Olimpiadi Internazionali di Informatica

Olimpiadi Internazionali di Informatica: un argento e un bronzo per il team italiano

Si è svolta online dal 13 al 19 settembre la trentaduesima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Ottimo piazzamento per i ragazzi italiani che hanno partecipato grazie  al sostegno da parte del Ministero dell’Istruzione e di AICA

Milano, 1 ottobre 2020 – Si sono concluse sabato 19 settembre le Olimpiadi Internazionali di Informatica, la più importante manifestazione competitiva del settore per i giovani, che vede la partecipazione di studenti delle scuole superiori da ogni parte del mondo. A difendere il tricolore Alessandro Bortolin dell’IT Kennedy di Pordenone (già contestant delle IOI 2019), Filippo Casarin del LS Da Vinci di Treviso, Davide Bartoli dell’IIS Alberghetti di Imola, Valerio Stancanelli del LS Galilei di Catania. 

La competizione si è svolta interamente online, secondo le direttive del Comitato Internazionale che ha richiesto però a ciascun Paese partecipante di riunire fisicamente la propria squadra in un’unica sede.

Le Olimpiadi Internazionali di Informatica, IOI (International Olympiads in Informatics) giunte quest’anno alla loro 32° edizione, rappresentano una delle sei olimpiadi scientifiche internazionali insieme a quelle di matematica, fisica, chimica, biologia e astronomia. Sono nate nel 1989 con l’obiettivo di stimolare l’interesse nei confronti dell’informatica e della tecnologia dell’informazione, raggruppando talenti eccezionali dalle varie nazioni per condividere esperienze scientifiche e culturali uniche. Gli atleti competono individualmente, ognuno con il proprio PC, cercando di risolvere i problemi di natura algoritmica. 

L’Italia partecipa alle IOI dal 2000, grazie all’accordo tra Ministero dell’Istruzione e AICA, Associazione Italiana dedicata allo sviluppo delle conoscenze, della formazione e della cultura digitale. 

La squadra che rappresenta l’Italia alle Olimpiadi Internazionali è selezionata attraverso il percorso delle Olimpiadi Italiane di Informatica (OII). Le OII sono organizzate dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, dall’ITE E. Tosi di Busto Arsizio e da AICA. Il Ministero le ha inserite fra le iniziative per la valorizzazione delle eccellenze per gli studenti delle scuole superiori. 

A causa dell’emergenza sanitaria, il calendario della XX edizione delle Olimpiadi Italiane di Informatica è stato rimodulato, posticipando di qualche mese sia la fase territoriale sia la fase nazionale; inoltre il regolamento è stato aggiornato alle nuove esigenze di partecipazione online.

Dopo la selezione scolastica, che si è svolta in presenza il 20 novembre scorso negli oltre 500 istituti iscritti e ha visto la partecipazione di ben 14.309 studenti, la selezione territoriale, che si sarebbe dovuta svolgere in aprile 2020, con circa 1.800 studenti ammessi presso le sedi territoriali, si svolgerà per la prima volta in modalità online il 22 ottobre 2020. 

Anche la fase nazionale, che si sarebbe dovuta concludere nel mese di settembre 2020 con la gara finale, sarà per la prima volta in modalità online, nel mese di novembre 2020. Con la finale nazionale avrà inizio l’iter per la partecipazione alle prossime Internazionali, che si terranno la prossima estate. 

Maggiori informazioni sono disponibili su: https://www.olimpiadiinformatica.it/

Lazio, attivate misure per la tutela degli studenti disabili

Lazio, attivate misure per la tutela degli studenti disabili

Redattore Sociale del 19/09/2020

ROMA. Assistenza specialistica, assistenza sensoriale, comunicazione aumentativa alternativa, trasporto scolastico, test sierologici per il controllo del Covid-19. Sono questi gli avvisi e le misure messe in campo dalla Regione Lazio, e in particolare dall’assessorato al Lavoro, Scuola e Formazione, per gli alunni con disabilità e con particolari difficoltà. Così l’assessorato al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio. Che spiega: “Rispetto al passato, quest’anno sono state introdotte procedure più snelle, oltre all’introduzione di tutele legate alla peculiare situazione sanitaria in corso. A fine agosto, per quanto riguarda l’assistenza specialistica, è stato approvato l’elenco delle istituzioni scolastiche-formative ammesse al finanziamento, pari a 154, ulteriormente poi estese di altre 36 scuole. Per la realizzazione della misura è previsto un impegno complessivo di 24,5 milioni. Due giorni fa, inoltre, è stato pubblicato un nuovo avviso per dare la possibilità a ulteriori istituti di richiedere l’assistenza specialistica e dare risposta a tutti i bisogni”.

