#IoStudioDay

#IoStudioDay, al Miur la Giornata della Carta dello Studente
7 milioni le card distribuite dal 2008
Toccafondi: “50.000 convenzioni stipulate
per accedere a libri, viaggi, spettacoli. La daremo a tutti i ragazzi”

Sette milioni di carte distribuite dal 2008 ad oggi, 1 milione di studenti registrati on line, quasi 50mila dealer convenzionati. Sono solo alcuni dei numeri della carta “IoStudio – la Carta dello Studente”, il progetto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nato per dotare i giovani di uno strumento in grado di attestare lo status di studente e di agevolare l’accesso a beni e servizi di interesse culturale e sociale, supportando, così,  il diritto allo studio e favorendo l’inclusione. Questa mattina, al Miur è stato fatto un bilancio dell’iniziativa con i principali partner del progetto. Ai lavori ha preso parte il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi.

“La carta è uno strumento che funziona, i numeri emersi oggi parlano chiaro – ha spiegato Toccafondi – Da sette anni con “IoStudio” mettiamo in contatto i ragazzi con la realtà ed è fondamentale che la scuola leghi sempre più gli studenti con il mondo esterno”. Toccafondi ha annunciato l’obiettivo del Miur di allargare ed aumentare la diffusione della carta: “Vogliamo arrivare a tutti gli alunni, tutti devono conoscere questa opportunità. Invito inoltre le istituzioni del territorio, i partner e le realtà associative ad intraprendere un percorso condiviso di costruzione di nuove proposte e nuove iniziative per gli studenti da promuovere in sinergia”.

Dal cinema al teatro. Ma anche tecnologia, libri, viaggi, telefonia. Sono quasi 50.000 le convenzioni stipulate per “IoStudio”. Circa 20.000 quelle strette direttamente dal Miur a cui bisogna aggiungere le 27.000 del circuito Bancoposta. “IoStudio” è un progetto nato nel 2008 ed è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Ad oggi le Carte distribuite sono state 7 milioni. “IoStudio” è anche un canale di dialogo tra il Miur e gli studenti: il portale web dedicato conta, mediamente, 4 milioni di visualizzazioni al mese e 1 milione di studenti registrati. Sono 60.000 i fan su Facebook e 4.000 circa le richieste mensili di informazioni tramite i principali canali social.

Per l’anno scolastico 2015-2016, con l’ampliamento dei servizi della Carta e con il potenziamento del diritto allo studio promosso da “La Buona Scuola”, verranno stampate 1.700.000 nuove Carte dello Studente. A settembre partirà anche una nuova campagna di comunicazione “Back to School! La cultura è a portata di mano” che prevede iniziative nell’ambito educational  con la progettazione e la realizzazione di nuovi percorsi dedicati agli alunni. Ma anche la possibilità per 15 studenti di essere selezionati per “IoStudio CreativeLAB”, la redazione junior di “IoStudio”.

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Disabilità e lavoro: dal diritto teorico all’inclusione reale

