Disabilità, dieci anni di Convenzione Onu in Italia

Redattore Sociale del 30.03.2019

Disabilita’, dieci anni di Convenzione Onu in Italia: i principi e le leggi

L’approfondimento settimanale del Giornale Radio Sociale fa il punto sull’applicazione in Italia dei principi della Convenzione, a dieci anni dalla sua ratifica: i principi e le leggi in cui questi sono stati tradotti. 

ROMA. La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità è stata ratificata in Italia esattamente dieci anni fa. Ai principi introdotti e al modo in cui questi sono stati recepiti in questo decennio dalle leggi italiane è dedicato l’approfondimento settimanale del Giornale Radio Sociale.

La Convenzione, costituita da un preambolo e 50 articoli, rappresenta un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale in quanto strumento vincolante per gli Stati membri e occasione per dare piena e concreta attuazione al principio da tutti evocato del “Niente su di noi, senza di noi”. Il documento non riconosce “nuovi” diritti alle persone con disabilità, ma intende promuovere, proteggere e assicurare a quest’ultime il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà, in applicazione dei principi generali di pari opportunità.

La Convenzione dispone che ogni Stato presenti un rapporto dettagliato sulle misure prese per adempiere ai propri obblighi e sui progressi conseguiti al riguardo. Nella scheda di Fabio Piccolino una sintesi del quadro nazionale. Con la legge 3 marzo 2009, contestualmente alla ratifica della Convenzione ONU, è stato costituito anche l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità con lo scopo di promuovere la piena integrazione delle persone con disabilità, in attuazione dei princìpi sanciti dalla Convenzione. All’Osservatorio partecipano le organizzazioni delle persone con disabilità e i referenti istituzionali (ministeri, regioni, INPS, Istat ecc.).

In questo contesto sono stati elaborati e condivisi due Programmi d’azione che investono pressoché tutti gli ambiti di vita, dal riconoscimento della disabilità, al lavoro, all’istruzione, alla progettazione accessibile e la mobilità, alla salute e all’abilitazione, alla cooperazione internazionale, ai sistemi statistici e di monitoraggio. Il primo Programma d’azione è rimasto praticamente inattuato come è stato denunciato alla Conferenza Nazionale sulla Disabilità nell’ottobre 2016.

Nel 2017 è stato condiviso, elaborato e pubblicato il secondo Programma d’Azione. Ebbene, a quasi un anno e mezzo dalla pubblicazione, su circa 200 azioni specifiche ne sono state parzi almente attuate 3. E ciò è illuminante rispetto all’assenza di una strategia complessiva e di una conseguente volontà politica dei diversi attori istituzionali, centrali e locali.Nell’agosto del 2016, il Comitato ONU sui diritti delle persone con disabilità, nelle sue Osservazioni Conclusive al primo Rapporto sull’implementazione della Convenzione ONU in Italia, ha espresso la propria preoccupazione rispetto a molti aspetti di mancata applicazione nel nostro Paese esprimendo altrettante raccomandazioni, anch’esse al momento rimaste lettera morta.

La Convenzione ONU ha introdotto un nuovo paradigma linguistico, superando l’espressione “diversamente abile” – definita da Franco Bomprezzi (un giornalista con disabilità scomparso nel 2014) buonista ed ipocrita – ed introducendo la più corretta locuzione “persone con disabilità”. Sentiamo a riguardo le parole di Raffaella Cosentino, giornalista ed autrice, tra l’altro, del capitolo Disabilità del volume Parlare Civile.

Nell’art. 2, la Convenzione, tra gli altri, definisce il concetto di “accomodamento ragionevole”, ascoltiamo dalla voce di Giampiero Griffo – uno dei “padri italiani” della Convenzione ONU e coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle persone con disabilità – a cosa si riferisce tale espressione e qual è la sua declinazione pratica.

Sciopero scuola, imminente la proclamazione, ma ci sono problemi sulla data

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Con il passare dei giorni i rapporti fra Governo e sindacati scuola si stanno sempre più deteriorando.
Nelle ultime ore a complicare la situazione ci ha pensato anche la ministra Giulia Bongiorno con il suo disegno di legge di “contrasto all’assenteismo”.

