Insieme, Scuola e Corte Costituzionale verso il 2 giugno

2 Giugno, concluso il progetto congiunto Ministero-Corte Costituzionale
Oltre 1.200 studentesse e studenti coinvolti in un dialogo diretto
con i giudici della Consulta, tutte le lezioni disponibili online
Bianchi: “Costituzione è strada maestra per i nostri ragazzi”
Coraggio: “L’educazione costituzionale è fondamentale per far crescere il sentimento di appartenenza alla res publica”

Oltre 1.200 fra studentesse e studenti coinvolti e un archivio di lezioni disponibile online: si sono conclusi ieri, 1 giugno, gli incontri che hanno visto protagonisti giudici costituzionali e scuole nell’ambito del progetto “Insieme, Scuola e Corte Costituzionale verso il 2 giugno”, realizzato dal Ministero dell’Istruzione e dalla Corte Costituzionale.

Un percorso che ha toccato 14 istituti scolastici di secondo grado in tutta Italia, fra il 3 maggio e il 2 giugno, nato per approfondire la conoscenza della Costituzione nell’ambito dell’insegnamento scolastico dell’Educazione civica.

Negli incontri in calendario, in un dialogo diretto tra studentesse, studenti, docenti e giudici costituzionali, sono stati sviluppati approfondimenti riconducibili ai principi costituzionali, prendendo spunto dagli episodi dei podcast della Corte Costituzionale (https://www.cortecostituzionale.it/categoriePodcast.do).

Arte, scienza e libertà di pensiero (articolo 33 della Costituzione). Bilancio come bene pubblico, debito e giovani (articolo 81). Referendum (articolo 75). Parità di genere (articoli 3 e 51). Lavoro e welfare (articoli 4, 32, 37, 38). Dignità e solidarietà (articolo 2). Funzione rieducativa della pena (articolo 27). Questi alcuni dei temi affrontati.

L’ultimo appuntamento ieri, l’1 giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica, con un approfondimento sul tema della Cultura, tenuto dal Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio.

Costituzione rimane, anche nei momenti più difficili, il nostro punto di riferimento, la nostra strada maestra. Come Ministero continueremo a sostenere nelle scuole iniziative di alto livello come quella realizzata in collaborazione con la Corte Costituzionale”, dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “L’educazione alla cittadinanza inizia a scuola: è a scuola che impariamo a vivere in una comunità, a rispettarne le regole, a essere responsabili delle nostre azioni. Ringrazio il Presidente Coraggio e i giudici della Corte per il grande impegno profuso in questo progetto”.

“L’educazione costituzionale è fondamentale per far crescere il sentimento di appartenenza alla res publica, intesa come comunità di donne, uomini e istituzioni impegnati a dare attuazione ai valori costituzionali che sono alla radice del nostro “stare insieme”. Solo attraverso la conoscenza e la condivisione di questi valori i cittadini sono in grado di esercitare i diritti e i doveri che ne derivano. Ne è un esempio la scuola, percepita tradizionalmente come un dovere e non come un diritto, diritto della cui esistenza siamo diventati consapevoli quando la pandemia ne ha impedito il pieno esercizio”. È quanto afferma il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio. “Perciò – aggiunge – la Corte costituzionale continuerà a dare il suo contributo all’educazione costituzionale nelle scuole, come ha fatto negli ultimi anni”.

Tutti i materiali e gli incontri relativi al progetto sono disponibili sul sito della Corte Costituzionale.

Block-Chain EGO.2021

Paolo Antonio Manzelli Presidente NGO Egocreanet

La Teoria generale dei sistemi (Ludvig Von BERTALANFFY , 1971) e stata indirizzata dalla definizione di un nuovo paradigma della Scienza inteso a superare la frammentazione e la separazione derivante dal meccanicismo-riduzionismo nell’intento di di rinnovare la corretta attenzione , alla complessita’ globale di ogni processo delle scienze della vita che si intende sottoporre ad indagine scientifica.

Rf.1.)- http://docenti.unimc.it/chiara.sirignano/teaching/2018/18539/files/la-teoria-generale-dei-sistemi.pdf

Ad iniziare da tale impegno di rinnovamento culturale e scientifico il Cluster Egocreanet (www.egocrea.net) si e proposto di otrepassare il forte radicamento sociale e culturale della visione lineare meccanica che tradizionalemte e stata suddivisa in discipline specialistiche per ricondurla ad un paradigma di conoscenza collaborativo di organizzazione trans-disciplinare della “Cultura Olistica” delle scienze della vita per realizzare una ricerca e sviluppo piu coerente alla effettiva complessita’ del sistema vivente al fine di evitare errori ed omissioni perpetrate da la scienza meccanica-riduzionista, nella interpretazione che nella impostazione di direttive scientifiche che vanno ad impattare negativamente nello sviluppo sociale ed economico vissuto dalla gente.

Questo e stato l’ impegno del Cluster Egocreanet a riguardo della rimodulazione delle direttive imposte dalla tradizione scientifica delle discipline riguardanti prevalentemente la Genetica e la Virologia nell’ anno orribile della infettivita’ della diffusione Pandemica del Virus. Sars.Cov.2. che ha condotto ad una importante riflessione sui necessari cambiamenti della riorganizzazione cognitiva della innovazione Bio-Quantica della: “ Medicina della Salute” correlata alla nuova visione delle relazioni tra Epigenetica e Genetica evolutiva dei complessi sistemi viventi che includono le relazioni di comunicazione interattiva tra Virus,Batteri,Funghi, Piante ,Animali ed Uomo.

Rf.2.)- http://www.caosmanagement.it/590-creativita-bio-quantica-e-cambiamento-sociale

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Al fine di poter proseguire nel dare sviluppo alla Strategia di Rinnovamento Culturale e Scientifico nel corrente anno 2021 , si richiede a quanti si ritengono interessari di collaborare ed isciversi al Cluster -EGOCREANET : Vedi modalita di Iscizione : Grazie Paolo Manzelli , 331/3638028 :

https://www.egocrea.net/…/adesione-al-cluster-egocreanet/

————– 21.Genn.2021 Firenze . ———————

Rilancio 2021 della NGO Egocreanet

Relazione Morale Egocreanet 2020 :

La NGO di volontariato scientifico e culturale senza scopo di lucro Egocreanet –Cluster  (nata nel 1997 a Firenze) , nel 2021 rinnova  l’ obiettivo favorire la crescita creativa  della  futura cultura scientifica ed artistica  della societa’ contemporanea, perseguendo  il fine di  favorire il cambiamento dello sviluppo e di valorizzare con criteri innovativi la eco-economia circolare e le applicazioni di  integrazione tra informazione biologica e le tecnologie digitali.

