Viaggio d’istruzione Beach&Volley School 2020

Viaggio d’istruzione Beach&Volley School 2020

UNA GITA COINVOLGENTE E FORMATIVA CON UN PROGRAMMA DI ATTIVITA’ SEMPRE PIU’ AMPIO ED ENTUSIASMANTE
NOVITA’ ASSOLUTA: ALLE STORICHE LOCALITA’ DI BIBIONE, JESOLO E SCANZANO JONICO, SI AGGIUNGONO ANCHE QUELLE DI RICCIONE E TARQUINIA. CONFERMATA SAPPADA COME LOCALITA’ TOP PER LA GITA INVERNALE

Negli ultimi 10 anni di attività, la Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV), in collaborazione con Kinder +Sport e con il Tour Operator Raduni Sportivi, ha coinvolto oltre 100.000 studenti di tutta Italia con un suo progetto didattico-sportivo rivolto alle scuole di ogni ordine e grado: si tratta del Beach&Volley School, un viaggio di istruzione che per l’anno 2020 offre la scelta tra un percorso “beach”: Bibione, Jesolo, Scanzano Jonico, Riccione, Tarquinia e un percorso “snow”: Sappada.

Il programma del viaggio prevede 6 ore di attività giornaliera ed un attraente proposta serale. Tutti i corsi sportivi sono affidati a qualificati tecnici federali e atleti di livello nazionale e internazionale, coinvolgendo tutti gli studenti, compresi quelli con bisogni educativi “speciali”.

Accanto ai corsi di volley ci saranno molte altre discipline sportive come; Zumba, Fitness, Frisbee, Tiro con l’Arco, Flag-Football, Haikido/Difesa Personale con istruttori altamente qualificati.

In aggiunta alle attività sportive, i partecipanti potranno accedere ai corsi di potenziamento linguistico, Alternanza Scuola Lavoro, e usufruire di un’ampia scelta di visite storico-artistiche culturali ed ambientali, comprese alcune escursioni guidate in city-bike con guide turistiche specializzate nel turismo scolastico.

 La parte serale offrirà diversificate attività di animazione con lo show di benvenuto, gli spettacoli musicali e d’intrattenimento, il torneo di pallavolo in notturna (che coinvolge docenti e studenti) nonché la grande festa di chiusura con la premiazione dei vincitori del torneo finale.

Inoltre per stimolare la creatività degli studenti, sarà proposta una serata “Talent Show” che offrirà loro la possibilità di esibirsi nella recitazione, nel canto e nel ballo progettando il proprio spettacolo, esercitandosi con l’aiuto e la supervisione di animatori esperti.

Il Viaggio d’istruzione Beach&Volley School si conferma una delle gite più complete e sicure. I soggiorni sono previsti in Villaggi Turistici attrezzati (per Riccione le sistemazioni sono previste in hotel) e tutte le strutture ricettive sono protette e sorvegliate da un servizio di guardiania notturna. All’interno dei bar e dei market sarà vietata la vendita di alcolici.

Per ulteriori informazioni: www.federvolley.it www.istruzionesportiva.it

Prima collaboratori scolastici, poi amministrativi: diritto alla formazione. Cosa prevede il CCNL

da Orizzontescuola

di Ilenia Culurgioni

Collaboratori scolastici che passano al profilo dell’assistente amministrativo, ma poi trovano difficoltà nello svolgere i compiti di segreteria sempre più complessi. I corsi di formazione?

Segreterie oberate di lavoro con mansioni ormai di diverso tipo, personale non esperto appena passato al profilo dell’amministrativo, ed ecco che giungono le lamentele.

Ci sono stati segnalati anche casi in cui, nella convocazione per la supplenza da assistenti amministrativi, era richiesta “esperienza”.

Esiste però il diritto alla formazione del personale scolastico.

Diritto alla formazione Ata

Il capo VI del CCNL è infatti dedicato a questo punto. All’articolo 63 (Formazione in servizio) comma 1 si legge: “La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane. L’Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”.

