In crescita gli studenti disabili, ma finiti gli studi “scompaiono”

Redattore Sociale del 19-06-2018

In crescita gli studenti disabili, ma finiti gli studi “scompaiono”

L’analisi di Stefano Versari, dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, alla terza Conferenza per l’inclusione lavorativa delle persone disabili. “Grande attenzione sociale e investimento economico per la scuola che si riduce quando si affacciano al lavoro”.

BOLOGNA. Sono 16.544 gli studenti con disabilità certificata iscritti nelle scuole statali dell’Emilia-Romagna nell’anno 2016-2017 (erano 13.098 nel 2012-2013), pari al 3% del totale (548.859 studenti). I docenti di sostegno sono 8.663 (il rapporto studenti-insegnanti è di 1,9 studenti per ogni docente). “C’è una grande attenzione sociale e un notevole investimento economico per il percorso scolastico degli alunni con disabilità”, ha spiegato Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, intervenendo alla terza Conferenza regionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità in corso a Bologna.
Versari ha calcolato che si spendono circa 450 milioni di euro per l’inclusione scolastica, di cui 360 milioni il sostegno. “Un impegno che crolla una volta terminato il percorso scolastico – ha proseguito – Finiti gli studi, questi ragazzi scompaiono, spesso sono confinati a casa con ridotte opportunità di inserimento sociale”. Basta pensare che solo il 10% dei ragazzi con sindrome dello spettro autistico con più di 20 anni lavora cos’ come il 31,4% di quelli con sindrome di Down over24. “Per l’85% delle persone con disabilità, la fonte di reddito principale è la pensione”.

Come intervenire? “Dato che l’investimento per il percorso scolastico è alto, possiamo pensare a come preparare questi ragazzi per il lavoro – ha spiegato Versari – Ad esempio con i test utilizzati dai docenti dei Centri territoriali di supporto per capire quali competenze o abilità di vita possono sviluppare gli studenti con autismo o ritardo mentale”. Altra grande opportunità, secondo Versari, è l’alternanza scuola-lavoro, “ma serve un collegamento con il mondo del lavoro che consenta di veicolare le competenze acquisite dai ragazzi”. (lp)

Maturità al via domani per 500mila studenti

da Il Sole 24 Ore

Maturità al via domani per 500mila studenti

di Claudio Tucci

Mancano poche ore all’inizio dell’esame di Stato con cui oltre 500mila studenti concluderanno le scuole superiori. Alle 8,30 di domani, 20 giugno, infatti i ragazzi dovranno affrontare la prima prova scritta di italiano, che potrà durare al massimo 6 ore; il giorno seguente, giovedì, è in calendario la seconda prova, la cui durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario per lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30. Il tasso di ammissione dei ragazzi è stato di circa il 96%.

Prove simili a quelle già svolte nel corso degli anni
«Anche se l’esame è unico ed irripetibile – spiega il presidente dell’Anp, l’Associazione nazionale dei dirigenti della scuola, Antonello Giannelli – è importante tener presente che somiglia molto alle prove svolte nel corso degli anni scolastici: questo pensiero dovrebbe aiutare a mantenere la calma e a non farsi assalire da timori infondati». Il primo consiglio è ricordare, afferma Giannelli, che la Commissione di esame ha il solo scopo di valutare ogni candidato al meglio. I ragazzi devono esprimere liberamente i propri punti di vista con le loro argomentazioni sia nelle prove scritte, sia nell’orale, senza temere il giudizio dei commissari. La capacità di sviluppare il pensiero critico, infatti, è uno degli obiettivi della scuola ed il parere personale, se ben argomentato, sarà apprezzato e positivamente valutato dalla Commissione. Il secondo consiglio è di sforzarsi di mantenere la concentrazione. Medici ed esperti consigliano di dormire almeno 7/8 ore a notte, mangiare cibi ricchi di omega 3 (pesce, frutta secca, verdure), interrompere lo studio almeno 48 ore prima delle prove. È provato, infatti, che i comportamenti e gli stili di vita corretti aumentano le capacità di attenzione, memoria, giudizio e la creatività.

