Visita in Israele per il Ministro

Giannini in visita in Israele:“Lavoriamo per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi”

Visita in Israele per il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Nella mattinata di oggi il Ministro ha visitato lo Yad Vashem, a Gerusalemme, dove è stato annunciato il riconoscimento della loro Scuola di formazione tra gli Enti di formazione accreditati dal Miur.
“L’impegno del nostro Paese e del mio Ministero – ha spiegato Giannini – è di proseguire concretamente nella cooperazione con la Scuola di Yad Vashem per la creazione di un network europeo per la formazione sulla Shoah. Si tratta di un progetto cui il Miur sta già lavorando in collaborazione con l’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane”. Nel corso della visita il Ministro ha incontrato una delegazione di insegnanti italiani in occasione di uno dei seminari di formazione.
Giannini ha poi incontrato alla Knesset (il Parlamento) il suo omologo Naftali Bennett per un confronto sui sistemi di istruzione dei due Paesi. “Bennett – ha sottolineato Giannini – ha mostrato interesse per la riforma recentemente approvata dal Parlamento italiano e per gli aspetti connessi all’attuazione dell’autonomia scolastica”. I Ministri hanno convenuto di favorire nuove collaborazioni sia nel settore della scuola (ad esempio in materia di formazione professionale e di istruzione digitale), sia in quello dell’alta formazione. Si è infine parlato dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole israeliane, un tema di interesse comune.
Nella giornata di ieri Giannini ha visitato il Technion Israel Institute of Technology con una delegazione di rettori italiani. A riceverla, il presidente Peretz Lavie. Nel corso dell’incontro si è parlato di un “incremento” della cooperazione tra l’Italia e Israele, con particolare riferimento ai programmi di scambio di giovani ricercatori e ai programmi comuni di ricerca. Il Ministro ha incontrato anche Padre Arturo Vasaturo, direttore della scuola italiana Carmelit di Haifa, accompagnato da Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. 
Sempre ieri il Ministro ha concordato con il Ministro israeliano della Scienza, Danny Danon, di continuare a promuovere la cooperazione scientifica bilaterale sulla base dell’accordo del 2002. I due Ministri hanno inoltre convenuto su due priorità: il progetto Shalom, per la realizzazione di un satellite per l’osservazione della Terra, e il programma europeo Prima, per iniziative di ricerca nel settore delle risorse idriche e dei sistemi alimentari nell’area del Mediterraneo.

Scuola, tribunale accoglie ricorso di un abilitato Tfa: sarà tra assunzioni piano Renzi. “Vittoria clamorosa”

da Il Fatto Quotidiano

Scuola, tribunale accoglie ricorso di un abilitato Tfa: sarà tra assunzioni piano Renzi. “Vittoria clamorosa”

La sentenza dei giudici di Cremona potrebbe essere un terremoto per il ministero dell’Istruzione dopo che la riforma appena approvata dal Parlamento punta all’esaurimento delle Graduatorie a esaurimento. L’avvocato Solidoro: “Successo senza precedenti, auspicio è che abbia dei seguiti”

Via al nuovo bando Intercultura per studiare all’estero

da Il Sole 24 Ore

Via al nuovo bando Intercultura per studiare all’estero

di Cl. T.

È online sul sito di Intercultura (www.intercultura.it) il nuovo bando per i programmi all’estero 2016-17. Quasi 1.900 i posti a disposizione per 60 Paesi di tutto il mondo, riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1 luglio 1998 e il 31 agosto 2001. Ci si potrà iscrivere al concorso tra il 1 settembre e il 10 novembre 2015.

