Continua l’assalto alle GaE

Continua l’assalto ANIEF alle GaE: il Tribunale di Bologna inserisce in III Fascia una docente abilitata in Scienze della Formazione Primaria

Inarrestabile l’assalto dell’ANIEF alle Graduatorie a Esaurimento “chiuse” per legge, ma riaperte più e più volte in tribunale grazie alla sapiente azione legale del giovane sindacato. Questa volta è una docente laureata in Scienze della Formazione Primaria ad ottenere ragione in quanto immatricolata nel 2008/2009 ad anni successivi al primo e illogicamente esclusa dal MIUR dal diritto all’inserimento nelle Graduatorie valide per l’ottenimento delle supplenze annuali e dei contratti a tempo indeterminato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga ottengono piena ragione per la nostra iscritta e il suo immediato inserimento nelle GaE di interesse con effetti retrodatati al 1° settembre 2011.

Il Giudice del Lavoro di Bologna non ha dubbi sulla validità delle tesi sostenute dall’ANIEF in giudizio e dopo una puntuale ricostruzione della personale situazione della nostra iscritta – docente plurilaureata che nel 2008/2009 si era iscritta al terzo anno del corso di laurea abilitante in Scienze della Formazione Primaria – ha constatato come il MIUR, attraverso l’emanazione dei periodici Decreti di aggiornamento delle GaE, abbia posto in essere un comportamento illegittimo e discriminatorio nei confronti dell’interessata, precludendole irragionevolmente l’accesso alle Graduatorie a Esaurimento d’interesse. L’iscrizione della docente al terzo anno del corso di laurea abilitante, infatti, la poneva “nella medesima condizione degli iscritti nell’anno accademico 2006/2007” e quindi con tutte le carte in regola per poter accedere di diritto, e sin dal 2011, alla III Fascia delle graduatorie a esaurimento.

I legali ANIEF hanno sapientemente dimostrato in udienza come le determinazioni poste in essere dal MIUR e dal Legislatore nei confronti di questa particolare categoria di docenti abilitati e plurititolati apparissero fin da subito palesemente sclerotiche: “Appare allora irragionevole – chiosa, infatti, la sentenza accogliendo il ricorso ANIEF – anzi francamente assurdo, assoggettare la ricorrente ad una disciplina deteriore rispetto a quella prevista per gli iscritto al primo anno di corso nell’anno accademico 2007-2008, poiché ella rispetto a questi si trovava in una posizione temporale, ai fini del conseguimento della laurea, addirittura migliore”.

Nonostante i tempi della giustizia spesso troppo lunghi per chi si sente privato di un giusto diritto o vittima di un vero e proprio sopruso posto in essere dalle illogiche determinazioni del Ministero dell’Istruzione, l’ANIEF ha nuovamente dimostrato con i fatti che chi si affida con fiducia al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti non resta mai deluso: la competenza e la profonda conoscenza della normativa scolastica ottengono sempre il risultato atteso.

Ragazzo audioleso: no alla comunità psichiatrica, sì al progetto di lavoro

Ragazzo audioleso: no alla comunità psichiatrica, sì al progetto di lavoro

Si è passati da un protocollo istituzionale di psichiatria coercitiva a un progetto dignitoso che ridà speranza e dignità a un ragazzo che potrà rifarsi una vita.

Brescia. Innovativa decisione del Tribunale di Brescia sulla vicenda del ragazzo non udente di Lumezzane che alcuni mesi fa si era rivolto al Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus perché rischiava l’allontanamento coatto e il ricovero in una comunità psichiatrica secondo i dettami e i protocolli della psichiatria istituzionale. Il giudice ha dato atto della validità di un progetto per la “cura della persona” che preveda, oltre alla presa in carico del CPS locale senza l’assunzione di psicofarmaci, un percorso di tirocinio e formazione al lavoro al fine di favorire la formazione di competenze necessarie per un futuro lavorativo. Il 6 luglio il ragazzo, che più volte aveva chiesto la possibilità di avere un lavoro, verrà informato direttamente dal giudice che la sua richiesta è stata accolta.

