Nelle classi italiane è in corso una pandemia di disturbi del neurosviluppo

Lucangeli: «Nelle classi italiane è in corso una pandemia di disturbi del neurosviluppo»

Vita del 01/10/2020

«La scuola non influisce solo sulla preparazione dei nostri bambini, ma sulle persone che sono e diventeranno: li nutre, li cambia, li plasma. Per questo è importantissimo che gli adulti che affiancano i bambini nel loro percorso di crescita e di apprendimento siano ben consci dell’enorme potere che è nelle loro mani». Le parole sono di Daniela Lucangeli, Prorettrice dell’Università degli Studi di Padova, professoressa di Psicologia dello sviluppo ed esperta di psicologia dell’apprendimento. Da tanti anni si occupa di bimbi con vulnerabilità, con disturbi dell’apprendimento e del neurosviluppo. Sono bimbi che soffrono, che faticano. Il suo lavoro consiste nell’aiutarli a individuare il percorso migliore, sulla loro specifica «mappa», per arrivare a un risultato: che si tratti di contare, di leggere, oppure di guardare un’altra persona negli occhi e di stabilire con lei una connessione. Attraverso un’energica e capillare opera di divulgazione, Lucangeli aiuta anche gli adulti – insegnanti e genitori- condividendo con loro i risultati delle più recenti ricerche in campo psicologico, neurobiologico, neuropsicologico.

Nel suo ultimo libro, “A Mente Acccesa” (Mondadori) scrive che in Italia, in una classe di 25 bambini, in media 4 o 5 presentano vulnerabilità. Cosa sta succedendo? 
   Negli ultimi anni stiamo assistendo a una pandemia silente di disturbi del neuro sviluppo: i più comuni sono ritardo mentale, disturbo dello spettro autistico, dsa o disturbi della memoria e dell’attenzione, del comportamento e dell’iperattività. Per non parlare delle vulnerabilità della sfera emozionale e affettiva.

Come si spiegano questi numeri?
   Gli scienziati stanno formulando nuove ipotesi: alcuni fattori ambientali sembrano interferire con l’organizzazione del cervello proprio nel momento in cui esso si forma, «confondendo» i segnali che i neuroni ricevono. Se il segnale è disturbato, i neuroni non possono migrare correttamente verso le sedi alle quali sono destinati. Per frenare questa epidemia dobbiamo fare un grosso lavoro di prevenzione.

In che modo?
   Il primo passo è la prevenzione primaria. Talvolta può non essere semplice, ma per me è assolutamente necessario desiderare e lottare per un mondo in cui le madri siano consapevoli e informate; mangino cibi sani (coltivati senza pesticidi) e seguano una dieta equilibrata; evitino di passare la giornata attaccate al cellulare, al tablet, appoggiando il pc sulla pancia; riducano lo stress o, quanto meno, cerchino di dominarlo, ove possibile. E poi bisogna essere consapevoli del fatto che se il disturbo c’è, non si guarisce, però lo si può compensare, ma occorre fare in fretta. Le ricerche sono chiare: entro i due anni di vita del bambino (i primi mille giorni), quando la neuroplasticità è massima, è possibile ottenere il meglio dalla traiettoria evolutiva delle funzioni cerebrali. Perciò il mio obiettivo, ma potrei dire anche il mio sogno, è arrivare prima che il tempo giochi a sfavore.

Suo figlio una volta scrisse che lei «fa la maestra alle maestra». Perché la scuola è così importante per lei?
   Per me la scuola è speranza allo stato puro perché nulla è altrettanto potente nel forgiare la forma mentis delle persone. A scuola, come nella vita di ogni giorno, non è indifferente la fonte dalla quale attingiamo le informazioni, non è indifferente chi aiuta. E non filosoficamente, ma, per così dire, «neuro-psicologicamente».

