VIAGGI ISTRUZIONE, IL MIUR SI APPRESTA A CORREGGERE LA NOTA

VIAGGI ISTRUZIONE, IL MIUR SI APPRESTA A CORREGGERE LA NOTA

“Prendiamo atto con soddisfazione che il Miur si sta apprestando a emanare una nuova circolare con cui sarà rettificato quanto stabilito dalla nota del 3 febbraio sui viaggi e sulle visite di istruzione che ha provocato gravi disagi nelle scuole”. Così la Gilda degli Insegnanti commenta l’incontro avvenuto questa mattina a viale Trastevere.

“I controlli segnalati dalla Polizia stradale – spiega il sindacato – sono molto importanti, anzi indispensabili per garantire la sicurezza sia degli studenti sia dei docenti, ma devono essere effettuati dagli organi preposti che hanno le giuste competenze e professionalità. Si tratta di individuare le diverse responsabilità: quelle dei docenti, già previste dalla circolare 291/92, e quelle che invece spettano ad amministrazioni dello Stato e che, quindi, non possono essere addossate agli insegnanti magari perché i tagli del Governo hanno ridotto la disponibilità di personale. Se lo Stato viene meno, se il pubblico viene penalizzato – sottolinea la Gilda – non è pensabile che tutti i disagi sociali siano caricati sulle scuole e sugli insegnanti, stravolgendo in questo modo il nucleo della professione docente”.

“Anche se il ministero ha precisato che non intendeva assegnare nuovi compiti, ma soltanto recepire il vademecum della Polizia stradale, – conclude il sindacato – è un dato di fatto che la nota del 3 febbraio ha in sé nuovi carichi di responsabilità per i docenti che organizzano e accompagnano gli studenti nelle uscite”.

Il Diploma Magistrale Linguistico è abilitante!

Il Diploma Magistrale Linguistico è abilitante! L’ANIEF vince ancora e conferma l’illegittimità dell’esclusione dei docenti in possesso di diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico dal Concorso docenti 2016.

Nessun dubbio sulla validità abilitante del Diploma Magistrale a indirizzo sperimentale Linguistico conseguito entro l’a.s. 2001/2002 per le classi di concorso della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Dopo i ripetuti successi presso il Tribunale Amministrativo, anche il Tribunale del Lavoro di Brescia dà piena ragione alle tesi patrocinate dal nostro sindacato e riconosce il pieno diritto dei diplomati magistrale a indirizzo linguistico a beneficiare delle medesime prerogative riconosciute ai diplomati magistrale. Marcello Pacifico – Presidente Nazionale ANIEF: “E ora avanti tutta per ottenere dal TAR Lazio l’immediata partecipazione di questi docenti abilitati al Concorso 2016!”. Ancora possibile, infatti, aderire allo specifico ricorso per diplomati magistrale linguistico per ottenere la partecipazione al Concorso Docenti 2016 da cui il MIUR ha voluto illegittimamente escluderli insieme ad altre categorie di docenti. Scadenza adesioni 30 marzo.

Il Tribunale del Lavoro di Brescia, infatti, su ricorso patrocinato con estrema perizia dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Lara Bianzani, conferma tutto quanto da sempre sostenuto dall’Anief e ribadisce che “il valore abilitante del diploma conseguito al termine di corsi sperimentali rilasciato da istituto magistrale e la equipollenza dello stesso al diploma magistrale è stata sancita dal D.P.R. 419 del 31 maggio 1974 e dal D.P.R. 323 del 23 luglio 1998 e ribadito nella Circolare Ministeriale n. 434 del 1997”, illegittimo, dunque, escluderli dalle Graduatorie d’Istituto di II Fascia in cui vengono inseriti tutti i docenti in possesso di valida abilitazione all’insegnamento non presenti nelle Graduatorie a Esaurimento.

“Questa è solo un’ulteriore conferma – continua il Presidente Pacifico – ora l’obiettivo è far partecipare i diplomati magistrale a sperimentazione linguistica e tutte le altre categorie di docenti esclusi dal MIUR dalla possibilità di partecipare di diritto al Concorso 2016”. Ancora possibile aderire allo specifico ricorso che contesta l’illegittima esclusione dei docenti in possesso di diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico e alle altre tipologie di ricorso predisposte dal nostro sindacato per ottenere la partecipazione al Concorso 2016 dei docenti di ruolo, dei laureati e dottori di ricerca, dei diplomati ITP e di tutti gli specializzandi e abilitandi che non riusciranno a conseguire il titolo entro i termini dettati dal MIUR.