“Siamo certi che questa decisione aprirà la strada ad altre decisioni e procedure rispettose dei diritti umani, e che i vecchi ed invasivi protocolli psichiatrici coercitivi saranno presto un ricordo del passato. Ringraziamo l’avvocato Francesco Miraglia, legale del ragazzo, e la dottoressa Vincenza Palmieri dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Famigliare di Roma. Un grazie va anche al giudice, ai professionisti e ai servizi sociali per aver avuto il coraggio di accettare questa proposta innovativa.” Ha commentato Mariella Brunelli del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

Operazioni annuali di mobilità dei dirigenti scolastici e disponibilità di sedi

Al Direttore Generale USR Puglia

Al Ministro della Pubblica Istruzione

 

OGGETTO: Operazioni annuali di mobilità dei dirigenti scolastici e disponibilità di sedi

 

Egregia dottoressa,

certamente ricorderà che il 15 giugno u.s. ho avuto nella sede dell’USR in Bari il richiesto incontro con Lei, assistita dal dr. Trifiletti, e presente altresì il segretario nazionale di DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR dr. Attilio Fratta, sulla materia in oggetto menzionata.

Nel corso del predetto incontro era parso a me e al mio segretario nazionale che si fosse d’accordo sull’abbandono della prassi dei Suoi predecessori, chiaramente contra legem, di congelare, per tempi di fatto indefiniti, le sedi di dirigenti scolastici in posizione di comando, distacco, esonero, aspettativa sindacale, utilizzazione e collocamento fuori ruolo, con retribuzione a carico del MIUR (art. 13, comma 4, CCNL dell’Area quinta della dirigenza scolastica), nonché le sedi di dirigenti scolastici attributari di incarico dirigenziale, ex art. 19, comma 5 bis del D. Lgs. 165/01, siccome già preposti alla direzione dell’Ambito Territoriale di Brindisi – che ha visto la conferma dell’ex collega dr. Melilli – , all’Ambito Territoriale di Lecce – nella persona dell’ex collega Vincenzo Nicolì –, ovvero di chi è in attesa di imminente incarico per l’Ambito Territoriale di Foggia.

Senonché, decorsi circa venti giorni ed approssimandosi la data del 15 luglio, entro la quale devono essere concluse le operazioni di mobilità dei dirigenti scolastici per l’anno 2015/16, non risultano ancora rese disponibili e pubblicizzate le sedi in parola, che pertanto dovrebbero essere oggetto di conferimento di reggenza annuale – con ciò reiterandosi una prassi illegittima, che DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR contesta e denuncia –, anche laddove trattasi di istituzioni scolastiche complesse e/o di prima fascia, come nel caso dell’IISS “Deledda” di Lecce, ragionevolmente ambite da colleghi di lunga esperienza.

Mi corre perciò l’obbligo di evidenziarLe che:

-per i dirigenti scolastici, a differenza dei docenti e del personale ATA, non esiste una sede di titolarità, con relativo diritto alla sua conservazione, bensì una titolarità meramente nominale, corrispondente alla durata delle nuove posizioni/funzioni o degli incarichi, parimenti attribuiti a tempo determinato, di dirigente amministrativo e/o di dirigente tecnico : e le sedi affidate per incarico nominale diventano disponibili per altro incarico (art.13, comma 4 del CCNL);

  • allorquando i predetti dirigenti dovessero cessare dalle posizioni/funzioni o incarichi dianzi menzionati, essi parteciperebbero pienamente, e rigorosamente, alla procedura prescritta dall’articolo 11, comma 5, comma c) del CCNL Area V, peraltro ripresa dalla nota, a Sua firma, prot. AOODRPU, n. 5473, dell’ 1 giugno 2015.

