Funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi – 2018-2020

Bando pubblico per la concessione del contributo triennale destinato al funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi – TRIENNIO 2018-2020

(Venerdì, 08 giugno 2018) Il MIUR ha emanato il Bando pubblico per la concessione del contributo triennale destinato al funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi per il triennio 2018-2020, come previsto dalla legge 113/1991. Per il primo anno, le risorse ammontano a 5.916.010,30 euro.

L’obiettivo è promuovere e favorire, mediante contributi pubblici, la diffusione della cultura tecnico-scientifica e di contribuire alla tutela e alla valorizzazione del relativo patrimonio storico conservato in Italia.

Possono presentare domanda i soggetti con forma giuridica privata e che dispongano dei requisiti previsti dall’articolo 2 del bando stesso.

Le domande dovranno essere compilate e trasmesse utilizzando esclusivamente il servizio telematico Sirio, all’indirizzo http://sirio-miur.cineca.it, previa registrazione. Le domande, con i relativi allegati previsti dal Bando, potranno essere trasmesse dalle ore 12.00 del 13 giugno 2018 alle ore 12.00 del 13 luglio 2018 secondo quanto disposto dall’articolo 7 del bando.

L’elogio della predella

L’elogio della predella

di Giovanni Fioravanti

 

Quando si è incapaci di pensare il futuro, ritorna il passato, quello che credevi di aver affidato ai musei della storia, testimoni dei ritorni impossibili.

Prende l’aria il ritorno al banale che scrive le sue novità con l’inchiostro di ieri, nascono pensieri esili, malsani, incapaci di abitare il complesso, spira l’alito mefitico del ritorno all’usuale di un tempo, alla tradizione tradita.

Allora presi da mania di grandezza si scrivono decaloghi al ministro di turno, su come confezionare una scuola nuova con gli stracci vecchi, quelli dismessi, che sono stati riposti, ma sempre in attesa di incontrare qualcuno disposto a riprenderli e a scuoterli dalla polvere.

Così dalle pagine del Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia offre al nuovo pilota del Miur la suo ricetta per le scuole del nostro paese, composta alla maniera antica, con tanto di calamaio e cannetta.

L’elogio della predella, questo arredo archiviato dallo spazio delle nostre aule, ”altar step” la chiamano gli inglesi, sostegno dell’altare dell’istruzione, umile asse destinato ad innalzare la cattedra del sapere.

La cattedra è il luogo su cui si siede, se posta su una predella si siede in alto, è come sedere su un trono, è come sedere su un soglio.

La cattedra come il trono è il luogo dell’autorità, l’ex cathedra delle cattedrali, dei sovrani e dei tribunali.

In classe, nell’aula, l’insegnante è il sovrano, perché solo lui possiede la parola, solo da lui può promanare il verbo.

Per non essere perduta la parola richiede il silenzio, la concentrazione, l’attenzione, l’ascolto, la comprensione, la disciplina del corpo, che altro non è che il controllo di sé, per evitare di compiere movimenti e atti che potrebbero alterare il silenzio, con la conseguenza perniciosa di perdere particelle preziose della Parola.

A scuola ci si abbevera alla fonte della Parola. La scuola come la chiesa, come la cattedrale, luogo della catechesi, dove il pensiero dorme perché la mente assorba, senza muovere nulla del pensiero, perché anche un solo pensiero potrebbe distrarre dal nettare che nutre il verbo.

La parola va ascoltata per essere accolta, assimilata, ripetuta per essere riportata quale prova della sua memorizzazione e ritenzione, attraverso l’esercizio dell’ascolto, dell’attenzione e della comprensione.

Questa è la scuola dell’insegnamento, quella che lascia il segno istruendo, costruendo, modellando, plasmando col fluire nelle menti degli astanti del verbo dell’insegnante, riversato dall’alto sublime della cattedra.