L’ impegno 2021 della NGO Egocreanet –Cluster sara’ quindi quello di offrire proposte e programmi ed interventi socio-educativi di innovazione cognitiva, per accelerare  e diffondere le opportunita’ di rimodulazione  dello sviluppo nella strategia della New Generation Eu .

A breve organizzeremo un “Incontro” su piattaforma On-line, coordinato dal Prof. Massimo Lucidi, (esperto di Comunicazione e Giornalismo), allo scopo di programmare, in condivisione con iscritti ed amici. le prossime attivita Egocreanet-Cluster, di promozione artistico-scientifica, indirizzate verso la trasformazione delle obsolete conoscenze a sostegno del coinvolgimento delle giovani generazioni di studiosi e ricercatori nella ideazione e programmazione di eventi ad ampio impatto  sociale della innovazione del sapere.

27/01/2021 . Firenze

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NEUROLOGIA della SALUTE MENTALE :

Matrix dello Spazio// Tempo della Mente Umana.

http://www.caosmanagement.it/218-quantum-space-time-matrix

1) Il cono dello spazio/tempo che si amplia verso il basso rappresenta il Passato visivo . (x ,y ,z ,t) 2) lo spazio/tempo piatto bidimensionale sia nello spazio che nel tempo appresenta l.istante Presente (X,Y,t1,t2) .

3) il cono che si dirige verso l.alto rappresenta il Futuro (X,t1.t2.t3) dove lo spazio e monodimensionale e tre sono le componenti temporali.

vedi. http://www.caosmanagement.it/images/maria_test/cono_luce.jpg

LO SPAZIO/TEMPO MENTALE .

NELLO SCHEMA viene descritto il modello delle relazioni tra Presente Passato e Futuro relativo alle possibilità di variazione dello spazio/tempo nella nostra //mente / .

A) se quindi indirizzano la Attenzione all’istante , PRESENTE, lo schema diventa duplice del tempo in una proiezione dello spazio. bidimensionale .(X, Y. t1,t2), dove il tempo è ciclico come lo è nella vita. Cosi che il Presente istantaneo diviene rappresentato da un fotogramma piatto nello spazio e nel tempo della realtà transitoria che congiunge simultaneamente Passato e Futuro.

B ) ovvero se indirizziamo la nostra Intenzione verso la memoria della costruzione visiva del Passato, allora la dimensione tridimensionale del cono dello Spazio Tempo, diviene simile a quella del sogno.REM ed esplicita la costruzione cerebrale dell’ologramma visivo tridimensionale (x,y,z ,t ) relativamente ad una successione del tempo lineare .

C) oppure se volgiamo a nostra mente intuitiva , verso diverse prospettive del Futuro,ed in tal caso le linee prospettiche del tempo di differenziano e si ampliano in molteplici dimensioni ( a breve o lungo o medio termine), mentra la dimensione dello spazio rimane univoca (t1,t2.t3,X)

Paolo Manzelli 27.01.2021 .Giornata della Memoria .Firenze.

.. Adesione al CLUSTER – EGOCREANET : https://www.egocrea.net/…/adesione-al-cluster-egocreanet/

Progetto EGOCREANET-Cluster 2021 su :le  “Forme Pensiero nella Scienza ed Arte Contemporanea  . Paolo Manzelli . www.egocrea.net   .. 05/02/2021 Firenze.


Tema : Lo SPIN Quantico ed il Principio di Esclusione

La Quantizzazione della Energia risponde al principio di Max Plank (1900) che dice :  la Energia (E= hV) non è  un continuo, ma procede per livelli valori discreti (E= hV) ; pertanto la energia vibrazionale (“V”) puo assumere  differenti valori per salti che sono  multipli di un quanto (“h”) elementare.  

In tale contesto cognitivo  Quantico , Wolfgang Pauli , propose la assunzione del Principio di Esclusione (1925) , con il quale si afferma che due elettroni (ovvero protoni,possessori di carica elettrica) , essendo identici  non possono simultaneamente occupare uno stesso livello quantico,  cosi che, per differenziarli , Pauli assunse che tali particelle che costituisco gli atomi dovessero essere  caratterizzati dal numero atomico semi-intero dello SPIN ( = ½ )

Lo Spin è  pertanto un indicatore quantico, che NoN corrisponde ad una realta’-macroscopica di rotazione fisica ,ma è derivato dalla necessita mentale di collocare gli elettroni nei diversi livelli quantizzati della energia degli atomi.

 Lo Spin va pertanto  considerato come  una “Forma di Pensiero della Scienza Quantica” , che ipoteticamente corrisponde  al momento angolare di particelle puntiformi . il quale va a completare gli altri due principali indicatori della “ Quantizzazione della Energia Vibrazionale”,  che vengono  caratterizzati dalle sequenze di numeri interi  ; “ N “ come indice della ampiezza della vibrazione ed  “M”  che è  relativo alla polarizzazione elettromagnetica delle vibrazioni.

Bisogna prendere atto che la “Quantizzazione degli Stati Energetici “ corrisponde ad una finzione mentale ( = Forma di Pensiero)  necessaria  per descrivere  la distribuzione energetica degli stati elettronici nella dimensione atomica; la quale  è composta al 99% di “Vuoto” dove al centro  c’è il Nucleo ed una nuvola di elettroni che nel vuoto si muovono .

Lo Spin fu messo in evidenza come  “Forma Pensiero della Scienza”  al fine di giustificare il Principio di Escusione unitamente da Wolfgang Pauli e dallo Psicologo Carl Gustav Jung  i quali concordarono che il pensiero  fisico ed quello  psichico, sono componenti in-scindibili della descrizione mentale evolutiva della realta’ degli eventi quantici .