Al comma 2 si ribadisce: “Per garantire le attività formative di cui al presente articolo l’Amministrazione utilizza tutte le risorse disponibili, nonché le risorse allo scopo previste da specifiche norme di legge o da norme comunitarie. Le somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione. In via prioritaria si dovranno assicurare alle istituzioni scolastiche opportuni finanziamenti per la partecipazione del personale in servizio ad iniziative di formazione deliberate dal collegio dei docenti o programmate dal Dsga, sentito il personale Ata, necessarie per una qualificata risposta alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa”. Come si legge, il personale Ata ha diritto alla formazione adeguata per lo svolgimento delle attività previste dal CCNL.

All’articolo 64 (Fruizione del diritto alla formazione) comma 1 si specifica che la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità, mentre al comma 4 – specificamente per il personale Ata – si legge che si può partecipare, previa autorizzazione del capo d’istituto, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative o di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte dall’Università o da enti accreditati.

Il piano di formazione

Il piano di formazione viene predisposto dal Dsga e si articola in iniziative (art.66 comma 1):

  • promosse prioritariamente dall’Amministrazione;
  •  progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con l’Università (anche in regime di convenzione), con le associazioni professionali qualificate, con gli Istituti di Ricerca e con gli Enti accreditati.

Oltre a quello che prevede il CCNL sulla formazione, vale sempre l’aiuto reciproco tra colleghi, quindi l’affiancamento di un altro assistente amministrativo nelle prime fasi può essere senza dubbio un buon punto di partenza per chi finora ha lavorato nel profilo di collaboratore scolastico e adesso passa ad assistente amministrativo, sia con supplenze da terza fascia che grazie all’art. 59.


Decreto scuola, lunedì 18 novembre inizia esame emendamenti. Testo in Aula il 25

da Orizzontescuola

di redazione

L’esame degli emendamenti presentati al Decreto scuola inizierà lunedì 18 novembre. Il testo sarà presentato in Aula alla Camera il 25.

Gli emendamenti presentati sono 275, di cui 13 firmati dalla maggioranza, che vanno a  modificare parti strutturali del testo.

E’ dunque possibile anticipare che il testo pubblicato in gazzetta ufficiale il 30 ottobre sarà modificato. Ancora alcuni giorni per capire come e quanto.

Abbiamo parlato con alcuni esponenti della maggioranza, che ci hanno spiegato la loro visione del decreto.

Decreto scuola, On. Casa (M5S): grande lavoro emendamenti, accolte anche istanze sindacati

Emendamenti del Governo

Decreto scuola, restituire posti Quota 100 metà a ruoli e metà a mobilità: ci sarà emendamento Governo

Decreto scuola, Azzolina: sì ad anno scolastico 2019/20 come terzo anno di servizio

Abilitazioni per docenti “ingabbiati”: decreto scuola sbloccherà percorsi

Diplomati magistrale: ci sarà proroga contratto 30 giugno 2020, ma ruolo anche ad aventi diritto GaE

Tutti gli emendamenti della maggioranza

Decreto scuola: anno in corso, servizio misto, docenti di ruolo, abilitazione. Gli emendamenti della maggioranza [ANTEPRIMA]

Concorso straordinario: estendere partecipazione anche a docenti paritarie. Emendamento Bossio (PD)

Toccafondi (IV): con Dl scuola invertita la rotta. Non si parla più di sanatoria

Decreto scuola, Fusacchia: chi vince concorso sarà valutato con prova seria dopo un anno di lavoro. E’ la prima volta che accade

Gli altri emendamenti

Fratelli d’Italia

Decreto scuola, emendamenti Bucalo (FdI): due anni e non tre per partecipare al concorso, sostegno anche per chi ha servizio ma non titolo

PSI

Decreto scuola, emendamenti PSI: riapertura terza fascia istituto, anno in corso, servizio IeFP, sostegno, stabilizzazione

Lega

Decreto scuola: PAS specializzazione sostegno. Emendamento Lega

Emendamento progressione carriera facenti funzione DSGA

Pittoni (Lega): concorso religione uno degli emendamenti al Decreto Scuola

Diplomati magistrale e laureati SFP: nuovo concorso straordinario, precedenza supplenze, proroga contratti. Emendamenti Lega

Concorso straordinario, Sasso (Lega): emendamenti per annualità in corso

Decreto scuola, Pittoni (Lega): recupero posti Quota 100. Emendamento

Decreto scuola e concorso straordinario secondaria: considerare anche 2019/20. Emendamento Lega


