FARE RETE PER COMBATTERE LA PAURA E IL TERRORISMO

FARE RETE PER COMBATTERE LA PAURA E IL TERRORISMO

“INCLUDE” A Matera traccia una road map per l’integrazione linguistica e culturale

Martedì 24 novembre 2015, con una conferenza internazionale conclusiva in Casa Cava a Matera, la rete europea “ Include” ha fatto il bilancio dei suoi primi tre anni di vita.

Matera con il suo fascino ha accolto nei sassi i 7 membri della rete provenienti da 6 Stati dell’Unione Europea: Istituto per la Ricerca Sociale – IRS (Italia), Iniciativas Innovadoras S.A.L. (Spagna): APOFIL (Italia),Université Montesquieu Bordeaux IV – UMBIV (Francia), Vytautas Magnus University –VMU (Lituania), Arcola Research llp (Gran Bretagna).

INCLUDE è una rete europea che opera nel campo delle politiche linguistiche per l’inclusione sociale attiva di gruppi a rischio di esclusione immigrati, componenti di minoranze linguistiche, anziani,NEET, disabili,sostenendo e incoraggiando lo scambio e la diffusione di pratiche, linee guida comuni e risorse di CLIL (Content and Language Integrated Learning).Include in questo modo vuole contribuire allo sviluppo inclusivo della società europea.

Certo parlare di accoglienza,integrazione dopo la tragedia di Parigi e lo stato d’assedio che l’Europa vive a causa dell’ISIS non è facile. E l’Europa di studiosi,esperti,uomini e donne di scuola presenti a Matera ha affermato con forza la necessità della cultura per combattere la violenza e la paura.

Giuseppe Romaniello e Francesco Marcigliano dell’APOF il di Basilicata, in qualità di padroni di casa, hanno accolto al meglio i loro ospiti con alunni e docenti , la Fondazione del Premio Nobel Betty Williams “ Città della Pace”, e Mario Coviello, già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bella, una scuola a colori che accoglie alunni provenienti da paesi africani e dalla Romania, Albania, India.

Con loro Eugenia, moglie di un prete ortodosso che viene dalla Romania,Bexi, infermiera colombiana che lavora al San Carlo di Potenza, Sylla, della Guinea e Plus dalla Nigeria, ospiti a Muro Lucano di una comunità. Questi cittadini stranieri hanno raccontato durante il convegno la loro vita, le difficoltà di inserimento in Basilicata e come, grazie ai corsi di lingua italiana dell’APOF il , sono riusciti a vivere meglio la loro esperienza di migranti.

La rete INCLUDE affronta il tema, di forte attualità, dell’importanza della componente linguistica nei processi di inclusione sociale, operando su due livelli: Politico: attraverso la promozione, la diffusione e lo scambio di esperienze e pratiche di· inclusione attiva e coesione sociale; Pratico: attraverso il coinvolgimento di professionisti del settore, identificando,· organizzando e mettendo in comune pratiche di CLIL (Content and Language Integrated Learning) rivolte a immigrati e altri gruppi a rischio di esclusione e rendendole accessibili da parte di centri linguistici pubblici e privati, scuole di lingue, centri di formazione, insegnanti, formatori, facilitatori, orientatori.

La rete INCLUDE ha dimostrato con tre anni di intenso lavoro e con il convegno di Matera che il panorama delle politiche e delle pratiche di apprendimento linguistico per l’inclusione sociale attiva è caratterizzato da un elevato livello di omogeneità e di capacità di analisi da parte di tutti i soggetti a vario titolo e in vario modo coinvolti in questi temi e il suo sito http://www.includenetwork.eu/index.php/es/programme-matera-2015, rende disponibili materiali utili per docenti, operatori sociali per l’apprendimento linguistico

Nel corso della giornata i partecipanti, con un intenso lavoro nelle sessioni, hanno costruito una road map per l’apprendimento linguistico che Include presenterà ai decisori delle politiche di integrazione a livello europeo. Il convegno ha ribadito che l’integrazione avviene solo attraverso la conoscenza della cultura dell’altro, conoscenza come scambio di esperienza di vita,e narrazioni di sentimenti, emozioni,vissuti.

