Arriva la “Disability card”

Redattore Sociale 21 dicembre 2017

Arriva la “Disability card”, per accedere ai servizi di trasporto e cultura in Europa

La presentazione il 22 dicembre a Roma. La tessera è frutto del progetto “Eu Disability Card”, promosso in Italia da Fish e Fand. Partecipano Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Italia, Malta, Slovenia e Romania

ROMA – L’Europa apre le porte e abbatte le barriere, favorendo l’accesso a trasporti, cinema, sport, cultura e svago ai cittadini con disabilità: sarà presentata ufficialmente il 22 dicembre a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, la “Disability Card”, che permetterà alle persone con disabilità un accesso facilitato a tutti i servizi nei paesi che hanno aderito al progetto: finora Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Italia, Malta, Slovenia e Romania. Agevolazioni e benefici sono previsti nel sistema dei trasporto e nelle proposte di carattere culturale, sportivo e ricreativo, mentre l’unificazione dei criteri e delle modalità di accesso semplificherà la vita ai cittadini europei con disabilità ma anche alle amministrazioni pubbliche e private dei servizi coinvolti, rappresentando probabilmente anche un fattore di attrazione turistica.

a tessera è frutto del progetto “Eu Disability Card”, che trae origine dalla Strategia dell’Unione Europea 2010-2020 in materia di disabilità, finalizzato appunto all’introduzione di uno strumento che permetta l’accesso delle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri Paesi della Ue. Una Card unica appunto, uguale in tutti i Paesi aderenti e rilasciata sulla base di criteri omogenei.

La storia del progetto. In Italia e in altri Paesi dell’Unione esistono varie agevolazioni tariffarie, di servizi, di supporto per l’accesso a musei o luoghi di cultura, per le offerte per il tempo libero, per il trasporto. Tuttavia le condizioni di accesso e gli iter da seguire sono piuttosto frammentari e difformi: ciò condiziona negativamente una agevole partecipazione dei Cittadini della Ue in particolare quando viaggiano, per turismo, studio o lavoro, nell’Unione. Per questo, il 6 luglio 2016, fu presentato il progetto “European Disabilty Card”, di cui Fish e Fand sono titolari dell’attuazione in Italia, con il ministero del Lavoro in veste di sponsor dell’iniziativa.

La Disability Card” in Italia. Il progetto prevede di avviare tutte le azioni necessarie per l’implementazione della “Disability Card” anche in Italia, dove non esiste ancora una unica card che permetta l’accesso a benefici e agevolazioni al sistema dei trasporti e all’offerta culturale, ricreativa e sportiva. Non essendoci alcune norma vincolante, ogni realtà, sia pubblica che privata, ha assunto propri criteri sia per definire la platea degli aventi diritto che il tipo di beneficio previsto. Per questa ragione, Fish e Fand hanno deciso di sostenere il processo di acquisizione della European Disability Card dall’insieme istituzioni pubbliche e dai soggetti, profit e no profit, interessati nel nostro Paese. Ora il traguardo è stato raggiunto. Il 22 dicembre la card sarà ufficialmente presentata.

Accesso a trasporti e cultura in Italia: la rilevazione. Nel corso del 2016 è stata condotta una analisi a campione della situazione italiana sulle modalità e i criteri di concessione dei benefici negli ambiti dei trasporti, dell’accesso alle reti museali, ai luoghi di svago e tempo libero, agli eventi sportivi e di spettacolo, e al sistema dei trasporti. In sintesi: quali benefit e a chi spettano? È stato strutturato un sistema informatizzato di rilevazione ed elaborata una analisi dei dati che possono orientare nella scelta di criteri omogenei. Sono stati mappati complessivamente 218 enti, tra istituzioni pubbliche e organizzazioni private, distribuiti su tutto il territorio nazionale: musei, monumenti storici, cinema, teatri, società sportive, stadi, parchi di divertimento, aziende di trasporto. Alcuni risultati sono già disponibili. (cl)

Un regalo sotto l’albero per affrontare in autonomia le strade africane

Redattore Sociale 21 dicembre 2017

Disabilità, un regalo sotto l’albero per affrontare in autonomia le strade africane