Ci può spiegare?
   La scienza contemporanea ci insegna che ciò che leggiamo o ascoltiamo, i sapori che gustiamo, le strade che percorriamo, le persone che incontriamo, le emozioni che ci attraversano, tutto interferisce con il nostro epigenoma, inducendo trasformazioni nel funzionamento del nostro cervello. Non è romanticismo, ma scienza. Quando un insegnante supporta un bambino induce una trasformazione nelle sue reti neuronali, nel suo connettoma.

Perciò anche gli insegnanti hanno un’influenza enorme…
   Più che enorme. Un’influenza che non si esaurisce nella trasmissione di nozioni o insegnamenti ma che, impattando sulle reti neuronali dell’altro, impatta sulla maturazione della sua individualità. Per questo è importantissimo che gli adulti che affiancano i bambini nel loro percorso di crescita e di apprendimento siano ben consci dell’enorme potere che è nelle loro mani.

La scuola di oggi come le sembra?
   Accanto a punti di luce, ci sono punti non risolti, laddove ad esempio la didattica ingozza bambini e ragazzi, dimenticando che non sono vasi da riempire di informazioni. La mia esperienza mi ha portato ad osservare che spesso gli studenti sono in alert costante a causa dei giudizi che accompagnano la valutazione, delle continue verifiche, delle scadenze che si accavallano e per l’impossibilità di dedicare tempo a ciò che amano.

Da anni lei insiste sull’interdipendenza di emozioni e apprendimento
   Emozioni e apprendimento sono collegati: se mentre apprendiamo proviamo un’emozione, ogni volta che recuperiamo dal magazzino della nostra memoria l’informazione, inevitabilmente, riattiviamo anche l’emozione stessa. Questo perché nelle situazioni emotive amigdala e ippocampo lavorano in sinergia, influenzandosi a vicenda e rendendo possibile l’incontro tra emozione e memoria.

Nel concreto cosa significa?
   Se un insegnante ci fa sorridere, nella nostra memoria si imprimerà questa informazione: «ti fa bene, cercalo ancora». Se, invece, mentre studiamo sperimentiamo ansia, stress, paura, noia, la nostra memoria immagazzinerà questa informazione: «ti duole, scappa. E il mattino dopo, quando il professore ci interrogherà, ci ritroveremo a fare i conti con quelle emozioni.

È possibile sconfiggere le emozioni negative?
   Certamente, Bastano trenta secondi di abbraccio. E se ora, in epoca Covid-19, non ci si può toccare, va bene un sorriso, un «ci sono…» detto con una voce gentile e premurosa che mostri all’altro che gode della nostra considerazione e della nostra attenzione. Anche davanti ad un errore è importante che gli allievi sentano che i loro insegnanti sono lì per accompagnarli, per supportarli nell’apprendimento, per fornire loro ciò di cui hanno bisogno. Incoraggiare l’altro guardandolo negli occhi corregge più di novantotto rimproveri.

Sembra difficile…
   Moltissimo. Ma ne vale la pena. Ricordiamoci che la scuola non influisce solo sulla preparazione dei nostri bambini, ma sulle persone che sono e diventeranno: li nutre, li cambia, li plasma.

Un’ultima domanda personale: nel libro racconta di una Lucangeli piccina, «ipersensibile», che «guardando la schiuma di un’onda si domandava cosa ci fosse sotto l’oceano». Oggi cosa è rimasto di quella bambina?
   Mi accompagna la stessa curiosità epistemica di allora: continuo ancora a domandarmi «Cosa c’è sotto?» Oggi quella bambina crede in una scienza servizievole, che non rimane chiusa nelle università, che non circola solo tra specialisti, ma che esce nelle strade e mette i suoi strumenti a disposizione di tutti coloro che possono, vogliono e dovrebbero usarli. Per questo sono uscita dalle aule universitarie e dalle sale congressuali e parlo in pubblico, e scrivo, e pubblico video sui social, con un linguaggio che cerco di modellare su chi ascolta, perché sia il più comprensibile a tutti.

di Sabina Pignataro

La scuola è in tilt

Cuzzupi: “Piccole difficoltà? La scuola è in tilt. Il Ministro ci convochi!”                                                         