Con la presente, partecipata alle Autorità in indirizzo, chiedo pertanto alla S.V. di assicurare il rispetto delle riportate norme regolatrici della materia, rendendo, senza indugio, ufficialmente disponibili le sedi in epigrafe e consentendo ai dirigenti scolastici interessati l’integrazione delle relative istanze.

 

Distinti saluti,

Francesco G. Nuzzaci

Segretario regionale DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR.

L’esame di maturità è utile o no? Le alternative in Europa

da La Stampa

L’esame di maturità è utile o no? Le alternative in Europa

Una ricerca di ricerca di Skuola.net

L’esame di maturità in Italia rappresenta un vero e proprio passaporto per lasciare i giorni della scuola e approdare alla vita adulta. Negli altri paesi europei, però, l’esame finale non riveste l’importanza fondamentale che ha da noi. In alcuni neanche è previsto. A rilevarlo è Skuola.net, il quale fa notare che, sebbene negli ultimi 4 anni i bocciati si sono drasticamente ridotti, la maturità continua ad essere ritenuta necessaria per valutare gli studenti, nonostante il costo elevato per lo Stato e le famiglie, e lo stress per molti ragazzi.

In verità in Italia la percentuale dei bocciati sfiora appena l’1%: i dati del Miur sulla maturità 2014 parlano di 99,2% di studenti che hanno superato l’esame, tra questi oltre 3000 mila con la lode. Nell’ultimo anno sono anche aumentate le votazioni fra 71 e 80 (dal 28,4% del 2013 al 28,5% di quest’anno) e fra 81 e 90 (dal 17,9% al 18,1%). Piuttosto, la selezione viene fatta soprattutto durante gli scrutini finali, dove le percentuali dei non ammessi superano di gran lunga quelli di chi viene respinto durante la maturità. Nel 2014, sono stati circa il 4%.

La ricerca di Skuola.net fa notare che la pressione psicologica vissuta degli studenti, nel sostenere un esame così poco selettivo, è enorme. Su 1500 maturandi è emerso che 9 studenti su 10 con l’avvicinarsi dell’esame sono più irritabili, e 4 su 5 riscontrano dei forti sbalzi d’umore. Sette su 10 invece riscontrano dei disturbi nell’alimentazione a ridosso della data d’esame. A essere colpiti non sono solo i nervi o il sonno, ma in generale anche la salute, tra i dati allarmanti c’è soprattutto quello del consumo di sigarette: 1 su 2 dei fumatori ne aumenta le dosi per calmarsi.

Inoltre la maturità ogni anno rappresenta una voce di spesa elevata non solo per gli studenti, ma anche per lo Stato: secondo Skuola.net, in vista della maturità un 5% di studenti spende anche fino a 500 euro per la preparazione tra l’acquisto di libri e lezioni private. Per coprire le spese dei commissari esterni, si arrivano a spendere fino a 147 milioni all’anno, solo per i presidenti di commissioni invece sono stanziati circa 27 milioni di euro, ogni anno la spesa si aggira intorno ai 200 milioni di euro. A questa cifra bisogna poi aggiungere il costo delle altre spese organizzative: dall’elaborazione delle tracce al software per la distribuzione del plico telematico, passando per i milioni di fogli protocollo da fornire agli studenti per le prove scritte.

Gli altri paesi europei dimostrano che un’alternativa è possibile. In Gran Bretagna alla fine della scuola secondaria gli studenti conseguono il GCSE(General Certificate of SecondaryEducation), che si ottiene con un esame in cui sono i ragazzi a scegliere da tre a quattro materie in cui essere interrogati, su argomenti determinanti per la scelta successiva degli studi universitari.

Nei Paesi Bassi l’esame per terminare gli studi superiori è una formalità che tiene conto del percorso scolastico, e consiste nella somma degli esami svolti nel periodo dell’ultimo anno di istruzione.

In Francia invece dopo i quattro anni di liceo si arriva a conseguire il «baccalaureat»: un esame scritto anonimo con prove nazionali. Sebbene possa spaventare, tuttavia la stima dimostra che a superarlo è l’80% degli studenti.