È il luogo dove il Sapere è collocato in alto, come l’occhio di dio, mentre i postulanti nel basso dei loro banchi allineati in file ordinate, umili questuanti del Sapere, si alzano in piedi per riconoscerne la superiorità quando compie il suo ingresso in aula incarnato nell’insegnante che ne è il portatore.

Superior stabat magister, longeque inferior discipulus. Discepoli votati all’ascolto con la promessa d’essere liberati dalla loro inferiorità, assimilando e nutrendosi del verbo.

La cattedra come l’ambone, luogo di epistole e di evangeli, il pulpito come domicilio della lezione, l’insegnante predicatore, ministro dell’istruzione, nel senso di colui che amministra il sacramento del sapere, che prepara alla sua unzione.

La scuola come tempio sacro, come luogo della salvezza dal peccato originale dell’ignoranza, con le sue vestali che officiano la liturgia dei riti da celebrare giorno dopo giorno sempre uguali: lezioni, compiti, interrogazioni.

La liturgia non ha bisogno di corpi estranei che non siano i fedeli ad essa adepti, non ha bisogno che i suoi sacerdoti perdano tempo in tempi morti, perché tutto sta già scritto nei messali compilati nei lustri e nei decenni da schiere di predecessori.

La scuola come seminario di clerici, non vaganti, perché il mondo è pericoloso, meglio i luoghi di casa propria, come i luoghi comuni dei propri pensieri.

La scuola apparato, con la predella apparato sacro del suo arredo.

E dire che noi avevamo pensato alla scuola come quel luogo in cui si apprende, dove tutti, insegnanti e studenti si impara ad apprendere, dove tu che hai già appreso ed hai appreso più di me mi insegni come si fa.

La scuola né chiesa, né seminario, né caserma, né istituzione totale.

La scuola come luogo di liberazione, luogo di liberazione del pensiero, dove si inizia ad imparare come si fa a ragionare, a fare libero uso della propria ragione, dove si apprende ad usare la propria mente e non quella degli altri, mai reclusorio di intelligenze in ostaggio delle vestali del sapere.

La scuola come luogo di dignità e non di gerarchia, come luogo di unità e non di divisa, la scuola dove si apprende ad essere umani condividendo la propria umanità, la scuola da dove si esce cresciuti e non plasmati, la scuola da cui si esce più intelligenti che ubbidienti, più critici che accondiscendenti, più grati al sapere e a chi ce l’ha testimoniato accompagnandoci tra i suoi meandri. La scuola da cui si esce con fiducia nella vita e non risentiti per la superbia dei soloni che hanno ucciso i nostri sogni e cosparso di grigia noia i giorni dei nostri anni migliori.

Osservatorio nazionale valutazione dirigenza scolastica 13 giugno 2018

Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica del 13 giugno 2018

 

MAPPING THE UNEXPLORED TERRAIN OF MIDDLE LEADERSHIP IN ITALIAN SCHOOLS

ANCODIS: l’esperienza italiana dei Collaboratori dei DS, un case study presentato alla conferenza internazionale dal tema “Teacher Education and Educational Research in the Mediterranean

 

Giorno 8- 9 giugno 2018 presso il Campus di Valletta dell’Università di Malta si è tenuta la conferenza internazionale dal tema “Teacher Education and Educational Research in the Mediterranean”.

Tra gli interventi previsti, il dott. Bufalino Giambattista dell’Università di Lincoln ha relazionato sul tema della middle leadership nel contesto scolastico italiano, presentando il case study dell’Associazione Nazionale dei Collaboratori del Dirigente Scolastico.

In effetti, lo stato dell’arte della letteratura scientifica italiana intorno alla categoria del middle management, ovvero di figure collocate fra chi svolge l’attività dell’insegnare e quella del progettare ed organizzare, rileva uno scarso riconoscimento del loro ruolo all’interno nel modello organizzativo scolastico italiano.

