Sciopero 15 febbraio 2016 personale docente e ATA

Sciopero generale per il 15 febbraio 2016 per tutto il personale docente e ATA a tempo determinato e indeterminato atipico e precario.

Nota 27 gennaio 2016, Prot.2244

Reiterazione di contratti a termine

Tribunale di Pordenone: MIUR condannato a 20.000 Euro di risarcimento per illecita reiterazione di contratti a termine e discriminazione.

 

Il Tribunale del Lavoro di Pordenone accoglie le tesi patrocinate dal sindacato ANIEF e condanna il Ministero dell’Istruzione a risarcire un docente precario per un totale che supera i 20.000 Euro. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Denis Rosa vanno nuovamente a segno in Tribunale ottenendo una sentenza impeccabile che riconosce al ricorrente il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del lavoro precario, al pagamento degli stipendi di luglio e agosto per ogni anno scolastico e delle progressioni stipendiali mai riconosciute.

 

Il Giudice del Lavoro di Pordenone, infatti, accoglie senza riserve tutte le richieste dei legali ANIEF e accerta la responsabilità del Ministero dell’Istruzione per aver illegittimamente stipulato con un docente una serie fin troppo lunga di contratti a tempo determinato su posto vacante in aperta violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE e per non avergli riconosciuto, allo stesso tempo, il diritto a percepire gli aumenti stipendiali in base all’effettiva anzianità di servizio maturata durante il periodo precariato. Con questa sentenza esemplare, dunque, il Ministero dell’Istruzione viene nuovamente messo di fronte alle sue responsabilità nei confronti dei propri dipendenti e condannato anche al pagamento delle spese di lite quantificate in 4.000 Euro oltre accessori.

 

L’ANIEF, che da sempre si batte per il rispetto dei diritti fondamentali dei precari, ha nuovamente dimostrato con i fatti di saper agire con competenza ed efficacia tutelando con successo e in tutte le opportune sedi i diritti dei lavoratori della scuola.

“Marchio Autismo” per chi convive con la sindrome di Kanner

da Invalidi&Disabili

“Marchio Autismo” per chi convive con la sindrome di Kanner

Nasce il “Marchio Autismo” per i servizi aperti al pubblico sensibili al tema dell’autismo; iniziativa dell’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino

L’autismo non è più questo sconosciuto. L’autismo non può incutere timore. Anzi, diventa un marchio. Un segnale per l’aggregazione, per chi ha bisogno di sostegno nella convivenza con questo disturbo neuro-psichiatrico, detto sindrome di Kanner. Chi deve confrontarsi con esso saprà dove andare, perché il “Marchio Autismo” distinguerà le strutture che offrono competenze relative a tale sindrome. A crearlo ha pensato Agsat (Associazione genitori soggetti autistici del Trentino Onlus) in collaborazione con l’Istituto Pavoniano  Artigianelli delle Arti Grafiche. Idea che ha coinvolto anche giovani alunne, le disegnatrici del marchio.

Obiettivo: indicare chi fornisce la conoscenza dell’autismo nonché i servizi educativi e ricreativi per affrontare questo disturbo. Così inoltre si scoveranno le associazioni  che si occupano dell’autismo e si accederà facilmente alle necessarie professionalità.  Agsat è convenzionata con l’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari in Trentino come centro riabilitativo e terapeutico rivolto a persone con disturbi dello spettro autistico (vedi sito www.agsat.org).

E a ogni area d’Italia sarà utile anche l’App AUTISMO ACCOLGO creata per fornire notizie e occasioni di dibattito sull’autismo. Un “raccoglitore” con fonti affidabili in merito alla patologia autistica in tutti gli ambiti, sia di cultura generale, che un sostegno alle famiglie, ai professionisti e di conseguenza un appoggio solido a tutte gli enti che lavorano con l’autismo, con la creazione di un cambiamento di ottica di condivisione di progetti e informazioni.

Uno dei benefici? Chi dovrà spostarsi in compagnia di un soggetto autistico scoprirà gli enti aderenti al “Marchio Autismo” e quelli che si occupano di questa sindrome nel luogo di destinazione. E le scuole, i progetti e le proposte turistiche per le persone autistiche.

L’ APP può essere scaricata gratuitamente dagli App Store di Apple e Android.