La ricerca di Neurologia Cognitiva del Egocreanet Cluster , pone in evidenza la necessita’ di accelerere la integrazione tra la fisiologia del cervello da un lato e dell’ altro con la scienza della psicologia dell’inconscio.

L’ obiettivo di Egocreanet nel anno 2021,  sara infatti indirizzato dalla sfida di Neurologia Cognitiva ,  tesa a comprendere  , le Forme di Pensiero della Scienza.

Infatti   “Natura della Vita” non potra divenire”  Scienza Bio-Quantica” , senza esplicitarne  la sussistenza simultanea delle  due componenti sostanziali: a) quella relativa ad  una sostanza energetica/materiale ,  e b)che  non esisterebbe neppure se tale dimensione fisica non fosse riflessa simultaneamente  nella equivalente realta’ della psiche umana.”

Adesione al CLUSTER – EGOCREANET :

https://www.egocrea.net/…/adesione-al-cluster-egocreanet/

 La Traccia Biologica del Tempo

Risultato immagini per La traccia del tempo nella maturazione biologica Risultato immagini per La traccia del tempo nella maturazione biologicaI colori della Maturazione delle Foglie Caduche.

https://cdn.shopify.com/s/files/1/0064/4222/1657/articles/agrumi_biologici.jpeg?v=1588688428

Il Midollo Osseo Produce le cellule dette Globuli Rossi per il trasporto di Ossigeno nel sangue e le Piastrine come anti coagulanti piastrine, che si rigenerano ogni 7 giorni. ed infine le cellule globuli Bianchi da cui maturano le varie cellule (Leucociti) del sistema immunitario .

La sezione rossa del midollo osseo aumenta la produzione cellulare dei globuli rossi (il ripristino completo si ha  in 3 settimane) mentre il liquido “ plasma” si riforma in poche ore.

La sezione Gialla del Midollo Osseo genera le cellule designate come Globuli Bianchi che tendono a ricrearsi in un ciclo di 24-48 ore. 

I  globuli rossi, che vivono sino al massimo  120 giorni poi entrano a far parte del programma di Apoptosi (morte Programmmata Cellulare )  I Leucociti, presentano un ciclo di vita  di circa 14 giorni.

Cosi nelle femmine i follicoli; rimangono quiescenti e poi per raggiunta  puberta la ovulazione evidenziata dalle mestruazioni avviene  ogni 28 giorni circa, stimolata da l’intervento degli ormoni prodotti dall’ipotalamo e all’ipofisi

La vita biologica e con evidenza un processo di maturazione ciclica del sistema vivente .

 La Vita Circolare :https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=118567

Pertanto la maturazione Biologica lascia una evidente traccia del tempo che la “scienza meccanica”  tende a non valutare a causa della imposizione storica del Modello dello spazio/tempo Euclideo che fa riferimento ad un obsoleta concezione del tempo-Lineare basato sulla sequenza .passato,presente e futuro.

Piu volte avviamo tentato EGOCREANET Cluster di proporre una rilettura dello spazio tempo di Mikowski ma i preconcetti non hanno un carattere biologico ma quello di astrazioni scientifico-culturali che sono dure a morire .

ADESIONE AL CLUSTER EGOCREANET 2021 :

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Graduatorie, verso il restyling

da ItaliaOggi

Alessandro Ricciardi e Emanuela Micucci

Alla fine tornano sempre, cambia solo il nome, da Gae a Gps. E ci vorranno anni per smaltirle. Se l’operazione in parlamento riuscirà, e a sponsorizzarla sono tutti i sindacati e una parte cospicua della maggioranza di governo, le graduatorie nate per le supplenze, le Gps, diventeranno il canale di assunzioni a tempo indeterminato, certamente privilegiato per quest’anno, parallelo a quello dei concorsi ordinari.

Il decreto legge Sostegni bis prevede che gli iscritti alla prima fascia che abbiano almeno 3 anni siano immessi in ruolo in coda agli altri sui posti disponibili già per il prossimo settembre. Un requisito, quello dei tre anni, che i sindacati chiedono sia eliminato così da ampliare la platea degli stabilizzandi, preservando, è la sintesi delle posizioni, lo spirito del Patto per la scuola sottoscritto con il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi. Così come chiedono di aprire alle immissioni in ruolo anche dalla seconda fascia, con una corsia agevolata di abilitazione e poi immissione in ruolo.

I docenti che sono tra prima e seconda, con il requisito dei 3 anni di precariato alle spalle, oscillano sulle 80 mila unità. Un numero enorme, soprattutto per alcune classi di concorso, che potrebbe richiedere anni perché sia smaltito con il meccanismo del doppio canale di assunzione. A pesare sulle aspettative di tanti docenti a tempo determinato c’è infatti anche la riduzione della popolazione studentesca e dunque la contrazione inevitabile degli organici, che solo in parte potrà essere bilanciata dall’ampliamento del tempo pieno al Sud e dalla riduzione del numero di studenti per classe in alcune realtà.

A settembre sui banchi saranno 100 mila in meno: il dato, già anticipato da ItaliaOggi, è stato confermato dalla Fcl-Cgil in seguito agli incontri al ministero dell’istruzione per mettere a punto gli organici di docenti e personale Ata per il 2021/2022. Una prima stima che andrà verificata a giungo con i dati definitivi, considerando anche gli alunni che saranno bocciati agli scrutini finali. Il calo maggiore al Sud con 58 mila alunni in meno tra le scuole di tutti gli ordini e gradi. Tendenza in atto da anni, con la perdita negli ultimi 5 anni di oltre 400 mila studenti alle medie e alle superiori. La diminuzione della popolazione scolastica, insomma, è ormai una certezza destinata a proseguire anche nei prossimi anni. Lo sa bene il ministro dell’istruzione Bianchi che, nell’illustrare in parlamento le linee programmatiche del suo dicastero, ha sottolineato che «nei prossimi dieci anni avremo 1 milione e 400 mila ragazzi in meno. Avremo, quindi, dovuto avere tanti insegnati in meno. Abbiamo bisogno invece di prof per avere classi più piccole e aumentare il tempo scuola».