Tutti in Aula l’8 luglio a difendere la scuola pubblica

da La Tecnica della Scuola

Tutti in Aula l’8 luglio a difendere la scuola pubblica

Silvia Chimienti, dopo i lavori in Commissione che ha visto bocciati tutti gli emendamenti, lancia l’appello: “facciamo capire al Governo che il mondo della scuola rifiuta questo provvedimento!”

“Alla faccia del dialogo e del confronto, tanto sbandierato da Renzi, Giannini e compagnia bella. Nel tempo record di due ore la maggioranza ha bocciato, a priori, tutti gli emendamenti (quasi 150) presentati al DdL Istruzione”. Così l’on. Chimienti commenta l’andamento dei lavori-lampo in commissione, invitando tutti giorno 8 luglio a recarsi in Aula a difendere la scuola pubblica.

Continua la parlamentare: “Tra l’altro, il Pd e compagnia non hanno mai preso la parola per intervenire nel dibattito. Immaginiamo che a indurli al silenzio sia stato il senso di vergogna per quello che stanno facendo alla nostra scuola e al sistema d’istruzione. Un mutismo che non allevia minimamente le loro responsabilità”.

Il bello è che si profilava, a detta dei nostri politici, un iter lungo e complesso. E invece “l’andamento dei lavori-lampo in commissione ha smentito le parole della relatrice di maggioranza, Maria Coscia la quale, soltanto due giorni fa, aveva detto che, se fosse stato necessario, al provvedimento si sarebbe lavorato anche durante questo fine settimana. Non ce n’è stato bisogno: la pratica scuola è stata liquidata in tutta fretta. Quelle della Coscia erano menzogne fatte girare ad arte per cercare di rabbonire un mondo della scuola, furibondo per quello che stanno facendo. La realtà è che per la maggioranza era già tutto deciso e il provvedimento non andava toccato”.

Era già tutto deciso. E’ un pensiero che fa rabbrividire: “Nel ribadire la nostra totale contrarietà a questo provvedimento, rendiamo chiaro fin d’ora che la prossima settimana in Aula ci batteremo fino all’ultimo per rappresentare le vere istanze di docenti e studenti. Aspettiamo la maggioranza al varco. Inoltre, porteremo la nostra voce anche fuori dal Parlamento, partecipando alle manifestazioni di chi si oppone a questo scempio e che merita di essere rappresentato e sostenuto”.

Dunque la battaglia torna alla Camera. Il monito del M5S adesso è: “Vieni in Aula a difendere la scuola pubblica! Mercoledì 8 luglio sarà un giorno decisivo per il futuro di studenti, insegnanti e di tutto il mondo scolastico. Tutti insieme, voi sulle tribune e noi con il nostro voto contrario, possiamo far capire al Governo che l’intero mondo della scuola rifiuta questo provvedimento. Abbiamo bisogno di tutti voi, non lasciateci da soli in Aula”.
Viene da dire: speriamo che non sia già tutto deciso.

 

Compila il modulo su: http://bit.ly/difendilascuolainaula

Tutele più ampie per maternità e paternità, almeno per il 2015

da La Tecnica della Scuola

Tutele più ampie per maternità e paternità, almeno per il 2015

L.L.

La maternità facoltativa (congedo parentale) potrà essere fruita, anche ad ore, entro i 12 anni del bambino. Introdotti anche 3 mesi di congedo retribuito per le donne vittime di violenza di genere e inserite in percorsi di protezione debitamente certificati

Il decreto legislativo 80 del 15 giugno 2015, attuativo dell’articolo 1, commi 8 e 9, della legge 183/2014, contiene molte novità riguardanti la tutela della maternità e la paternità, andando a modificare, anche se, come vedremo, non in modo definitivo, il Testo Unico sulla maternità e paternità (decreto legislativo n. 151/2001).

Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi dal 25 giugno 2015.