Sciopero scuola per l’intera giornata del 29 novembre: nota Miur

da Orizzontescuola

di redazione

Nota Miur: azioni di sciopero previste per venerdì 29 novembre 2019 riguardanti il Comparto Istruzione e
Ricerca – Settore Scuola

Sono previste le seguenti azioni di sciopero:

  • “sciopero per il comparto scuola per tutto il personale docente e dirigente, di ruolo e precario, in Italia e all’estero” proclamato da SISA – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente con nota del 14 ottobre U.s.;
  • “sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private” indetto da USB – Unione Sindacale di Base – come da nota prot. 0071228 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione Pubblica del 13 novembre 2019.

Nota sciopero 29 novembre

Graduatorie di istituto docenti, nuove modalità controllo titoli

da Orizzontescuola

di redazione

Con Nota miur prot. n. 2135 del 29 agosto 2019 le segreterie scolastiche hanno avuto a disposizione un nuovo format per le supplenze.
Come spiegato in una conferenza di servizio a Torino, è stato introdotto un campo che consente alle scuole di registrare, tramite la funzione di acquisizione/aggiornamento posizione, tutte le verifiche fatte sulle domande per i docenti dall’a.s. 2017/18

Le segreterie, se il il controllo titoli è stato effettuato, dovranno mettere la spunta su Domanda verificata a seguito della stipula del primo contratto
L’aggiornamento di questa informazione consente alle scuole che convocano di sapere se stanno convocando un aspirante al quale i dati della domanda sono stati già verificati o meno.
Il gestore ha dato tempo alle scuole fino al 31/10 per inserire l’informazione solo nel caso in cui assuma il valore «si». Dopo tale data sarà il gestore a registrare a sistema il valore «no» per i restanti casi, salva in ogni caso la possibilità per la scuola di modificare il valore.
Altra nuova funzione SIDI è quella che consente di ricalcolare la posizione in graduatoria di un aspirante a fronte di una modifica intervenuta sulle funzioni di acquisizione/aggiornamento posizione della domanda.
Dopo la rettifica del punteggio attribuito, anche a seguito di cancellazione, sarà sufficiente accedere alla funzionalità di convocazione e impostare, nella funzione predisposta per il ricalcolo, il codice fiscale dell’aspirante interessato alla modifica. La nuova funzionalità effettua, in relazione ai soggetti coinvolti le seguenti operazioni per i docenti ricalcolo online della nuova posizione o sua cancellazione
Per il personale ATA prenotazione del ricalcolo della nuova posizione che sarà disponibile nelle 24 ore successive.

l’operazione di ricalcolo della nuova posizione (o cancellazione) è notificata via email a tutte le scuole interessate.
L’aggiornamento intervenuto sulle graduatorie sarà disponibile anche dalle funzioni polis di consultazione delle graduatorie.

Iscrizioni a.s. 2020/21, adempimenti vaccinali: chi fa che cosa. Sanzioni

da Orizzontescuola

di Nino Sabella

Iscrizioni anno scolastico 2020/2021: adempimenti vaccinali e sanzioni per studenti non in regola.

Circolare iscrizioni

Il Miur, come riferito, ha pubblicato la circolare sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2020/21.

Le domande di iscrizione vanno presentate dal 7 al 31 gennaio 2020, in modalità online oppure cartacea.

Saranno effettuate online le iscrizioni:

  • per le classi iniziali della scuola primaria;
  • per le classi iniziali della scuola secondaria di primo e secondo grado;
  • ai percorsi di istruzione e formazione professionale, erogati dagli istituti professionali nonché dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono alla procedura online;
  • per le classi iniziali delle scuole paritarie che hanno aderito facoltativamente alla procedura telematica.

Saranno effettuate in modalità cartacea le iscrizioni:

  • alle sezioni delle scuole dell’infanzia;
  • alle scuole della Valle d’Aosta e delle province di Trento e Bolzano;
  • alle classi terze dei licei artistici e degli istituti tecnici;
  • al percorso di specializzazione per “Enotecnico” degli istituti tecnici del settore tecnologico a indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, articolazione “Viticoltura ed enologia”;
  • ai percorsi di istruzione per gli adulti, ivi compresi quelli attivati presso gli istituti di prevenzione e pena;
  • agli alunni/studenti in fase di preadozione, per i quali l’iscrizione viene effettuata dalla famiglia affidataria direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta.