Per quanto riguarda l’assistenza sensoriale, continua la nota, “per l’anno scolastico in corso è previsto un sostegno dedicato in 484 istituzioni scolastiche e formative, rivolto a 473 alunni non vedenti o ipovedenti e a 705 alunni non udenti o ipoacustici. Sono invece 151 le istituzioni scolastiche-formative che hanno presentato istanza per finanziare forme di assistenza per la comunicazione aumentativa alternativa per un totale di 280 alunni coinvolti. In merito al trasporto scolastico, come da competenza regionale, dopo la definizione delle linee guida specifiche, la Regione ha stanziato 1,33 milioni di euro che devono essere utilizzati dai comuni per garantire il servizio rivolto agli alunni disabili che frequentano le scuole secondarie di II grado statali o paritarie o i Percorsi triennali di IeFP. Non ultimo, nell’ambito dei 130 mila test sierologici dedicati al personale scolastico per il contenimento della diffusione del Covid, è stato previsto il controllo – sempre su base volontaria – agli alunni con disabilità. Si tratta di un servizio, avviato in collaborazione con l’assessorato alla Sanità della Regione, che mira a proteggere e tutelare la salute di questi studenti e permettere loro una maggiore sicurezza nella frequentazione delle lezioni e delle varie attività”. (DIRE)

Conversione in legge del decreto “Semplificazioni” e responsabilità

Conversione in legge del decreto “Semplificazioni” e responsabilità: facciamo chiarezza

Con la conversione in legge del decreto “Semplificazioni” si è indubbiamente persa una opportunità per approvare una norma di limitazione della responsabilità dei colleghi dirigenti e di tutto il personale scolastico in connessione all’emergenza Covid-19.

È bene precisare, però, che il relativo emendamento – dichiarato inammissibile – avrebbe escluso solo la responsabilità civile verso terzi in caso di colpa lieve senza affrontare il versante penale della questione.

In effetti, anche se l’insorgenza della pandemìa da Covid-19 ha reso più evidente la necessità di rivedere proprio il profilo penale datoriale, come autorevolmente affermato anche dall’ex Procuratore Capo di Roma in un suo recente articolo sul quotidiano La Stampa, non va dimenticato che tale responsabilità era insostenibile già prima, come da noi costantemente denunciato.

Prendiamo atto dell’impegno della Ministra Azzolina e della Viceministra Ascani che ha consentito di introdurre l’art. 29-bis in sede di conversione del decreto “Liquidità”, ma riteniamo comunque utile suggerire un approccio diverso: quello di una revisione organica della materia.

Infatti, come puntualizzato dal Presidente della Repubblica in occasione della promulgazione della legge di conversione del decreto “Semplificazioni”, gli atti legislativi non devono contenere norme eterogenee. Sarebbe dunque preferibile, a nostro avviso, varare un decreto-legge ad hoc che preveda tre interventi, tutti strettamente connessi tra loro:

  1. La revisione di quegli aspetti del d.lgs. 81/2008 che creano confusione di competenze tra datore di lavoro pubblico ed ente preposto alla fornitura e alla manutenzione degli ambienti di lavoro, prevedendo – tra l’altro – che la valutazione dei rischi strutturali derivanti dall’edificio sia di competenza di quest’ultimo (gli enti locali per le scuole) e che il datore non possa essere destinatario di verbali di prescrizione per presunte irregolarità edilizio-impiantistiche qualora abbia tempestivamente richiesto l’intervento dell’ente competente per farvi fronte.
  2. La depenalizzazione della colpa lieve, in caso di infortunio sul posto di lavoro, purché siano state correttamente applicate le disposizioni legislative e quelle derivanti da protocolli di sicurezza che non lasciano margini di discrezionalità (in analogia con la recente modifica del reato di abuso di ufficio).
  3. Il sostanziale rafforzamento della tutela antinfortunistica – anche stragiudiziale – in favore del lavoratore infortunato, per accelerarne l’iter e per evitare che questi debba avviare un’azione giudiziaria al fine di ottenere quanto gli spetta, spesso con fatica e dopo molto tempo.

È ora che la politica prenda atto di questa esigenza, condivisa da moltissimi soggetti oltre ai dirigenti scolastici, per garantire ai lavoratori una vera tutela antinfortunistica e per superare il retrogrado concetto di capro espiatorio.

L’ANP continuerà a perseguire questo obiettivo con la massima determinazione, consapevole della realtà vissuta dai colleghi che, ogni giorno, assicurano il servizio tra mille difficoltà.

Nel Paese che non studia gli insegnanti contano poco

da Corriere della sera

Gian Arturo Ferrari

Povera scuola! Ci voleva la pandemia per metterla al centro dell’attenzione nazionale. Anche se, a ben vedere, non è la scuola in quanto tale che occupa e preoccupa i pensieri degli italiani, quanto una nutrita serie di circostanze collaterali, i banchi, con e senza ruote, le mascherine, gli orari, i trasporti, le graduatorie, le assenze per malattia o rischio di malattia eccetera eccetera. Un fenomeno non nuovo, questo dell’attenzione concentrata sugli accessori della scuola. Alcuni anni fa, ad esempio, furoreggiavano gli intonaci e i cornicioni cadenti, di cui non si è poi più avuta notizia.

Non che tutti questi aspetti non siano necessari ed essenziali, anche se dei banchi gran turismo, fatti apposta per prossime ed entusiasmanti gare di velocità nei corridoi, potevamo forse fare a meno. Ma non si sfugge alla fastidiosa impressione che di tutto questo si parli per aggirare, per non sfiorare, le piaghe aperte e dolenti della nostra scuola. Sulle quali sono state invece versate, a mo’ di emolliente, dosi da cavallo di retorica e ipocrisia. A cominciare dalla ripetuta e perentoria asserzione secondo la quale «la scuola è la nostra priorità». Ora, la priorità è in italiano la cosa che viene per prima e a guardare i fatti, e anche un po’ di storia, bisognerà convenire che per nessun governo della Repubblica la scuola è stata la principale preoccupazione. In compenso i medesimi governi hanno largheggiato in riforme, di cui oggi si ammirano i resti, mozziconi isolati come le rovine dei grandi acquedotti nella campagna romana dell’Ottocento.

