Scuola, Governo non tocca scatti stipendio insegnanti

Scuola, Governo non tocca scatti stipendio insegnanti

Il Governo non intende toccare gli aumenti stipendiali collegati all’anzianità di servizio. L’affermazione contenuta nel comunicato di una nota sigla sindacale è destituita di ogni fondamento e potrebbe creare un allarme ingiustificato fra i docenti.

I 200 milioni per la valorizzazione del merito degli insegnanti previsti dalla Buona Scuola sono risorse nuove e aggiuntive che non vanno a toccare la retribuzione dei docenti e gli scatti di stipendio. Con i 200 milioni per il merito e i 500 euro di bonus per l’aggiornamento assegnati a ciascun docente le risorse per gli insegnanti sono aumentate.

Olimpiadi di Italiano, assegnate le medaglie agli studenti

Olimpiadi di Italiano, assegnate le medaglie agli studenti
Giannini: “Questi ragazzi sono i campioncini della lingua italiana”

Sono stati assegnati questa mattina, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri, a Roma, i premi per le Olimpiadi di Italiano. A ricevere la medaglia i 12 studenti che hanno dimostrato la migliore capacità di scrittura, di sintesi, di comprensione del testo e una conoscenza approfondita della struttura del nostro idioma.

Le Olimpiadi di Italiano sono promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in sinergia con l’Accademia della Crusca e si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Ai partecipanti i complimenti del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: “Voglio complimentarmi con i vincitori per questo importante risultato. Ma i miei complimenti vanno a tutti i ragazzi che si sono sfidati sulla nostra lingua. Questi ragazzi sono dei campioncini. Nelle loro mani il testimone dell’importanza e del valore della lingua italiana come segno di identità, competenza e partecipazione”.

La finale si è svolta ieri, presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, sempre a Roma. Alla prova hanno partecipato 84 studenti provenienti da tutta Italia e dalle scuole e sezioni italiane all’estero (4 gli alunni selezionati). Gli studenti iscritti a tutte le tre fasi di selezione (di istituto, regionale e nazionale) sono stati 43.244 (24.920 gli studenti in gara nel 2015).

Ecco tutti i nomi dei vincitori:
Sezione Senior Italia
1. Valentina BEVILACQUA – IIIF Liceo Classico “P. Colletta”, Avellino
2. Gemma GIANGARÉ – IIIC Liceo Classico “L. Costa”, La Spezia
3. Cristofer VILLANI – IVB Liceo Classico “M. Pagano”, Campobasso

Sezione Senior Italia – Istituti Tecnici
1. Sara ANGELICO – IV ACM “A. Malignani”, Cervignano del Friuli (Sede associata ISIS della Bassa Friulana)

Sezione Senior Italia – Istituti Professionali
1. Gaia VETTORI – IIIBTSS “L. Einaudi”, Pistoia

Sezione Senior Estero
1. Kristi NIKA – II Scuola Italiana di Atene

Sezione Junior Italia
1. Sara PERSELLO – IE Liceo Scientifico “G. Marinelli”, Udine
2. Aurora LEGITTIMO – IIB Liceo Scientifico Linguistico “Giulio Cesare Vanini”, Casarano (LE)
3. Alessandro CARRARA – IID Liceo Scientifico Statale “A. Tosi”, Varese

Sezione Junior Italia – Istituti Tecnici
1. Carmen TOMAIUOLO – IIH “Blaise Pascal”, Reggio nell’Emilia

Sezione Junior Italia – Istituti Professionali
1. Giovanni DI SANTO – IIO IPSIA di Amantea, Cosenza

Sezione Junior Estero
1. Julia Victoria RODRIGUEZ SUAREZ – IC Scuola Statale Italiana di Madrid

La Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down: tu come mi vedi?

da Superando

La Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down: tu come mi vedi?