Un cortocircuito: gli alunni sono in classi sovraffollate, gli insegnanti precari aumentano, ogni anno è un record di cattedre vacanti. Il calo di studenti, però, potrebbe portare anche a esuberi in alcune realtà. Mentre le dinamiche demografiche vedranno aumentare la percentuale di adulti over 65. Così, come illustrato sulle colonne di questo giornale, dai calcoli del ministero dell’economia e delle finanze si prevede che il calo di studenti determinerà anche una costante diminuzione del numero di insegnati con forti tagli agli organici, che di fatto solo la pandemia è riuscita ad arrestare, e una diminuzione della spesa nella scuola dal 2025.

Se Bianchi deciderà di trovare lui la quadra sulla nuova architettura di assunzione nella scuola, bilanciando assunzioni da concorso e assunzioni da graduatorie, con un emendamento governativo, o se invece si affiderà dalle scelte del parlamento, lo si vedrà nei prossimi giorni. La fase emendativa si chiuderà in commissione al senato il 10 giugno. Intanto il 9 maggio tutti i sindacati scenderanno in piazza per chiedere il rispetto del Patto per la scuola. A partire dal piano precari ma non solo.


Recovery plan, più poteri ai presidi per acquisti diretti e appalti

da ItaliaOggi

Carlo Forte

I dirigenti scolastici potranno provvedere direttamente agli acquisti di beni e servizi necessari alla transizione digitale delle scuole, al contrasto alla dispersione scolastica e alla formazione del personale anche se di importo superiore ai 10 mila euro. Anche senza utilizzare le convenzioni-quadro. Idem per gli affidamenti e per i lavori non strutturali da effettuare nelle istituzioni scolastiche. Ma sempre nel pieno rispetto delle regole contenute nel codice degli appalti. E gli enti locali dovranno provvedere tempestivamente, anche con poteri commissariali, ai lavori di adeguamento delle istituzioni scolastiche. Se non lo faranno in tempi brevi, provvederà direttamente l’amministrazione competente in via sussidiaria e sostitutiva.

Per accelerare le procedure, la tempistica di concessione delle autorizzazioni e i pareri delle autorità di settore dovranno essere resi entro termini che andranno dai 60 ai 30 giorni. Lo prevede l’articolo 56 del decreto-legge predisposto dal governo per dettare le regole della governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel decreto-legge sono state espunte all’ultimo momento le norme che consentivano l’incremento degli organici dei dirigenti e degli uffici di diretta collaborazione con il ministro dell’istruzione.

Nel caso in cui le istituzioni scolastiche dovessero trovarsi nell’impossibilità di utilizzare le convezioni-quadro per acquistare gli strumenti necessari alla transizione digitale delle scuole, al contrasto alla dispersione scolastica e alla formazione del personale scolastico da realizzare nell’ambito del Pnrr, potranno procedere autonomamente. Ma sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nel codice degli appalti. Dunque, dirigenti scolastici potranno disporre gli affidamenti di lavori, servizi e forniture previsti nel Pnrr, anche se di importo superiore ai 10 mila euro.

Per effettuare i controlli di regolarità amministrativa i revisori dei conti, fermo restando le regole già in vigore, utilizzeranno una piattaforma digitale che sarà messa a disposizione dal ministero dell’istruzione, alla quale sarà possibile accedere anche tramite il sistema pubblico di identità digitale secondo indicazioni del dicastero di viale Trastevere, sentito il ministero dell’economia e delle finanze.

Le istituzioni scolastiche beneficiarie di risorse destinate al cablaggio e alla sistemazione degli spazi delle scuole potranno procedere direttamente all’attuazione degli interventi di carattere non strutturale previa comunicazione agli enti locali proprietari degli edifici. Il ministero dell’istruzione non assumerà dirigenti in più e gli uffici di diretta collaborazione con il ministero manterranno la stessa dotazione organica.

Le disposizioni che prevedevano l’ampliamento dell’organico dei dirigenti, infatti, sono state espunte dal testo del decreto-legge. Il ministero dell’istruzione emanerà linee guida alle quali gli enti locali dovranno fare riferimento per attuare le misure di adeguamento dell’edilizia scolastica finanziate con il Pnrr. Le direttive ministeriali comprenderanno, oltre alle specifiche tecniche, anche i termini che gli enti locali dovranno rispettare per la progettazione, l’affidamento, l’esecuzione ed il collaudo dei lavori, tenendo conto delle regole di monitoraggio e delle tempistiche definite dai regolamenti europei in materia.

Per agevolare lo svolgimento dei relativi adempimenti i sindaci e i presidenti delle province e delle città metropolitane continueranno ad operare con poteri commissariali fino al 31 dicembre 2026. Gli enti locali che si trovano in esercizio provvisorio di bilancio saranno autorizzati, per le annualità dal 2021 al 2026, ad iscrivere in bilancio i relativi finanziamenti concessi per l’edilizia scolastica nell’ambito del Pnrr mediante un’apposita variazione.

Per agevolare ulteriormente la celerità dei procedimenti, i termini per l’autorizzazione prevista, relativa agli interventi di edilizia scolastica autorizzati nell’ambito del Pnrr, dovrà essere resa dall’amministrazione competente entro 60 giorni dalla richiesta, anche tramite conferenza di servizi. E il parere sulla compatibilità paesaggistica dei progetti dovrà essere reso dal soprintendente entro 30 giorni.

In ogni caso, se gli enti locali non rispetteranno la tempistica prevista, l’amministrazione interverrà in via sussidiaria e sostitutiva, provvedendo direttamente ad effettuare gli adempimenti affidati agli enti locali.

Straordinario senza compenso

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

È ufficiale: i docenti lavoreranno gratis dal 1° settembre all’inizio delle lezioni. È scritto, nero su bianco, nel decreto Sostegni-bis ed è esplicitato nella relazione tecnica del provvedimento. La norma che lo prevede è l’articolo 58, comma 1, lettera c) del decreto-legge 73/2021, Sostegni-bis, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 123 del 25 maggio scorso. Il testo della disposizione utilizza una terminologia comprensibile solo agli addetti ai lavori. Prevede che le attività di recupero che i docenti saranno tenuti ad assicurare dal 1° settembre fino all’inizio delle lezioni avverranno «quale attività ordinaria».

