QR-Code per verbali INPS

QR-Code per verbali invalidità, legge 104, cecità, sordità: istruzioni per richiederlo all’INPS
Disabili.com del 30/01/2021

Il nuovo sistema permette di attestare lo status di invalidità, handicap e legge 104, cecità, sordità, direttamente dallo smartphone.

L’INPS ha pubblicato le istruzioni relative al QR-Code dell’invalidità civile, un nuovo servizio dell’Istituto che permette di attestare lo status di invalido direttamente dallo smartphone o dal tablet, senza bisogno del verbale sanitario. L’obiettivo è quello di avere a portata di mano le attestazioni che permettono alle persone con disabilità di accedere alle agevolazioni e ai benefici previsti in alcuni casi per cittadini con legge 104, o altre condizioni di invalidità, in modo più semplice e veloce. I gestori di servizi possono infatti leggere il codice tramite un qualsiasi lettore di QR-Code per controllare lo stato invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità. 

COS’È IL QR-CODE INVALIDITÀ CIVILE
 Il QR-Code è un codice a matrice in grado di memorizzare informazioni leggibili e interpretabili da dispositivi mobili. Garantisce informazioni sempre attendibili in quanto è associato all’interessato, e non a uno specifico verbale, ed è sempre aggiornato a seguito di verbali definitivi di prima istanza, aggravamento, revisione, verifica straordinaria e autotutela.

CHI PUO’ RICHIEDERE IL QR-CODE INVALIDITÀ CIVILE
Il servizio è rivolto a tutte le persone con giudizio sanitario definitivo negli archivi Inps di invalidità civile, che abbiano esigenza di attestare lo stato di invalidità per avere accesso ad agevolazioni, esenzioni e sconti previsti per legge da parte di enti pubblici (Agenzia delle Entrate, Regioni, Comuni) e soggetti privati.

COME OTTENERE IL QR-CODE INVALIDITÀ CIVILE
Per ottenere il codice bisogna collegarsi al servizio online “Generazione QR-Code invalidi civili per attestazione status”, sul portale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali. 
Il servizio genera automaticamente e in tempo reale il QR-Code, in formato pdf. Il codice può essere stampato, inviato, salvato sul computer o dispositivo mobile ed esibito quando è necessario per accedere alle agevolazioni.

COME VIENE LETTO IL QR-CODE INVALIDITÀ CIVILE 
I gestori dei servizi, per controllare lo stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità o handicap, possono leggere il codice tramite un qualsiasi lettore di QR-Code. 

QR-CODE INVALIDITA’ CIVILE CON INFO AGGIUNTIVE
Per la concessione di alcune particolari agevolazioni, che richiedano il giudizio sanitario e il grado di invalidità civile con l’eventuale percentuale, è possibile ottenere anche un esito più approfondito. In questo caso i gestori devono inquadrare il QR-Code, autenticarsi con le proprie credenziali e inserire il codice OTP, che il sistema in automatico genererà e invierà sul numero di cellulare dell’interessato.

Docente con autismo

Docente con autismo: non sempre garantita l’inclusione nei Conservatori
SuperAbile INAIL del 30/01/2021

Fabrizio Acanfora, docente universitario, musicista e scrittore, illustra le condizioni in cui si trovano a studiare musica i ragazzi con bisogni particolari, legati alle loro problematiche fisiche, cognitive o neurologiche

ROMA. “Nelle università ci sono strumenti che permettono l’accesso alle persone disabili, con bisogni educativi speciali e difficoltà cognitive. Nei conservatori e nelle accademie, che alle università sono equiparati, non ci sono le stesse tutele. Ci si affida alle buone pratiche, alla buona volontà dei direttori e dei docenti che cercano di gestire gli studenti con necessità particolari come possono”. E sebbene nelle scuole dell’obbligo l’inclusione di questi studenti sia garantita per legge, “gli insegnanti di sostegno spesso non sono preparati per l’assistenza in ambito musicale a ragazzi con difficoltà di tipo cognitivo o fisico, anche quando si tratta di scuole medie o licei a indirizzo musicale”. Fabrizio Acanfora, docente universitario, musicista e scrittore, illustra con passione e coinvolgimento le condizioni in cui si trovano a studiare musica i ragazzi con bisogni particolari, legati alle loro problematiche fisiche, cognitive o neurologiche.

