Il bastone super tecnologico per i ciechi nasce a Trieste

dal Piccolo di Trieste

Il bastone super tecnologico per i ciechi nasce a Trieste

La Scen srl, azienda specializzata in soluzioni di microelettronica, fin dalla prima fase ha potuto contare sulla collaborazione l’Università e i Lions club. «Vorrei che Trieste diventasse la città pilota di un progetto che possa aiutare i ciechi e gli ipovedenti di tutte le città e che è il risultato del mio impegno, che ho portato a termine mettendo a frutto l’esperienza nell’informatica e nell’elettronica di consumo,
accumulata sia come ricercatore per oltre vent’anni all’Insiel sia come docente» aggiunge Attini.

«Abbiamo lavorato su pesi e vibrazioni – evidenzia Diego Bertocchi, presidente della Scen, azienda che conta su una ventina di dipendenti – accentrando la ricerca sull’ottica che deve sostenere il non vedente in questi casi. Abbiamo dotato il bastone anche della capacità di autoilluminarsi quando fa buio e il passo successivo, ma ci vorrà tempo, prevede l’inserimento della microelettronica all’interno del bastone». Nata una decina di anni fa, la Scen sta crescendo: «Siamo soddisfatti – conclude Bertocchi – anche perché siamo innamorati di Trieste e lavorare per la nostra città è una soddisfazione».

Non sarà solo il prototipo del bastone intelligente a caratterizzare l’anniversario dell’Uci. Tra le varie iniziative l’allestimento, in collaborazione con il Circolo fotografico triestino, del primo concorso fotografico per non vedenti che vedrà i soci del Circolo abbinati agli appassionati di foto dell’Uci. Nei primi giorni dell’estate, stavolta con la disponibilità del gruppo locale di biker della Harley Davidson, i soci dell’Uci potranno partecipare al raduno motociclistico che si svolgerà a Trieste. Sempre in estate ci saranno anche tre gite a cavallo. La Fondazione CRTrieste ha già annunciato che, nel corso delle celebrazioni, donerà un nuovo pullmino all’Uci. Importanti anche le nuove collaborazioni con l’Università della Terza età, che organizzerà percorsi formativi per persone con disabilità visive, con la nuova Associazione diabetici, nell’ambito di iniziative di integrazione sociale, e con le associazioni dei ciechi di Slovenia e Croazia, allo scopo di creare una rete di supporto internazionale.

Disabili intellettivi e inclusione sociale: nasce il progetto Anffas#Giovani

da Superabile

Disabili intellettivi e inclusione sociale: nasce il progetto Anffas#Giovani

Lo scopo è di coinvolgere i giovani, con e senza disabilità, nella vita associativa, in particolare in iniziative che promuovono l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutte le età
logo Anffas

ROMA – Prende il via ufficiale Anffas#Giovani: un innovativo progetto di Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. L’obiettivo è di di coinvolgere i giovani, con e senza disabilità, nella vita associativa e, in particolare, in iniziative volte a promuovere e garantire l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutte le età. Come spiegano i promotori, il progetto prende spunto da un’iniziativa promossa da Anffas Onlus Salerno volta a coinvolgere giovani con e senza disabilità di età compresa tra i 16 e i 30 anni nella vita associativa e per questo è coordinato a livello nazionale dal giovane salernitano Alessandro Parisi, nipote di una persona con disabilità intellettiva e da tempo impegnato nella vita associativa e nel coinvolgimento di altri giovani alla “causa” della disabilità.

La presenza e il contributo di persone giovani alla vita associativa consente di affrontare le criticità che vivono le persone con disabilità da prospettive diverse e di declinare in maniera innovativa i percorsi di riflessione, sensibilizzazione e promozione, ma anche di concreta azione, nella direzione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. “Il progetto nazionale Anffas#Giovani – viene spiegato – mira a riverberare l’esperienza di Salerno in tutte le realtà associative con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere le persone giovani nell’affermazione dei diritti delle persone con disabilità”. Si sperimenteranno “modelli di comunicazione poco frequentati dalla generazione non digitale” e si favorirà “la crescita dell’empowerment comunitario, attivando gruppi locali e una rete nazionale di giovani che si impegnino, in modo nuovo e con forme che loro stessi potranno definire, per l’inclusione sociale”. Continuano i promotori: “Il progetto Anffas#Giovani punta a raggiungere traguardi attraverso la costruzione di una rete di giovani che divenga un’alleata della nostra associazione nel promuovere la nostra importante mission, nella speranza di riuscire a scrivere, tutti insieme, una nuova e significativa pagina della storia di Anffas”.