Ogni anno la Triride, azienda produttrice di un dispositivo che trasforma la carrozzina a rotelle in uno scooter elettrico, invia i prodotti rigenerati in Eritrea, come dono per i disabili

CIVITANOVA MARCHE (MC) – La libertà, sotto l’albero. Libertà di muoversi, di non dipendere sempre dagli altri, di percorrere strade non accessibili. In qualche caso, anche di riprogettare la propria vita. E’ il regalo che Gianni Conte e la sua Triride, l’azienda che dalle Marche produce un dispositivo in grado di trasformare una carrozzina a rotelle in uno scooter elettrico, fanno ogni anno alle persone disabili che vivono nell’Africa centrale e che mai avrebbero la possibilità di acquistare un ausilio del genere.

Dal capannone, nella zona industriale di Civitanova Marche, ogni giorno partono decine di dispositivi destinati al resto d’Italia, all’Europa e ai mercati extra europei e, a fianco alle confezioni di ausilii nuovi, ci sono gli scatoloni pronti ad essere imbarcati per l’Africa.“Quando abbiamo in sede dei Triride rigenerati – spiega Gianni Conte -, perché le persone nel frattempo li hanno cambiati, o nel caso dei nostri stessi prototipi che usiamo per provare il dispositivo, li utilizziamo pro bono, regalandoli a chi non avrebbe mai la possibilità di acquistarli. Spesso vengono inviati in Italia per casi di particolare necessità che ci segnalano medici, associazioni o rappresentanti, ma il più delle volte le spedizioni sono destinate all’estero, in Africa: in Eritrea, soprattutto.
Attraverso un medico che opera in quella zona, tempo fa abbiamo avuto un contatto con un gruppo di disabili e siamo felici di sapere che queste persone, applicando il nostro dispositivo alla loro carrozzina, possono accedere e percorrere strade accidentate e sconnesse in maniera molto più semplice e sicura. Le foto che ci mandano testimoniano tutta la loro gratitudine e danno un senso ulteriore al lavoro di ogni giorno. E’ il nostro modo per dare una piccola mano a chi è davvero in grande difficoltà”. Sono una ventina i dispositivi inviati ogni anno in dono, tra Africa ed Europa.

Creata 5 anni fa nel garage di casa, con i pezzi del primo prototipo assemblati in salotto da Gianni e Marta, Triride oggi è un’azienda in crescita che fattura 4 milioni di euro l’anno. L’impresa dà lavoro a 16 persone assunte con contratto a tempo indeterminato, ha creato un piccolo indotto che produce parte dei componenti, conta 15 distributori in Europa, ha dato a più di 5 mila persone nel mondo una nuova e insperata autonomia e ora, grazie anche alle fiere internazionali, è lanciata come prodotto innovativo sui più importanti mercati internazionali.

“Il nostro – spiega Gianni Conte – è un dispositivo che si applica agevolmente alla carrozzina, solleva le ruote anteriori e la traina, trasformandola in uno scooter elettrico. Quando ti metti alla guida ritrovi la stessa sensazione di libertà di quando salivi in moto. I punti di forza sono la leggerezza, la particolare mobilità e una potenza che permette di affrontare superfici difficili e pendenze rilevanti”.
In 5 anni il dispositivo ha fatto viaggiare persone in ogni angolo del pianeta, numerosi i testimonial eccellenti: dall’Argentina con Federico Villa, all’Alaska con Angelo Pretini, dall’Australia con Sofia Righetti, all’India e al Nepal con Simona Anedda. Dalle paralimpiadi di Rio con gli atleti della nazionale di Handbike, a Capo Nord, dal cuore dell’Africa all’estremo Oriente con William Ronchi. Molte persone hanno potuto compiere il Cammino di Santiago, altri, semplicemente, realizzare progetti e viaggi a cui avevano rinunciato. Altre ancora, come nei villaggi dell’Africa centrale, affrontare strade inaccessibili fino a quel momento. (Teresa Valiani)

Esoscheletro di nuova generazione per le persone con lesione midollare

Disabilità, esoscheletro di nuova generazione per le persone con lesione midollare

Lo studio è finanziato da Fondazione CR Firenze ed è realizzato dall’Unità spinale di Careggi in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Redattore Sociale 21 dicembre 2017