La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte: sarà questo il concetto-chiave dell’imminente Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo, e a inquadrarlo mirabilmente vi è il breve film “How Do You See Me” (“Tu come mi vedi?”), nuovo grande progetto di comunicazione internazionale, che ancora una volta vede impegnato in prima fila il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down)

“How Do You See Me?”, 21 marzo 2016
AnnaRose è la protagonista del video “How Do You See Me?” (“Tu come mi vedi?”), interpretato dall’attrice americana Olivia Wilde, che impersona l’immagine di “come AnnaRose si vede”

Uno sguardo può essere amichevole, incoraggiante, rispettoso oppure freddo, sprezzante, discriminatorio. La piena inclusione delle persone con sindrome di Down passa anche dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società e dalle possibilità che vengono loro offerte.
Vivere una vita ricca di relazioni sociali soddisfacenti, grazie al supporto della propria comunità, della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro: a questo tema sarà dedicata l’undicesima Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down (World Down Syndrome Day) del 21 marzo prossimo e per l’occasione il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), dopo il successo ottenuto nel 2015 con The Special Proposal, celebra l’evento attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione internazionale, realizzata, per il quinto anno consecutivo, con la collaborazione della nota agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi (Ufficio di New York).
Si tratta del breve film intitolato How Do You See Me? (letteralmente “Tu come mi vedi?”), disponibile da alcuni giorni in YouTube, ove ha ottenuto in poche ore ben 120.000 visualizzazioni, con la regia di Reed Morano e la partecipazione dell’attrice americana Olivia Wilde, ambasciatrice di varie associazioni non profit e attualmente sugli schermi televisivi USA con la serie Vinyl.

Protagonista del video è AnnaRose, giovane con sindrome di Down che racconta la propria vita piena di significato, ricca di opportunità, di amicizie e di affetto, ma anche di sfide e momenti di difficoltà. Quella stessa vita è rappresentata sullo schermo da Olivia Wilde, all’insegna di una metafora che intende stimolare la riflessione su come le persone con sindrome di Down vedano se stesse e su come siano spesso vittime di discriminazioni basate su preconcetti e aspettative stereotipate.
La campagna How Do You See Me? è stata realizzata insieme a DSI (Down Syndrome International) e con il contributo di Down Syndrome Australia, Down’s Syndrome Association (Gran Bretagna), Fondation Lejeune e Les Amis d’Eléonore.

Olivia Wilde in “How Do You See Me?”
L’attrice americana Olivia Wilde in una scena di “How Do You See Me?”

Il film verrà presentato il 21 Marzo anche alla Conferenza Internazionale del World Down Syndrome Day, intitolata My Friends, My Community – The benefits of inclusive environments for today’s children and tomorrow’s adults (“I miei amici, la mia comunità – I vantaggi di ambienti inclusivi per i bambini di oggi e gli adulti di domani”), in programma alle Nazioni Unite di New York, occasione in cui il CoorDown sarà rappresentato dal proprio presidente Sergio Silvestre e da Martina Fuga, delegata alla comunicazione, la quale si soffermerà sul tema How to build an inclusive culture: understanding Down Syndrome through the lens of diversity (“Come costruire una cultura inclusiva: comprendere la sindrome di Down tramite la prospettiva della diversità”).

«Siamo orgogliosi – dichiara Silvestre – di essere capofila anche quest’anno di un ambizioso progetto di comunicazione internazionale in collaborazione con altre Associazioni e con lo straordinario supporto, per la quinta volta consecutiva, di Saatchi & Saatchi. Con questo film vogliamo contribuire a un cambiamento culturale: infatti, solo quando la disabilità sarà percepita come una delle sfaccettature della diversità si potrà davvero fare inclusione, riconoscendo l’unicità di ogni individuo. L’obiettivo è far volgere lo sguardo oltre gli stereotipi, costruire un nuovo immaginario collettivo e promuovere un’alfabetizzazione alla disabilità».
«Lavorare con CoorDown – aggiunge dal canto suo Luca Lorenzini, global creative director di Saatchi & Saatchi New York – è sempre una grande emozione. Ogni anno lottiamo per abbattere le barriere e per creare una cultura dell’inclusione per le persone con sindrome di Down. Quest’anno siamo entusiasti di lavorare con artisti di livello mondiale, come la regista Reed Morano e l’attrice Olivia Wilde, perché con il loro tocco magico contribuiranno a rendere questo messaggio più forte che mai». (F.D.C.V. e S.B.)

Qui il link del video How Do You See Me?. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa CoorDown (Federico De Cesare Viola), ufficiostampa@coordown.it.

La Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down
È un appuntamento internazionale, sancito ufficialmente anche da una Risoluzione dell’ONU, nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla sindrome, per creare una nuova cultura della diversità e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società di tutte le persone con sindrome di Down. Quest’ultima, per altro, è ben nota anche come trisomia 21 – essendo cioè caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, tre invece di due, nella coppia cromosomica n. 21 all’interno delle cellule – il che motiva la stessa scelta della data del 21 marzo, per la Giornata Mondiale.