Prima di illustrare le principali novità, c’è da fare una precisazione: le modifiche introdotte hanno efficacia di sicuro per il 2015, anno per il quale c’è la copertura finanziaria. Perché le nuove regole siano valide per il futuro, sono necessari ulteriori decreti che garantiscano gli stanziamenti per l’ampliamento delle tutele in questione. Questo significa che dal 2016 si potrebbe tornare al testo previgente.

Tra le tante innovazioni introdotte, il decreto prevede modifiche alla fruizione del congedo parentale, vale a dire quel congedo concesso alla madre e al padre lavoratori dopo l’astensione obbligatoria (congedo di maternità). Fino ad ora il congedo era concesso al massimo fino agli 8 anni di vita del bambino (o 8 anni di ingresso in famiglia, in caso di adozione o affidamento). Ora questo limite è portato a 12 anni. In particolare, ci sarà retribuzione pari al 30% fino a 6 anni (8 per famiglie meno abbienti), mentre da 8 a 12 anni si potrà fruire del congedo non retribuito.

Sempre in tema di congedo parentale, il decreto 80 riduce il termine del preavviso dovuto dal lavoratore al datore di lavoro (dagli attuali 15 giorni a soli 5) e prevede, inoltre, la possibilità della fruizione ad ore. In questo caso il preavviso può essere anche di soli 2 giorni.

Ai genitori di figli disabili gravi è consentito anche il prolungamento del congedo parentale entro il compimento del dodicesimo (non più entro l’ottavo) anno di vita del bambino.

Infine, il decreto introduce un nuovo congedo per le donne vittime di violenza di genere e inserite in percorsi di protezione debitamente certificati, alle quali è concessa la possibilità di assentarsi dal lavoro per massimo tre mesi, per motivi legati a tali percorsi, garantendo loro comunque la retribuzione e tutti gli altri istituti connessi. Il preavviso è fissato in 7 giorni.

DdL Scuola, il 7 sit-in Cobas a Montecitorio: da settembre guerriglia

da La Tecnica della Scuola

DdL Scuola, il 7 sit-in Cobas a Montecitorio: da settembre guerriglia

“La protesta contro il Ddl cattiva scuola non va in vacanza e si esprimerà nuovamente il 7 luglio in varie citta’ e in particolare a Roma, dove a Piazza Montecitorio dalle ore 17 manifesteremo ancora una volta, insieme alle scuole, alle RSU e agli altri sindacati, la nostra indignazione contro l’intollerabile imposizione governativa”. Lo rende noto Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas.

“Dopo che al Senato il ducetto Renzi ha imposto la ‘fiducia’ sul Ddl, la legge passa il 7 luglio alla Camera per il voto definitivo, il cui esito è purtroppo scontato, vista la maggioranza schiacciante che il Pd ha in quel ramo del Parlamento.

Pur tuttavia – prosegue Bernocchi – il movimento contro la cattiva scuola governativa non va in vacanza e prosegue la sua lotta, manifestando a Roma a Montecitorio in quella giornata e fino al voto conclusivo. Analoghe iniziative si terranno in altre città, in contemporanea con quella romana, nella ferma e corale convinzione che seppure Renzi, nella sua guerra totale contro il popolo della scuola pubblica, ha vinto la prima battaglia, lo scontro continuerà in forme rinnovate, diffuse e profonde a settembre, facendo pagare assai cara a Renzi e al governo la loro prima e provvisoria vittoria”

“La cattiva scuola governativa – annuncia il portavoce dei Cobas – dovrà affrontare uno scontro permanente in ogni istituto da settembre in poi. Fin dalla prima riunione dei Collegi docenti e dei Consigli di istituto si passerà, come abbiamo gia’ scritto, ‘dalla battaglia campale ad una guerriglia’, non-violenta ma assai pervasiva, diffusa, continua e logorante per i sostenitori della cattiva scuola-azienda. In termini conflittuali, ogni scuola costituirà una barricata contro l’applicazione del Ddl.