 “Il caos abbattutosi sulle nomine dei docenti supplenti, in ogni ordine e grado dell’istruzione pubblica,  sta creando grave pregiudizio alle Istituzioni scolastiche di tutta Italia. I dirigenti scolastici, gli aspiranti  docenti, gli studenti e le famiglie chiedono immediate soluzioni ai problemi che vengono,  purtroppo, minimizzati   dal Ministro dell’Istruzione quali  “piccole difficoltà”  a fronte di una miriade di reclami relativi alle nomine effettuate e di circa 200.000 cattedre ancora da coprire”.

Questa la forte denuncia del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, in merito al caos derivante dalle graduatorie che sta determinando un senso di frustrazione e impotenza tra gli operatori della scuola che si riflette inevitabilmente su alunni e famiglie. Un qualcosa di inaccettabile in un momento drammatico come quello che sta vivendo il nostro Paese.

Le graduatorie ultime,  cosiddette GPS,  concluse il 6 agosto scorso, stanno  rappresentando un enorme problema  nazionale; una confusione sulle nomine che non ha precedenti nella storia repubblicana. Tutto ciò in quanto le operazioni per il conferimento delle cattedre di diritto e di potenziamento,  peraltro necessarie  a contrastare la crisi pandemia in atto, proseguono a rilento, con alternarsi di reclami, ricorsi, controlli su dichiarazioni di titoli e servizi errati, rinunce, avvicendamenti di nomine dopo le prese di servizio e rivendicazioni per acclarate lacune del sistema operativo ministeriale. Circostanze che penalizzano migliaia di docenti storici precari e di nuovo inserimento.”

Su questa problematica Cuzzupi non usa mezze misure: “Il problema è di tale portata che solo chi non vive la realtà scuola in ogni suo aspetto può non rendersene conto. Da parte nostra continuiamo, in ogni Sede territoriale, a ricevere richieste di  aiuto per assistenza e valutazione delle proprie domande svolgendo una costante e continua  azione di tutela verso le istanze dei nostri  assistiti. Anche su questo aspetto, in ottemperanza all’esercizio del  mandato di rappresentanza conferitoci, ci siamo rivolti direttamente al Ministro chiedendo nuovamente una convocazione volta ad affrontare le varie problematiche e, senza pregiudizi e partitismi di sorta, cercare di contribuire a sostenere una realtà che, mai come adesso, rappresenta un’emergenza da risolvere al più presto!”                                                      

   Federazione Nazionale UGL Scuola

Il Segretario Nazionale Ornella Cuzzupi

ORGANICO COVID

ORGANICO COVID: POCHI SUPPLENTI, COLPA DEI RITARDI NELLE GPS

Oltre a ripetere come un disco rotto che l’avvio di questo anno scolastico non sta presentando difficoltà maggiori rispetto al passato, che gli allarmi sulla carenza di personale docente sono infondati e che a giorni verranno completate le operazioni di nomina dei supplenti, la ministra Azzolina farebbe bene a sostanziare queste affermazioni con i numeri. Quanti sono, per esempio, i supplenti dell’organico Covid entrati in servizio fino ad ora? A noi risulta che anche su questo fronte si stiano registrando notevoli problemi. E, d’altra parte, non potrebbe essere diversamente, considerati i ritardi nella pubblicazione delle Gps dovuti agli innumerevoli errori nell’assegnazione dei punteggi. 
I due aspetti, infatti, sono interconnessi, perché prima di accettare una supplenza su una cattedra che potrebbero perdere poco dopo, i docenti precari, come è comprensibile, preferiscono aspettare la convocazione dalle Gps o dalle Graduatorie di Istituto. 
La narrazione rassicurante, in cui la ministra dell’Istruzione continua instancabilmente a spendersi, è smentita dai ritardi a catena e dalle realtà vissute ogni giorno dalle scuole, dove gli studenti devono fare i conti con la mancanza di insegnanti che li costringe a orari ridotti, presenze in classe a gruppi e giorni alterni e alla didattica a distanza.  

