ABILITAZIONI: IN UE PERCORSI TROPPO DIVERSI

ABILITAZIONI: IN UE PERCORSI TROPPO DIVERSI, SERVE PIU’ UNIFORMITA’  

“Le dichiarazioni dei ministri dell’Istruzione del G20 sull’importanza della lotta alla povertà educativa, che soprattutto nel nostro Mezzogiorno raggiunge livelli inaccettabili, ci trova pienamente d’accordo. Ci auguriamo che in futuro il dialogo, in particolare tra i ministri dell’Istruzione dell’Unione europea, riesca a entrare nel merito di alcune questioni secondo noi cruciali come quella delle abilitazioni”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che ricorda come la normativa europea preveda il riconoscimento e la spendibilità reciproca in ogni Paese Ue di tutte le abilitazioni professionali, compresa quella all’insegnamento. “Sarebbe opportuno – dichiara Di Meglio – che si riuscisse ad assimilare quanto più possibile i percorsi abilitativi che oggi sono estremamente differenti, provocando in qualche caso la migrazione verso i Paesi dove sono più brevi e semplici. Se vogliamo davvero essere sempre più europei – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è necessario che i governi affrontino anche questa problematiche”.

Istituti Tecnici Superiori (ITS)

Istituti Tecnici Superiori (ITS): da CGIL e FLC totale contrarietà a una riforma che privatizza un segmento del sistema formativo nazionale

Roma, 23 giugno – Con un’improvvisa accelerazione da parte del Parlamento sul tema del riordino dell’istruzione e formazione tecnica superiore in connessione con quanto previsto dal PNRR, il 17 giugno 2021 la Commissione VII della Camera dei deputati ha predisposto un testo base denominato: “Ridefinizione della missione e dell’organizzazione del Sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

In una nota congiunta, Cgil Nazionale e FLC CGIL, definiscono particolarmente gravi alcune disposizioni contenute nel testo ed esprimono ferma opposizione “contro la definitiva privatizzazione di un pezzo del sistema formativo nazionale”. Si legge infatti nella nota: “I percorsi della formazione tecnica superiore vengono sostanzialmente legati alle imprese, che diventano di fatto il vero soggetto di riferimento del Sistema. Viene previsto un forte accentramento dei poteri con l’eliminazione del Consiglio di indirizzo e della Giunta Esecutiva e l’introduzione di un direttore amministrativo. Il personale degli ITS continuerà ad essere reclutato con contratti d’opera e solo in una piccola percentuale con l’istituto del comando”.

“Assolutamente residuale poi, prosegue la nota, il ruolo previsto per le organizzazioni sindacali. Viene istituito un Coordinamento nazionale in cui vi sono ministeri, Conferenza delle regioni, INDIRE, associazioni imprenditoriali rappresentative a livello nazionale, associazioni più rappresentative degli Istituti tecnici superiori, ma non le parti sociali”.

“Inoltre, il diploma di istruzione tecnica superiore di secondo livello, secondo il testo predisposto dalla VII Commissione, costituirebbe titolo per l’accesso ai concorsi per insegnante tecnico-pratico. Sarebbe la prima volta, sottolineano Cgil e FLC, che il titolo di accesso ai concorsi della scuola statale verrebbe rilasciato da un ente privato”.

“Quella che si prospetta, è una riforma che porta un segmento del sistema formativo nazionale fuori dal perimetro pubblico. Chiediamo dunque, l’apertura di un confronto con il Ministero dell’Istruzione e con il Parlamento affinché vi sia profondo cambio di rotta sulla formazione tecnica superiore orientato verso il rafforzamento della dimensione nazionale e della governance pubblica, strettamente connessa con le politiche di ricerca, sviluppo e innovazione del Paese. In tale contesto – concludono CGIL e FLC CGIL -non mancheremo di dare il nostro contributo di idee e proposte”.