Le attività del progetto, che ha mosso i suoi primi passi nel luglio scorso e che è già attivo sul territorio nazionale con 21 gruppi locali, sono già state molte su diversi territori: convegni, sensibilizzazione nelle scuole, progetti contro il bullismo, attività di socializzazione, per il tempo libero e sportive, comunicazione tramite le nuove tecnologie. L’auspicio di Anffas e dei giovani che già aderiscono al progetto è che la rete e i gruppi crescano molto di più. Per questo l’associazione invita tutti i giovani che desiderano dare un contributo di qualità alla vita della propria comunità ed a quella delle persone con disabilità e delle loro famiglie a partecipare a questa iniziativa.

Fisco e disabilita’: accordo tra Agenzia entrate ed Ente nazionale sordi

Fisco e disabilita’: accordo tra Agenzia entrate ed Ente nazionale sordi

ROMA. Una collaborazione per offrire servizi e assistenza alla persone sorde , mettendo a fattor comune le esperienze e le competenze maturate nel settore della fiscalita’ e in quelli della didattica speciale e dell’accessibilita’. E’ questo il risultato dell’ accordo siglato da Agenzia delle Entrate e Ente Nazionale Sordi con l’obiettivo di informare tempestiv amente i cittadini sordi su agevolazioni e novita’ legislative e facilitarne gli adempimenti fiscali.

Grazie all’intesa l’Agenzia delle Entrate e l’Ente Nazionale Sordi si impegnano a realizzare pubblicazioni e filmati rivolti a ut e nti in condizioni di disabilita’, da pubblicare su “Entrate in video” (https://www.youtube.com/user/Entrateinvideo).

Il canale YouTube dell’Agenzia, prodotto in house e a costo zero per tenere informati i contribuenti su tutti i temi fiscali di piu’ largo interesse, diventa cosi’ pienamente accessibile a tutti.

L’aiuto degli interpreti messi a disposizione dall’Ente consentira’ di abbattere ogni barriera alla comunicazione. I filmati pu bblicati, infatti, saranno di immediata fruibilita’ anche per gli utenti non udenti, associando ai sottotitoli , gia’ disponibili e attivabili con l’apposita funzione, la traduzione a video nella lingua italiana dei segni.

L’idea alla base della collaborazi one e le finalita’ dell’intesa sono racchiuse nel primo filmato realizzato in maniera congiunta ( https://www.youtube.com/watch?v=ewXd5Sjzslg).

Giuseppe Petrucci, presidente della Onlus, ha dichiarato: “Questa collaborazione consentira’ di offrire maggiori informazioni a tutti coloro che rappresentano una fascia debole della societa’ e che possiamo definire dei disabili invisibili.

Un a persona sord a , infatti, puo’ star bene fisicamente ma ha un problema uditivo che non e’ immediatamente colto dalla persona con cui si relazion a e che rende difficile la comunicazione e l’accesso all’informazione, se non si adottano particolari strategie per renderle accessibili. La speranza e’ che la strada aperta con le Entrate venga seguita da tutte le altre amministrazioni”.

Il direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi, ha commentato: “Il cambio verso della nostra Amministrazione si traduce concretamente in azioni come questa e nella volonta’ di essere vicina ai cittadini. La tutela delle persone svantaggiate e’ da sempre una priorita’ dell’Agenzia delle Entrate e la firma di questo accordo rappresenta solo il primo passo di un lungo cammino che ci vedra’ lavorare con l’ENS per garantire assistenza ai contribuenti che hanno piu’ difficolta’ nel comunicare e nel farsi sentire”. (DIRE)

ATTI DI BULLISMO E SPACCIO STUPEFACENTI A SCUOLA

SCUOLA; IST. TONIOLO, “19,4% STUDENTI ITALIANI HA ASSISTITO AD ATTI DI BULLISMO,  IL 12,1 % A EPISODI DI SPACCIO STUPEFACENTI”

Triani, “Nonostante i dati siano preoccupanti la scuola rimane luogo positivo di socializzazione”

Il 19,4 % degli studenti italiani ha assistito ad atti di bullismo a scuola, mentre il 12,1% è stato testimone del consumo di stupefacenti da parte di coetanei o addirittura di episodi di spaccio di droga all’interno delle aree scolastiche.