M. Serrano, Il mantello

La Serrano e la sua scrittura

di Antonio Stanca

   Ha cominciato a scrivere molto presto ma ha pubblicato piuttosto tardi: aveva quarant’anni quando uscì il suo primo romanzo, Noi che ci vogliamo così bene. Era il 1991 e l’opera oltre ad uno strepitoso successo ebbe molti riconoscimenti. Ne seguirono altre ed anche un romanzo giallo e racconti, questi tra gli ultimi anni del ‘900 e i primi del Duemila. Allora era ormai una scrittrice nota, una figura importante nella scena culturale e artistica del suo paese e dell’America Latina.

   Si tratta di Marcela Serrano, nata a Santiago del Cile nel 1951, quarta delle cinque figlie di una famiglia dove la madre era scrittrice e il padre saggista. Marcela per motivi di studio era stata a Parigi, poi a Roma ed infine era rientrata a Santiago dove presso l’Accademia di Belle Arti della Pontificia Università Cattolica aveva conseguito, nel 1983, il diploma in incisione. Aveva cominciato a lavorare in questo campo ma poi si era dedicata alla scrittura.

   Al seguito del marito ambasciatore era stata prima in Messico (2003-2004) e poi in Argentina (2010). Anche da queste esperienze sarebbe stata mossa nelle sue opere narrative. La vita, la storia dei posti dove era stata, soprattutto quelli del Cile dove tra il Nord e il Sud, le montagne e il mare, l’inverno e l’estate, i boschi e le pianure, era avvenuta la sua formazione, l’avrebbe continuamente ispirata. Intensi, profondi, appassionati sarebbero stati i temi dei suoi romanzi, suggestivi i loro personaggi, coinvolgenti le loro trame.

   Quest’anno, nella serie “I Narratori” della Feltrinelli, è comparso Il mantello, un libro pubblicato dalla Serrano nel 2019 e dedicato alla sorella Margarita, prematuramente scomparsa nel 2017. Non è un romanzo, non un diario bensì una serie di impressioni, riflessioni, osservazioni, immagini, appunti, la maggior parte dei quali riguarda Margarita, la sua vita in casa e fuori, il suo rapporto con le sorelle e in particolare con Marcela, alla quale era strettamente legata.    Sembra un’opera frammentaria, discontinua poiché procede per brani separati e, invece, contiene in ognuno di questi oltre a notizie importanti circa Margarita, Marcela e le tante situazioni, circostanze vissute dalle due sorelle, anche molta saggezza, molta sapienza, molta cultura. Molti sono i richiami ad opere di autori noti, soprattutto moderni, molti i brani di carattere filosofico, pedagogico, narrativo, poetico, molti i rapporti che corrono tra questi. C’è nello scritto un movimento che va oltre la situazione immediata, l’argomento riferito e si sposta tra prima e dopo, avanti e indietro, sopra e sotto fino a costituire un ambito che tutto avvolge. Non rimangono separati quei tanti, diversi momenti, aspetti, elementi dell’opera, li unisce uno spirito, li supera e crea il loro fascino. E’ come una voce nascosta che chiama, si sente da lontano, dal profondo dell’anima, che è fatta di tutto quanto c’è stato tra due sorelle che si sono tanto amate da non pensare che una potrebbe mancare prima del tempo, morire, una voce fatta pure dei ricordi dei luoghi, dei tempi, degli ambienti, delle persone che le hanno viste nascere, crescere. Un’epoca intera, quella del secondo Novecento, ricostruisce la Serrano tramite il rimpianto della sorella e come per questa anche per quella non si rassegna all’idea che non ci sia più, che sia finita. E’ stata l’epoca della sua infanzia, della sua adolescenza e di quelle di Margarita. Tanto felici sono state allora da farle pensare di aver vissuto un miracolo, da farle credere che la sua scrittura possa rinnovarlo. Così si spiega come questa sia stata così particolare in questo libro, quale effetto abbia cercato di raggiungere la Serrano.