FIRENZE – Si chiama Climb il progetto toscano per la sperimentazione clinica dell’uso degli esoscheletri robotici (indossabili) a supporto delle persone con lesione midollare. Lo studio è finanziato da Fondazione CR Firenze ed è reL’esoscheletro è un sistema robotico che consente il movimento e il cammino alle gambe paralizzate supportando, quando possibile, le capacità muscolari rimaste dopo la lesione del midollo spinale. È uno strumento di esercizio e riabilitazione i cui effetti positivi sulla condizione psicofisica delle persone con lesione midollare sono in fase di studio (sono previsti due anni) grazie ad un finanziamento di oltre 200.000 euro della Fondazione CR Firenze. Stanno collaborando al progetto, insieme all’Unità Spinale e all’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione della Scuola Superiore Sant’Anna, l’Associazione Habilia e l’Associazione Toscana Paraplegici (ATP). In questo ambito sono in sperimentazione anche nuove tecnologie di ‘soft robotics’ (‘robotica soffice’) per creare esoscheletri robotici per la mano, leggeri e indossabili, in grado di restituire ai pazienti con tetraplegia la funzione manuale più naturale.

La lesione midollare è la conseguenza di traumi spinali con un deficit totale o parziale di varie funzioni come mobilità e sensibilità ed è tra le patologie più invalidanti che colpiscono in media pazienti giovani (29 anni). In Italia l’incidenza della lesione midollare è di circa 18/20 nuovi casi l’anno per 1.000 abitanti. Queste lesioni, sebbene più rare rispetto ad altre patologie del sistema nervoso, rappresentano comunque un importante problema sanitario e sociale, a causa della gravità e irreversibilità degli esiti. La scelta dell’utilizzo di esoscheletri di nuova generazione, come quello impiegato per il progetto, è motivata dalle possibilità offerte da questo tipo di strumento che consente ai pazienti di non utilizzare la sedia a rotelle e mantenere la stazione eretta per la deambulazione. Ne conseguono aspetti potenzialmente positivi dal punto di vista riabilitativo, come il miglioramento non solo dell’autonomia ma anche della funzione degli organi interni e quindi dello stato di salute generale.

‘’Sosteniamo con grande interesse questo progetto – dichiara il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – perché permette alla tecnologia più avanzata di migliorare la vita di persone che soffrono. Un progetto che vede riunite attorno alla nostra Fondazione delle eccellenze in campo nazionale per una sperimentazione che ci auguriamo possa dare i risultati attesi. Come Fondazione siamo da sempre impegnati nella ricerca medica e negli ultimi anni abbiamo fortemente concentrato la nostra attenzione sui temi dell’innovazione tecnologica che permea tutti i settori del vivere contemporaneo e anche le scienze mediche e cliniche. Penso che oggi qui abbiamo assistito alla dimostrazione di come il futuro sia già arrivato e di come la tecnologia, quando governata e finalizzata al miglioramento delle condizione di vita dei pazienti, possa avere applicazioni e risultati fino a pochi anni fa inimmaginabili.”

DIPLOMATI MAGISTRALI: DOPO SENTENZA, URGE SOLUZIONE POLITICA

DIPLOMATI MAGISTRALI: DOPO SENTENZA, URGE SOLUZIONE POLITICA
“La decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato costituisce l’ennesima sconfitta della politica scolastica del Governo”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la sentenza di Palazzo Spada di rigettare i ricorsi per l’inserimento nelle GaE dei diplomati magistrali ante 2001. 
“La Gilda – prosegue Di Meglio – ritiene che il ministero dell’Istruzione debba con urgenza pronunciarsi sull’intera situazione, assumendosi la responsabilità politica di indicare soluzioni eque e definitive”. 
Il coordinatore nazionale della Gilda sottolinea, inoltre, che “la decisione del supremo consesso della giustizia amministrativa contraddice clamorosamente le numerose sentenze precedenti dello stesso Consiglio di Stato” e che “continueranno a determinarsi numerose situazioni di disparità: la sentenza non agirà infatti sulle decisioni già divenute definitive e neppure su quelle, eventualmente contrarie, assunte dai giudici del lavoro”.
“In ogni caso, nei prossimi mesi, numerosi insegnanti di scuola primaria perderanno il ruolo e assumeranno incarichi di supplenza rischiando poi di essere licenziati definitivamente al compimento dei 36 mesi, in base all’assurda previsione della legge 107/2015”.
“In tutto questo la politica non è stata in grado di intervenire minimamente – conclude Di Meglio -, basti pensare che non è stato previsto il nuovo sistema di reclutamento per la scuola primaria, né sono previsti i concorsi ai quali i diplomati magistrali potrebbero legittimamente partecipare, né una fase transitoria”.