E’ quanto emerge dal focus dedicato alla scuola italiana dal Rapporto Giovani 2016 che è realizzato dall’Istituto Toniolo di Milano con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo.  Il Rapporto Giovani 2016 è il frutto di una nuova fase di ricerca e mappatura che è partita nell’autunno 2015 con un rinnovato campione di 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni. I temi chiave sono:  lavoro, felicità, istituzioni, scuola, Europa e figure di riferimento.

Il Focus scuola del Toniolo evidenzia che nella scuola, purtroppo, non mancano neppure atti illegali. Ha assistito frequentemente allo spaccio o al consumo di sostanze stupefacenti il 12,1% degli alunni, con una percentuale più alta nei giovani che hanno frequentato l’istruzione o la formazione professionale (16,2%) e residenti nel Centro Italia (14,5%) o nel Nord-Ovest (14,4%). Oltre il 7,4% ha assistito frequentemente ad atti di furto (e solo il 48,6% mai), anche in questo caso con una prevalenza dei giovani che hanno svolto i percorsi di istruzione e formazione professionale (11,1%) e di chi vive nel Nord-Ovest (8,7%) e nel Centro (7,5%).

Dal Rapporto Giovani 2016 emerge che per quanto riguarda gli atti di prepotenza tra alunni, il 19,4% dei giovani, con una prevalenza dei maschi (20,4%) rispetto alle femmine (18,3%) ha dichiarato di avervi assistito frequentemente, mentre solo il 35,5% ha risposto «mai».

Differenze significative si registrano in base alla scuola superiore frequentata, mentre infatti i giovani che hanno studiato negli istituti professionali e nei tecnici hanno dichiarato nel 26,3% dei casi di avere assistito a gravi atti di prepotenza tra alunni, negli studenti che hanno frequentato altri indirizzi questa percentuale scende al 19,3% per arrivare al 16,1% nei licei.

Tra gli studenti delle superiori i liceali sono in testa (19,4%); seguono gli studenti degli istituti professionali (18,1%) e quelli degli istituti tecnici (16%).

Non vi è invece una grande distanza tra le zone del paese anche se i giovani che dichiarano maggiormente di avere assistito ad atti di grave prepotenza sono quelli del Sud e delle Isole (20,3%), mentre all’ultimo posto si collocano i giovani del Nord-Est con il 17,6%.

I giovani però dichiarano anche, nel 10,3% dei casi, di aver assistito frequentemente ad atti di grave prepotenza da parte di docenti o dirigenti nei confronti degli alunni e solo il 52,4% dichiara di non avervi assistito mai.

La percentuale delle donne che ha risposto «frequentemente» (11,0%) è in questo caso superiore a quella dei maschi (9,7%).

Anche in questo caso sono maggiormente i giovani che hanno frequentato i percorsi di istruzione e formazione professionale (12,3%) ad affermare di aver assistito spesso ad atti di prepotenza di docenti o dirigenti, seguono poi i liceali (10,6%) e gli studenti dei tecnici (8,5%).

Più della grave prepotenza, però, secondo i giovani, è presente nella scuola la discriminazione.  Il 23,6% dei giovani (il 25% delle femmine e il 22,1% dei maschi) ha dichiarato di aver assistito ad atti di discriminazione tra gli alunni; il 15,7% (il 16,6% delle femmine e il 14,8% dei maschi) inoltre, ha assistito con frequenza a comportamenti discriminatori da parte dei docenti e dei dirigenti.

“Nel contesto scolastico – spiega PIERPAOLO TRIANI, docente di scienze della formazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore e uno dei curatori del Rapporto Giovani –  non mancano, come in ogni ambiente sociale, le difficoltà e le criticità. Accanto all’attenzione si può trovare il disinteresse, al rispetto la prepotenza, al dialogo la chiusura alle ragioni dell’altro, all’osservanza delle regole il tentativo di eluderle, alla collaborazione l’imposizione. Sebbene, fortunatamente, prevalgano gli aspetti positivi, i racconti quotidiani degli alunni e degli insegnanti e gli studi di settore ci parlano di difficoltà relazionali a scuola che possono trasformarsi e assumere anche caratteri di forte gravità”.

