La decima Giornata delle Malattie Rare

Oggi Scienza del 28-02-2017

La decima Giornata delle Malattie Rare: lanciata la campagna social #conlaricercasipuò

Per molte delle malattie rare conosciute non esiste ancora una cura efficace, ma sono numerosi i trattamenti che possono migliorare la qualità della vita delle persone colpite.

Il 28 febbraio 2017 ricorre la X Giornata delle Malattie Rare. In occasione dell’evento, UNIAMO FIMR Onlus (Federazione Italiana Malattie Rare) lancia sui social network la campagna di sensibilizzazione #conlaricercasipuò, atta a diffondere un messaggio di speranza e a ricordare il ruolo fondamentale del paziente nella ricerca scientifica, che si tratti dello studio di una cura o delle pratiche orientate a fornire una migliore assistenza a coloro che ne necessitano e alle famiglie. La Federazione Italiana Malattie Rare – in collaborazione con Shire, Biogen, Roche, e con la partecipazione di PTC Therapeutics, aziende attive nella ricerca di terapie per le patologie rare – invita tutte le associazioni a partecipare all’azione social, inviando all’indirizzo email segreteria@uniamo.org un breve testo e un’immagine che narrino l’esperienza diretta di un paziente e mettano in luce il ruolo fondamentale della ricerca. I contenuti saranno postati sulle pagine social dedicate alla Giornata e contrassegnati dal tag #conlaricercasipuò.

Che cos’è una malattia rara?
Le malattie che colpiscono un ristretto numero di persone sono definite rare. In Europa il limite affinché una malattia sia considerata tale è di una persona colpita ogni 2000. Queste malattie, che causano problemi specifici legati alla loro rarità, possono essere rare in una regione e frequenti in un’altra. A riguardo, il sito Orphanet, tra i maggiori portali di riferimento sulle malattie rare a livello mondiale, cita il caso della talassemia, anemia di origine genetica, rara nel Nord Europa e, di contro, frequente nelle aree del Mediterraneo. Esistono migliaia di malattie rare e, al momento, se ne contano 6000-7000. Spesso hanno un’origine genetica ma esistono anche malattie infettive molto rare, così come malattie autoimmuni e carcinomi rari.

La causa di molte di queste malattie è ancora ignota. Spesso le malattie rare sono croniche e progressive. In molti casi sono congenite e, quindi, presenti fin dalla nascita o dalla prima infanzia. È il caso dell’amiotrofia spinale infantile, della neurofibromatosi, dell’osteogenesi imperfetta, delle condrodisplasie e della sindrome di Rett. In più del 50% dei casi, le malattie rare possono comparire nell’età adulta, come la corea di Huntington, la malattia di Crohn, la malattia di Charcot-Marie-Tooth, la sclerosi laterale amiotrofica, il sarcoma di Kaposi o il cancro della tiroide.

Per molte delle malattie rare conosciute non esiste ancora una cura efficace. Tuttavia, sono numerosi i trattamenti mirati a migliorare la qualità della vita delle persone colpite. Tutte le persone colpite da queste malattie incontrano difficoltà nel raggiungere la diagnosi e nell’ottenere informazioni a riguardo. Problematici anche l’accesso a cure di qualità, la presa in carico sociale e medica della malattia, il coordinamento tra le cure ospedaliere e le cure di base, l’autonomia e l’inserimento sociale, professionale e civico. Per conoscere le direttive europee riguardanti le malattie rare e i farmaci orfani si può consultare il sito della Commissione Europea. Per saperne di più sulle malattie rare oggi note, consultare il portale delle malattie rare e dei farmaci orfani Orphanet.

Storie rare: l’acromatopsia.
In bianco e nero, come in un vecchio film. È in questo modo che le persone colpite da acromatopsia vedono il mondo: senza colori. La malattia, annoverata tra quelle rare e congenite, non è degenerativa e si manifesta con cecità completa o parziale ai colori, sensibilità alla luce e bassissima acuità visiva. Secondo uno studio effettuato negli Stati Uniti, una persona su 33 000 ne è affetta. In base a questo dato, in Italia si stimano circa 2000 persone colpite da acromatopsia.