Ma se si vuole guardare alla scuola un po’ più da vicino e un po’ più in concreto, badando alle cose più semplici, si costaterà che, prima piaga, la retribuzione dei nostri insegnanti è nettamente inferiore a quella praticata nei Paesi europei con cui amiamo confrontarci: Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna.

È forse questo un approccio un po’ brutale, ma consono ai nostri tempi di materialismo trionfante. Da qui deriva infatti lo scarso prestigio sociale degli insegnanti medesimi, la cui identità specifica viene d’altra parte sempre più spesso diluita nella vasta, e politicamente corretta, galassia dei «lavoratori della scuola». Viceversa sono proprio loro, gli insegnanti, il fulcro della scuola e proprio a loro dovrebbero essere dedicate cure, attenzioni — e trattamenti — adeguati. Dopodiché, ma solo dopodiché, si potrebbe e dovrebbe introdurre il principio di valutazione della loro attività. La quale, nel suo insieme e al momento, non deve essere, a giudicare dai risultati, molto efficace. Infatti l’ultima indagine Pisa (Programme for International Student Asses-sment) promossa dall’Ocse — organizzazione che non può essere sospettata di particolare malanimo nei confronti dell’Italia — certifica, molto semplicemente, che noi siamo al di sotto della media dei Paesi Ocse. Ossia, in parole povere, che la nostra scuola non funziona.

Si potrebbe forse osservare che, sempre nel nostro materialistico mondo, pagando poco si ottiene poco. Ma non disperiamo. Attendiamo fiduciosi un governo, di colorazione a piacere, che ci dica quando (tra due anni? tra dieci? tra cento?) gli insegnanti italiani saranno retribuiti come i loro colleghi europei e ci dica anche entro quando gli studenti italiani si collocheranno nella media, o magari lievissimamente sopra la media, dei Paesi Ocse.

Senza questi due prerequisiti è inutile avventurarsi nel futuro. Tanto più che il futuro stesso si configura come un compito immane. Si tratta di por rimedio a quella che Luca Ricolfi chiama «la distruzione della scuola» operata negli ultimi decenni. Siamo infatti diventati «un Paese che non studia, non legge e gioca», dove nel 2018 abbiamo speso nel solo gioco d’azzardo legale 107,3 miliardi di euro, ossia quanto l’insieme della spesa pubblica per la sanità. Ma soprattutto, ed è questo il punto, la scuola è venuta meno al suo compito principale, che è quello di trasmettere da una generazione all’altra il messaggio essenziale. Che lo studio, come il lavoro che deve fargli seguito, costa fatica e che la scuola è chiamata a costruire gerarchie di merito più giuste di quelle ereditate dall’ordinamento sociale. La scuola va rafforzata e irrobustita. I mezzi per farlo speriamo provengano dagli stanziamenti europei. Ma lo spirito di ricostruzione, la volontà di rompere con pigrizie e compromessi semisecolari, il senso rinnovato della propria dignità e del proprio ufficio, tutto questo la scuola deve darselo da sola, ritrovando in se stessa le ragioni profonde della propria esistenza.

Certificato medico o autodichiarazione per rientrare a scuola dopo assenze? Le regole sono diverse per regione

da OrizzonteScuola

Di Ilenia Culurgioni

Modalità di riammissione a scuola degli studenti dopo assenze: le regole sono diverse da regione a regione. C’è chi richiede il certificato medico e chi invece lo sostituisce con una dichiarazione dei genitori.

Emilia Romagna

In Emilia Romagna potranno verificarsi due situazioni diverse: sospetto caso Covid e sintomatologia non da Covid.

Se si sospetta un caso di Covid-19, il medico valuta se richiedere l’esecuzione del tampone diagnostico. In caso di esito positivo, il Dipartimento di sanità pubblica avviserà il referente scolastico Covid-19 e l’alunno rimarrà a casa fino alla scomparsa dei sintomi e all’esito negativo di due tamponi, eseguiti ad almeno 24 ore di distanza, seguendo le indicazioni del Dipartimento in merito alla riammissione in comunità.

L’alunno rientrerà poi a scuola con attestato del Dipartimento di sanità pubblica di avvenuta guarigione. In caso di negatività, invece, il medico produrrà un certificato di rientro in cui deve essere riportato il risultato negativo del tampone.

Nel caso, invece, di sintomatologia non riconducibile al Covid-19, non è richiesta certificazione medica per la riammissione alla frequenza scolastica, né autocertificazione della famiglia.

