata in maniera abbastanza liscia: le tracce abbastanza social della prova d’italiano hanno incontrato i gusti dei giovani e le seconde prove scritte, nella maggior parte dei casi, non hanno riservato più difficoltà rispetto a quelle degli anni scorsi. Ma questa prima uscita gelminiana della maturità potrebbe anche essere l’ultima. Visto che il disegno di legge sulla Buona scuola pensata e voluta dal premier Matteo Renzi, ormai alle battute finali, tra le deleghe prevede anche “la revisione delle modalità di svolgimento degli esami di Stato relativi ai percorsi di studio della scuola secondaria di secondo grado in coerenza con quanto previsto dai regolamenti” che hanno portato alla riforma Gelmini dei licei e degli istituti tecnici e professionali. Una rivisitazione della maturità che è nell’aria da tempo.

Perché, secondo coloro che vorrebbero addirittura cancellarla, il costo dell’intero apparato – costi di segreteria e costi delle commissioni esaminatrici – che si aggira attorno ai 160 milioni di euro all’anno, è eccessivo rispetto alla validità di un esame che promuove quasi tutti. I dati degli ultimi anni, infatti, confermano che sono gli stessi docenti interni delle scuole superiori ad operare la vera selezione dei candidati alla maturità, attraverso l’ammissione agli esami che estromette dalle prove finali da 4 a 5 studenti su cento. L’esame vero e proprio, condotto dai commissari esterni e dai membri interni, coordinati dal presidente, promuovono quasi tutti: 99 maturandi su cento.

Al Sud le scuole “da “incubo” con le maggiori percentuali di bocciati

da La Stampa

Al Sud le scuole “da “incubo” con le maggiori percentuali di bocciati

La classifica di Skuola.net delle scuole da incubo giunta alla sua quarta edizione

Tempo di quadri, di promossi e di bocciati e qualche studente fa bene ad avere paura. Soprattutto se la sua scuola si trova al Sud ed è un tecnico o, peggio, un professionale. È proprio al Meridione, infatti, che si concentrano le scuole da incubo, quelle con le maggiori percentuali di bocciati. E quelle, quindi, dove i ragazzi rischiano di più di ripetere l’anno.

Napoli in pole position, seguita da Palermo e Cagliari sono le città con il più alto numero di bocciati, ma fa capolino anche la precisissima Firenze che ha dato i natali al Sommo Poeta.

L’Istituto professionale per i servizi De Sanctis di Napoli è quello che si aggiudica il cucchiaio di legno per il numero di promossi, inferiore nel 2014 a quello dei bocciati pari al 58.3% degli iscritti. Sono i dati di una ricerca di Skuola.net che ha preso in esame i risultati di fine anno 2014 di circa 400 scuole superiori nelle 9 città più popolose d’Italia, pubblicati sul portale ministeriale Scuola in Chiaro.

Nella top ten degli ultimi della classe stilata per il quarto anno consecutivo spiccano, oltre all’istituto di Napoli sopra citato, anche il tecnico tecnologico Duca degli Abruzzi di Palermo, il tecnico tecnologico Giua di Cagliari e il professionale Sassetti – Peruzzi di Firenze. Qui le bocciature viaggiano su percentuali vicine al 43%, quando la media nazionale per queste tipologie di indirizzo si aggira intorno al 27%.

E paragonando le scuole per indirizzo ecco che il maggior numero di bocciati al liceo si trova al liceo artistico Istituto d’Arte di Palermo, seguito da un altro liceo artistico, stavolta di Napoli e dal liceo linguistico Marco Polo di Firenze dove più di 1 studente su 4 nel 2014 ha dovuto ripetere l’anno.

Al Sud la medaglia d’oro per la presenza dei tanti Lucignolo che nel 2014 hanno dovuto ripetere l’anno. In particolare, nel Meridione le città con le scuole dov’è presente la più alta percentuale di bocciati sono state Napoli, Palermo e Cagliari. Anche se a Napoli va il merito di avere la scuola dove l’anno passato i promossi sono stati pari al 100%: l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Caselli.

Tante le scuole da incubo anche a Firenze, patria per l’eccellenza dell’italiano. Nella top ten ne figurano solo 2, ma sono almeno 7 gli istituti dove, come minimo, 1 studente su 5 ha dovuto ripetere lo stesso anno del 2014.

Docenti italiani, i più vecchi e tra i pochi in Europa a non essere valutati

da La Tecnica della Scuola

Docenti italiani, i più vecchi e tra i pochi in Europa a non essere valutati

Lo dice l’ultimo rapporto rete Eurydice “La professione insegnante in Europa”: alle medie, assenti quasi del tutto i prof sotto i 30 anni, circa il 44% ha fra i 50 e i 59 anni e gli over 60 sono il 20%. Nel contempo, forme di valutazione regolate a livello centrale sono presenti ovunque, eccetto che in Irlanda, Olanda, Finlandia, Scozia, Norvegia, Turchia. E in Italia, dove col DdL ‘Buona Scuola’ si volta però pagina.