Il “Cedolino day” dei dirigenti

da La Tecnica della Scuola

Il “Cedolino day” dei dirigenti

Visto che il MIUR continua ad affermare che la retribuzione dei presidi aumenterà riconoscendo i carichi di lavoro e le responsabilità dei dirigenti scolastici è indispensabile fargli vedere qual è il loro stipendio mensile. Ed è così partito il “cedolino day” , la protesta dei dirigenti scolatici sostenuta da  FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL che hanno organizzato la raccolta dei cedolini del mese di marzo dei dirigenti scolastici dal 2010 al 2016.

I cedolini saranno raccolti da ciascuna Organizzazione Sindacale

I modelli verranno consegnati il prossimo 13 aprile al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Istruzione e dell’Economia da una delegazione di dirigenti scolastici.

La mobilitazione dei dirigenti scolastici, si legge in un comunicato della Flc-Cgil, è indetta da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL  e ha come obiettivi anche l’apertura di un tavolo di confronto sulla valutazione e  l’avvio delle procedure per lo

Svolgimento del concorso.

Ma non finisce qui il comunicato, perché fa pure riferimento al fronte della valutazione della dirigenza scolastica per il quale il Ministero si avvia a varare, senza alcun confronto con il sindacato, un sistema di valutazione che applica alla scuola norme dalle quali è invece esclusa (Piano delle Performance e Organismi Indipendenti di Valutazione) e contiene inaccettabili collegamenti ai risultati degli alunni.

Interessante però sarebbe affiancare a questa protesta del “cedolino day” dei dirigenti scolastici, anche il “cedolino- fame” dei docenti e pure i “cedolini-pizzini” del supplenti visto che un cedolino-vero spesso è del tutto mancante; ma anche quello “precario” dei precari, come i docenti di strumento musicale che non possono né fare il concorso né essere confermati in una classe di concorso del tutto nuova.

Concorso, prove scritte inizio maggio? Forse sì, forse no…

da La Tecnica della Scuola

Concorso, prove scritte inizio maggio? Forse sì, forse no…

A giorni saranno depositate al Tar Lazio le istanze di migliaia di ricorrenti che rivendicano il diritto di partecipare al concorso a cattedre, a fronte degli sbarramenti previsti dal bando di concorso e dalla legge n. 107/2015.

I decreti dirigenziali del 23 febbraio scorso, che hanno bandito le procedure concorsuali, hanno previsto che il prossimo 12 aprile sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale l’avviso relativo al calendario delle prove scritte.

Nei giorni scorsi è circolata la notizia secondo cui le prove dovrebbero iniziare a fine aprile, ma sul punto appare opportuno fare qualche precisazione.

Abbiamo, dunque, chiesto al nostro esperto, avvocato Dino Caudullo del Foro di Catania (nella foto), che sta curando la difesa di molti candidati di fare chiarezza sulla situazione.

 

D. – Avv. Caudullo che probabilità ci sono che le prove del concorso inizino il 28 aprile?

R. –E’ vero che sia i bandi di concorso che il D.P.R. n. 487/1994 (recante il regolamento sui concorsi pubblici n.d.r.) prevedono che il diario delle prove scritte debba essere comunicato ai candidati almeno quindici giorni prima dell’inizio delle prove medesime, ma è altrettanto vero che quello indicato è il termine minimo di preavviso.

Non è pertanto scontato che le prove avranno inizio esattamente il 28 aprile, ma è molto più probabile che l’avvio sia previsto per i primi giorni di maggio”.

D. – Data l’imminenza dello svolgimento delle prove, cosa sta succedendo presso gli studi legali?

R. – “In ogni caso i tempi sono strettissimi per i ricorrenti, e per gli studi legali di tutta Italia che stanno alacremente lavorando alla raccolta delle adesioni ed alla redazione dei ricorsi che investiranno diversi profili del bando”.

 

D. – Come si cercherà quindi di tutelare le istanze dei ricorrenti che aspirano a partecipare al concorso?

R. – “Certamente nei ricorsi verrà richiesta al Tar del Lazio, in via cautelare, l’ammissione con riserva al concorso, però si dovrà affrontare una corsa contro il tempo per sottoporre l’istanza cautelare al Tribunale, in tempo utile rispetto alla data della prova.