Perché chi è colpito da questa malattia non riesce a percepire i colori?
Nella retina dell’occhio esistono due tipi di cellule sensibili alla luce: i coni e i bastoncelli. I coni (circa 6 milioni) sono concentrati in prevalenza al centro della retina, nella regione denominata macula, e sono specializzati per la visione diurna: permettono di adattarsi alla luce, percepire i colori e distinguere i dettagli fini. I bastoncelli (circa 100 milioni), concentrati in prevalenza nella periferia della retina, sono specializzati per la visione notturna: sono molto più sensibili alla luce dei coni ma si “saturano” rapidamente quando questa aumenta, e non permettono di percepire i colori né di distinguere bene i dettagli. Nelle persone dotate di una vista comune i coni e i bastoncelli si integrano tra loro e permettono di vedere in varie condizioni d’illuminazione. Nella retina delle persone colpite da acromatopsia, invece, il funzionamento dei coni è ridotto o nullo. Per questo gli acromati affidano la propria vista unicamente a una parte della retina con la conseguente cecità ai colori, la scarsa acuità visiva e l’incapacità di adattarsi in modo normale a una luce intensa come quella diurna.
“Le manifestazioni variano di caso in caso”, racconta Lorenzo Luchetta, vicepresidente dell’Associazione Acromati Italiani Onlus, interessato dalla malattia. “Percepire la realtà che ci circonda in una scala di grigi non è l’unico limite”, sottolinea Luchetta. “I problemi maggiori riguardano la riduzione del visus e l’essere letteralmente accecati dalla luce”. Tuttavia, le difficoltà principali sono costituite dalle barriere architettoniche e sociali, nonché da una normativa carente e non recepita dagli enti.
“L’acromatopsia, oltre ad essere una malattia rara, è poco conosciuta e considerata. A scuola spesso non si è dotati degli strumenti necessari per consentire ai ragazzi colpiti di studiare con facilità e per strada o nelle strutture pubbliche le condizioni di vivibilità non migliorano”, spiega Luchetta. “Un acromata ha bisogno di indicazioni riportate su targhe con uno specifico font, della giusta dimensione e ben visibile. Anche il contrasto di colore è necessario, per percepire una diversa intensità. Nei casi in cui questo non è sufficiente, occorre il linguaggio Braille.
Per strada inoltre la difficoltà maggiore, oltre all’impossibilità di guidare, riguarda gli attraversamenti pedonali. Le amministrazioni comunali spesso non sono consapevoli. Basterebbe introdurre il Sistema Loges-Vet-Evolution (LVE) che integra percorsi tattili a piste guidate, garantendo la sicurezza e l’autonomia delle persone con disabilità visiva.” L’Associazione Acromati Itaiani Onlus opera ogni giorno per diffondere notizie riguardanti la malattia e favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche che limitano la libertà e la mobilità di chi è colpito dalla malattia. Tra le attività previste a breve, come ricordato dalla Presidente Elisabetta Leonardi, un percorso di “Dialogo nel colore”, grazie al quale tutti potranno sperimentare i limiti e le difficoltà vissuti dagli acromati.

I ricercatori e i precari della ricerca hanno diritti all’indennita’ di disoccupazione

Scuola – Ricerca =
Sinistra Italiana aderisca a campagna e petizione su Change.org dell’Adi e Flc.
on. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana):
I ricercatori e i precari della ricerca hanno diritti all’indennita’ di disoccupazione

Sinistra Italiana aderisce e sostiene la petizione lanciata su Change.org dall’ Associazione Dottorandi Italiani – Adi e dalla Flc Cgil.
I ricercatori precari sono la categoria piu’ sfruttata del mondo dell’accademia. Per questa ragione ci schieriamo al fianco delle organizzazioni di ricercatori che hanno promosso la petizione on line per chiedere un’indennita’ di disoccupazione per tutti i precari e le precarie della ricerca.
“In questi anni il Governo ha fatto solo promesse. Ora si tratta di dargli seguito”
Lo afferma il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni
“E’ insopportabile la disparita’ di trattamento che la riforma Gelmini ha prodotto – prosegue l’esponente della sinistra –  Non ci sono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.  Anche i ricercatori precari vanno tutelati con un’indennita’ di disoccupazione.  Per questa ragione come Sinistra Italiana ci impegneremo in Commissione Lavoro affinchè nel DDL in discussione venga previsto un emendamento che vada in questa direzione”.
Il governo – conclude Fratoianni –  deve riconoscere a tutti la dignita’ del lavoro che svolge a partire dalla continuita’ di reddito ai ricercatori precari.

Basta dare senza ricevere!

Al via assemblee sindacali in tutte le province.
Basta dare senza ricevere!

La scuola italiana è da troppo tempo a metà del guado, tra innovazione e controriforma.

Noi dirigenti della scuola lavoriamo per l’interesse generale e non per interessi di parte, ma spesso siamo bloccati nella nostra attività da norme fra di loro contraddittorie che nei fatti la ostacolano. A questo oggi si aggiunge il tentativo di depotenziare la nostra azione privandoci dei mezzi necessari per esercitare con efficacia la nostra funzione e per rispondere adeguatamente alle esigenze di un servizio di cui, comunque, abbiamo la responsabilità!

È indispensabile far corrispondere ad ogni responsabilità i mezzi necessari per farvi fronte e per consentire il raggiungimento dei risultati.

Nello stesso tempo è inaccettabile l’attuale livello di retribuzione: il Governo non può ignorare l’enorme carico di lavoro dei Dirigenti Scolastici, l’enorme carico di responsabilità, che spesso non è paragonabile a quello di altre Amministrazioni Pubbliche.

La perequazione con le retribuzioni degli altri dirigenti pubblici non è più rinviabile e questo ANP sostiene in tutte le sedi di confronto.

Invitiamo tutti i Dirigenti Scolastici, iscritti e non iscritti, a partecipare alle assemblee sindacali che si terranno nel mese di marzo in tutte le province italiane.

Di seguito il calendario dei primi incontri, che sarà aggiornato costantemente con l’indicazione delle nuove sedi e delle nuove date.


Anp lancia la sottoscrizione di una petizione che riassume le posizioni dell’Associazione, come espresse dal Consiglio Nazionale nell’Ordine del giorno del 18 febbraio 2017.

La rabbia dei presidi.
Basta dare senza ricevere!

Da oggi e per tutto il mese di marzo è possibile firmare la petizione online.

La petizione è solo il primo atto di mobilitazione della categoria per contrastare il tentativo di depotenziare la funzione dirigenziale nella scuola e per chiedere ancora una volta con forza il riconoscimento economico che non può essere ulteriormente rimandato.

Invitiamo tutti i dirigenti a sottoscrivere e a far sottoscrivere il più ampio numero di colleghi.

La sottoscrizione potrà avvenire anche durante le assemblee provinciali che si terranno nel mese di marzo.