Un compito impegnativo attende l’APOF il di Basilicata che per tutto il 2016 coordinerà le attività della rete e con loro la Regione Basilicata vuole , anche con tutto il lavoro di preparazione a Matera 2019, indicare una strada di convivenza all’Europa dei migranti.

Il Miur deve garantire la pubblicità delle operazioni

FASE C: Anief mette a disposizione l’istanza di accesso agli atti per i neoassunti. Il Miur deve garantire la pubblicità delle operazioni

Come già accaduto per la fase B, Il MIUR continua a essere evasivo sui reali criteri di assegnazione degli incarichi da fase C del piano straordinario di assunzioni. L’ANIEF promuove un’azione mirata per ottenere dal Ministero dell’Istruzione risposte certe sulla correttezza delle operazioni effettuate. Solo così sarà possibile rilevare eventuali scorrettezze procedurali. Il sindacato ha predisposto un apposito modello di istanza di accesso agli atti, disponibile sul portale Anief. Riaperti i termini anche per gli assunti in Fase B. Adesioni entro il 18 dicembre.

Per garantire la trasparenza e la corretta comparazione delle posizioni degli aspiranti nonché la pubblicità degli atti nelle procedure di selezione delle fasi B e C, l’ANIEF mette a disposizione di tutti i docenti che hanno partecipato al piano nazionale di immissioni in ruolo un’istanza di accesso agli atti che permetterà, grazie alla pubblicazione delle graduatorie in cui si è inseriti e alla conoscenza dei criteri specifici applicati e del punteggio dei docenti destinatari di contratto a tempo indeterminato in ogni provincia, la comparazione della propria singola situazione in entrambe le fasi di assunzioni nazionale (B e C) e la possibilità di poter rivendicare l’immissione in ruolo in provincia più favorevole in base al punteggio posseduto e alle preferenze espresse. Subito dopo questa prima fase propedeutica all’attivazione di uno specifico contenzioso, infatti, sarà avviato ricorso per il corretto rispetto del criterio meritocratico del maggior punteggio e dell’ordine preferenziale dichiarato nel modello online in modo da ottenere, ove ne ricorrano i requisiti, il trasferimento nella provincia più vicina spettante rispetto all’assegnazione accettata.

“L’azione che il nostro sindacato vuole promuovere – commenta Marcello Pacifico presidente ANIEF – è dovuta alla mancata pubblicazione da parte del Miur delle graduatorie delle cento province italiane che hanno visto l’assegnazione di 47 mila proposte di assunzione a tempo indeterminato nella fase C (precedute dalle 9 mila della Fase B) del piano straordinario, senza alcuna possibilità di controllo della correttezza delle operazioni svolte e senza alcuna certezza dell’effettivo rispetto dei dettami costituzionali sulle procedure di reclutamento nella Pubblica Amministrazione”.

Il primo passo per i neo-assunti nelle fasi B e C è, dunque, la presentazione di un’istanza di accesso agli atti per rivendicare il proprio diritto alla corretta informazione e pubblicità sia sui criteri adottati per stilare le graduatorie, sia sulla propria posizione nelle fasi nazionali in modo da poter effettuare un’oggettiva comparazione rispetto alla situazione degli altri candidati partecipanti. Per accelerare la procedura attivata dall’ANIEF, e ottimizzare i tempi in vista di un’eventuale mancata risposta del Miur alle istanze di accesso agli atti, è possibile aderire gratuitamente fin da adesso al ricorso al Tar Lazio avverso il silenzio dell’amministrazione. Successivamente saranno rese note a tutti gli interessati le informazioni relative alle successive azioni legali che potranno essere poste in essere valutando le singole situazioni soggettive.

