Morti bianche del welfare: un altro caso

Morti bianche del welfare: un altro caso

Un uomo di 74 anni si è ucciso con la figlia di 31 anni con grave disabilità, con i gas di scarico della sua auto, parcheggiata nella loro casa di campagna a Saltrio (Varese). L’uomo, che a quanto si apprende era gravemente malato, ha lasciato un messaggio di addio alla moglie, anche lei malata grave e costretta a letto.

Un altro caso che probabilmente verrà annoverato e archiviato nell’assolutoria categoria dei personali e ineluttabili drammi della disperazione.

Ne abbiamo contati troppi in anni e la tendenza sembra non diminuire. Non diminuisce quella tragica contabilità. – così commenta Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – Oltre al cordoglio alla famiglia, dobbiamo esprimere ancora rabbia per le ennesime morti bianche che hanno tutti i tratti comuni con moltissime altre drammatiche vicende. Non è vero che non esistono colpe e colpevoli. L’isolamento, l’abbandono, l’insufficiente attenzione prolungati nel tempo sono le cause remote e spesso ultime di queste vicende. Senza decise politiche di sostegno alle famiglie questi fatti continueranno a ripetersi. È ora forse anche di verificare l’effettiva applicazione e la reale efficacia di norme approvate dal Parlamento Italiano – e ci riferiamo alla legge sul ‘dopo di noi’ – per comprendere quanto realmente sia giunto a supportare singoli e famiglie e quanto invece sia finito a sostenere altro, altri e operazioni di restyling dei soliti noti. Al Parlamento il compito di monitorare e analizzare dati, cifre e storie e agire di conseguenza, correggendo la rotta e rimettendo al centro le persone più fragili e non i comitati d’affari comunque siano denominati.”

AA.VV., A scuola dopo la Covid-19

A scuola dopo la Covid-19

Non torniamo indietro, andiamo avanti!
Riflessioni e idee per una scuola a misura di bambini e ragazzi

Vivere l’emergenza sanitaria causata dal virus Covid-19 ha comportato per l’intera umanità grande sofferenza, disagio e, in moltissimi casi, lutti, impoverimento ed emarginazione.
Sono poche le categorie rimaste indenni da questa terribile esperienza e possiamo dichiarare, senza timore di smentita, che i bambini e gli adolescenti sono tra quelle che maggiormente hanno patito le conseguenze della pandemia.
E allora, pensando a tutto quello che questa pandemia ha portato via all’infanzia e all’adolescenza, a quello di cui bambini e ragazzi avranno bisogno quando a settembre, si spera, si potrà tornare a scuola, abbiamo voluto raccogliere nell’E-Book “A scuola dopo la Covid-19. Non torniamo indietro, andiamo avanti! Riflessioni e idee per una scuola a misura di bambini e ragazzi” pareri autorevoli su come possiamo provare a rispondere adeguatamente a questi bisogni. Ne è nata una bellissima pubblicazione, grazie alla collaborazione con la GAM Editrice di Rudiano (BS), un E-Book disponibile in tutte le librerie on line.

Incontreremo l’opinione del Pedagogista, del Medico, della Psicoterapeuta, del Pediatra, dell’Educatrice, dell’Insegnante, della Professoressa, del Formatore e anche di un Dirigente Scolastico.
Persone competenti e generose, amici cari, a cui va tutta la nostra gratitudine, che lavorano nella scuola o che hanno dedicato la vita allo studio dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ognuna/o ha arricchito il dibattito con un punto di vista particolare e significativo.
Ci auguriamo che questo testo potrà essere utile a educatori e insegnanti e, attraverso di loro, portare ai bambini e ai ragazzi tutto l’aiuto di cui avranno bisogno.
Ringraziamo di cuore Stefania Fenizi per averci donato il disegno di Gianfranco Zavalloni in copertina 