Dachau, il sopravvissuto: “I miei eroi sono i soldati americani che mi liberarono”

da L’Espresso

Dachau, il sopravvissuto: “I miei eroi sono i soldati americani che mi liberarono”

Joshua Kaufman, tra gli ultimi superstiti del lager tedesco, ci racconta quel 29 aprile 1945 in cui si trovò davanti i giovani soldati Usa che avevano aperto i cancelli del campo. La sua storia, e quella delle reclute che scoprirono l’orrore nazista, è diventata un documentario di History Channel in onda il Giorno della Memoria

Dachau, il
sopravvissuto: “I miei eroi sono i soldati americani che mi
liberarono” Prigionieri salutano i soldati il giorno della liberazione Un vecchio cammina accanto a una spiaggia. E’ alto, ancora forte. Va incontro a un anziano che si aiuta con un deambulatore. Gli stringe la mano, gli fa una carezza sulla guancia e si china baciargli le scarpe in segno di riconoscenza, nella luce chiara della California. Il documentario ‘ Gli eroi di Dachau ‘, che History Channel (canale 407 di Sky) trasmette alle ore 21 del 27 gennaio si apre con quest’immagine potente. I due si chiamano Joshua Kaufman e Lee Gillespie: uno è ebreo, di origine ungherese, naturalizzato americano. L’altro è nato e vissuto nella campagna Usa. Non si incontravano dal 29 aprile 1945 quando Gillespie, giovanissima recluta dell’esercito statunitense, fu tra i soldati che aprirono i cancelli del lager di Dachau, vicino Monaco di Baviera. Con i suoi compagni si trovò davanti un orrore a cui non era preparato: corpi ammassati ovunque, un treno merci pieno di cadaveri di prigionieri trasferiti da Buchenwald e pochi superstiti ridotti a fantasmi dalla malattia e dalla denutrizione: “le braccia e le gambe come manichi di scopa”. Joshua Kaufmann era tra quei sopravvissuti.
In occasione della giornata della memoria, il 27 gennaio History Channel (canale 407) propone il documentario ‘Gli eroi di Dachau’. Girato nel corso del 2015, racconta a settant’anni di distanza la la liberazione del campo di Dachau da parte delle truppe americane, e l’incontro tra alcuni superstiti del campo e i militari Usa che quel 29 aprile 1945 aprirono i cancelli del lager. Ecco una clip in esclusiva per l’Espresso, in cui alcuni dei soldati che fecero parte del plotone ricordano la scoperta dell’orrore nazista

La realizzazione de ‘Gli eroi di Dachau’ è l’occasione che li ha riuniti dopo oltre settant’anni, per raccontare, con immagini d’archivio e interviste ad altri superstiti ed ex soldati, l’ascesa del nazismo, lo sterminio degli ebrei europei, il pesante fardello di memorie che chi si è salvato ha portato con sé e la liberazione del campo che fece da modello agli altri lager del Reich.
Joshua Kaufman
Nelle riprese degli operatori dell’esercito alleato recuperate per ‘Gli eroi di Dachau’ si vedono i soldati di fanteria procedere cauti verso il filo spinato di quella struttura di cui sanno assai poco: l’erba piegata sotto i loro corpi schiacciati a terra, i fucili in avanti, i volti tesi per cogliere le mosse del nemico. La telecamera li segue mentre scoprono i vagoni dei treni merci dei prigionieri e infine il lager, tra masse di cadaveri abbandonati e i superstiti sbigottiti, molti incapaci di muoversi per l’inedia e le malattie, portati a braccio come bambini dai militari alleati. Immagini fortissime e già note, cui la voce di chi le ha vissute restituisce forza e verità.
Lee Gillespie
La voce di Joshua Kaufman, raggiunto nella sua casa di Los Angeles, nonostante gli ottantotto anni è sorprendentemente limpida e assertiva. “Non mi chieda se mi ricordo di quel giorno. Non è qualcosa che si possa dimenticare. Già da qualche tempo c’eravamo resi conto che la guerra stava finendo ma avevamo il terrore di non arrivare vivi alla liberazione. E in effetti alcuni morirono quel giorno: mangiarono qualcosa che veniva loro offerto dai soldati ed erano così deboli che la dissenteria li finì. Io non riuscivo neanche a camminare e non potei fare allora quello che ho fatto adesso: baciare le scarpe di uno dei ragazzi che mi salvò la vita”.