Difatti, la sezione del Tar del Lazio competente sulla materia terrà udienza in Camera di Consiglio nei giorni 6, 7, 20 e 21 aprile e sarà necessario, dunque, depositare in tempo utile i ricorsi affinché possano essere discussi in una delle previste udienze.

E’ ovvio che non ci si attende ‘sconti’ sulla tempistica delle prove scritte da parte del Ministero, intenzionato a non rendere vita facile ai ricorrenti, pertanto si profila anche la possibilità di dover richiedere dei provvedimenti d’urgenza monocratici al Presidente del Tar il quale, secondo le disposizioni del codice del processo amministrativo, nei casi di estrema urgenza ha il potere di emettere misure cautelari prima dell’udienza collegiale”.

 

È altrettanto vero, d’altro canto, che l’auspicata ammissione delle migliaia di ricorrenti al concorso, metterà certamente in crisi l’organizzazione già predisposta dal Ministero dell’istruzione per lo svolgimento delle prove.

Dovrebbero infatti essere rivisti sia i calendari che le sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali, i quali si vedrebbero costretti a riorganizzare lo svolgimento delle prove in funzione del maggior numero di concorrenti rispetto a quelli previsti, con un inevitabile slittamento dell’intera tempistica programmata dal Ministero.

Il Miur infatti auspica la conclusione dell’intero concorso in tempo utile per l’avvio del nuovo anno scolastico, ma questo, anche a prescindere dall’esito del contenzioso, appare un obiettivo arduo anche alla luce della recente esperienza del concorso del 2012.

Finalmente l’anagrafe dell’infanzia. Finisce l’era dei dati in libertà

da tuttoscuola.com 

Finalmente l’anagrafe dell’infanzia. Finisce l’era dei dati in libertà

Dopo oltre tre anni di attesa, da quando la legge n. 221 del 17 dicembre 2012 aveva disposto di estendere l’anagrafe nazionale degli studenti anche alla scuola dell’infanzia, il settore dei più piccoli rileverà con attendibilità la presenza effettiva della popolazione scolastica presente.

Dopo una lunga e quasi inspiegabile attesa, dopo avere acquisito nell’ottobre scorso anche il parere del Garante della privacy, il ministero dell’istruzione ha varato finalmente il decreto che già dai primi di aprile consentirà di rilevare nelle scuole dell’infanzia statali e paritarie la popolazione scolastica effettivamente presente.

Non si tratta, come può sembrare, di una semplice rilevazione statistica. C’è molto di più.

Come era già successo alcuni anni fa all’avvio dell’anagrafe nazionale degli studenti, quando, soprattutto negli istituti d’istruzione secondaria di II grado, la trasparenza e la certezza del numero degli studenti iscritti non consentiva di ritoccare i dati per salvare qualche classe, ora anche la scuola dell’infanzia dovrà fare i conti con l’incontrovertibilità dei numeri degli iscritti effettivi.

Certi ‘trucchetti’ per gonfiare i dati con numeri compiacenti adattati in libertà non saranno più possibili, come forse è invece successo negli ultimi anni, soprattutto in diverse province meridionali, dove, in base ai dati ufficiali Istat, sembra che risultassero iscritti a scuola più bambini di quelli esistenti. L’anagrafe della scuola dell’infanzia impedirà, quindi, di usare fittiziamente numeri di iscritti per salvare organici di scuole statali o per lucrare i contributi pubblici per le scuole paritarie. Con risparmio per le casse dello Stato.

Docenti solo premiati

DOCENTI SOLO PREMIATI di Umberto Tenuta
CANTO 650 NELLA SCUOLA HANNO DIRITTO DI INSEGNARE SOLO I DOCENTI MERITEVOLI
Compito della scuola è garantire il successo formativo di tutti gli alunni.
Lo sancisce il D.P.R. n.275 dell’8.3.1999, Art.1,.2. <<L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>>.