“Già nel 2011 – conclude Pacifico – il nostro sindacato ha avuto ragione e vinto la sua battaglia contro la violazione del criterio meritocratico facendo annullare le ‘code della vergogna’ poste in essere dal MIUR con una procedura rivelatasi incostituzionale. Adesso siamo decisi ad andare a fondo sulla questione algoritmo nelle due fasi nazionali di immissione in ruolo e non esiteremo ad adire le vie legali per ottenere, ad esempio, il trasferimento in una provincia più vicina in favore dei docenti che ne avranno diritto; “Nessuno sconto per il MIUR – conclude Pacifico – la Costituzione e il merito prima di tutto!”.

Oltre all’istanza di accesso agli atti per la Fase C, Anief ripropone anche quella per gli assunti al termine della precedente Fase B. Le istanze possono essere scaricate durante la procedura di preadesione al ricorso gratuito dai link sottostanti. Le adesioni sono aperte fino al 18 dicembre.

LEGGE 107: AVANTI TUTTA CON IL REFERENDUM ABROGATIVO

LEGGE 107, GILDA: AVANTI TUTTA CON IL REFERENDUM ABROGATIVO

La Gilda degli Insegnanti prosegue la battaglia contro la riforma dell’istruzione e rilancia il referendum abrogativo delle parti della legge 107 ritenute più deleterie per il mondo della scuola.

La direzione nazionale del sindacato, riunitasi nei giorni scorsi, ha deciso di andare avanti sulla strada referendaria e ha individuato le maggiori criticità su cui incardinare i quesiti abrogativi: chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici; ambiti territoriali; schedatura degli studenti, con la pubblicazione online dei loro profili scolastici; inserimento di alunni e genitori dei comitati di valutazione.

“La direzione nazionale – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – ha deciso di lanciare un appello a tutte le associazioni e le organizzazioni sindacali e politiche per coinvolgere il maggior numero di soggetti possibile e trovare la massima unità, dichiarandosi disponibile a coalizzarsi anche con organizzazioni che promuovono referendum su altri temi, come l’abolizione del Jobs Act, e a confrontarsi per trovare un unico comune denominatore”.

Si garantisca mobilità straordinaria per tutti

Scuola, Gallo (M5S) interroga Giannini: docenti discriminati. Si garantisca mobilità straordinaria per tutti
“Il governo non garantisce la mobilità straordinaria ai docenti assunti nelle fasi 0 e A delle immissioni in  ruolo. Sono questi gli insegnanti penalizzati dalla mobilità straordinaria prevista dalla 107. Con le quattro fasi delle immissioni in ruolo, il governo continua a seguire la logica del dividi et impera, creando una classifica di insegnanti di serie A e serie B”.

Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle in Commissione Cultura alla Camera Luigi Gallo che ha depositato un’interrogazione in cui si chiede al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di allargare la mobilità straordinaria ai docenti immessi in ruolo in tutte le fasi del piano di assunzioni.
Deputato M5S Luigi Gallo

Commento alla legge regionale Puglia n. 31/15

Commento alla legge regionale Puglia n° 31/15 sulla riassegnazione delle competenze delle province

 

La Regione Puglia ha finalmente approvato la legge regionale n° 31/2015 concernente l’assegnazione delle competenze provinciali in applicazione della legge Delrio n° 56/14.

 

Richiamiamo l’attenzione sui seguenti aspetti:

 

  1. Nella legge regionale non si parla espressamente di diritto allo studio, nè di diritto al trasporto gratuito, nè di nomina per gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione. Però l’art. 2 trasferisce alla regione le competenze in materia dei servizi sociali. In tutte le regioni italiane il trasporto gratuito e la nomina per gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono rientrati nei servizi sociali, competenza gestita dall’assessore regionale e da quelli provinciali ai servizi sociali. Quindi è da ritenere che le materie che ci interessano rientrino nei servizi sociali.

 

  1. La regione può con propri provvedimenti riattribuire all’area metropolitana o ad associazioni di comuni o ad altro ente locale queste competenze.

