Fontana, lo scrittore della vita
di Antonio Stanca
Al 2016 risale Un solo paradiso,
ultimo romanzo dello scrittore Giorgio Fontana che fu pubblicato dalla casa
editrice Sellerio di Palermo. Fontana vive a Milano, ha trentotto anni, è nato
in provincia di Varese nel 1981, si è laureato presso l’Università di Milano ed
ha cominciato a scrivere nel 2007. Buoni
propositi per l’anno nuovo è stato il suo primo romanzo, seguito nel 2008
da Novalis e dal reportage sugli
immigrati a Milano Babele 56. Otto
fermate nella città che cambia. Del 2011 saranno il saggio La velocità del buio e il romanzo Per legge superiore che, insieme
all’altro del 2014 Morte di un uomo
felice, tratterà di temi relativi alla magistratura e alla giustizia in
Italia. Le due opere avranno molti premi e molte traduzioni.
Fontana è, inoltre, attivo collaboratore di numerose testate
giornalistiche ed insegna scrittura creativa alla Scuola Holden e alla Naba di
Milano.
Molti sono i modi con i quali ha finora mostrato di volersi impegnare
nell’osservazione, nell’esame, nella valutazione della realtà attuale, della
vita dei tempi moderni, della società contemporanea. Lo ha fatto da
giornalista, da saggista e da scrittore. Non è mai rimasto lontano da quanto
accadeva intorno a lui, una testimonianza delle più attente, una presenza delle
più partecipi ha voluto che fosse la sua. E alquanto suggestiva è la maniera
con la quale, nei romanzi, riesce a ricavare da una circostanza quotidiana, da
un avvenimento comune un motivo, un tema che va oltre i limiti dell’accaduto e
si carica di altri significati.
Abile è Fontana pure nell’esposizione sempre sicura, determinata, sempre
chiara, precisa anche quando dice di situazioni incerte, confuse, di pensieri,
stati d’animo oscuri.
Anche in Un solo paradiso
traspare il Fontana dai contenuti e dalle forme sue solite. Qui si dice di
Alessio e Martina, della loro storia d’amore, dell’inizio e della fine di
questa. Entrambi vivono a Milano ed entrambi vi sono arrivati da fuori con le
loro famiglie, lui dalla montagna, lei dal meridione, lui di famiglia tradizionale,
lei di famiglia moderna, lui povero, lei ricca.
A Milano avevano fatto parte dello stesso gruppo di amici tra
universitari e lavoratori, liberi e legati sentimentalmente. Si ritrovavano
sistematicamente in determinati posti o locali, sempre avevano da dire, da fare
quando non avevano da mangiare o da bere. Tra Alessio e Martina sorgerà una
simpatia, un affetto, s’innamoreranno. Lo erano stati in precedenza con altre
persone ma ora erano stati presi, travolti da una passione tutta loro. Erano
felici, soprattutto Alessio che mai si era sentito tanto corrisposto, tanto desiderato,
mai era stato così sicuro di una donna. Senza limiti sarà il loro amore,
vorranno stare sempre insieme, vorranno sempre amarsi, non saranno mai
contenti, soddisfatti, mai sazi. Col tempo, però, tanto ardore si ridurrà
poiché Martina si mostrerà sempre meno partecipe, sempre meno vicina. Lascerà
Alessio, non riuscirà a liberarsi dall’attrazione per Michele, suo precedente
compagno. Non resisterà al suo pensiero nonostante fosse stato gravemente
scorretto nei suoi riguardi.
Alessio, rimasto solo, si legherà ad un’altra donna ma poi finirà anche
con questa e per lui comincerà un periodo di smarrimento che lo porterà prima a
viaggiare, poi ad usare l’alcol con sempre maggiore frequenza e quantità, a lasciare
il lavoro, a rimanere senza soldi e senza casa, a perdersi per le strade e
soprattutto le periferie di una Milano diventata improvvisamente sconosciuta,
ostile. Alessio mancherà alla conoscenza di tutti. Nessuno dei tanti amici di
una volta saprà come, dove è finito. Nemmeno l’amico col quale era stato una
notte intera a Milano in quel bar detto Ritornello dove ai vecchi tempi si
ritrovavano tutti. A lui Alessio racconterà la sua storia con Martina e questo
racconto sarà il contenuto del romanzo. L’amore tra lui e la donna, il percorso
del loro rapporto, l’intensità del loro trasporto, la crisi, la fine: saranno i
temi dell’opera del Fontana. Lo scrittore li farà narrare da chi li ha vissuti,
da chi ne è uscito rovinato, distrutto perché incapace di rassegnarsi, di
capire che anche una relazione come la sua poteva finire.
Per Martina era stato diverso, lei non aveva avuto molti problemi a
smettere con Alessio né li avevano avuti i loro amici comuni a capire che tra
loro poteva finire. Solo si era ritrovato tra tutti, solo a non capire e a non
essere capito poiché diverso era lui dagli altri, diverse le sue regole,
diversa la sua morale. Sono due mondi quelli che Fontana mette a confronto
nella sua opera, uno è antico, l’altro è moderno. Al primo appartiene l’uomo,
al secondo la donna e gli amici. Da qui il fascino, la suggestione dell’opera,
da un confronto che Fontana mostra non sia ancora finito, da un problema non
ancora risolto.
Alessio si troverà di fronte ad un mondo che è cambiato, che non ha
posto per lui. Diventerà il suo dramma, la sua fine ma non rinuncerà alla sfida
e farà di Fontana un narratore unico, esclusivo poiché ancora una volta
impegnato in un problema fondamentale, ancora una volta attento a quanto accade
nella vita, a fare di un caso un aspetto dell’esistenza.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.