CoorDown
Il Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down nasce nel 2003 e rappresenta oggi in Italia il maggior numero di Associazioni che si occupano di tutelare i diritti delle persone con sindrome di Down, ponendosi come organismo ufficiale di confronto con tutte le Istituzioni.
Ogni seconda domenica di ottobre, il CoorDown promuove la Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di Down e il 21 marzo di ogni anno partecipa attivamente alla Giornata Mondiale, anche attraverso la produzione di campagne internazionali di comunicazione sociale.

CoorDown e Saatchi & Saatchi
Con How Do You See Me? il CoorDown torna a collaborare, per il quinto anno consecutivo, con l’agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi, dopo quattro progetti di grande successo.
Lo scorso anno The Special Proposal ha raggiunto quasi 5 milioni di visualizzazioni. Nel 2014, invece, il breve film Dear Future Mom si era avvicinato a 7 milioni di visualizzazioni in YouTube, diventando lo spot più condiviso al mondo durante la Giornata Mondiale e aggiudicandosi anche il Grand Prix all’Italians Festival dell’ADCI (Art Directors Club Italiano).
E ancora, nel 2013 #DammiPiùVoce aveva raccolto cinquanta video in cui ragazzi e ragazze con sindrome di Down avevano chiesto a cinquanta personaggi famosi (tra cui Sharon Stone, Jovanotti e Francesco Totti) di donare loro un video.
Nel 2012, infine, era stata la volta di Integration Day in cui gli attori di alcune delle più importanti campagne nazionali e internazionali (Averna, Illy Caffè, CartaSì, Pampers, Toyota ed Enel) erano stati sostituiti da attori con sindrome di Down.
Tutti questi progetti, realizzati in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, sono stati premiati con un totale di 18 Leoni, di cui 9 d’Oro, al Festival Internazionale della Creatività di Cannes.

IL BONUS PREMIALE NON SI CONTRATTA!

SALVE – FORSE – LE PREROGATIVE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA: IL BONUS PREMIALE NON SI CONTRATTA!

A differenza della ministra Giannini, che nel Question time alla Camera ha dichiarato di condividere con i sindacati di comparto la sottoscrita bozza di contratto sulla mobilità palesemente contra legem e ciò nonostante augurandosi che superi le forche caudine della Funzione Pubblica prima e della Corte dei conti poi, nella stessa giornata il vertice amministrativo del suo dicastero (nelle persone del capodipartimento per l’Istruzione e dei direttori generali delle risorse e degli ordinamenti), ha anticipato i contenuti di una circolare che sarà emanata in seguito ai richiesti – e finalmente resi – approfondimenti dell’Ufficio legislativo del MIUR.

Cosicché, se non ci sarà un revirement, verrà formalizzato, alla buon’ora, quanto da noi pubblicato, cinque mesi fa, nel Controvademecum con cui abbiamo provato a contestare puntualmente implausibili arzigogoli interpretativi preordinati alla – dichiarata – disapplicazione di leggi dello Stato.

Questo l’esito dei predetti approfondimenti, con il corredo dei relativi riferimenti normativi. E dopo che si sono inutilmente persi sei mesi.

1-Il Comitato di valutazione è validamente costituito anche se non tutti i componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. Tal che gli uffici scolastici regionali, che non riescano a designare il componente esterno per tutti i comitati di valutazione, potranno ora comunicarlo alle istituzioni scolastiche per facoltizzarle ad insediarli, e consentire agli stessi di operare, anche con i restanti sei componenti tutti interni, prevalendo in caso di parità il voto del presidente, cioè del dirigente scolastico;

2-Difatti il Comitato di valutazione non è più, dopo la novella della legge 107, un organo collegiale perfetto, che quindi può deliberare con la presenza della metà più uno dei componenti in carica e secondo la regola della maggioranza assoluta dei voti validamente espressi;

3-Pur qualificato come retribuzione accessoria, il bonus non è contrattabile in quanto prerogativa dirigenziale, ai sensi degli articoli 17 e 40 del D. Lgs. 165/01 e ai quali non si può derogare per via contrattuale, come espressamente statuito dalla norma imperativa di cui all’art. 1, comma 196, legge 107/15.