I docenti italiani non sono solo i più vecchi del vecchio Continente, ma anche tra i pochi lasciati al loro destino: senza alcun tipo di confronto e valutazione. È l’impietoso quadro realizzato della rete Eurydice sulla “La professione insegnante in Europa: pratiche, percezioni e politiche”, presentato il 25 giugno alla Commissione europea a Bruxelles.

Dal rapporto, ripreso e commentato dal Sole 24 Ore, risulta che, alle superiori, “la quota di insegnanti under 30 è prossima allo zero e anche nella fascia d’età 30-39 non raggiunge il 10 per cento”. Inoltre, il Belpaese si conferma la terra “che ha insegnanti più anziani d’Europa. Se è vero che la scuola si appresta a vivere un po’ ovunque il rischio di una prossima carenza di insegnanti, visto che due terzi sono infatti over 40 e circa il 40% andrà in pensione nei prossimi 15 anni, da noi il quadro è ancora meno rosa: sono assenti quasi del tutto i docenti delle scuole secondarie di I grado sotto i 30 anni, mentre circa il 44% ha fra i 50 e i 59 anni e gli over 60 sono quasi il 20 per cento”.

Detto che “la professione docente è ancora appannaggio del genere femminile. Se si eccettua l’Olanda, che ha raggiunto pressoché la parità di genere tra gli insegnanti, nel resto del Vecchio continente le professoresse superano di gran lunga i professori. Con i picchi di Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituania dove gli uomini in cattedra sono meno del 20 per cento”, sottolinea il quotidiano di Confindustria. Ma l’Italia, aggiungiamo noi, non è molto distante da queste percentuali, visto che le donne docenti italiane coprono circa l’81 per cento del corpo insegnanti, con picchi del 99 per cento alla scuola dell’Infanzia.

Un altro aspetto analizzato dalla rete Eurydice è quello della valutazione dei docenti, ai fini di un miglioramento della percezione della loro professione. Ebbene, anche su questo punto siamo nel gruppo della minoranza: “una qualche forma di valutazione degli insegnanti regolata a livello centrale è presente in tutti i Paesi eccetto l’Irlanda, l’Italia, l’Olanda, la Finlandia, la Scozia, la Norvegia e la Turchia. In questi Paesi, tuttavia, molto spesso le scuole sono libere di organizzare in maniera autonoma le proprie strategie di sviluppo professionale degli insegnanti, incluse forme di valutazione delle loro performance”.

È interessante, infine, anche questo dato: “in 17 sistemi educativi, la valutazione è effettuata da un valutatore esterno, su base regolare o ad hoc. E quasi sempre viene integrata da quella valutazione effettuata dal dirigente scolastico”. Una prassi che il DdL “La Buona Scuola” vorrebbe introdurre anche nel nostro Paese, affiancando al capo d’Istituto un comitato di valutazione composto da 7 membri: tre docenti interni all’istituto, uno esterno (potrebbe essere un altro docente, un ds o un ispettore), due genitori e (ma solo alle superiori) un rappresentante degli studenti.

 

DdL, la Commissione Cultura chiamata ad esaminare 150 emendamenti

da La Tecnica della Scuola

DdL, la Commissione Cultura chiamata ad esaminare 150 emendamenti

Il parere di ammissibilità è previsto nelle prossime ore. Subito dopo prenderà il via la discussione delle richieste di modifica. Confermato per martedì 7 luglio l’approdo del testo nell’Aula di Montecitorio.

Ammontano a 150 gli emendamenti presentati al disegno di legge sulla “Buona Scuola” in Commissione Cultura alla Camera, il cui termine per la presentazione è scaduto mercoledì 1° luglio alle ore 14: ben 50 richieste di modifica al testo sono del Movimento Cinque Stelle.

Il parere di ammissibilità degli emendamenti è previsto nelle prossime ore, già nel corso della mattina di giovedì 2 luglio. Subito dopo prenderà il via la discussione delle richieste di modifica: l’Ufficio di Presidenza ha stabilito che vengono discussi un massimo di 40 emendamenti per gruppo.

Viene confermato per martedì 7 luglio l’approdo del testo di riforma nell’Aula di Montecitorio. E ciò avverrà anche qualora la discussione in Commissione non dovesse essere esaurita.

Se non dovessero subentrare improbabili sorprese, di lì a pochissimi giorni arriverà il sì definitivo al medesimo provvedimento approvato la scorsa settimana a Palazzo Madama col voto di fiducia.