M. Vichi, Il Brigante

Marco Vichi tra bene e male

di Antonio Stanca

Lo scrittore Marco Vichi è nato a Firenze nel 1957. Ha sessantaquattro anni e vive sulle Colline del Chianti. Ha iniziato a scrivere per giornali e riviste del posto, ha creato programmi per la radio finché nel 1999 non ha esordito nella narrativa prima con racconti comparsi su riviste e poi col romanzo L’inquilino. Nel 2002 ha iniziato la serie di romanzi polizieschi ambientati nella Firenze degli anni ’60 e interpretati dal commissario Bordelli. Avrebbe continuato con altri racconti e romanzi, si sarebbe dedicato al teatro, alla televisione e a laboratori di scrittura. Molti riconoscimenti avrebbe ottenuto, molto avrebbe fatto e continua a fare mosso dall’intento di portare sulla pagina, sulla scena, sullo schermo i problemi dell’animo umano, le sue pene, quelle venute dopo gravi situazioni, gravi azioni, quellediventate difficili da rimuovere. La vita da lui rappresentata avviene di nascosto, lontano dall’evidenza,è di persone che vivono di espedienti, di travagli, di clandestinità, che non fanno parte del processo, del movimento delle altre, che escluse sono dagli interessi, dalle intenzioni, dalle pratiche di queste. Una vita diversa da quanto si vede, si pensa, si dice è quella dei malfattori, degli incoscienti, un’opera che la rappresentaè quella del Vichi ma non in maniera esclusiva ché spazio c’è, nel suo narrare, anche per quanto non ècattiveria, crudeltà bensì rimorso, pentimento.

Un’ennesima prova di questa abile combinazione tra bene e male che lo scrittore sa compiere è il romanzo Il brigante, ristampato quest’anno dal Gruppo Editoriale GEDI. In precedenza l’opera aveva avuto, presso Guanda, due edizioni, una nel 2006 e l’altra, illustrata, nel 2015.

  Anche qui gli ambienti tendono ad essere cupi, misteriosi, i personaggi, i discorsi poco chiari, anche quila situazione è sospesa, percorsa da un senso di paura, di pericolo. In un passato piuttosto lontano, durante una notte di tempesta, tra la pioggia sempre più fitta e i tuoni sempre più vicini, in una taverna isolata, Tasso Morto, sulle colline intorno a Pistoia giunge un viandante solitario che cerca cibo per mangiare e un letto per dormire. Nel locale oltre all’oste ci sono tre avventori che intorno ad un tavolo sono intenti a parlare tra loro, a bere e a fumare. In disparte su una grossa panca c’è disteso, con addosso i vestiti, Frate Capestro, il brigante, un bandito crudele, sanguinario, il più pericoloso della zona. La stanza è riscaldata dal fuoco di un camino. Dopo aver mangiato il nuovo arrivato si unirà ai tre avventori e insieme, tra bevute e fumate, si lasceranno andare ai ricordi della loro vita, a quelli che più di tutti l’hanno segnata perché di vicende, azioni molto gravi, crudeli. Venivano tutti da famiglie povere, erano stati tutti vittime di disgrazie, di sventure e da qui, dai bisogni, dalle necessità più elementari erano stati spinti a compiere azioni malvagie, a praticare il male, adiventare cattivi. Ne avevano compiute di cattiverie, non ne avevano mai parlato ma ora sentivano quasi il dovere di farlo perché confessando le proprie colpe sembrava loro di potersene liberare. Si erano convinti che grave sarebbe stato se non si fosse mai saputo niente.

  Il romanzo contiene, quindi, i racconti che i quattro faranno dei propri peccati. A quelli si aggiungerà il racconto che Frate Capestro farà della sua vita, delle sue nefandezze che sono molto più gravi. Anche a lui sembrerà di poterle eliminare tramite la loro confessione.

  Tra tanto male il Vichi ha scoperto la via del bene, non ha lasciato impunite quelle colpe, le ha riscattate, le ha assolte. Ha fatto parlare di esse, ha fatto cercare una spiegazione. Vi erano state indotte quelle persone ed ora cercavano di essere capite, giustificate.

Ancora una volta lo scrittore è riuscito a far stare insieme il male col bene, a combinarli, a farli apparire come elementi, aspetti propri della vita anche se di una certa vita.

Subito i fondi agli asili, borse di studio dal 2022

da Il Sole 24 Ore

di Eu.B.

Il rafforzamento degli asili nido e la messa in sicurezza degli edifici scolastici parte subito. Mentre per il miglioramento degli studentati e l’aumento delle borse di studio universitario, al netto degli eventuali interventi finanziati con fondi nazionali, bisogna aspettare il 2022. È il cronoprogramma nel cronoprogramma che interessa la missione Istruzione e Ricerca, alla luce della prima tranche di risorse in arrivo entro luglio: 3 miliardi sui 30,88 attesi da qui al 2026 (il 10%).

Nelle intenzioni del governo la fetta più ampia di risorse, per la missione 4 del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) quest’anno se l’aggiudica l’edilizia scolastica. Con una precisazione dovuta: i 700 milioni cifrati sul 2021 sono una semplice disponibilità di cassa, non un piano annuale fatto e finito. E si riferisce a fondi già nel sistema che adesso vanno autorizzati. Leggermente inferiore (650 milioni) ma comunque ampia – per restare al sotto gruppo Istruzione – è la quota di fondi destinati in partenza agli asili nido (650 milioni) e al piano per la rimozione dei divari territoriali da attuare con l’aiuto dell’Invalsi (400 milioni). Quanto alla Ricerca sono invece i programmi di rilevante interesse nazionale (Prin) con 300 milioni e i dottorati innovativi con 100 milioni a partire subito forte.

Sul sostegno una valanga di posti

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

Sono 105.809, a regime, i posti autorizzati dal ministero dell’economia per i percorsi formativi universitari finalizzati al conseguimento del titolo di specializzazione sul sostegno. E sono circa un milione e 600mila le ore di attività di insegnamento che saranno recuperate nelle scuole durante l’estate. Lo ha detto il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, durante il question time che si è tenuto il 16 giugno scorso alla camera, in risposta a due interrogazioni presentate dai deputati Luca Pastorino (Leu) e Gabriele Toccafondi (Iv).

Per quanto riguarda il sostegno ai disabili, Bianchi ha spiegato che i posti nei Tfa andranno a regime nel 2024. Nell’attuale V ciclo sono stati utilizzati 6.191 posti. Pertanto, considerato che per il VI ciclo erano stati autorizzati 22mila posti, la dotazione già prevista sarà incrementata di ulteriori 15.809 posti. Il prossimo anno, dunque, saranno 37.809 i docenti che avranno la possibilità di conseguire il titolo.

Fermo restando che, per il triennio accademico 2021/2024, i posti ordinariamente autorizzati nei Tfa sono 90mila. Pertanto, a regime, saranno 105.809 i docenti che avranno la possibilità di conseguire il titolo di specializzazione. Quanto alle immissioni in ruolo, sempre sul sostegno, il ministro dell’istruzione ha ricordato che la legge di bilancio ha disposto un incremento della dotazione organica per complessivi 25mila posti. L’incremento, dunque, avverrà in organico di diritto. E ciò avrà l’effetto di ridurre proporzionalmente il numero di assunzioni a tempo determinato sui posti in deroga che vengono autorizzati in organico di fatto. Fenomeno, questo, che arreca un grave danno alla continuità didattica.

Infine, il titolare del dicastero di viale Trastevere ha aggiunto che gli aspiranti docenti di sostegno, che completeranno il percorso di specializzazione entro il prossimo 31 luglio, potranno iscriversi alla prima fascia delle Gps, o negli appositi elenchi aggiuntivi, con riserva di accertamento del titolo. Ciò consentirà loro anche di partecipare al percorso concorsuale straordinario. Sempre che siano in grado di vantare il possesso di almeno 36 mesi di servizio prestati negli ultimi dieci anni.

Sulla conversione del decreto Sostegni-bis, Bianchi ha precisato che sono stati presentati alcuni emendamenti che potrebbero modificare i requisiti previsti per accedere al concorso straordinario. La discussione sul requisito dei 36 mesi, quindi, è ancora aperta. E il ministro si è detto disponibile a lavorare per raggiungere un punto di equilibrio che soddisfi l’esigenza di mettere in cattedra quanti più insegnanti possibile in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno.Fin qui la risposta all’interrogazione presentata da Pastorino.

Quanto alle attività nel periodo estivo, Bianchi ha detto che la pandemia sta evidenziando i molteplici divari che da tempo attraversano e dividono il nostro paese. E proprio per porre rimedio a questo problema, l’amministrazione ha messo a disposizione 510 milioni con un piano per la scuola che serve per recuperare non solo la socialità persa ma anche le competenze. Ciò vale soprattutto per le aree più fragili, in particolare del Mezzogiorno d’Italia. I progetti finanziati prevedono un recupero di circa un milione e 600mila ore di attività di insegnamento e di attività didattica in senso lato.

Le istituzioni scolastiche che si sono candidate con progetti ad hoc sono 5.888. Di queste, le scuole statali sono 5.162 a fronte di un totale di 8.054 istituzioni scolastiche. Analogo impegno è stato profuso per garantire un regolare avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico.

Con il comma 4, dell’articolo 58, del decreto-legge 73/2021, infatti, è stato istituito un fondo per l’emergenza nello stato di previsione del ministero dell’istruzione. Le scuole statali, quindi, potranno contare su ulteriori 350 milioni per tutte le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici. Per gli stessi fini, ulteriori 50 milioni sono stati dedicati alle scuole paritarie.

Le misure di sostegno riguardano anche gli enti locali. Che potranno disporre di ulteriori 70 milioni per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule.

Inoltre, il decreto Sostegni bis, in discussione alla camera, ha stanziato ulteriori 450 milioni per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico. E prevede anche la possibilità che gli uffici scolastici regionali possano stipulare direttamente convenzioni con le imprese che gestiscono il servizio di trasporto passeggeri su strada.

Le scuole, inoltre, potranno accedere al fondo di 50 milioni destinato a finanziare anche i piani per gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli studenti. Sempre con il decreto Sostegni bis è stato reso più veloce l’iter delle procedure necessarie per le assunzioni degli insegnanti, per le assegnazioni provvisorie e per le attribuzioni delle supplenze. Che termineranno entro la fine di agosto, come le immissioni in ruolo.

Quanto al piano vaccinale, Bianchi ha ricordato che larga parte del personale scolastico è già stato vaccinato. E l’amministrazione continuerà a lavorare secondo le indicazioni del ministero della salute, tenuto conto dell’andamento del contagio.

Resiste lo straordinario gratis

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

I docenti che non supereranno un concorso potranno accedere al concorso successivo. Sarà questo l’effetto dell’unico emendamento al decreto Sostegni-bis sul quale è stato raggiunto un accordo corale nella maggioranza di governo.

Per il resto, le varie questioni restano aperte, leggendo gli emendamenti segnalati dai gruppi in Commissione Bilancio.

Restano distanti le posizioni sullo straordinario gratis dal 1° settembre all’inizio delle lezioni per i docenti. Materia sulla quale solo Leu ha presentato un emendamento abrogativo. Ma gli altri partiti, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, non avrebbero alcuna intenzione di approvarlo. Si tratta, peraltro, di una questione delicatissima. Perché la norma presenta diversi profili di incostituzionalità. E l’escamotage inventato dal governo per aggirare il problema sembrerebbe un rimedio peggiore del male.

La norma sullo straordinario gratis, infatti, si limita a qualificare lo straordinario come attività ordinaria (si veda ItaliaOggi dell’8 giugno scorso, pag. 36). E dunque, preclude la possibilità di retribuire il lavoro aggiuntivo con i fondi del compenso accessorio, cioè con le risorse del fondo di istituto. Peraltro molto scarse. Ciò vuol dire che la norma del Sostegni-bis, così com’è adesso, va in rotta di collisione verso l’articolo 36 e l’articolo 81 della Costituzione.

E poi c’è il concorso straordinario. Su questo aspetto la maggioranza avrebbe raggiunto un accordo per modificare la prova orale finale all’esito positivo dell’anno di prova. Che non dovrebbe essere incentrata solo sugli aspetti disciplinari, ma anche sulla metodologia e la didattica. Sempre secondo quanto si legge negli emendamenti segnalati, dovrebbe essere istituito anche un concorso straordinario per stabilizzare i precari non abilitati. La procedura concorsuale farà riferimento alle disponibilità residue del concorso straordinario previsto per gli abilitati. Potranno accedervi i precari con 3 anni di servizio prestato nel decennio precedente alla data di presentazione della domanda.

L’immissione in ruolo definitiva avverrà dopo il superamento di un percorso formativo che si concluderà con una prova finale. Tra gli emendamenti previsti, ve ne sono alcuni che prevedono anche di riformare la procedura di reclutamento ordinaria (si veda ItaliaOggi di martedì scorso). Secondo questa nuova proposta, ai concorsi ordinari dovrebbero potere accedere i laureati e i diplomati Afam, anche senza i 24 cfu. E i vincitori dovrebbero essere avviati a un anno di formazione.

Riapertura scuole settembre, Speranza: “Spero ritorno in presenza, dipende dalle varianti”

da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, durante il suo intervento a Cartabianca, in onda su Rai 3, ha parlato pure di scuola e della riapertura prevista per settembre.

“Spero che questo possa avvenire. Dovremo monitorare l’evoluzione delle varianti, che sono l’unico punto che può offrire un elemento di preoccupazione. Se non ci sono stravolgimenti sul piano delle varianti, che sono un’incognita, sono fiducioso che le scuole possano ripartire a settembre in presenza”.

Poi rivela: “Ho appena firmato un’ordinanza che permette di non usare la mascherina all’aperto dal 28 giugno. La mascherina è e resta uno strumento fondamentale. Ho appena firmato un’ordinanza dove si dispone che cade l’obbligo di usarla sempre all’aperto. Va indossata necessariamente solo quando non si può rispettare il distanziamento ma resta un punto fondamentale della nostra strategia. È vero che i nostri numeri sono migliori rispetto a un mese fa, ma non dobbiamo considerare chiusa la partita”. 

Bianchi: lotta alla dispersione scolastica a Sud passa da una buona istruzione tecnica e professionale

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il Ministro Bianchi interviene sulla dispersione scolastica, affrontando il delicato tema dei numeri importanti che riguardano il Sud Italia.

“Corsi di formazione professionale  Strutturata a livello nazionale che permettono a ragazzi di avere risposte”, questo il piano del Ministro Bianchi per combattere la dispersione scolastica a Sud, rispondendo ad un giornalista di una testata locale.

“Purtroppo – ha detto – una certa parte del paese è in situazione critica corso di cinque anni ma anche corso di 3 anni che porti ad un titolo che su quella attività hai fatto un percorso. Su questo meccanismo in altre parti del paese abbiamo avuto risultati positivi.”

“Stiamo investendo molto anche di capacità su istruzione professionale e tecnica. Lì dobbiamo lavorare. In Italia vice l’idea di una scuola di serie A e tutto il resto è serie B e C, invece anche l’istruzione professionale e tecnica devono avere strutture adeguate. Così riattiviamo produzione locale.”

Bianchi e Orlando al G20, per legare scuola e lavoro

da La Tecnica della Scuola

Al G20, nella fase pomeridiana, i ministri dell’Istruzione e quelli del Lavoro in seduta congiunta. I ministri Patrizio Bianchi e Andrea Orlando alla testa della squadra che lavorerà sul tema della transizione dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro, un tema caro al ministro Bianchi, che da sempre punta su un sistema di istruzione maggiormente professionalizzante.

Come ha già riferito il nostro direttore Alessandro Giuliani, infatti, obiettivo del ministro è quello di dare maggiore forza alla formazione professionalizzante e allo sviluppo degli istituti tecnici superiori che si vorrebbero decuplicare, portando da 3mila a 30mila gli alunni che si specializzano in queste scuole per essere assorbiti dal mondo del lavoro in tempi ragionevoli.

I percorsi ITS post-diploma, infatti, si confermano particolarmente forieri di lavoro: l’80% dei diplomati trova lavoro entro un anno e il 92% anche in un’area coerente col percorso di studi. I dati provengono dal monitoraggio nazionale 2021, realizzato da INDIRE su incarico del ministero dell’Istruzione.

Sugli Its Bianchi ha argomentato“A dieci anni dalla sua nascita, il sistema degli Istituti Tecnici Superiori continua a dimostrare la sua piena efficacia in termini di occupazione. Questi dati ci dicono, però, che possiamo fare di più. È il momento di uscire definitivamente dalla fase sperimentale e creare una rete nazionale in grado di valorizzare le specificità territoriali. Una rete che renda questa scelta più attrattiva per i giovani e per le loro famiglie”.

“Gli ITS devono essere percepiti sempre di più come parte integrante del sistema nazionale di istruzione terziaria, con una loro autonomia e una loro più forte caratterizzazione nell’ambito dei cicli di studio. Il loro rilancio, al centro anche del nostro Pnrr, è un punto qualificante della strategia del Paese per uscire da stagnazione e bassa crescita e innalzare i livelli di studio”, ha concluso il Ministro.

Temi che potrebbero essere trattati anche in occasione degli Stati generali della scuola, cui il ministro ha fatto riferimento nei giorni scorsi, durante l’incontro “La scuola dell’inclusione” con il segretario di comparto Flc Cgil Francesco Sinopoli e il segretario generale Landini.

Concorsi scuola, ecco il nuovo protocollo di sicurezza

da La Tecnica della Scuola

Distanziamento, mascherine FFP2, uso del termoscanner: queste le principali misure adottate con il “Protocollo relativo alle modalità di svolgimento in sicurezza dei concorsi per il personale scolastico in attuazione dell’art. 59, comma 20 del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73”.

Il protocollo fa riferimento allo svolgimento della fase “in presenza” delle prove concorsuali. Restano prive di limitazioni le procedure per le quali la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché la possibilità per le
commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte in presenza oppure con collegamento da remoto, fatte salve le cautele generali proprie del contenimento della diffusione epidemiologica.

Nell specifico, il documento definisce:

  • i requisiti dell’area e delle aule concorsuali
  • l’organizzazione dell’accesso, della seduta e dell’uscita dei candidati
  • le misure di sicurezza per la commissione, per il comitato di vigilanza e per il restante personale presente nell’aula concorsuale
  • gli adempimenti dei responsabili dell’aree concorsuali.

Restano ferme le ormai note regole: distanziamento e igienizzazione delle mani; sarà inoltre necessario l’uso delle mascherine esclusivamente FFP2 e presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove. La prescrizione non si applica a coloro che abbiano già completato il percorso vaccinale per il COVID 19 e che presentino relativo certificato vaccinale.

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Assemblee sindacali a scuola, è possibile indirne due nella stessa giornata?

da La Tecnica della Scuola

L’ARAN è recentemente intervenuta con un orientamento applicativo riguardante le assemblee sindacali a scuola.

In particolare, ha espresso il proprio parere circa la possibilità di indire, nella stessa giornata, a livello di istituzione scolastica e in orario di servizio, due distinte assemblee sindacali (ciascuna della durata di due ore e in orari diversi), una rivolta al personale docente e l’altra al personale ATA.

Di seguito la risposta dell’ARAN:

L’art. 23, comma 4 del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018 prevede che “le assemblee coincidenti con l’orario di lezione si svolgono all’inizio o al termine delle attività didattiche giornaliere di ogni scuola interessata all’assemblea. Le assemblee del personale ATA possono svolgersi in orario non coincidente con quello delle assemblee del personale docente, comprese le ore intermedie del servizio scolastico”.