La posizione della Uil Scuola

“Si tratta di norme che nella scuola sono inapplicabili” afferma Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola che aggiunge: “Al contrario ci sono ben altri questioni da affrontare: dare stabilità al lavoro, sfilare la scuola dalle logiche regionali, inserire risorse nel documento di programmazione economica per dare stipendi adeguati, riconoscere le professionalità della scuola”.

Cisl Scuola si richiama all’esperienza della Fedeli

Più esplicita la segretaria di Cisl Scuola Maddalena Gissi: “In mancanza di risposte e impegni precisi e concreti lo sciopero sarà inevitabile”.
Chiamando in causa Marco Bussetti, Gissi chiarisce: “Il Ministro ci dica se è in grado di impostare un atto di indirizzo per il rinnovo del contratto, ci dica se il Governo è pronto ad aprire un grande dibattito sull’autonomia regionale coinvolgendo anche le parti sociali. Questo gli chiediamo. Ma se risposte non ce ne saranno, sappia che la mobilitazione farà il suo corso, e nessuno potrà parlare di uno sciopero proclamato ‘a prescindere’, men che meno di uno sciopero politico per mettere in difficoltà un Governo. Sarà, come sempre è stato per noi, uno sciopero con obiettivi precisi e chiari, nella migliore tradizione e cultura del sindacalismo scolastico italiano”.
E, giusto per capire cosa vuole il sindacato, la segretaria della Cisl Scuola ricorda: “Questo ministro torni a rapportarsi come nella fase iniziale del suo mandato, quando ci era parso che potesse proseguire il clima positivo di relazioni sindacali avviato nella precedente Legislatura dalla ministra Fedeli”.
Il fatto è che all’inizio del suo mandato il Ministro aveva fatto molte concessioni ai sindacati, ma si trattava – come avevamo evidenziato fin da subito nel periodo estivo – di misure che non prevedevano costi, anzi in qualche caso erano misure che consentivano persino qualche risparmio. Quanto al richiamo ai discreti rapporti che si erano instaurati con Valeria Fedeli, è appena il caso di ricordare che un anno fa, in occasione del voto, il mondo della scuola aveva sonoramente bocciato il Governo in carica e il PD in particolare, quello stesso PD nei confronti del quale nessun sindacato aveva speso neppure mezza parola di apprezzamento.

Sciopero a maggio: problemi sulla data

A proposito dello sciopero di maggio i problemi non mancano: l’USI ha già proclamato uno sciopero generale nazionale per la data del 1° maggio, i Cobas della Sardegna hanno deciso di scendere in sciopero nei giorni 6 e 7 maggio mentre per il giorno 10 è già in programma una fermata di tutto il pubblico impiego, scuola compresa, proclamata dall’USB.
Le regole attuali non consentono un simile “sovraffollamento” di scioperi e quindi si attende da un giorno all’altro un intervento della Commissione di Garanzia.
A questo punto i sindacati del comparto potrebbero fissare il loro sciopero per il giorno 17 e non prima, sempre che, nel frattempo, un altro sindacato di base non decida di “occupare” proprio quella data.
Insomma se i sindacati rappresentativi vogliono davvero fermare la scuola è bene che decidano in fretta.


Prevenzione bullismo e cyberbullismo, candidature scuole entro il 9 aprile

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Miur ha pubblicato un avviso riguardante il “Piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo”.

L’obiettivo è l’individuazione di scuole in grado di pianificare e implementare su scala nazionale proposte di intervento sul tema.

Le risorse stanziate ammontano a 550.000 euro e ciascun progetto non può superare la richiesta di 200.000 euro.

Le domande devono essere presentate sulla piattaforma www.monitor440scuola.it entro le ore 12 del 9 aprile 2019.

SCARICA L’AVVISO


Festival delle scienze, a Roma dall’8 al 14 aprile 2019

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Torna anche quest’anno il Festival delle Scienze, promosso dalla Fondazione Musica per Roma, in partnership con il National Geographic e con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN.

L’appuntamento è a Roma, presso l’Auditorium Parco della musica, nella settimana dall’8 al 14 aprile 2019. Le iniziative però si estenderanno anche ad altri luoghi, al circuito delle Biblioteche di Roma e alla Fondazione BioParco, con cui verranno realizzate sinergie per estendere l’offerta e ampliare il punto di vista intorno al tema del Festival.

Per il 2019 il tema scelto è l’invenzione: come nasce un’idea e come poi diventa un’invenzione? Quali sono le principali invenzioni che hanno cambiato la storia dell’umanità? Quali sono le invenzioni del futuro che possiamo immaginare? Le invenzioni possono nascere per caso?