Il resto è – lo era già all’indomani della sua pubblicazione in gazzetta ufficiale – parimenti noto, rivenendo dal tenore letterale della legge e dalle pregresse fonti normative di pari grado ad essa raccordabili:

4-Sia pure con un pauroso ritardo la valorizzazione del merito parte dal corrente anno scolastico, poiché la disponibilità del fondo nazionale di 200 milioni annui decorre dall’anno 2016. Altrimenti nella legge sarebbe stato scritto dall’anno scolastico 2016-2017, così come figura – sono solo alcuni esempi – per la costituzione degli ambiti territoriali, per la definizione dell’organico dell’autonomia, per l’attuazione del PTOF…;

5-Il già firmato decreto ministeriale, alla registrazione della Corte dei conti, ripartirà il fondo a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità di dette istituzioni e delle aree soggette a maggior rischio educativo: saranno mediamente 23.000 euro lordo Stato cadauna;

6-Il fondo è, per legge, indirizzato al personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, inclusi quindi i docenti della scuola dell’infanzia, del sostegno, dell’IRC et alia;

7-Non sono predefinite cifre minime o massime da erogare: dipende dai criteri valutativi formalizzati dal Comitato di valutazione e dalla motivazione del dirigente in sede di attribuzione del premio. Una nota esplicativa che accompagnerà il decreto puntualizzerà che il bonus non potrà essere distribuito a pioggia né dato solo a uno o due docenti. Ai sensi dell’art. 5, comma 11- quinquies del D.L. 95/12, convertito nella legge 135/12, il personale risultato più meritevole deve – o dovrebbe – essere non inferiore al 10% della rispettiva totalità dei dipendenti oggetto della valutazione.

Sentita la comunicazione ministeriale, la Quadriplice, presentatasi insieme a rappresentanze di dirigenti scolastici…che non vogliono essere e fare i dirigenti!, ha abbandonato, sdegnata, il tavolo tecnico, preannunciando un chiarimento politico (ancora?) oppure un conflitto permanente, inclusa l’adizione dei tribunali della Repubblica per sentire pronunciare – ma non si comprendere su quali basi giuridiche – la radicale cancellazione, per via giudiziaria, di una legge odiosa.

Li chiamano percorsi di legalità e di partecipazione!

Apriamo le scuole di pomeriggio e d’estate

da La Tecnica della Scuola

Apriamo le scuole di pomeriggio e d’estate

Aprire le scuole di pomeriggio, di sera fino a tardi, l’estate e anche nei week end, è stato il sogno di tutti i ministri: nessuno si è sottratto.

A turno, non ricordiamo un responsabile del Miur che sia stato capace di non esprimere questo desiderio.

Tutti, però, si sono dovuti piegare all’amara realtà: quella di un Paese dove i soldi per la formazione sono davvero pochi, sia rispetto al Pil sia rispetto agli altri Paesi avanzati. Infatti, in diversi istituti i dirigenti scolastici fanno già i salti mortali per trovare fondi e finanziatori per attuare quelle pratiche minime (manutenzione, materiali di facile consumo, ecc.) che si ripercuotono sulla didattica.

Figuriamoci, se in queste condizioni, è possibile pensare di aprire gli istituti in orari extra e per svolgere attività quasi sempre cosiddette “alternative”.

Chi pagherebbe, ad esempio, il personale, ad iniziare da quello addetto all’apertura e chiusura dei locali. Per non parlare delle utenze, già da tempo nel mirino delle giunte (comunali e provinciali) per essere ridotte attraverso la richiesta sempre più pressante di eliminazione di un giorno di scuola (il sabato). Ma, soprattutto, chi terrebbe le lezioni o i progetti formativi o di intrattenimento in tutte quelle ore e giornate?

Ora, seppure in queste condizioni, ogni tanto qualcuno torna a proporre le aperture delle scuole in orari sinora non previsti. Il progetto, intendiamoci, non è sbagliato: la scuola, infatti, rappresenterebbe un buon punto di riferimento. Soprattutto in quei territori deprivati di servizi e opportunità di crescita e formative. Solo che bisogna fare i conti con la realtà….

Non la pensa, evidentemente, in questo modo il direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, che il 18 marzo, in occasione dell’intitolazione a Giancarlo Siani dell’aula del Consiglio regionale, ha chiesto alle istituzioni di attivarsi “affinché le scuole siano aperte anche di pomeriggio e d’estate” per creare un contesto tale da seminare fin dalla più giovane età la cultura della legalità e il contrasto alla camorra. “Spero – ha detto Barbano – di poterlo scrivere presto su Il Mattino”.