Disabilità e lavoro: dal diritto teorico all’inclusione reale

Lo schema di decreto legislativo (Atti del Governo, n. 176), attuativo della delega di cui alla legge n.
183 del 2014 (Jobs Act), in questi giorni in attesa dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle
Commissioni di Senato e Camera, tratta al Capo I sul collocamento mirato temi, argomenti, riflessioni
che tutti noi che operiamo nel mondo della disabilità e del lavoro in questi 16 anni ci siamo trovati
ripetutamente a condividere.
Già dall’entrata in vigore la legge 68/99 conteneva, rispettosamente, regimi transitori e necessità
applicative che nel tempo si sarebbero dovuti affrontare, e non si contano i seminari, i documenti, le
tavole rotonde in cui si è tornati a ripetersi che sarebbe stato necessario intervenire concretamente.
Ora disponiamo di un testo innovativo che recepisce quelle riflessioni e proposte.
Solo un’analisi lucida e scevra di pregiudizi, consente di cogliere come finalmente il decreto intervenga
per dare attuazione ad alcuni principi cardine sanciti dalla legge 68/99, a partire proprio dallo slogan “la
persona giusta al posto giusto”.
Abbiamo partecipato attivamente ai lavori dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone
con disabilità, istituito in base al dettato della Convenzione ONU, per contribuire a segnalare punti di
caduta dei processi di inserimento, necessità di intervento per interrompere comportamenti
discriminatori e favorire la piena inclusione, ipotesi di sviluppo del sistema. E accogliamo con viva
soddisfazione l’accoglimento nel decreto di gran parte degli indirizzi emersi in quella sede.
1. Piena attuazione della legge n.68/99 sul collocamento mirato
Per la prima volta vi è un tentativo di dare attuazione all’art 2 della legge 68/99, ovvero il collocamento
mirato. Ricordiamo infatti che la legge 68/99 riforma la vecchia legge 482/68 a partire proprio da un
concetto nuovo: si tratta di inserire la persona giusta al posto di lavoro giusto, superando il
principio di mero obbligo di rispetto dell’aliquota. In realtà proprio questa innovazione non ha avuto un
riscontro uniforme nel territorio. Poche ma straordinarie le esperienze di filiere del collocamento mirato
degne delle esigenze delle persone con disabilità, collocate soprattutto nel centro-nord.
Lo schema di decreto attuativo del Jobs Act parte proprio da qui: le linee guida in materia di
collocamento mirato delle persone con disabilità, da emanarsi entro 180 giorni. Lo schema prevede
alcune direttrici:
– la costruzione della filiera di servizi e competenze pubbliche e del privato sociale,
promuovendo accordi territoriali che coinvolgono le rappresentanze sindacali, datoriali, del terzo
settore e delle associazioni delle persone con disabilità;
– l’individuazione di nuovi e più efficaci criteri e modalità di valutazione delle potenzialità delle
persone con disabilità con riferimento all’Icf come linguaggio comune della filiera, un altro irrisolto
sin qui;
– l’introduzione degli accomodamenti ragionevoli con riferimento alla Convenzione Onu, ovvero
una nuova modalità di analisi dei posti di lavoro la cui violazione attiene alla discriminazione;
– l’introduzione del disability manager, da intendersi come organismo collegiale a presenza
paritetica, come luogo di governo dell’inserimento lavorativo, del mantenimento del posto di
lavoro, nonché dell’avanzamento in carriera.
Tali misure corrispondono – finalmente – alla valorizzazione dei servizi di integrazione lavorativa e
delle politiche attive da loro realizzate assieme a reti di competenze e con la collaborazione
delle rappresentanze. Tutti i dati delle Relazioni al Parlamento sull’attuazione della 68/99 restituiscono
uno scenario certo: laddove si sono create le condizioni migliori del collocamento mirato, è stato
possibile ridurre seriamente le discriminazioni verso le persone con disabilità più grave, in
specie intellettive e relazionali.
Parte integrante delle politiche attive è la riforma degli incentivi per l’assunzione, contenuta all’art
10. Si incrementa l’agevolazione al 70% per le persone con disabilità più grave, e analogo
incremento del 10% si applica per coloro in condizioni di ‘media’ disabilità (comunque superiori al 67%).
Con l’obiettivo di limitare l’alto turn over dei lavoratori con disabilità, pur in presenza di contratti stabili di
lavoro, la durata degli incentivi arriva a 36 mesi nel tentativo di supportare il mantenimento del rapporto
lavorativo per le persone con disabilità più grave. Se ciò non bastasse, l’incentivo può raggiungere i 60
mesi nel caso specifico di persone con disabilità intellettiva e psichica, che comporti una riduzione della
capacità lavorativa superiore al 45%, assunte a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata
non inferiore a 12 mesi e per tutta la durata del contratto. Infine, gli incentivi per le assunzioni
divengono ora automatici ed erogati entro termini brevi e perentori, con l’intento di rendere tangibile
il ritorno economico per i datori di lavoro e supportare così un numero maggiore di inserimenti.
In coerenza con la legge n.68/99, che assegna alla chiamata nominativa un ruolo di primo piano,
consentendone l’utilizzo anche al 100% all’interno delle convenzioni ex art.11 e prevedendo che i
lavoratori con disabilità psichica e mentale possano essere avviati al lavoro esclusivamente con
la chiamata nominativa all’interno di tali convenzioni, lo schema di decreto sancisce
legislativamente una modalità già pienamente applicata, che consente esattamente di selezionare la
“persona giusta” e collocarla, attraverso l’insieme degli strumenti a disposizione, nel “posto giusto”.
Probabilmente le critiche mosse a questo pilastro della legge 68/99 muovono dal fraintendimento di
tale istituto con quello neonato nello schema di decreto dell’”assunzione diretta”, che alcune
perplessità le muove in quanto consente al datore di adempiere all’obbligo e accedere ai finanziamenti
del Fondo Nazionale senza alcun contatto con i servizi competenti.
L’istituto della chiamata numerica, utilizzato oggi essenzialmente per le aziende non ottemperanti, viene
inoltre rafforzato dallo Schema di decreto che limita fortemente molti degli escamotage che le
imprese potevano mettere in campo e prevede tempi e controlli molto più stringenti.
2. Allargamento della disponibilità di posti di lavoro
Novità anche in questo campo coerenti con lo spirito della 68/99, che chiariscono e rivedono anche
alcune interpretazione restrittive:
– art 3. A distanza di 16 anni, viene superato il regime di gradualità previsto e il calcolo dell’aliquota
d’obbligo per le imprese da 15 a 35 si applicherà sull’intero numero dei dipendenti, non
solo per i nuovi assunti;
– art 5. Nel caso di lavorazioni con elevato premio assicurativo INAIL (60 per mille), l’azienda non
potrà più escludere tali lavoratori dalla base di computo e sarà tenuta al pagamento di un
contributo esonerativo pari a €30,64 per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore con
disabilità non occupato,
– art. 4. Il lavoratore con disabilità assunto non in quota con la legge 68/99 potrà essere
computato solo se con media e grave disabilità (almeno al 60%), o con disabilità
intellettiva o psichica almeno al 45%.
3. Banca dati sul collocamento mirato
Le Relazioni biennali sullo stato di attuazione della legge 68/1999 hanno messo in luce molte carenze
informative con un danno evidente nella possibilità di monitorare e intervenire sul fenomeno della
inoccupazione delle persone con disabilità. Su tali carenze interviene finalmente l’articolo 8. Al fine di
razionalizzare la raccolta dei dati disponibili sul collocamento mirato, nonché, tra l’altro, di semplificare i
relativi adempimenti e migliorare la valutazione degli interventi, viene istituita all’interno della Banca dati
politiche attive e passive una apposita sezione denominata “Banca dati del collocamento mirato” che
raccoglie le informazioni relative ai datori di lavoro pubblici e privati obbligati e ai lavoratori interessati,
che si aggiungono alle informazioni che il datore di lavoro deve obbligatoriamente fornire circa
l’instaurazione di rapporti di lavoro. La Banca dati sarà alimentata, in particolare, dall’INPS
(relativamente agli incentivi di cui il datore di lavoro beneficia), dall’INAIL (relativamente agli interventi di
reinserimento e integrazione), e dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. Utile
anche la prevista “restituzione” dei dati che saranno rese disponibili alle regioni, province autonome ed
enti pubblici responsabili del collocamento mirato. È indispensabile che le informazioni vengano
rese disponibili anche alle rappresentanze delle parti sociali e delle associazioni delle persone
con disabilità.
Occorre quindi difendere e rilanciare le misure dello schema decreto che interpretano adeguatamente
alcuni principi fondamentali:
– ogni persona ha le potenzialità di un occupazione, sempre che si eliminino gli ostacoli che
impediscono il pieno sviluppo della personalità attraverso strumenti, servizi e clausole
antidiscriminatorie;
– eliminazione dei privilegi, anche se gradualmente, per talune imprese per evitare l’assunzione
delle persone con disabilità e garantire uguaglianza di trattamento per tutti i datori di lavoro;
– conoscere per decidere, e quindi dotarsi di strumenti di conoscenza non parziale, tendendo
all’obiettivo di definire e monitorare il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità.
Tra le questioni non affrontate dallo schema di decreto, e su cui sarà opportuno tornare ad intervenire
per promuovere la piena attuazione della legge n.68/99, ne annoveriamo due:
– riteniamo necessaria una più profonda riforma degli esoneri ed esclusioni seguendo
l’approccio e le prescrizioni della Convenzione Onu, ovvero che in linea di principio non
dovrebbero sussistere i presupposti per escludere totalmente o parzialmente un’attività
economica o settore merceologico dall’adempimento;
– siamo fortemente preoccupati per la proposta, in altro schema di decreto, dell’abrogazione
delle commissioni ‘tripartite’ del lavoro e conseguentemente dei comitati tecnici, organismi
fondamentali della legge n.68/99. Tali luoghi, ove pienamente operativi, rappresentano snodi
importanti nella definizione delle politiche attive e di inserimento dei lavoratori con disabilità, oltre
che di monitoraggio, e devono mantenere le proprie funzioni. Nel caso fosse confermato il testo
dello schema di decreto, sarà necessario recuperare tali funzioni attraverso la definizione delle
Linee Guida del collocamento mirato.
Ci sono tempi e luoghi deputati a presentare proposte, come è l’Osservatorio Nazionale. Poi arriva il
momento in cui le questioni vanno affrontate nel merito e senza pregiudiziali di ordine politico.
Ora, coerentemente con tale analisi, chiediamo alla Conferenza Stato-Regioni e alle
Commissioni parlamentari di dare pareri pienamente favorevoli al Capo I dello Schema di
decreto, in modo che possa speditamente essere approvato e diventare operativo.
Sarà solo a partire da quel momento che inizieremo a declinare con maggiore dettaglio le nostre
proposte, calibrate sulle realtà che ogni giorno viviamo, in merito alla definizione delle Linee Guida sul
collocamento mirato. E ci auguriamo di ricominciare a lavorare per costruire il mondo del diritto al
lavoro delle persone con disabilità insieme a tutte le forze sociali, sindacali, associative, datoriali che
quel mondo lo abitano.
Perche il patrimonio della legge n.68/99 e della Convenzione ONU è un patrimonio di tutti i cittadini del
nostro Paese, e merita l’impegno di tutti noi perché venga concretamente attuato a favore della piena
inclusione di ogni persona, senza discriminazioni.
22 luglio 2015

FISH*
Il presidente
(Vincenzo Falabella)

UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Il presidente
(Mario Barbuto)

CISL
Il segretario confederale
(Maurizio Bernava)

 

  • Aderiscono alla FISH:
    ABC – Associazione Bambini Cerebrolesi
    ADV – Associazione Disabili Visivi, AICE – Associazione Italiana Contro l’Epilessia
    AIPD – Associazione Italiana Persone Down
    AISA – Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche
    AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
    AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla
    AISTOM – Associazione Italiana Stomizzati
    ANFFAS – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale
    ANGSA – Associazione Nazionale Genitori di Soggetti Autistici
    ANIEP – Associazione Nazionale per la Promozione e la difesa dei diritti civili e sociali degli handicappati
    APICI – Associazioni Provinciali Invalidi Civili e Cittadini Anziani
    Comunità di Capodarco
    DPI – Disabled Peoples’ International Italia
    ENIL Italia Onlus – European Network on Independent Living
    FAIP – Federazione Associazioni Italiane Para-tetraplegici
    Fantasia – Federazione Nazionale delle Associazioni a Tutela delle persone con Autismo e Sindrome di Asperger
    FIADDA – Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi
    FINCO-PP – Federazione Italiana Incontinenti e disfunzioni del Pavimento Pelvico
    FNATC – Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico
    Lega del Filo d’Oro
    Parent Project Onlus
    Parkinson Italia
    RETINA ITALIA – Federazione Italiana per la Lotta alle Distrofie Retinitiche
    UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare
    UNASAM – Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale
    UNITALSI – Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali

Premio Braille

Premio Braille, la lotteria di Stato che aiuta i ciechi

I biglietti si potranno trovare nei normali circuiti di tabaccheria, il premio vale 500 mila euro e i proventi andranno a sostenere le sezioni territoriali dell’Unione Italiana Ciechi

FIRENZE – Al via la prima lotteria di Stato ‘Premio Louis Braille’, i cui proventi andranno alle sezioni territoriali dell’Unione italiana ciechi. 500mila euro il primo premio, che verrà estratto a sorte il prossimo 10 settembre. I biglietti della lotteria si trovano nei normali circuiti delle lotterie, quindi tabaccherie, grande distribuzione e presso le sezioni dell’Uic. Un biglietto costa 3 euro. L’iniziativa è stata presentata stamani nella sala Montanelli del Consiglio regionale toscano alla presenza del presidente Uic Toscana Antonio Quatraro, del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e del consigliere regionale Simone Bezzini.

Per molto tempo l’Unione ciechi ha tentato invano di avere una propria lotteria nazionale. Lo scopo è duplice: da un lato dare maggior visibilità alle problematiche di chi non vede, dall’altro ottenere un nuovo prezioso canale per ottenere risorse. “I proventi – ci tiene a dirlo Quatraro, – saranno utilizzati per finanziare progetti speciali, non sostenibili coi contributi ordinari. Grazie alla lotteria sarà soprattutto offerto un aiuto concreto alle sezioni dell’Unione, in particolare le più piccole. La loro presenza sul territorio è fondamentale, perché rappresentano l’unico punto di riferimento per le famiglie in cui vive una persona non vedente o ipovedente”.

Perché abbinare il ricordo dell’inventore del Braille all’idea di fortuna? La risposta è semplice: per i ciechi il metodo di scrittura e lettura inventato da Louis Braille è una manna dal cielo, perché permette di ‘toccar con mano le parole’ e, quindi, di aprire le porte della cultura e dell’educazione. Insomma, il Braille ha liberato chi non vede dalla schiavitù del non sapere.

Verso la legge di Stabilità 2016

da Superabile

Verso la legge di Stabilità 2016: centinaia di milioni da stretta su invalidità e assistenza

Il governo deve trovare tra i 20 e i 25 miliardi, di cui 10 arriveranno dalla spending review. Secondo Gutgeld, centinaia di milioni verranno da stretta su invalidità e trattamenti assistenziali”. Fish: “Da un lato si vuole favorire l’equità, dall’altro si colpisce la disabilità”

ROMA – L’estate è calda, ma il governo già trema, pensando all’autunno: si avvicina infatti il momento in cui, con la legge di stabilità 2016, dovrà far quadrare i conti. E sarà una vera e propria “caccia alle risorse”, quella con cui Renzi dovrà trovare i 20 miliardi necessari – ma qualcuno parla addirittura di 25 mila – per centrare l’obiettivo. E tra le “prede” di questa battuta di caccia potrebbero esserci anche le persone con disabilità: è quanto denuncia la Fish, preoccupata dalle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da Yoram Gutgeld, consulente del governo per la spending review: proprio da questa, infatti, dovranno derivare almeno 10 miliardi di risparmio. E, in base alla ricognizione che Gutgeld sta portando avanti per definire le misure d’intervento, “alcune centinaia di milioni dovrebbero arrivare proprio dalla stretta su invalidità e altri trattamenti di tipo assistenziale”, come ha riferito ieri il Sole 24 Ore.
A una possibile razionalizzazione della spesa in questo settore, d’altra parte, Gutgeld aveva già accennato proprio all’inizio del suo mandato, nell’aprile scorso: “Ci sono troppe disparità per numero di prestazioni tra una Regione e l’altra, talvolta tra una Provincia e l’altra che non sono giustificate da ragioni socio demografiche – aveva dichiarato allora – Bisogna quindi vedere, in collaborazione con le stesse Regioni, come ricondurre a normalità le situazioni anomale, dove ci sono troppe pensioni di questo tipo”. Per quanto riguarda poi le prestazioni assistenziali, “oggi le istituzioni che se ne occupano – Regioni, Inps, Comuni – non sanno l’una quello che fa l’altra e così finisce che una persona riceve tre prestazioni mentre un’altra, magari più bisognosa, nessuna – aveva detto – Accade anche perché parte delle prestazioni sono indipendenti dal reddito”: di qui, l’ipotesi, finora concreta, di legare al reddito anche le indennità di accompagnamento, che costano oltre 13 miliardi l’anno. “In via di principio bisognerebbe andare in questa direzione, per concentrare le risorse su chi ha più bisogno, ma so che è un tema delicato – aveva concluso Gutgeld – Si deciderà con la legge di Stabilità”.

E ora che il momento decisivo si avvicina, “in queste ore le dichiarazioni e le anticipazioni su quelle che saranno le misure economiche contenute nella prossima legge di Stabilità ribadiscono ancora l’intenzione, nel quadro di un intervento sempre più ambizioso, di colpire le prestazioni assistenziali e quelle riservate alle persone con disabilità – denuncia oggi Fish – Ma non basta: pesanti dovranno essere i tagli a quella sanità che aspetta ancora la revisione dei Lea (i Livelli Essenziali di Assistenza), le cui sorti sono sempre più incerte. E a ben vedere Gutgeld non è nuovo a dichiarazioni ‘bellicose’ verso la spesa per invalidità, quella stessa che Tremonti definiva come improduttiva. Il retropensiero rimane quello, nonostante la spesa sociale e la spesa per invalidità italiane siano fra le più basse d’Europa”.

I dettagli, naturalmente, sono ancora tutti da definire: “Quali siano gli intenti operativi per ridurre ancora quella spesa rimane un mistero – riferisce ancora Fish – Altri controlli sulle invalidità (oltre un milione negli ultimi 5 anni)? Riduzione dei beneficiari? Introduzione di nuovi criteri? In realtà si ha l’impressione che Gutgeld e il ministero non abbiano ben chiara la dimensione e i meccanismi del fenomeno e nemmeno gli effetti e le ricadute sulle persone con disabilità e sulle famiglie italiane di azioni approssimative ed avventate”. E’ quindi alta l’attenzione delle associazioni, “quasi pari alla nostra notevole perplessità – riferisce il presidente della Fish Vincenzo Falabella – Da un lato si esprime l’intento di rilanciare il Paese, di diminuire la pressione fiscale, di favorire l’equità, ma dall’altro si pensa a misure che colpiscono la disabilità (e quindi l’inclusione) e la stessa salute di milioni di italiani”.

Altri 1000 diplomati magistrale dovranno essere inseriti nelle GaE

Assunzioni in ruolo: ANIEF apre le porte ad altri 1.000 diplomati magistrale. Parola del Consiglio di Stato.