“In questi anni, a tal proposito, – aggiunge TRIANI –  è andata crescendo (non senza punte di esagerazione) l’attenzione nei confronti del bullismo tra i ragazzi, fenomeno senz’altro presente nella scuola”.

“Nonostante che i dati sugli atti di prepotenza o di illegalità a scuola siano preoccupanti – conclude TRIANI – la scuola è considerata dagli studenti italiani un luogo positivo di socializzazione e per costruire solidi rapporti. Per questo motivo su questo tema  erroneamente definito come bullismo occorre evitare indebite generalizzazioni”.

Incontro con Antonella Amodio

La scrittrice Antonella Amodio all’Unitre di Avigliano con la sua fiaba“ La lunga notte del tempo”

di Mario Coviello

copertina oscillazioni ipnotiche arancio e azzurroAll’Unitre di Avigliano, venerdì 8 aprile, dalle 19,00 alle 20,30, Antonella Amodio, docente, psicoterapeuta e scrittrice ha presentato la sua fiaba”La lunga notte del tempo”, editrice Universosud. Con lei l’illustratrice, l’architetto Gabriella Bulfaro e Mario Coviello,dirigente scolastico emerito e animatore culturale.

Le sezioni dell’Unitre svolgono una funzione culturale e di aggregazione unica. Ad Avigliano l’Unitre che conta più ed è diretta da riesce ad organizzare corsi, eventi, viaggi culturali, incontri con autori , fotografi e musicisti ogni sera. La sede, il vecchio municipio dismesso dopo il terremoto del 1980 che si inerpica per una scalinata ripida e la sala degli incontri che si trova al terzo piano dello stabile richiedono fiato ai sempre giovani che la frequentano. Ma lo sforzo è ripagato da un’atmosfera calda, da coriandoli di foto che raccontano la vita di questo luogo di cultura.

Donato Sabia, responsabile dei corsi ci accoglie con il suo sorriso intelligente e l’illustratrice dispone con cura i suoi tesori alle pareti della sala. Ha portato con sé le tavole illustrate che raccontano la storia di Assan, il principe felice che il mago Kirion affascina e “prende” con sé, rubando tutto il suo tempo.

La sala si riempie. Donato Sabia racconta il suo rapporto antico con il preside Coviello, la sua personale esperienza con alunni dislessici,il campo di studio della Amodio. La scrittrice invita i suoi attenti ospiti a riconoscere le differenze come ricchezza, a non farsi rubare il tempo da una società che chiede solo di produrre e di non emozionarsi.

L’illustratrice confessa che il volto di Assan è quello di sua figlia e che , a causa del lavoro si è accorta con sofferenza di aver trascurato a volte la figlia.

Il pubblico interviene riflettendo sulla necessità di recuperare i cortili e gli spazi verdi per portare a giocare i nipoti.

Il mago Kirion che ruba il nostro tempo è la ludopatia e la dipendenza da internet.

“ La favola- raccomanda- Antonella Amodio-ci invita a recuperare i nostri spazi reali e virtuali,che ingoiano sempre più un tempo che non ci basta. Abbiamo bisogno del fuoco del cammino intorno a cui riunirci, di costruire una società che non giudica.Chi è consapevole di non poter fare a meno delle maledette macchinette che troneggiano nei nostri bar, di non poter vivere senza rimanere connesso ad internet, non continui a vergognarsi, a nascondersi ma di comincia a a dirlo. “Non vergognarti… dillo”.

Al termine della serata , con il libro in mano da acquistare, molti si sono avvicinati alla scrittrice per una dedica. E il libro da portare a casa, da leggere ai nipoti, prende vita e diventa tesoro per continuare a credere nella necessità del racconto, delle emozioni.

Cantare è cultura

CANTARE È CULTURA di Umberto Tenuta

CANTO 656 SILENTIUM A SCUOLA NON SI PARLA A SCUOLA NON SI CANTA

 

Cinesi delle più antiche dinastie, Assiri, Babilonesi, Egizi, Greci, Etruschi, Vichinghi, Maia, Aztechi… non erano muti.