Insegnanti, prorogate di un anno le graduatorie del concorso 2016

da Corriere della sera

Insegnanti, prorogate di un anno le graduatorie del concorso 2016

Saranno valide fino al 2019-2020 le graduatorie del concorso 2016, che avevano validità triennale: il rischio era che alla scadenza migliaia di vincitori rimanessero senza cattedra.

Prorogata di un anno la validità delle graduatorie dell’ultimo concorso della scuola. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. «Sino al termine di validità le graduatorie di tutti i gradi di istruzione e di tutte le tipologie di posto sono utili per le immissioni in ruolo anche in deroga al limite percentuale» vigente «limitatamente a coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando fermo restando il diritto all’immissione in ruolo per i vincitori del concorso». La proroga, che dà la certezza a tutti i vincitori di occupare la cattedra, potrebbe dare una speranza anche agli idonei fantasma, ovvero gli idonei oltre il 10% previsto dal bando, che hanno superato il concorso ma che non sono di fatto immessi nelle graduatorie perché appunto oltre il 10% previsto.

Cosa è successo

L’ultimo concorso, quello bandito nel 2016, secondo le previsioni della ex ministra Stefania Giannini doveva portare in cattedra tutti gli insegnanti entro tre anni. Ma le procedure, tra contestazioni e ritardi, si sono conclude molto oltre quella data del 31 agosto 2016 indicata come termine finale. E per di più molti dei posti che erano stati previsti come disponibili in realtà poi sono risultati non disponibili dopo la mobilità straordinaria che ha fatto muovere migliaia di insegnanti, occupando «caselle» che venivano considerate libere. Per cui in cattedra ci sono andati solo una parte dei 63 mila vincitori. E il rischio era che, terminata la validità delle graduatorie, i vincitori rimanessero a bocca asciutta: anche perché la legge prevede che le assunzioni vengano fatte al 50% da graduatorie ad esaurimento e al 50% da concorso. Con la proroga delle graduatorie, che dovrà comunque avere anche il via libera definitivo dal Senato, questo rischio dovrebbe essere scongiurato. Sulla decisione della Camera ha pesato anche un altro fattore: i tempi non brevissimi per la selezione dei nuovi docenti. Prima di essere selezionati e assunti a titolo definitivo, i primi laureati senza almeno tre anni di supplenza dovranno attendere almeno quattro anni: uno per lo svolgimento del concorso e tre di formazione, il cosiddetto Fit

Diplomati magistrali, i legali del Miur: “Chi è già dentro le GaE tornerà nelle graduatorie di istituto”

da La Tecnica della Scuola

Diplomati magistrali, i legali del Miur: “Chi è già dentro le GaE tornerà nelle graduatorie di istituto”

Bonus merito non sparisce, anzi sarà di fatto incrementato

da La Tecnica della Scuola

Bonus merito non sparisce, anzi sarà di fatto incrementato

Fornitura gratuita di kit Casio: domande entro il 1° febbraio 2018

da La Tecnica della Scuola

Fornitura gratuita di kit Casio: domande entro il 1° febbraio 2018

Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze: compilazione questionario entro il 31 gennaio

da La Tecnica della Scuola

Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze: compilazione questionario entro il 31 gennaio

Legge di Bilancio, Fedeli: “Bene fondi per valorizzare docenti e incrementare organici”

da La Tecnica della Scuola

Legge di Bilancio, Fedeli: “Bene fondi per valorizzare docenti e incrementare organici”

Ricostruzione di carriera, domande entro il 31 dicembre ancora su carta

da La Tecnica della Scuola

Ricostruzione di carriera, domande entro il 31 dicembre ancora su carta

Precari scuola, stabilizzati co.co.co dalla legge di Bilancio

da La Tecnica della Scuola

Precari scuola, stabilizzati co.co.co dalla legge di Bilancio

Mobilità, salta incontro Miur-sindacati. Gilda: “No a contratto fotocopia”

da La Tecnica della Scuola

Mobilità, salta incontro Miur-sindacati. Gilda: “No a contratto fotocopia”

La scuola italiana è poco esigente con gli studenti?

da Tuttoscuola

La scuola italiana è poco esigente con gli studenti?