Conseguentemente, la sopra riportata disposizione contrattuale consente lo svolgimento di due distinte assemblee sindacali, anche nella stessa giornata, in quanto rivolte a personale differente. L’assemblea rivolta al personale docente dovrà tenersi all’inizio o al termine delle attività didattiche mentre quella rivolta al personale ATA potrà svolgersi anche in orario diverso.

Sotto tale profilo si evidenzia che per l’assemblea in cui è coinvolto il personale docente il dirigente scolastico sospende le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie interessate e disponendo gli eventuali adattamenti di orario, per le sole ore coincidenti con quelle dell’assemblea, del personale che dovrebbe prestare regolare servizio, mentre per le assemblee in cui è coinvolto anche il personale ATA, il dirigente scolastico, qualora la partecipazione sia totale, stabilirà, con la contrattazione d’istituto, la quota e i nominativi del personale tenuto ad assicurare i servizi essenziali relativi alla vigilanza agli ingressi alla scuola e ad altre attività indifferibili coincidenti con l’assemblea sindacale (art. 23, comma 9, CCNL 19 aprile 2018).

Bianchi conclude il G20 su scuola e lavoro

da Tuttoscuola

Buonasera ragazzi“… “Anzi signori“, si corregge quasi subito il ministro Patrizio Bianchi che saluta i giornalisti alla fine della conferenza stampa, trasmessa in diretta sul canale YouTube del Ministero. La conferenza si è svolta in effetti in un clima amichevole, favorito dalla linearità delle domande e delle risposte, quasi tutte concentrate sul tema delle disuguaglianze e dei divari tra Nord e Sud: un tema italiano (erano presenti molti giornalisti siciliani e di giornali del Sud), ma, come ha osservato Bianchi, anche di molti altri Paesi compresi quelli ricchi, come gli USA.

Per questo si è registrata una generale convergenza sulla necessità di collegare la lotta alle disuguaglianze educative con quella per lo sviluppo economico, dal momento che numerose ricerche (Bianchi cita l’OCSE, la World Bank, l’Unicef, l’Unesco e l’Ilo) dimostrano che le disuguaglianze condizionano ormai sempre di più anche la qualità del lavoro e l’efficienza complessiva dei sistemi economici e sociali.

Per quanto riguarda l’Italia Bianchi ha detto che la lotta alla dispersione avrà una priorità assoluta nei piani di attuazione del PNRR. Si comincerà dalla radice, da un forte investimento negli asili nido del Sud (in Emilia Romagna sono frequentati dal 45-48% della fascia d’età, nel Sud dal 3-5%) ma andranno anche rilanciati e rivalutati i percorsi di formazione professionale e di formazione in apprendistato, sul modello del sistema duale tedesco (citato più volte dal Ministro). E se dovessero nascere problemi o resistenze a livello locale su obiettivi strategici, ha aggiunto con convinzione, “c’è sempre il potere sostitutivo“.

Sulla scuola del “dopo Covid” Bianchi è stato altrettanto netto: si tornerà in presenza, ma utilizzando al massimo ciò che si è imparato durante il Covid: che le tecnologie, compresa la DaD possono dare un apporto decisivo al rinnovamento della didattica.

Maturità 2021: un bonus per i 100 e lode un po’ troppo simbolico

da Tuttoscuola

Erano mille, erano buoni e tosti. Era di mille euro il primo bonus maturità per il voto di 100 e lode che, a cominciare dalla maturità 2007, la legge n. 1/2007 aveva previsto di assegnare agli studenti che conseguivano all’esame di Stato al termine del II ciclo, il voto massimo di 100 cum laude, senza l’aiutino del bonus aggiuntivo di cinque punti che le commissioni possono assegnare per certi livelli raggiunti. Allora furono circa 3mila gli studenti diplomati con il massimo di voti coronato con la lode.

Nel corso degli anni il numero degli studenti di istituti statali e paritari diplomati con 100 e lode è andato aumentando, mentre le risorse per premiare quelle eccellenze sono andate calando.