Cantavano prima di parlare.

Cantavano tutti i popoli della Terra di ieri, e cantano tutti i popoli della Terra di oggi.

Ma a scuola non si canta, non si impara a cantare.

Nemmeno nell’ora di Musica e Canto.

Perché meravigliarsi?

Che forse nella scuola si impara a parlare?

A scuola si impara a leggere ed a scrivere.

Imparare a cantare nella scuola?

A scuola canta chi sa cantare.

Sì, canta …, canta la bimba che sa cantare: Alessia.

E sì, presa dalla malinconia, canta pure la Maestra Tella.

Ma gli altri tacciono.

SILENTIUM!

Sul portone della scuola.

Nei corridoi della scuola.

Nelle aule della scuola.

Silenzio di tomba!

Perinde ac cadaver!!!

Quasi cadaveri.

Ed i cadaveri non cantano.

A scuola non si canta!

Ed a cantare non si impara.

E nemmeno i canti si ascoltano.

I canti che cantano l’anima dei popoli della Terra.

I vestiti sì, i vestiti dei popoli della Terra li trovi nei libri di Geografia e di Storia.

Ma gli amori e i dolori, le gioie e le malinconie, no, quelli nella scuola non li conoscerai mai.

A scuola si impara solo l’alfabeto fenicio.

ed i canti a scuola non si imparano.

Nemmeno nella BUONASCUOLA!

E sapete perché?

Perché, perché…

Semplice, sì, semplice.

Semplicemente perché Stefania non sa cantare!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Ballare è cultura

BALLARE È CULTURA di Umberto Tenuta

CANTO 655 È compito della scuola favorire l’inculturazione dei giovani, cioè rendere possibile l’acquisizione di tutti gli atteggiamenti, le capacità e le conoscenze che costituiscono il patrimonio culturale creato dagli uomini nel corso dei millenni.

 

La danza è una delle creazioni culturali più antiche dell’uomo.

In forma diverse, si ritrova in tutte le epoche storiche, compresa quella dei nostri giorni.

Una delle inadempienze più gravi della Scuola è l’assenza dell’educazione al ballo, il quale racchiude in sé le manifestazioni più significative della cultura umana.

A scuola si insegna l’educazione fisica, spesso in forme analitiche, segmentarie, artificiali che suscitano l’avversione dei giovani.

Vi sono poi scuole che organizzano corsi speciali di danza, come se la danza non fosse parte integrante dell’educazione dei giovani.

Del resto, la stessa cosa avviene per altre discipline, quali la musica strumentale.

È, questa, anche la misura della lontananza della scuola dalla vita dei giovani.

Ed è, questa, la testimonianza più significativa della povertà culturale della scuola, che buona certamente non è.

Quale la spiegazione di questa profonda lacuna educativa da parte della scuola?

Illuminismo e Idealismo insieme, forse.

I lumi della dea Ragione e lo Spirito assoluto, complice soprattutto il tanto amato e il mai scordato Giovanni Gentile.

Eppure, la Danza è Poesia, la Danza è Matematica, la danza è Linguaggio, la Danza è Storia, la Danza è Geografia, la Danza è Fisica…

La Danza è Bellezza.

Forse occorre scomodare Antonio Rosmini?

<<ed è un grande errore il credere che l’educazione fisica, intellettuale e morale sieno tre cose separate ed indipendenti …»

«concorrenza di tutte le umane facoltà in ciascun

oggetto dell’insegnamento in modo che quella verità che l’intelletto apprende, il cuore senta e l’opera manifesti».

Il Bello, il Vero e il Bene di Papa Francesco!

Ballate, ballate, ballate, o giovani.

Col permesso dei vostri Docenti e dei vostri Dirigenti!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

La Piazza incantata

la_piazza_incantatawww.lapiazzaincantata.it

NAPOLI
LAPIAZZAINCANTATA

Sabato 9 aprile // dalle 16.30 alle 18.30

In Piazza Plebiscito il più grande coro polifonico della storia della musica
Circa 13.000 giovani di 17 Regioni

Il progetto premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
con una targa di bronzo

Diretta streaming sul sito www.istruzione.it

Saranno circa 13.000 gli studenti che arriveranno da tutta Italia a Napoli per “lapiazzaincantata”. Sabato 9 aprile, dalle 16.30 alle 18.30, Piazza Plebiscito farà da cornice a un concerto di canto corale senza precedenti.

