L’Italia degli spettri

L’Italia degli spettri

di Maurizio Tiriticco

Uno spettro si aggira per l’Italia, lo spettro di una cosiddetta rinnovata autonomia, che rischia, però, di premiare le Regioni del Nord e di penalizzare quelle del Sud. E ciò, in primo luogo, con grave nocumento delle nostre istituzioni scolastiche. Quest’ultime, com’è noto sono tenute a progettare e a realizzare, ormai da anni, “interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”. Con tali parole, infatti, si esprime il dpr 275/99, cioè il “Regolamento concernente norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”.
Quindi, per quanto riguarda le nostre istituzioni scolastiche, un’autonomia conquistata! Un’autonomia vagheggiata, attesa da tempo! Qui in un Paese in cui da sempre lo Stato l’ha fatta sempre da padrone! Almeno fino al varo della nostra bella Costituzione! Un’autonomia che è stata varata in quegli ultimi anni del secolo scorso: per essere precisi, a partire dal varo della legge 59/97 che concerne “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”. Quindi, va sottolineato che il processo autonomistico viene da lontano ed ha interessato l’intero nostro Paese. Un processo dovuto, anche, in forza della necessità di rendere sempre più viva ed efficace la partecipazione democratica e rendere più “vicina al popolo” – se si può usare questa espressione – la stessa attività legislativa. Non a caso, è doveroso citare la legge 241 del lontano 1990, la “madre di tutte le autonomie”, che dettava, appunto, “nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” Ed è da quella legge che nacquero le cosiddette “carte dei pubblici servizi”. E tra queste, anche la “Carta dei servizi scolastici” (vedi il dcpm 7 giugno 1995). Quella Carta che poi, con il trascorrere degli anni, è diventata il Pof. E che successivamente è stato superato ed aggiornato dal Ptof e da altri importanti strumenti: il Rav e il Pdm.
Ora lo spettro che si aggira sulle scuole d’Italia è un disegno di legge che, se approvato, provocherebbe una sorta di “autonomia differenziata”. In realtà, se approvato, per quanto riguarda la scuola, le risorse trasferite dallo Stato alle Regioni dovrebbero essere pari “al valore medio nazionale pro capite” della spesa per studente. Ma poiché oggi Lombardia e Veneto spendono molto meno delle Isole e del Sud, a regime otterrebbero circa il 15 per cento di fondi in più. Leggo sul Corriere della Sera che “nelle bozze di intesa Stato-Regioni per la cosiddetta autonomia differenziata, apparentemente la regionalizzazione della scuola in Veneto e Lombardia (che insieme all’Emilia Romagna rappresentano il 40 per cento del Pil nazionale) non peserà sulle casse dello Stato, perché i soldi che verranno trasferiti dall’amministrazione centrale alle regioni saranno esattamente gli stessi che venivano usati finora per finanziare la scuola. Passata questa prima fase transitoria in cui le quote Irpef o Iva trattenute dalle regioni vengono calcolate in base alla spesa storica, si dovrebbe passare a un regime di «fabbisogni e costi standard»; ma per farlo bisognerebbe essere in grado di calcolare, a monte, il costo esatto di ciascuna prestazione”.
Insomma, sembrerebbe che questo disegno di legge, se approvato, potrebbe incrinare l’unità stessa della nostra scuola pubblica. In effetti, avremmo scuole con maggiori stanziamenti rispetto ad altre. Il che provocherebbe la “rottura” – tra virgolette perché so che è una parola grossa – di quel sistema nazionale di educazione, formazione e istruzione che, invece, dovrebbe garantire a ciascun alunno quel “successo formativo” a cui ha diritto e che è sancito. E’ doveroso ricordare che norme di questo tipo le abbiamo scritte negli anni novanta del secolo scorso! E che tanta acqua è passata sotto i ponti. Forse era una fase diversa della nostra stessa storia. Prima governo e opposizione – democristiani e comunisti, per semplificare – costituivano il sale della democrazia e – tra discussioni mirate, a volte anche eccessivamente polemiche – conducevano a scelte legislative le cui finalità erano sempre a favore dell’intera popolazione, dei suoi cittadini, dei lavoratori. Un binomio governo/opposizione (la slash sta ad indicare la contiguità) assolutamente produttivo – basti pensare al boom del cosiddetto “miracolo economico”! Eppure avevamo perduto una guerra! Ed un binomio assolutamente democratico, quanto a discussioni, a volte anche aspre! Un binomio governo/opposizione di fatto assolutamente costruttivo! Che oggi non esiste più. Questo governo bicolore giallo-verde governa in forza di strani contratti, di strane consultazioni via web. Non esistono segreterie, non esistono congressi! Esistono due leader cha fanno e disfanno senza alcun controllo interno ai loro movimenti: due ducetti che si sono spartiti il potere! E che hanno trovato un re travicello, ignoto a tutti, venuto dal nulla, selezionato in forza di un curriculum poco credibile, e che nel Parlamento europeo viene anche dileggiato.
In tale strana situazione sociopolitica, tutto ciò che viene proposto, o che soltanto si adombri, sembra che debba complicarci la vita, invece di risolvere i nostri problemi! Mah! Fortunatamente abbiamo un Mattarella, i cui interventi sono sempre tanto silenziosi quanto opportuni e salutari. E che ci fa sempre ricordare che lo stellone d’Italia è difficile che possa essere offuscato.