Nel 2019 ricorrono tre importanti anniversari che saranno le linee guida del programma nell’ambito del quale si svilupperanno numerose attività:

  • 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci;
  • 50 anni dal primo allunaggio dell’Apollo 11;
  • 150 anni dalla creazione della tavola periodica degli elementi chimici.

L’ingresso è gratuito per tutti i laboratori e tutti gli eventi dedicati alle scuole, con prenotazione obbligatoria.

TUTTE LE INFO E IL PROGRAMMA

Maturità 2019, all’orale spauracchio buste. Tutte le info

da La Tecnica della Scuola

Di Andrea Carlino

Grandi novità per la maturità non solo per le prove scritte, ma anche per l’orale.

La prova resta multidisciplinare, ma in mancanza della tesina le commissioni prepareranno un elenco di spunti sulla base del documento che sarà consegnato il 15 maggio dal Consiglio di classe.

SCARICA IL PDF CON TUTTO SULL’ORALE

Per garantire a tutti i candidati trasparenza e pari opportunità, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste con i materiali di avvio del colloquio pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare anche all’ultimo candidato di esercitare la facoltà di scelta fra tre buste.

Il giorno del colloquio il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. Le modalità di sorteggio saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a diversi candidati.

Maturità 2019, cosa conterranno le buste

I materiali di partenza saranno predisposti dalle stesse commissioni, nei giorni che precedono l’orale, “tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno come ogni anno in vista degli Esami”.

Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare.

Nel dettaglio “la commissione cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Affinché tale coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte”.

I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.

Una parte del colloquio riguarderà le attività realizzate nell’ambito di “Cittadinanza e costituzione”. Tale insegnamento è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti, come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc.

Per quanto concerne “le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL, il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno”.

Ci sarà anche il ridimensionamento dell’Alternanza scuola-lavoro, che sarà solo un breve racconto. Il candidato, infatti, potrà illustrare l’esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento tramite una relazione e/o un elaborato multimediale.

Proprio sul meccanismo della buste si è scatenata una vera e propria polemica: i docenti non sembrano infatti gradire tale meccanismo. Prima di tutto perchè sui percorsi da inserire all’interno delle buste non è ancora chiaro se ci devono stare tutte le discipline dell’esame o se è possibile escludere qualche disciplina.
Infatti, c’è chi pensa che all’interno della busta ci possano essere alcune discipline e non altre, mentre c’è chi ritiene che con il periodo: ”verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline”, si intendano tutte le discipline dell’esame.

C’è anche un discorso di probabilità, come sottolineato in precedenza: per il calcolo delle probabilità, il primo candidato che deve estrarre una busta su tre estratte da un mazzo di 30, ha circa il 3,3% delle probabilità di trovare un percorso a lui favorevole, l’ultimo candidato ha invece il 33% della probabilità di trovare un percorso a lui favorevole. Quindi, almeno per un puro calcolo delle probabilità, questo meccanismo dei sorteggi delle buste non garantisce assolutamente le pari opportunità, ma svantaggia i primi candidati e avvantaggia gli ultimi.

Maturità 2019, le date da ricordare

La prima prova, Italiano, è messa in calendario per il 19 giugno, a partire dalle 8.30. il giorno dopo, giovedì 20 giugno, sempre alle 8.30, ci sarà la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi. L’ordinanza sull’esame di stato individua anche le date per le eventuali prove suppletive.

Seconda prova maturità 2019, Bussetti: ‘Al classico traduzione di Latino e analisi di Greco’

da Tuttoscuola

Maturandi del liceo classico, attenzione: è appena stata fatta una precisazione molto importante che riguarda la seconda prova dei classici con la doppia materia. “Dobbiamo insistere nel comunicare meglio, chiariamo per esempio che la traduzione sarà di Latino e l’analisi di Greco”. A parlare è il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, intervistato da Repubblica e le novità annunciate non riguardano solo gli studenti alle prese con la maturità 2019.

Seconda prova maturità 2019 liceo classico: traduzione di Latino

Il testo portante della seconda prova maturità 2019 liceo classico, quindi, sarà in Latino. Altra indicazione del Ministro arriva sulla prova orale: nelle buste non ci saranno domande, ma “spunti da cui partire per iniziare il colloquio interdisciplinare”. Bussetti aggiunge: “Nessun ministro prima di me si è mai preoccupato di fare simulazioni dell’esame”. Ricordiamo in tal proposito che il prossimo appuntamento con le simulazioni seconda prova maturità 2019 è in calendario per martedì, 2 aprile.