I docenti non accetteranno mai di perdere la libertà di insegnamento, di essere assunti e licenziati da un preside-padrone che dovrebbe sceglierli dittatorialmente da Albi di migliaia di persone, di essere premiati o puniti da un ‘gran Giuri” – composto dallo stesso ‘padrone’, da tre docenti, uno studente e un genitore (o due genitori) – che dovrebbe, a proprio insindacabile, pretestuoso e immotivato giudizio, valutarne il lavoro e le capacita’ didattica, imponendo in ogni istituto un potere assoluto, e distruttivo della collegialita’ didattica, e fomentando lo scontro interno quotidiano”.

Centemero (Fi), ok emendamento su concorsi

da tuttoscuola.com

Centemero (Fi), ok emendamento su concorsi
Vanno però parallelamente incrementati anche i fondi per il diritto allo studio

Qualsiasi iniziativa che, nel campo dell’istruzione, premi la qualità e valorizzi il merito non può che vedere Forza Italia favorevole. E’ proprio la valorizzazione del merito, infatti, che ha guidato e orientato le nostre politiche per l’istruzione. E d’altronde è stato il nostro governo ad aver introdotto l’Anvur, l’agenzia di valutazione degli atenei, finalizzata a migliorare la qualità delle nostre università e offrire, così, un servizio sempre più competitivo agli studenti, sia dal punto di vista delle competenze acquisite sia sotto l’aspetto della loro occupabilità“. Così la deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero, commenta l’emendamento al ddl di riforma della P. A. che introduce come criterio di valutazione nei concorsi pubblici l’Ateneo di laurea oltre al voto conseguito.

Sarà però fondamentale, al momento della stesura del relativo decreto delegato, usare la massima cautela anche rispetto all’entrata in vigore della disposizione per evitare una possibile pioggia di ricorsi. Ed è doveroso che questo giusto proposito non resti a metà: per escludere qualsiasi forma di discriminazione è infatti indispensabile prevedere un incremento dei fondi per il diritto allo studio e per i campus universitari. Non si può permettere che un’iniezione di qualità nel nostro sistema di istruzione si trasformi in un boomerang“, conclude.

Come previsto, si infiamma il dibattito sulla proposta di ‘ponderare’ il voto di laurea con il giudizio sulla qualità della sede universitaria frequentata dallo studente. Come già riferito, il segretario della Flc Cgil Pantaleo ha subito condannato la proposta, contenuta nella delega per la riforma dei concorsi nella Pubblica Amministrazione, e il mondo accademico appare diviso.

Age lancia una app contro il cyberbullismo

da tuttoscuola.com

Age lancia una app contro il cyberbullismo

Una app contro il cyberbullismo: la proposta viene dall’Age, l’associazione genitori, che lancia la versione italiana di ‘deletecyberbullying‘ per studenti, docenti e genitori.

Realizzata dalla Coface, la confederazione delle organizzazioni familiari nell’Unione europea con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, l’applicazione per tablet e smartphone  ndroid è gratuita e può essere scaricata direttamente sullo store Google play e dal sito di Age. Presto arriverà anche la versione per Ios.

Un quiz interattivo verifica la conoscenza che ragazzi, genitori e insegnanti hanno del cyberbullismo e di internet, rispondendo in questo modo alle loro domande sul fenomeno, con la possibilità di condividere il proprio punteggio su Facebook. L’applicazione, inoltre, consente agli adolescenti un quiz di auto-diagnosi che indirizza automaticamente le vittime di cyberbullismo all’assistenza, dove possono contattare gli esperti per una consulenza specifica. Infine, un pulsante visualizza in tempo reale le informazioni per accedere all’assistenza diretta.