INDICE

PREFAZIONE
di Rosa Giudetti, Presidentessa dell’Associazione Montessori Brescia

PARTE PRIMA
La parola a Pedagogisti, Pediatri e Psicoterapeuti
·         RICOMINCIARE di Gianfranco Staccioli, Pedagogista, Presidente del Museo della Scuola, Segretario Nazionale dei CEMEA italiani e Scrittore
·         UNA PASSIONE ANCORA MIA. RI-CONOSCERSI A SETTEMBRE di Raffaele Mantegazza, Pedagogista e Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università Bicocca, Scrittore
·         I BAMBINI NORMALIZZANO di Doriana Allegri, Pedagogista, Dirigente responsabile dei Nidi delle scuole dell’infanzia del Comune di Genova e Formatrice dell’Opera Nazionale Montessori, Scrittrice
·         DALLA PARTE DEI BAMBINI: LA VOCE DI DUE MEDICI di Elena Balsamo, Pediatra e Scrittrice ed Elisabetta Galli, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Medicina Naturale ad orientamento antroposofico
·         ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E CURA DELLE RELAZIONI. UN NIDO A MISURA DI BAMBINA E DI BAMBINO contributo del Centro Nascita Montessori a cura di Nella Norcia, Pedagogista e Psicoterapeuta e Franco De Luca, Pediatra, Presidente del CNM e Scrittore
·         DIALOGHI INEDITI E NUOVE SCENE EDUCATIVE Per l’Associazione ElinorGoldschmied EduCare APS Irene Auletta, Consulente Pedagogica e Formatrice
Lidia Magistrati lunga esperienza educativa in ambito Materno Infantile, già responsabile di nidi e centri per la Prima Infanzia, Formatrice e Presidente dell’Associazione ElinorGoldschmied EduCare
 
PARTE SECONDA
La parola a Educatori, Insegnanti e Professori
·         UN NUOVO INCONTRO CON I BAMBINI: LA RELAZIONE COME CATEGORIA PER INTERPRETARE LO SPAZIO ED IL TEMPO di Isabella Micheletti, Educatrice montessoriana e Formatrice dell’Opera Nazionale Montessori, Scrittrice
·         IL MIO ALFABETO DELLA RIPARTENZA di Paola Veneziani, Insegnante e Coordinatrice di una Casa dei Bambini montessoriana e Vice Presidentessa dell’Associazione Montessori Brescia, Formatrice Opera Nazionale Montessori
·         RIFLESSIONI PEDAGOGICHE PER LA RIPARTENZA: QUANDO IL PENSIERO ORIENTA AZIONI DI RINNOVAMENTO  di Mariangela Scarpini, Dottoressa di Ricerca in Scienze Pedagogiche, Prof.ssa a contratto Dip. di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna, Insegnante montessoriana di Scuola Primaria, Formatrice dell’Opera Nazionale Montessori
·         I BAMBINI E LE BAMBINE DIMENTICATI di Luciana Bertinato, Insegnante di scuola Primaria, amica e collaboratrice di Mario Lodi e scrittrice
·         DALLA DaD ALLA BACHECA di Melucci Federica, Insegnante di scuola dell’infanzia
·         LA SCUOLA CHE CI ATTENDE di Alex Corlazzoli, Insegnante di scuola Primaria, Giornalista e Scrittore
·         ASCOLTO, FORMAZIONE E SPERIMENTAZIONE PER RIPARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO di Davide Tamagnini, Insegnante di scuola Primaria, Scrittore
·         RIFLESSIONI SULLA SCUOLA DI IERI E DI OGGI di Francesca Poretti, già docente di Lettere Latine e Greche nella scuola secondaria di secondo grado, Scrittrice, Presidentessa AICC Delegazione di Taranto «Adolfo F. Mele»
 
PARTE TERZA
La Scuola Primaria – Osservazioni, riflessioni e proposte
·         I BAMBINI NO di Rodolfo Apostoli, Pedagogista, già Dirigente Scolastico, Istruttore presso il CEMEA e Scrittore

Roma, 20 luglio 1943

Roma, 20 luglio 1943

di Maurizio Tiriticco

Dal mio “Balilla Moschettiere” — “””Il bollettino n. 1150 fu assai laconico: “Nel tardo mattino di oggi formazioni di apparecchi avversari hanno sganciato numerose bombe su Roma, causando danni in corso di accertamento”. E quello successivo, n. 1151, del 20 luglio fu più esauriente, a suo modo: “I danni arrecati dalle formazioni americane, che con alcune centinaia di quadrimotori hanno ieri, durante tre ore, attaccato Roma, sono ingenti; risultano, tra gli altri, gravemente colpiti e in parte distrutti, edifici sacri al culto e alla scienza e quartieri di abitazioni operaie: in particolare la basilica di S. Lorenzo, il cimitero del Verano, la Città Universitaria, il complesso ospedaliero del Policlinico, i caseggiati popolari delle zone Prenestina e Latina. Il numero delle vittime civili finora accertate ascende a 166 morti e a 1659 feriti. Durante e dopo l’incursione la popolazione ha dato esempio di disciplina e di calma. Sette velivoli sono stati abbattuti dalle artiglierie contraeree e uno dalla caccia”. Calma e disciplina? Oppure paura e rabbia? E tutti sapevamo del Papa, che era andato a vedere che cosa fosse successo, e che la sua tunica bianca si era sporcata di sangue! E il Duce perché non c’era andato? In quella stessa mattinata Mussolini e Hitler si incontravano a Feltre. E pare che Hitler avesse lamentato i ritardi italiani e le nostre promesse non mantenute. “Due popoli una guerra”: questo lo slogan del patto di Acciaio! Ma pare che il contributo italiano fosse solo di stagno…”””

L’esercito fascista!?!?!? Chiacchiere su chiacchiere! Pochi mezzi! Carri armati che scherzosamente chiamavamo scatolette di tonno! E i fucili? In dotazione c’era il moschetto modello 91, quello della prima guerra mondiale! E il Duce aveva dotato noi balilla moschettieri di un modello analogo. Per non dire dei nostri soldati in Russia – prima il CSIR, Corpo di spedizione italiano in Russia, e poi l’ARMIR, Armata italiana in Russia – con le scarpe di cartone!!!Leggetevi “Il sergente nella neve”, il racconto autobiografico di Mario Rigoni Stern. E i nostri soldati in Africa? Armamenti e sostentamenti insufficienti e scarsi! Eroismo tanto! Significative le parole della Saga di Giarabub”. Eccole!

“Inchiodata sul palmeto veglia immobile la luna. A cavallo della duna sta l’antico minareto. Squilli, macchine, bandiere,scoppi, sangue! Dimmi tu, che succede, cammelliere? È la sagra di Giarabub! Colonnello, non voglio il pane, dammi il piombo del mio moschetto! C’è la terra del mio sacchettoche per oggi mi basterà. Colonnello, non voglio l’acqua,dammi il fuoco distruggitore! Con il sangue di questo cuorela mia sete si spegnerà”.

In effetti abbondavamo di canzoni di guerra, che a scuola imparavamo diligentemente a memoria, e di una propaganda che ci mostrava la vittoria dietro l’angolo, ma… la realtà era ben diversa! Ed io, balilla moschettiere credente, la toccai purtroppo con mano! Dal 25 luglio all’8 settembre del 1943! Quindici giorni di sofferenza! Quindicigiorni per capire che la mia infanzia e la mia adolescenza mi erano state rubate! Dal fascismo e dalla sua dittatura chiacchierona! Questo, e tante altre brutture, è stato il fascismo! Parole ad abundantiam! Fatti pochi e negativi!Sfilate molte, armamenti pochi e poco efficienti! E non dico nulla di quanto avvenne l’8 settembre! Un re fuggitivo! Un esercito senza ordini abbandonato a sé stesso! Così nel giro di una giornata l’intero Paese fu letteralmente occupato dai tedeschi! L’Italia, terra di conquista! Ma questa è un’altra storia.

Avviso Indizione Gara pubblica europea

Il Commissario straordinario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri, su richiesta della Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, ha indetto una Gara pubblica europea per l’acquisto di un massimo tre milioni di banchi per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza: in particolare, fino a 1,5 milioni di banchi monoposto tradizionali e fino a 1,5 milioni di sedute attrezzate di tipo innovativo.

Il Bando contiene i criteri sulla base dei quali le offerte verranno valutate secondo una procedura concorrenziale, trasparente, accelerata. Tra questi verrà ovviamente considerato anche il prezzo per ciascuna tipologia richiesta che, quindi, altrettanto ovviamente sarà dettato dal mercato.

Il Bando – pubblicato sui siti della Presidenza del Consiglio/Commissario straordinario, dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione e su quello della Protezione Civile – prevede che le imprese dovranno assicurare, oltre a un numero minimo di banchi tradizionali o sedute attrezzate innovative anche l’imballaggio, il trasporto, la consegna e il montaggio dei prodotti entro il 31 agosto 2020.

La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il 30 luglio. La sottoscrizione dei contratti avverrà entro il 7 agosto 2020.


AVVISO DI INDIZIONE DI GARA IN PROCEDURA APERTA SEMPLIFICATA E DI MASSIMA URGENZA PER L’ACQUISIZIONE E LA DISTRIBUZIONE DI BANCHI SCOLASTICI E SEDUTE ATTREZZATE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE

Lotto A CIG 8377980FCB – Lotto B CIG 8377988668

Il Bando e gli allegati:

Avviso del 20 luglio 2020
Allegato 1 – Guida all’utilizzo del sistema telematico
Allegato 2 – Specifiche Tecniche
Allegato 3 – Domanda di partecipazione
Allegato 4 – Forma di partecipazione
Allegato 5 – Condizioni Specifiche di Contratto