Cresciuto in una famiglia molto religiosa di un piccolo villaggio ungherese, Kaufman ha perso nella Shoah tutti i familiari tranne il padre. “Prima che ci deportassero, cercai di metterlo in guardia: gli dissi scappiamo, i nazisti ci faranno fuori tutti. Eravamo abituati a essere maltrattati: io, mio padre, i miei fratelli spesso venivamo picchiati per strada dai nostri vicini cristiani solo per il fatto di essere ebrei. Ma io sentivo che questa volta era diverso. Lui non volle ascoltarmi, era un uomo pio e non faceva nulla di importante senza consultare il rabbino. Quello gli disse che sarebbe passata, che non ci sarebbe successo niente. Così finimmo ad Auschwitz e io, da lì, a Dachau”.

Il filmato:

http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/01/21/news/il-sopravvissuto-i-miei-eroi-sono-i-soldati-che-mi-liberarono-a-dachau-1.247446?ref=HRBZ-1

Concorso scuola 2016, col nuovo bando rischio beffa per i vincitori nel 2012

da Il Fatto Quotidiano

Concorso scuola 2016, col nuovo bando rischio beffa per i vincitori nel 2012

La riforma aveva “congelato” le assunzioni per gli asili, in attesa del varo del nuovo progetto 0-6 anni. La legge delega è ancora in alto mare e la normativa prevede la decadenza delle vecchie graduatorie nel momento della pubblicazione delle nuove. L’unica speranza per questi maestri è che il concorso non venga ultimato entro la fine dell’estate

Difficilissima la simulazione di Fisica per i maturandi dello scientifico

da La Stampa

Difficilissima la simulazione di Fisica per i maturandi dello scientifico

Skuola.net ha seguito la performance e gli sfoghi dei ragazzi

Elettricità e magnetismo, legge di Thomson e vecchi arnesi. Sono alcune bucce di banana sulle quali sono scivolati i maturandi del liceo scientifico che hanno affrontato una simulazione di seconda prova d’esame un po’ fuori dall’ordinario. Non solo per la materia – fisica – che è entrata tra le papabili della seconda prova per questo indirizzo, ma per la sua difficoltà.

Il portale Skuola.net ha seguito la performance e gli sfoghi dei ragazzi sui Social.

Tutto, ma non fisica. Almeno non in seconda prova, quella vera con la quale gli studenti del liceo scientifico si confronteranno il prossimo 23 giugno: questo il messaggio dei post con cui i maturandi spammano in queste ore le bacheche dei loro social network.

Da Facebook a Twitter, passando per Instagram e Snapchat, il lamento pare essere lo stesso: la simulazione di fisica è troppo difficile per arrivare anche all’esame di Stato. Studenti scoraggiati postano selfie con le loro prove lasciate in bianco, altri più coraggiosi si immortalano mentre le consegnano piene di scarabocchi e disegnini ironici. Qualche prof si unisce alla disfatta dei suoi ragazzi annullando la simulazione a «causa dell’elevata difficoltà», qualcun altro somministra alla sua classe problemi e quesiti molto più fattibili di quelli redatti dal Miur.

Ma cosa ha proposto il ministero di Viale Trastevere agli studenti all’ultimo anno dello scientifico? Elettricità e magnetismo fanno da sfondo a tutta la simulazione, quesiti compresi. «Ancora una volta il Miur – osserva Skuola.net – conferma il carattere sperimentale delle prove a cui sottopone i ragazzi. Meglio allenarli a pensare con la loro testa, anziché abituarli a ripetere la pappardella a memoria».

Ma i ragazzi «fanno davvero fatica a uscire fuori da contesti preconfezionati da anni di didattica poco sperimentale. Ed ecco che anche quella che potrebbe essere una prova fattibile, diventa difficilissima se richiede di rompere i propri schemi mentali» osserva il portale affidando il commento a uno dei suoi tutor: «una simulazione davvero difficilissima. La prova è basata soprattutto sulle forze all’interno dei campi magnetici. In particolare, nonostante il format presenti ben 8 esercizi, spicca la totale assenza di problemi sulla relatività e sulla fisica quantistica. Ciò non abbassa minimamente il livello di difficoltà dei problemi tesi a esaminare in gran parte il metodo di ragionamento degli studenti, piuttosto che le capacità di ricordare formule particolari».

