aMare Leggere

Una “gita scolastica” in compagnia di scrittori, poeti e registi

Con aMare Leggere, Festival di letteratura per ragazzi sul mare, in viaggio verso Barcellona La settima edizione è in programma dal 30 marzo al 2 aprile 2019 Ci si avvicina alle feste di fine anno e in molti Istituti scolastici si stanno valutando le proposte per i viaggi di istruzione, iniziative alle quali ogni anno partecipano oltre un milione di studenti. Rispetto al passato, secondo recenti indagini, crescono le mete in Paesi europei. In testa alla classifica delle mete più gettonate si trovano la Francia e la Spagna. La gita scolastica (gli studenti continuano a chiamarla così) deve essere un momento di approfondimento e socializzazione facilitato dalla lontananza dall’edificio scolastico. Il ministero della Pubblica istruzione specifica che “le visite guidate e i viaggi di istruzione contribuiscono all’apprendimento, all’arricchimento culturale e professionale e alla crescita della personalità dello studente”. È quindi un’occasione da non perdere, anche tenendo conto di impegni e responsabilità sia prima che durante lo svolgimento del viaggio e dell’esborso economico delle famiglie. Allora perché non utilizzare al meglio l’occasione? Per questo il mensile del libro e della lettura Leggere:tutti, insieme a Grimaldi Lines, dal 2013 ha messo a punto un progetto specifico: aMare Leggere, Festival di letteratura per ragazzi sul mare con partenza da Civitavecchia verso Barcellona. Durante il viaggio, sia all’andata che al ritorno, sono previsti laboratori, incontri con scrittori, spettacoli musicali, proiezioni di film tratti da libri con la partecipazione di registi. Arrivati a Barcellona, spazio a visite guidate alla scoperta di musei e monumenti della città catalana. Nelle edizioni precedenti hanno partecipato, tra gli altri, i poeti Ennio Cavalli e Claudio Damiani, gli scrittori Antonio Ferrara, Roberto Riccardi, Roberto Ippolito, Riccardo Mazzeo, Viola Ardone, Simona Sparaco, Cristina Chiperi, le scrittrici migranti Ubah Cristina Ali Farah e Elvira Mujcic, il candidato al Nobel per la Pace Haidar Hafez. Il programma della nuova edizione è in via di definizione: tra gli altri hanno già aderito gli scrittori Luigi Ballerini e Roberto Emanuelli, l’attore, doppiatore e speaker Gino Manfredi in “Leggere l’Infinito”, un viaggio verso Leopardi a 200 anni dal suo capolavoro. La lingua sarà al centro dell’incontro con la docente universitaria Luisa Corona, con il workshop: “Che cos’è la lingua, differenza tra scritto e parlato. Nell’ambito della rassegna cinematografica a bordo, verrà proposto il film “Quanto Basta” con la presenza del regista Francesco Falaschi. Aspetto non secondario, il costo di partecipazione davvero contenuto: 235,00 euro comprensivi del viaggio in cabina a/r, pasti e animazioni a bordo. Previste opportunità per l’alternanza scuola-lavoro. Per informazioni: tel. 0644254205 www.leggeretutti.it

Caos docenti di sostegno

Il Sole 24 Ore del 26-11-2018

Caos docenti di sostegno: cattedre vuote e uno su tre senza specializzazione

In un noto istituto alberghiero della Brianza, in Lombardia, capita che un giovane fresco di diploma venga assunto proprio dalla scuola che ha frequentato. In quale ruolo? Come docente di sostegno. In Veneto invece alcune cattedre di sostegno sono state assegnate a infermieri. In altre regioni a ragionieri, periti agrari, con in tasca il diploma di scuola superiore.

Succede in Italia, da qualche anno a questa parte. Tutte queste scelte – piuttosto originali – non sono frutto della “follia” di qualche preside, ma piuttosto dalla disperazione di fronte a due fenomeni che insieme creano scompiglio: il numero crescente di ragazzi con problemi di disabilità e la carenza (drammatica) di insegnanti di sostegno con la specializzazione in tasca.

Su un totale di poco più di 141mila cattedre complessive per l’anno scolastico in corso, circa 50mila sono state “coperte” – spesso in ritardo rispetto al suono della prima campanella – con personale attinto dalla seconda o terza fascia, spesso diplomati (i cosiddetti insegnanti tecnico pratici) o laureati non abilitati all’insegnamento.