Game over per il MIUR presso il Consiglio di Stato: altri 1000 diplomati magistrale dovranno essere immediatamente inseriti nelle Graduatorie a Esaurimento prima dello svolgimento delle operazioni di immissione in ruolo in partenza nei prossimi giorni. Ancora una volta in assenza di risposte del Parlamento e di assunzioni di responsabilità di chi amministra la Scuola, i tribunali fanno giustizia e riconoscono il pieno diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 all’inserimento nella III fascia delle Graduatorie a Esaurimento. Nuova e indiscussa vittoria dell’ANIEF che attende, ora, l’esito delle altre udienze celebrate in Consiglio di Stato, mentre i Tribunali del Lavoro di tutta Italia si pronunceranno a breve per altri 8 mila ricorrenti; se il MIUR non alzerà bandiera bianca e non aprirà le porte delle GaE ai diplomati magistrale, sarà caos per le immissioni in ruolo.

Il Consiglio di Stato decreta oggi la totale sconfitta del MIUR sull’annosa questione dell’inserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002. Da sempre tale categoria di docenti è stata esclusa illegittimamente dal Ministero dell’Istruzione dalla possibilità di inserirsi nelle Graduatorie a Esaurimento, anche se la normativa vigente riconosceva pieno valore abilitante al titolo in loro possesso. La sentenza di pieno accoglimento (Cds n. 3628/15) ottenuta oggi dagli Avvocati ANIEF Tiziana Sponga, Sergio Galleano e Vincenzo De Michele non lascia spazio ad alcun dubbio e decreta l’assoluta ragione dei ricorrenti contro l’ostinata e caparbia “chiusura” da parte del Ministero dell’Istruzione che aveva posto da più di 15 anni un vero e proprio “veto” sulla validità del loro titolo abilitante ai fini dell’accesso alle Graduatorie utili per le immissioni in ruolo.

La sentenza ottenuta dai legali ANIEF, della cui competenza e indiscussa conoscenza della materia trattata il nostro sindacato ha sempre fatto vanto, risulta lampante nella sua chiarezza nel dichiarare che non v’è dubbio “che i diplomati magistrali con il titolo conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, al momento della trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento, fossero già in possesso del titolo abilitante. Il fatto che tale abilitazione sia stata riconosciuta soltanto nel 2014, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato, non può impedire che tale riconoscimento abbia effetti ai fini dell’inserimento nelle citate graduatorie riservate ai docenti abilitati in quanto tali”. Il Consiglio di Stato impartisce una vera e propria lezione di umiltà al MIUR e riconosce, inoltre, “fondata la pretesa allo stesso inserimento nella terza fascia delle medesime graduatorie, la stessa fascia in cui gli attuali appellanti avrebbero dovuto essere inseriti qualora il titolo abilitante fosse stato loro riconosciuto in precedenza dal Ministero il quale, anche dopo il riconoscimento, ha però, in maniera singolare, continuato a non riconoscerlo per l’iscrizione in tali graduatorie e lo ha riconosciuto soltanto ai fini dell’iscrizione nelle graduatorie d’istituto valide per il conferimento delle supplenze brevi e non per l’assunzione a tempo indeterminato”.

Con poche, lapidarie parole, dunque, la sentenza mette definitivamente la parola fine all’Odissea cui il MIUR aveva condannato i 1000 ricorrenti che hanno affidato all’ANIEF le sorti del proprio futuro lavorativo e dichiara in via definitiva che “l’appello è fondato e va accolto e gli appellanti vanno inseriti nella terza fascia delle citate graduatorie permanenti, ora ad esaurimento, per le classi di concorso Scuola primaria e/o Scuola dell’infanzia”. Nei prossimi giorni sono attese ulteriori sentenze di accoglimento e il nostro sindacato richiederà, per le udienze rinviate in Consiglio di Stato al prossimo dicembre, un provvedimento cautelare d’urgenza per ottenere una più rapida risoluzione della controversia.

“L’ANIEF ha dimostrato ancora una volta che il diritto ottiene sempre ragione in tribunale spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal il MIUR inizi ad aprire le porte delle Graduatorie a Esaurimento ai diplomati magistrale e provveda per tempo all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento d’interesse di tutti i ricorrenti con ricorso pendente: attendiamo pronunce per altri 1000 diplomati magistrale in Consiglio di Stato e per oltre 8000 docenti presso i Tribunali del lavoro di tutta Italia; questo è solo l’inizio”.

Ecco il bando nazionale per le assunzioni: da martedì 28 luglio domande solo online

da Il Sole 24 Ore

Ecco il bando nazionale per le assunzioni: da martedì 28 luglio domande solo online

di Eugenio Bruno

Parte ufficialmente la fase due delle assunzioni nella scuola. Oppure le «fasi B e C» per dirla con le parole del Miur. Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato ieri sul suo sito internet il decreto del direttore generale con il bando per la procedura nazionale che servirà ad assegnare fino a 66mila posti sui 102mila complessivi dell’intera operazione-precari. Dandone notizia anche sulla Gazzetta Ufficiale. Confermati i termini anticipati nei giorni scorsi sul Sole 24 ore: le domande andranno presentate solo online dal 28 luglio al 14 agosto. Potranno partecipare sia gli iscritti alle graduatorie a esaurimento sia i vincitori (più gli idonei) del “concorsone-Profumo” del 2012. Che dovranno indicare, tra le altre cose, un ordine di preferenza tra tutte le province italiane.

Assunzioni in quattro fasi
Ma facciamo un passo indietro. Il maxi-piano di stabilizzazioni messo in piedi dal governo con la “Buona scuola” (la legge 107 del 2015) punta a immettere in ruolo 102.736 precari. La prima fase (o meglio la «fase zero» per usare l’espressione di viale Trastevere) è partita nelle scorse settimane e servirà a coprire i 36.627 posti liberi da turnover (21.880 comuni e 14.747 sul sostegno). Alcuni uffici scolastici regionali hanno già fissato le prime convocazioni, altri lo faranno a breve (per una prima ricognizione si rinvia a Scuola24 di oggi). Le cattedre che non verranno assegnate in questa sede torneranno in gioco nella fase “A” che riguarda invece le altre 10.849 posizioni vacanti e disponibili (ad esempio gli spezzoni di ore). Entrambe dovrebbero chiudersi entro la metà di agosto.
Le eventuali disponibilità non assegnate nei primi due step torneranno in ballo per la procedura nazionale disciplinata dal bando pubblicato ieri. A sua volta divisa in due fasi: la «B» che dovrà assegnare i posti rimasti vacanti nei giri precedenti e che dovrebbe terminare entro metà settembre; la «C» che coprirà i 55.258 posti del potenziamento dell’offerta formativa e che dovrebbe concludersi entro metà novembre. Sulla base dei fabbisogni di ingegnanti aggiuntivi (da destinare alle supplenze brevi, ai corsi di recupero oppure alle iniziative extra-curriculari pomeridiane) che le scuole sono tenute a esprimere entro ottobre. Laddove, come forse ricorderà, per la partenza vera e propria dell’organico dell’autonomia bisognerà aspettare l’anno scolastico 2016/2017.

Il bando
Alla procedura nazionale potranno partecipare tutti gli iscritti alle graduatorie a esaurimento e i vincitori (e idonei) del vecchio concorso Profumo del 2012. Poiché le fasi precedenti al momento dell’apertura delle domande saranno ancora in corso, è opportuno che tutti gli interessati si iscrivano alla procedura nazionale. Anche perché chi sarà assunto nelle fasi zero e A non parteciperà comunque alle fasi B e C. I docenti in possesso della specializzazione ad hoc potranno scegliere se privilegiare la nomina su un posto di sostegno. Fermo restando che non potranno invece prendervi parte i soggetti iscritti nelle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi prima del 2012, né il personale già assunto a tempo indeterminato, indipendentemente dalla classe di concorso.