Tutti gli operatori scolastici, nessuno escluso, debbono garantire il successo formativo di tutti gli alunni che frequentano la scuola.
In tale prospettiva, si pone primariamente l’esigenza che nella scuola non sia presente nemmeno un solo operatore che non adempia pienamente ai suoi compiti professionali.
Chi non garantisce il successo formativo di tutti i suoi alunni non può e non deve rimanere nella scuola.
Va licenziato!
Così come va licenziato il medico ospedaliero inidoneo alle sua funzioni.
In tale prospettiva, è assurda la norma che prevede il premio dei docenti meritevoli.
È assurda perché, nel mentre premia chi doverosamente svolge adeguatamente il proprio dovere, lascia nella scuola coloro che non lo adempiono, non garantendo il successo formativo degli alunni.
A chi mai è venuto in mente di legalizzare la presenza nella scuola di docenti non meritevoli?
Al riguardo, vorremmo altresì sapere quali alunni dovrebbero essere affidati ai docenti “non meritevoli”.
Non certamente gli alunni dotati.
Non certamente i figli del dottore.
Forse gli alunni non meritevoli.
Il danno e la beffa!
Nati poveri, poveri resterete!
Altro che regno dei cieli.
Papa Francesco vedi tu!
Vedi tu.
Vedi tu che cosa ti stanno combinando nella tua Roma!
La MISERICORDIA non è di casa nella tua diocesi.

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Nota 24 marzo 2016, AOODGOSV Prot. 3385

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

 

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

per il successivo inoltro

A tutte le Istituzioni di istruzione secondaria di secondo grado e agli Istituti Tecnici Superiori del territorio

 

OGGETTO: Manifestazione “Maker Faire – The European Edition Rome 2016” – Call for School. Invito per la presentazione di progetti innovativi

 

Anche quest’anno, dal 14 al 16 ottobre 2016, si svolgerà presso il quartiere fieristico della Fiera di Roma, la manifestazione di livello europeo “Maker Faire – The European Edition”, giunta alla sua IV Edizione.

La manifestazione, che unisce scienza, tecnologia, divertimento e business, rappresenta l’occasione per dare visibilità a nuove forme di sperimentazione e innovazione tecnologica, anche attraverso la diffusione della cultura digitale e lo sviluppo dell’imprenditorialità individuale e collettiva.

Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, già fortemente impegnato nel potenziamento e consolidamento di azioni diversificate nelle aree di interesse della manifestazione, intende pertanto promuovere la partecipazione delle scuole le quali potranno dimostrare, come nelle precedenti edizioni, il proprio know-how di creatività, ingegno ed inventiva.

La manifestazione costituisce anche lo spazio per valorizzare le sfide che la Legge 107 ha introdotto in un percorso complessivo che vede le scuole quali protagoniste del cambiamento e quale “moltiplicatore di domanda di innovazione”. La partecipazione delle scuole potrà costituire un momento di approfondimento e verifica della svolta culturale, organizzativa e didattica introdotta dalla Buona Scuola, con particolare riferimento agli aspetti di raccordo tra istruzione e mondo del lavoro, quali l’alternanza scuola lavoro, che forniscono agli studenti opportunità di formazione strutturalmente integrate.

La manifestazione Maker Faire Rome 2016 prevede una sezione appositamente dedicata alle scuole intitolata “Call for Schools”, attraverso la quale sarà possibile presentare progetti originali ed innovativi che verranno selezionati da una apposita giuria. La partecipazione è aperta alle scuole secondarie di secondo grado, agli ITS (Istituti Tecnici Superiori) e da quest’anno anche alle Università.

La Call for schools consente la partecipazione di singoli studenti, classi, gruppi di studio o interi istituti. Nella corrente edizione verranno selezionati 40 progetti tra quelli più innovativi, di cui 35 per le scuole secondarie di secondo grado e 5 per gli Istituti Tecnici Superiori.

Ai progetti selezionati verrà offerto uno stand, all’interno di un’area dedicata interamente alle scuole, che i referenti del progetto si impegnano a presidiare sia nella fase di allestimento che per l’intera durata della manifestazione. Saranno a carico dell’organizzazione Maker Faire Rome 2016 le spese di viaggio e soggiorno per un docente accompagnatore e due studenti.

Ciò premesso, si pregano le SS.LL. di voler sensibilizzare le istituzioni scolastiche del territorio alla partecipazione all’iniziativa, stante la rilevanza dell’evento che costituisce per i ragazzi occasione di incontro, confronto, formazione, divertimento e interazione. Le precedenti edizioni hanno infatti registrato un elevato numero di presenze, di progetti presentati, di conferenze, live talk e workshop ed hanno ottenuto forte attenzione e visibilità dai media.

Per maggiori e più dettagliate informazioni e per le procedure di presentazione dei progetti, si segnalano i seguenti link

e l’indirizzo mail callforschools@makerfairerome.eu

Si confida nella consueta collaborazione delle SS.LL.