“Ho sperimentato in prima persona- racconta alla Dire- diverse difficoltà nello studiare la musica, legate al mio autismo (sebbene allora non avessi ancora avuto la diagnosi), anche se per fortuna io al diploma ci sono arrivato”. Da qui è nato il suo coinvolgimento come docente e membro del comitato scientifico del master in Tutor accademico specializzato in Didattica musicale inclusiva, organizzato dalla Lumsa.

Nel 2019, ricorda il docente, che è anche coordinatore del master in Musicoterapia dell’Università di Barcellona, “ho partecipato a un convegno in Parlamento dedicato proprio alla possibilità di aiutare le persone disabili ad accedere allo studio della musica. Un diritto che non è sempre garantito. Da quell’occasione è partito concretamente il progetto che già era stato elaborato dalle due condirettrici del master, Maria Cinque e Simona d’Ambrogio. Da parte mia- sottolinea con entusiasmo Acanfora- ho scelto di partecipare a questa iniziativa anche in funzione delle difficoltà che ho incontrato da studente”.

“La dislessia, un bisogno educativo speciale- spiega Acanfora- può riguardare non solo i testi scritti con le lettere, ma anche quelli musicali. Inoltre- aggiunge- le persone con disturbi dell’apprendimento o altre problematiche possono avere difficoltà nell’imparare la musica, sia da un punto di vista teorico che pratico. Dalle esigenze di queste persone e dalla consapevolezza di dover avere competenze specifiche per accompagnarle nello studio della musica nasce l’idea del master”. Aiutare uno studente in sedia a rotelle a suonare il violino, chiarisce l’esperto con un esempio, comporta “la conoscenza delle postura necessaria, che però varia se si sta in piedi o seduti. Avvicinarsi alla musica e a uno strumento- aggiunge il musicista- può consentire ai ragazzi di fare enormi progressi: può permettere a un autistico non verbale di trovare un mezzo per esprimere le proprie emozioni, oppure può permettere a una persona con disprassia (difficoltà di coordinazione motoria, ndr) di recuperare la coordinazione, anche se solo nei gesti necessari a suonare. Il nostro obiettivo- aggiunge Acanfora- è dare un contributo in più per permettere ai ragazzi con difficoltà cognitive o fisiche di intraprendere e completare il loro percorso di formazione musicale. Speriamo inoltre che questo master sia solo un apripista, un’esperienza che solleciti anche i decisori politici a portare a compimento il percorso legislativo dei disegni di legge già presentati per il riconoscimento normativo dei tutor per la didattica musicale inclusiva”.

Il master, riservato a insegnanti musicisti in possesso di diploma accademico di primo livello o diploma di Conservatorio (vecchio ordinamento) congiunto a diploma di scuola secondaria di secondo grado, “è il primo nel suo genere”, tiene a sottolineare Acanfora, e prenderà il via nel prossimo mese di febbraio, per concludersi a dicembre.

Iniziative sparse frutto dell’approssimazione centrale

Cuzzupi: scuola, le iniziative sparse frutto dell’approssimazione centrale!

Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, è da sempre schierata su posizioni nette in merito alla situazione che il comparto sta vivendo: “Sin dai primi giorni della pandemia, abbiamo affermato come la sicurezza nelle scuole dovesse essere un tema da affrontare con immediatezza e concretezza. Purtroppo, a distanza di un anno dall’inizio del dramma covid, siamo costretti a prendere atto e a denunciare ancora – continua il Segretario Nazionaleuna situazione drammatica, statica e confusa”.

Ma questo è solo un aspetto del problema che secondo Cuzzupi attanaglia la scuola: “Il vero problema è l’approssimazione con cui sono state affrontate le questioni. Avere al vertice di comando chi ha immaginato una realtà che non corrisponde a quanto esistente, ha portato a trovate prive di senso, a chiacchiere senza costrutto e alle difficoltà enormi che oggi abbiamo sotto gli occhi. Se non fosse stato per l’incredibile dedizione al ruolo che Docenti, ATA e personale tutto ha messo in campo, la confusione di procedure subite dal comparto avrebbe creato una completa paralisi delle attività. Ancora oggi – continua Cuzzupi – siamo in presenza d’indicazioni, raccomandazioni, prese di posizioni spesso contrastanti che non fanno altro che disorientare lavoratori e famiglie in un momento già di per sé particolarmente grave.