L’app include anche un video in inglese di sensibilizzazione sul cyberbullismo, consultabile anche su YouTube in 12 diverse lingue. Un sondaggio che aiuta i docenti a comprendere meglio le loro aspettative e la loro esperienza con episodi di cyberbullismo, mentre un manuale dell’insegnante fornisce loro materiale didattico per lezioni sul fenomeno. Una sezione è dedicata alle informazioni sul progetto e sull’applicazione. “Secondo un sondaggio condotto da BeatBullying per la campagna #Deletecyberbullying su oltre duemila ragazzi e adulti in tutta Europa un bambino europeo su 5 è vittima di bullismo“, spiega Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age. “Di questi – aggiunge – più della metà, il 55%, cade in depressione, oltre un terzo (35%) dichiara di aver danneggiato se stesso, il 35%, o di aver pensato al suicidio, il 38%. E, come genitori, ci preoccupa anche il dato sul 34% degli adulti che ritiene il bullismo ‘una parte normale della crescita’ e sul 16%, un adulto su 6, che dichiara che la maggior parte delle persone del loro Paese lo considera ‘formazione del carattere’“.

Per questo motivo, aggiunge Azzolini, “l’Age ha deciso di lanciare in Italia l’app impegnandosi in prima persona nella sua traduzione italiana. L’applicazione, inoltre, è parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l’Age sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del ministero dell’istruzione“, conclude.

Cobas, a settembre sarà guerra, anzi, guerriglia

da tuttoscuola.com

Cobas, a settembre sarà guerra, anzi, guerriglia

Dopo che al Senato il ducetto Renzi ha imposto la fiducia sul Ddl-cattiva scuola, la legge passa il 7 luglio alla Camera per il voto definitivo, il cui esito è purtroppo scontato, vista la maggioranza schiacciante che il Pd ha in quel ramo del Parlamento. Pur tuttavia il movimento contro la cattiva scuola governativa non va in vacanza e prosegue la sua lotta, manifestando a Roma a Montecitorio in quella giornata e fino al voto conclusivo“. Lo afferma il leader dei Cobas, Piero Bernocchi, aggiungendo che analoghe iniziative si terranno in altre città, in contemporanea.

La “cattiva scuola governativa dovrà affrontare uno scontro permanente in ogni istituto da settembre in poi. Fin dalla prima riunione dei Collegi docenti e dei Consigli di istituto, si passerà – avverte Bernocchi – dalla battaglia campale a una guerriglia, non-violenta ma assai pervasiva, diffusa, continua e logorante per i sostenitori della cattiva scuola-azienda. In termini conflittuali, ogni scuola costituirà una barricata contro l’applicazione del Ddl. I docenti non accetteranno mai di perdere la libertà di insegnamento, di essere assunti e licenziati da un preside-padrone che dovrebbe sceglierli dittatorialmente da Albi di migliaia di persone, di essere premiati o puniti da un ‘gran Giuri” – composto dallo stesso ‘padrone’, da tre docenti, uno studente e un genitore (o due genitori) – che dovrebbe, a proprio insindacabile, pretestuoso e immotivato giudizio, valutarne il lavoro e le capacità didattica, imponendo in ogni istituto un potere assoluto, e distruttivo della collegialità didattica, e fomentando lo scontro interno quotidiano“.

Cose belle per gli studenti

COSE BELLE PER GLI STUDENTI IN VACANZA di Umberto Tenuta

CANTO 490 COMPITI PER LE VACANZE

−ad ogni effetto sostitutivi di quelli assegnati dai docenti

−senz’altro migliorativi di quelli dettati dai docenti

−con sicura garanzia di efficacia riparatoria

−lapalissianamente meno noiosi

 

La BELLEZZA SALVERà IL MONDO.

Lo scrive Granfranco Ravasi.

La BELLEZZA EDUCHERà IL MONDO.

Lo scrive il più grande dei papi, PAPA FRANCESCO.

La Bellezza riparerà tutte le insufficienze degli studenti.

Lo scrivo e sottoscrivo IO, ultimo dei Maestri.

Ascoltatemi, giovani.

Credetemi, giovani.

Obbeditemi, giovani.

Osservate la bellezza di una margheritina, là, sul ciglio della strada.

Ammirate la semisferica chioma del pino davanti a casa vostra.