Il periodo di studio all’estero
C’è dunque tutta l’estate a disposizione per iniziare a informarsi sulle destinazioni sempre più numerose dove si svolgono i programmi di Intercultura nei 4 angoli del mondo.
Un periodo di studio all’estero, certo, può essere gravoso per le tasche di una famiglia media italiana. Per tale motivo, anche nel prossimo anno scolastico gli studenti delle scuole superiori italiane potranno concorrere per più di mille borse di studio totali o parziali (nel 2015 le borse assegnate sono state 1.295). Circa la metà provengono dall’apposito fondo di Intercultura e sono già disponibili nel bando pubblicato online per consentire la partecipazione ai programmi degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse che coprono totalmente la quota di partecipazione, a quelle che coprono una percentuale variabile tra il 20% e il 60% della stessa). A queste se ne aggiungeranno da metà settembre in poi altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali (l’elenco sarà via via aggiornato sul sito www.intercultura.it).

La normativa
Per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno. Il ministero dell’Istruzione ha chiarito in una recente nota (843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono «parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione» e che sono «valide per la riammissione nell’istituto di provenienza».

La riforma svuoterà le GaE? Macché, almeno 25mila della scuola dell’Infanzia rimarranno al palo

da La Tecnica della Scuola

La riforma svuoterà le GaE? Macché, almeno 25mila della scuola dell’Infanzia rimarranno al palo

I maestri precari della ‘materna’ sono il plotone più grande di abilitati aspiranti alle 102mila assunzioni. Però saranno assunti solo 5mila delle Graduatorie ad esaurimento. A cui si aggiungono 4.200 risultati idonei all’ultimo concorso. Per tutti gli altri, bisognerà attendere che si materializzi la delega alla riforma del percorso scolastico 0-6 anni.

Negli ultimi mesi abbiamo sentito più volte parlare, da parte di vari esponenti del Governo e del Miur, di svuotamento delle Graduatorie ade saurimento. Incrociando però alcuni dati ufficiali, pubblicati negli ultimi giorni, si scopre che le cose non andranno così. Almeno nel breve periodo.

Se infatti si vanno a leggere i dati delle presenze, ad oggi, nelle GaE – di tutti i docenti precari abilitati suddivisi per regione, provincia, gradi di istruzione, classi di concorso – si evince che dei 206.596 totali, il plotone più numeroso riguarda gli aspiranti docenti della scuola dell’infanzia: ben 44.785. La loro numerosità è maggiore anche ai colleghi della scuola primaria, che si fermano a 39.597. Poi, ce ne sono 122.214 che operano nella secondaria: questi però vanni poi suddivisi tra medie e superiori, ma soprattutto tra le tanti classi di concorso esistenti per insegnare agli alunni dai 12 anni in su.

I maestri della scuola cosiddetta ‘materna’, quindi, sono quelli presenti in maggioranza nelle GaE. Ma tranne coloro che hanno la fortuna di essere tra i primi nelle graduatorie provinciali dove risultano vacanze di posti, poiché le assunzioni potranno essere disposte solo per la copertura di cattedre libere (all’incirca 5mila), per gli altri non ci sarà nulla da fare: rimarranno precari.

Certo, è vero, una parte di loro entrerà comunque subito in ruolo, perché inserita anche nelle GaE o nelle graduatorie di merito della primaria. Ma almeno 25mila, forse 30mila, aspiranti maestri dovrebbero rimanere al palo: verranno assunti in un secondo tempo, hanno spiegato dal Governo, quando diventerà legge la riforma del percorso scolastico 0-6 anni (una delle materie oggetto di delega). E i tempi per l’attuazione delle deleghe non saranno nemmeno brevi.

Disco verde, invece, peri 4.235 vincitori di scuola dell’infanzia dell’ultimo concorso (su 19.843 totali), quello emesso con DDG 82/12: potranno partecipare a tutte le varie fasi previste per il piano di assunzioni: questi, l’unico paletto che potranno trovare, ma questo vale per tutti i cicli e classi di concorso, è che non vi siano posti vacanti.