Si discute molto del sondaggio condotto dall’Istituto Eumetra MR di Milano, che fa capo a Renato Mannheimer, sul giudizio che gli italiani danno della scuola e della sua capacità di preparare adeguatamente gli studenti.

Il sondaggio, commissionato all’istituto milanese dal «Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità», è stato realizzato utilizzando un campione rappresentativo della popolazione adulta di 800 persone. Il giudizio è critico: per il 60% degli intervistati “la scuola italiana non è sufficientemente esigente per ciò che riguarda la preparazione degli alunni”, ma questa percentuale sale al 73% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni di età, ed è molto alta anche tra imprenditori e liberi professionisti.

Egualmente critico il giudizio sulla eccessiva permissività della scuola in materia di valutazione della condotta (il 68% ritiene sbagliata la abolizione della bocciatura per il 5 in condotta) e di copiatura dei compiti, un tema sul quale il Gruppo di Firenze è tornato più volte.

Come rimediare? La ricetta che l’esito del sondaggio sembra suggerire è nota: serve più severità, nell’interesse degli studenti. Sul blog del Gruppo si ricorda polemicamente che “Stare dalla parte dei ragazzi significava per don Lorenzo (Milani, Ndr) costringerli a riscattare con lo studio e il sacrificio quotidiano la propria condizione di povertà e di emarginazione”, un messaggio “successivamente sostituito da molti suoi tardi epigoni con una più spendibile pedagogia giustificazionista e permissiva”.

Ma non si può neanche non considerare che la scuola statale perde nei cinque anni di istruzione secondaria superiore quasi il 30% dei suoi iscritti al primo anno. E che registra un così pesante divario nei livelli di apprendimento tra Nord e Sud. Con gli attuali assetti scolastici la ricetta della maggiore severità migliorerebbe o peggiorerebbe la situazione? Forse sarebbe più produttivo che il dibattito riguardasse il ripensamento e la rifinalizzazione di tali assetti in direzione di una maggiore flessibilità e personalizzazione dei curricula, di una forte azione di sviluppo dei nidi e delle scuole dell’infanzia soprattutto del Sud, e di criteri di valutazione riferiti non ad astratti standard di prestazione ma ai potenziali educativi individuali: il modo pedagogicamente e socialmente più efficace per combattere il fallimento e l’esclusione scolastica. Conservando il giusto livello di severità che accompagna una buona educazione.

Concorso DS: tutte le FAQ del Miur aggiornate

da Tuttoscuola

Concorso DS: tutte le FAQ del Miur aggiornate

Tra le novità del bando la non presentazione, come allegato, della tabella dei titoli culturali, professionali e di servizio, bensì un semplice rinvio alla tabella già pubblicata a suo tempo con il Regolamento del concorso (e scaricabile gratuitamente dal nostro sito).

Proprio sull’utilizzo della tabella dei titoli i nostri esperti ne hanno illustrato l’impiego: verrà utilizzata soltanto per definire la graduatoria di selezione della prima fase del concorso per l’ammissione di 2.900 candidati alla seconda fase del corso di formazione e tirocinio. Il punteggio di quella graduatoria risulterà dalla somma del voto dello scritto, dell’orale e dei titoli.

Nella seconda fase i titoli non serviranno più.

La graduatoria fine di merito per individuare i 2.424 vincitori uscirà soltanto dal punteggio attribuito dalla commissione nel colloquio finale, come prevede il Regolamento a cui fa rinvio il bando.

Articolo 17

(Svolgimento del corso di formazione dirigenziale e tirocinio)

…………..