L’arcano è svelato nella relazione tecnica: « Le attività di recupero sono remunerate 50 euro all’ora e quelle aggiuntive di insegnamento frontale non ordinamentale 35 euro all’ora ai sensi del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro (tabella 5 allegata al contratto collettivo nazionale di lavoro 29/11/2007, mantenuta in vigore ai sensi dell’articolo 1 del contratto collettivo nazionale di lavoro 19/4/18). Il contratto collettivo nazionale di lavoro», recita la relazione tecnica, «remunera tali attività poiché, di solito, si aggiungono a quelle d’obbligo, giacché sono svolte per lo più in concomitanza con le lezioni».

Dunque, il governo mostra di tenere bene a mente che le attività ulteriori, rispetto all’obbligazione contrattuale, dovrebbero essere retribuite. Ma nel passaggio successivo viene in chiaro qual è lo stratagemma escogitato dall’esecutivo per pretendere dai docenti che lavorino in più senza essere retribuiti. « Nei giorni di sospensione delle lezioni, tuttavia» si legge nella relazione tecnica «il recupero, l’integrazione e il rafforzamento degli apprendimenti non si aggiungono alle normali attività didattiche. Perciò la disposizione in esame ha l’effetto di azzerare il compenso previsto per le attività in questione, se svolte nel periodo tra il primo settembre 2021 e l’inizio delle lezioni». Dunque, la ratio del dispositivo, è quella di «azzerare» il diritto alla retribuzione.

Secondo l’estensore della norma, il diritto allo straordinario (di questo si tratta) non insorgerebbe per effetto dell’erogazione di una prestazione ulteriore rispetto a quella prevista dal contratto. Il discrimine consisterebbe nella diversità dei termini entro i quali la medesima venga erogata. Se il docente lavora in più nel periodo delle lezioni, va pagato; se lavora in più nel periodo in cui le lezioni sono sospese, non va pagato.

La soluzione escogitata per non far emergere questa situazione consisterebbe nel fatto che la norma si limita a riqualificare il lavoro straordinario alla stregua di attività ordinaria. E poi vi sarebbe una parte, per così dire, nascosta, che è quella contenuta nella relazione tecnica, pure utilizzabile anche in sede di giudizio. Se le cose stanno così, la norma presenta molteplici profili di illegittimità. In primo luogo, va chiarito che il legislatore non può sottrarsi al rispetto delle disposizioni contenute nella Costituzione. In primo luogo, quelle contenute nell’articolo 36, laddove viene fissato il cosiddetto principio di giusta retribuzione: se aumenta la quantità della prestazione, deve aumentare anche la quantità della retribuzione.

Poi vanno considerati i principi generali dell’ordinamento lavoristico. Primo fra tutti il divieto di rinunzie e transazioni (art. 2113 c.c.). Infine, il principio della contrattualizzazione della prestazione e della retribuzione. Principio non derogabile dalle norme di legge per effetto delle disposizioni contenute nell’articolo 40, comma 1, del decreto legislativo 165/2001. Norma che si colloca in rapporto di specialità rispetto al decreto-legge 73/2021. Infine, va considerato anche l’orientamento delle Sezioni Unite della Suprema Corte, secondo il quale, i diritti e gli obblighi dei dipendenti pubblici discendono dai contratti collettivi nazionali di comparto.

Resta da vedere se, in sede di conversione in legge, il parlamento si accorgerà di questo vulnus e vi porrà rimedio con emendamenti ad hoc. Sebbene l’ambito di applicazione delle nuove disposizioni risulti limitato nell’entità e nel tempo, va fatto rilevare che, se la norma rimarrà così com’è, si tratterebbe di un precedente inquietante in cui un datore di lavoro (peraltro pubblico) avrebbe modificato in peggio le condizioni di lavoro di circa 700 mila lavoratori, in costanza di contratto, negando apertamente il diritto alla retribuzione dello straordinario.

Caccia a nuove aule per le lezioni in presenza

da ItaliaOggi

Angela Iuliano

A.A.A. Cercasi aule per il prossimo anno scolastico in sicurezza antiCovid. I soldi li ha appena messi il governo: 70 milioni di euro per il 2021 da trasferire agli enti locali. Il decreto Sostegni bis stanzia risorse aggiuntive per l’edilizia scolastica affinché comuni e province prendano in affitto spazi aggiuntivi per le scuole da destinare all’attività didattica nell’anno scolastico che sta concludendosi e «fino al 31 dicembre 2021». Locali in affitto, ma anche l’acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, oltre alle spese che derivano dalla conduzione di questi nuovi spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche. Un anno dopo il governo si trova a dover ancora gestire misure per garantire la continuità didattica agli studenti durante la pandemia e decide di incrementare le risorse già stanziate per questi stessi scopi con il decreto 104 il 14 agosto 2020. Continuano, infatti, a mancare aule nelle scuole. All’inizio dell’anno scolastico ne occorrevano 20 mila. Soprattutto alle superiori.

E molte scuole hanno dovuto completare l’orario con la didattica a distanza proprio per mancanza di spazi. A settembre, se non si troveranno nuovi spazi, il rischio è che non si riuscirà a portare tutti in classe e si dovrà continuare a fare i turni. In particolare alle superiori, dove le nuove classi saranno ancora numerose come gli scorsi anni. Secondo i primi risultati del monitoraggio dell’usr, ad esempio, nel Lazio mancherebbero circa 400 aule per garantire a settembre la presenza di tutti gli studenti in classe con la norma che prevede un metro di distanza. Anzi, si arriverebbe a circa 700 aule perché con le attuali norme di distanziamento i presidi non vorrebbero fare aule con meno studenti. E sono proprio i dirigenti a chiedere aule aggiuntive per abbandonare la didattica a distanza.

Un aiuto potrebbe arrivare dagli istituti tecnici e professionali dove si registra un calo delle iscrizioni e le aule restano vuote, quindi, potrebbero prestarle alle scuole che rimangono senza spazi. E si potrebbero confermare la disponibilità delle parrocchie che già in questo anno scolastico hanno ospitato centinai di alunni.