Indicazioni complete E-R

Lazio

Il certificato medico sarà necessario per essere riammessi ai servizi educativi/scuole dell’infanzia dopo 4 giorni di assenza. Per gli studenti della scuola dell’obbligo e della secondaria si dovrà presentare il certificato medico dopo 5 giorni di assenza. Nel Lazio l’obbligo del certificato era stato abolito due anni fa. Nota Regione

Lombardia

Non è richiesta alcuna certificazione/attestazione per il rientro a scuola, analogamente non è richiesta autocertificazione da parte della famiglia, ma si darà credito alla famiglia. Eventualmente la scuola potrà richiedere una dichiarazione da parte del genitore dei motivi dell’assenza. Indicazioni Regione

Piemonte

In caso lo studente venga sottoposto a tampone, il rientro a scuola potrà avvenire dopo guarigione clinica e su presentazione dell’esito del test, fornito dal medico curante o dall’ASL. Per i casi in cui il bambino è assente per condizioni cliniche non sospette per Covid per un periodo superiore a 3 giorni, per la riammissione a scuola il genitore o il titolare delle responsabilità genitoriale, dovrà presentare una specifica autodichiarazione. L’autodichiarazione deve essere presentata anche dal personale scolastico.

Indicazioni complete

Toscana

Per gli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie, la riammissione a scuola per assenza per malattia superiore ai cinque giorni, è consentita previa presentazione del certificato medico (art. 42, D.P.R. n. 1518 del 22/12/1967).

Nel caso di assenze non superiori ai 3 giorni per i bambini frequentanti i servizi educativi/scuole dell’infanzia o di assenze non superiori a 5 giorni per gli alunni frequentanti le
scuole primarie e secondarie, la riammissione avviene dietro presentazione di autodichiarazione dei genitori

Indicazioni

Veneto

Se l’alunno presenta sintomi sospetti di Covid 19 dovrà essere contattato il medico curante che valuterà se effettuare il tampone rinofaringeo: in caso di esito positivo per la riammissione sarà necessaria la conferma di avvenuta guarigione attraverso l’effettuazione di due tamponi risultati negativi, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, con attestazione rilasciata dal medico curante; in caso di esito negativo si attende la guarigione clinica seguendo le indicazioni del medico curante, il quale, per il rientro a scuola dell’alunno, redigerà un’attestazione di conclusione del percorso diagnostico-terapeutico raccomandato. In caso l’assenza non sia dovuta a condizioni cliniche sospette di Covid-19, per la riammissione a scuola il genitore presenterà una specifica autodichiarazione. FAQ Veneto

GPS Graduatorie provinciali: si va verso le convocazioni, anche con i punteggi non aggiornati

da OrizzonteScuola

Di redazione

Graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze: gli Uffici Scolastici stanno pubblicando gli elenchi. La valutazione è stata a cura degli Uffici Scolastici con l’ausilio delle scuole polo. Le graduatorie saranno valide per il biennio 2020/21 e 2021/22.

Chiarimenti ufficiali Ministero su titoli valutabili

GPS anni scolastici 2020/21: province che hanno pubblicato

Abruzzo

Teramo – Chieti e Pescara – Chieti e Pescara ripubblicano –

Basilicata

Matera – Potenza– Matera ripubblica –

Calabria

Cosenza – Catanzaro – Vibo Valentia – Vibo Valentia rettifica –  Crotone – Reggio Calabria annullato  e sostituito dal nuovo elenco del 3 settembre – Cosenza ripubblica – Catanzaro rettifica – Reggio Calabria rettifica sostegno –  Cosenza ripubblica – Crotone ripubblica –

Campania

Avellino – Benevento – Caserta – Napoli – Napoli aggiornamento 4 settembre –
Salerno GPS primaria – Benevento ripubblica – Rettifica Benevento 11 settembre – Caserta ripubblica –

Emilia Romagna

A causa di problemi tecnici sui server, le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) del personale docente – posto comune e sostegno – e del personale educativo, biennio 2020/2021 e 2021/2022, delle province dell’Emilia Romagna SONO TEMPORANEAMENTE PUBBLICATE QUI http://bit.ly/GPS20-21-Emilia-Romagna

Ferrara – Reggio Emilia – Parma – Piacenza – Forlì – Ravenna – Bologna – Modena– Ferrara rettifica – Parma ripubblica – Reggio Emilia ripubblica – Ferrara rettifica 8 settFerrara rettifica 9 settembre – Forlì ripubblica – Piacenza ripubblica – rettifica Reggio Emilia I e II grado – Piacenza rettifica I e II grado – Parma rettifica – Ferrara ripubblica GPS incrociate –

Friuli Venezia Giulia 

Udine – Pordenone – Udine integrazione Gorizia – Trieste – Pordenone ripubblica – Rettifica Udine sostegno –

Lazio

Viterbo – Rieti – Latina – Roma   – Frosinone – Roma ripubblicazione  Rieti rettifica – Latina sostegno – Frosinone ripubblica – Terni rettifica – Latina ripubblica – Frosinone aggiornate –

Liguria

Imperia – ripubblica –

Genova

Savona

– Savona cdc A031 I fascia – II fascia

La Spezia –  ripubblica –

Marche

Pesaro Urbino –  Ancona

Macerata – Ascoli Piceno – Macerata ripubblica –

Molise

Isernia –  Campobasso – Campobasso ADAA e ADEE – Rettifica Campobasso – Isernia rettifica –

Lombardia

Milano –

Brescia –  Sondrio –  Varese  – Bergamo – sostituzione 4 settembre – Lecco  AAAA e ADAA- Lodi – Mantova – Monza e Brianza – Como – Cremona – Bergamo rettifica – Lecco tutte le cdc – Lecco ripubblica AAAA e ADAA – Lecco ripubblica EEEE e ADEE – Lecco ADMM e ADSS – Pavia ripubblica – Sondrio ripubblica – Varese ripubblica – Mantova ripubblica sostegno infanzia – Lecco ripubblica – Pavia repubblica – Lecco ripubblica – Varese ripubblica – Mantova ripubblica – Milano ripubblica infanzia e primaria –