Deleghe lontane: se ne parlerà, forse, a partire dal 2017/18

da La Tecnica della Scuola

Deleghe lontane: se ne parlerà, forse, a partire dal 2017/18

Le deleghe contenute nella legge 107 prevedono tempi lunghi, anzi lunghissimi.
Per adottarle il Governo ha tempo fino alla primavera del 2017.

E adesso, a legge approvata e ormai in vigore, incomincia il conto alla rovescia per l’adozione dei decreti delegati previsti dal provvedimento. In realtà si tratta di un conto alla rovescia alquanto lento, anzi lentissimo, dal momento che i tempi che il Parlamento ha concesso al Governo sono piuttosto lunghi: si parla di 18 mesi che potrebbero diventare addirittura 21 se in prossimità della scadenza le Camere fossero già sciolte per le elezioni.
In pratica, insomma, i decreti dovrebbero essere adottati entro la metà del mese di gennaio 2017 o al massimo entro la metà di aprile 2017. In ogni caso le disposizioni in essi contenute andrebbero in vigore nell’anno scolastico 2017/2018 e non prima.
Quindi per l 2016/2017, in materia di organici e organizzazione del lavoro, non dovrebbero esserci eventuali ulteriori regole da rispettare oltre quelle espressamente previste dalla legge.
La delega che preoccupa di più sindacati e movimenti è quella relativa alla riscrittura del TU 297 del 1994 che però – a rigore di logica – dovrebbe essere quella a preoccupare meno di tutte, in quanto su questo punto le norme sono chiare: i testi unici sono per lo più un insieme di norme preesistenti che solo per motivi “pratici” vengono messe insieme in un unico testo normativo. I testi unici, di per sè, non possono introdurre nuove disposizioni ma devono limitarsi a riprendere norme già in vigore, senza cambiarle ma al massimo raccordandole fra di loro. Quindi il timore (qualcuno parla addirittura di certezza) che con il testo unico possano essere cambiate norme relative all’orario di servizio e al trattamento economico del personale della scuola è tutto sommato abbastanza fuori luogo.
Anche perchè un aumento dell’orario di lavoro a parità di stipendio violerebbe in modo palese il principio costituzionale della proporzionalità della retribuzione rispetto alla quantità di lavoro svolta.
Senza contare che – a questo punto – una modifica di orari e stipendi del personale della scuola e dei docenti in particolare troverebbe contraria non solo l’opposizione parlamentare e i sindacati ma certamente anche gran parte dello stessso partito di Matteo Renzi.
In ogni caso c’è da considerare che i decreti attuativi previsti dalla legge potranno sì essere adottati direttamente dal Governo, ma dovranno essere sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti e quindi il percorso non sarà semplice.
Di grande interesse dovrenbbe essere invece la delega relativa al sistema scolastico della fascia 0-6 anni che potrebbe riprendere il vecchio disegno di legge analogo presentato ormai 2 anni fa da Francesca Puglisi e finalizzato non già a portare la scuola dell’infanzia all’interno dei servizi assistenziali quanto piuttosto a inserire i servizi della fascia 0-3 anni (in pratica gli asili nido) all’interno del sistema di istruzione. Obiettivo difficile soprattutto sotto il profilo economico dal momento che il ddl Puglisi prevedeva uno stanziamento base di almeno 6 miliardi di euro che, al momento attuale, non sembrano essere alla portata delle casse dello Stato.

Dirigenti, Docenti, Studenti

AMMAZZATEVI I GIOVANI IMPARERANNO DA VOI di Umberto Tenuta

CANTO 499 DIRIGENTI, DOCENTI, STUDENTI

La scuola è un campo di battaglia!

Dirigente superiore, Dirigente inferiore.

Docente superiore, Docente inferiore.

 

Mors tua, vita mea.

Era la legge della Giungla.

È la legge della BUONASCUOLA.

Leggetevi il LIBRO DELLA GIUNGLA di Rudyard Kipling.

Solo che le fiere non infieriscono.