 

  1. Qualora una regione non ritenga il trasporto gratuito a scuola e l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione rientranti nei servizi sociali, ma rientranti tra le funzioni non fondamentali, la regione deve comunque stabilire a quale Ente esse vada attribuite.

 

  1. Importante è l’art. 6 della legge regionale, secondo il quale “Fino al completamento del processo di trasferimento, le funzioni oggetto di riordino continuano a essere esercitate dagli enti titolari alla data di entrata in vigore della legge. E’ importante che le associazioni o le federazioni di ciascuna regione verifichino se nella propria legge regionale compare una norma simile alla presente. Ciò al fine che venga evitata un’interruzione di un pubblico servizio, che in mancanza di tale norma, diverrebbe perseguibile.

 

  1. Viene riassegnato agli enti titolari delle funzioni il corrispondente personale e le risorse finanziarie (art. 2, commi 6-10 e art. 7).

 

  1. E’ importante l’art. 11 che prevede il potere sostitutivo della Regione in caso di inadempienza da parte degli Enti assegnatari nello svolgimento delle nuove competenze.

 

  1. E’ da ricordare che il Governo può sostituirsi alle regioni qualora siano inadempienti nella “tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali” (Costituzione art. 120 comma 2).

 

 

 

 

 


Per approfondimenti vedi anche:

Scheda normativa n° 502. Un piccolo contributo finanziario per il supporto organizzativo all’inclusione scolastica (DL 78/15 convertito in L. 125/15)

Soppressione delle Province. FISH interviene sulla questione con un comunicato stampa

Assistenza scolastica agli alunni con disabilità

Entro il 10 settembre richiesta fondi assistenza scuola

 

Salvatore Nocera

Poveri insegnanti! Troppe sigle e poca didattica

Poveri insegnanti! Troppe sigle e poca didattica

di Maurizio Tiriticco

 

Giancarlo Cerini lamenta su FB che oggi a scuola dovremmo fare un po’ di pulizia semantica: RAV, PdM, PTOF, (POF 3.0), PNSD, Fase C, organico potenziato, IND/2012, 107, 3, SNV, NIV, NEV, CdC, PON… e così via! Condivido in pieno le sue perplessità. Non sono un laudator temporis acti, ma ai miei tempi – si dice così – insegnavo! Punto e basta! Ora il povero insegnante è impegnato per legge in mille altre attività, di cui alle sigle riportate da Cerini. Abbiamo avuto in un quindicennio e più tanti ministri, Berlinguer, De Mauro, Moratti, Fioroni, Mussi, Gelmini, Profumo, Carrozza, Giannini – se non dimentico qualcuno – e ciascuno, chi più chi meno, ha dovuto mettere le “mani in pasta”. Ma nessuno è riuscito a metter mano nelle cose che più urgono, un riordino complessivo dei cicli! In effetti, quando a una torta attendono più pasticceri, si ha soltanto un… gran pasticcio!!! Di qui, chiacchiere su chiacchiere, ammantate di belle ma oscure parole. Segnali di fumo per le scuola!

Infine arriva la 107!!! La nostra Costituzione è fatta di 139 articoli, se non erro, e disciplina da decenni la vita di un intero Paese! La 107 consta di un solo articolo… che bello!!! Potremmo dire! Nient’affatto, perché quel solo articolo consta di 212 commi! Ma che razza di legislatori abbiamo!!! E poi nessun comma conclude un oggetto, perché rinvia a un altro comma, e poi ancora ad un altro! Tant’è vero che la GU ha dovuto ripubblicare – che delirio!!! – l’intera legge con le relative note e rinvii! Ben 92 pagine fitte fitte! Siamo alla follia! I DS si interrogano e si arrovellano! Gli insegnanti scoppiano saltellando da una carta ad un’altra! Tra RAV e progetti di miglioramento… per non dire delle prove Invalsi sempre più sibilline! Una volta, invece – o tempora o mores – passavano da un’aula ad un’altra! E poi ci si mette pure l’USR a far da grancassa alla fanfara del Miur!