Educazione&Scuola Newsletter n. 1074


Educazione&Scuola Newsletter n. 1074

Febbraio 2017 – XXII Anno

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Notizie

Deleghe “Buona Scuola”

Le Camere esaminano gli schemi di decreti legislativi attuativi delle deleghe previste dall’art. 1, c. 180, della Legge 13 luglio 2015, n. 107

 

Docenti di seconda fascia e abilitazione precari al Senato

Il 28 febbraio l’Aula del Senato esamina le mozioni sui docenti di seconda fascia e sull’abilitazione degli insegnanti precari

 

PON: Percorsi per adulti e giovani adulti

20 milioni per la formazione degli adulti

 

Milleproroghe alla Camera

La Camera approva in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini

 

Riforma PA e Codice Appalti in CdM

Il Consiglio dei ministri, il 17 ed il 23 febbraio 2017, approva in esame preliminare, decreti legislativi di riforma della PA e di modifica del Codice degli appalti

 

PON: Rafforzamento delle competenze di base

Centottanta milioni di euro per il rafforzamento delle competenze di base, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado

 

Audizione Ministro nelle 7e Commissioni

Il 21 febbraio si svolge l’audizione della Ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca

 

Cessazione dal servizio

Prorogato il termine ultimo per la presentazione delle domande

 

Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza

Giornata promossa dall’Onu nel 2015 per una società di pari opportunità

 

Giorno del ricordo

10 febbraio 2017

 

Valutazione dei Dirigenti scolastici

Pubblicata la seconda nota esplicativa: il Portfolio del Dirigente scolastico e gli strumenti di valutazione

 

Iscrizioni A.S. 2017/2018

Iscrizioni: Licei scelti dal 54,6%, il 30,3% opta per i Tecnici, il 15,1% per i Professionali

Riordino Tecnici e Professionali in 7a Camera

La 7a Commissione della Camera approva la proposta di nulla osta sugli schemi di DPR

 

1ª Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola

7 febbraio 2017

 

Interventi urgenti per il Sisma in CdM

Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge per la realizzazione di interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma

Norme

Programma Operativo Nazionale – Avviso pubblico Obiettivo Specifico 10.3.1 – “Percorsi per adulti e giovani adulti”

Prot. 2165 del 24 febbraio 2017

 

Nota 24 febbraio 2017, AOODGOSV 2070

Manifestazione Pigreco – day – 14 marzo 2017. Quiz on line di matematica per tutti gli studenti di scuole di ogni ordine, grado e indirizzo

 

Nota 23 febbraio 2017, AOODGOSV 1989

Assegnazione di assistenti di lingua straniera alle istituzioni scolastiche. Anno scolastico 2017/2018

 

Avviso 23 febbraio 2017, AOODGOSV 1988

Proroga Bando della XVII Edizione del Concorso Nazionale “Il Miglior Giornalino Scolastico, Carmine Scianguetta” 2017

 

Nota 22 febbraio 2017, AOODGRUF 3791

Pubblicazione Programma Esperti Nazionali in Formazione Professionale – ENFP 2017

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1873

Premio “Ignazio Salvo – l’alunno più buono d’Italia” 2017

Avviso 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1875

Proroga Bando della IV edizione del Certamen di “Letteratura Scientifica e Tecnica greca e latina” a. s. 2016/17

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1886

XVII Edizione del Concorso “Il Miglior Giornalino Scolastico” Carmine Scianguetta – a.s. 2016/17

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1874

VIII edizione “Certamen Talenti per il futuro” 2017

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1871

VII Edizione del Praemium Aristophaneum a. s. 2016/2017

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1887

X Edizione del Concorso Social Film Festival Artelesia 2017

 

Nota 21 febbraio 2017, AOODGOSV 1872

XXIII Rassegna internazionale “Teatro Classico Scolastico” 2017

 

Progetti FESR: in linea il manuale per richiedere rettifiche finanziarie di forniture già collaudate

Nota prot. 1893 del 21.02.2017

 

Avviso pubblico PON Asse I (FSE) – Azione 10.2.1 e 10.2.2

Prot. 1953 del 21 febbraio 2017

 

Nota 16 febbraio 2017, AOODGPER 6792

Graduatorie di istituto personale docente ed educativo. D.D.G. n. 3 dell’11 gennaio 2017. Apertura funzioni POLIS per l’inserimento del titolo di specializzazione per il sostegno e per la scelta delle …

 

Nota 14 febbraio 2017, AOODGOSV 1547

XII Edizione del Concorso “I colori della vita” a. s. 2016/17

 

Nota 14 febbraio 2017, AOODGOSV 1560

Concorso Nazionale “Fotografi di classe 2017”

 

Nota 14 febbraio 2017, AOODGOSV 1602

Premio ‘Pandolfo-Roscioli’ – XV edizione a.s. 2016-2017

 

Nota 13 febbraio 2017, AOODGOSV 1502

Progetto Nazionale “Dando la parola”: realizzazione di giornate di studio sul curricolo dei vari indirizzi dei Licei Artistici

 

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Avviso Licei musicali e sportivi

Avviso Licei musicali e sportivi

 

Nota 10 febbraio 2017, AOODGOSV 1434

Certamen Nazionale di Poesia Greca “Campanella” – edizione 2016/2017

 

Nota 10 febbraio 2017, AOODGOSV 1435

Gara nazionale Istituti Professionali di Stato indirizzo Servizi Commerciali opzione Promozione Commerciale e Pubblicitaria” – edizione a.s. 2016/2017

 

Nota 9 febbraio 2017, AOODGOSV 1389

XVII Edizione del Certamen Lucretianum Internazionale a.s. 2016/2017

 