Bussetti: ‘Studio della Storia è necessario’

Nel corso dell’intervista è stato nuovamente affrontato il tema della Storia alla Maturità 2019, o meglio, dell’abolizione del tema storico all’interno della prima prova: “Il tema di Storia all’Esame di Stato veniva affrontato da basse percentuali di studenti”, ribadisce ancora una volta Bussetti. “Lo studio della Storia – sottolinea – è necessario, è la base da cui contestualizzare il presente. L’approfondimento, soprattutto della Storia recente, sarà favorito da queste nuove prove che richiedono conoscenza storica. Lo abbiamo già visto con le simulazioni realizzate in queste settimane sul tema di Italiano”.

Test ingresso Medicina: posti in aumento del 20% dall’anno prossimo

Novità in vista anche per gli aspiranti medici che dovranno sostenere il test d’ingresso di Medicina: “Abbiamo una carenza di medici e necessità di reclutarne di più, questo è evidente”, ha dichiarato Bussetti. Per questo a Repubblica ha annunciato l’aumento del 20% dei posti a Medicina dal prossimo anno. Una richiesta partita dalla stessa conferenza dei rettori che ipotizzava la crescita di 5mila posti in due anni sugli attuali 9.779. “Ma devono crescere anche le borse di specializzazione – aggiunge -, arriveremo ad allineare i numeri di laureati rispetto alle borse”.

Prove Invalsi 2019: tutte le date. Domani ultimo giorno di test per l’ultimo anno delle superiori

da Tuttoscuola

Secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 62/2017 che ha modificato le norme sulla valutazione e sugli esami, dagli inizi di marzo si stanno svolgendo le prove Invalsi in modalità computer based per italiano, matematica e inglese. Fino a domani, 30 marzo sono infatti in corso le prove Invalsi 2019 nelle classi quinte delle scuole superiori. L’Invalsi stesso fa sapere che lo scorso 4 marzo 2019 (giorno del via ai test) le prove si sono intanto svolte senza problemi: alle 9:30, 9.930 studenti stavano svolgendo la prova e 1.123 l’avevano già terminata. Gli studenti che in questi giorni saranno alle prese con le prove Invalsi 2019 sono 481.427 suddivisi in 25.800 classi.

Prove Invalsi 2019: come si svolgono

Fino al prossimo 30 marzo, le quinte superiori sono quindi impegnate con le prove Invalsi 2019. I test vengono somministrate al computer davanti al quale gli studenti devono affrontare tre materie (italiano, matematica, inglese). Il voto prove Invalsi 2019 non influisce sulla media scolastica, la valutazione entra nel curriculum dello studente.

Prove Invalsi 2019 classi V scuola superiore: tutto regolare

Con un comunicato stampa l’Invalsi fa sapere che nelle classi di quinto superiore, le prove Invalsi 2019 del 4 marzo si sono svolte senza problemi. Nella giornata le prove svolte sono state 21.670 e – secondo quanto registrato dall’Istituto – tutto si è appunto svolto regolarmente, senza particolari difficoltà tecnico-informatiche.

Prove Invalsi 2019: il calendario

Le prove Invalsi si terranno secondo il seguente calendario:

Prove Invalsi 2019 II primaria (prova cartacea)

– Italiano: 6 maggio 2019
– Prova di lettura solo per le classi campione6 maggio 2019
– Matematica: 7 maggio 2019

Prove Invalsi 2019 V primaria (prova cartacea):

– Inglese: 3 maggio 2019
– Italiano: 6 maggio 2019
– Matematica: 7 maggio 2019

Prove Invalsi 2019 III secondaria di primo grado (prova al computer – CBT): Italiano, Matematica e Inglese:

– classi NON campionedall’1 aprile 2019 al 18 aprile 2019
– classi campionedal 9 aprile 2019 al 12 aprile 2019

Prove Invalsi 2019 II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT): Italiano, Matematica

– classi NON campionedal 6 maggio 2019 al 18 maggio 2019
– classi campionedal 7 maggio 2019 al 10 maggio 2019

Prove Invalsi 2019 V secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT): Italiano, Matematica e Inglese