Intanto le competenze sono come l’araba fenice: “che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”: parafrasando il Metastasio. Competenze chiave? Boh! Competenze culturali? Ancora boh! EQF? Un altro boh!!! Intanto il mondo del lavoro non sa che farsene di diplomi che non certificano nulla. E i nostri ragazzi continuano a stare tra i banchi fino a 19 anni accumulando crediti e inseguendo punteggi e, quando ne escono, hanno un pezzo di carta, tanto ambito fino a qualche decennio fa, ma che oggi lascia il tempo che trova. E’ dal 1997 – di quell’anno è la legge di riforma dell’esame di maturità – che le competenze si dovrebbero certificare perché già da allora ce lo chiedeva l’Europa, come si suol dire!! Sarà varato presto il decreto delegato sulle competenze terminali? Ma – mi chiedo e sono cattivo – i nostri scriba del Miur, che dal ’97 hanno dormito, sanno che cos’è una competenza? Finora ci hanno sempre detto e scritto che per certificare una competenza bisogna fare aggio sui voti! Che orrore!!! Per non dire poi che i voti di norma sono dieci e andrebbero, di norma, usati per intero! Eppure da sempre nelle nostre scuole si insiste con i più, i meno, i mezzi. Ancora non abbiamo i terzi e i quarti, ma i meno meno abbondano!!! E nessuno interviene! Se ancora non sappiamo nulla di misurazione, di valutazione, né al Miur né nelle aule, che cosa presumiamo di fare in materia di certificazione? E poi non mi si venga a dire che un 14enne è competenze anche “se opportunamente guidato, svolge compiti semplici in situazioni note”! Ci faremmo curare da un dentista competente purché “opportunamente guidato”?

E ancora! E’ noto ai nostri esperti che, se intendono marciare veramente e seriamente verso le competenze, è l’intera didattica funzionale da sempre al voto che deve essere messa in discussione? In una scuola in cui da sempre c’è una confusione enorme tra misurare e valutare, sarà possibile certificare? Sappiamo tutti che ancora oggi un 2 ottenuto perché quel giorno l’alunno ha dichiarato di non essere preparato fa media con l’8 ottenuto in altra data. Ma che ci azzecca quel 2 con quell’8? Così va spesso il mondo… nella notte della valutazione degli imbrogli: parafrasando Manzoni.

Però c’è l’alternanza! Ma è una cosa vecchia! L’ha introdotta la Moratti nel 2005, sulla carta, e sulla carta resterà ancora per chissà quanto tempo! Perché fino ad oggi l’alternanza zoppica? Non basta un comma ad attivarla! Il problema è strutturale, non formale. A tutt’oggi mancano le condizioni oggettive, tranne i rari casi che conosciamo (ad esempio, l’eredità zoppicante della “terza area” e delle “aree di progetto”), perché le imprese aprano all’alternanza. E qui mi fermo… e lascio i miei lettori a districarsela con le sigle ricordate da Cerini. Poveri insegnanti dell’era della 107! Costretti a farsi assumere tre anni dopo tre anni, ad accumulare titoli e referenze per non ricadere nel buco nero dell’“ambito territoriale di riferimento”: ad accattivarsi l’amicizia e il favore del DS e del comitato di valutazione. E qui c’è pure lo studente… è bene tenerselo caro! E allora che imparino bene tutte quelle sigle! Altro che padronanza nella disciplina e nella didattica. Le sigle contano e guai a dimenticarsene una!

Articolo 9 della Costituzione. Cittadini attivi per il paesaggio e l’ambiente

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaDipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Articolo 9 della Costituzione. Cittadini attivi per il paesaggio e l’ambiente

Si inaugura martedì 24 novembre alla Camera dei Deputati, con una Lectio Magistralis di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, la quarta edizione del Progetto e Concorso nazionale Articolo 9 della Costituzione. Gli studenti saranno di nuovo protagonisti per diventare sempre più Cittadini attivi per il paesaggio e l’ambiente. 