La Cisl scuola, in un dossier dedicato, parla dei “paradossi del sostegno”. “I paradossi non mancano – sottolinea la segretaria generale Lena Gissi – dallo scarto notevole tra il fabbisogno stimato e quello effettivamente rilevato, che condanna migliaia di insegnanti a una sorta di precarietà strutturale; alla limitata offerta formativa per l’acquisizione dei titoli dei specializzazione, mentre si è costretti ad assegnare i tre quarti delle supplenze a docenti non specializzati”.

In base ai dati del ministero dell’Istruzione sono stati coperti con assunzioni in ruolo, quest’anno, solo il 13% dei posti disponibili: 1.682 assunzioni a fronte di 13.329 posti vacanti e tutti disponibili per nomine in ruolo. La percentuale di “scopertura” è dell’87% per mancanza di candidati in possesso del titolo.

“Il ministero assegna i posti di ruolo a chi ha tutte le carte in regola – spiega Gissi -. Il resto delle cattedre che restano scoperte sono una “patata bollente” in mano alle scuole che sono costrette ad attingere dalle graduatorie di seconda fascia e terza fascia, dove non ci sono profili abilitati al sostegno”. Si tratta poi di contratti a tempo determinato.

La situazione è particolarmente critica nelle Regioni del Nord. Dal Veneto, Sandra Biolo, segretaria Cisl scuola denuncia:  “Mentre si riduce il totale degli alunni, cresce invece la quota di quelli che necessitano di un insegnante di sostegno e tra questi i disabili gravi. A questa richiesta si risponde certamente con un aumento dei posti per docenti di sostegno che però saranno coperti da personale senza la specializzazione. I docenti con titolo passeranno quindi dal 55% del totale al 50%: un altro ulteriore passo indietro che non giova a nessuno”.

Mancanza di titoli tra i supplenti.
Nel dossier della Cisl scuola risulta che su 67.990 supplenze assegnate nel 2017/18 appena 16.833 è andata a docenti specializzati, mentre ben 51.107 (il 75,2% del totale) ha riguardato figure non specializzate. è in questo gruppo che si concentrano i casi più eclatanti, come gli insegnanti di laboratorio che in teoria si dovrebbero dedicare alle attività pratiche in compresenza con altri docenti, ma che invece vengono destinati (senza alcuna competenza specifica) a occuparsi di studenti con problemi di apprendimento.

L’imbuto dei percorsi di specializzazione.
Interessante vedere, sottolinea il rapporto della Cisl scuola, come è stata fin qui gestita l’attivazione dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità istituiti ai sensi dell’articolo 13 del decreto ministeriale 249/2010 (il cosiddetto Tfa di sostegno, di durata annuale, con costi di iscrizione che si aggirano intorno ai 3mila euro).
Sulla base di un fabbisogno stimato in 21.159 posti per il triennio 2012/2015, il Miur ha attivato nel 2014 un ciclo di Tfa di sostegno per soli 6.318 aspiranti e successivamente un ulteriore ciclo, nel 2015, per altri 6.610, restando dunque ben al di sotto delle quantità ipotizzate come necessarie.
Nel 2017, senza alcun aggiornamento nelle stime previsionali fatte nel 2012 – sostiene il sindacato – è stato attivato l’ultimo ciclo, conclusosi a metà del 2018, per 9.639 partecipanti. S e ne deduce che su un fabbisogno riferito al triennio 2012/15 è stato necessario attendere sei anni prima di veder conclusi i percorsi formativi ritenuti necessari.

Le soluzioni del Miur.
Una (parziale) boccata di ossigeno potrebbe arrivare dalla legge di bilancio, all’esame del Parlamento, che oltre a modificare il sistema di reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado, interviene sui requisiti di accesso ai corsi di specializzazione su sostegno.
Per il sostegno gli scritti dovrebbero scendere da tre a uno – come si legge sul Sole 24 Ore del 4 novembre – e si darà peso a pedagogia speciale, didattica per l’inclusione scolastica e relative metodologie, accanto all’orale.
E’ stato inoltre bandito a inizio novembre il bando di concorso straordinario per posti comuni e di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria che porterà alla formazione di graduatorie di merito straordinarie. I posti in palio sono 10mila: per il sostegno, oltre ai requisiti del titolo di studio e delle due annualità di servizio, è richiesto anche il titolo di specializzazione sul sostegno.
Numeri piccoli che si confrontano anche con le possibili uscite extra che la nuova quota 100 allo studio del governo potrebbe permettere anche nel mondo della scuola.
Mancano docenti di ruolo.

di Francesca Barbieri

Ecco il manuale per avere negozi accessibili alle persone disabili

Disabili.com del 26-11-2018

Ecco il manuale per avere negozi accessibili alle persone disabili

Dalla segnaletica al posizionamento dei prodotti in negozio agli spazi interni, ai servizi igienici: le linee guida per esercizi commerciali attenti anche alla clientela disabile.