Il progetto, ideato e diretto da Renato Parascandolo e Sergio Siminovich, gode del riconoscimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha donato una prestigiosa targa a “lapiazzaincantata”. Parteciperanno all’evento anche il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele e l’Onorevole Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica.

I circa 13.000 coristi, provenienti da scuole primarie e secondarie di I e II grado, saranno protagonisti di un singolare massiveflashmob ideato per diffondere la conoscenza e la passione per la musica tra i giovani. In programma brani tratti dalle opere di Verdi (Aida, Gloria all’Egitto), Mozart (Requiem: Dies irae, Lacrimosa), Händel (See the conquering) e Charpentier (Te Deum), ma anche storiche ballad come “Michelle” dei Beatles e canzoni della tradizione napoletana come “I’ te vurria vasà” (di questo brano è anche stata fatta una traduzione in veneto da una scuola elementare in provincia di Padova).
A dirigere il coro “lapiazzaincantata” e l’orchestra del Conservatorio di San Pietro a Majella, saranno i maestri Sergio Siminovich e Ciro Caravano. Sul palco si alterneranno, tra un coro e l’altro, la Fanfara dei Carabinieri, il Coro degli Alpini e gli ospiti d’onore. L’evento sarà condotto da Michele Mirabella e dalla giornalista Daiana Paoli.

Sono previsti collegamenti in diretta su Rai News, Rai Uno, Radio3, Isoradio. Un documentario su “lapiazzaincantata” andrà in onda su Rai5 (sabato 16 aprile, alle ore 20,45). L’evento potrà essere seguito integralmente in streaming sul sito www.istruzione.it

La preparazione del concerto è iniziata oltre un anno fa. I coristi iscritti hanno potuto apprendere i cori scaricando dal sito www.lapiazzaincantata.it 40 video-lezioni, di 15 minuti ciascuna, e i relativi spartiti.

In Piazza del Plebiscito s’incontreranno 362 cori polifonici di 17 Regioni: Abruzzo (12), Basilicata (7), Calabria (24), Campania (161), Emilia Romagna (9), Friuli Venezia Giulia (2), Lazio (68 cori), Lombardia (10), Molise (2), Piemonte (4), Puglia (19), Sardegna (3), Sicilia (19), Toscana (9), Trentino Alto Adige (1), Umbria (8), Veneto (4) affiancati da tre cori professionali (74 elementi).

Per organizzare il viaggio e l’accoglienza dei 13.000 giovani e dei loro accompagnatori, la mobilitazione è stata imponente: navi, aerei e treni supplementari; agevolazioni in ristoranti e alberghi; visite guidate in tutti i luoghi d’arte.
Da venerdì 8 a domenica 10 aprile, tutti i partecipanti a “lapiazzaincantata” potranno visitare, con una tariffa agevolata, i luoghi simbolo della città.

“lapiazzaincantata” è un’iniziativa promossa e sostenuta dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo – dalla Regione Campania – Assessorato all’Istruzione, Politiche sociali e Sport – dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e in particolare dalla Direzione Generale della partecipazione studentesca, legalità e cittadinanza, dall’Ufficio Scolastico Regionale Campania, dal Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, dalla RAI, dalla Feniarco e dal Conservatorio di San Pietro a Majella.