Decreto Direttoriale 9 febbraio 2017, AOODGRUF 170

Progetto di aggiornamento professionale “Io conto”

 

Nota 8 febbraio 2017, AOODGSIP 648

Giorno del Ricordo – 10 febbraio 2017

 

Nota 8 febbraio 2017, AOODGOSV 1340

Linee guida per l’attuazione della Direttiva 36/2016 sulla valutazione dei Dirigenti scolastici – Nota esplicativa n. 2: “Il Portfolio del Dirigente scolastico e gli strumenti di valutazione”

 

Decreto Ministeriale 8 febbraio 2017, n. 60

Modifiche ai requisiti di accreditamento ai Corsi universitari

 

Decreto Tribunale di Bari 7 febbraio 2017, n. 6111

Fondo per la valorizzazione del merito del personale docente

 

Nota 7 febbraio 2017, AOODGPER 5177

Operazioni propedeutiche all’avvio della mobilità 2017/18

 

Nota 7 febbraio 2017, AOODGOSV 1257

 

Nota 6 febbraio 2017, AOODGOSV 1166

Proroga delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado delle zone terremotate per l’anno scolastico 2017-2018. Validità anno scolastico 2016/2017

 

Nota 6 febbraio 2017, AOODGCASIS 300

Iscrizioni on line – adempimenti delle scuole per la gestione delle domande

 

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2017, n. 1

Iniziative nelle scuole in ricordo di Tullio De Mauro

 

Nota 3 febbraio 2017, AOODGOSV 1159

XIV Edizione del Certamen Vitruvianum Formianum a.s. 2016/17

 

Conferenza Regioni 2 febbraio 2017

Linee di Indirizzo Guide turistiche specializzate

 

Avviso di pre-selezione “Scuole polo” a supporto della Strategia di comunicazione e delle modalità di attuazione del PON “Per la Scuola” 2014-2020

Prot. 1052 del 02 febbraio 2017

 

Nota 1 febbraio 2017, AOODGOSV 1008

I Edizione del Certamen Magna Graecia – 2017

 

Avviso 1 febbraio 2017, AOOODGOSV 1020

Assistenti di lingua italiana all’estero – Anno scolastico 2017-2018

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Dieci domande e risposte sull’alternanza scuola lavoro

di Stefano Stefanel

La valutazione dei Dirigenti scolastici

di Stefano Stefanel

Il Dirigente scolastico e i reati penali contro la Pubblica Amministrazione

di Pietro Boccia

La formazione in servizio

di Giuseppe Guastini

Scrutinio del primo tri/quadrimestre: un rito inutile

di Giuseppe Guastini

La banalizzazione della lingua e la qualità del conoscere

di Annalisa Boselli

L’ordinamento degli studi e il profilo del Dirigente scolastico in Germania

di Pietro Boccia

I dirigenti scolastici e le sfide dell’educazione nelle società complesse

di Pietro Boccia

Doppio punteggio in scuole di montagna

di Cinzia Olivieri

Istruzione, decentramento amministrativo e lep

di Pietro Boccia

 

in DIDES di Umberto Tenuta

Schola Renovanda Est
di Umberto Tenuta

 

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

 

in Famiglie

Doppio punteggio in scuole di montagna

di Cinzia Olivieri

La famiglia tra definizioni e descrizioni

di Margherita Marzario

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 60

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

Disabilità e DSA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L’EMILIA-ROMAGNA

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Il sapore della responsabilità

di Vincenzo Andraous

in LRE di Paolo Manzelli

La Disoccupazione nella Innovazione Tecnologica Europea

di Paolo Antonio Manzelli

Nutrizione e Benessere nella Economia Circolare

di Paolo Manzelli

La nuova “NUTRICEUTICA”

di Paolo Manzelli

 

in Recensioni

Manchester By The Sea, di Kenneth Lonergan

di Mario Coviello

Morris, Manzoni e la scimmia nuda: questioni di “cultura” sanremese

di Luigi Manfrecola

P. Volponi, I racconti

di Antonio Stanca

G. Catozzella, Non dirmi che hai paura

di Mario Coviello

AA.VV., Storie di scuola

L’inclusione raccontata dagli insegnanti: esperienze e testimonianze

 

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

Torna la Buona Scuola tra Governo e Parlamento

 di Gian Carlo Sacchi

 

in Statististiche

Scelte formative e condizione occupazionale dei diplomati 2015, 2013, 2011

 AlmaDiploma e AlmaLaurea

 

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

La penna e la tastiera

di Maurizio Tiriticco

Dalla penna alla tastiera

di Maurizio Tiriticco

L’identità nazionale non si insegna, si costruisce!

di Maurizio Tiriticco

Un ballo alla fascista in una scuola della Repubblica?

di Maurizio Tiriticco

Insegnare italiano

di Maurizio Tiriticco

Dialogando con Angela e… Marco

di Maurizio Tiriticco

Valutare senza misurare? Mah!

di Maurizio Tiriticco

Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Tasse scolastiche, ecco i nuovi limiti di reddito per gli esoneri

da Il Sole 24 Ore

Tasse scolastiche, ecco i nuovi limiti di reddito per gli esoneri

di Alessia Tripodi

Tasse scolastiche, il Miur rivaluta i limiti di reddito per l’esenzione delle famiglie. In una circolare appena pubblicata, infatti, Viale Trastevere comunica che per il 2017/2018 tali limiti sono stati aumentati dello 0,9%, cioè secondo il tasso di inflazione programmato per il 2017.