FERRARA. Lo shopping dovrebbe essere un’esperienza piacevole, divertente, un momento di svago rispetto agli impegni di vita quotidiana. Questo, lo sappiamo, spesso non è così automatico per persone con diversi tipi di disabilità, per cui fare la spesa in un supermercato o bere un caffè al bar può diventare stressante e faticoso, in alcuni casi addirittura impossibile a causa di barriere e ostacoli di varia natura. Molti negozi, infatti, non sono completamente accessibili a tutti, poiché la loro struttura – sia interna che esterna – non è idonea ad accogliere chi si muova ad esempio con la carrozzina, ma anche chi abbia difficoltà della vista o di altro tipo.

Per cercare di risolvere questo problema, o quantomeno di affrontarlo, la città di Ferrara ha definito delle linee guida per i pubblici esercizi (come negozi, uffici, bar ecc.) che vogliano garantire un’accessibilità a tutti i clienti. Le linee guida seguono i principi e le indicazioni dello Universal Design, un metodo progettuale che ha l’obiettivo di creare prodotti e ambienti utilizzabili da tutti, nella maggior estensione possibile, senza necessità di adattamenti e ausili speciali. Il documento promosso dalla cittaà di Ferrara è stato inoltre condiviso con ASCOM, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confindustria Emilia, Ordine Architetti, Ordine Ingegneri, Ordine dei Periti Industriali, Collegio Geometri e Comitato Ferrarese Area Disabili.

Queste linee guida, come detto, intendono porre le basi per favorire la nascita di una città accogliente, amichevole e fruibile, attenta alle esigenze di famiglie con bambini piccoli, anziani, persone con disabilità fisica, motoria e sensoriale (non udente e non vedente). Il documento, scaricabile qui, contiene anche utili disegni tecnici delle diverse situazioni, costituendo una guida molto utile naturalmente non solo per la città di Ferrara ma per tutti gli esercizi commerciali d’Italia. Qui sotto riportiamo alcuni dei principali punti delle linee guida:

  1. Parcheggi.
    Individuare parcheggi CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo) delle dimensioni previste dal Codice della Strada avendo cura di:

– collocarlo nelle immediate vicinanze della struttura
– ove possibile prevedere una copertura del parcheggio e del percorso
– garantire che tutto lo sviluppo del percorso risulti completamente accessibile e ben segnalato

  1. Segnaletica esterna.

– L’accessibilità dei servizi, anche se con accessi secondari, deve sempre essere segnalata.
– Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
– I percorsi tattilo-plantare, e le cosiddette guide naturali, consentono l’orientamento in luoghi e spazi ampi ma vanno correttamente progettati con la consulenza di personale specializzato. Lo stesso anche per le mappe tattili di orientamento.
– La scelta dei logotipi da utilizzare nella segnaletica è molto importante, se ne consiglia la verifica con gli uffici preposti

  1. Ingresso | uscite di sicurezza.

– Un semplice gradino all’ingresso, o all’interno del negozio, può compromettere l’accesso e la visita al locale per le persone che si muovono utilizzando la carrozzina.
– Per eliminare un piccolo dislivello è sufficiente inclinare la soglia corrispondente alla larghezza della porta (max 2,5 cm.). Occorre sempre valutare che l’inclinazione della soglia, anche se per un piccolo tratto, non deve superare il 5%. Per dislivelli maggiori è possibile sfruttare lo spazio interno del locale o lo spazio tra le vetrine per realizzare una rampa con una larghezza minima di 90 cm.
– La porta di ingresso deve essere leggera e manovrabile e con una maniglia di facile presa posta a 90 cm da terra, meglio se dotata di sistema di apertura automatica, dove è possibile sono da preferire porte scorrevoli.