Gli studi internazionali e i pochi studi nazionali condotti sul tema, tuttavia, evidenziano come i collaboratori dei Dirigente scolastico, che rientrano a pieno titolo in questa categoria, svolgano una funzione educativa e strategica nella gestione organizzativa della scuola.

Attraverso una presentazione degli esiti di alcune ricerche educative internazionali sul tema della middle leadership, la tesi presentata dal dott. Bufalino è andata nella direzione di una maggiore valorizzazione di queste funzione vitali nella scuola dell’autonomia e del loro ruolo fondamentale a supporto del Dirigente scolastico e di leadership educativa nelle comunità scolastiche.

All’ interno del dibattito attuale sul riconoscimento del ruolo dei collaboratori dei DS, il case study dell’A.N.Co.Di.S. rappresenta un esempio di iniziativa bottom up che ha come finalità quella di ottenere il riconoscimento giuridico, di mettere in rete e rappresentare un punto di riferimento dei tanti Collaboratori dei DS.

Sono state presentati i risultati di alcune indagini interne condotte dall’ Associazione e attraverso un’analisi di alcuni documenti sono stati messi in luce i tratti identitari di questa figura e la funzione di leadership educativa, il cui ruolo è difficilmente inscrivibile all’interno di una chiara job description.

Le indicazioni presentate hanno sollecitano progetti e piste future di ricerca educativa che andrebbero ulteriormente valorizzati.

Scuola, primo atto una sanatoria per le maestre diplomate

da la Repubblica

Scuola, primo atto una sanatoria per le maestre diplomate

La misura riguarda circa 50mila insegnanti che non hanno vinto il concorso

Corrado Zunino

In arrivo il decreto del neoministro Bussetti Che intanto studia come aprire una corsia preferenziale per i docenti di religione

roma

Il prudentissimo ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sta costruendo in silenzio e insieme agli uffici tecnici del Miur — resteranno nella struttura diversi burocrati d’esperienza — il primo decreto scolastico del Governo Lega- 5Stelle. Sarà un atto per salvare le 49.199 diplomate magistrali ( sono quasi tutte donne) tolte dal ruolo e dalle graduatorie pre-ruolo da una sentenza del Consiglio di Stato resa pubblica — a sezioni unificate — lo scorso 20 dicembre. Le diplomate magistrali erano entrate in classe nelle ultime tre stagioni grazie a ricorsi vinti ai Tar e con sette sentenze singole di Consiglio di Stato. L’ultima, però, ha detto in modo chiaro che con i ricorsi non si può saltare l’ostacolo di un concorso.

Ecco, la Plenaria ha rispedito indietro le maestre diplomate e loro — 5.665 sono già in cattedra, tra l’altro — hanno minacciato scioperi della fame. L’ 80 per cento è stato assunto o è in graduatoria nel Nord del Paese, bacino naturale della Lega. In campagna elettorale Mario Pittoni, l’esperto scolastico della Lega, ha promesso soluzioni e adesso assicura: « Non prenderemo provvedimenti che aiutino le diplomate danneggiando altre categorie di precari dell’infanzia e delle elementari » . Non sarà facile, ma la costruzione tecnica è questa: 43.534 maestre diplomate saranno inserite direttamente nelle Graduatorie di concorso. Verranno tolte dalle Graduatorie a esaurimento — dove danno fastidio alle storiche precarie — e spostate in blocco nella classifica dove alloggiano i vincitori dell’ultimo concorso, tutti in attesa che si liberi un posto. Le “ dm” saranno posizionate subito dopo i vincitori naturali. Poiché nella scuola italiana si assume per metà dai bandi e per metà dalle Gae, l’ingresso definitivo delle diplomate sarà velocizzato, soprattutto al Sud. All’interno di questo blocco, secondo lo schema che si sta affinando in queste ore, saranno sistemate anche le laureate in Scienze della formazione primaria ( nuovo ordinamento): sono quattromila. Loro non hanno mai chiesto scorciatoie, solo la certezza di poter partecipare a un bando per l’assunzione, ma la sanatoria sulle “ diplomate” creerebbe un’evidente ingiustizia e, quindi, anche le “laureate in Scienze della formazione” saranno caricate a bordo della nuova sanatoria. Con loro, infine, i cosiddetti “ depennati” dalle Gae: alcune centinaia di precari che non hanno presentato in tempo domanda di inserimento nelle graduatorie. La sistemazione delle diplomate magistrali d’altronde è l’unica certezza che nei primi cinque giorni il ministro Bussetti ha regalato: «Un’urgenza da risolvere», ha detto nel giorno in cui ha preso le consegne da Valeria Fedeli.