Oggi è il “Giorno della memoria”

da La Tecnica della Scuola

Oggi è il “Giorno della memoria”

Si celebra il 27 gennaio, ma anche nei prossimi giorni si possono organizzare nelle scuole momenti di riflessione. Gli istituti scolastici vincitori del concorso “I giovani ricordano la Shoah” premiati al Quirinale.

Era il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche che avanzavano verso Berlino abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.

Il “Giorno della memoria” serve per non dimenticare l’Olocausto e le persecuzioni subite da tutti i deportati nei lager nazisti, nonché le leggi razziali introdotte nel nostro Paese nel 1938 dal regime fascista e firmate dall’allora re d’Italia, ma anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e rischiando talvolta la propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Su questi temi, come su alcune iniziative collegate al “Giornata” del 27 gennaio, ci siamo soffermati su un altro articolo, nel quale abbiamo approfondito l’importanza della “memoria” di quei tragici eventi, ancora oggi testimoniati da alcuni sopravvissuti alle persecuzioni o da loro familiari. Ci sembra opportuno consigliare anche l’articolato dossier (utile pure per approfondimenti didattici) pubblicato sul sito della Fondazione della Memoria, dove viene inquadrato il contesto storico, il “sistema di deportazione” nei campi di concentramento, le principali leggi contro gli ebrei varate dal regime fascista (si veda la pagina web http://fondazionememoriadeportazione.it/it/didattica/materiali/).

Inoltre, segnaliamo che nella mattinata del 27 gennaio al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, del ministro dell’Istruzione e del presidente dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche d’Italia), saranno premiate le scuole vincitrici della XIV edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah”. In particolare, i premi saranno attribuiti al IV Circolo di Lecce per la scuola primaria, all’Istituto comprensivo “Don Milani” – Ticineto – sezione staccata di Occimiano (AL) per la scuola media, all’Istituto di istruzione superiore scientifico e tecnico di Orvieto (TR) per la scuola secondaria di II grado (a rappresentare questi istituti si recherà a Roma, alla cerimonia di premiazione, una delegazione di alunni e docenti). Nel sito del Miur, alla pagina http://www.istruzione.it/allegati/2016/prot240_16.pdf , sono segnalate anche altre tre scuole (una per ciascun ordine e grado scolastico) ritenute meritevoli di menzione nell’ambito della recente edizione del suddetto concorso per studenti.

Ispezioni a scuola, gli esperti (per quest’anno) non prestano servizio a scuola

da La Tecnica della Scuola

Ispezioni a scuola, gli esperti (per quest’anno) non prestano servizio a scuola

Al fine di non turbare lo svolgimento dell’attività scolastica, l’Invalsi aveva già chiarito che solo per l’a.s.2015/2016 gli esperti dei NEV sarebbero stati individuati tra personale in quiescenza o comando.

Con nuovo avviso del 25 gennaio la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV fa sapere che, in seguito ad una ricognizione degli esperti vincitori della procedura selettiva promossa dall’INVALSI con determinazione n. 32/2013 è stato possibile individuare un numero sufficiente di esperti dei profili A1 e A2 che non risultano in servizio effettivo nella scuola.

Questo criterio di scelta, chiarisce l’Invalsi, è stato dettato dalla considerazione che le attività degli esperti, considerato il ristretto margine di tempo per la loro effettuazione, comporterebbe un’assenza prolungata di personale in servizio attivo nelle istituzioni scolastiche e che questo inciderebbe negativamente sulla conclusione dell’anno scolastico.

Tale scelta vale però esclusivamente per questa prima tornata di visite, mentre per i prossimi anni scolastici la Conferenza ha già impegnato l’INVALSI a predisporre al più presto un nuovo bando per la selezione degli esperti valutatori.

 

Docenti neo-assunti: modello aggiornato di bilancio delle competenze

da La Tecnica della Scuola

Docenti neo-assunti: modello aggiornato di bilancio delle competenze

In attesa dell’apertura della piattaforma “Neoassunti 2015/2016”, l’Indire mette a disposizione dei docenti neo-immessi in ruolo un modello aggiornato (versione del 26/1/2016).