Come partecipare
Per partecipare bisognerà presentare un’unica domanda via web, esclusivamente attraverso Polis – “Presentazione Online delle Istanze” – raggiungibile dalla home page del sito internet del Miur (www.istruzione.it ). Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione. Tutti i docenti che aspirano all’immissione in ruolo dovranno mettere in ordine di preferenza tutte le province d’Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato, con procedura informatizzata. I prof potranno accettare o meno l’offerta ricevuta. In caso di accettazione, l’Usr di riferimento indicherà la sede di servizio. Chi rinuncia non riceverà altre proposte di assunzione. L’obiettivo esplicito del Miur è coprire tutte le cattedre vacanti entro l’avvio delle lezioni. Un obiettivo quanto meno ambizioso considerando la complessità (e la lentezza) della macchina amministrativa che caratterizza la nostra amministrazione scolastica.
La macchina delle assunzioni nella scuola è ufficialmente partita. Alla fase zero già avviata nelle scorse settimane dagli Uffici scolastici regionali – che punta a immettere in ruolo il prima possibile 36.627 docenti – segue ora la procedura nazionale vera e propria. Che servirà ad assegnare, in due momenti diversi, le altre 66.107 cattedre: prima le 10.849 vacanti e disponibili che non siano state assegnate nel frattempo poi le 55.258 di potenziamento dell’offerta formativa. Al bando, che è stato pubblicato oggi, potranno partecipare gli iscritti alle graduatorie a esaurimento e i vincitori (e idonei) del concorso 2012. Ogni candidato dovrà indicare l’ordine di preferenza tra tutte le province nazionali. Le domande andranno presentate solo online dalle ore 9.00 del 28 luglio e alle 14.00 del 14 agosto 2015.

Scuola, partono le assunzioni: vademecum per i precari in attesa

da Repubblica.it

Scuola, partono le assunzioni: vademecum per i precari in attesa

Pubblicato il bando. Vanno presentate le domande entro il 14 agosto. Provveditorati pronti alle prime 36.627 di supplenti. Ma sulle norme ci sono ancora incertezze

di SALVO INTRAVAIA

Partono le assunzioni dei 103mila precari e vincitori di concorso previste dalla Buona scuola di Renzi. Sul sito del Ministero dell’Istruzione è stato pubblicato il bando per l’iscrizione alla procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni. Le domande vanno presentate fra le ore 9.00 del 28 luglio e le ore 14.00 del 14 agosto 2015 attraverso il sistema di Istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it. Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato. La procedura riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849). In totale quest’anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.

Ma tra i precari c’è ancora confusione, anche perché su alcuni aspetti le idee chiare non le hanno neppure al ministero dell’Istruzione che dovrà emanare le direttive per il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107. Intanto, gli ex provveditorati sono ormai pronti all’assunzione dei primi 36.627 supplenti  –  quelli della cosiddetta fase zero  –  delle graduatorie ad esaurimento e delle liste degli ultimi concorsi a cattedra: a partire da quello del 1990, per finire con la selezione del 2012. La prima fase delle assunzioni potrebbe essere conclusa tra fine luglio e i primi di agosto. Poi, si passerà alla fase A, con altri 10.815 posti in palio, sempre tra sostegno e posti comuni. Ma andiamo con ordine.

Le 4 fasi. Le assunzioni di 102.709 precari e vincitori di concorso avverrà in quattro complicate fasi. La prima è in procinto di partire ormai in tutte le province italiane e assegnerà 36.627 cattedre: 14.747 posti di sostegno e 21.880 posti comuni. Le cattedre andranno ripartite al 50 per cento tra gli inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e i vincitori degli ultimi concorsi a cattedra: del 1990, del 1999 e del 2012. E l’assegnazione dei posti continuerà ad avvenire in ambito provinciale – per i precari delle graduatorie ad esaurimento  –  e regionale per i vincitori di concorso. Entro il 15 agosto si dovrebbe svolgere anche la fase A, con altri 10.815 posti in palio, più quelli non assegnati nelle fase iniziale. A partire dalla fase A, le graduatorie dei concorsi del 1990 e del 1999 decadono e, per le tre fasi successive, si procede soltanto con la graduatoria del 2012. Per consentire l’avvio dell’anno scolastico più ordinato possibile le prime due fasi si dovranno concludere il prima possibile.

Vademecum per i precari. La terza e la quarta fase metteranno in palio i posti del cosiddetto organico potenziato: con 48.821 posti comuni e 6.446 di sostegno. E, a questo punto, le regole cambiano totalmente. Ma, per partecipare a queste due fasi gli interessati dovranno produrre domanda online – http://archivio. pubblica. istruzione. it/istanzeonline/ – tra il 28 luglio e il 14 agosto prossimi. Nella quale dovranno indicare tutte le province italiane in ordine di preferenza. Ed ecco la prima confusione. Il comma 97 della legge 107 prevede che per partecipare alle ultime due fasi occorrerà presentare domanda online. Ma, secondo i tecnici del ministero dell’Istruzione la presentazione della domanda non sarebbe obbligatoria. Meglio comunque presentarla per evitare guai. La ripartizione tra le diverse classi di concorso e le province dei 55.267 posti dell’organico potenziato non si conosce a ancora. Un dettaglio non secondario, visto che le proposte di contratto avverranno in ambito nazionale, ma non si conosce esattamente il meccanismo.
Al precario o al vincitore di concorso verrà proposta la prima sede libera in relazione alle province indicate nell’istanza online o in mancanza di tale domanda, presumibilmente, la prima sede libera a partire dal luogo di residenza. Per accettare o meno l’incarico ci saranno dieci giorni di tempo: prendere o lasciare. Intanto, i precari stanno iniziando a farsi i primi conti: quelli meridionali cercheranno di evitare le grandi città del nord  –  Milano, Torino, Firenze o anche Roma  –  dove per affitto e altre spese di soggiorno occorrerà spendere tutto lo stipendio. I tantissimi supplenti in procinto di partire preferiranno approdare in un piccolo centro, possibilmente vicino a casa. Il ministero sta cercando di anticipare tutte le fasi del Piano di assunzioni perché i 55mila dell’organico potenziato  –  attraverso i quali si potrà esonerare dal servizio il vicario del preside  –  arriveranno a scuola ad anno scolastico inoltrato. Ma la strada è tutta in salita.

Assunzioni della scuola al via, pubblicato il bando online: ecco come partecipare

da La Stampa

Assunzioni della scuola al via, pubblicato il bando online: ecco come partecipare

Le domande vanno presentate entro il 14 agosto. In totale ci sono 102.734 posti

Dopo gli annunci, le battaglie in Parlamento, le proteste e il via libera finale alla riforma, scattano le assunzioni dei precari della scuola. In totale quest’anno saranno 102.734 ripartire in diverse categorie. Sul sito del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca è stato pubblicato il bando per l’iscrizione alla procedura nazionale del piano straordinario previsto dalla legge “Buona Scuola”.

Le domande vanno presentate fra le 9 del 28 luglio e le 14 del 14 agosto attraverso il sistema di istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it. Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato. La procedura riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849).

«Il ministero è al lavoro per dare attuazione immediata alla ”Buona Scuola” e garantire un sereno avvio del nuovo anno scolastico» ha dichiarato il ministro Giannini. «Nei prossimi giorni – aggiunge – renderemo disponibili alcune Faq per rispondere alle domande più frequenti dei docenti coinvolti nelle procedure di assunzione. Sarà anche attivato uno spazio ad hoc sul sito con informazioni e documenti su tutte le fasi delle assunzioni».

Intanto il ministero ha già avviato la fase a normativa vigente per l’assunzione a tempo indeterminato di 36.627 docenti (21.880 su posti comuni e 14.747 su posti di sostegno). I posti saranno coperti con docenti delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie dei concorsi. Si tratta della cosiddetta fase zero, che si svolge con le vecchie regole. I posti residui verranno riassegnati nelle fasi successive.