  1. Il colloquio finale consiste in quattro domande, una per ognuno dei moduli formativi previsti dal comma 3, estratte dal candidato, nonché in una domanda di carattere tecnico pratico relativa al tirocinio svolto. A ciascuna delle cinque domande viene attribuito un punteggio nel limite massimo di venti punti. Il colloquio è valutato, in centesimi, dalla Commissione di cui all’articolo 18. Superano il colloquio coloro che conseguono una votazione almeno pari a 70 centesimi. I candidati che superano il colloquio sono inseriti nella relativa graduatoria generale di merito di cui all’articolo 19.

Articolo 19

(Graduatoria generale di merito)

  1. La graduatoria generale di merito conclusiva del corso-concorso è nazionale ed è formulata in base al punteggio conseguito da ciascun candidato al colloquio di cui all’articolo 17, comma 6. A parità di merito trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di precedenze e preferenze per l’ammissione all’impiego nelle amministrazioni statali.
  2. La graduatoria generale di merito è approvata con decreto del Direttore generale ed è pubblicata sul sito internet e sulla rete intranet del Ministero. Della pubblicazione si dà avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
  3. La graduatoria generale di merito ha validità sino all’approvazione della graduatoria successiva.

Di seguito pubblichiamo le FAQ del Miur relative al concorso DS:

1. Come si accede all’istanza?

Sito MIUR -> Mondo MIUR-> Istanze on line-> accesso al servizio. Se l’utente non è registrato, cliccare su Registrati e seguire le istruzioni.
La registrazione deve essere completata a cura di una segreteria scolastica presso la quale il docente si deve recare con il proprio documento di riconoscimento. Al termine di questa procedura l’utenza è abilitata all’accesso a Polis. Dopo l’accesso trovare, al centro della pagina, l’istanza “Corso Concorso nazionale per Dirigenti Scolastici (DDG 1259 del 23/11/2017)” e cliccare sul pulsante “vai alla compilazione”.

2. Cosa deve fare l’utente che ha dimenticato la password?

Cliccare sul pulsante“Assistenza” presente nel menù di sinistra della home page di POLIS

3. Cos’è il codice Personale?

Il Codice Personale è una seconda password che viene inviata all’utente in fase di registrazione e cambiata al primo accesso. Il suddetto codice va digitato nel momento in cui l’istanza deve essere inoltrata ed in una eventuale azione di annullament

4. Cosa deve fare l’utente se ha dimenticato il codice personale?

Accedere al servizio Istanze On Line ed usare la funzione: Funzioni di servizio-> Recupero codice personale.

5. Cosa deve fare l’utente se l’istanza risulta Inserita – non inoltrata?

L’utente deve completare la domanda, verificarla ed inoltrarla entro i termini previsti per la presentazione (29 dicembre 2017 entro le h. 13.59)

6. A cosa serve l’Inoltro dell’istanza? 

L’inoltro è indispensabile affinché l’istanza possa considerarsi inviata all’Amministrazione. Fino a che l’utente non effettua l’operazione di inoltro, l’istanza non viene considerata valida. Il candidato potrà procedere all’inoltro dell’istanza solo quando avrà completato l’inserimento delle sezioni obbligatorie. Dopo l’inoltro il candidato riceve una mail contenente in allegato il pdf che riporta tutti i dati inseriti

7. Dopo l’inoltro è possibile modificare l’istanza?

Dopo l’inoltro è possibile Annullare l’operazione di inoltro dell’istanza selezionando il bottone “Annulla Inoltro” presente nell’istanza. Dopo questa operazione è possibile modificare la domanda e provvedere ad un nuovo inoltro. Con l’Annullamento dell’Inoltro l’utente riceve una mail di conferma dell’avvenuto annullamento.