Il modello di bilancio iniziale delle competenze professionali, messo a punto dal gruppo tecnico di lavoro del Miur e approvato lo scorso 3 dicembre dalla Direzione Generale per il Personale Scolastico, viene pubblicato in 3 formati.

La versione del 26/1/2016 che l’Indire propone ora è aggiornata al 15 gennaio ed integra nuove domande-guida utili alla riflessione del docente.

Gli insegnanti neo-immessi in ruolo, con la collaborazione del tutor, potranno utilizzare questo modello cartaceo per iniziare la compilazione delle varie sezioni. Una volta che sarà attiva la piattaforma on-line, tutte le informazioni dovranno essere trasposte nell’apposita area, perché la trasmissione del documento dovrà avvenire esclusivamente on-line.

Scarica i files:

Bilancio iniziale delle competenze, l’Indire pubblica il modello

da tuttoscuola.com

Bilancio iniziale delle competenze, l’Indire pubblica il modello

L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) mette a disposizione dal 26 gennaio 2015 il modello di bilancio iniziale delle competenze professionali che i docenti immessi in ruolo nell’anno scolastico 2015/2016 sono tenuti a compilare in collaborazione con il proprio tutor di riferimento.

Il documento, avverte l’Indire nel presentare il documento, è stato messo a punto dal gruppo tecnico di lavoro del Miur ed è stato approvato lo scorso 3 dicembre dalla Direzione Generale per il Personale Scolastico. È disponibile in 3 formati (doc, rtf e pdf) e aggiornato il 15 gennaio scorso dallo stesso gruppo tecnico, e integra nuove domande-guida utili alla riflessione del docente.

Il bilancio delle competenze è raggiunbile sul sito dell’Indire a questo indirizzo: http://www.indire.it/2016/01/26/neoassunti-20152016-disponibile-il-modello-di-bilancio-iniziale-delle-competenze/

Mobilità dei docenti: schiarita per l’accordo contrattuale

da tuttoscuola.com

Mobilità dei docenti: schiarita per l’accordo contrattuale
Comunicato stampa della Cgil-scuola sulla vertenza in corso con il Miur

Nella giornata del 25 gennaio, come avevamo preannunciato, le delegazioni si sono incontrate per verificare le ulteriori aperture del Miur sul contratto della mobilità. E cioè di consentire nella fase interprovinciale la possibilità ai docenti di chiedere il trasferimento anche su scuola e l’oggettività dei criteri per la loro assegnazione alle singole scuole dagli ambiti (eventualmente istituiti).

Le aperture che abbiamo registrato nel corso dell’incontro su entrambi i punti consentono la ripresa della trattativa, tenendo presente che l’azione sindacale portata avanti unitariamente è riuscita ad acquisire alcuni risultati significativi: il mantenimento delle attuali regole per i movimenti provinciali con la possibilità di trasferimento su scuola e non su ambito per tutti coloro che hanno già una provincia di titolarità; il diritto dei docenti di sostegno (Dos) e dei docenti senza sede (Dop) ad acquisire la titolarità di scuola anziché essere collocati d’ufficio su ambiti; il superamento del blocco triennale per tutti anche fase O e A oltre B e C da graduatoria di merito; la messa a disposizione del 100% dei posti disponibili ai fini dei movimenti.

Questo è quanto avevamo ottenuto nei precedenti incontri. L’ulteriore apertura del Miur riguarderebbe la possibilità, per chi ha già una scuola di titolarità, di poterne acquisire una anche in provincia diversa tra le scuole disponibili nel primo ambito indicato nella domanda. Vedremo nel corso della trattativa come il Miur tradurrà sul piano fattuale nell’articolato gli impegni di cui sopra.

Questo è  il punto a cui siamo arrivati, la trattativa ora prosegue. Noi ci batteremo fino alla fine per dare a tutti (cioè anche agli assunti in fase B e C) questa possibilità e di regolare l’assegnazione dagli ambiti eventualmente istituiti alle scuole, secondo procedure certe, oggettive e per titoli in una apposita sequenza negoziale da avviare entro trenta giorni dalla firma dell’intesa. Non ci dovrà essere alcuna discrezionalità dei dirigenti nella assegnazione dei docenti alle scuole.