Nella fase A, la prima prevista dal piano straordinario di assunzioni, saranno attribuiti i 10.849 posti vacanti e disponibili e quelli residui della cosiddetta fase “zero”’. Partecipano gli iscritti nelle Gae e gli iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012. Queste fasi si chiuderanno entro la metà di agosto. Se ne occuperanno gli uffici scolastici regionali.

I posti che ancora residueranno saranno attribuiti nella fase B, di carattere nazionale. La platea degli interessati è sempre quella delle Gae e delle graduatorie del concorso del 2012. Ma per partecipare a questa fase bisognerà aver presentato apposita domanda secondo il bando pubblicato dal Miur: i posti, in questo caso, rientrano nella procedura nazionale di assegnazione. Poiché le fasi precedenti al momento di apertura delle domande saranno ancora in corso, è opportuno che tutti gli interessati si iscrivano alla procedura nazionale, tenendo presente che, comunque, chi poi sarà assunto nelle fasi zero e A non parteciperà alle fasi B e C. I docenti in possesso di specializzazione potranno scegliere se privilegiare la nomina su posto di sostegno.

Tutti coloro che faranno domanda dovranno mettere in ordine di preferenza tutte le province d’Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato, con procedura informatizzata. I docenti potranno accettare o meno l’offerta ricevuta. In caso di accettazione, l’Usr di riferimento indicherà la sede di servizio. Chi rinuncia non sarà destinatario di ulteriori proposte di assunzione.

L’obiettivo del Miur è coprire tutte le cattedre vacanti entro l’avvio delle lezioni, per garantire agli studenti di trovare a scuola i loro insegnanti e poter cominciare serenamente l’anno scolastico. Nella fase C si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, quelli che servono a rafforzare e ampliare l’offerta formativa. Anche in questo caso la procedura coinvolgerà gli iscritti nelle Gae e nelle graduatorie del concorso 2012 che hanno già presentato la domanda nella fase B per la procedura nazionale. Le scuole, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, esprimeranno i propri fabbisogni relativi all’organico del potenziamento. Gli Usr incroceranno le loro richieste con la platea dei candidati ancora non assunti.

Scuola, al via le assunzioni domande fino al 14 agosto

da Il Messaggero

Scuola, al via le assunzioni domande fino al 14 agosto

Pubblicato il bando, procedura on line Stabilizzazione per 102 mila insegnanti .Per i sindacati ancora molti nodi irrisolti parte dei docenti potrebbe restare esclusa.

ROMA Prima campanella per i precari della scuola. Il Ministero dell’Istruzione, ieri, ha pubblicato il bando per l’iscrizione alla procedura nazionale del piano straordinario di immissioni in ruolo, che segna ufficialmente l’avvio del capitolo «potenziamento» previsto dalla Buona Scuola. A polemiche ancora calde per la riforma, si aprono così le nuove fasi di assunzione. La fase cosiddetta “zero” di contrattualizzazione a tempo indeterminato di oltre 36 mila docenti è stata già avviata, secondo la normativa vigente, e le assegnazioni saranno effettuate tramite le Graduatorie a esaurimento e quelle dei Concorsi.
I PASSAGGILa fase “A”, debutto del piano straordinario di assunzioni, riguarda quasi undicimila posti vacanti e disponibili, oltre a quelli residui della fase zero, per i quali concorreranno gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento e quelli nelle graduatorie del concorso 2012. Queste ultime graduatorie saranno protagoniste anche della fase “B” – per i posti residui delle fasi zero e A – e della fase “C”. E se le prime tre, da chiudere entro metà settembre, vanno a colmare la lacuna delle cattedre vuote, l’ultima, la C, è la nazionale vera e propria, ossia, il potenziamento. Queste ultime figure saliranno in cattedra intorno a novembre. Le domande dovranno essere presentate usando il Sistema di Istanza on line del Miur, tra il 28 luglio – dalle 9 del mattino – e il 14 agosto, termine ultimo le ore 14.
LE PERPLESSITÀPoco tempo e ancora molte perplessità, che hanno spinto il Ministero a prevedere un servizio di assistenza telefonica ad hoc, per il periodo delle iscrizioni. D’altronde, qualche interrogativo, inevitabilmente, si porrà. Sono molte le incertezze che rimangono ai docenti. E molte pure le minacce di ricorso – numerosi quelli già intentati – per un sistema che nell’aprire le porte a oltre 102mila nuovi assunti, rischia comunque di lasciare senza lavoro altri, teorici aventi diritto, se non per legge, per ore di insegnamento. L’Anief punta l’attenzione su quanti, superati i tre anni consentiti come tetto massimo per i contratti a tempo determinato, non vedranno riconfermate le supplenze e su quanti, idonei ai precedenti concorsi, sono esclusi dalle graduatorie a esaurimento. Criticità potrebbero emergere per il sistema di contrattualizzazione «a scaglioni». Coloro che faranno domanda dovranno, infatti, mettere in ordine di preferenza tutte le province d’Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato. I docenti potranno accettare o meno l’offerta, ma se rifiuteranno non avranno ulteriori proposte di assunzione.
IL MECCANISMOQuesto potrebbe, paradossalmente, penalizzare i primi assunti – chiamati per le cattedre vuote – e lasciare a chi è in posizioni più basse in graduatoria la possibilità di scegliere scuole più vicine a casa. Senza dimenticare lo spettro delle assunzioni a chiamata diretta dei dirigenti scolastici, punto caldissimo del dibattito sulla riforma, che ha portato in piazza docenti e studenti più di una volta nel tentativo di fermare l’iter legislativo. Qualche incertezza rimane anche a livello numerico. Difficile, in realtà impossibile, stimare i posti residui a disposizione della fase B. Bisognerà attendere che siano completate le fasi precedenti. Rimane aperta la questione dei tempi. Il Miur assicura che, a scuole riaperte, non ci saranno cattedre senza insegnanti, ma si tratta davvero di una corsa contro il tempo che metterà “fretta” agli Istituti nella gestione delle nuove forze.
Valeria Arnaldi

Arriva la “sanatoria” per i dirigenti scolastici dei concorsi annullati

da La Tecnica della Scuola

Arriva la “sanatoria” per i dirigenti scolastici dei concorsi annullati

L.L.

Pubblicato il decreto attuativo della “Buona Scuola” che definisce le modalità di svolgimento del corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, per l’immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici vincitori o collocati utilmente in graduatoria dei concorsi annullati in sede giurisdizionale

La legge 13 luglio 2015, n. 107, recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti’, ai commi da 87 a 91 ha previsto che con apposito decreto ministeriale sarebbero state definite le “modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, volto all’immissione dei soggetti di cui al comma 88 nei ruoli dei dirigenti scolastici”. Si tratta dei:

  1. soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici;
  2. soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della legge di Riforma, alcuna sentenza definitiva, nell’ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente  scolastico ovvero avverso la rinnovazione della procedura concorsuale.

Il decreto ministeriale, che avrebbe dovuto essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, è stato pubblicato anticipatamente rispetto alle previsioni. Dunque, con DM n. 499 del 20 luglio 2015 sono state definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale di accesso ai ruoli di dirigente scolastico.

Il decreto contiene in pratica una sanatoria che consentirà di regolarizzare l’assunzione di quei dirigenti scolastici dal destino incerto dopo l’annullamento del concorso del 2011 e delle tornate precedenti (come ad esempio Toscana, Lombardia e Sicilia).

Il corso di formazione dovrà essere organizzato in tempi brevi dagli U.s.r., avrà una durata di 80 ore complessive e riguarderà le seguenti aree:

  • ruolo del dirigente scolastico anche viste le innovazioni apportate dalla Legge;
  • gestione del contenzioso;
  • gestione amministrativa e contabile;
  • autonomia delle istituzioni scolastiche;
  • sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • Rapporto di Autovalutazione e Sistema nazionale di valutazione;
  • gestione e valorizzazione del personale.