Consiglio per i genitori: niente ansie aggiuntive
Il terzo consiglio è di prendere tutto il tempo necessario per svolgere le prove scritte. Il quarto consiglio è di programmare un ripasso prima del colloquio, simulando l’esposizione della tesina, così da risultare più sicuri davanti alla Commissione, ricordando che, essendo impossibile essere esaustivi, è meglio puntare su una sintesi ragionata che parta da una visione di insieme per poi entrare nei dettagli. Un consiglio, infine, anche ai genitori: nelle ore che precedono le prove d’esame è opportuno evitare ai ragazzi ulteriore stress ed emozioni negative che andrebbero ad aggiungersi al fisiologico stress da esame, diminuendo le capacità di concentrazione e la prestazione complessiva.

Così si arriva a «100 e lode»

da Il Sole 24 Ore

Così si arriva a «100 e lode»

di Laura Virli

Il 3 maggio scorso l’ex ministra Valeria Fedeli ha scelto le tracce della prima e della seconda prova scritta della maturità 2018, che partirà domani. Ma entriamo nel dettaglio di quanto contenuto nella consueta ordinanza ministeriale che non evidenzia alcuna novità tranne qualche precisazione riguardo all’uso della calcolatrice, che peraltro rimanda a una specifica nota, la n. 5641 del 30/3/2018.

Durante l’esame il candidato deve affrontare, come è noto, tre prove scritte e un colloquio.

Le prove scritte
La prima prova è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività. La durata della prova è di sei ore.
La seconda prova, volta ad accertare le conoscenze specifiche del candidato, ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio. La durata della prova è variabile a seconda dell’indirizzo di studi (di norma da sei a otto ore). In alcune scuole (ad es. licei artistici) può articolarsi anche in più giorni.
La terza prova, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le capacità del candidato di utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso. La commissione ha l’obbligo di predisporre la terza prova utilizzando le indicazioni riportate a tal proposito dal consiglio di classe nel documento del 15 maggio (documento elaborato dal consiglio di classe entro il 15 maggio, contenente per la commissione d’esame riguardo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso). La durata della terza prova è definita dalla commissione.

Il punteggio dell’esame
La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle tre prove scritte. Il voto per ciascuna prova scritta va da 1 a 15. La prova sufficiente vale 10 punti.
Il voto per il colloquio va da 1 a 30, la sufficienza vale 20 punti.
Il punteggio minimo per superare l’esame è di 60/100. Il punteggio massimo è pari a 100.
La commissione ha la possibilità di integrare il punteggio con un «bonus» e di assegnare la lode.

Il bonus e la lode
La commissione, in base a criteri oggettivi che stabilirà in sede di riunione preliminare, può assegnare un punteggio aggiuntivo fino a 5 punti ai candidati in possesso di almeno 15 punti di credito scolastico e 70 tra prove scritte e colloquio orale.
Agli studenti che ottengono 100 punti senza bonus (25 punti di credito, 45 alle prove scritte, 30 al colloquio), potrà essere conferita la lode, ma solo se in possesso di alcuni prerequisiti di ammissione agli esami, ossia aver ottenuto, nell’ultimo triennio, almeno “8” nel comportamento e in tutte le discipline all’unanimità dei componenti del consiglio di classe.

Al via il «summer camp» per le nuove professioni digitali

da Il Sole 24 Ore

Al via il «summer camp» per le nuove professioni digitali 

Al via a Roma l“Immersive Summer Camp”. È partita ieri e andrà avanti fino al 24 giugno la “palestra dell’innovazione” lanciata da Tim in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale per orientare gli studenti verso i nuovi scenari lavorativi. Un percorso, che valorizza la collaborazione tra il mondo delle aziende, della scuola e del non profit, per trasformare i più giovani in protagonisti attivi del cambiamento e della trasformazione digitale del nostro paese.