Adempimenti vaccinali

La circolare, in merito agli adempimenti vaccinali, prevede che i dirigenti scolastici attuino quanto previsto dall’articolo 3-bis del DL n. 73/2017, convertito in legge n. 119/2017.

Il citato articolo 3 -bis, in merito alla verifica degli studenti in regola con l’obbligo vaccinale, ha previsto una procedura semplificata che vede coinvolti scuole e ASP di riferimento.

Questi gli adempimenti che devono svolgere scuole, ASP e famiglie:

  • i dirigenti scolastici (e i responsabili dei servizi educativi, dei centri di formazione professionale e delle scuole private non paritarie) devono trasmettere alle aziende sanitarie locali, entro il 10 marzo 2020, l’elenco degli iscritti (anno scolastico 2020/21) di età compresa tra zero e sedici anni, inclusi i minori stranieri non accompagnati, per l’anno scolastico successivo;
  • le ALS, entro il 10 giugno 2020, restituiscono i summenzionati elenchi con l’indicazione dei soggetti che non risultino in regola con gli obblighi vaccinali, che non rientrino nelle situazioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni e che non abbiano presentato formale richiesta di vaccinazione.
  • nei dieci giorni successivi all’acquisizione degli elenchi con le indicazioni succitate, i dirigenti scolastici invitano i genitori, i tutori o i soggetti affidatari a depositare, entro il 10 luglio 2020, la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse, o la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all’ASL competente.
  • dopo il suddetto invito, i dirigenti scolastici trasmettono all’ASL, entro il 20 luglio 2020, la documentazione presentata dai genitori o la comunicazione dell’eventuale mancato deposito per gli adempimenti di competenza e, ricorrendone i presupposti, per l’applicazione delle sanzioni.  Per la scuola dell’infanzia e i servizi educativi per l’infanzia la mancata presentazione della documentazione summenzionata comporta la decadenza dall’iscrizione. Non determina, invece, la decadenza dall’iscrizione né impedisce la partecipazione  agli esami, per gli altri gradi di istruzione.

Sanzioni

Nella circolare si ricorda che la mancata regolarizzazione della situazione vaccinale per i bambini sino a 6 anni, comporta la decadenza dall’iscrizione, ossia non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell’infanzia.

Per le famiglie degli alunni da 6 a 16 anni, invece, è prevista una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.

Circolare

La scuola della ricerca: l’apprendimento, avventura e stupore

da Tuttoscuola

Forse poche altre parole, fra quante arricchiscono il lessico pedagogico, hanno subito uno snaturamento e un impoverimento di significato come è accaduto per la parola “ricerca”. Termine, questo, che ci è caro, perché ci rimanda ad un fiorire di esperienze intelligenti, ricche di qualità, proprie di una scuola intensamente impegnata nel rinnovamento dei metodi e dei contenuti, all’interno di una forte finalizzazione educativa del lavoro con gli alunni. Purtroppo, non poche volte alla “ricerca” si sono richiamate esperienze di ben altro segno, che hanno contribuito a stravolgere il significato autenticamente innovativo, riducendone e snaturandone il senso.

Quante volte abbiamo dovuto vedere studenti chiamati a svolgere, magari come compito per casa, certe “ricerche” sugli animali, o sull’inquinamento, o sullo sport, e via elencando, e che, con più o meno entusiasmo, scaricano da internet quante più informazioni possibili, senza però che tale raccolta sia collegata ad una domanda di ricerca, ad un problema da risolvere. Quando la ricerca scade nell’enciclopedismo e nel nozionismo, non c’è che da rallegrarsi se viene abbandonata.

Ma la ricerca, intesa nel suo significato autentico, è qualcosa di molto, molto diverso.

A. Giunti diceva che studiare equivale a pensare. Si potrebbe aggiungere che, nella metodologia della ricerca, gli strumenti disciplinari alimentano e modellano il pensiero.