La reazione delle storiche Gae ( sono 23 mila) si conosce da mesi, scorrendo le pagine social di riferimento trasformate ormai in un conflitto permanente: « Perché le diplomate magistrali devono essere assunte senza un concorso? Stabilizzate i precari storici».

La creazione di questa nuova graduatoria fittizia, senza livelli di merito, senza orali né scritti da passare, è la prima risposta della Lega all’ ampio bacino dei precari dell’’istruzione che la Buona scuola renziana non ha assorbito o ha respinto. Poi il nuovo ministero passerà alla creazione di percorsi formativi che consentano l’abilitazione di chi oggi è in Terza fascia, quindi alla salvaguardia dei precari con oltre 36 mesi di anzianità — un disegno di legge prevede un’altra corsia preferenziale — e infine ai concorsi su base regionale per fermare gli esodi di docenti dal Sud al Nord. Per stabilizzare i supplenti di scuola, che oggi firmano un contratto a settembre e vengono fermati al giugno successivo, e per aprire il potenziamento dei docenti anche nelle scuole elementari servono nuovi investimenti.

Chiusi gli obblighi elettorali (soprattutto della Lega) utilizzando ogni possibile variante legislativa, il ministro Bussetti, difensore della causa paritaria dai tempi del provveditorato a Milano, è intenzionato a varare un concorso dedicato ai docenti di religione, separato dal bando generale. Su questo fronte non sarà facile ottenere il “ sì” dei Cinque Stelle, che all’Istruzione avranno un sottosegretario.

Graduatorie di Istituto, modello B per scelta scuole dal 7 al 27 giugno. Indicazioni Miur

da Orizzontescuola

Graduatorie di Istituto, modello B per scelta scuole dal 7 al 27 giugno. Indicazioni Miur

di redazione

Il Miur, con il decreto n. 784 dell’11 maggio 2018, ha riaperto le graduatorie di istituto, ai fini della costituzione degli elenchi aggiuntivi alla seconda fascia delle medesime, tramite la cosiddetta prima finestra semestrale, in modo da far inserire l’abilitazione o la specializzazione ai docenti che l’hanno conseguita dopo il 24 giugno 2017 ed entro il 1° febbraio 2018.

Riapertura graduatorie di istituto: nuova finestra per abilitati o specializzati sostegno dopo il 1° febbraio 2018

Nel medesimo decreto l’Amministrazione aveva stabilito che l’eventuale  scelta delle sedi sarebbe avvenuta dal 7 al 27 giugno 2018, data confermata dalla nota n. 26997 del 7 giugno 2018.

Modello B

Il modello di scelta delle sedi da compilare su Istanze Online è il modello B che, come suddetto, andrà inoltrato dal 7 al 27 giugno 2018.

Sul sito internet del Miur, alla pagina dedicata, sono consultabili  i seguenti elenchi:

  • Sedi esprimibili e relativa legenda
  • Elenco scuole slovene
  • Elenco scuole speciali
  • Elenco Istituti omnicomprensivi
  • Elenco scuole con sezioni di Liceo Musicali e/o Coreutico

Scelta sedi docenti non già inseriti in graduatoria

Gli aspiranti, non precedentemente iscritti nelle graduatorie di istituto, scelgono le istituzioni scolastiche della medesima provincia della Scuola alla quale è stato inoltrato il modello di domanda A3.

