Scuola: dati sul contagio COVID 19, Cgil e FLC scrivono ai ministri Azzolina e Speranza
Fracassi, Sinopoli: servono dati certificati sulla diffusione nel sistema scolastico
Roma, 21 gennaio 2021 – “Noi crediamo che la funzionalità delle scuole, in questa difficile situazione in cui sono messi a dura prova la professionalità del personale e il rapporto con gli alunni e le famiglie, passi attraverso la disponibilità dei dati relativi ai contagi dei singoli istituti e dei singoli territori, che consentirebbe una gestione razionale, calibrata e trasparente dell’attività educativa su tutto il territorio nazionale”. Con queste parole si apre la lettera inviata oggi dalla vice segretaria della Cgil Gianna Fracassi e dal segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli ai ministri dell’Istruzione e della Sanità, per avere dati certificati riguardo la diffusione del contagio in ambito scolastico.
“L’appello alla conoscenza di dati certi e consultabili – continua la lettera – viene anche da importanti esponenti della comunità scientifica, secondo i quali l’opportunità di salvaguardare l’equilibrio tra il diritto alla salute pubblica e il diritto all’istruzione per tutti non può che fondarsi sull’analisi di dati certificati. Privati di questi ultimi, e basandosi solo su casistiche empiriche e parziali, ci dicono gli scienziati, non è possibile alcun giudizio di merito sulla reale sicurezza in ambiente scolastico”.
Cgil e FLC chiedono dunque: “Che vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per avere dati attendibili, eventualmente agendo anche su base campionaria. In più, è necessario verificare e fornire indicazioni sulle attuali disposizioni in tema di distanziamento personale che sono alla base dei protocolli di settore, alla luce delle varianti del virus che si stanno sviluppando. È forte il rischio – aggiungono- che in assenza di un impegno concreto e visibile su questi aspetti si amplieranno le divisioni tra Regioni e Governo, aumenteranno le conflittualità all’interno della comunità scolastica, si moltiplicheranno le contestazioni attorno a misure che appaiono opache e talvolta pericolosamente strumentali”.
“Solo con informazione e consapevolezza si eleva il livello della necessaria condivisione delle scelte che man mano vengono assunte, sia a livello centrale che a livello territoriale. Per quanto sopra esposto chiediamo un incontro urgente sui temi in oggetto”. Concludono.