Piemonte

Vercelli – Cuneo – Verbano Cusio Ossola – Alessandria  – Asti – Biella – Torino – Novara – Verbano Cusio Ossola ripubblica – Novara ripubblica – Verbania ripubblica –

Puglia

Bari –  Foggia 
Taranto – Lecce – Brindisi – Lecce ripubblica – Brindisi ripubblica –

Sardegna

Sassari – ripubblicazione 4 settembre –

Cagliari– Oristano – Nuoro – Cagliari ripubblica sostegno – Oristano ripubblica –

Sicilia

Catania – Palermo – Caltanissetta e Enna – Agrigento –  rettifica 8 settembre –
– Ragusa –  Rettifica 08 settembre GPS sostegno –

Messina  – Trapani – Siracusa – Agrigento ripubblica ADMM e ADSS – Messina ripubblica sostegno – Ragusa rettifica sostegno – Rettifica Trapani – Trapani rettifica sostegno –Messina ripubblica – Palermo ripubblica – Agrigento ripubblica – Caltanissetta ed Enna ripubblicano – Ragusa ripubblica –

Toscana

Firenze –

Livorno – rettifica –

Arezzo– rettifica –

Grosseto – Ripubblica infanzia – ripubblica primaria –

Massa Carrara– rettifica – rettifica classi di concorso musicali –

Pisa – Pisa ripubblica

 Pistoia   

Prato  

Siena

Umbria

Terni– Perugia – Terni ripubblica –

Veneto

Vicenza –  Rovigo – Treviso – Venezia – Verona – Padova – Belluno – Rovigo ripubblica – Vicenza ripubblica – Treviso ripubblica – Messina rettifica –

N.B. L’articolo potrebbe non essere aggiornato in tempo reale. Il riferimento ufficiale, anche per eventuali reclami o richieste, è l’Ufficio Scolastico provinciale.

Graduatorie sono definitive

Per effetto delle norme sulla privacy, le stampe non contengono alcuni dati personali e sensibili che concorrono alla costituzione delle stesse. Tali dati possono essere visualizzati da
ciascun docente sul sito MIUR nella sezione Istanze on Line.

Reclami

I reclami non sono previsti dall’OM n. 60/2020. A fronte di errori però consigliamo di informarsi presso gli Uffici Scolastici. Alcuni scrivono infatti “L’Amministrazione si riserva però ai sensi della Legge n. 241/90, la possibilità di attivare i provvedimenti di autotutela che dovessero rendersi necessari.” Tutte le info

Gli Uffici Scolastici, come era prevedibile, stanno permettendo la presentazione dei reclami. Pubblichiamo a questo proposito la precisazione dell’Ufficio Scolastico di Asti – Alessandria

“L’Ufficio sta ricevendo in queste ore un numero esorbitante di reclami, richieste di informazioni, segnalazioni, sulle operazioni di valutazione delle domande di inserimento.

Non potendo rispondere singolarmente a ciascun interessato, si comunica quanto segue:

– le richieste di verifica dei punteggi verranno analizzate e, se accolte, si procederà alla loro rettifica. Si raccomanda di controllare attentamente l’O.M. n. 60/2020 ed i suoi allegati e di evitare di chiedere informazioni o rettifiche di punteggio quando, dalla semplice lettura di tali documenti, si può agevolmente desumere la correttezza del punteggio attribuito. A tal proposito, si ricorda che i diplomi rilasciati dalle scuole superiori NON sono valutabili come diplomi di Istituto Tecnico Superiore (B3): tale informazione è facilmente reperibile dai siti internet istituzionali.

– l’art. 6, comma 4, dell’OM 60/2020 e l’art. 2, comma 11, del Decreto Dipartimentale n. 858/2020, dispongono che “gli aspiranti sono inseriti nelle graduatorie con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di ammissione”. Pertanto tutti i candidati, anche se inclusi “a pieno titolo” (cioè senza l’espressa dicitura “con riserva”), dovranno considerarsi inseriti con riserva di accertamento dei titoli e dei servizi dichiarati, accertamento che verrà effettuato dalla scuola con la quale verrà stipulato il primo contratto;

– coloro che siano stati esclusi per mancata precedente inclusione in III fascia delle graduatorie di istituto 2017-2020, segnalino se tale iscrizione sia avvenuta in una Regione diversa dal Piemonte: si ricorda, in ogni caso, che tali dichiarazioni saranno opportunamente verificate e, laddove non corrispondenti al vero, si procederà con le dovute segnalazioni all’Autorità giudiziaria.”

Ricorsi

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni.

Graduatorie di istituto

Saranno pubblicate dai Dirigenti Scolastici delle singole scuole scelte dagli aspiranti e saranno utilizzate per eventuali supplenze residue al 31 agosto o 30 giugno e per tutte le supplenze temporanee (compreso supplenze emergenza Covid)

Convocazioni per le supplenze

Le convocazioni  per le supplenze saranno presto disponibili sui siti degli Uffici Scolastici.