Gli importi e i nuovi limiti
La circolare ricorda che gli importi delle tasse ammontano a 6,04 euro di tassa di iscrizione, 15,13 euro di tassa di frequenza e 12,09 euro per esami di idoneità, integrativi, di licenza, di maturità e di abilitazione.
Per il 2017/2018 sono esenti dal pagamento le famiglie di 3 persone con reddito non superiore a a 11.474 euro, mentre per i nuclei con 4 persone il limite sale a 13.703 euro, fino a 20.176 euro per 7 persone e oltre.
Rispetto all’anno precedente, i limiti risultano aumentati di un importo che varia da un minimo di 48 fino a un massimo di 180 euro, a seconda della numerosità del nucleo familiare. Il ministero ricorda, infine, che il pagamento del contributo da parte dei candidati esterni agli esami di Stato è dovuto solo in caso di esami che prevedono prove pratiche di laboratorio.

Pronti 20 milioni per «recuperare» gli adulti nei percorsi scolastici

da Il Sole 24 Ore

Pronti 20 milioni per «recuperare» gli adulti nei percorsi scolastici

di Claudio Tucci

Favorire il rientro nel sistema di istruzione ed il completamento degli studi da parte delle giovani e dei giovani adulti. È l’obiettivo del secondo dei 10 bandi Pon per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa annunciati dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli. L’avviso è disponibile sul sito del Ministero: L’obiettivo «è dare a chi parte da una condizione di svantaggio gli strumenti per vivere una cittadinanza piena e non restare ai margini – ha sottolineato la titolare del Miur -. Significa anche guardare al futuro, mettendo tutte e tutti nelle condizioni di partecipare al progresso del Paese».

Il bando
Il bando contribuirà a far ottenere a molte e molti giovani adulti un titolo di studio e consentirà loro di avviarsi verso il mondo del lavoro anche attraverso percorsi di alternanza e orientamento, certificazione o aggiornamento delle competenze professionali. L’avviso si rivolge, in particolare, ad adulte e adulti e giovani adulte e adulti con particolare attenzione per i NEET, i drop-out, gli analfabeti di ritorno, cittadine e cittadini inoccupati e disoccupati, persone in condizione di svantaggio. Potranno presentare progetti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e le istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e di secondo grado che hanno sedi di percorsi di secondo livello per l’istruzione degli adulti, comprese le sedi carcerarie collegate.

I progetti
Potranno essere attivati percorsi di potenziamento delle competenze ai fini del conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo o per il conseguimento di un diploma dell’istruzione tecnica, professionale e artistica. I progetti potranno riguardare anche percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, percorsi per l’acquisizione di competenze linguistiche, di base o digitali. I progetti potranno essere inoltrati dal 7 marzo e fino al 2 maggio 2017.

Studenti alle prese con gli esperimenti del Cern

da Il Sole 24 Ore

Studenti alle prese con gli esperimenti del Cern 

Sono quasi 3000 gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia che, in contemporanea con i loro coetanei di tutto il mondo, tra domani e l’11 aprile potranno conoscere dal vivo come funzionano le ricerche dei fisici che lavorano al Cern, grazie all’iniziativa Masterclass, coordinata in Italia dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). I ragazzi si recheranno nelle università, a cominciare dall’università di Milano (1 marzo) e Roma Tre (2 marzo), dove verranno accompagnati dai ricercatori in un viaggio nelle proprietà delle particelle ed esploreranno i segreti della grande macchina Lhc (Large hadron collider), dove nel luglio 2012 è stato scoperto l’ormai celebre bosone di Higgs. In alcune università, inoltre, si svolgeranno anche delle Masterclass dedicate agli insegnanti.

Il progetto
Ogni università organizza una giornata di lezioni e seminari sugli argomenti fondamentali della fisica delle particelle, seguite da esercitazioni al computer su uno degli esperimenti dell’acceleratore di particelle Lhc (Atlas, Cms, Alice o Lhcb), dove nel tunnel di 27 km a 100 metri di profondità sotto la campagna fuori Ginevra, le particelle si scontrano quasi alla velocità della luce. I ragazzi potranno usare i veri dati provenienti da Lhc, per simulare negli esercizi l’epocale scoperta dell’Higgs, ma anche quella dei bosoni W e Z (proprio quelli che nel 1984 valsero il premio Nobel a Carlo Rubbia) e di alcune particelle dotate di una proprietà di nome “stranezza”, oppure potranno esplorare la vita e le proprietà della particella D0. Alla fine della giornata, proprio come in una vera collaborazione di ricerca internazionale, gli studenti si collegheranno in una videoconferenza con i coetanei di tutto il mondo che hanno svolto gli stessi esercizi in altre università, per discutere insieme i risultati emersi dalle esercitazioni.

Le Masterclass
L’iniziativa, giunta alla tredicesima edizione, fa parte delle Masterclass internazionali organizzate da Ippog (International particle physics outreach group). Le Masterclass si svolgono contemporaneamente in 52 diverse nazioni, coinvolgono più di 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università del mondo e più di 13mila studenti delle scuole superiori. Per l’Istituto nazionale di fisica nucleare sono presenti i laboratori nazionali di Frascati, il Tifpa di Trento e le sezioni di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milano-Bicocca, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Sapienza Università di Roma, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Torino, Trieste e Udine.

Grazie al modello duale, cresce l’apprendistato formativo

da Il Sole 24 Ore

Grazie al modello duale, cresce l’apprendistato formativo

di Claudio Tucci

Oltre 84mila ore di orientamento; 25.244 giovani indirizzati verso i percorsi di formazione duale (compresa l’alternanza); una crescita del 33% dei contratti di apprendistato di primo livello, passati dai 6.618 del 2015 agli 8.810 del 2016.