Congedi parentali in alto mare

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

i sono concluse con un nulla di fatto le trattative all’Aran sull’interpretazione da dare alla norma che prevede la retribuzione al 100% del primo mese di congedo parentale. Le trattative erano iniziate il 13 aprile scorso per ordine del Tribunale di Novara. Il giudice del lavoro aveva chiesto alle parti di chiarire se l’articolo 12, comma 4, del contratto del 2007 dovesse essere interpretato «nel senso che, in caso di parto gemellare o plurigemellare» si legge nell’ordinanza il trattamento di miglior favore ivi previsto rispetto» alla retribuzione al 30% ordinariamente prevista per il congedo parentale sia applicabile soltanto per un gemello, ovvero possa esserne richiesta l’applicazione tante volte quanti siano i gemelli nati dalla coppia». Le posizioni, peraltro, sono apparse inconciliabili fin dalla prima riunione. Da una parte l’Aran, irremovibile dalla sua posizione di netta chiusura all’estensione del beneficio. E dall’altra parte i sindacati firmatari del contratto, Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams, altrettanto rigidi nel tenere il punto sul fronte opposto.

Nel merito, la posizione dell’Aran si basava su una pregiudiziale di tipo economico. Secondo l’agenzia, estendere il beneficio della retribuzione al 100% del 1° mese di congedo, attribuendolo per ogni gemello, sarebbe stata un’ipotesi impercorribile perché priva della necessaria copertura economica. Dunque, non si sarebbe trattato di una questione interpretativa, ma di una mera questione di soldi. Che non ci sono. Dunque, niente soldi: niente diritto. Per i sindacati, invece, la questione economica sarebbe stata del tutto marginale, a causa dell’enorme calo della natalità che si è verificato dal 2007 a oggi e che non accenna a diminuire.

Tant’è che nei prossimi anni è previsto un costante calo del numero degli alunni nell’ordine di 100 mila unità in meno all’anno. A conti fatti, dunque, si sarebbe trattato di pochi spiccioli. A maggior ragione se si considera che i parti gemellari sono eventi molto rari. In più bisogna anche tenere conto dell’orientamento della prevalente giurisprudenza di merito, favorevole ai genitori dei gemelli. Fatto questo che fa levitare i costi. Perché oltre al pagamento della retribuzione (circa 1.000 euro in tutto) l’amministrazione, quando perde la causa, deve anche sostenere i costi delle soccombenze in giudizio (mediamente altri 2mila euro). Costi destinati ad aumentare se il giudizio prosegue nei gradi successivi. Fin qui la questione dei soldi. Che poi è dirimente.

Quanto alla questione sostanziale, i sindacati sono stati concordi nell’affermare che il bene tutelato dalla norma sia il diritto all’assistenza dei singoli bambini. Pertanto, sarebbe del tutto irrilevante che i gemelli nascano nello stesso giorno o, comunque, che vivano la condizione di neonati simultaneamente. D’altra parte, è stato lo stesso Tribunale di Novara a indicare la strada alle parti tramite il quesito rivolto al tavolo negoziale. E cioè quello di chiarire se il mese retribuito al 100% sia applicabile soltanto per un gemello, ovvero possa esserne richiesta l’applicazione tante volte quanti siano i gemelli nati dalla coppia». È il gemello, dunque, il presupposto del diritto: non il parto, né i genitori.

Che sono, rispettivamente, l’evento presupposto all’esistenza del gemello e il soggetto obbligato all’assistenza del medesimo. Resta il fatto che l’Aran è rimasta ferma sulla pregiudiziale economica argomentando, peraltro, che un eventuale accordo di interpretazione autentica estensivo del diritto non avrebbe superato l’ostacolo degli organi di controllo. La riunione si è conclusa, dunque, con un nulla di fatto. E l’Aran ha disposto la redazione di un verbale di mancato accordo, che è stato trasmesso ai sindacati il 18 maggio scorso (si veda la nota 3663/2021) e al Tribunale di Novara. Dopo di che il giudice, una volta preso atto dell’inesistenza dell’accordo di interpretazione autentica, dovrà decidere autonomamente nel merito. Dunque, anche in questo caso, è ragionevole ritenere che l’interpretazione autentica la fornirà la Corte di cassazione tra qualche anno, se e quando il contenzioso giungerà davanti ai giudici di legittimità. In ogni caso, è probabile che la questione ritornerà alla ribalta in occasione della riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici dei vari comparti. La clausola negoziale che prevede il pagamento al 100% del primo mese di congedo parentale è presente, infatti, non solo nel contratto della scuola, ma anche in quelli degli altri lavoratori del pubblico impiego. Fermo restando che si tratta di una questione davvero marginale, stante la rarità dei parti gemellari e il forte calo delle nascite.

Maturità 2021, cosa deve dimostrare il candidato durante il colloquio?

da La Tecnica della Scuola

La maturità 2021 si svolgerà mediante una prova unica basata su un colloquio. Ma cosa deve dimostrare il candidato durante il colloquio?

  • a) di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline, di essere capace di utilizzare le conoscenze acquisite e di metterle in relazione tra loro per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera;
  • b) di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al profilo educativo culturale e professionale del percorso frequentato le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO, con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;
  • c) di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline.

All’inizio di ogni giornata di colloqui, prima del loro avvio, la commissione predispone i materiali da discussione per i vari candidati. Il materiale è costituito da un testo, un documentoun’esperienza, un progetto, un problema ed è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare.

Nella predisposizione dei materiali e nell’assegnazione ai candidati, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo anche alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi.

Nella conduzione del colloquio, la sottocommissione tiene anche conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.

Maturità 2021, i Presidenti di commissione devono redigere una relazione?

da La Tecnica della Scuola

Il Ministero dell’Istruzione ha appena pubblicato i dati relativi alle commissioni d’esame. Cosa dovranno fare quest’anno i Presidenti di commissione? Quale novità nell’esame di maturità 2021? Lo chiarisce una Faq del Mi.

Quest’anno i Presidenti di Commissione dovranno redigere una relazione specifica, a conclusione dei lavori d’esame?

Sì, i presidenti di commissione saranno chiamati a redigere una relazione specifica, contenente osservazioni sullo svolgimento della prova e sui livelli di apprendimento degli studenti, mediante l’utilizzo di un form disponibile sull’applicativo “Commissione web”, precompilato nella parte amministrativa e strutturato in prevalenza con campi chiusi. Nel caso in cui non sia assolutamente possibile utilizzare “Commissione web”, il form potrà essere richiesto alla Struttura tecnica Esami di Stato.