Dopo inchiesta L’Espresso

Governo =On. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana-Leu):Come potrà lo Stato vincere lotta contro i ‘furbetti’ quando per primi lo sono i ministri? Dopo inchiesta L’Espresso su Bussetti, Palazzo Chigi prenda provvedimenti. Il caso arriverà in Parlamento****“

Come potrà mai lo Stato italiano condurre una lotta efficace e vincente contro i furbetti che albergano nelle pubbliche amministrazioni, quando per primi addirittura fanno i ‘furbetti’ i ministri della Repubblica?La vicenda un po’ penosa e  imbarazzante del fiume di viaggi in missione ministeriale verso  casa del titolare dell’Istruzione rivelata dall’inchiesta del settimanale L’Espresso fa venire rabbia e tristezza.
Per non parlare della corte, come rivela l’inchiesta giornalistica – che circonda il titolare di Viale Trastevere“Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi eUguali.“Il Presidente del Consiglio dei ministri – prosegue il leader di SI – dovrà venire in Parlamento a spiegarci quale cambiamento intende apportare per evitare in futuro questi ripetuti episodi di malcostume, che gettano discredito sulle Istituzioni.”E francamente il silenzio imbarazzato su quanto accade in Viale Trastevere da parte dei vestali dell’anticasta ovvero i M5S – conclude Fratoianni – fa davvero pensare sul loro impegno per la sobrietà e per il cambiamento…”

AA.VV., Atlante dell’arte contemporanea

ATLANTE DELL’ARTE CONTEMPORANEA DE AGOSTINI | PRESENTATO A ROMA IL 15 FEBBRAIO 2019

Francesca Falli tra gli 800 artisti selezionati dal comitato scientifico che ha redatto il prestigioso volume

Venerdì 15 febbraio 2019 è stato presentato a Roma, in presenza di Daniele Radini Tedeschi e Achille Bonito Oliva l’Atlante dell’Arte Contemporanea prodotto dalla prestigiosa Casa Editrice multinazionale DeAgostini di Novara, adesso nelle librerie di tutta Italia. Nel mondo dell’arte italiano è certamente una delle iniziative editoriali più prestigiose e attese da tutti gli artisti, critici d’arte, gallerie d’asta e galleristi che attraverso questo strumento oggi hanno la possibilità di conoscere gli artisti contemporanei più apprezzati dalla critica ufficiale con le quotazioni delle opere che le rendono appetibili e ricercate nel mercato dell’arte internazionale. I collezionisti, gli investitori d’arte, i galleristi, gli stessi critici d’arte e tutti gli artisti, con questo strumento oggi hanno la possibilità di avere dei punti di riferimento certificati dai migliori esperti e critici d’arte italiani rispetto alla qualità delle opere e al loro valore medio nel mercato internazionale dell’arte. Il prodotto editoriale della De Agostini ci consegna un lavoro certosino e attento, durato oltre tre anni, con oltre mille pagine policromatiche che rendono l’opera veramente unica e che certamente farà apprezzare tutti gli artisti e le loro opere catalogate in questa raccolta. Il progetto editoriale ha visto la collaborazione della società Start Group che ha contribuito a rendere il lavoro ricco di informazioni di difficile reperibilità perché sparse in diverse fonti non sempre facilmente rintracciabili. Il lavoro raccoglie 800 artisti contemporanei in attività tra il 1950 e il 2019, classificati con delle schede sintetiche che forniscono al lettore informazioni sulla ricerca artistica, sulle tecniche utilizzate, sul genere d’arte prodotto, in quali gallerie è possibile trovare le opere. Insomma, un vero e proprio archivio con tutte le informazioni utili sugli 800 artisti, la loro arte e i recapiti per contattarli.
L’immane lavoro per realizzare quest’opera è stato coordinato da Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice, e dà diversi approcci di lettura, sia alfabetico che per regioni, oltre ad una approfondita conoscenza del sistema dell’arte italiana.