Per non parlare poi degli interventi strutturali che dovevano esser fatti. “Questo aspetto – riprende la responsabile sindacale – è parte intrinseca del problema. Se oggi una serie di Amministratori Locali chiudono gli istituti o ne raccomandano la funzionalità minima è proprio per le gravi mancanze strutturali e di adeguamento che, seppur garantite non sono mai state fatte. Tutto ciò mentre le scuole son rimaste chiuse per mesi!

Ma l’UGL Scuola non demorde: “Noi crediamo – afferma Cuzzupi – che la scuola sia la principale risorsa per il futuro della Nazione. Per tale motivo abbiamo sempre dato la nostra disponibilità al confronto. Purtroppo, chi poteva e doveva ascoltare ha preferito dirigere l’attenzione dove era possibile far monologhi. In ogni caso noi non ci tiriamo indietro e siamo pronti a dare il nostro contributo per consentire alla scuola di assolvere appieno il proprio compito e al personale scolastico d’avere garanzie e diritti, questo chiunque sieda sulle poltrone che contano. Noi siamo Sindacato, ci interessano i lavoratori e i fatti, la politica e i preconcetti li lasciamo ad altri.”

   Federazione Nazionale UGL Scuola

Cura educativa

Sabato 30 gennaio, il Ministero dell’Istruzione ha ospitato il seminario “Cura educativa”, il secondo appuntamento previsto nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Ripensare l’educazione nel XXI secolo: incontri per riflettere, proporre, agire”. Esperti di alto profilo nazionale e internazionale hanno animato anche questa seconda giornata durante la quale si è discusso delle prospettive del mondo dell’Istruzione in Italia, partendo anche dal confronto con altri sistemi educativi europei. In particolare, l’approfondimento di oggi è stato dedicato al tema dell’inclusione.

Ad aprire i lavori stamattina, la Ministra Lucia Azzolina. “Tutti i nostri sforzi sono da sempre volti a favorire una Scuola più inclusiva che non crei ancora più distanze di quelle che siamo stati costretti a sostenere, anche in questo periodo delicato di pandemia”, ha detto la Ministra inaugurando l’incontro. “E sappiamo bene che, proprio nella situazione attuale di crisi sanitaria, si sono evidenziate tante sfaccettature di una quotidianità già complessa che ha portato a galla, moltiplicandoli, i sacrifici che le persone con disabilità, insieme con le loro famiglie, affrontano ogni giorno. Ecco perché, siamo sollecitati ad accendere una luce ancora più viva sui temi delle disabilità e a rafforzare l’impegno da parte delle Istituzioni e di tutto il personale scolastico”. 

La Ministra ha inoltre ricordato che, in Legge di bilancio, il Ministero ha chiesto e ottenuto l’incremento dei posti sul sostegno in organico dell’autonomia di ulteriori 25 mila unità di docenti specializzati.

“Il nostro lavoro è stato rivolto anche alle esigenze dei nostri ragazzi, riguardo ai supporti e agli ausili di cui necessitano nella quotidianità per fare scuola”, ha aggiunto la Ministra. “Pertanto, siamo riusciti a stanziare ulteriori 30 milioni di euro per il prossimo triennio, che si aggiungono ai 30 già previsti, negli anni dal 2017 al 2020, per l’assegnazione di ausili e sussidi didattici, da parte dei CTS, Centri Territoriali di Supporto, agli istituti e ai singoli alunni”. 

Nella prima sessione, dalle 9.30 alle 12.00, sono intervenuti:Raffaele Ciambrone, Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione, Giacomo Stella, Professore ordinario di Psicologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria, lo scrittore e docente Eraldo Affinati, fondatore della scuola “Penny Wirton”. 

Alla seconda sessione, dalle 15.00 alle 17.00, hanno partecipato: Lucio Cottini, Professore ordinario di Pedagogia speciale dell’Università di Urbino, Cor Meijer, Direttore dell’Agenzia europea per i Bisogni educativi speciali, lo scrittore, giornalista e insegnante Marco Lodoli, l’artista e atleta paralimpica Annalisa Minetti. L’evento è stato moderato dal giornalista Edoardo Camurri