Guardate ad una ad una le erbette della piccola aiuola al crocevia.

Osservate il ciclamino là, al bordo del bosco.

Incantatevi davanti allo spettacolo delle gialle ginestre.

Abbandonatevi allo stupore delle erbe, dei fiori, delle piante più varie che vi offre il sottobosco.

Cercate, raccogliete, classificate i levigati sassolini, là sulla spiaggia.

Godetevi le forme, i colori, i rumori delle onde, là, sulla battigia.

Al mattino, godetevi lo spettacolo dei primi raggi dorati del sole che si stampano sui vetri delle vostre finestre.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

spazi di là da quella, e sovrumani

silenzi, e profondissima quiete

io nel pensier mi fingo, ove per poco

il cor non si spaura. E come il vento

odo stormir tra queste piante, io quello

infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l’eterno,

e le morte stagioni, e la presente

e viva, e il suon di lei. Così tra questa

immensità s’annega il pensier mio:

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

(INFINITO, Giacomo Leopardi)

Godetevi ogni cosa bella che il disio miri.

Riempitevi gli occhi di cose belle.

Riempitevi le orecchie di cose belle.

Riempitevi le mani di cose belle.

Riempitevi la bocca di cose belle.

Riempitevi le gambe di cose belle.

Riempitevi la mente di cose belle!

Il vostro cuore canterà la gioia.

È la vostra migliore promozione.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

Bello si addice ai giovani

BELLO SI ADDICE AI GIOVANI di Umberto Tenuta

CANTO 489 IL …SI ADDICE AD ELETTRA

IL BELLO SI ADDICE AI GIOVANI.

Educazione al bello al buono al vero

Le TRE EDUCAZIONI di Papa Francesco.

 

Educazione di tutte le genti del mondo.

Educazione al bello al bene al vero.

Il Grande Pedagogista che parla a tutte le genti del mondo lo ha proclamato in Piazza San Pietro.

Oh, Genti di tutti i paesi del Mondo, ascoltatelo!

Ascoltatelo, e il mondo sarà salvo.

Ascoltatelo, e nessuno prevaricherà.

Ascoltatelo, e nel mondo regnerà Amore.

Amore di tutte le cose belle della Terra e dei Cieli.

Amore di una pratolina bianca là, nel prato di erba verde.

Amore di un pioppo del bosco che si perde nell’azzurro del cielo.

Amore di una farfalla vellutata che si posa di fiore in fiore.

Amore di un grillo che non sai dov’è ma senti che fa cri cri.

Amore di un volto di bimbo dagli occhi verdi che si inchiodano nei tuoi occhi verdi.

Amore…

Amore di ogni cosa bella, di tutte le cose belle che i bimbi incantano, che le donne affascinano, che gli uomini cercano.

Tutta vestita a festa

La gioventù del loco

Lascia le case, e per le vie si spande;

E mira ed è mirata, e in cor s’allegra

La donzelletta vien dalla campagna,

In sul calar del sole,

Col suo fascio dell’erba; e reca in mano

Un mazzolin di rose e di viole,

Onde, siccome suole,

Ornare ella si appresta

Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.

Li vedete, voi, i vostri alunni, ora sparsi per le vie della città.

Mirano e sono ammirati, e in cor si allegrano.

Anche voi, Professoresse, con i leggings che danno risalto alle vostre belle forme!

Anche voi, Professori, con la camicia a righine blu!

Sembra che mai come oggi si vada alla ricerca della bellezza.

Bellezza delle labbra, bellezza delle unghie, bellezza delle chiome…!

Bellezza nelle pinacoteche…!

Bellezza dei monumenti…!

Bellezza dei paesaggi…!

Bellezza del canto delle cicale…!

Bellezza, ovunque tu sia.

Giovani, un solo compito per le vacanze.

Cercate il BELLO!

Ammiratelo, gustatelo, assaporatelo!

Non vi stancate mai di riempirvene gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca…

…il cuore!

 

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