Scelta sedi docenti già inseriti in graduatoria

Gli insegnanti, già presenti per altri insegnamenti nelle graduatorie di I, II, e III fascia, che chiedono l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, possono sostituire, nella stessa provincia di iscrizione, una o più scuole già espresse all’atto della domanda di inserimento/aggiornamento.

Le nuove scuole si possono richiedere soltanto per i nuovi insegnamenti, per i quali si chiede l’inserimento nell’elenco aggiuntivo relativo alla finestra del 1° febbraio 2018, mentre non è consentito cambiare sedi qualora nelle stesse tali insegnamenti risultino già impartiti .

Nella nota si evidenzia, infine, che in caso di sostituzione di sedi, l’aspirante sarà presente nella nuova scuola prescelta solo relativamente agli insegnamenti per i quali si chiede l’inserimento in II fascia aggiuntiva e per i quali ha presentato il modello A3. Di conseguenza l’interessato non sarà presente anche per gli eventuali altri insegnamenti per i quali era precedentemente iscritto nelle sedi sostituite o per i quali risulta iscritto in altra fascia delle graduatorie di istituto di diverse scuole.

Scelta sede facoltativa

Non sono obbligati a presentare il modello B i docenti già inseriti che intendano confermare tutte le istituzioni scolastiche espresse negli anni scolastici precedenti.

nota

Maturità 2018: prima e seconda prova, modalità e tempistica somministrazioni. Prove ministeriali

da Orizzontescuola

Maturità 2018: prima e seconda prova, modalità e tempistica somministrazioni. Prove ministeriali

di Giovanna Onnis

L’Esame di Stato comprende tre prove scritte e, di queste, le prime due sono predisposte dal MIUR e la terza dalla commissione d’esame.

Il calendario delle prove è fissato nell’OM n.350/2018 a livello nazionale per tutti gli istituti di istruzione secondaria II grado e le date di svolgimento sono stabilite nel seguente modo:

  • Prima prova scritta: mercoledì 20 giugno 2018, ore 8.30; (durata massima: sei ore)
  • Seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica: giovedì 21 giugno 2018, ore 8.30.

La seconda prova si svolge in un’unica giornata. La durata complessiva è di sei ore, salva diversa specifica previsione fornita contestualmente all’indicazione della prova.

Nei licei artistici la durata massima della prova è tre giorni, per sei ore al giorno, con esclusione del sabato.

Nei licei musicali e coreutici la prima parte della prova ha la durata di un giorno per massimo sei ore. La seconda parte nei licei musicali si svolge il giorno successivo e consiste nella prova di strumento, della durata massima di venti minuti per candidato. Nei licei coreutici la seconda parte si svolge il giorno successivo e consiste nella esibizione individuale della durata massima di dieci minuti per candidato.

La sequenza delle operazioni è programmata dal Presidente.

Terza prova scritta: lunedì 25 giugno 2018, ore 8.30.

Ogni commissione, in relazione alla natura e alla complessità della prova, determina anche la sua durata massima.

Se la struttura e il testo della terza prova vengono definiti dalla commissione d’esame in coerenza con quanto attestato nel documento del 15 maggio predisposto dal Consiglio di classe, la prima e seconda prova sono predisposte a livello ministeriale.

I plichi contenenti i testi della prima e della seconda prova scritta degli esami di Stato, vengono inviati alle scuole per via telematica, in sintonia con quanto stabilisce l’art.33 comma 2 dell’OM n.350/2018:

L’invio delle prove scritte avverrà attraverso il “plico telematico”, contenente i testi della prima e della seconda prova scritta (nonché, ove prevista, della quarta prova scritta). Ciascuna sede di esame diviene destinataria del “plico telematico”, documento digitale, protetto con procedimenti di cifratura, e, a tal fine, il dirigente scolastico deve garantire la dotazione tecnica indispensabile e, almeno, un “referente di sede”

PRIMA PROVA SCRITTA

La prima prova scritta riguarda la disciplina “Italiano” e risulta la stessa per tutti gli indirizzi di istruzione secondaria II grado.