Su questo argomento interviene anche l’articolo 24 comma 6 dell’ordinanza del Mi, che precisa:

I presidenti di commissione trasmettono al competente USR un’apposita relazione, sulla base di un form telematico disponibile su “Commissione web”, contenente osservazioni sullo svolgimento della prova e sui livelli di apprendimento degli studenti, nonché eventuali proposte migliorative dell’esame di Stato.

Ricordiamo che le modalità di nomina delle commissioni sono esplicitate in un apposito documento ministeriale.

Ulteriori chiarimenti sul ruolo dei Presidenti e della commissione d’esame sono chiariti all’articolo 12 dell’Ordinanza ministeriale.

Sostegno, GLO e PEI: tutto quello che c’è da sapere per l’assegnazione delle risorse

da La Tecnica della Scuola

Entro il prossimo 30 giugno il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione degli alunni disabili) deve provvedere a redigere il PEI provvisorio al fine di assegnare le misure di sostegno agli alunni con disabilità secondo le procedure definite dal Decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182. Per ogni alunno disabile deve essere operativo un GLO.

La formalizzazione dei gruppi GLO deve essere effettuata dal dirigente scolastico con un decreto di istituzione. I GLO hanno la finalità di elaborare e approvare il PEI, ed entro il 30 giugno di ogni anno scolastico deliberare:

  • le ore di sostegno didattico;
  • l’eventuale necessità dell’educatore per l’assistenza all’autonomia e comunicazione;
  • l’eventuale necessità di assistenza igienica di base
  • eventuali ulteriori necessità che dovessero manifestarsi.

Composizione dei GLO

I GLO sono composti:

  • dal dirigente scolastico, o un suo delegato, che presiede;
  • dal team docenti contitolari (per la scuola dell’infanzia e primaria);
  • dal consiglio di classe di scuola secondaria;
  • dall’insegnante specializzato per il sostegno didattico contitolare della classe;
  • dai genitori dell’alunno con disabilità o da chi esercita la responsabilità genitoriale;
  • rappresentanti dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM) dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di residenza dell’alunno con disabilità;
  • dalle figure professionali specifiche interne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità (docenti referenti per le attività di inclusione o docenti con incarico nel GLI per il supporto alla classe nell’attuazione del PEI, ecc.)
  • le figure professionali specifiche esterne che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità:

1) assistente all’autonomia ed alla comunicazione;

2) eventualmente un rappresentante del GIT territoriale;

3) un rappresentante dell’Ente Locale nel caso sia stato predisposto il Progetto Individuale su richiesta dei genitori;

  • solo se preventivamente autorizzato dal dirigente scolastico, a titolo consultivo e non decisionale, un esperto indicato dalla famiglia;

Alle riunioni del GLO possono partecipare i collaboratori scolastici (o altro personale con il medesimo compito) che si occupano dell’assistenza igienico-personale.

Funzionalità del GLO

1. Il GLO è convocato dal Dirigente scolastico, o dal suo delegato, ed è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.

2. Le riunioni del GLO si svolgono, salvo motivata necessità, in orario scolastico, in ore non coincidenti con l’orario di lezione e possono svolgersi anche a distanza, in modalità telematica sincrona.

3. Nel corso di ciascuna riunione è redatto apposito verbale che dovrà tenere in massima considerazione ogni apporto fornito da coloro che sono ammessi alla partecipazione ai suoi lavori, motivando le decisioni adottate, in particolare quando esse si discostano dalle proposte formulate dai soggetti partecipanti. Il verbale è firmato da chi presiede la riunione e da un segretario verbalizzante, di volta in volta individuato tra i presenti.

4. Il GLO si riunisce:

  • entro il 30 di giugno per la redazione del PEI provvisorio per gli alunni che hanno ricevuto certificazione della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica, allo scopo di definire le proposte di sostegno didattico o di altri supporti necessari per sviluppare il progetto di inclusione relativo all’anno scolastico successivo;
  • entro il 31 di ottobre, di norma, approva e sottoscrive il PEI definitivo;
  • almeno una volta, da novembre ad aprile, per annotare le revisioni ed effettuare le relative verifiche intermedie;
  • ogni anno, entro il 30 di giugno, per la verifica finale e per formulare le proposte relative al fabbisogno di risorse professionali e per l’assistenza per l’anno successivo.

5. I membri del GLO hanno accesso al PEI discusso e approvato, nonché ai verbali.

6. I componenti del GLO della scuola (Dirigente scolastico o delegato e team dei docenti contitolari o consiglio di classe, curricolari e di sostegno), nell’ambito delle procedure finalizzate all’individuazione del fabbisogno di risorse professionali per il sostegno didattico e l’assistenza, possono accedere alla partizione del sistema SIDI – Anagrafe degli alunni con disabilità, per consultare la documentazione necessaria.

Ai componenti del Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese e qualsivoglia altro emolumento.

Le procedure di accesso e di compilazione del PEI nonché di accesso per la consultazione della documentazione riguardante l’alunno con disabilità, devono essere attuate nel rigoroso rispetto del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD, Regolamento UE n. 2016/679).

Al termine delle riunioni dei GLO, il dirigente provvede a monitorare le richieste deliberate rispetto al sostegno didattico e alla necessità dell’operatore all’autonomia e comunicazione e inviare:

– al GIT, che opera presso gli uffici di ambito territoriale, il fabbisogno delle ore di sostegno, il quale poi, come Ufficio di Ambito Territoriale, comunicherà all’USR quello complessivo per la provincia di competenza;

– all’ente locale le ore di educatore/operatore per l’autonomia e comunicazione.

Supplenze personale ATA, proroghe dei contratti in caso di necessità

da La Tecnica della Scuola

Arriva anche quest’anno la proroga del Ministero per i contratti di supplenza del personale ATA.

Con nota 17060 del 1° giugno 2021 il MI dispone che le proroghe devono essere richieste dai dirigenti scolastici nei casi di effettiva necessità qualora non sia possibile assicurare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto mediante l’impiego di personale a tempo indeterminato e di personale supplente annuale.