Abbiamo ribadito anche durante quest’ultimo incontro, la nostra contrarietà alla chiamata diretta che calpesta diritti costituzionali fondamentali. Contro questa sciagurata normativa ci batteremo in tutte le sedi e con tutti i mezzi, compreso il ricorso al referendum.

Cisl-scuola: Renzi approssimativo sul concorso e sui dirigenti scolastici

da tuttoscuola.com

Cisl-scuola: Renzi approssimativo sul concorso e sui dirigenti scolastici

Nell’ultimo numero di “Dirigenti news” (n. 3 del 25 gennaio 2016) la Cisl-scuola giudica approssimative e improprie le recenti considerazioni del presidente del Consiglio sull’imminente concorso per docenti, sulla situazione del precariato nella scuola e sulla situazione dei dirigenti scolastici.

“L’imminente bando di concorso per insegnanti, tema su cui in settimana il CSPI è chiamato a rendere i primi suoi pareri, ha offerto al premier lo spunto per un paio di considerazioni che, a poche ore di distanza l’una dall’altra, ne ripropongono il consueto modo di intervenire in materia di scuola: molta cura nel coniare slogan di grande effetto, notevole approssimazione (per usare un eufemismo) nel dare conto di una realtà che non si capisce, talvolta, se poco nota o volutamente travisata.
Vederlo e sentirlo affermare, nella puntata di “Porta a Porta” del 21 gennaio, che “con la legge 107 abbiamo chiuso col precariato, ora col concorso ci dedichiamo a migliorare la qualità dei docenti” lascia a dir poco esterrefatti quanti conoscono come stiano davvero le cose, oltre a suonare un tantino irriverente per migliaia di insegnanti che è lo stesso premier, peraltro, a vantarsi di avere da poco assunto.

Parlare di “fine del precariato”, quando il numero dei contratti di supplenza di durata annuale o fino al trenta giugno supera abbondantemente, nell’anno incorso, quello dell’anno precedente (quasi il 38% in più!) segna una distanza abissale tra quanto viene affermato e una concreta realtà che il dato appena ricordato restituisce in tutta la sua evidenza.

Una realtà, quella del precariato, che proprio a causa delle mancate risposte venute dalla “buona scuola” continua a porsi come fonte di tensioni e conflittualità non facilmente governabili.

Della stessa approssimazione il presidente del consiglio aveva dato prova anche nella conferenza stampa svoltasi lo stesso giorno in mattinata, nella quale, sempre a proposito del concorso per 64.000 docenti, si era augurato di poterli vedere “tutti in cattedra già il prossimo settembre“, dimenticando (o ignorando?) che si tratta di un numero di posti da coprire nell’arco di un triennio.

Né poteva mancare, nell’occasione, un altro dei temi ricorrenti della retorica renziana, ovvero il richiamo al “grande investimento fatto sui presidi perché utilizzino appieno le risorse dell’autonomia”.

Viene da chiedersi se il “grande investitore” sia al corrente della vertenza che i dirigenti scolastici conducono da lungo tempo in difesa dei loro stipendi, contrastando le ricorrenti incursioni del governo sul fondo unico nazionale da cui attingono per il salario di posizione e risultato e di cui si tornerà a parlare nei prossimi giorni al MIUR”.

I licei alle prese con l’alternanza scuola-lavoro

da tuttoscuola.com

I licei alle prese con l’alternanza scuola-lavoro

La legge 107/15 sulla Buona scuola estende, come si sa, l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro anche ai licei “per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell’anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge” (dal comma 33 della legge).

La legge 107/15 ha esteso la possibilità dell’alternanza anche “o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI”.

Nella Guida operativa sull’alternanza, curata dalla Uil-scuola, si fa notare che “quando la si estende obbligatoriamente anche a chi non ha alcuna esperienza (licei) rischia di essere solo un annuncio propagandistico”. E ancora: “chiedere infatti di progettare e di inserire nel piano dell’offerta formativa questa nuova esperienza che vuole (giustamente) avvicinare il mondo del lavoro ed insegnare il saper fare oltre che il sapere teorico, senza dire chi lo deve fare e come, crea molti problemi”.