Coloro che frequenteranno il corso per almeno 65 ore saranno ammessi alla prova scritta, della durata di 6 ore, su un argomento individuato dalla Commissione nell’ambito di quelli oggetto del corso di formazione. La prova si supera con un punteggio di 21/30. La graduatoria dei vincitori costituirà elenco aggiuntivo alle rispettive graduatorie regionali del concorso. I soggetti che hanno ottenuto il punteggio minimo previsto saranno assunti nel limite dei posti vacanti e disponibili nella regione ovvero ai sensi del comma 92 della Legge.

Invece, i candidati di cui all’art. 4 comma 2 del decreto saranno ammessi direttamente a sostenere una prova orale sull’esperienza maturata, anche in ordine alla valutazione sostenuta, nel corso del servizio prestato in qualità di dirigente scolastico.

Per i candidati che risulteranno vincitori saranno confermati i contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato in qualità di dirigenti scolastico e, fino al naturale termine del contratto, è anche confermata l’assegnazione alla sede.

Buona Scuola: dal 28 luglio al 14 agosto le domande per il piano straordinario assunzioni docenti

da La Tecnica della Scuola

Buona Scuola: dal 28 luglio al 14 agosto le domande per il piano straordinario assunzioni docenti

L.L.

Pubblicato il bando per la copertura degli oltre 47.000 posti comuni e di sostegno dell’organico di diritto rimasti vacanti e disponibili all’esito delle operazioni di immissione in ruolo effettuate per il 2015/2016, nonché per la copertura dei circa 55.000 posti di potenziamento previsti dalla Legge di Riforma

Come anticipato nei giorni scorsi, il Miur ha pubblicato il bando relativo al “Piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato del personale docente” previsto dall’art. 1, comma 95, della “Buona Scuola”.

Le domande dovranno essere presentate tramite Istanze on-line a partire dalle ore 9.00 del 28 luglio 2015 e fino alle ore 14.00 del 14 agosto 2015.

La procedura di assunzione riguarderà la copertura di tutti i posti comuni e di sostegno dell’organico di diritto rimasti vacanti (36.627) e disponibili (10.849) all’esito delle operazioni di immissione in ruolo effettuate per il 2015/2016, nonché per la copertura dei posti di cui alla Tabella 1 allegata alla Legge (48.812 posti + 6.446 posti su sostegno) e ripartiti per gradi di istruzione della scuola primaria e secondaria, per tipologia di posto e per regioni. In totale quest’anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.

 

Possono partecipare al piano di assunzioni:

  • i soggetti iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della legge, nelle graduatorie del concorso di cui al decreto 82 del 24 settembre 2012;
  • i soggetti iscritti a pieno titolo, alla data di entrata in vigore della legge, nelle graduatorie ad esaurimento, esclusivamente con il punteggio e con i titoli di preferenza e precedenza posseduti alla data dell’ultimo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, avvenuto per il triennio 2014-2017.

 

Sono, invece, esclusi:

  • i soggetti iscritti nelle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente all’anno 2012;
  • il personale già assunto quale docente a tempo indeterminato alle dipendenze dello Stato;
  • i soggetti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento che non abbiano sciolto la riserva per conseguimento del titolo abilitante entro il 30 giugno 2015.

Le fasi delle assunzioni

Con proprio comunicato stampa, il Miur riepiloga le fasi in cui saranno effettuate le assunzioni.

Il Ministero ha già avviato la fase a normativa vigente (cosiddetta fase “zero”) per l’assunzione a tempo indeterminato di 36.627 docenti (21.880 su posti comuni e 14.747 su posti di sostegno). I posti saranno coperti con docenti delle Graduatorie ad esaurimento (Gae) e delle Graduatorie dei concorsi. Tale fase si svolge con le vecchie regole. I posti residui verranno riassegnati nelle fasi successive.

Nella fase A, la prima prevista dal Piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola, saranno attribuiti i 10.849 posti vacanti e disponibili e quelli residui della cosiddetta fase ‘zero’. Partecipano gli iscritti nelle Gae e gli iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012. Queste fasi si chiuderanno entro la metà di agosto. Se ne occuperanno gli Uffici Scolastici Regionali (Usr).

I posti che ancora residueranno saranno attribuiti nella fase B, di carattere nazionale. La platea degli interessati è sempre quella delle Gae e delle graduatorie del concorso del 2012. Per partecipare a questa fase è necessario presentare apposita domanda secondo il bando pubblicato il 21 luglio dal Miur: i posti, in questo caso, rientrano nella procedura nazionale di assegnazione. Poiché le fasi precedenti al momento di apertura delle domande saranno ancora in corso, è opportuno che tutti gli interessati si iscrivano alla procedura nazionale, tenendo presente che, comunque, chi poi sarà assunto nelle fasi zero e A non parteciperà alle fasi B e C. I docenti in possesso di specializzazione potranno scegliere se privilegiare la nomina su posto di sostegno.

Tutti coloro che faranno domanda dovranno mettere in ordine di preferenza tutte le province d’Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato, con procedura informatizzata. I docenti potranno accettare o meno l’offerta ricevuta. In caso di accettazione, l’Usr di riferimento indicherà la sede di servizio. Chi rinuncia non sarà destinatario di ulteriori proposte di assunzione.

Successivamente (fase C) si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, quelli che servono a rafforzare e ampliare l’offerta formativa. Anche in questo caso la procedura coinvolgerà gli iscritti nelle Gae e nelle graduatorie del concorso 2012 che hanno già presentato la domanda nella fase B per la procedura nazionale. Le scuole, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, esprimeranno i propri fabbisogni relativi all’organico del potenziamento. Gli Usr incroceranno le loro richieste con la platea dei candidati ancora non assunti.

Le nomine effettuate entro il 15 settembre 2015 comportano l’immediata presa di servizio.

In caso di nomine effettuate successivamente al 15 settembre 2015 l’assegnazione della sede avviene al termine della relativa fase salvo che l’aspirante nominato in ruolo sia titolare di contratto di supplenza diverso da quello per supplenze brevi e saltuarie. In tal caso l’assegnazione avverrà dal 1° settembre 2016 per i soggetti impegnati in supplenze annuali e al l luglio 2016, ovvero al termine degli esami conclusivi dei corsi di studio della scuola secondaria di secondo grado, per il personale titolare di supplenze sino al termine delle attività didattiche.

La decorrenza economica del relativo contratto di lavoro è subordinata alla effettiva presa di servizio presso la sede assegnata.

 

Emanato il decreto per il piano straordinario di assunzioni: 102.734 posti

da tuttoscuola.com

Emanato il decreto per il piano straordinario di assunzioni: 102.734 posti
Gli interessati devono presentare domanda entro il 14 agosto. In Gazzetta Ufficiale modelli e modalità

Pubblicato sulla intranet del ministero il decreto direttoriale prot. 767 del 17 luglio 2015 per l’assunzione di docenti a copertura di complessivi 102.734 posti.

1. I soggetti di cui all’articolo 2, comma l, lettere a) e b), del presente decreto che intendonopartecipare alle fasi, in ordine di sequenza, relative alle procedure nazionali del pianostraordinario di assunzioni di cui all’articolo 1, comma 98, lettere b) e c), della Legge,devono presentare un’unica domanda, esclusivamente attraverso Polis – “Presentazione Onlinedelle Istanze” – raggiungibile dalla home page del sito internet del Ministerowww.istruzione.it.2. A tal fine è pubblicato apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – IV seriespeciale – “Concorsi ed Esami” del 21 luglio 2015. L’avviso ha valore di notifica a tutti glieffetti.3. Le comunicazioni con i soggetti destinatari del piano straordinario di assunzioni di cuiall’articolo 2, comma l, lettere a) e b), del presente decreto, ovvero la domanda di assunzione, l’espressione delle preferenze, la proposta di assunzione, l’accettazione o larinuncia, avvengono esclusivamente attraverso l’uso del sistema informativo gestito dalMinistero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca.