L’iniziativa
Si inserisce nell’ambito del programma di Alternanza Scuola-Lavoro che Tim ha promosso in 24 scuole di 10 città italiane e che ha portato alla formazione di oltre 600 studenti delle IV classi sui temi delle digital skills. I 18 migliori studenti provengono da sei scuole romane, tra istituti Tecnici e Licei, che dopo essersi distinti per innovatività e competenze, hanno ricevuto in premio la possibilità di partecipare all’Immersive Summer Camp. Gli altri due studenti provengono dalle zone colpite dal sisma. In particolare, Tim propone in particolare due tematiche su cui confrontarsi:
•la Digital Transformation a scuola ;
•lo Storytelling e Digital Transformation per raccontare i cambiamenti.
Nelle professioni, nuove e tradizionali, la componente digitale pesa sempre di più, come sottolinea il quarto rapporto dell’Osservatorio sulle competenze digitali 2018 dove si evidenzia che «non basta più guardare al gap di specialisti Ict, ora bisogna anche guardare alla capacità di rispondere alla crescente domanda di abilità (skill) digitali nelle professioni tradizionali».

I temi chiave
Seguiti da esperti Tim e dai formatori della Fondazione Mondo Digitale, i 20 studenti lavoreranno sui temi chiave della Digital Transformation: dalla realtà virtuale per aumentare l’esperienza del cliente, agli strumenti per connettere in rete oggetti, ambienti e persone. Durante la settimana i ragazzi avranno anche la possibilità di allenare le soft skills più richieste dai modelli lavorativi del futuro: impareranno a costruire efficaci team di lavoro, scenari condivisi e a migliorare le loro capacità critiche e di problem solving. Alla fine del percorso metteranno in campo le competenze e gli strumenti acquisiti per ideare e prototipare il loro primo progetto di innovazione e trasformazione digitale.

Pensioni quota 100 e quota 41, quali vantaggi e quali penalizzazioni

da Orizzontescuola

Pensioni quota 100 e quota 41, quali vantaggi e quali penalizzazioni

di redazione

Impazza il dibattito sulle riforme proposte dal nuovo Governo relativamente alle pensioni ed in particolare su “Quota 100” e “Quota 41” per le quali ci sarebbero dei pro, ma anche dei contro. Vediamo quali sono.

Quota 41

Si tratta della proposta che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi (e a non più di due o tre anni di contributi figurativi), indipendentemente dall’età anagrafica.

Sulla proposta è intervenuto Matteo Salvini, segretario della Lega, che ha così dichiarato  “41 anni di anzianità contributiva credo siano sufficienti“ per andare in pensione. Ed assicura che si tratta di una riforma che potrebbe vedere la luce già prima dell’autunno.

Penalizzazioni fino al 10%

Il costo per uscire dal lavoro con 41 anni di contributi, però, potrebbe non essere conveniente per tutti. La causa consiste nel fatto che si applicherebbero delle penalizzazioni in quanto la norma modificherebbe solo la valorizzazione dei versamenti effettuati dopo il 1996 e fino al 2012 per chi ha più di 18 anni di contratto prima della riforma Dini.

Le penalizzazioni potrebbero arrivare anche al 9/10% dell’assegno pensionistico del lavoratore ddi 64 anni e 20 di contributi.

Quota 100

Come abbiamo più volto avuto modo di ribadire, la quota 100 consiste nella possibilità per il lavoratore di andare in pensione con la somma dell’età anagrafica e pensionistica pari a 100.

Penalizzazioni

Anche in questo caso, come già anticipato dalla nostra redazione, il lavoratore in pensione può incappapre in penalizzazioni dell’assegno. In aiuto, in questo caso, è giunto il Corriere che ha calcolato le perdite negli assegni in base all’età del lavoratore.

Lavoratore di 20 anni

La perdita potrebbe essere di circa 210 euro, con un anticipo pensionistico di 5 anni. Dagli attuali 1.289 euro con quota 100 prenderà 1.089 euro

Lavoratore di 30 anni

Dagli attuali 1.305 euro, 1.205 nel caso delle donne con quota 100 entrambi prenderanno 1.112 euro.