La condizione essenziale, perché si possa parlare di ricerca è la presenza di un problema. Non c’è ricerca se non in presenza di un problema da risolvere, e la ricerca consiste, appunto, nel processo di soluzione. Il problema è il cuore del percorso della ricerca, l’origine e il termine di riferimento costante per tutta l’attività, che si conclude quando a questo problema è data soluzione.

Posto il problema, non ci si può sostituire all’alunno, che è invece responsabilizzato nell’attività volta alla soluzione. “Se faccio, capisco” è un buon motto, ancora valido. Solo che, nella logica della ricerca, il “fare” non si identifica né si esaurisce con l’azione diretta (la manipolazione, l’uscita, la realizzazione del cartellone…), ma riguarda il fare procedurale, l’impiego di metodi di indagine specifici, finalizzati alla soluzione del problema e alla scoperta. La scuola che sogniamo è una scuola che nasce dalla capacità di stupirsi, di interrogarsi, di fare dell’apprendimento una avventura di ricerca.

Bullismo: arriva il numero verde e l’allontanamento dalla famiglia. Il ruolo della scuola

da Tuttoscuola

“Il ragazzo che compie atti di bullismo e che non modifica i propri comportamenti dopo un percorso di rieducazione, potrebbe essere allontanato dalla famiglia dal Tribunale dei minori e affidato a una casa famiglia se la permanenza con i genitori risulta controproducente alla sua rieducazione”. È quanto prevede – secondo quanto riportato da Ansa.it – per i casi più gravi di bullismo, la legge che la Commissione Giustizia della Camera ha approvato e che arriverà in Aula lunedì prossimo. La legge istituisce anche un numero verde, il 114, per le vittime ed anche le sanzioni pecuniarie ai genitori che non mandano i figli a scuola. Non saranno punite solo più le famiglie che non mandano i bambini nelle scuole elementari ma anche quelli che non lo fanno per tutte le scuole dell’obbligo. Vediamo insieme cosa prevede la legge e quale sarà il ruolo della scuola.

Stretta sui bulli: bullismo come stalking

Il testo approvato prevede una parte penale per i maggiorenni: il bullismo viene accumunato allo stalking (articolo 612 bis del codice penale). Molto più articolata la parte preventiva ed rieducativa, nel caso in cui il bullo sia un minore, e infatti si interviene sul processo penale minorile. La proposta prevede che qualsiasi soggetto, nella scuola e fuori da essa, possa segnalare i casi di bullismo al Procuratore, il quale gira al Tribunale dei minori la segnalazione. Il Tribunale apre quindi un procedimento in cui stabilisce «gli obiettivi» di un percorso di rieducazione del “bullo”, mentre i dettagli dei “progetto” rieducativo vengono definiti dai servizi sociali insieme alla famiglia del ragazzo.

Il dirigente scolastico decide se coinvolgere i servizi sociali

In base alla proposta che ha ottenuto il via libera della Commissione, il dirigente scolastico che viene a conoscenza di qualsiasi tipo di atti di bullismo e cyberbullismo che coinvolgono a qualsiasi titolo studenti iscritti all’istituto scolastico che dirige, valuta se coinvolgere i servizi sociali e sanitari al fine di predisporre percorsi personalizzati per l’assistenza delle vittime e per l’accompagnamento rieducativo degli autori degli atti.

L’affidamento ai servizi sociali

Tra le ipotesi c’è quella poi che vede che «con scadenza annuale», il servizio sociale «trasmette al Tribunale per i minorenni una relazione che illustra il percorso e gli esiti dell’intervento. Il Tribunale per i minorenni, valutate le risultanze attestate nella relazione e sentito il minorenne e i genitori o gli esercenti la responsabilità genitoriale, con decreto motivato, può in via alternativa» dichiarare concluso il percorso rieducativo; proseguire il percorso e il progetto; disporre l’affidamento del minorenne ai servizi sociali; oppure «disporre il collocamento del minorenne in una comunità, qualora gli interventi previsti dai numeri precedenti appaiano inadeguati».

Bullismo: monitorare il fenomeno. Gli strumenti per i docenti

Sarà il Ministero dell’Istruzione, attraverso proprie piattaforme nazionali di formazione e monitoraggio, a mettere a disposizione delle scuole strumenti di valutazione e questionari da somministrare a docenti e studenti.