 

DdL, l’organico funzionale non basterà a coprire nemmeno le cattedre che rimarranno libere

da La Tecnica della Scuola

DdL, l’organico funzionale non basterà a coprire nemmeno le cattedre che rimarranno libere

Il dato è stato comunicato da un responsabile nazionale della Flc-Cgil: la sbandierata fine del precariato è una pia illusione, perché i circa 50mila docenti neo-assunti con l’organico funzionale verranno tutti utilizzati per coprire le cattedre scoperte. Anche l’anno prossimo si prevedono decine di migliaia di supplenze annuali sino al 30 giugno.

L’organico funzionale non basterà nemmeno a coprire i posti rimasti liberi. A farlo presente alla Tecnica della Scuola è la Flc-Cgil: a seguito della notizia pubblicata dal sindacato Confederale e ripresa dalla nostra testata giornalistica, ci siamo messi in contatto con un responsabile nazionale della Flc-Cgil. Il quale ci ha fornito approfondimenti a proposito dei 70.000 posti (di cui quasi 60mila docenti), autorizzati in organico di fatto che rimarranno fuori dalle stabilizzazioni.

In effetti, non si tratta – come sembrava evincersi dall’articolo del sindacato di comparto – di posti potenzialmente utili per le immissioni in ruolo. Ciò perché la loro formazione è derivata da una parte dall’organico di fatto, dall’altra dalla somma di più spezzoni delle medesime classi di concorso all’interno delle province. In entrambi i casi, la normativa vigente non permette di classificare queste cattedre del tutto vacanti, ma tra solo tra quelle disponibili sino al 30 giugno dell’anno successivo.

“Con questa denuncia però – spiega il dirigente sindacale della Cgil – abbiamo voluto dimostrare che la tanto sbandierata fine del precariato nella scuola italiana, attraverso il disegno di legge ‘La Buona Scuola’, è una pia illusione. I circa 50mila neo-assunti attraverso l’organico funzionale, infatti, verranno tutti utilizzati per coprire le cattedre scoperte. Anzi, ne rimarranno circa 10mila scoperte, che come tutti gli anni andranno a supplenza annuale”.

Se a queste aggiungiamo tutti gli spezzoni orari superiori alle 6 ore ed inferiori alle 18, non sommabili, quelli inferiori alle 6 ore che restituiranno le scuole, per il rifiuto a ‘coprirle’ da parte del personale di ruolo, tutti i distacchi e le utilizzazioni su altri ruoli, il numero di supplenze annuali è destinato a crescere. E nemmeno di poco.

Riassumiamo i numeri di posti che, sempre per Flc-Cgil, in prevalenza derivanti dagli spezzoni o autorizzati in organico di fatto, rimarranno liberi in vista del prossimo anno scolastico.

Per i docenti restano fuori quasi 60.000 posti derivanti dagli spezzoni o autorizzati in organico di fatto; per posto comune sono 25.831, derivanti dagli spezzoni, più quelli autorizzati in organico di fatto. Per il sostegno altri 30.000 posti.

Penalizzati pure gli educatori: assunti in 82, anziché 155.

In forte difetto anche le immissioni in ruolo Ata: ne sono state chieste al Mef 6.243, ma i posti liberi in organico di diritto sono quasi 11.000 e in quello di fatto oltre 6.000.

DdL Scuola, ecco il testo in esame in Commissione alla Camera

da La Tecnica della Scuola

DdL Scuola, ecco il testo in esame in Commissione alla Camera

Dopo l’approvazione del maxi-emendamento in Senato, prosegue la corsa del disegno di legge di riforma della scuola. Ecco il documento integrale.

Come annunciato su queste pagine, ieri ha preso il via, nella commissione Istruzione di Montecitorio, l’analisi della riforma della scuola approvata giovedì 25 giugno al Senato.

I tempi si confermano serrati, poiché è intenzione della maggioranza, su spinta del Governo, di rendere attuabile una buona parte della riforma già a partire dal prossimo mese di settembre. Pertanto, il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per oggi alle ore 14.00.

Ecco il testo integrale (disegno di legge n.2994 B)

Ddl: ok commissione Finanze, 150 emendamenti

da tuttoscuola.com

Ddl: ok commissione Finanze, 150 emendamenti

Poco fa in commissione finanze si è votato il ddl buona scuola. Tot voti 11 (gli altri tutti assenti): 7 a favore, 4 contrari…peccato...”. Lo scrive su Twitter il deputato del Movimento 5 stelle Sebastiano Barbanti.

Sono circa 150 gli emendamenti presentati al Ddl scuola in Commissione Cultura alla Camera. Domattina giovedì verrà dato il parere di ammissibilità. Il 7 luglio, l’approdo in aula. Dei 150 emendamenti presentati, 50 sono dei Cinque Stelle.

Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto oggi alle alle 14. L’Ufficio di Presidenza ha stabilito che vengano discussi un massimo di 40 emendamenti per gruppo.