Lavoratore di 40 anni

In questo caso l’anticipo potrebbe essere di tre anni e sette mesi, ma da 1.308 euro di assegno passerebbe a 1.255 euro

Lavoratore di 50 anni

Anticipo di due anni e nove mesi, assegno da 1.469 euro si passerebbe a 1.349 euro.

Lavoratore di 60 anni

Infine per i sessantenni l’anticipo sarebbe di un anno e undici mesi con un assegno che passerebbe da 1.627 euro a 1.577 euro.

Assegnazioni provvisorie e chiamata diretta, sindacati sollecitano Miur, urge incontro

da Orizzontescuola

Assegnazioni provvisorie e chiamata diretta, sindacati sollecitano Miur, urge incontro

di redazione

La lettera inviata da FLCGIL, CISl e UIL alla Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per riavviare la trattativa riguardante sia la mobilità annuale che le modalità di assegnazione da ambito a scuola dei docenti titolari su ambito territoriale.

Oggetto: mobilità annuale

Le scriventi OO.SS. rilevano come, in tema di mobilità del personale docente per l’anno scolastico 2018/2019, concluso lo specifico CCNI (trasferimenti) del 7 marzo 2018, il personale sia ancora in attesa di conoscere le regole con cui potersi muovere, sui posti di organico di fatto.
Ad avviso delle scriventi organizzazioni sindacali è necessario ed urgente riavviare la trattativa, oggi bloccata, su tutti gli aspetti della mobilità annuale: utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e mobilità da ambito a scuola.
Pertanto, le scriventi OO.SS chiedono di avviare la trattativa nel più breve tempo possibile in modo da trovare le necessarie soluzioni per un avvio dell’anno scolastico senza problemi.

In attesa di riscontro porgono distinti saluti.

Concorso dirigente scolastico, il 5 luglio candidati sapranno dove svolgeranno la prova

da Orizzontescuola

Concorso dirigente scolastico, il 5 luglio candidati sapranno dove svolgeranno la prova

di Elisabetta Tonni

Il Miur ha spedito agli Uffici scolastici regionali le indicazioni relative allo svolgimento della prova preselettiva del del Corso-concorso nazionale, per titoli ed esami per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Le indicazioni sono contenute nella nota con prot. n. 27719.13-06-2018

Preselettiva il 23 luglio, formazione personale Uffici scolastici il 27 e 28 giugno

La prova si terrà in contemporanea su tutto il territorio nazionale il 23 luglio 2018 a partire dalle ore 10.00. Il personale degli Uffici scolastici regionali e relative articolazioni territoriali potrà seguire incontri formativi e informativi predisposti nelle giornate del 27 e 28 giugno dalla Direzione generale del Ministero per le risorse umane e finanziarie. In questi corsi verranno fornite informazioni relative alle attività informatiche e procedurali connesse al concorso. Il personale potrà essere impiegato per la formazione di secondo livello, cioè quella destinata ai responsabili tecnici d’aula delle istituzioni scolastiche.

Dove si svolgeranno le prove

Entro il 6 luglio sul sito del Ministero sarà pubblicato l’elenco delle sedi con relativi indirizzi a cui sono abbinati i candidati iscritti al concorso. L’assegnazione della sede avverrà rispettando la regione di residenza del candidato. L’elenco dei nominativi sarà in ordine alfabetico. Nella home page del Ministero saranno presenti i link ai siti web istituzionali degli  Uffici scolastici ove saranno pubblicate l’istituzione scolastica e l’aula di destinazione di ciascun candidato.