 

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

Nota 24 marzo 2016, AOODGOSV 3388

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale ordinamenti scolastici e valutazione sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuoledelle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

 

Oggetto: XVI edizione Premio Letterario Nazionale Gioacchino Pellecchia – anno 2016.

Il Liceo scientifico “G. Pellecchia” di Cassino (FR), con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, del Comune di Cassino e dell’Università degli studi di Cassino, organizza la XVI edizione del “Premio Letterario Nazionale Gioacchino Pellecchia”, istituito in memoria del primo Preside di questo Istituto, insigne uomo di cultura e critico letterario.

L’iniziativa, inserita più volte in passato tra le competizioni di Eccellenza del MIUR, è riservata agli studenti dell’ultimo anno dei Licei Classici, Scientifici e Licei delle Scienze umane e degli Istituti di Istruzione Superiore con sezioni annesse di Liceo Classico, Scientifico, delle Scienze umane e Linguistico del territorio nazionale.

Finalità del Concorso è richiamare l’attenzione dei giovani sulla poesia italiana del Novecento e stimolare un’attenta riflessione sulle problematiche dell’uomo contemporaneo.

Le domande di partecipazione , inviate a cura della scuola di appartenenza dei concorrenti, dovranno pervenite entro e non oltre giovedì 7 aprile 2016, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo


Regolamento

 

Decreto Ministeriale 24 marzo 2016, n. 176

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTO IL D. Lgs. 27 gennaio 2012, n. 19, recante “Valorizzazione dell’efficienza delle Università e conseguente introduzione di meccanismi premiali nella distribuzione di risorse pubbliche sulla base di criteri definiti ex ante anche mediante la previsione di un sistema di accreditamento periodico delle università e la valorizzazione della figura dei ricercatori a tempo indeterminato non confermati al primo anno di attività, a norma dell’articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240”;

VISTI i Decreti Ministeriali ed Interministeriali con i quali sono state ridefinite, ai sensi del predetto decreto n. 270/2004, le classi dei corsi di laurea e dei corsi di laurea magistrale, (D.M. 25 novembre 2005, DD.MM. 16 marzo 2007, D.M. 8 gennaio 2009, D.I. 19 febbraio 2009, D.M. 10 settembre 2010, n. 249, D.I. 2 marzo 2011);

VISTO il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47 “Autovalutazione, Accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e Valutazione periodica”;

VISTA la motivata richiesta avanzata in data 20/08/2015 dal Prof. Ettore Focardi con la quale si chiede di inserire la classe di laurea L43 nel Gruppo A a numerosità massima 75 della Tabella 2 allegata al DM 47/2013 e la classe LM -11 nel Gruppo A a numerosità massima 60 della Tabella 3 allegata al DM 47/2013;

VISTO il parere del Consiglio Universitario Nazionale, espresso nell’adunanza del 2/12/2015;

VISTO il parere favorevole espresso dall’ANVUR in data 16/12/2015;

RITENUTO opportuno procedere alla modifica della Tabella 2 e della Tabella 3 di cui all’allegato D al predetto DM 47/2013 inserendo nel gruppo A le classi di laurea L43 e LM-11, tenuto conto dell’andamento del numero delle iscrizioni e in coerenza con gli obiettivi qualificanti di tali classi;

 

DECRETA

Articolo unico

 

All’allegato D del decreto 30 gennaio 2013 (n.47), indicato in premessa, concernente i raggruppamenti dei corsi di laurea, è modificata come segue:

a)    alla Tabella 2, concernente i raggruppamenti dei corsi di laurea, la classe di laurea L-43  “Diagnostica per la conservazione di beni culturali”, è inserita nel Gruppo A, a numerosità massima 75, e, conseguentemente, al gruppo B sono soppresse le parole:” L-43  “Diagnostica per la conservazione di beni culturali”;

b)   alla Tabella 3, concernente i raggruppamenti dei corsi di laurea magistrale, la classe LM-11 ” Scienze per la conservazione di beni culturali” è inserita nel Gruppo A a numerosità massima 60 e, conseguentemente, al gruppo B sono soppresse le parole:” LM-11 ” Scienze per la conservazione di beni culturali”.

Roma, 24 marzo 2016

IL MINISTRO
f.to Stefania Giannini

Proposta CR 24 marzo 2016, 16/39/CR12/C9

CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
16/39/CR12/C9 – 24 marzo 2016

SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Proposta delle Regioni e delle Province autonome per l’apertura di un confronto con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali