Scuole, adesso la domanda è d’obbligo: perché le abbiamo chiuse?

da HuffPost – IL BLOG 14/08/2020

Scuole, adesso la domanda è d’obbligo: perché le abbiamo chiuse?

di Mila Spicola

La colpa è mia, sono stata tra le prime, osservando i miracoli della ministra all’Istruzione, a desiderare che un Commissario la affiancasse. Ma Dio li fa e poi li accoppia, alla fine il Commissario è arrivato nella persona di Arcuri. Nulla di personale su entrambi, le critiche sono tutte sulla pessima gestione a cui abbiamo assistito.

Personalmente, visti gli affanni di viale Trastevere, auspicavo un Commissario che gestisse tre temi: la digitalizzazione della Scuola (connessione, fornitura device su tutti), la fornitura dei dispositivi di sicurezza (mascherine, rilevatori di temperatura per edifici pubblici, come quelli che vediamo già in ogni altro edificio pubblico) e l’istallazione di impianti di climatizzazione/ventilazione forzata autosanificante, questi ultimi utili non solo in tempo di emergenza da pandemia, ma anche dopo. Avrebbero permesso una qualità ambientale costante dei luoghi in cui passano la maggior parte delle loro giornate 9 milioni di italiani e italiane e avrebbero finalmente reso possibile l’utilizzo di quegli edifici anche in estate per attività estive, richieste dalle famiglie sia a fini didattici che più in generale educative (sport, corsi, teatro, attività col digitale e via dicendo). I fondi ci sono e se si partiva quando lo scrissi oggi eravamo già in tutt’altra situazione.

Alla ministra sarebbe rimasto da fare quel che dovrebbe fare: ad esempio monitorare e studiare quanto è avvenuto, valutare la Dad, capire cosa è mancato non solo riguardo i dispositivi, ma in merito alla didattica, e altro ancora. Iniziare insomma un discorso CON la Scuola e non SULLA Scuola, per riflettere sulle domande, sulle possibilità, sulle direzioni possibili dettate dai mesi di lockdown: quale didattica, quali docenti, quale organizzazione, quale visione. Come innestare una spinta innovatrice, pedagogico e didattica, insieme agli operatori della conoscenza, prima ingozzarli di strumentazioni innovative, che fossero tablet o banchi con rotelle poco cambia. Nulla di tutto questo.

Venne Arcuri, venne il bando monstre sui banchi monoposto (tradizionali o su rotelle, sorvoliamo) su cui tanto s’è detto e scritto. I banchi monoposto derivano dalla necessità di mantenere la distanza statica di un metro dalle rime buccali. Ormai siamo esperti, non ho bisogno di soffermarmi sulla neolingua.

La distanza statica di un metro tra le rime boccali diventa in viale Trastevere il moloch principe per definire tutto il resto: assunzioni, didattica, prevenzione, sicurezza, lavori di adeguamento nelle scuole, questionari ai dirigenti e ai sindaci, e di ogni e bisogna.

Espletato a fine luglio, il Bando ha causato l’accusa di polemici menagramo a quanti azzardavano dire che forse si era in ritardo, che forse era scritto male, che forse… Zitti tutti, hanno fatto miracoli. Critiche stucchevoli.

Tutti i “che forse” si sono avverati. I menagramo lo erano.

Le ditte hanno risposto, ma le condizioni del bando sono cambiate in corso d’opera, altre ditte se la son presa, faranno denuncia, ma la notizia è (vedi che strano) che i banchi non arriveranno a settembre ad apertura, come promesso, per prevedibile tempistica dovuta alla commessa enorme. Arriveranno scaglionati, anche a fine ottobre. Forse, pare, parrebbe.

E dunque? Che si fa? Semplice, si abbatte il moloch: per i primi tempi si potrà derogare al distanziamento. Attenzione, attenzione, non è un’esercitazione, stop al distanziamento, stop al distanziamento. Chi? Cosa? Come? Per i primi tempi. Il mistero si infittisce alla dichiarazione della ministra: “La deroga non è di viale Trastevere! E’ del Comitato Tecnico Scientifico! Lo avevano detto già il 7 luglio!” Sentirsi peggio. Ma lo sa la ministra che in tutte le scuole d’Italia ci sono tecnici comunali, dirigenti scolastici, personale ausiliario, sindaci che vagano stravolti col metro in mano dalla fine di luglio? Lo sa. Certo che lo sa. Lo avevano detto già il 7 luglio, ok. A chi? Un miliardo in banchi e 90 mila docenti in arrivo per rispettare un obbligo che obbligo non sarebbe. O è per stendere un altro pietoso velo sugli effetti del padre di tutti i bandi fatti male? Ovvero che non tutti i banchi verranno consegnati entro il 14 settembre, diversamente alle promesse?

Domanda: se tale deroga, salvo intese e per i primi tempi è ammessa e se il protocollo di sicurezza si riduce alla mascherina e alla rilevazione casalinga della temperatura, perché abbiamo chiuso le scuole? La risposta si presume sia: “perché il protocollo di sicurezza non può ridursi all’uso della mascherina e alla rilevazione casalinga della temperatura”. Pare, non è sicuro, forse.

Vedo vagare tra i corridoi scolastici dirigenti che disegnano punti interrogativi nell’aria, non sanno se posare il metro, se lanciarlo dalla finestra, se chiudere tutto e rivediamoci il 1 settembre. A questo punto meglio affidarsi a una professionista. Se miracolo ha da essere, chiamiamo la Madonna.

Pensavamo di vivere in una tragedia, e invece era una commedia

“Pensavamo di vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla di William Shakespeare!” Questo il commento di Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP, alla notizia del nuovo parere reso dal CTS secondo cui il distanziamento di un metro a scuola, al rientro a settembre, può anche non essere mantenuto per qualche mese, in attesa dei nuovi banchi, purché si faccia uso della mascherina chirurgica.

“Abbiamo sempre rispettato i pareri delle autorità sanitarie e continueremo a farlo” prosegue Giannelli “ma non comprendiamo perché non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale. I dirigenti scolastici non hanno preso un solo giorno di ferie per lavorare febbrilmente, con granitico senso del dovere, affinché gli alunni potessero essere distanziati come previsto. I colleghi hanno risposto a innumerevoli monitoraggi ministeriali per comunicare più volte tutti i dati relativi alle classi, alle aule, ai corridoi, alle palestre, ai cortili, agli edifici. E tutto questo perché? Perché siamo stati seri e responsabili, ben più di quanto fosse evidentemente necessario.”

A questo punto – conclude il Presidente dell’ANP – invito tutti i colleghi a comunicare immediatamente ai rispettivi uffici scolastici la loro messa in ferie, perché le hanno meritate come non mai e perché ne hanno bisogno dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica.

Mail istituzionale nuova, vecchi problemi

GILDA: mail istituzionale nuova, vecchi problemi

Non c’è pace per i docenti che in questa estate devono aver a che fare con il Ministero dell’Istruzione.

Infatti, oltre ai noti e numerosi problemi dovuti al malfunzionamento delle piattaforme per le domande di concorsi e GPS, che hanno obbligato gli insegnanti a rimanere attaccati al computer giornate e nottate intere, in questi giorni molti docenti sono nuovamente in difficoltà a causa della decisione inattesa di modificare il sistema di posta istituzionale dell’ex MIUR.

Il timore dei tanti che partecipano alle procedure concorsuali ed alle altre attività gestite dalla piattaforma del ministero – afferma il coordinatore della Gilda degli Insegnanti – è di non ricevere più le comunicazioni dalle scuole o dagli uffici del Ministero dell’Istruzione, nella fase di passaggio tra la vecchia casella di posta nelle more dell’attivazione della procedura per ottenere la nuova casella di posta elettronica istituzionale (posta.istruzione.it).

Queste problematiche – ricorda Rino Di Meglio -si sommano a quelle incontrate nella gestione dei servizi on line del Ministero (concorsi, GPS, assegnazioni provvisorie, ecc.) con piattaforme che spesso non sono riuscite a sostenere la mole di dati in arrivo da parte degli utenti. I crash di sistema sono stati negli ultimi due mesi numerosi e hanno messo in difficoltà tutti coloro che volevano avvalersi in tempo reale dei servizi dell’Amministrazione.

Nessuno mette in dubbio l’opportunità di una ristrutturazione del sistema informatico del Ministero, soprattutto per semplificare le procedure ed evitare la moltiplicazione di richieste di documenti già in possesso dell’Amministrazione, dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, ecc., ma non si comprende perché ciò dovesse essere posto in essere proprio nell’estate del 2020 in emergenza COVID e, soprattutto, di fronte ad un enorme ingorgo di procedure attivate per concorsi, graduatorie, ecc.

E non è neppure piacevole che il Ministero dell’Istruzione, come altre amministrazioni, si appoggi su piattaforme e sistemi gestiti da privati, con costi che negli ultimi anni non sono stati leggeri. Nel caso della nuova posta istituzionale si tratta di  Aruba che offrirebbe 500 Mb di archiviazione per utente e un  cloud.

Da anni la Gilda degli Insegnanti chiede che l’Amministrazione del Ministero dell’Istruzione si doti di un proprio sistema informatico pubblico, fatto che sta diventando sempre più urgente di fronte all’emergenza COVID e alla proliferazione di corsi con didattica a distanza (gestiti di fatto su piattaforme private Google, Zoom, ecc.), anche con delicati problemi di privacy.

Sarebbe il momento di investire finalmente, in modo oculato, per il migliore funzionamento delle scuole e della didattica.

Scuola, sono 64 mila i candidati del concorso per professori

da la Repubblica

Corrado Zunino

Ci sono altri 64.536 candidati a diventare professori. Lunedì sera si è conclusa la procedura straordinaria per l’immissione in ruolo di docenti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. E’ il concorso per stabilizzare insegnanti precari che la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si era impuntata a realizzare in piena estate e che, dopo l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stata riposizionata nella prima settimana di ottobre. I posti a bando sono la metà dei partecipanti, 32.000.

Tutti i candidati potranno iniziare l’anno scolastico, dal primo settembre, come supplenti annuali. I vincitori del concorso, che si svolgerà attraverso un elaborato scritto, saranno successivamente stabilizzati e nell’arco di tre anni avranno il ruolo.

Il 67,7 per cento dei candidati è donna. Il 7 per cento ha meno di 30 anni; il 43,9 per cento  rientra nella fascia di età 31-40 anni; il 35,2 per cento ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni; il 13,8 per cento ha più di 50 anni. Il concorso, si vede, porterà a scuola docenti relativamente giovani. Le regioni per le quali sono state presentate più domande sono la Lombardia (12.385), la Toscana (5.923) e l’Emilia Romagna (5.824).

Quest’ultimo gruppo di candidati, appunto 64.536, si aggiunge (ma non si somma) al numero di domande per le Graduatorie provinciali per le supplenze di istituto, 753.750, quindi ai 40.000 docenti a tempo determinato, i cosiddetti insegnanti Covid che in caso di nuovo lockdown saranno licenziati anzitempo, e agli 84.808 autorizzati dal Mef per un’assunzione definitiva.

Coronavirus, Miozzo (Cts): “Far tornare i medici nelle scuole e chiudere le discoteche”

da la Repubblica

Corrado Zunino

Agostino Miozzo, lei è un medico italiano che ha visto in Etiopia i frutti del Live Aid 1985, ha coordinato la cooperazione nazionale nel mondo e quella europea. Dopo terremoti e alluvioni e guerre, alla fine di gennaio del 2020 la Protezione civile l’ha catapultata nel cuore del Covid. Impreparato come tutti?
“Impreparato come tutti. Come tutto il mondo, Organizzazione mondiale della sanità in testa. Il cigno nero delle emergenze, la più grande urgenza della storia dell’umanità, ci è arrivato addosso che eravamo nudi. Nei convegni parlavamo da decine di anni di pandemia, in Italia abbiamo fatto una teoria di esercitazioni su un possibile contagio da virus. Niente, con il primo caso di corona accertato, i due cinesi nel Grand Hotel Palatino di Roma, siamo ripartiti da zero. Non esisteva una pianificazione”.

Avete avuto, anche voi medici e sapienti del Comitato tecnico scientifico, momenti di panico?
“Settimane di panico. Non c’erano dati, informazioni storiche, indagini trasversali. Abbiamo dovuto imparare errore dopo errore. I guanti? Sembravano necessari, poi abbiamo scoperto che erano un veicolo di contagio. Le mascherine? Proteggono chi le porta, proteggono il prossimo? L’abbiamo capito guardando alla Cina, cercando l’esperimento in Francia, chiedendo informazioni all’Imperial College di Londra e al Cdc di Atlanta, che vagavano nel vuoto esattamente come noi”.

I presidenti di istituto superiore, gli esperti plurigraduati, hanno iniziato a correre.
“Sì, e non erano abituati a farlo. Scienziati che della ponderazione avevano fatto una regola di vita, si sono trovati in una sala di Protezione civile, con diciotto ministri e un premier, a dover indicare in due ore che strada prendere per combattere un virus che stava contagiando seimila persone al giorno”.

Il picco del panico?
“Quando abbiamo capito come era messo il Paese sulle mascherine e i respiratori. Politiche industriali e sanitarie di decenni ci lasciavano impotenti di fronte ai nostri vecchi che finivano in Rianimazione, a medici e infermieri di ospedali di periferia che si coprivano il viso con le garze. Intorno a noi squali ci offrivano maschere da subacqueo per liberare le vie di ostruzione o chirurgiche da produrre con il teflon”.

C’è stato un leader, in quelle notti in Via Vitorchiano?
“C’è stato un ministro della Sanità capace, in solitudine, di fermare gli aerei dalla Cina. Roberto Speranza ha preso decisioni che l’Europa ha ignorato aggravando la situazione. Il ministro Speranza, vorrei dirlo tanto mi mancano 45 giorni alla pensione e non ho bisogno di favori da parte di nessuno, è stato un illuminato. Qualcuno l’aveva preso per matto, ma con pochissimi consiglieri intorno e la protezione di Giuseppe Conte ha fatto scelte decisive”.

Lei avrebbe reso pubblici i cento verbali delle riunioni?
“No. Non c’erano segreti da proteggere, solo una riservatezza necessaria per non spaventare il popolo e non costringere gli esperti ad occuparsi di come veicolare le informazioni. Dovevano combattere un virus”.

DI PAOLO BERIZZI

Siamo ancora in emergenza, il popolo si può ancora spaventare?
“Se le famiglie conoscessero lo scenario estremo che abbiamo prefigurato per la scuola potrebbero avere reazioni irrazionali. Ma questo fa parte del nostro lavoro, prevedere il peggio per evitarlo. La riservatezza aiuta a risolvere i problemi”.

Diceva la scuola, le ultime “preparazioni” del ministero della Salute parlano di grandi incognite.
La nostra scassata scuola è messa meglio di quanto lo fosse la sanità a febbraio. Ce la farà. Alcuni contagi all’interno delle classi sono messi in conto, ma oggi siamo nelle condizioni di isolarli senza bloccare il sistema”.

I medici di prevenzione nelle Asl, chiamati a vigilare sugli istituti scolastici, sono pochi.
Il Comitato tecnico scientifico è stato chiaro: serve il ritorno del medico scolastico. E’ stata una figura decisiva per la crescita del Paese, va ripristinata”.

Che cosa si deve fare con le discoteche all’aperto?
“Le discoteche devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare. Le aggregazioni di massa sono devastanti, impossibili da gestire. Per tutelare gli interessi economici servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perché parliamo di un settore troppo a rischio”.

Non torneremo più a seimila contagi al giorno, in Italia?
“Questo non lo so. So che oggi non ci sarà più un malato di Covid in barella accanto al cardiopatico, che ci sono i dispositivi e le apparecchiature e, soprattutto, che è cresciuta la consapevolezza nel Paese. Fanno notizia i contagi sulle spiagge e in discoteca, ma io in queste ore sono in Liguria e non vedo una persona entrare in un negozio senza mascherina. Neppure una”.

“Con la mascherina il metro non serve”. I tecnici salvano le scuole senza aule

da la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA – Ci sono scuole, nel Paese, che il 14 settembre non avranno abbastanza aule. In Campania e in Calabria la situazione, riferisce il Comitato tecnico scientifico, “è disperata”. Il distanziamento “per alcune decine di migliaia di studenti” – la fonte è sempre il Cts – non sarà possibile. Nella riunione numero 100, realizzata in videoconferenza lunedì scorso, i ventisei tecnici e scienziati del Comitato per la prima volta hanno accettato il compromesso più difficile: “Al solo scopo di garantire l’avvio dell’anno scolastico”, hanno messo a verbale, “in eventuali situazioni in cui non sia possibile garantire nello svolgimento delle attività scolastiche il distanziamento fisico prescritto, sarà necessario assicurare la disponibilità e l’uso della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico”.

In nome di un bene fondamentale, il diritto allo studio, e intuendo la necessità di limitare al minimo la didattica a distanza, soprattutto per infanzia ed elementari, il Cts ha ceduto e consentirà di scendere al di sotto del metro di distanza nelle scuole dove non ci sarà la possibilità di rispettarlo. In quei casi le mascherine – chirurgiche – dovranno essere sempre alzate su bocca e naso, anche nel corso della lezione.

I tecnici e scienziati del Cts hanno scritto che la deroga sarà limitata “al periodo necessario a consentire la ripresa delle attività didattiche” e “dovrà essere corretta il prima possibile” anche attraverso “soluzioni strutturali provvisorie utilizzate in altri contesti emergenziali”. Sono le tensostrutture da terremoto, di cui Repubblica ha già parlato, da piantare in tempi brevi nei cortili interni (o in aree vicine) degli istituti scolastici privi di aule.

Ricevuta la risposta affermativa alla domanda – “può bastare la sola mascherina per svolgere attività scolastica nelle situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento prescritto?” – , il capo Dipartimento del ministero dell’Istruzione, Marco “Max” Bruschi, ha subito informato tutti i dirigenti scolastici e i direttori degli Uffici regionali, chiamandoli ad agire “con coraggio e determinazione al servizio esclusivo della Nazione”. Di fronte ai “difficili mesi del prossimo autunno”, il braccio destro e quotidiano suggeritore della ministra Lucia Azzolina ha ricordato nella lunga nota come sia fortemente caldeggiato l’utilizzo dell’applicazione Immuni per tutti gli studenti sopra i 14 anni, i lavoratori della scuola e le famiglie dei ragazzi. I docenti, senza abdicare al loro ruolo, dovranno “aprirsi ad altri contributi e mettersi in posizione di ascolto e collaborazione”.

Per gli alunni, “specie nel primo ciclo”, si evidenzia, dopo la lunga ferma da lockdown, il bisogno di “una riscolarizzazione e ricostruzione degli ambienti di apprendimento”. In una seconda nota, sempre di ieri, il direttore generale Jacopo Greco ha chiesto ai presidi l’ennesima compilazione di un questionario “finalizzato ad aggiornare, a livello nazionale, il fabbisogno di ulteriori spazi”. C’è già stata una richiesta il 31 luglio, altre sono state avanzate dai provveditorati e lo staff della ministra si è rivolto, per avere i numeri, agli enti locali. Ora, entro le 12 del 17 agosto, i ds dovranno rispiegare di quante “aule ulteriori” hanno bisogno, quanti spazi alternativi, dovranno rivelare se le autorità stanno parlando con loro e se hanno individuato aree dismesse. La quinta e ultima domanda del questionario, riservata a infanzia, primaria e medie, mette ansia: “Per quanti alunni si prevede di non riuscire a garantire la frequenza in presenza dal 14 settembre 2020?”.

Ripresa in sicurezza: ci sarà un ulteriore monitoraggio nelle scuole nei prossimi giorni

da La Tecnica della Scuola

Con la nota del 13 agosto il Ministero informa le scuole che nelle prossime ore verrà dato avvio ad un ulteriore monitoraggio finalizzato ad “acquisire ulteriori dati da parte delle Istituzioni scolastiche, a mezzo di un breve questionario”.
L’indagine servirà ad avere chiaro “il quadro degli interventi e delle necessità ancora in capo alle scuole”, fermo restando – ricorda ancora il Ministero – che la fornitura dei banchi, sedute monoposto o mascherine sarà direttamente a cura del Commissario straordinario.

Per quanto riguarda gli arredi il Ministero conferma il dato già fornito nella giornata di mercoledì 12 dal Commissario Arcuri: contrariamente a quanto preventivato e più volte annunciato le consegne “si svolgeranno da prima dell’inizio delle lezioni fino alla fine di ottobre, cominciando dalle zone più colpite dal Covid”.
“Nelle more delle predette consegne – prosegue la nota – sarà necessario attenersi alla previsione del Comitato tecnico scientifico sopra descritta. In tal modo, potrà essere garantito sia l’avvio dell’anno scolastico, sia il completamento, su tutto il territorio nazionale, del rinnovo degli arredi scolastici”.

Si tratta cioè di fare ricorso alla mascherina di protezione “in situazioni di movimento e in generale in tutte quelle situazioni (statiche o dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento prescritto”.

Rientro a scuola, Ministero invita tutti ad usare la APP Immuni

da La Tecnica della Scuola

Con una nota diramata in queste ore e indirizzata a tutte le istituzioni scolastiche, il Ministero trasmette l’ultimo verbale del Comitato tecnico scientifico e segnala alcune indicazioni di particolare rilievo.
Una di queste riguarda la App Immuni di cui si propone “l’adozione da
parte di tutti gli studenti ultraquattordicenni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni”.

“Il CTS – aggiunge ancora il Ministero – ritiene che l’impiego congiunto di azioni di sistema, di monitoraggio clinico laboratoristico, dell’applicazione IMMUNI costituisca uno dei punti chiave della strategia complessiva di
prevenzione e monitoraggio del mondo della scuola”.

Immissioni in ruolo 2020/21, procedura informatizzata: scadenze nelle varie Regioni

da La Tecnica della Scuola

Con la Decreto ministeriale 91 – 8 agosto 2020 il M.I. ha trasmesso:

  • i prospetti contenenti il contingente assegnato a livello regionale;
  • i prospetti elaborati a livello provinciale, classe di concorso/tipo di posto riportanti disponibilità ed esuberi al termine delle operazioni di mobilità;
  • i prospetti le tabelle contenenti i posti relativi alle procedure concorsuali recentemente avviate che dovranno essere accantonate per l’a.s. 2020/21 nell’ambito della procedura assunzionale per chiamata (allegati C, D ed E);
  • le istruzioni operative (Allegato A).

Le operazioni di immissione in ruolo del personale docente, per l’a.s. 2020/21, saranno effettuate, esclusivamente, attraverso modalità telematica, per tutte le classi di concorso e tipologie di posto.

I candidati interessati dovranno compilare ed inoltrare le domande, accedendo al servizio “Istanze on line”, sulla home page privata, all’area “Informatizzazione Nomine in Ruolo – Espressione preferenze provincia/classe di concorso/tipo di posto”.

Gli USR hanno in proposito già avviato le procedure e i tempi sono ristrettissimi.

Riportiamo di seguito gli ultimi avvisi pubblicati dagli Uffici scolastici regionali, invitando comunque il personale interessato a fare riferimento ai siti ufficiali.

ABRUZZO

Avvisi sulle nomine in ruolo

BASILICATA

Posti disponibili per le assunzioni con rapporto di lavoro a tempo indeterminato nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado nella regione Basilicata A.S. 2020.2021

CALABRIA

Nomine in ruolo personale docente a.s. 2020-2021 e Nuove funzioni SIDI di Informatizzazione Nomine in Ruolo e Guida operativa – avviso del 10/08/2020

CAMPANIA

Immissioni in ruolo a.s. 2020/21 – concorsi 2016 e 2018 – apertura istanza ADEE GMRE 2018 e integrazione elenco convocati – avviso del 13/08/2020

Immissioni in Ruolo Personale Docente A.S. 2020/21 – Disponibilità – avviso del 12/08/2020

EMILIA ROMAGNA

Operazioni finalizzate all’assunzione del personale docente con contratto a tempo indeterminato scuola dell’INFANZIA, scuola PRIMARIA e scuola SECONDARIA di I e II grado – Anno scolastico 2020/21 – avviso dell’11/08/2020

FRIULI VENEZIA GIULIA

La prima fase per l’espressione della preferenza della classe di concorso e della provincia sarà aperta dal 14 al 17 agosto.

AVVISO – Convocazione ai fini dell’espressione della preferenza a distanza per le immissioni in ruolo del personale docente a.s. 2020/21 dalle graduatorie di merito dei concorsi e dalle GAE –avviso del 13/08/2020

Calendario procedura informatizzata per scelta classe di concorso e provincia – Immissioni in ruolo personale docente da graduatorie di merito – avviso del 13/08/2020

Decreto riparto contingente regionale immissioni in ruolo ripartito tra scuole con lingua d’insegnamento italiana e scuole con lingua d’insegnamento slovena – a.s. 2020/21 – decreto del 12/08/2020

LAZIO

Le immissioni in ruolo avverranno con la seguente tempistica:

• fase 1 – da giovedì 13 agosto 2020 sino a domenica 16 agosto 2020 sarà possibile ordinare le province secondo le proprie preferenze. Possono partecipare i soli aspiranti inseriti in posizione utile nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari banditi nel 2016, di quelli straordinari banditi nel 2018 e delle relative fasce aggiuntive di recente costituzione, nonché nelle graduatorie a esaurimento;

• fase 2 – da martedì 18 agosto sino venerdì 21 agosto sarà possibile ordinare le sedi secondo le proprie preferenze, scegliendo tra quelle disponibili nella provincia ottenuta, eventualmente anche d’ufficio, al termine della fase 1. Potranno partecipare gli aspiranti che hanno diritto a partecipare alla fase 1.

Prot. n. 1969 del 12/08/2020 AVVISO – Immissione in ruolo docenti per l’anno scolastico 2020/2021 da GM16, GM18, GAE e fasce aggiuntive

13/08/2020 – Turni convocazioni GM Lazio

Prot. n. 22095 del 13-08-2020 AVVISO – Immissione in ruolo docenti per l’anno scolastico 2020/2021 da GM16, GM18, GAE e fasce aggiuntive

LIGURIA

Funzioni aperte fino al 13 agosto.

Operazioni propedeutiche al reclutamento per l’a.s. 2020/2021 GM 2016, GM 2018 e fasce aggiuntive – avviso del 10/08/2020

MARCHE

Immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/2021. Avviso  preliminare sulla nuova procedura 10/08/2020

Assunzioni a tempo indeterminato dalla graduatoria di merito concorsuale ex decreto direttoriale 1546/2018 del personale docente della scuola primaria su posti ad indirizzo montessoriano. In linea l’Avviso relativo allo svolgimento delle operazioni. L’accettazione e l’elenco delle preferenze (modello 1) entro le ore 23,59 del 16 agosto.

decreto direttoriale di ripartizione del contingente tra i due canali di reclutamento.

Assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di merito concorsuali del personale docente della scuola dell’infanzia e primaria. In linea l’Avviso relativo allo svolgimento delle operazioni (dal 12 al 16 agosto).

Assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di merito concorsuali del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado per le classi di concorso AC24 – AC25 (lingua spagnola primo e secondo grado), A045 (scienze economico-aziendali) e ADSS (sostegno secondo grado). In linea l’Avviso relativo al calendario e allo svolgimento delle operazioni.

Assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di merito concorsuali del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado per le classi di concorso A010 (discipline grafico‐pittoriche), A017 (disegno e storia dell’arte secondo grado), A037 (Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica), A052 (Scienze, tecnologie e tecniche di produzioni animali), AA24 – AA25 (lingua francese primo e secondo grado), AB24 – AB25 (lingua inglese primo e secondo grado), AD24 – AD25 (lingua tedesca primo e secondo grado), AI24 (lingua cinese). In linea l’Avviso relativo al calendario e allo svolgimento delle operazioni.

Immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2020/2021 dalle graduatorie di merito e dalle graduatorie ad esaurimento. Indicazioni sulla procedura di rinuncia al ruolo valevole per tutte le classi di concorso e per ogni ordine e grado.

Assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di merito concorsuali del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado per le classi di concorso A030-A060 (scuola secondaria di primo grado) e A009-A018-A019-A050-A054-AI55 (scuola secondaria di secondo grado). In linea l’Avviso relativo al calendario e allo svolgimento delle operazioni.

LOMBARDIA

Ripartizione del contingente per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l’a.s. 2020/21 tra le province della Lombardia e tra le graduatorie concorsuali e le Graduatorie ad Esaurimento – nota dell’11/08/2020

PIEMONTE

Procedura informatizzata immissioni in ruolo personale docente AS 2020/21 – Espressione preferenze Provincia/Classe di Concorso/Tipo di posto da parte dei candidati inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi indetti con D.D.G. n. 106/2016, DDG 85/2018, D.D.G. n. 1546/2018 e D.M. 40/2020 (fasce aggiuntive) – nota del 12/08/2020

PUGLIA

Le convocazioni virtuali dei candidati presenti nelle graduatorie di merito della regione Puglia, relative alla scelta dell’ordine di preferenza fra le varie province ed eventualmente sulle classi di concorso (in caso di presenza in più graduatorie) sono attive fino al 14/08/2020.

Operazioni di assunzione in ruolo per l’a.s. 2020/2021 – assunzioni a tempo indeterminato da graduatorie di merito ai sensi del dm n. 91 del 08/08/2020 e della nota a00dgper 23825 del 07/08/2020, nonché del d.d.g. n. 21127 del 11/08/2020 e ss.mm. al fine della scelta della provincia – avviso dell’11/08/2020

SARDEGNA

Avviso assunzioni a tempo indeterminato personale docente dalle graduatorie dei concorsi Regionali a.s. 2020/21 classi di concorso A028 e BC02 – nota del 120 agosto 2020

Decreto ripartizione immissioni in ruolo 20 -21 prot. n.11281 del 12/08/2020

Allegato al Decreto di ripartizione nomine in ruolo 2020/2021 riparto G.M – GAE

UMBRIA

Avvisi per le nomine in ruolo

SICILIA

Immissioni in ruolo del personale docente con posti accantonati (scadenza 13/08/2020) – avviso e contingente

Procedura informatizzata (scadenza 16/08/2020) – avviso ed elenco candidati.

TOSCANA

Funzioni chiuse il 12/08/2020 – avviso

VENETO

Assunzioni a tempo indeterminato personale docente Scuola dell’Infanzia, Scuola primaria, Scuola Secondaria di I e di II grado dalle graduatorie di Merito dei concorsi regionali e dalle G.A.E. a.s. 2020/21 – Procedura informatizzata aperta fino al 17/08/2020

Ritorno a scuola: dalla mascherina all’utilizzo dell’App IMMUNI, le delucidazioni del CTS per le scuole

da Tuttoscuola

Il Comitato Tecnico Scientifico ha fornito nuove delucidazioni circa le misure di protezione da adottare per garantire, dal mese di settembre 2020, lo svolgimento dell’attività scolastica. Lo comunica il MI con una nota per i dirigenti scolastici e per gli USR.

Leggi la nota integrale

Leggi il verbale del CTS

Rispetto alla garanzia delle condizioni di sicurezza, il CTS ha ribadito che la misura del distanziamento fisico, inteso come distanza minima di un metro tra le rime buccali degli alunni, rimane uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico, assieme alle misure organizzative e di prevenzione e protezione.

A questo proposito, è raccomandato tra le misure assolutamente opportune, l’utilizzo dell’applicazione IMMUNI. Il CTS ne ha fortemente consigliato “l’adozione da parte di tutti gli studenti ultraquattordicenni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni. Il CTS ritiene che l’impiego congiunto di azioni di sistema, di monitoraggio clinicolaboratoristico, dell’applicazione IMMUNI costituisca uno dei punti chiave della strategia complessiva di prevenzione e monitoraggio del mondo della scuola”.

Il CTS ha inoltre precisato riguardo all’affermazione: “L’utilizzo della mascherina è necessario in situazioni di movimento e in generale in tutte quelle situazioni (statiche o dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento prescritto”, che, proprio per la dinamicità che caratterizza il contesto scolastico, in tutte le eventuali situazioni temporanee in cui dovesse risultare impossibile garantire il distanziamento fisico, lo strumento di prevenzione cardine da adottare rimane l’utilizzo della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico, unitamente alla igienizzazione approfondita dei locali e una loro costante e adeguata areazione, ferma restando la necessità che i Dirigenti scolastici, tramite il supporto tecnico degli Enti locali competenti, ripristinino quanto prima la garanzia del distanziamento sopra richiamata, superando le criticità emerse anche attraverso il ricorso a soluzioni strutturali provvisorie già utilizzate in altri contesti emergenziali.

Tale misura, come rilevato dal CTS, è finalizzata a garantire il regolare avvio dell’anno scolastico e rappresenta un equilibrato contemperamento delle esigenze di tutela della salute e di garanzia dell’effettività del diritto all’istruzione. Il chiarimento consente a tutti gli attori istituzionali coinvolti, a livello nazionale e locale, secondo le rispettive competenze, di proseguire efficacemente il lavoro già compiuto in queste settimane.

La nota conferma che la fornitura di mascherine monouso di tipo chirurgico sarà effettuata a cura della struttura commissariale, per tutto il personale scolastico e per tutti gli studenti assimilati ai lavoratori nel corso delle attività scolastiche, nella misura di undici milioni di esemplari al giorno.

Nelle prossime ore sarà necessario acquisire ulteriori dati da parte delle Istituzioni scolastiche, a mezzo di un breve questionario che sarà recapitato nella posta istituzionale, al fine di monitorare il quadro degli interventi e delle necessità ancora in capo alle scuole, ferme restando l’indicazione allegata del CTS e la fornitura dei banchi/sedute monoposto che sarà effettuata, sempre a cura della struttura commissariale, nei tempi indicati da successive comunicazioni.

Tali comunicazioni dettaglieranno le consegne dei nuovi arredi, che, come dichiarato dal Commissario Arcuri, si svolgeranno da prima dell’inizio delle lezioni fino alla fine di ottobre, cominciando dalle zone più colpite dal Covid. Nelle more delle predette consegne, sarà necessario attenersi alla previsione del Comitato tecnico scientifico sopra descritta. In tal modo, potrà essere garantito sia l’avvio dell’anno
scolastico, sia il completamento, su tutto il territorio nazionale, del rinnovo degli arredi scolastici.

Inoltre il MI comunica che nei prossimi giorni l’Istituto Superiore di Sanità diramerà il testo del Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020, recante “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”.

Ritorno a scuola, Azzolina: ‘Niente mascherina se si riesce a mantenere il distanziamento in classe’

da Tuttoscuola

Niente paura: la scuola inizierà regolarmente il prossimo 14 settembre. Nessuno pensa possa esserci di nuovo un lockdown generalizzato, i banchi monoposto inizieranno ad arrivare da settembre e se si riesce a mantenere il distanziamento di un metro non servirà che gli alunni indossino la mascherina. E’ quanto afferma la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista rilasciato oggi, 13 agosto, al Corriere della Sera.

Andiamo con ordine. Nella serata dello scorso 12 agosto, il commissario straordinario, Domenico Arcuri ha dichiarato che i banchi monoposto verranno consegnati entro il prossimo ottobre. Un problema, se pensiamo che l’anno scolastico inizierà il 14 settembre. Ma la Ministra prova a rassicurare gli animi: “Arriveranno anche a settembre – ha dichiarato -. E io penso che comprare 2,4 milioni di banchi sia un risultato enorme”.

Mascherina sì, mascherina no. Genitori e personale scolastico a oggi non hanno ancora ben chiaro se dovrà essere indossata a scuola. “Il Cts  – anticipa Azzolina – mi ha appena dato conferma che va indossata nelle situazioni di movimento. Ma se nelle aule si riesce a mantenere un metro di distanza, una volta seduto al banco lo studente può abbassare la mascherina”.

E riguardo a chi lamenta la mancanza di spazi e di docenti dice: “Stiamo mettendo personale non solo a tempo determinato. Assumeremo a tempo indeterminato circa 97 mila persone tra docenti, dirigenti e personale Ata. Abbiamo messo tantissime risorse e con i soldi di agosto si può fare ancora di più”.

Organico aggiuntivo: cosa accadrà se il finanziamento annunciato non farà fronte al fabbisogno delle scuole?

da Tuttoscuola

Non è del tutto chiaro se il Ministero dell’Istruzione finanzierà tutte le situazioni critiche per le quali i dirigenti scolastici hanno segnalato il fabbisogno di docenti aggiuntivi per sdoppiamento delle classi oppure soltanto gli sdoppiamenti nel limite delle risorse disponibili. Per il momento, in occasione dell’applicazione della legge 41/2020 “Rilancio”, è stata finanziata una prima trance di fabbisogno pari a circa 25 mila docenti, corrispondenti a 15 mila classi con capienza non adeguata. È stato annunciato un nuovo cospicuo finanziamento che dovrebbe coprire interamente qualsiasi bisogno di organico aggiuntivo.

Ma se il nuovo finanziamento non farà fronte completamente al fabbisogno segnalato dalle scuole, cosa succederà? Si dimezzerà l’orario delle classi non potendo disporre di altri insegnanti? Oppure si sdoppieranno le classi in due gruppi di alunni che frequenteranno a settimane alterne?

Per il momento si sa che sono ancora in corso numerosi sopralluoghi per verificare l’idoneità di spazi esterni alternativi. In caso di esiti negativi, dovranno essere attivati sdoppiamenti di classi e conseguente finanziamento di organico aggiuntivo.

Con il miliardo di euro annunciato si potranno finanziare circa 50 mila docenti, corrispondenti a 30 mila classi ottenute dallo sdoppiamento.

Virtualmente quel miliardo dovrebbe bastare, ma è urgente verificarne la portata e dar corso alle assunzioni in vista del fatto che tra meno di un mese inizierà il nuovo anno scolastico.

Decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 2020

Decreto del Presidente della Repubblica 14 agosto 2020 

Nomina del dott. Giuseppe DE CRISTOFARO a Sottosegretario di Stato per l’universita’ e la ricerca, con cessazione dalla carica di Sottosegretario di Stato per l’istruzione. (20A04633)

(GU Serie Generale n.211 del 25-08-2020)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l’art. 10 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, recante disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 17 gennaio 2020 con il quale l’on. dott.ssa Anna Ascani e il dott. Giuseppe De Cristofaro sono stati nominati Sottosegretari di Stato per l’istruzione;

Visto l’art. 2, comma 4-bis, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, introdotto dall’art. 1, comma 2, lettera b), del decreto-legge del 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’universita’ e della ricerca;

Sentito il Consiglio dei ministri;

Decreta:

Il dott. Giuseppe De Cristofaro e’ nominato Sottosegretario di Stato per l’universita’ e la ricerca, cessando dalla carica di Sottosegretario di Stato per l’istruzione.

Il presente decreto sara’ comunicato alla Corte dei conti per la registrazione.

Dato a Roma addi’, 14 agosto 2020

MATTARELLA
Conte, Presidente del Consiglio dei ministri
Azzolina, Ministro dell’istruzione
Manfredi, Ministro dell’universita’ e della ricerca

Registrato alla Corte dei conti il 20 agosto 2020

Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg.ne n. 1869

Avviso 14 agosto 2020, AOODGEFID 27018

Ministero dell’Istruzione
Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale
Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione

Ai Dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado LORO SEDI
E p.c. Ai Direttori degli Uffici scolastici regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti degli ambiti territoriali provinciali LORO SEDI
Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di Bolzano
Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di Trento
All’ Intendente scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’ Intendente scolastico per la scuola località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle d’Aosta

Oggetto: Avviso per la presentazione della domanda di partecipazione al progetto “A Scuola di OpenCoesione” rivolto alle scuole secondarie di secondo grado – anno scolastico 2020-2021.