Elenco dei docenti esclusi

Immissioni in ruolo, solo 19mila docenti. Oltre 65mila cattedre con supplenze al 31 agosto

da OrizzonteScuola

Di redazione

L’informativa sui dati generali delle immissioni in ruolo indicano che sono stati assegnati poco più di 19mila posti (19.294 per l’esattezza) su un contingente pari a 84.808 per i docenti, e 9.674 posti su un contingente di 11. 323 a fronte di una disponibilità in organico di diritto di 25.175 per gli ATA.

Ciò significa, segnala la Flc Cgil, che è andato a buon fine solo il 22% delle assunzioni docenti e solo il 38% circa per cento dei posti ATA disponibili.

Il resto dei posti docenti, 65.514, pari al 78% del totale rimane vacante e sarà assegnato con supplenze al 31 agosto. Lo stesso avviene per il 62 % dei posti vacanti per il personale ATA.

Cronaca di chiusure e isolamenti annunciati

da La Tecnica della Scuola

La ripartenza dell’anno scolastico va a singhiozzo e comunque ancora si apre a macchia di leopardo per paura del covid, da un lato e per l’iter tempestoso delle nomine, per i banchi e per il personale dall’altro.

Nelle ultime 24 ore, quattro amici e sei insegnanti di un Liceo Classico Pelleg di Massa sono stati messi in quarantena per un solo alunno risultato positivo.

A Rapallo, si legge sul Sole 24 Ore,  uno studente di un istituto tecnico è risultato positivo e il dirigente ha ordinato che tutta la classe non entrasse.

A Trieste un alunno della scuola primaria, risultato positivo, ha costretto  tre insegnanti e 21 compagni  a mettersi in isolamento fiduciario.

A Codogno primo caso di bimbo positivo in una scuola elementare, per cui  tutta la classe, una quindicina di alunni, è rimasta a casa.

A Casalpusterlengo (Lodi), scrive sempre Il Sole 24 Ore, un bimbo di 4 anni è risultato positivo e così i 26 bambini e l’insegnate sono a casa.

A  Pascoli di Novi Ligure (Alessandria) 15 alunni e sei maestre di una terza elementare sono in quarantena dopo la positività di un compagno.

Ad Appiano in isolamento  una scolaresca del suo comprensorio.

A Carlino (Udine), la sezione dei “piccoli” della scuola dell’infanzia è stata chiusa dopo un caso di Covid in un bimbo.

A Novara il primo caso dopo la riapertura delle scuole in una materna.

Inoltre, precisa iol quotidiano, decine di casi sono stati segnalati anche nei giorni scorsi, da Nord a Sud.

Immissioni in ruolo, i numeri: 19.294 per i docenti. Per gli Ata 9674 posti

da La Tecnica della Scuola

Storia di un flop “quasi” annunciato: meno di 20 mila posti di immissioni in ruolo degli insegnanti, su un contingente pari a 84.808 per i docenti, e 9674 posti su un contingente di 11. 323 a fronte di una disponibilità in organico di diritto di 25.175 per gli ATA.

I dati dimostrano che sul contingente totale è è andato a buon fine solo il 22% delle assunzioni docenti e solo il 38% circa per cento dei posti ATA disponibili.

Ne consegue che il resto dei posti docenti, 65.514, pari al 78% del totale rimane vacante verrà assegnato, seppur con diverse difficoltà, alle supplenze.
Allo stesso modo per il 62 % dei posti vacanti per il personale ATA.

Ecco i dati per i docenti (Fonte Flc Cgil):

Per quanto riguarda il sostegno su 21.453 cattedre vacanti ne sono state assegnate 1.657, e parliamo di una piccola parte dei posti liberi, a cui si sommano 80 mila posti in deroga al 30 giugno che andranno anch’essi a supplenza.

Ecco i dati per il Personale ATA

Posti complessivamente vacanti: 25.175

Immissioni in ruolo: 9674

Posti rimasti vacanti:15.501

Eppure il Ministero, a proposito di assunzioni in ruolo dei docenti, sperava molto sulla call veloce: l’immissione in ruolo supplementare inserita da quest’anno nel decreto 126/2019 e voluta espressamente dalla Ministra Azzolina per dare una chance ai precari di stabilizzarsi.

Eppure le cose non sono andate per il verso giusto: i docenti hanno preferito restare precari nella loro provincia anziché diventare di ruolo al Nord, lontano da mariti, mogli e figli e con uno stipendio che permetterebbe solo di sopravvivere a centinaia di chilometri, per lunghi 5 anni: già, il vincolo quinquennale ha senz’altro ridimensionato i sogni di gloria di migliaia di docenti.

L’idea del Governo era quella di offrire un maggior ventaglio di opportunità ai docenti iscritti nelle graduatorie, ma purtroppo il risultato è stato deludente completamente negativo.

In Lombardia sono arrivati da fuori regione una sessantina di docenti, dalla Puglia sono usciti meno di 100 insegnanti, in Piemonte è stato coperto il 2,5% dei posti grazie alla call veloce, nel Lazio, a fronte di 5mila posti, sono arrivate 3 (tre) domande.

Eppure dal Governo c’era molta enfasi per l’autorizzazione dal Mef ad immettere in ruolo circa 85 mila nuovi docenti.