L’ipotesi allo studio
La sperimentazione del sistema di apprendimento “alla tedesca” nel sistema Iefp (Istruzione e formazione professionale) regionale, decollata lo scorso anno, sta dando i primi risultati; e ministero del Lavoro, d’intesa con Miur e Regioni, sono pronti adesso a stabilizzarla. Nei prossimi giorni sono in calendario nuovi incontri tecnici: sul piatto dovrebbero essere messi una quarantina di milioni di euro l’anno, e nella partita potrebbero finire anche i fondi (poco più di 189 milioni) che già lo Stato eroga annualmente alla Iefp (magari attraverso una modifica ai criteri di riparto per valorizzare l’impegno nei singoli territori).

Le misure
Ai ragazzi, soprattutto quelli in possesso di titoli di studio “deboli” o che hanno abbandonato precocemente le aule (tra gli over16 il 17% non ha conseguito alcun diploma, si sale al 30% nell’area dell’istruzione tecnica e professionale), che decidono di “riqualificarsi” attraverso i Centri di formazione, saranno offerti percorsi di alternanza “rafforzata” (almeno 400 ore annue) o veri e propri contratti di apprendistato di primo livello (con 500 ore di pratica “on the job” l’anno in azienda). Anche nel 2017 è stata garantita una dote specifica di 87 milioni; e le Regioni, a macchia di leopardo, stanno rispondendo. «La stragrande maggioranza dei nuovi apprendistati firmati è in Lombardia, dove è in vigore la Dote unica lavoro – ha spiegato il sottosegretario, Luigi Bobba -. Numeri minori, ma positivi, si sono registrati pure nel Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana; e al Sud iniziano a muoversi Puglia e Campania».

Gli incentivi alle imprese
L’impegno ora «è rendere ordinario il sistema duale – ha aggiunto Bobba -. C’è bisogno di percorsi formativi che consentono un rapido inserimento occupazionale».
Del resto, anche per le imprese sono previsti incentivi ad hoc (riduzione dei contributi e sgravi prorogati dalla legge di Bilancio fino al 31 dicembre), e, in aggiunta, per coprire, in parte, le spese dei tutor aziendali si possono ottenere fino a 3mila euro (in caso di apprendistato di primo livello) e fino a 500 euro (per l’alternanza). «C’è bisogno di rafforzare il link tra istruzione e lavoro – ha commentato il numero uno di Anpal, Maurizio Del Conte -. Così potrà decollare l’apprendistato formativo». Del resto, «il momento è favorevole per una nuova alleanza tra sistema educativo e imprese – ha aggiunto l’assessore, Valentina Aprea -. Lo dimostrano i risultati incoraggianti di assunti in Lombardia, che ha avuto l’intuizione di partire un anno prima della sperimentazione nazionale».

Professionali, il Miur ammette: così non va, aziende lontane e 30% abbandoni

da La Tecnica della Scuola

Professionali, il Miur ammette: così non va, aziende lontane e 30% abbandoni

Le scuole professionali così come sono oggi non vanno: il sistema non funziona perché è scollato dalle aziende e si arriva al 30% di abbandoni.

Le ammissioni sulla volontà di cambiare, attraverso la Legge 107/15, arrivano da Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur, presente presso la Regione Toscana al convegno “Scuole Professionali: quali prospettive” organizzato dall’Assessore Istruzione e Formazione Regione Toscana Cristina Grieco.

“Sulla delega dell’istruzione professionale siamo aperti al dialogo e al cambiamento così come sulle altre deleghe, ma dobbiamo avere chiaro che il sistema va cambiato e riformato con un solo obiettivo: il futuro e la crescita dei nostri ragazzi. Adesso il sistema non funziona e la percentuale altissima di abbandoni e di bocciature, soprattutto al primo anno”.

Toccafondi ha detto che “dobbiamo lavorare nella direzione che ci da la delega contenuta nella Legge 107/15: maggiore collegamento con il mondo del lavoro, meno materie, soprattutto nel biennio, e un maggior numero di ore di laboratorio”.

A dire il vero, un primo passo in avant dovremmo averlo già fatto, con il raddoppio (da 200 a 400) delle ore di alternanza scuola-lavoro nei tecnici e professionali e l’introduzione di 200 ore nei licei. Ma evidentemente non è solo un problema di garantire maggiori presenze studentesche in azienda.

Il sottosegretario ha aggiunto che “per trent’anni scuola, formazione e lavoro non hanno dialogato, portando la disoccupazione giovanile al 40% e al 17% di dispersione scolastica che nei professionali raggiunge anche il 30%. Occorre un cambiamento”.

“Un cambiamento che abbiamo iniziato a mettere in campo da 3 anni, con l’alternanza scuola-lavoro curricolare, la possibilità di apprendistato nel percorso di studi, investimenti per i nuovi laboratori e la creazione del percorso post-diploma Its. La delega sull’istruzione professionale sta in questo percorso”, ha concluso il rappresentante del Governo.

Ora, quindi, per vedere a regime la riforma, c’è solo da attendere l’approvazione definitiva della delega sul settore: staremo a vedere quali sono, se ci saranno, le modifiche effettuate, sulla base delle richieste anche pervenute in Parlamento nelle ultime settimane.

Il sogno della ministra: nessuno scontro politico sulla scuola. Ma la realtà dice il contrario

da La Tecnica della Scuola

Il sogno della ministra: nessuno scontro politico sulla scuola. Ma la realtà dice il contrario

“La scuola non può essere terreno di scontro partitico: c’è un perimetro dentro il quale si può solo collaborare tra tutti perchè i nostri figli, tutti, ci appartengono”.