I candidati possono presentare la domanda, secondo le modalità descritte ai precedenticommi, a partire dalle ore 9.00 del 28 luglio 2015 e fino alle ore 14.00 del 14 agosto 2015.

I dettagli del piano di assunzioni

da tuttoscuola.com

I dettagli del piano di assunzioni
Comunicato del Miur

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato pubblicato il bando per l’iscrizione alla procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge ‘Buona Scuola’. Le domande vanno presentate fra le ore 9.00 del 28 luglio e le ore 14.00 del 14 agosto 2015 attraverso il sistema di Istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it. Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato.

La procedura riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849). In totale quest’anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.

“Il Ministero è al lavoro per dare attuazione immediata alla Buona Scuola e garantire un sereno avvio del nuovo anno scolastico – dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini – Nei prossimi giorni, renderemo disponibili alcune FAQ per rispondere alle domande più frequenti dei docenti coinvolti nelle procedure di assunzione. Sarà anche attivato uno spazio ad hoc sul sito con informazioni e documenti su tutte le fasi delle assunzioni”. 

Le fasi delle assunzioni

Il Ministero ha già avviato la fase a normativa vigente per l’assunzione a tempo indeterminato di 36.627 docenti (21.880 su posti comuni e 14.747 su posti di sostegno). I posti saranno coperti con docenti delle Graduatorie ad esaurimento (Gae) e delle Graduatorie dei concorsi. Si tratta della cosiddetta fase ‘zero’, che si svolge con le vecchie regole. I posti residui verranno riassegnati nelle fasi successive.

Nella fase A, la prima prevista dal Piano straordinario di assunzioni della Buona Scuola, saranno attribuiti i 10.849 posti vacanti e disponibili e quelli residui della cosiddetta fase ‘zero’. Partecipano gli iscritti nelle Gae e gli iscritti nelle graduatorie del concorso del 2012. Queste fasi si chiuderanno entro la metà di agosto. Se ne occuperanno gli Uffici Scolastici Regionali (Usr).

I posti che ancora residueranno saranno attribuiti nella fase B, di carattere nazionale. La platea degli interessati è sempre quella delle Gae e delle graduatorie del concorso del 2012. Ma per partecipare a questa fase bisognerà aver presentato apposita domanda secondo il bando pubblicato oggi dal Miur: i posti, in questo caso, rientrano nella procedura nazionale di assegnazione. Poiché le fasi precedenti al momento di apertura delle domande saranno ancora in corso, è opportuno che tutti gli interessati si iscrivano alla procedura nazionale, tenendo presente che, comunque, chi poi sarà assunto nelle fasi zero e A non parteciperà alle fasi B e C. I docenti in possesso di specializzazione potranno scegliere se privilegiare la nomina su posto di sostegno.

Tutti coloro che faranno domanda dovranno mettere in ordine di preferenza tutte le province d’Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato, con procedura informatizzata. I docenti potranno accettare o meno l’offerta ricevuta. In caso di accettazione, l’Usr di riferimento indicherà la sede di servizio. Chi rinuncia non sarà destinatario di ulteriori proposte di assunzione. L’obiettivo del Miur è coprire tutte le cattedre vacanti entro l’avvio delle lezioni, per garantire agli studenti di trovare a scuola i loro insegnanti e poter cominciare serenamente l’anno scolastico.

Successivamente (fase C) si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, quelli che servono a rafforzare e ampliare l’offerta formativa. Anche in questo caso la procedura coinvolgerà gli iscritti nelle Gae e nelle graduatorie del concorso 2012 che hanno già presentato la domanda nella fase B per la procedura nazionale. Le scuole, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, esprimeranno i propri fabbisogni relativi all’organico del potenziamento. Gli Usr incroceranno le loro richieste con la platea dei candidati ancora non assunti.

Link al bando: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/home

Primo decreto su Buona Scuola. È il salva presidi

da tuttoscuola.com

Primo decreto su Buona Scuola. È il salva presidi

Con tempestività, a soli quattro giorni dall’entrata in vigore della legge 107/2015 sulla Buona Scuola, è stato emanato il decreto ministeriale salva-candidati dei concorsi annullati per l’assunzione a dirigenti scolastici in diverse regioni, tra cui Campania e Toscana.

La previsione del salvataggio è contenuta nei commi 87 e seguenti della legge e comporta lo svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale a favore di candidati già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici.

Al corso intensivo e conseguente prova scritta sono ammessi anche i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell’ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico.

Il decreto prevede che gli USR individuino i soggetti aventi titolo, trasmettendo i nominativi alla Direzione generale del personale scolastico presso il Miur entro il 24 luglio (tra tre giorni!).

Il decreto (prot. 499 del 20.7.15)prevede altresì che i soggetti che nell’anno scolastico 2014/2015 hanno prestato servizio con contratti di dirigente scolastico sostengano una sessione speciale di esame consistente nell’espletamento di una prova orale sull’esperienza maturata, anche in ordine alla valutazione sostenuta, nel corso del servizio prestato.

Anche per questi soggetti l’elenco deve essere trasmesso dagli Uffici scolastici regionali entro il 24 luglio.

Oltre ad essere una corsa contro il tempo, sussiste sempre l’incognita di nuovi contenziosi.

E c’è anche l’emergenza vicari

da tuttoscuola.com

E c’è anche l’emergenza vicari

Quando la legge di stabilità 2015, alla fine dello scorso anno, aveva soppresso l’art. 459 del Testo unico che regolava gli esoneri e i semi-esoneri dei collaboratori del capo d’istituto “a decorrere dal 1° settembre 2015 e in considerazione dell’attuazione dell’organico dell’autonomia”, non aveva certamente previsto che quell’organico dell’autonomia inserito nella legge sulla Buona Scuola sarebbe arrivato con notevole ritardo al punto da creare serie difficoltà per l’avvio dell’anno scolastico per l’indisponibilità di posti.

Il pericolo era nell’aria da tempo, ma ora l’Anp se n’è fatta carico formalmente inviando alcuni giorni fa una segnalazione al ministro Giannini, sollecitando un intervento urgente.

L’Anp ha fatto presente al ministro che, secondo le sequenze previste dalla legge per la definizione dell’organico dell’autonomia, i posti arriveranno ad anno scolastico molto inoltrato. Ma gli esoneri servono subito, in particolare dove il dirigente scolastico ha il carico di reggenza in altro istituto.

Nella lettera inviata al ministro si avanzano alcune ipotesi per fronteggiare l’emergenza, tra cui quella di un provvedimento d’urgenza che proroghi la data di applicazione del 1° settembre 2015 fissata dalla legge di stabilità.

Il comma 95 della legge 107/2015 prevede una successione di operazioni per determinare sul territorio la consistenza dell’organico e la sua ripartizione tra le istituzioni scolastiche.

In particolare, i 48.812 posti della Tabella 1 allegata alla legge dovranno essere utilizzati da subito, in attesa di far parte a tutti gli effetti dell’organico potenziato dal 2016-17.

Il comma 95, terzo periodo, recita: “Alla ripartizione dei posti di cui alla Tabella 1 tra le classi di concorso si provvede con decreto del dirigente preposto all’ufficio scolastico regionale, sulla base del fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche medesime”.  

Quel ‘fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche’ potrebbe essere una delle vie per velocizzare gli interventi. Urge comunque una immediata soluzione.