Assaltano solo se affamate o se si sentono in pericolo.

Gli uomini invece non conoscono limiti, nemmeno alla loro bestialità.

L’educazione dovrebbe renderli individua substantia rationalis naturae.

Individui razionali, persone.

E ben sappiamo che non educano le parole ma gli esempi.

I nuovi nati imparano a muoversi, a sentire, a parlare dal loro contesto di vita.

Se vuoi che tuo figlio impari a comportarsi, a sentire, a parlare come un cinese, invialo in Cina.

In quindici giorni a Parigi si impara il francese più che in un intero anno scolastico nelle nostre scuole, ove la regola che il docente di lingua non parli mai in italiano viene spesso disattesa.

Si impara in situazioni di vita.

Si impara la gentilezza, si impara la lingua, si impara la matematica…

Problem solving!

Si impara la convivenza democratica!

Cooperative learning!

In una scuola con classi, docenti e dirigenti di serie A e di serie B, si impara la lotta fratricida.

Mors tua, vita mea!

Vogliamo la pace nel mondo.

E creiamo la BUONASCUOLA della guerra fratricida!

Guerra nella Scuola, Guerra nella Società, Guerra nel Mondo!

È il senso profondo di questa riforma che non va.

È una riforma assurda che mira a distruggere il lungo processo di riforma portato avanti dal millenovecentocinquanta ai nostri giorni!

Ma questa riforma non passerà…

 

Non passerà non passerà

E la tua vita io non la rassegno ad ogni fallimento

Ma la tua vita la affido al vento

Che cambia i termini e li deraglia

Prende la gente e l’abbaglia

Perchè spesso il mondo sbaglia

non passerà non passerà

la tua vita non passerà

non passerà non passerà…

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − voce da cercare

 

 

Ordinanza Ministeriale 20 luglio 2015, n. 15

Ordinanza Ministeriale 20 luglio 2015, n. 15

Prot. n. 502

Calendario delle festività e degli esami per l’anno 2015/2016

 

Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado), e, in particolare gli artt. 74, comma 2, e 184, commi 2 e 3, recanti disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado e del primo ciclo di istruzione;

VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59), e in particolare l’art. 138, comma 1, lettera d), che delega alle Regioni la determinazione del calendario scolastico;

VISTO il decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233 (Riforma degli organi collegiali territoriali della scuola, a norma dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59) e, in particolare, l’art. 1, comma 2, che istituisce il Consiglio superiore della pubblica istruzione;

VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53), e, in particolare, l’art. 11, comma 4 ter, recante disposizioni sulla prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti;

VISTO il decreto legge 13 agosto 2011, n.138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n.148, e, in particolare, l’art.1, comma 24, contenente disposizioni sulle celebrazioni nazionali e le festività, riguardanti anche la determinazione annuale delle date delle festività dei Santi Patroni;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n.263 (Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n.133);

VISTA l’ordinanza ministeriale 6 agosto 2014, n. 43 (Calendario delle festività e degli esami per l’anno 2014/2015);

VISTO il decreto interministeriale 12 marzo 2015 (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) registrato dalla Corte dei Conti al n. 1833 del 5 maggio 2015;

RITENUTO che, ferma restando la delega alle regioni sopra richiamata, è propria del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca la competenza relativa:
Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca
– alla determinazione, per l’intero territorio nazionale, della data della prova scritta, a carattere nazionale, dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione;
– alla determinazione, per l’intero territorio nazionale, della data di inizio (prima prova) dell’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
– alla determinazione del calendario delle festività a rilevanza nazionale;

CONSIDERATO che le disposizioni sulle celebrazioni e le festività di cui al citato art.1, comma 24, del decreto legge n.138 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n.148 del 2011, sono attuate con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;

ATTESO che il DPCM di cui trattasi non è stato ancora emanato;