Decreto Ministeriale 1 ottobre 2020

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Decreto Ministeriale 1 ottobre 2020 

Riparto delle risorse pari a euro 855 milioni e modalita’ di selezione degli interventi per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici di competenza di province, citta’ metropolitane e enti di decentramento regionale. (21A00607)

(GU Serie Generale n.33 del 09-02-2021)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
di concerto con
IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante norme per l’edilizia scolastica;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) e in particolare l’art. 2, comma 109;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante legge di contabilita’ e finanza pubblica;

Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell’art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell’utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti»;

Visto in particolare, l’art. 1, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 229 del 2011, in cui si prevede l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di detenere e alimentare un sistema gestionale informatizzato contenente i dati necessari al monitoraggio della spesa per opere pubbliche ed interventi correlati;

Visto il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, e in particolare l’art. 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, d’intesa con la Conferenza unificata per la definizione di priorita’ strategiche, modalita’ e termini per la predisposizione e l’approvazione di appositi piani triennali, articolati in annualita’, di interventi di edilizia scolastica nonche’ i relativi finanziamenti;

Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, universita’ e ricerca, e in particolare l’art. 10;

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti;

Visto il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e, in particolare, l’art. 7-bis, comma 2, come modificato dall’art. 1, comma 310, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che prevede che al fine di ridurre i divari territoriali, il riparto delle risorse dei programmi di spesa in conto capitale finalizzati alla crescita o al sostegno degli investimenti da assegnare sull’intero territorio nazionale, che non abbia criteri o indicatori di attribuzione gia’ individuati alla data di entrata in vigore della presente disposizione, deve essere disposto anche in conformita’ all’obiettivo di destinare agli interventi nel territorio delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna un volume complessivo di stanziamenti ordinari in conto capitale almeno proporzionale alla popolazione residente;

Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, recante «Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attivita’ culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche’ per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuita’ delle funzioni dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni», e in particolare l’art. 6 concernente «Interventi urgenti sull’organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca», che modifica l’art. 1, comma 345, della la legge 30 dicembre 2018, n. 145;

Vista la legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 e, in particolare, l’art. 1, commi 63 e 64, che prevedono lo stanziamento di risorse per il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di province e citta’ metropolitane;

Visto il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonche’ di innovazione tecnologica;

Visto in particolare, l’art. 38-bis, comma 3, lettere b) e c), del citato decreto-legge n. 162 del 2019 che, nel modificare l’art. 1, commi 63 e 64, della legge n. 160 del 2019, prevede che «per il finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di province e citta’ metropolitane e’ autorizzata, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, la spesa di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 225 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2034»;

Visto il citato art. 38-bis, comma 3, lettere b) e c), che prevede altresi’ che «con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’istruzione, previa intesa in sede di Conferenza Stato-citta’ ed autonomie locali, entro la data del 31 marzo 2020, sono individuati le risorse per ciascun settore di intervento, i criteri di riparto e le modalita’ di utilizzo delle risorse, ivi incluse le modalita’ di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate e comunque tramite il sistema di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, di rendicontazione e di verifica, nonche’ le modalita’ di recupero ed eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate» e che con successivo «decreto del Ministero dell’istruzione, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, entro novanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al primo periodo, sono individuati gli enti beneficiari, gli interventi ammessi al finanziamento e il relativo importo»;

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’universita’ e della ricerca;