E’ questo il tema del progetto promosso per l’anno scolastico 2015-16 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema nazionale di istruzione, Fondazione Benetton Studi Ricerche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo-Direzione generale Educazione e ricerca. Rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, è realizzato in collaborazione con Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, «Domenica» de «Il Sole 24 Ore», media partner Rai Cultura e Rai Radio3. 
Il bando è già online nel sito www.articolo9dellacostituzione.it e le scuole avranno tempo fino al 15 dicembre per iscriversi e partecipare ad un grande laboratorio collettivo che attraverserà tutta l’Italia e non solo – il bando è aperto anche alle scuole italiane all’estero e a quelle europee per esempio attraverso la piattaforma eTwinning – all’insegna dello studio e della scoperta, della cura e valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente. Con l’obiettivo di diffondere i principi della cittadinanza attiva, favorire nelle giovani generazioni l’orientamento delle competenze e degli interessi in relazione ai cambiamenti in atto nella società e nell’ambiente, innescare comportamenti responsabili verso il territorio e la comunità.
Oltre 13mila allievi di 700 classi, provenienti da 350 scuole in tutto il territorio nazionale e anche all’estero nella scorsa edizione hanno apprezzato la formula del progetto che si articola in due fasi e unisce l’apprendimento di contenuti nuovi con la ricerca e la creazione di prodotti originali da parte degli studenti. 

Dalla fine del mese di novembre fino a marzo alcuni dei maggiori studiosi e interpreti della vita culturale nazionale dialogheranno con gli con gli studenti, soprattutto proponendo esempi positivi di impegno attivo e partecipe, intorno a temi che spaziano dalla questione del consumo di suolo alla biodiversità e ai cambiamenti climatici, dai paesaggi industriali alla riqualificazione urbana, dal paesaggio nel racconto dei poeti e attraverso la rappresentazione degli artisti alla progettazione nel rispetto dell’ambiente.

Le lezioni saranno trasmesse in streaming nel sito del Progetto, dove saranno disponibili insieme ad altri materiali di approfondimento. 

Accanto agli incontri con i relatori, sono proposte visite guidate e attività didattiche nei luoghi-simbolo della cultura, per fruire in modo diretto e inconsueto delle risorse culturali e paesaggistiche presenti nel territorio nazionale, grazie alla disponibilità dei Servizi educativi di istituti, musei, monumenti, biblioteche e archivi del MiBACT. Da quest’anno inoltre, grazie alla collaborazione deMinistero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono in calendario degli appuntamenti al di fuori del territorio nazionale, pensati per coinvolgere attivamente gli istituti italiani all’estero, aperti anche alla scuole italiane e trasmessi via streaming sul sito www.articolo9dellacostituzione.it. 

In una seconda fase le classi dovranno presentare delle proposte in un formato audio-video o solo audio, della durata non superiore a cinque minuti, in italiano ma anche in una lingua straniera, che documentino il percorso di studio svolto e l’idea progettuale elaborata. Gli studenti si confronteranno con il linguaggio artistico e le tecnologie multimediali, dosando conoscenza, capacità di iniziativa, spirito di ricerca e creatività nell’ideare progetti concreti e innovativi dedicati alle risorse paesaggistiche e ambientali del proprio territorio.
Le produzioni realizzate saranno esaminate in due momenti distinti: nella fase di preselezione dei lavori i prodotti delle scuole secondarie di secondo grado valutati dai dottorandi provenienti da alcune università italiane, mentre ogni clip elaborata dagli istituti secondari di primo grado sarà invece esaminata dagli allievi delle scuole superiori. I lavori finalisti saranno vagliati da una Giuria composta da studiosi ed esperti nominata dal Direttore generale della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. 