  1. Spazi interni e percorsi.

– Il posizionamento di piante o di altri elementi di arredo esterni non deve limitare lo spazio di passaggio e costruire fonte di pericolo per le persone cieche o ipovedenti.
– Gli spazi interni al locale devono essere sgombri e sufficientemente ampi in modo da permettere alle persone in carrozzina di effettuare tutte le manovre necessarie ai loro spostamenti, liberi da tappeti e zerbini che possono costituire motivo di inciampo e di pericolo anche per le persone cieche e ipovedenti.
– I prodotti devono essere offerti in modo che siano facilmente raggiungibili da tutti, anche dalle persone di bassa statura o sedute in carrozzina.
– All’interno dei locali deve essere possibile superare i dislivelli con rampe o mezzi di sollevamento verticali.
– E’ consigliabile realizzare rampe con colori e materiali diversi per evidenziare alle persone ipovedenti il cambio di pendenza del percorso. Nel caso in cui vi siano gradini sul percorso, devono essere messi ben in evidenza in modo da evitare possibili inciampi.
– Nei bar e ristoranti si devono prevedere alcuni tavoli facilmente raggiungibili dalle persone in carrozzina e con un’altezza libera sottostante non inferiore a 70 cm per consentire un accosto frontale al tavolo anche da parte di chi utilizza una carrozzina per muoversi.
– Parte del banco di distribuzione e la cassa devono avere una altezza di 90 cm da terra.

  1. Camerino di prova

– I camerini di prova devono essere abbastanza ampi da accogliere una persona in carrozzina ed essere dotati di appedini in scala ogni 20 cm con altezze da 120 a 160 cm; con sistema di chiusura a tenda (piombata) ed un ripiano ribaltabile o una seduta idonea.

  1. Servizi igienici.
    La soluzione del bagno esclusivo ultra accessoriato solo per gli “handicappati” è poco logica e discriminante. E’ necessario quindi realizzare due bagni distinti per uomo e donna, di dimensioni più ampie ed entrambi attrezzati per l’utilizzo anche da parte di persone in sedia a ruote, ma fruibili per tutti.

– Le porte di accesso devono essere larghe almeno 80 cm. (luce netta), sono da preferire porte scorrevoli (esterne o interne) o rototraslanti.
– Il wc e il lavabo devono avere spazi di manovra per facilitare l’accostamento della carrozzina (non meno di 80 cm): lo spazio di rotazione non deve essere inferiore a cm 130.
– I comandi dei rubinetti preferibilmente a sensore.
– I maniglione a fianco del water (sulla parete sul lato opposto allo spazio di accostamento)

  1. Segnaletica interna.

– Percorsi con ingressi secondari, bagni accessibili, percorsi con rampe, ecc.. vanno sempre segnalati, assicurandosi della perfetta visibilità delle informazioni.
– Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
– Ricordare che il Braille è un tipo di scrittura conosciuta dal 6/7% dei ciechi.

Anche altre città italiane si sono già mosse o si stanno muovendo in questa direzione, ovvero coinvolgendo gli esercizi commerciali in un’opera in primis di sensibilizzazione, ma anche di operativo supporto nel rendersi più accessibili a tutti i propri clienti. Ricordiamo ad esempio Reggio Emilia, dove 68 esercizi commerciali del centro storico hanno scelto di eliminare le barriere architettoniche aderendo al progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente”, promosso e finanziato dalla città e dalle farmacie comunali (ne parlavamo qui) ma anche l’iniziativa di Bari, che per il periodo natalizio mette gratuitamente a disposizione dei negozi del centro storico le “rampe del sorriso”, realizzate dai migranti rifugiati, ospiti in città.

di Silvia Marzola

Nota 26 novembre 2018, AOODGOSV 19890

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di istruzione secondaria di 2°grado
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
LORO SEDI
e, p.c. Al Capo di Gabinetto
SEDE
Al Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo dell’Ufficio Stampa
SEDE
Ai Coordinatori Regionali Servizio Ispettivo
LORO SEDI

Nota 26 novembre 2018, AOODGOSV 19890

OGGETTO: Trasmissione del DM n. 769 del 26/11/2018 “Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte” e “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi” per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione.

Decreto Ministeriale 26 novembre 2018, AOOUFGAB 769

Decreto Ministeriale 26 novembre 2018, AOOUFGAB 769

“Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte” e “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi” per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione


Bandi Piano Nazionale Cinema per la scuola

Elenco scuole ammesse a finanziamento – Bandi Piano Nazionale Cinema per la scuola

Elenchi delle istituzioni scolastiche ammesse a finanziamento per gli Avvisi:
– AOODPIT D.D. 0000367 DEL 14-03-2018
B2 – Giornata Nazionale del Cinema per la Scuola
– AOODPIT D.D. 0000648 DEL 17-04-2018
B1 – Piattaforma web
B3 – Piano Comunicazione
– AOODPIT D.D. 0000649 DEL 17-04-2018
A1 – Operatori di Educazione Visiva a Scuola
A2 – CinemaScuola 2030
A3 – CinemaScuola LAB
A4 – Visioni fuori luogo