Così si è espressa lunedì 27 febbraio la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a margine dell’inaugurazione di una scuola prima a Città S. Angelo.

“La scuola non può essere utilizzata per dividere perchè le compete la costruzione dei pilastri democratici della società. Noi dobbiamo superare un punto fondamentale: l’investimento sulla scuola – ha concluso il responsabile del Miur – è senza colore e vuol dire investire sul futuro”.

Le parole di Fedeli non possono che essere condivisibili. Tuttavia, va ricordato che nelle realtà le cose stanno diversamente. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito, ad esempio, a tre revisioni radicali del sistema formativo italiano: si è passati dalla gestione Moratti alla riforma Gelmini, con il dimensionamento che ha ridotto di quasi un terzo sedi ed organici. Sino, ai nostri giorni, alla Buona Scuola voluta a tutti i costi dall’ex ministro Giannini.

Trovare un filo conduttore, super partes, tra le tre gestioni non è facile: ogni Governo è andato per i fatti suoi. Perché la scuola, purtroppo, non è ancora quel luogo del bene comune, auspicato dalla Fedeli. Purtroppo, l’appartenenza al partito prevale ancora rispetto ai bisogni della scuola, di chi la governa, di chi fa formazione e dei giovani che la vivono e crescono con essa.

Assistenti di lingua straniera: come saranno assegnati alle scuole?

da La Tecnica della Scuola

Assistenti di lingua straniera: come saranno assegnati alle scuole?

Nell’ambito del Programma di scambio di assistenti di lingua straniera, promosso dal Miur in attuazione dei protocolli esecutivi degli Accordi culturali tra l’Italia e Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Spagna, anche per il prossimo anno scolastico un limitato numero di scuole italiane avrà l’opportunità di accogliere un assistente di lingua straniera (inglese, francese, spagnolo e tedesco).

Nello specifico gli assistenti saranno 220, provenienti dai seguenti Paesi:

a) Ripartizione per paese di provenienza:

  • Austria n. 20;
  • Belgio (comunità francofona) n. 3;
  • Francia n. 98;
  • Irlanda n. 6;
  • Regno Unito n. 53;
  • Germania n. 20;
  • Spagna n. 20.

L’assistente di lingua è un giovane laureato, o studente universitario, con una conoscenza di base della lingua italiana, che viene selezionato nel paese europeo di provenienza per svolgere attività didattiche in classe, affiancando il docente di lingua e cultura straniera per 12 ore settimanali nel corso di un periodo di tempo che può variare da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 8 mesi.

Gli Uffici scolastici regionali, entro il 24 marzo 2017, invieranno al Miur l’elenco delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado che accoglieranno l’assistente di lingua per l’a.s. 2017/2018, individuate secondo i criteri e le procedure specificate nella nota 1989 del 23/02/2017.

Gli Uffici dovranno comunicare alle scuole l’inclusione nell’elenco degli istituti scolastici assegnatari e le modalità da seguire per presentare la richiesta di assegnazione on-line in tempo utile, ovvero, entro il 3 aprile 2017, attraverso la compilazione di un modulo di partecipazione che sarà disponibile sul sito del MIUR alla pagina dedicata.

Piano per la formazione docenti 2016-2019/1: vero laboratorio di sviluppo di idee

da Tuttoscuola

Piano per la formazione docenti 2016-2019/1: vero laboratorio di sviluppo di idee

Piano per la formazione dei docenti 2016 sta prendendo corpo in questi giorni con l’ avvio delle prime azioni delle reti di ambito territoriale e dei poli formativi per la realizzazione di attività coerenti con le priorità indicate dal piano nazionale e con le esigenze emerse anche da rilevazioni (talvolta capillari) effettuate sia sulle scuole che sui singoli docenti.

La rilevanza della materia sia sotto l’aspetto della governance (sarebbe un vero banco di prova) che dall’ottica dell’individuazione di un concreto percorso che possa fungere da modello di unità formativa, impone qualche utile riflessione.

Il Piano Nazionale indica numerose possibilità di percorsi: formazione in presenza e a distanza, sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione e forme di restituzione/rendicontazione con ricaduta nella scuola, progettazione.

Oltre a ciò, il Piano dà indicazione di una serie di altri percorsi possibili, come la partecipazione a progetti e azioni di impatto consistente e innovativo all’interno della scuola o delle reti di scuole, o anche alle personali scelte del docente purché coerenti con il piano nazionale, di istituto e delle reti di ambito territoriale.

Un punto rilevante, strategico, è la prefigurazione di un percorso che comprenda in una sintesi diversi aspetti dell’unità formativa e che sia concretizzabile senza troppe difficoltà nella quotidianità scolastica, visti anche i tempi prescritti (per la prima annualità: rendicontazione delle azioni entro settembre/ottobre 2017).

Una possibile prospettiva operativa potrebbe essere la messa in campo di un percorso formativo centrato sul docente e sulle sue relazioni con gli alunni per garantire la necessaria ricaduta positiva sull’offerta didattica della scuola e, in ultima analisi, del sistema di istruzione.

A tal fine occorrerebbe considerare l’opportunità di includere nell’articolazione dell’unità formativa momenti di approccio a tematiche generali con esperti, propedeutici a ulteriori approfondimenti adeguati ai livelli e agli interessi dei discenti. Un corso che preveda anche la possibilità di mettere in pratica quanto via via si apprende mediante una documentata sperimentazione/ricerca/azione in aula e che dalla riflessione sulla pratica didattica – anche guidata da tutor – possa consentire ulteriori sviluppi.