8. Cosa deve fare l’utente se nell’istanza compaiono dati di recapito errati?

I dati di recapito possono essere modificati con la funzione POLIS: Funzioni di servizio-> Variazione dati di recapito

9. Quali sono i termini di presentazione della domanda?

L’istanza sarà disponibile agli utenti dal 29 novembre al 29 dicembre 2017 fino alle ore 14.00

10. Chi può accedere all’istanza?

All’istanza possono accedere solo i docenti che risultano DI RUOLO nel fascicolo del personale scuola:

  • personale docente ed educativo di ruolo al 31/08/2017; è considerato personale di ruolo anche il personale docente ed educativo in esonero sindacale, distaccato, utilizzato, comandato o collocato fuori ruolo (quest’ultima categoria comprende, se censito nel sistema informativo, il personale delle scuole militari e delle scuole italiane all’estero). In questa categoria rientrano gli insegnanti tecnico-pratici ed i titolari nelle province di Trento e Bolzano;
  • personale docente di ruolo dell’insegnamento di religione cattolica.

Si evidenzia che è necessario aver maturato 5 anni di anzianità di servizio per poter partecipare al Corso Concorso

11. Che formato possono avere i documenti che si possono allegare all’Istanza?

Si possono allegare all’istanza solo documenti di tipo PDF e con dimensione non superiori a 4 Mb.

12. Che stato può assumere l’Istanza?

Un’istanza può essere:

  • Inserita-> L’utente ha digitato almeno parte della domanda e può continuare a modificare i dati fino all’operazione di inoltro.  La pressione del tasto Avanti di ogni sezione salva i dati rendendoli consistenti e disponibili anche ad un successivo accesso nell’istanza.
  • Inoltrata-> La domanda è stata compilata e l’utente ha effettuato l’operazione di Inoltro. L’istanza non può più essere modificata se non previo “Annullamento dell’Inoltro”
  • Annullata-> L’inoltro del pdf è stato annullato e la domanda è di nuovo disponibile per ulteriori modifiche. In questo stato l’istanza è come se non fosse stata mai Inoltrata.

Integrazione FAQ al 5 dicembre

13. Cosa deve fare l’utente se i dati riportati nella sezione Requisiti di Accesso non sono corretti?

Se i dati della Titolarità non risultano corretti, è necessario che l’utente si rivolga all’ufficio provinciale o regionale di titolarità chiedendone la rettifica

14. In che modo viene calcolata l’anzianità di servizio?

Ai fini del calcolo dell’Anzianità di Servizio viene considerata la Data Decorrenza Economica, in quanto devono essere calcolati gli anni di servizio effettivo.

15. Ho avuto una prima nomina in ruolo da docente, poi una cessazione di tre anni, poi una seconda nomina in ruolo. Ho verificato che il sistema calcola automaticamente gli anni di anzianità di servizio di ruolo senza tenere conto della cessazione. Come posso modificare? 

Basta introdurre, per ciascun anno a cui corrisponde la cessazione (o in generale il mancato servizio), un periodo interruttivo per tutto l’anno scolastico di interesse. Il sistema decurterà automaticamente gli anni non lavorati.

16. Che documentazione si deve possedere per Inoltrare l’istanza?

Prima di poter inoltrare l’istanza si deve avere la ricevuta del pagamento dei diritti di segreteria in formato pdf. Inoltre, se si è portatori di handicap e si ha diritto a chiedere ausili speciali o tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove, occorre avere a disposizione la documentazione sanitaria che attesta il diritto alla richiesta.

17. Come si devono pagare i diritti di segreteria?

Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario sul conto intestato a: sezione di tesoreria 348 ROMA SUCCURSALE, IBAN: IT 45C 01000 03245 348 O 13 2409 00, Causale: “Corso-concorso dirigenti scolastici – nome e cognome del candidato – codice fiscale del candidato” e dichiarato al momento della presentazione della domanda tramite il sistema POLIS.

Integrazione FAQ all’11 dicembre

18. La legge 104, attestata da certificazione, può essere considerata come titolo di preferenza, in particolare come preferenza “19. Invalido o mutilato civile”?

Si tratta di due riconoscimenti diversi, che danno luogo a benefici differenti. L’invalidità civile, infatti, valuta la riduzione della capacità lavorativa della persona in funzione della gravità della patologia.
Lo stato di handicap, previsto dalla Legge 104/92, riguarda coloro che hanno “una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e che è tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione” (art. 3). L’accertamento non è solo di tipo fisico, ma verte anche sulle conseguenze di tipo sociale che la minorazione comporta.
Essendo diversi i criteri di valutazione dei due accertamenti, l’uno non può essere considerato sinonimo dell’altro.