Negli istituti tecnici e professionali, osserva la Guida, dove esistono docenti e insegnanti tecnico pratici dotati di competenze progettuali e tutoriali ciò può essere realizzato con una certa facilità, non altrettanto si può pensare per i licei che, nella maggior parte dei casi, non si sono mai posti il problema.

Gli studenti del terzo anno dei licei in questi ultimi mesi dell’anno scolastico dovrebbero partecipare ad esperienze di alternanza per circa 70 ore (la terza parte delle 200 ore previste per il triennio), ma sembra che molti istituti siano in difficoltà nell’attivare progetti e convenzioni.

In attesa che il Miur fornisca ulteriori indicazioni, è possibile consultare i Protocolli d’intesa sottoscritti dal Ministero e inseriti nell’elenco riportato nel sito ministeriale all’indirizzo: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ifts/protocolli-di-intesa.

Quantità o qualità

QUANTITÀ O QUALITÀ di Umberto Tenuta

CANTO 617   

100000  150000  70000  40000…

Potenza del numero!

Ma la Qualità?

 

Non una sola voce che richiami alla QUALITÀ!

Avverto una solitudine profonda.

Sono SOLO.

SOLO a parlare di SUCCESSO FORMATIVO.

SOLO a parlare di PROBLEM SOLVING

Solo a parlare di RICERCA, di RISCOPERTA, di INVENZIONE, di COSTRUZIONE.

SOLO a parlare di COOPERATIVE LEARNING.

SOLO a parlare di TEAM TEACHING.

Appartengo al PASSATO!

Agli anni SETTANTA.

Agli anni della COMUNITÀ SCOLASTICA.

Agli anni dell’INTEGRAZIONE.

Agli anni delle CLASSI APERTE.

Agli anni…

NOSTALGIA dei PROGRAMMI DEL 1979 PER LA SCUOLA MEDIA.

NOSTALGIA dei PROGRAMMI DEL 1985 PER LA SCUOLA PRIMARIA.

NOSTALGIA degli ORIENTAMENTI DEL 1991 PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA.

Appartengo al SECOLO SCORSO!

Oddio!

Ma che dico?

No, Signore e Signori!

Sono uno smemorato.

Sarà l’età.

Arteriosclerosi galoppante!

Ho dimenticato.

Ho dimenticato il SOMMO.

Ho dimenticato l’ECCELSO.

Ho dimenticato il SUBLIME!

Ho dimenticato il DIVINO.

Ho dimenticato Sua Maestà GIOVANNI GENTILE.

L’INSUPERABILE!

Un secolo di ciance.

È il numero che conta.

La potenza dei cromosomi paterni!

I figli del DOTTORE non hanno bisogno di una didattica di qualità.

I figli del DOTTORE non vanno mica a sporcarsi le mani nel laboratori.

Ai figli del DOTTORE basta la PAROLA.

Le PAROLE.

PAROLE PAROLE PAROLE!

Le PAROLE di CINQUANTAMILA DOCENTI.

Le PAROLE di CENTOMILA DOCENTI.

Le PAROLE di CENTOCINQUAMILA DOCENTI!!!

Signore e Signori, la PAROLA è DIVINA.

WW LA SCUOLA DELLA PAROLA!

WW LA SCUOLA DELLE PAROLE!

Più ce ne sono, meglio è.

È il NUMERO che conta!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Nota 27 gennaio 2016, AOODGOSV 829

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
D.G. per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del S.N.I.

Nota 27 gennaio 2016, AOODGOSV 829

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti scolastici e ai Gestori delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado
Alle Coordinatrici educative delle scuole dell’infanzia comunali
LORO SEDI
Agli Assessori competenti in materia di istruzione e servizi per l’infanzia delle amministrazioni comunali italiane.
AII’ANCI
Via dei Prefetti 46
00186 ROMA
E, p.c.
AI Capo di Gabinetto
AI Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
AI Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
AI Capo Ufficio stampa
LORO SEDI
AII’INVALSI
Via lppolito Nievo, 35
ROMA

Nota 27 gennaio 2016, AOODGOSV 829

Oggetto: Rapporto di autovalutazione per la scuola dell’infanzia (“RAV infanzia”)