I compiti degli uffici scolastici regionali

Gli elenchi sopra indicati saranno pubblicati entro il 5 luglio, sui rispettivi siti regionali proprio per rispettare la pubblicazione contemporanea a livello nazionale per il giorno successivo, 6 luglio. Per questo motivo, entro il 28 giugno, gli Uffici scolastici dovranno comunicare alla Direzione generali, utilizzano l’indirizzo e-mail dgper.ufficio2@istruzione.it, i link alle sezioni dei rispettivi siti web istituzionali in cui saranno pubblicati gli elenchi contenenti gli abbinamenti candidati/aule.

La definizione degli abbinamenti candidati/aule avverrà su un’apposita piattaforma messa a disposizione da Cineca come da istruzioni contenute nell’ALLEGATO 1. Il Miur invita a verificare con le scuole l’effettiva disponibilità delle aule e delle postazioni per il giorno della prova e a verificare che l’indirizzo dell’aula riportato in piattaforma sia corretto.

Le istruzioni tecniche dell’applicazione indirizzate ai responsabili d’aula saranno rese disponibili sul portale https://concorsodirigentiscolastici.miur.it .

La nota Miur del 13 giugno 2018

Concorso a dirigente scolastico, tutto sulla prova preselettiva: dove? Quante domande? Contenuti e punteggi

da Orizzontescuola

Concorso a dirigente scolastico, tutto sulla prova preselettiva: dove? Quante domande? Contenuti e punteggi

di Nino Sabella

Il corso-concorso per dirigente scolastico, bandito il 24 novembre 2017, prevede un’eventuale prova preselettiva qualora il numero di candidati sia superiore a tre volte quello dei posti disponibili.

Considerato che i posti banditi sono 2425, la prova preselettiva si svolgerà, se il numero di candidati sarà superiore a 7275.

Sedi e Modalità di svolgimento della prova

La prova si svolge nelle sedi individuate dall’USR competente per territorio, articolandosi anche in più sessioni, in base al numero di aspiranti dirigenti che hanno presentato domanda di partecipazione.

Sarà il Miur a pubblicare l’elenco delle sedi della prova preselettiva con l’indicazione della destinazione dei candidati, distribuiti, ove possibile, per esigenze organizzative, nella regione di residenza in ordine alfabetico.

I candidati, dunque, in linea generale, svolgono la prova nella regione di residenza.

L’elenco è comunicato almeno 15 giorni prima della data di avvio della prova.

I candidati, che risiedono o sono stabilmente domiciliati all’estero, sostengono la prova nella regione Lazio.

La prova si svolge al computer.

I candidati accedono alla postazione informatica assegnatagli, tramite un codice di identificazione personale, che sarà fornito il giorno della prova.

Struttura, Durata e Contenuti della Prova

La prova consiste in 100 quesiti a risposta multipla, estratti da una banca dati di 4000 quesiti, che sarà pubblicata dal Miur almeno 20 giorni prima della medesima.

La prova ha una durata di cento minuti, allo scadere dei quali il sistema acquisisce definitivamente le risposte del candidato. Sino all’acquisizione definitiva, è possibile correggere le risposte già date.

Ciascuno dei 100 quesiti ha quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta.

L’ordine dei quesiti somministrati sarà diverso per ciascun candidato.

Queste, così come riportate nel bando, le tematiche oggetto dei quesiti:

  • normativa riferita al sistema educativo di istruzione e formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;
  • modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;
  • processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;
  • organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica;
  • organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;
  • valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;
  • elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica amministrazione e in danno di minorenni;
  • contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;
  • sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea.

Punteggio

Il punteggio massimo conseguibile è di 100 punti: 1 punto per ciascuna risposta esatta.

Alla risposta non data è attributo un punteggio pari a zero, mentre nel caso di risposta errata bisogna sottrarre 0,3 punti.

Il punteggio è reso noto ai candidati al termine della prova medesima.

Il punteggio conseguito nella prova non concorre alla formazione del punteggio finale nella graduatoria di merito del concorso per accedere al corso di formazione e tirocinio.