19. Chi deve spuntare la preferenza “17. Aver prestato servizio senza demerito, a qualunque titolo, ivi inclusi i docenti, per non meno di un anno alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”. Per esempio i docenti che prestano servizio a scuola devono dichiarare la preferenza? 

Può segnare la preferenza 17  il docente che abbia svolto servizio per non meno di un anno alle dipendenze del M.I.U.R.. Poiché fra i requisiti di accesso al concorso sono previsti 5 anni di servizio di almeno 180 giorni, tutti i docenti con servizio di insegnamento nelle scuole statali ne sono in possesso.

20. Cosa sono i periodi interruttivi?

I periodi interruttivi sono i periodi in cui il docente ha sospeso l’attività lavorativa. Questi vengono decurtati ai fini del calcolo dell’effettiva anzianità di servizio. A norma dell’art. 19, comma 8, del vigente CCNL per il Comparto scuola: “I periodi di assenza senza assegni interrompono la maturazione dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti“.

21. Ai fini del servizio, sia di ruolo che di pre-ruolo, il congedo per dottorato di ricerca è da considerarsi periodo interruttivo?

L’aspettativa per motivi di studio è espressamente prevista dal CCNL comparto Scuola. La legge 13 agosto 1984, n. 476 recante “Norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università”, all’articolo 2 prevede che: “Il periodo di congedo straordinario è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza”.
Per quanto concerne il personale con nomina a tempo determinato – intendendosi come tale il personale destinatario di contratto durata annuale o fino al 30 giugno –  si richiama normativa prevista dall’art. 19 del vigente CCNL, riguardante “Ferie, permessi ed assenze del personale assunto a tempo determinato”, nonchè la Circolare MIUR 15 del 2011, secondo cui “anche a tale tipologia di personale si ritiene debbano essere applicate, nei limiti previsti dalla richiamata norma, le disposizioni riguardanti i congedi per il personale ammesso alla frequenza dei dottorati di ricerca: si ritiene comunque opportuno precisare che le predette disposizioni esplicano, la propria validità esclusivamente sotto il profilo giuridico (riconoscimento del servizio ai fini previsti delle vigenti disposizioni) non ritenendosi che le stesse possano esplicare la validità sotto il profilo economico (conservazione della retribuzione per il periodo di frequenza del dottorato)”.

22. Ai fini del servizio, sia di ruolo che di pre-ruolo, il congedo per maternità e il congedo parentale sono da considerarsi periodi interruttivi?

Ai sensi dell’articolo 12 del CCNL 2006-2009 normativo del comparto scuola, recante disciplina dei congedi parentali “Al personale dipendente si applicano le vigenti disposizioni in materia di tutela della maternità contenute nel D. L.gs. n. 151/2001″.L’articolo 22, comma 3, del citato D. Lgs n. 151/2001 dispone che “I periodi di congedo di maternità devono essere computati nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quelli relativi alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia e alle ferie”.
Per quanto concerne i periodi di congedo parentale, ai sensi dell’art. 34, comma 5, del D. L.gs. n. 151/2001, gli stessi “sono computati nell’anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia”.

Integrazione FAQ al 18 dicembre

23. Chi ha barrato la preferenza 17, avendo prestato servizio nella scuola alle condizioni previste dalla predetta preferenza del modello di domanda ha titolo a barrare anche la casella corrispondente alla dizione ”aver prestato servizio senza demerito nelle amministrazioni pubbliche”?

No, può farlo se oltre al servizio che dà luogo alla preferenza 17 ha prestato anche servizio senza demerito in altra amministrazione pubblica.

24. Sono un docente affetto da invalidità uguale o superiore all’80%. Come posso dichiarare la mia invalidità nella domanda di partecipazione al corso-concorso per usufruire del beneficio di cui all’articolo 20 comma 2-bis della legge 5 febbraio 1992, n. 104?

La dichiarazione di cui all’art. 20, comma 2 bis, della Legge 104/1992 si trova nella sezione “Altre dichiarazioni” dell’istanza di partecipazione al corso-concorso. I candidati che intendano usufruire del beneficio previsto dalla citata legge dovranno effettuare l’apposita selezione e allegare alla domanda la relativa certificazione medica.