Le richieste motivate devono pervenire agli Uffici scolastici regionali per la prescritta autorizzazione.

Le comprovate motivazioni potranno fare riferimento ad attività relative allo svolgimento degli esami di stato, al recupero debiti nelle scuole secondarie di secondo grado, a situazioni eccezionali che possano pregiudicare l’effettivo svolgimento dei servizi di istituto con riflessi sull’ordinato avvio dell’anno scolastico (es. adempimenti legati all’aggiornamento delle graduatorie di istituto, allo svolgimento delle procedure concorsuali in atto ,etc.).

Festa della Repubblica

Studentesse e studenti tornano al Quirinale in occasione del 2 giugno. Duecento ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di II grado di Roma partecipano alle celebrazioni per la Festa della Repubblica, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e delle alte cariche dello Stato. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai 1 dalle ore 19.

Il Progetto “Italiasiamonoi.it” 

La scuola italiana festeggia, poi, i 75 anni della nostra Repubblica con la presentazione di italiasiamonoi.it, online dal 2 giugno. Un progetto di sperimentazione di metodologie didattiche innovative, curato dal Liceo Classico e Scientifico “Blaise Pascal” di Pomezia (RM) e promosso dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale. Una piattaforma digitale per l’approfondimento e la ricerca che vede protagonisti studentesse, studenti e docenti, pensata per continuare a crescere, per suscitare nuove curiosità, per abituare all’uso di strumenti digitali per lo studio delle fonti storiche, per costruire un rapporto saldo con i luoghi in cui viviamo e con gli eventi di cui sono stati protagonisti e testimoni.

Un progetto di scrittura storica di tipo collaborativo, finalizzato alla realizzazione, tramite le nuove tecnologie, di ricerche su luoghi ed eventi significativi della vita della Repubblica, legati al territorio di riferimento della propria scuola. Attualmente sono 110 le studentesse e gli studenti coinvolti per la fase pilota di sperimentazione. 

Ciascun gruppo di ragazzi, coadiuvato e coordinato dai docenti, ha scelto un evento significativo e ha prodotto un lavoro arricchito da elementi multimediali, immagini, filmati, testimonianze vocali. Sperimentando una metodologia dell’apprendimento “connessa” e partecipativa. 

Il sito è in fase di beta-testing. Sono attualmente presenti, ad esempio, le prime ricerche svolte da alcuni partecipanti alla prima fase di sperimentazione, che ne hanno direttamente curato i contenuti, aiutati dagli insegnanti. 

L’iniziativa proseguirà con l’estensione della partecipazione a tutte le scuole interessate, a partire dal prossimo anno scolastico. Le ricerche saranno disponibili online, ma potranno trovare un modo per “invadere” le città e i luoghi: dopo la prima fase di sperimentazione, saranno creati dei QR code da collocare in determinati punti di interesse, attraverso i quali, tramite smartphone, poter accedere alla ricerca. 

Premiazione del concorso “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione” 

Sempre nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno, dalle ore 16, su Rai 3, andrà in onda la premiazione, registrata lo scorso 26 maggio, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, delle scuole vincitrici del concorso nazionale “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”.  All’evento è intervenuto il Ministro Patrizio Bianchi, alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Al concorso hanno partecipato oltre cento scuole secondarie di II grado, concorrendo per cinque categorie, con l’aggiunta di due premi speciali. Alle studentesse e agli studenti è stato proposto di realizzare elaborati digitali dedicati all’illustrazione e all’approfondimento del significato e del valore di uno o più princìpi della Costituzione. 

Le scuole vincitrici: 

Vincitori Categoria 1 (Conoscenza e valorizzazione della Costituzione) 

•    Liceo Classico statale “Giosuè Carducci” – Nola (NA). 

Titolo del progetto: “Art.3: eguaglianza, libertà e democrazia”. 

•    Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Bertacci” – Lecco. 

Titolo del progetto: “La Costituzione: 12 favole per crescere nella legalità”. 

Vincitori Categoria 2 (Ricerca e rielaborazione culturale) 

•    Istituto di Istruzione Superiore “Francesco Cucuzza – Euclide” – Caltagirone (CT). 

Titolo del progetto: “Codice Rosso: Donna e non Femmina, siamo uguali!”. 

•    Istituto Tecnico per Geometri e Agrario “Camillo Morigia – Luigi Perdisa” – Ravenna. 

Titolo del progetto: “Costituzione sostantivo femminile”. 

Vincitori Categoria 3 (Originalità ideativa e progettuale) 

•    Liceo Artistico “Ripetta” – Roma. 

Titolo del progetto: “COSTITU-ENDO”. 

•    Liceo Scientifico e Linguistico “Orazio Tedone” – Ruvo di Puglia (BA). 

Titolo del progetto: “Sostenibilmente impresa”. 

Vincitori Categoria 4 (Efficacia educativo-didattica) 

•    Istituto di Istruzione Superiore “Erminio Maggia” – Stresa (VA). 

Titolo del progetto: “La bellezza della Costituzione”. 

•    Liceo Scientifico “Gregorio Ricci” – Lugo (RA). 

Titolo del progetto: “Effetto plastica”. 

Vincitori Categoria 5 (Competenza comunicativa) 

•    Istituto di Istruzione Superiore “Silva Ricci” – Legnano (VR). 

Titolo del progetto: “Ambientiamo la Costituzione”. 

•    Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Urbani” – Roma. 

Titolo del progetto: “Dentro la Costituzione: un’opportunità per tutti!”. 

Vincitori Premio speciale “Marta Genoviè di Vita” 

•    Istituto Tecnico Economico “Fortunato Calvi” – Padova. 

Titolo del progetto: “Economia lineare versus economia circolare”. 

•    Liceo Scientifico “Alfredo Oriani” – Ravenna. 

Titolo del progetto: “Un bilancio per l’uguaglianza di genere”. 

Vincitori Premio speciale “Alessandra Siragusa” 

•    Istituto Tecnico Industriale “Evangelista Torricelli” – Sant’Agata di Militello   (ME). 

Titolo del progetto: “Vedo, sento, parlo… namastè Costituzione”. 

•    Liceo Scientifico “Antonio Pacinotti” – Cagliari. 

Titolo del progetto: “Alla ricerca delle garanzie perdute”.