PON, 20 milioni per la formazione degli adulti Fedeli: ‘Fornire a tutte e tutti le competenze per una piena cittadinanza’

da Tuttoscuola

PON, 20 milioni per la formazione degli adulti Fedeli: ‘Fornire a tutte e tutti le competenze per una piena cittadinanza’

Favorire il rientro nel sistema di istruzione ed il completamento degli studi da parte delle giovani e dei giovani adulti. È l’obiettivo del secondo dei 10 bandi PON per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa annunciati dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. L’avviso è disponibile sul sito del Ministero.

“Investire 20 milioni di euro sulla formazione delle adulte e degli adulti, delle ragazze e dei ragazzi che sono usciti troppo presto dal sistema scolastico o che non hanno completato gli studi significa fare una scelta di campo importante – sottolinea Fedeli -. Significa dare davvero a tutte e tutti gli strumenti per affrontare un momento di crisi e di cambiamento come quello che viviamo. Significa dare a chi parte da una condizione di svantaggio gli strumenti per vivere una cittadinanza piena e non restare ai margini. Significa guardare al futuro, mettendo tutte e tutti nelle condizioni di partecipare al progresso del Paese. Anche per questo abbiamo deciso di raddoppiare lo stanziamento inizialmente annunciato, passando da 10 a 20 milioni di euro”.

Il bando contribuirà a far ottenere a molte e molti giovani adulti un titolo di studio e consentirà loro di avviarsi verso il mondo del lavoro anche attraverso percorsi di alternanza e orientamento, certificazione o aggiornamento delle competenze professionali. L’avviso si rivolge, in particolare, ad adulte e adulti e giovani adulte e adulti con particolare attenzione per i NEET, i drop-out, gli analfabeti di ritorno, cittadine e cittadini inoccupati e disoccupati, persone in condizione di svantaggio. Potranno presentare progetti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e le istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e di secondo grado che hanno sedi di percorsi di secondo livello per l’istruzione degli adulti, comprese le sedi carcerarie collegate.

Potranno essere attivati percorsi di potenziamento delle competenze ai fini del conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo o per il conseguimento di un diploma dell’istruzione tecnica, professionale e artistica. I progetti potranno riguardare anche percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, percorsi per l’acquisizione di competenze linguistiche, di base o digitali. I progetti potranno essere inoltrati dal 7 marzo e fino al 2 maggio 2017

Innamorano solo i bravi insegnanti

INNAMORANO SOLO I BRAVI INSEGNANTI di Umberto Tenuta

CANTO 791 STUDENTE ─dal latino Studere, amare─ è colui che ama imparare.

È compito dei docenti coltivare nei giovani il loro innato amore del sapere.

 

Il bambino nasce affamato.

Affamato di latte. Affamato di latte, si attacca al seno materno e succhia, succhia, succhia.

Nessuna madre snaturata spegne la fame del bambino.

Anzi la stimola, la alimenta, la coltiva, e così la accresce.

E il bambino cresce!

Il bimbo nasce affamato, non solo di latte, ma anche di saperi.

Nascono curiosi i figli di donna.

HODGKIN ROBIN A., La curiosità innata. Nuove prospettive dell’educazione, Armando Editore, 1978.

Il bimbo curioso, desideroso di sapere, di apprendere, di imparare.

Prima che arrivino a scuola, i bambini desiderano apprendere, come testimoniano i loro inesauribili perché.

Arrivati a scuola, quasi tutti cessano di amare il sapere.

L’apprendere diventa un dovere.

Scuola dell’obbligo!

Obbligo di frequentarla.

Obbligo di imparare.

Chi mai si macchia di simile misfatto?

Un delitto!

Sì!

Far venir meno la voglia di apprendere significa spegnere il desiderio di apprendere e quindi la voglia di diventare uomo.

Uomini si diventa solo attraverso l’educazione (http://www.edscuola.it/archivio/didattica/formazione.html).

Scrive Kant che <<La bestia è già resa perfetta dall’istinto… L’uomo invece… non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire… La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell’umanità. Una generazione educa l’altra… L’uomo può diventare tale solo con l’educazione>> (KANT E., Pedagogia, O.D.C.U., Rimini, 1953, pp.25-27).

Nel momento in cui l’apprendere cessa di essere un bisogno naturale e diventa un obbligo, si mutila o si uccide un uomo.

I bravi docenti non obbligano gli alunni ad apprendere.

I bravi docenti alimentano, nutrono, coltivano l’innato bisogno di apprendere dei figli di donna.

I bravi docenti non trasmettono i saperi.

I saperi non sono trasmissibili.

I bravi docenti facilitano il desiderio di apprendere dei loro alunni.

Essi fanno sì che i bisogni diventino amore!

Amore consapevole del sapere, del saper fare e del saper essere: conoscenze, capacità, atteggiamenti.

La scuola non è un campo di lavori forzati!

Da essa non fuoriescono lacrime e lai.

Come diceva Platone, la scuola è il luogo della gioia di apprendere.

Nella scuola non ci sono carcerati.

Nella BUONASCUOLA ci sono innamorati.

Docenti innamorati che innamorano i loro studenti!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

 

Nota 28 febbraio 2017, AOODGPER 8654

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Uffici Scolastici Regionali
Loro sedi

Nota 28 febbraio 2017, AOODGPER 8654

OGGETTO: Indizione dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA. Indizione dei concorsi nell’anno scolastico 2016/17. Graduatorie a. s. 2017/18.