A raccogliere la proposta è stato l’assessore regionale alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità, Lucia Fortini, che a nome della giunta si è assunta l’impegno di lavorare in questa direzione.
“Porto i saluti del presidente De Luca – ha detto Fortini – e assicuro l’impegno della giunta sul tema della legalità che deve guidare le nostre attività di governo”. Quanto al rilancio della legge regionale 39, richiamata dal presidente del Consiglio D’Amelio, Fortini ha ricordato “che ha fatto tanto nelle scuole della Campania”, aggiungendo: “Ora noi siamo chiamati a fare. Pensiamo a una programmazione complessiva sulla scuolae lavoreremo affinché gli istituti siano aperti nel pomeriggio“.
L’impegno assunto a nome dell’esecutivo è di agire in tempi molto brevi: “Contiamo di definire nell’arco di due settimane le azioni da intraprendere – ha assicurato Fortini – la legalità va vissuta quotidianamente con ‘normalità'”.
Speriamo, davvero, di essere smentiti: tra due settimane, già subito dopo Pasqua, sapremo se a Napoli e in tutta la Campania le scuole saranno aperte anche di pomeriggio e l’estate.

Comitati di valutazione, no problem per Giannini

da La Tecnica della Scuola

Comitati di valutazione, no problem per Giannini

Non c’è alcun problema sui comitati di valutazione, cui spetterà l’ingrato compito di assegnare i circa 23mila euro del “merito” al 10% dei docenti.

A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il 18 marzo, a margine della conferenza di presentazione del Maker Faire, in merito alle indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa su problemi nella formazione dei comitati di valutazione.

“Difficoltà con i comitati di valutazione degli insegnanti? Non credo proprio. Abbiamo stanziato formalmente 200 milioni di risorse aggiuntive: è la prima volta che un governo italiano dà soldi in più per il merito dei professori”, ha detto Giannini.

Per poi sottolineare che “la legge è chiara, daremo indicazioni alle scuole su come applicarla”.

Malgrado le rassicurazioni del ministro, però, la situazione appare ancora incerta. Prima di tutto perché i sindacati hanno rotto la trattativa con il Miur sul tema, dopo che quest’ultimo ha negato la possibilità di portare questo finanziamento in contrattazione.

In secondo luogo, perché alcune organizzazioni, tra cui l’Unicobas, hanno promesso di denunciare tutti quei dirigenti scolastici che assegneranno il “merito” anche in mancanza di tutti i componenti del comitato. E questa, è un’evenienza tutt’altro che remota, visto che non pochi collegi dei docenti hanno deciso di non individuare i due docenti che dovrebbero farne parte.

Settima salvaguardia, esclusi i fruitori dei permessi legge 104/92. Vale solo il congedo biennale dei genitori

da La Tecnica della Scuola

Settima salvaguardia, esclusi i fruitori dei permessi legge 104/92. Vale solo il congedo biennale dei genitori

L.L.

L’Inps torna ad occuparsi della cd. “Settima salvaguardia” e fornisce alcuni chiarimenti che integrano la circolare n. 1 dell’8 gennaio 2016.

Con la suddetta circolare l’Istituto aveva fornito le prime indicazioni per l’applicazione dell’articolo 1, commi da 263 a 270, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) riguardanti le tipologie di lavoratori ed i criteri di ammissione alla c.d. Settima salvaguardia, nonché la modalità ed il termine di presentazione delle istanze di accesso al beneficio della salvaguardia.

Tra i chiarimenti forniti ora con la circolare n. 50 del 17 marzo 2016, l’Inps individua esattamente i destinatari della salvaguardia nell’ambito dei lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità grave.

In particolare, a differenza di quanto statuito per tale categoria di lavoratori nelle precedenti salvaguardie (legge n. 124 del 2013 e legge n. 147 del 2014), questa volta l’accesso al beneficio è limitato ai genitori che, nel corso  dell’anno  2011,  erano in congedo ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del D.lgs. 151 del 2001 (congedo, continuativo  o  frazionato,  non  superiore a due anni) per assistere figli con disabilità grave.

Restano pertanto esclusi i soggetti che hanno fruito, nel corso del medesimo anno, di permessi ai sensi dell’articolo  33, comma  3,  della  legge  5  febbraio  1992,  n.  104 e   successive modificazioni, i quali erano menzionati tra i beneficiari delle precedenti salvaguardie.

I lavoratori interessati possono accedere al beneficio a condizione che perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201 del 2011, entro il sessantesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legge n. 201, vale a dire entro il 6 gennaio 2017.