Azzolina, attacco hacker ai profili social. La Ministra: “Non ci spaventiamo”

da La Tecnica della Scuola

Non ci spaventiamo e non ci faremo fermare neanche da questo tipo di aggressioni. Un ringraziamento alla Polizia Postale per la rapidità e la professionalità con cui sta gestendo questa vicenda“.

E’ il commento della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in merito all’attacco hacker dei profili social subito negli ultimi giorni.

E’ in corso, infatti, da due giorni, un attacco hacker nei confronti delle strutture informatiche del Ministero dell’Istruzione e di tutti i profili social della ministra Lucia Azzolina.

L’episodio -secondo quanto si apprende- è stato denunciato alla Polizia Postale che sta indagando.

I casi sarebbero iniziati in coincidenza dell’avvio del nuovo anno scolastico. Si tratterebbe di richieste anomale di cambi di password o azioni per introdursi nella gestione dei profili social e delle caselle mail.

Formazione e valutazione dei Dirigenti scolastici: ecco le linee operative

da La Tecnica della Scuola

Così come per i neo Dsga, anche per i Dirigenti scolastici neoassunti nell’a.s. 2020/21 è previsto l’avvio di una specifica formazione a partire da fine ottobre.

Lo prevedono le Linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti, pubblicate dal Ministero.

Formazione

Per i dirigenti scolastici sono previsti due differenti percorsi:

  • attività di accompagnamento della durata di 35 ore
  • attività di formazione vera e propria della durata di 40 ore, distribuite dal 20 ottobre 2020 al 30 aprile 2021

Valutazione

La valutazione del periodo di formazione e prova sarà finalizzata a verificare la padronanza delle competenze professionali previste in merito a:

  • possesso ed esercizio delle competenze gestionali ed organizzative;
  • sviluppo e valorizzazione delle risorse umane;
  • rapporti con la comunità scolastica, il territorio e i referenti istituzionali;
  • analisi della realtà scolastica di assegnazione e progettazione delle iniziative volte al suo miglioramento.

Per ognuno dei quattro ambiti di valutazione, il dirigente scolastico neoassunto produrrà un sintetica documentazione delle azioni più significative svolte e, sempre per ognuno dei quattro ambiti, un breve report (massimo 3.000 battute) relativo a un’attività ad esso correlata. Questa documentazione, accompagnata da una relazione finale del tutor, verrà valutata dal Direttore generale dell’USR.

Tutor

Ad ogni dirigente scolastico neoassunto verrà affiancato un dirigente scolastico con funzioni di tutor.

Il tutor è tenuto a redigere una relazione finale relativa ad ogni dirigente neo-assunto seguito, che documenti le attività di accompagnamento svolte e sia comprensiva del parere istruttorio circa l’esercizio delle competenze professionali richieste al dirigente scolastico in periodo di prova.

Sciopero scuola: sindacati di base manifestano contro il Garante

da La Tecnica della Scuola

Sullo sciopero della scuola proclamato dai sindacati di base per il 24 e il 25 settembre si sta sviluppando una polemica che ha avuto un risvolto importante proprio nella mattinata di oggi, venerdì 18.

Due dei sindacati promotori dello sciopero, Unicobas e Usb, unitamente con gruppi di studenti che hanno aderito allo sciopero stessi, hanno infatti inscenato una manifestazione di protesta davanti alla sede della Commissione di Garanzia per gli scioperi.

Nei giorni scorsi, infatti, il Presidente della Commissione di Garanzia per gli scioperi era intervenuto chiedendosi retoricamente se in una fase così delicata per la scuola gli scioperi siano opportuni e se il Governo non voglia avvalersi della possibilità di intervenire con una precettazione.

“Questa   mattina – commenta il segretario nazionale Unicobas Stefano d’Errico – abbiamo manifestato per dire che è una vergogna che il Garante esprima giudizi di carattere politico o personale su una materia sulla quale dovrebbe limitarsi ad applicare la normativa contenuta nella legge 146 del 1990. Ed è anche una vergogna che si pensi di precettare insegnanti che stanno in prima linea in scuole poco sicure che rischiano di chiudere una dopo l’altra”.
“D’altra parte – 
prosegue d’Errico – il Garante ha dovuto prende atto che lo sciopero è perfettamente legittimo ed infatti nessuna osservazione è stata formulata; quindi il 24 e il 25 noi sciopereremo insieme con USB, CUB e Cobas Scuola Sardegna”.
Resta il fatto, facciamo osservare, che per le famiglie si determina un disagio non trascurabile…
“A questo proposito – replica d’Errico – rispondo con le stesse parole usate per con un genitore che ci ha scritto: il nostro sciopero va nella direzione di una tutela generale, del diritto alla salute e ad una scuola di qualità, non solo nell’interesse dei docenti e del restante personale, bensì anche di alunni e genitori”.

Formazione DSGA neoassunti: incontri e laboratori online più un elaborato finale

da La Tecnica della Scuola

Mentre in alcune Regioni il concorso per diventare Dsga non si è ancora concluso (come ad esempio in Toscana, in cui molte prove orali si svolgeranno ad ottobre), per i Direttori assunti il 1° settembre si pone il problema della formazione.

Si tratta, infatti, spesso di personale che non ha mai lavorato a scuola e non conosce a fondo tutte le procedure complesse e le connesse responsabilità che caratterizzano l’attività del Dsga.