Napoli, 9 aprile 2016
PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ore 7.30 Ingresso dei cori, ordinato per Regioni, in piazza Plebiscito
ore 10.00 Termine ultimo per la sistemazione dei coristi nell’Area Palco
PROVE CON TASTIERE AMPLIFICATE
ore 10:30 Marc-Antoine Charpentier Te Deum, Pleni sunt
Wolfgang Amadeus Mozart Requiem, Dies irae e Lacrimosa
dirige il Maestro Sergio Siminovich
ore 11.15 PAUSA
ore 11.30 G. Friedrich Händel Joshua, See the conquering (dirige il Maestro Sergio Siminovich)
ore 11.45 Giuseppe Verdi Aida, Gloria all’Egitto (dirige il Maestro Sergio Siminovich)
ore 12.20 Eduardo di Capua, I’ te vurria vasà (dirige il Maestro Ciro Caravano)
ore 12.40 The Beatles, Michelle (dirige il Maestro Ciro Caravano)
ore 13.00 PAUSA PRANZO nell’Area palco e sistemazione dell’orchestra sul palco
PROVE CON L’ORCHESTRA
ore 13.45 Prove con il Maestro Sergio Siminovich
ore 15.30 Prove con il Maestro Ciro Caravano
ore 16.30 Ingresso ospiti e stampa
IL CONCERTO
ore 17.00 inizio dell’evento
Michele Mirabella e Daiana Paoli presentano il coro, illustrano il progetto, leggono il messaggio del Capo
dello Stato e danno la parola ai promotori dell’iniziativa:
– il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Stefania Giannini
– l’Assessore alla cultura del Comune di Napoli – Nino Daniele
– il Presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica – Luigi Berlinguer
– il Presidente della Regione Campania – Vincenzo De Luca
– il Sindaco di Napoli – Luigi de Magistris
ore 17.15
ESECUZIONE DEI BRANI CANTATI DAI 13.000 CORISTI
1. Marc-Antoine Charpentier, Te Deum, Pleni sunt
2. The Beatles, Michelle
3. Esibizione della Fanfara dei Carabinieri dell’XI Battaglione di Napoli
4. G. Verdi, Aida, Gloria all’Egitto
5. Wolfgang Amadeus Mozart, Requiem, Dies irae
6. Wolfgang Amadeus Mozart, Requiem, Lacrimosa
7. Il Coro degli Alpini di Bressanone esegue “Il signore delle cime”
8. G. Friedrich Händel, Joshua, See the conquering
9. G. di Capua “I te vurria vasà”

 


A Napoli il 9 aprile per il coro polifonico più grande del mondo

www.lapiazzaincantata.it

Il 6 aprile, alle ore 12, la Federazione Nazionale della Stampa (FNSI), in corso Vittorio Emanuele 349, a Roma, ospiterà la conferenza stampa di presentazione de lapiazzaincantata, un concerto di canto corale senza precedenti che vedrà protagonisti 13.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado di 17 Regioni.
Nel corso di questo straordinario massive flash mob, che avrà luogo il 9 aprile nella splendida Piazza Plebiscito di Napoli, il più grande coro polifonico della storia della musica, formato da cori scolastici e da cori amatoriali di ogni età provenienti da 63 Province, intonerà brani corali di Verdi (Aida, Gloria all’Egitto), Mozart (Requiem: Dies irae, Lacrimosa), Hendel (See the conquering), Charpentier (Te Deum), ma anche classici della canzone come I’ te vurria vasà e Michelle.
Il coro, diretto dai Maestri Sergio Siminovich e Ciro Caravano, occuperà pressoché interamente Piazza Plebiscito e sarà accompagnato dall’orchestra del Conservatorio di San Pietro a Majella.
La preparazione dell’evento, ideato e diretto da Renato Parascandolo e Sergio Siminovich, è iniziata oltre un anno fa. Per organizzare il viaggio e l’accoglienza dei 13.000 giovani e dei loro accompagnatori è in corso, da diversi mesi, un’imponente mobilitazione: navi, aerei e treni supplementari; agevolazioni in ristoranti e alberghi; visite guidate in tutti i luoghi d’arte, ecc. Il servizio pubblico darà ampia visibilità all’evento con finestre in diretta su Rai News, Rai Uno, Radio3, Isoradio e con un documentario che andrà in onda, in differita, su Rai 5.
Saranno presenti alla conferenza stampa – oltre agli autori e ai conduttori Michele Mirabella e Daiana Paoli – i promotori del progetto: Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli; Giovanna Boda, Direttore Generale del Miur; Lucia Fortini, Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali della Regione Campania; Annalisa Spadolini e Luigi Berlinguer, Presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica del Miur; Margherita Ghinassi, Responsabile progetti speciali Direzione Comunicazione Rai; Sante Fornasier, Presidente della Feniarco; l’ideatore e curatore del progetto, Renato Parascandolo, e, in collegamento dal Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, il Maestro Sergio Siminovich.