Visto il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, attualmente in corso di conversione, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia e, in particolare, l’art. 48, comma 1, che incrementa lo stanziamento a decorrere dall’anno 2021 e modifica l’art. 1, comma 63, della citata legge 27 dicembre 2019, n. 160 nella parte in cui include le scuole degli enti di decentramento regionale fra i destinatari dell’autorizzazione di spesa;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2019, n. 140, recante regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca; Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 26 settembre 2014, n. 753, ancora in vigore, che individua gli uffici di livello dirigenziale non generale dell’amministrazione centrale del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e, in particolare, l’allegato 4;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 3 gennaio 2018, con il quale sono stati definiti termini e modalita’ di redazione della programmazione unica nazionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 12 settembre 2018, n. 615, con il quale si e’ proceduto, tra l’altro, all’approvazione della programmazione unica nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 10 dicembre 2018, n. 849, con il quale si e’ proceduto alla rettifica della programmazione unica nazionale 2018-2020 con riferimento ad alcuni piani regionali;

Visto il Protocollo d’intesa AOOUFGAB000001 tra il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, il Ministero dell’economia e delle finanze, la Banca europea per gli investimenti, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa e la Cassa depositi e prestiti S.p.a. del 7 gennaio 2019, relativo all’attuazione del nuovo Piano di interventi di edilizia scolastica per la messa in sicurezza e realizzazione delle scuole;

Visto il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 26 febbraio 2013, con cui e’ stato disciplinato il dettaglio dei dati necessari per l’alimentazione del sistema di «Monitoraggio delle opere pubbliche», nell’ambito della «Banca dati delle amministrazioni pubbliche – BDAP»;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020, con il quale sono stati definiti i criteri di assegnazione delle risorse spettanti a province e citta’ metropolitane secondo quanto previsto dall’art. 38-bis, comma 3, lettere b) e c), del decreto-legge n. 162 del 2019, nonche’ sono stati definiti i termini e le modalita’ di monitoraggio delle medesime risorse, e sul quale e’ stata acquisita l’Intesa in Conferenza Stato-citta’ e autonomie locali nella seduta del 21 maggio 2020, rep. n. 585;

Considerato che sulla base di quanto previsto dall’art. 2, comma 2, del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il riparto delle risorse tra le province e le citta’ metropolitane e’ definito con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro novanta giorni dalla pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;

Considerato che la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e’ avvenuta in data 28 agosto 2020 e che stante l’urgenza di assegnare le risorse agli enti locali, e’ necessario definire il riparto delle risorse da assegnare;

Dato atto che la somma da poter ripartire tra province e citta’ metropolitane e’ pari ad euro 855.000.000,00 per le annualita’ dal 2020 al 2024, di cui euro 90.000.000,00 per ciascuno degli anni 2020 e 2021 ed euro 225.000.000,00 per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 e che tale somma grava sul bilancio del Ministero dell’istruzione a valere sul capitolo 8105 – piano gestionale 15;

Considerato che ai fini del riparto sono stati considerati il numero di studenti delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado per ciascuna provincia e citta’ metropolitana e il numero degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico per ciascuna provincia e citta’ metropolitana, assegnando ad entrambi i criteri un eguale peso ponderale pari al 50%;

Considerato che il presente riparto delle risorse pari a euro 855.000.000,00 non tiene conto dell’incremento di finanziamento previsto, a decorrere dall’anno 2021, dall’art. 48, comma 1, del citato decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, attualmente in corso di conversione, che ha modificato l’art. 1, comma 63, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;

Ritenuto pertanto, anche alla luce di quanto previsto dall’art. 48, comma 2, del citato decreto-legge n. 104 del 2020 che demanda a un successivo decreto del Ministero dell’istruzione il riparto delle maggiori spese dall’anno 2021 al 2024, di dover rinviare a un successivo provvedimento il riparto delle ulteriori risorse stanziate, a decorrere dall’esercizio finanziario 2021 e fino al 2024, dal citato decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, attualmente in corso di conversione;

Dato atto che la predetta ripartizione rispetta quanto previsto dall’art. 7-bis, comma 2, del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, come modificato dall’art. 1, comma 310, della citata legge n. 160 del 2019;

Vista la nota dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’economia e delle finanze del 6 luglio 2020, prot. n. 5379;