Descrizione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea DeAgostini 2019

Questo prestigioso volume che ambisce ad essere il principale strumento internazionale di consultazione per l’arte avrà il grande merito di offrire una guida attenta e dettagliata del panorama artistico contemporaneo italiano, costituendo, su scala regionale, provinciale e comunale, una vera e propria mappa dei migliori talenti. Punto di riferimento per istituzioni museali, artisti, collezionisti, galleristi, case d’asta, e amatori, l’Atlante intende sottolineare le virtù peculiari di pittori, scultori, fotografi, performer, video maker grazie alla decostruzione del mito globalizzato in favore di un’indagine locale e periferica. Come in passato era esistita la scuola senese e quella fiorentina, la pittura veneta e quella napoletana, oggi diventa sempre più necessario ritrovare i segni, le stimmate, di queste peculiarità fin troppo corrose dalla globalizzazione e dal Sistema dell’Arte. Ogni regione, provincia, comune registrerà gli schedari dei singoli artisti, classificati in base al loro stile e descritti attraverso dati quali biografia, mercato, quotazioni, aggiudicazioni d’asta, mentre solo per taluni protagonisti sarà dedicata una sezione particolare con apparati storico-critici. Una parte residuale della pubblicazione analizzerà anche alcuni artisti internazionali. La presentazione ufficiale con anteprima internazionale si è tenuta a Roma presso il Museo dell’Ara Pacis il 15 febbraio 2019. La giornata è stata dedicata anche a diversi incontri che hanno coinvolto importanti personalità della cultura, delle Istituzioni e del collezionismo, tra i quali Daniele Radini Tedeschi e Achille Bonito Oliva. La copertina dell’Atlante, edizione 2018, dedicata a Mimmo Paladino – personalità paradigmatica dell’arte e protagonista della Transavanguardia teorizzata da Achille Bonito Oliva – intende porre l’attenzione sul significato della modernità al di là di ogni categoria, sul valore del simbolo e della spiritualità arcaica. Paladino infatti, al pari dei lavori di Matisse per la cappella di Vence, ha realizzato, nel 2017, assieme alla stilista Alberta Ferretti i paramenti sacri per la cappella Rucellai di Firenze, confermando una sensibilità profonda rivolta al mistero cristiano. Il comitato scientifico, costituito da critici e intellettuali di chiara fama, ha valutato l’inserimento di ogni artista sulla base di parametri selettivi molto stretti rivolgendosi esclusivamente ad artisti professionisti. Diverse le sezioni speciali trattate attraverso degli approfondimenti redazionali: un focus è stato rivolto agli esponenti dell’Estetica Paradisiaca, corrente d’avanguardia nata nel primo decennio del Duemila e largamente diffusa su scala internazionale; un capitolo è stato dedicato alla fotografia contemporanea e ai legami tra arti tradizionali e immagine riprodotta attraverso i video mediante il labile confine tra video art e cortometraggio; infine un paragrafo è stato rivolto alla Biennale di Venezia con interviste e recensioni ai protagonisti delle più recenti esposizioni lagunari. Oltre alla profondità dei contenuti, la notevole cura editoriale, unita ad un gusto grafico moderno e aggiornato, conferisce a questo volume la dovuta attenzione internazionale.

Tra gli artisti selezionati dalla De Agostini e dal comitato scientifico per la redazione del volome, figura l’artista Francesca Falli lavora da sempre nel campo delle arti visive. La Falla ha frequentato l’Istituto d’Arte, L’Istituto Europeo di Design a Roma e l’Accademia di Belle Arti. Ha esposto a: L’Aquila, Pescara, Roma, Genova, Bologna, Venezia, Formentera, Bergamo, Napoli, Milano, Treviso, Salerno, Ischia, Amalfi, Matera, Caserta, Cava dei Tirreni, Malta, Stoccolma, Shangai, Austria, Palestina, Londra, Miami, Mosca, San Pietroburgo, Spagna, Londra, Malta, Motta di Livenza, New York. Le sue opere sono esposte in alcuni musei di arte contemporanea più importanti in Europa. Ha ricevuto premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero. È socia del Centro Interdisciplinare sul Paesaggio Contemporaneo. Ha esposto i suoi “Pollage” nella sezione grandi Gallerie nelle principali Fiere di arte contemporanea italiana accanto alle opere Warhol, Festa, Angeli e Schifano.