La finalità della prova è quella di accertare la padronanza della  lingua  italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività.

Le modalità di svolgimento della prima prova scritta sono disciplinate dal DM n.139 del 23 aprile 2003 dove, nell’art.1, si stabilisce quanto segue:

Il candidato deve realizzare, a propria scelta, uno dei seguenti tipi di elaborati proposti dal Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca:
a) analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia, corredato da indicazioni che orientino nella comprensione, nella interpretazione di insieme del passo e nella sua contestualizzazione;
b) sviluppo di un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti all’interno di grandi ambiti di riferimento storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico. L’argomento può essere svolto in una forma scelta dal candidato tra i modelli di scrittura del saggio breve e dell’articolo di giornale;
c) sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell’ultimo anno di corso;
d) trattazione di un tema su un argomento di ordine generale, attinto al corrente dibattito culturale, per il quale possono essere fornite indicazioni di svolgimento.

Nella produzione dell’elaborato il candidato deve dimostrare:
a) correttezza e proprietà nell’uso della lingua;
b) possesso di adeguate conoscenze relative sia all’argomento scelto che al quadro di riferimento generale in cui esso si inserisce;
c) attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente, che sia anche espressione di personali convincimenti
.”

SECONDA PROVA SCRITTA

La seconda prova scritta risulta diversificata per i diversi indirizzi di istruzione secondaria II grado.

Le modalità di svolgimento della seconda prova sono stabilite dal DM n.10 del 29 gennaio 2015 dove, dall’art.2 all’art.11, vengono indicate le tipologie di tale prova scritta per i diversi indirizzi di studio.

Come chiarisce l’art.18 comma 2 dell’Ordinanza ministeriale n.350/2018, che fa esplicito riferimento a succitato Decreto ministeriale, la seconda prova scritta, che può essere anche grafica o scrittografica, compositivo/esecutiva/musicale e coreutica, ha lo scopo di accertare il possesso delle conoscenze, abilità e competenze specifiche acquisite dal candidato nell’ultimo anno del corso di studio frequentato e verte su una delle materie caratterizzanti il corso di studio, di cui alle tabelle A, B, C, allegate al decreto citato, tenuto conto degli indirizzi, articolazioni ed opzioni in cui sia eventualmente strutturato.

Per l’anno scolastico 2017-18 le materie oggetto della seconda prova scritta negli esami di Stato conclusivi dei corsi ordinari e sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado sono state individuate con il DM n.53 del 31 gennaio 2018, come abbiamo tempestivamente segnalato in questo articolo

Negli istituti tecnici e professionali, nei licei artistici e nei licei musicali e coreutici, in cui la seconda prova scritta può essere anche grafica/scrittografica o compositiva/esecutiva musicale e coreutica, le modalità di svolgimento della prova, come sottolinea la stessa Ordinanza ministeriale nell’art.18 comma 4, devono tener conto della dimensione tecnico-pratica e laboratoriale.

Tutti i candidati all’esame di Stato, a livello nazionale, devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere la seconda prova scritta con le stesse modalità e con l’utilizzo della medesima strumentazione, con la finalità di fornire a tutti le stesse opportunità. In base a questo fondamentale principio l’OM n.350/2018 nei commi 7 e 8 del citato art.18 stabilisce le seguenti importanti regole:

“Negli istituti che metteranno a disposizione delle commissioni e dei candidati i materiali e le necessarie attrezzature informatiche e laboratoriali (con esclusione di internet), sarà possibile effettuare la prova progettuale (per esempio, di Progettazione, costruzioni e impianti e di analoghe discipline) avvalendosi del CAD. È opportuno che tutti i candidati afferenti agli indirizzi di studio interessati eseguano la prova secondo le medesime modalità operative.