– classi NON campionedal 4 marzo 2019 al 30 marzo 2019
– classi campionedal 12 marzo 2019 al 15 marzo 2019

Olimpiadi di Robotica

Olimpiadi di Robotica, sul podio le squadre vincitrici. Premiate le migliori ‘sentinelle’ per salvare il pianeta. Trecento gli studenti-progettisti in gara da tutta Italia. Bussetti: “Competizione che guarda al futuro”

Alberi-robot a ultrasuoni, droni per monitorare lo stato dell’aria, automi per misurare l’inquinamento da materiale radioattivo, umanoidi salva-ambiente, prototipi per il controllo delle maree e dell’erosione della costa. È stata tutta proiettata verso il futuro la finalissima delle Olimpiadi di Robotica che si è svolta a Genova. La competizione si è conclusa il 30 marzo con la premiazione dei migliori robot realizzati dagli studenti. A salire sul podio sono stati i ragazzi che hanno progettato e realizzato i prototipi più significativi per il miglioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta. Le Olimpiadi quest’anno sono state dedicate al tema della tutela dell’ambiente.

Novanta gli alunni in corsa per il titolo, provenienti dalle scuole di tutta Italia. Erano in 300 ai nastri di partenza, ciascuno con la squadra del proprio istituto. A ricevere il premio sono stati i team: Hydrocarbot dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Fortunio Liceti’ di Rapallo (GE); HeartQuake dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Galileo Galilei’ di Crema (CR) e Giorgi dell’Istituto Tecnico Tecnologico ‘Giovanni Giorgi’ di Brindisi.

“Complimenti ai vincitori e a tutti i ragazzi che hanno partecipato a una competizione così bella che guarda al futuro. La creatività, quando è accompagnata dall’impegno e dallo studio, realizza risultati importanti”, spiega il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. “Queste Olimpiadi sono significative. Con queste gare vogliamo promuovere, incoraggiare e sostenere le potenzialità didattiche e formative della robotica. La tecnologia può e deve essere un’alleata della scuola, per migliorare l’insegnamento e per crescere generazioni di cittadini in grado di gestire il cambiamento e non di subirlo”.

Le Olimpiadi di Robotica, alla quarta edizione, hanno preso il via venerdì pomeriggio nella sede del Collegio Emiliani. Il 30 marzo le gare e la cerimonia di premiazione. La competizione è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con la collaborazione della Scuola di Robotica. È dedicata agli studenti della scuola secondaria di II grado, statale e paritaria.

I novanta finalisti hanno partecipato suddivisi in squadre (ciascuna composta da tre alunni, oltre al proprio docente). Tre le categorie di gara, una per i principali elementi del nostro pianeta: terra, acqua e aria. Ciascun teamha scelto in quale categoria partecipare.

Le Olimpiadi sono legate alla European Robotics League e le squadre vincitrici potranno partecipare all’edizione ERL Emergency Service Robots che si terrà a La Spezia, a luglio prossimo. L’evento, che vedrà la presenza dei più prestigiosi istituti universitari internazionali, sarà organizzato in Italia daNato Sto Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) di La Spezia.

In contemporanea con le gare sono stati realizzati laboratori didattici gratuiti, promossi dalla ‘Scuola di Robotica’ di Genova in collaborazione con Costa Crociere Foundation e Fifthingenium, e conferenze aperte alle scuole e al pubblico.

LE SQUADRE PREMIATE:

Categoria ‘Acqua’
Team Hydrocarbot – Istituto d’Istruzione Superiore ‘Fortunio Liceti’, Rapallo (GE)
(alunni: Giorgio Bernardini, Alberto Conte, Tommaso Pavletic; insegnante: Luca De Ponti)

Categoria ‘Aria’
Team HeartQuake– Istituto d’Istruzione Superiore ‘Galileo Galilei’, Crema (CR)
(alunni: Manuel Dadda, Stefano Picco, Andrea Zoli; insegnante: Patrizia Lini)

Categoria ‘Terra’
Team Giorgi – Istituto Tecnico Tecnologico ‘Giovanni Giorgi’, Brindisi
(alunni: Laura De Clemente, Francesco Fiani, Alessandra Moretto; insegnante: Salvatore Campeggio)

I video dei progetti realizzati dagli studenti possono essere visualizzati alla pagina: www.olimpiadirobotica.it