Considerato che intanto e’ intervenuta la modifica normativa di cui all’art. 48, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 che ammette al riparto dei finanziamenti per interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica anche le scuole degli enti di decentramento regionale del Friuli Venezia Giulia, dirimendo cosi’ definitivamente i dubbi interpretativi posti sia in sede di Conferenza Stato-citta’ ed autonomie locali sia con la citata nota del Ministero dell’economia e delle finanze del 6 luglio 2020, prot. n. 5379;

Ritenuto quindi, urgente procedere al riparto delle risorse destinate alla manutenzione straordinaria e all’efficientamento energetico delle scuole delle province e citta’ metropolitane e degli enti di decentramento regionale, riservando a un ulteriore successivo decreto il riparto dell’incremento delle risorse stanziate, a decorrere dall’esercizio finanziario 2021 e fino al 2024, dall’art. 48, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104;

Ritenuto quindi, possibile procedere al riparto della somma complessiva di euro 855.000.000,00 sulla base dei criteri definiti con il richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020;

Decreta:

Art. 1 Ripartizione delle risorse tra province e citta’ metropolitane ed enti di decentramento regionale

1. La somma complessiva pari ad euro 855.000.000,00, di cui all’art. 38-bis, comma 3, lettere b) e c), del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, di cui euro 90.000.000,00 per ciascuno degli anni 2020 e 2021 ed euro 225.000.000,00 per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, a valere sul capitolo 8105 – piano gestionale 15 – del bilancio del Ministero dell’istruzione per le annualita’ dal 2020 al 2024, e’ ripartita tra province, citta’ metropolitane ed enti di decentramento regionale ai sensi dell’art. 48 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, secondo quanto indicato nell’allegato A al presente decreto che ne costituisce parte integrante e sostanziale, sulla base dei criteri definiti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020:
a) numero degli studenti delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado presenti in ciascuna provincia, citta’ metropolitana ed ente di decentramento regionale;
b) numero edifici pubblici adibiti ad uso scolastico presenti nelle province, citta’ metropolitane ed enti di decentramento regionale.

2. Entro trenta giorni dall’adozione del presente decreto, le province, le citta’ metropolitane e gli enti di decentramento regionale sono tenuti a presentare al Ministero dell’istruzione l’elenco degli interventi che intendono realizzare nell’ambito delle risorse a ciascuna spettante, individuati prioritariamente:
a) interventi nell’ambito della programmazione unica triennale nazionale 2018-2020;
b) interventi resisi necessari a seguito di verifiche di vulnerabilita’ sismica gia’ espletate sugli edifici ricadenti nelle zone sismiche 1 e 2;
c) interventi resisi necessari a seguito delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti;
d) ulteriori interventi urgenti per garantire l’agibilita’ delle scuole e il diritto allo studio in ambienti sicuri.

3. La trasmissione degli interventi di cui al comma 2 avviene tramite apposito applicativo del Ministero dell’istruzione messo a disposizione delle province, delle citta’ metropolitane e degli enti di decentramento regionale, le cui informazioni di accesso sono fornite dal medesimo Ministero con apposita comunicazione entro cinque giorni dalla data di adozione del presente decreto.

4. L’elenco degli interventi di cui al comma 2 e’ individuato con decreto del Ministro dell’istruzione che definisce, altresi’, i termini di aggiudicazione dei relativi interventi e le modalita’ di rendicontazione e di monitoraggio degli stessi, cosi’ come definite nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020.

5. L’utilizzo delle somme di cui al comma 1 e’ subordinato all’autorizzazione di cui all’art. 34 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

6. E’ demandato a un successivo decreto del Ministero dell’istruzione il riparto della maggiori risorse stanziate per le annualita’ dal 2021 al 2024 dall’art. 48, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

Il presente decreto e’ sottoposto ai controlli di legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 1° ottobre 2020

Il Ministro dell’istruzione Azzolina
Il Ministro dell’economia e delle finanze Gualtieri

Registrato alla Corte dei conti il 28 ottobre 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, del Ministero dei beni e delle attivita’ culturali, del Ministero della salute, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, reg. n. 2063