Ai fini dello svolgimento della seconda prova scritta è consentito l’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche elencate in allegato alla Nota MIUR 5641 del 30/3/2018. Per consentire alla commissione d’esame il controllo dei dispositivi in uso, i candidati che intendono avvalersi della calcolatrice devono consegnarla alla commissione in occasione dello svolgimento della prima prova scritta”

Tutte le istituzioni scolastiche sede di esame devono, quindi, attenersi a queste precise disposizioni a tutela degli studenti che hanno il diritto di poter usufruire delle stesse opportunità, senza determinare, quindi, disparità tra una sede ed un’altra.

Diplomati magistrale. Miur: ancora nessuna decisione definitiva

da Orizzontescuola

Diplomati magistrale. Miur: ancora nessuna decisione definitiva

di redazione

La situazione dei diplomati magistrali è una delle priorità all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. Così precisa il Miur con un comunicato stampa

Diplomati magistrale: non c’è ancora la soluzione

“In questi giorni il Ministro sta verificando le possibili soluzioni – prosegue il comunicato – che tengano conto delle attese dei diversi portatori di interesse”.

Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa. Risultano quindi premature le ipotesi che circolano in queste ore sulla stampa” conclude il Ministero.

Il riferimento è alle anticipazioni di Repubblica e del Messaggero, che hanno parlato di una graduatoria solo per diplomati magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria, quella “terza gamba” di ispirazione leghista. Ma – ha sottolineato Zunino su Repubblica – l’accesso al ruolo avverrebbe senza concorso, e questo ha scatenato immediatamente delle polemiche.

Il Sen. Pittoni (Lega) ha così commentato “Noi avevamo chiesto all’ex ministra Valeria Fedeli un decreto di urgenza per sanare questa situazione – spiega l’esponente della Lega Marco Pittoni, responsabile Istruzione per il Carroccio – ma lei ha scelto di non procedere ed ora siamo fuori tempo massimo ed è tutto più complicato“.

Probabilmente l’atto di indirizzo del Ministro appena insediato potrà fare luce sulle reali intenzioni del Ministero.

Dirigenti scolastici, nuove funzioni SIDI per verificare diritto a pensione restituito dall’Inps

da Orizzontescuola

Dirigenti scolastici, nuove funzioni SIDI per verificare diritto a pensione restituito dall’Inps

di redazione

Il Miur, con nota n. 1168 del 4 giugno 2018, ha comunicato la disponibilità di nuove funzioni SIDI per gli UUSSRR,  per interrogare il diritto a pensione restituito da INPS per i Dirigenti Scolastici.

Nuova funzione

Il percorso SIDI per raggiungere la funzione è il seguente:  Fascicolo Personale Scuola->Comunicazione servizi INPS ->Interrogare diritto a pensione

Nei giorni successivi alla ricezione dei file INPS i dati saranno resi disponibili in SIDI attraverso apposite funzioni di interrogazione.

Laddove accertato il diritto a pensione, gli uffici regionali possono procedere con le consuete funzioni SIDI per l’inserimento della relativa cessazione:

  • al percorso Personale Amministrativo e Dirigenti Scolastici ‐> Gestione Cessazione dal Servizio.

Invio dati all’Inps

Nella nota, il Miur comunica che sono, inoltre, disponibili le funzioni che consentono di inviare all’Inps le informazioni necessarie per l’accertamento del diritto a pensione, relative ai Dirigenti Scolastici.

nota Miur

Organici ATA 2018/19, funzioni acquisizione dati disponibile dal 6 al 14 giugno

da Orizzontescuola

Organici ATA 2018/19, funzioni acquisizione dati disponibile dal 6 al 14 giugno

di redazione

Nei giorni scorsi, abbiamo riferito sull’informativa ai sindacati sugli organici del personale ATA per l’a.s. 2018/19, relativamente ai quali vi sarà un taglio di 500 posti.