I vincitori del Concorso saranno premiati in una cerimonia pubblica a Roma, al Senato della Repubblica. Tra i premi previsti la possibilità di far circolare gli elaborati prodotti dalle classi anche in alcuni canali televisivi, radiofonici e nel mondo della comunicazione digitale.
Novità di quest’anno è il Concorso Fotografico La scoperta, la cura, il recupero e la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente nel quale vivi. Tutte le classi iscritte al progetto potranno cimentarsi nel raccontare il loro paesaggio, quello che più conoscono e che attraversano ogni giorno, attraverso degli scatti inediti. Per partecipare basta essere iscritti a Instagram e caricare le foto scattate dagli studenti inserendo nel campo “descrizione” il titolo della foto, l’username della propria classe, il luogo dove è stata scattata la foto e l’hashtag #articolo9dellacostituzione1516.
Per maggiori informazioni: www.articolo9dellacostituzione.it, info@articolo9dellacostituzione.it

Education at a glance 2015

Education at a glance 2015
Uno sguardo sull’istruzione: indicatori dell’OCSE


Presentato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il Rapporto annuale dell’OCSE “Education at a glance” che analizza i sistemi di istruzione del 34 Paesi membri

“Ogni anno la pubblicazione del Rapporto “Education at a glance” costituisce un momento importante. Gli indicatori prodotti sono una guida essenziale per chi fa politiche in questo campo”, ha dichiarato il Ministro Stefania Giannini nel saluto inviato per l’occasione. Numerose delle sfide che il Rapporto propone all’Italia “sono state raccolte attraverso le innovazioni messe in campo con la legge 107, la legge Buona Scuola, approvata questa estate e ora in piena fase di attuazione – ha sottolineato il Ministro – La valutazione di dirigenti e docenti diventa strutturale da quest’anno. Grazie al Piano scuola digitale, presentato di recente, abbiamo finalmente una policy complessiva sul digitale a scuola che prevede un investimento da 1 miliardo di euro in cinque anni. Stiamo lavorando al rinnovamento della classe docente, cui si sta provvedendo con un grande concorso nazionale che sarà bandito a breve. Stiamo lavorando, inoltre, per arricchire le competenze teoriche e pratiche dei nostri studenti attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa e finanziamenti specifici sui progetti di alternanza scuola-lavoro”. Novità si prospettano anche per le scuole post diploma e l’Università “con l’inversione del trend di investimento sull’università; con gli incentivi all’internazionalizzazione; con il rafforzamento degli Istituti Tecnici Superiori, su cui il Rapporto fornisce statistiche incoraggianti, e con le prime misure, contenute nella legge di stabilità che sarà approvata a fine anno, per rafforzare la qualità del sistema universitario e favorire l’accesso di nuovi docenti eccellenti e nuovi ricercatori”.
“Con la riforma de ‘La Buona Scuola’ stiamo invertendo rotta con interventi strutturali per il rilancio dell’educazione e della formazione nel nostro Paese, toccando tutti gli aspetti fondamentali del sistema educativo, i dati del rapporto ci incoraggiano sull’operato del Governo che investe nel cambiamento – ha sottolineato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi che ha presenziato al dibattito con i giornalisti – Sul tema docenti, con il piano straordinario assunzioni, si avranno insegnanti più giovani ed ogni scuola avrà un incremento delle risorse professionali a disposizione per proporre un’offerta formativa più ricca e flessibile ai propri studenti. Si valorizzerà il merito degli insegnanti, con l’attribuzione del bonus attraverso un fondo apposito de 200 milioni di euro, è previsto un nuovo assetto del Comitato di valutazione dei docenti interno alle scuole. L’aggiornamento dei docenti diventa permanente e obbligatorio. Si punta a rilanciare l’Apprendistato e i percorsi di Alternanza scuola–lavoro come terapia contro l’alto tasso di abbandono e contro il fenomeno dei Neet. Garanzia Giovani – ha proseguito Toccafondi – sta creando una banca dati che sarà utile sia per le politiche del lavoro sia per il matching con le richieste delle imprese. Ed infine un Piano Nazionale Scuola Digitale, altro pilastro fondamentale de La Buona Scuola, per risponde alla necessità di costruire una visione di Educazione nell’era digitale, attraverso le 35 azioni previste con uno stanziamento di un miliardo di euro”. Sul fronte della formazione post- diploma “con gli Istituti tecnici superiori siamo partiti in ritardo rispetto ad altri paesi ma stiamo recuperando terreno e i dati sono incoraggianti”. Infine, come ricordato dal Ministro Giannini, la Legge di Stabilità riserva buone prospettive anche per Università e Ricerca, investendo in capitale umano e giovani: 500 cattedre d’eccellenza, 1000 nuovi ricercatori, 6000 borse medicina.