Per tale ragione il MI dà il via ad un piano di formazione, illustrato con nota 28419 del 17 settembre 2020.

 

Tre fasi per la formazione

Le iniziative formative dovranno essere suddivise in tre fasi per un totale di 23 ore di formazione che sono:

  • Incontri di formazione on-line
  • Laboratori formativi dedicati on-line
  • Redazione di un elaborato finale.

Gli incontri di formazione on-line, con un numero di partecipanti massimo di 35 corsisti, per un ammontare complessivo di 12 ore hanno l’obiettivo di far acquisire nuove competenze di carattere teorico-pratico ai neoassunti.

I laboratori formativi dedicati on-line, con un numero massimo di 15 corsisti, hanno una durata complessiva di 8 ore e hanno la finalità di favorire lo scambio di esperienze e la collaborazione con tutta la comunità scolastica: personale ATA, docenti, Dirigenti scolastici, alunni e genitori.

E’ prevista anche la redazione di un elaborato finale, corrispondente a 3 ore di attività, in cui il neo Dsga dovrà analizzare un argomento o un problema pratico con il coinvolgimento anche dei docenti e del dirigente scolastico della scuola in cui presta servizio. Tale elaborato, che verrà consegnato al dirigente scolastico della scuola ed inserito nel fascicolo personale, sarà comprensivo anche della rilevazione dei fabbisogni formativi. Sulla base di questa rilevazione, verranno pianificate le successive azioni di formazione in servizio dei DSGA, che potranno essere attivate anche con fondi PON. A tal fine, gli Uffici scolastici regionali avranno cura di raccogliere i fabbisogni formativi dei DSGA e di comunicarli a questa Direzione generale entro il 15 aprile 2021.

Argomenti dei corsi

I corsi affronteranno diverse tematiche attinenti il lavoro del Dsga, da aspetti contabili alle procedure di acquisto, dalla gestione dei conflitti alla digitalizzazione delle procedure amministrative.

Oltre a questa formazione, i neoassunti DSGA dovranno partecipare ai percorsi formativi relativi alle procedure amministrativo contabili, nell’ambito dell’Iniziativa “IO CONTO”.

Quando inizieranno i corsi

Entro il 15 novembre 2020 dovranno essere avviati i percorsi di formazione che dovranno concludersi entro il 6 marzo 2021.

Concorso straordinario secondaria, candidature per le commissioni entro il 23 settembre

da La Tecnica della Scuola

Qualcosa si muove per quanto riguarda il concorso straordinario per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, che, secondo le anticipazioni della Ministra, dovrebbe partire ad ottobre.

LEGGI: Concorso straordinario scuola secondaria: si parte ad ottobre

Il MI ha infatti indirizzato ai Direttori degli USR, ai Rettori degli Atenei e ai Direttori delle Istituzioni AFAM una nota in cui comunica che le istanze per la costituzione delle commissioni di valutazione potranno essere presentate, esclusivamente in via telematica, tramite la piattaforma concorsi disponibile sul sito www.miur.gov.it, raggiungibile dall’Area Riservata MIUR / Servizi / Tutti i servizi / Piattaforma Concorsi e Procedure Selettive, a partire dall’8 settembre 2020 e fino al 23 settembre 2020.

I professori Universitari, negli stessi termini, potranno presentare l’istanza sulla piattaforma del sito CINECA, raggiungibile all’indirizzo https://loginmiur.cineca.it/.

Tutte le indicazioni relative alla procedura sono disponibili qui.

Ministra Azzolina sotto attacco hacker

da Tuttoscuola

“Da due giorni i miei profili social e le strutture informatiche del Ministero dell’Istruzione sono bersaglio di attacchi da parte di un gruppo di pirati informatici”. E’ quanto dichiara la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dalla sua pagina Facebook.

I primi segnali, secondo quanto riporta l’Huffington Post, sarebbero arrivati con l’inizio dell’anno scolastico. Si tratterebbe, ad esempio, di richieste sospette di cambio password inoltrate sui profili dei dipendenti del ministero. Ieri sarebbe poi partita l’offensiva informatica vera e propria con decine di tentativi di furto d’identità e azioni per introdursi nei profili social, nelle caselle mail, nelle strutture informatiche.

Il MI già in passato è stato oggetto di attacchi informatici, ma – secondo quanto trapela – quello in corso appare “molto più strutturato e rilevante”. L’input sarebbe arrivato qualche giorno fa nel deep web, l’Internet sommerso, da cui sarebbe stato dato l’ordine di attaccare direttamente la ministra Azzolina. Da qui sono partite le indagini della Polizia Postale, che ha messo in guardia da possibili nuovi episodi nelle prossime ore. Potrebbero addirittura arrivare telefonate di chi si finge dipendente del governo per chiedere di scaricare file o di fornire informazioni. Tutto questo per sottrarre dati sensibili e appropriarsi delle piattaforme del dicastero più caldo e più sotto osservazione del momento. Potrebbero anche essere inviate mail false a nome del dicastero generando il panico nel Paese.

“Non ci spaventiamo e non ci faremo fermare neanche da questo tipo di aggressioni – continua la Ministra. Un ringraziamento alla Polizia Postale per la rapidità e la professionalità con cui sta gestendo questa vicenda”.