 Organici ATA: tagli in Sicilia, Campania, Puglia, Calabria. In 7 anni 3.667 posti in meno. Tutti i numeri

Acquisizione dati

Le scuole, intanto, come comunicato dal Miur, possono procedere all’acquisizione e visualizzazione dei dati sul SIDI.

Le funzioni di acquisizione e visualizzazione dei dati di organico di diritto del personale ATA saranno disponibili, per le istituzioni scolastiche, dal 6 al 14 giugno 2018.

Per gli uffici territoriali, invece, le suddette funzioni saranno disponibili dal 15 al 25 giugno 2018.

Concorso riservato per docenti di religione, 4 mila posti liberi. Si lavora al Ministero

da Orizzontescuola

Concorso riservato per docenti di religione, 4 mila posti liberi. Si lavora al Ministero

di redazione

La notizia è apparsa sul notiziario ANSA, anche se non viene indicata con precisione la fonte e l’origine. In modo generico vengono indicate “fonti leghiste” che vorrebbero a breve bandire un concorso per docenti di religione cattolica.

E’ un’idea alla quale stiamo lavorando – dicono fonti della Lega, come riporta l’ANSA – e che porteremo sicuramente avanti. Il concorso ordinario metterebbe in difficoltà molti dei docenti di religione che hanno un’età non più giovanissima. Noi riteniamo debba contare di più l’esperienza e che questi docenti vadano stabilizzati. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti condivide pienamente l’idea di un concorso riservato per i docenti di religione“.

L’idea di un concorso per i docenti di religione non è nuova, i posti vacanti ci sono ed è possibile coprirli.

La novità sta nel fatto che, mentre il Ministero guidato dalla Fedeli era fermo su una posizione precisa che voleva un concorso ordinario, le “fonti leghiste” hanno riferito all’ANSA che il dicastero adesso si è aperto verso l’idea di un concorso riservato a quanti hanno già lavorato come precari.

I posti a disposizione dovrebbero essere circa 4 mila.

Niente più telefoni cellulari nelle scuole francesi, l’Italia è divisa

da La Tecnica della Scuola

Niente più telefoni cellulari nelle scuole francesi, l’Italia è divisa

Saluto e Ringraziamento del Ministro

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali
Al Personale dell’Amministrazione centrale e periferica
Ai Dirigenti scolastici
Ai Docenti
Al Personale educativo
Al Personale ATA
Agli studenti
Alle famiglie
Alle organizzazioni sindacali

Saluto e Ringraziamento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, in occasione della conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 e dell’inizio degli Esami di Stato

Carissimi, mi rivolgo a tutti voi, ora che l’anno scolastico volge al termine, con un messaggio di saluto e gratitudine. Voglio ringraziare tutti, proprio tutti, coloro che operano nel mondo della scuola per il lavoro portato avanti con dedizione e senso di responsabilità. Un lavoro sempre rivolto alla formazione dei ragazzi. Per molti di voi, cari studenti e care studentesse, è arrivato il tempo della pausa e del meritato riposo, dopo un anno ricco di esperienze e impegni. Per altri stanno per iniziare gli Esami di Stato: “in bocca al lupo” sia a chi conclude il percorso della scuola secondaria di primo grado, sia ai “maturandi”. So bene che vivete il momento degli Esami con un po’ di ansia e di attesa. Un pizzico di tensione – nella giusta misura – aiuta a reagire positivamente alle sfide. Sono con voi, al vostro fianco, e vi auguro di riuscire a dare il meglio di voi stessi.
Da pochi giorni ho assunto la carica di Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Intendo svolgere questo ruolo mettendo al servizio del Paese l’esperienza di una persona che ha sviluppato il suo percorso professionale tutto all’interno del mondo dell’istruzione. Desidero ascoltare con cura e attenzione tutte le componenti della scuola, per affrontare il lavoro insieme, nel rispetto dei ruoli.
Che la scuola sia per tutti una finestra sul mondo.

Marco Bussetti