RITENUTO pertanto che, fino all’emanazione del predetto DPCM, sono confermate le date delle festività dei Santi Patroni determinate secondo la normativa precedente all’articolo 1, comma 24, del decreto legge n. 138 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n.148 del 2011;

TENUTO CONTO che, allo stato attuale, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione non può rendere il prescritto parere, in quanto il regime di proroga, ai sensi dell’art.14 del decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2012, n.14, è cessato alla data del 31 dicembre 2012;

CONSIDERATO che il provvedimento costitutivo del Consiglio superiore della pubblica istruzione di cui al decreto legislativo n. 233 del 1999 è in corso di perfezionamento;

ATTESA l’esigenza di procedere agli adempimenti sopra menzionati per l’anno scolastico 2015/2016;

O R D I N A

Art.1
La prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge, per l’anno scolastico 2015/2016, per l’intero territorio nazionale e in sessione ordinaria il giorno 17 giugno 2016 con inizio alle ore 8:30; in prima e seconda sessione suppletiva può essere espletata il giorno 22 giugno 2016 e il giorno 2 settembre 2016, con inizio alle ore 8:30.

Art.2
L’esame di Stato conclusivo del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello per gli studenti iscritti e frequentanti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti si effettua, in via ordinaria, entro il termine dell’anno scolastico, secondo il calendario stabilito dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti, con esonero, per l’anno scolastico 2015/2016, dallo svolgimento della specifica prova scritta a carattere nazionale di cui all’art.6, comma 3, lettera b) del DPR 263 del 2012.
Per i candidati per i quali il patto formativo individuale di cui al suddetto DPR 263 del 2011 prevede un percorso di studio personalizzato tale da concludersi entro il mese di febbraio 2016, è prevista la possibilità di svolgere l’esame di Stato entro il 31 marzo dello stesso anno, secondo il calendario stabilito dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti e tenuto conto delle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale competente; a tal fine, il suddetto patto formativo individuale va trasmesso all’USR competente contestualmente alla richiesta di attivazione della sessione straordinaria.

Art.3
L’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2015/2016, ivi compresi i percorsi di secondo livello per gli alunni iscritti e frequentanti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti ha inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il giorno 22 giugno 2016 alle ore 8:30.
La prima prova scritta suppletiva si svolge il giorno 6 luglio 2016 alle ore 8:30.

Art.4
Il calendario delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, relative all’anno scolastico 2015/2016 è il seguente:
tutte le domeniche;
il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre;
il 1° gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il giorno di lunedì dopo Pasqua;
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il 1° maggio, festa del lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
la festa del Santo Patrono.

La presente ordinanza sarà inviata alla Corte dei Conti per la registrazione.

IL MINISTRO
Stefania GIANNINI


CALENDARI SCOLASTICI REGIONALI A.S. 2015-2016

L’inizio e termine delle lezioni, nonché le ulteriori sospensioni sono determinate dalle singole Regioni, secondo il prospetto specificato:

REGIONI INIZIO LEZIONI TERMINE LEZIONI FESTIVITA’ NATALIZIE FESTIVITA’ PASQUALI VARIE
ABRUZZO 14.09.15 07.06.16* 24.12.15-06.01.16 24-30.03.16 07.12.15;
BASILICATA 14.09.15 09.06.16 * 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15; 07.12.15; 08-09.02.16
CALABRIA 14.09.15 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15; 07.12.15
CAMPANIA 14.09.15 08.06.16* 23.12.15-06.01.16 24.-29.03.16 02.11.15; 07.12.15; 08-09.02.16
EMILIA ROMAGNA 15.09.15 06.06.16 * 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15
FRIULI VENEZIA G. 14.09.15 11.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 07.12.15; 08-10.02.16
LAZIO 15.09.15 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15
LIGURIA 14.09.15 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-28.03.16 02.11.15; 07.12.15
LOMBARDIA 14.09.15 ^ 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 08-09.02.16
MARCHE 14.09.15 04.06.16 * (#) 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15; 07.12.15
MOLISE 09.09.15 04.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15; 07.12.15
PIEMONTE 14.09.15 09.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 07.12.15; 06-09.02.16
PUGLIA 16.09.15 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02.11.15; 07.12.15
SARDEGNA 14.09.15 10.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 09.02.16; 28.04.16
SICILIA 14.09.15 09.06.16* 22.12.15-06.01.16 24-29.03.16 15.05.16
TOSCANA 15.09.15 10.06.16 * 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16
UMBRIA 14.09.15 08.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-30.03.16 02.11.15; 07.12.15
VALLE D’ AOSTA 14.09.15 11.06.16 * 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 30.01.16; 08-10.02.16
VENETO 16.09.15 08.06.16 * 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 07.12.15; 08-10.02.16
PROV. BOLZANO 07.09.15 16.06.16 24.12.15-06.01.16 24-29.03.16 02-07.11.15; 08-13.02.16; 16.05.16; 03.06.16 §
PROV. TRENTO 10.09.15 °° 07.06.16 * 23.12.15-06.01.16 24-29.03.16 07.12.15; 08-09.02.16; 23.04.16
  • la scuola dell’infanzia termina il 30 giugno
    ^ la scuola dell’infanzia inizia il 7 settembre
    (#) 3 giugno se l’attività didattica è su cinque giorni
    § solo per le classi con orario su cinque giorni
    °° primo settembre per la scuola dell’infanzia

Comunicato MIUR (GU 20.7.15, n. 166)

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Comunicato

Adozione dello Statuto dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI). (15A05536)

(GU Serie Generale n.166 del 20-7-2015)

Con deliberazione n. 13 del 25 giugno 2015 del Consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI) è stato adottato lo Statuto dello stesso Istituto, nel testo approvato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213.

Il testo integrale dello Statuto è pubblicato sul sito internet ufficiale dell’INVALSI all’indirizzo www.invalsi.it ed entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.


Avviso 20 luglio 2015, Prot.n.19992

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

OGGETTO: Avviso di disponibilità posto di funzione dirigenziale non generale presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro di cui all’articolo 10, comma 2, del D.P.R. n. 16/2009.

Si rende noto che, è disponibile un posto di funzione dirigenziale non generale, ai sensi dell’articolo 19 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro e secondo il contingente stabilito dall’articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale 26 settembre 2014, n. 753, concernente l’individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale dell’Amministrazione centrale.

L’incarico, di cui all’avviso pubblico, comporta che esso sia svolto presso l’Ufficio legislativo.

A tal fine si richiede un qualificato profilo giuridico-amministrativo dotato di comprovata esperienza professionale nel settore legislativo e giuridico.

Il suddetto incarico sarà conferito secondo i criteri e le modalità di cui all’articolo 19, commi 1 e 1-bis del decreto legislativo n. 165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni.

Le manifestazioni di disponibilità, indirizzate all’Ufficio di Gabinetto, dovranno essere trasmesse esclusivamente tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo PEC: uffgabinetto@postacert.istruzione.it entro e non oltre le ore 23,59 del 27 luglio 2015, corredate di curriculum vitae, datato e sottoscritto, e di copia del documento di identità in corso di validità.

IL CAPO DI GABINETTO
dott. Alessandro Fusacchia

Decreto Ministeriale 20 luglio 2015, n. 501

Decreto Ministeriale 20 luglio 2015, n. 501

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. Sessione straordinaria. Anno scolastico 2014/2015.