Ammessi alla prova scritta

Sono ammessi alla prova scritta, in base al punteggio conseguito, un numero pari a 8.700 candidati ai sensi dell’art. 8, comma 2, del Regolamento, secondo cui sono ammessi alla prova scritta un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti disponibili per il corso di formazione (cui accedono un numero di candidati pari ai posti disponibili più il 20%).

Sono, inoltre, ammessi tutti i candidati che abbiano conseguito un punteggio pari a quello del candidato collocato nell’ultima posizione utile.

Tempistica

Il calendario dell’eventuale prova preselettiva sarà pubblicato con apposito Avviso nella Gazzetta Ufficiale 4ª Serie speciale, Concorsi ed esami, del 27 febbraio 2018.

Nello stesso Avviso si darà comunicazione sulla pubblicazione della banca dati da cui estrarre i quesiti della prova.

Documenti da presentare

Il giorno della prova i candidati devono presentarsi, nelle sedi assegnate, muniti di un valido documento di riconoscimento, del codice fiscale e della ricevuta di versamento attestante il pagamento dei diritti di segreteria pari a 10,00 (dieci) euro.

I candidati assenti il giorno della prova sono esclusi dal corso-concorso, sebbene la mancata presenza sia giustificata.

Qualora, per sopraggiunte cause di forza maggiore, non sia possibile svolgere una o più sessioni della prova preselettiva nelle giornate programmate, la medesima viene rinviata con conseguente comunicazione, anche in forma orale, ai candidati presenti.

Materiali e strumenti vietati

Durante lo svolgimento della prova, i candidati non possono avere con sé carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, telefoni cellulari e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né possono comunicare tra loro.

In caso di violazione delle succitate disposizioni è prevista l’esclusione immediata dal corso-concorso.

Il bando

Stipendi supplenti: esigibilità martedì 19 giugno 2018

da La Tecnica della Scuola

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Cari genitori, ecco le 5 regole per un dialogo costruttivo con i docenti

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Concorso Dirigenti scolastici: indicazioni per lo svolgimento della prova preselettiva

da La Tecnica della Scuola

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Decreto Ministeriale 19 giugno 2018, n. 506

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Nota 20 giugno 2018, AOODGPER 28670

OGGETTO: D.M. n. 506 del 19 giugno 2018. Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 e prorogate fino all’a.s. 2018/19 ai sensi della Legge 25 febbraio 2016 n. 21 – Operazioni di carattere annuale.

Si inoltra, per l’immediata affissione all’albo dei rispettivi Uffici di competenza, il D.M. n. 506 del 19 giugno 2018, concernente l’aggiornamento delle graduatorie di cui all’oggetto.
Il Decreto disciplina, con effetto dall’a.s. 2018/19, le consuete operazioni annuali di:
– scioglimento della riserva da parte degli aspiranti già inclusi con riserva perché in attesa di conseguire il titolo abilitante e che conseguono l’abilitazione entro il termine del 9 luglio 2018;
– aggiornamento degli elenchi per effetto dell’acquisizione dei titoli di specializzazione per il sostegno o dei metodi didattici differenziati entro la medesima data da parte di aspiranti già inclusi in graduatoria;
– presentazione dei titoli di riserva acquisiti entro la stessa data per usufruire dei benefici di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68 e successive modificazioni ed integrazioni, in applicazione del comma 2 quater dell’art. 14 del decreto legge 29 dicembre 2011 n. 216 convertito in legge 24 febbraio 2012 n. 14.
Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente, mediante modalità telematica nell’apposita sezione “Istanze on line” del sito internet di questo Ministero (www.istruzione.it) dalla data del 21 giugno 2018 ed entro il 9 luglio 2018.
Le SS.LL. sono pregate di dare la massima diffusione alla presente nota che viene pubblicata sul sito Internet del Ministero.
Si ringrazia per la consueta collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Maria Maddalena Novelli


Decreto Ministeriale 19 giugno 2018, n. 506

Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, valevoli per il triennio scolastico 2014/2017 e prorogate fino all’a.s. 2018/19 ai sensi della Legge 25 febbraio 2016 n. 21