“Education at a glance 2015”
Martedì 24 al Miur la presentazione del Rapporto Ocse

Martedì 24 novembre, presso la Sala della Comunicazione del Miur, in Viale Trastevere 76/a, sarà presentato il Rapporto “Education at a glance 2015”, l’annuale pubblicazione Ocse che analizza i sistemi di istruzione dei 34 paesi membri.
Sarà presente il Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi.
I dati relativi all’Italia saranno presentati da Francesco Avvisati, Senior Analyst Ocse. Introduce la mattinata il Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur, Sabrina Bono.
I dati del Rapporto saranno sotto embargo fino alle ore 11.00 di martedì.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.istruzione.it


MARTEDÌ 24 NOVEMBRE ORE 10.30 – 13.00

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA VIALE TRASTEVERE 76/A – ROMA
SALA DELLA COMUNICAZIONE

EVENTO DI LANCIO
OECD – EDUCATION AT A GLANCE 2015

INTERVIENE
On. Gabriele Toccafondi Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca

INTRODUCE
Sabrina BONO  Capo Dipartimento, Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

PRESENTA
Francesco Avvisati
Senior Analyst, Directorate for Education, OCSE

SPAZIO DEDICATO ALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI

Il Ministro Stefania Giannini invierà un saluto in forma scritta

Nota 24 novembre 2015, Prot. n. 15945

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”
Ufficio II

Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Trento

All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
Bolzano

All’Intendente Scolastico per la Scuola località Ladine
Bolzano

Al Sovrintendente degli Studi per la Regione Valle D’Aosta
Aosta

Oggetto: “GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE”

Si porta a conoscenza delle SS.LL. che la Fondazione Banco Alimentare Onlus, anche quest’anno, promuove per sabato 28 novembre 2015 la “Giornata nazionale della colletta alimentare”, giunta alla sua diciannovesima edizione.
L’evento, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è reso possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali e ai Distretti italiani del Rotary International.
Più di 135.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 11.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 8.898 strutture caritative (mense per poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri di accoglienza) che aiuteranno circa 2 milioni di persone povere.
Nata nel 1997 da un’idea di Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione, è un evento che tutti gli anni raccoglie alimenti destinati a enti che assistono i poveri in Italia. Nel corso di questi diciannove anni la Colletta Alimentare è diventata uno dei momenti più importanti per sensibilizzare il pubblico al problema della povertà alimentare in Italia, un Paese in cui 6 milioni di persone soffrono la povertà.
La fame, in Italia, è un’emergenza che non può essere ignorata. Un italiano su dieci, infatti, soffre di povertà alimentare.
Nell’anno dell’Esposizione Universale di Milano, che ha visto la scuola italiana protagonista nella valorizzazione e diffusione delle tematiche oggetto di EXPO Milano 2015, la “Giornata nazionale della colletta alimentare” è occasione ulteriore di riflessione e di promozione di concrete azioni solidali.
Si invitano, pertanto, le SS.LL. a dare la massima diffusione all’iniziativa della Fondazione Banco Alimentare Onlus, così da consentire l’impegno attivo e sollecito dei docenti, degli studenti e delle famiglie.
Si ringrazia per la disponibilità e collaborazione che si vorrà riservare al buon esito dell’iniziativa.

IL DIRIGENTE
F.to Giuseppe Pierro