 

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTA la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e ss.mm.ii.;

VISTO l’articolo 7, comma 1, del Regolamento approvato con D.P.R. 23 luglio 1998, n.323, che prevede, in presenza di talune particolari condizioni, che i candidati possano effettuare gli esami di Stato dopo la conclusione della sessione ordinaria;

VISTO l’articolo 24 dell’ O.M. n.11 in data 29 maggio 2015, ai sensi del quale il Ministero, sulla base dei dati forniti dai competenti Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali, fissa, con apposito provvedimento, i tempi e le modalità di effettuazione degli esami di Stato in una sessione straordinaria riservata ai candidati che non hanno potuto sostenere o completare le prove nella sessione suppletiva o, comunque, prima del termine di chiusura dei lavori delle commissioni;

RITENUTO che detta sessione straordinaria debba svolgersi in tempi compatibili con l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico e con l’eventuale prosieguo degli studi da parte dei candidati;

RITENUTO pertanto che i candidati che sostengono le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale per l’anno accademico 2015/2016, debbano essere ammessi con riserva a dette prove, qualora non abbiano ancora conseguito il diploma di superamento dell’esame di Stato in quanto ammessi a sostenere gli esami di Stato di istruzione secondaria di secondo grado nella sessione straordinaria 2015 di cui al presente decreto;

 

DECRETA

Art. 1

  1. La sessione straordinaria degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2014/2015, si svolge secondo il seguente diario:
  • prima prova scritta: mercoledì 9 settembre 2015;
  • seconda prova scritta: giovedì 10 settembre 2015 e, per i licei artistici, musicali e coreutici, con prosecuzione secondo i tempi e le modalità fissati per la sessione ordinaria;
  • terza prova scritta: lunedì 14 settembre 2015, secondo i tempi previsti per la sessione ordinaria;
  • per i licei artistici, licei musicali e coreutici, la terza prova scritta si svolge al termine della seconda prova scritta;
  • quarta prova scritta: martedì 15 settembre 2015;
  • inizio dei colloqui: dopo la correzione e la valutazione degli elaborati delle prove scritte e pubblicazione degli esiti degli scritti.

Art. 2

  1. Per i candidati che non devono sostenere la prima prova scritta, le altre due prove si svolgono nei giorni di giovedì 10 settembre (seconda prova) e lunedì 14 settembre 2015 (terza prova).
  2. Per i candidati che non devono sostenere le prime due prove scritte, la terza prova è fissata per mercoledì 9 settembre 2015;
  3. Per i candidati che non devono sostenere alcuna prova scritta, il colloquio ha luogo mercoledì 9 settembre 2015.

Art. 3

  1. Le commissioni, nella stessa composizione in cui hanno operato nella sessione ordinaria, si insediano martedì 8 settembre 2015, presso gli istituti ove sono presenti candidati che hanno chiesto di sostenere gli esami nella sessione straordinaria.
  2. Ai componenti delle commissioni spetta una quota del compenso forfetario riferito alla funzione e una quota dell’eventuale compenso forfetario riferito ai tempi di percorrenza dalla sede di servizio o di residenza a quella di esame, in conformità di quanto previsto in materia di compensi dalle vigenti disposizioni. Tali quote sono calcolate con riferimento al periodo continuativo di svolgimento dei lavori della commissione e in misura proporzionale alla durata complessiva delle operazioni d’esame della sessione ordinaria.
  3. I Direttori degli Uffici Scolastici Regionali provvedono alla convocazione delle commissioni di cui al precedente comma

Art. 4

  1. Per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, si fa rinvio alle disposizioni contenute nell’O.M. n. 11 in data 29 maggio 2015.
  2. I Dirigenti scolastici degli istituti sedi d’esame per la sezione straordinaria danno comunicazione scritta ai candidati interessati circa le date di svolgimento delle prove.

 

IL MINISTRO
Stefania GIANNINI

Decreto Ministeriale 20 luglio 2015, AOOUFGAB 499

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ufficio del Gabinetto

Decreto Ministeriale 20 luglio 2015, AOOUFGAB 499

Modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, ai sensi dell’articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107, ovvero della sessione speciale di esame di cui all’articolo 1, comma 90, della legge 13 luglio 2015, n. 107