Per la maturità 2020 dell’anno scorso la circolare ministeriale prot. 19667 del 2 novembre 2020 ha fissato l’importo del bonus a 95 euro, il minimo storico da quando questo premio è stato istituito.

Nella maturità 2019 (quando i crediti valevano 40 su 100 e vi erano state le tre prove con il massimo di altri 60 punti) i diplomati con 100 e lode erano stati 7.365, mentre l’anno scorso (con 60 punti di credito e un’unica prova) i diplomati con 100 e lode sono stati 12.129 con un incremento quasi del 65%.

Alla maturità 2021 quanti saranno? Certamente non meno di 12mila.

Da parte degli studenti migliori, tra i circa 500mila che quest’anno andranno alla maturità 2021, per raggiungere quel traguardo servono quattro condizioni:

  1. Avere conseguito nell’ultimo triennio i punteggi massimi di credito scolastico, pari complessivamente a 60 punti (fino alla maturità 2019 il punteggio massimo era di 40 punti);
  2. Avere ottenuto nelle prove d’esame 40 punti (anche quest’anno, come l’anno scorso c’è stata soltanto un’unica prova, l’orale);
  3. Rispondenza dei relativi criteri definiti da ciascuna sottocommissione in occasione della seduta plenaria prima del 16 giugno 2021, inizio delle prove;
  4. Unanimità di deliberazione da parte dei componenti della sottocommissione.

Quasi certamente il bonus maturità 2021 assegnato ai diplomati eccellenti sarà, come l’anno scorso, inferiore a 100 euro, ma non è per quel riconoscimento simbolico che tanti studenti cercheranno di conseguire un 100 e lode da mettere in quadro.

EPIGENETICA = SWITCH (On//Off) della ESPRESSIONE GENICA

EPIGENETICA = SWITCH (On//Off) della ESPRESSIONE GENICA

Paolo Manzelli 

La nascita e la crescita degli esseri viventi e generata GENETICAMENTE dalla correlazione di due modalita’ di gemmazione cellulare (eucariota = piante,animali,m) : A) “Meiosi” (dal Greco: Diminuzione ) che fa riferimento alla riduzione di due  cellule di sesso maschili e femminili  (spermatozoo ed ovocita) che inizialmente producono  dalla loro unione quattro cellule le quali per mescolamento (Cross -Over)   generano  un nuovo individuo dotato di un proprio sesso ed il proprio DNA , e B) la “Mitosi” ( dal Greco :Disgiunzione) che  invece permette la crescita e la specializzazione delle cellule viventi per scissione di ciascuna cellula (che ha esaurito il suo ciclo di vita) in due cellule figlie inizialmente identiche.

La  “Informazione Epigenetica” agisce nel modulare la espressione del DNA ,come azione di modifica del grado di attivazione e/o disattivazione (ON//OFF) di particolari Cluster di Geni, attuabile con modalita’ meccanicistiche per tramite la interruzione causata dalla Metilazione (-CH3 ) del DNA  ovvero della acetilazione (CH3-CO- ) degli “Istoni non-codificanti “ della Cromatina .

Pertanto al di la’ del meccanismo ON//OFF  prescelto  è necessario andare oltre la Genetica e prendere in considerazione la esistenza di un altro CODICE di INFORMAZIONE EPIGENETICO  “  derivante dall’ Ambiente nel quale viviamo ,il quale  diviene responsabile della effettiva regolazione “morfogenetica “ dei Geni  come quella di dar forma alla struttura neuronale del cervello e di differenziare le cellule specifiche dei  vari organi e tessuti  del corpo.

Rf.1.) https://www.albertovannelli.it/sites/default/files/articles/epigenetica.pdf

Rf,2) Morfogenesi di Rupert Sheldrake : https://www.youtube.com/watch?v=MC6ljzgRVfY

La “EPIGENETICA”  è quindi la informazione che sta alla base dei processi di  differenziazione morfogenica- cellulare sia della “Mitosi cellulare”, che si rivela , nel “lungo termine”, nella differenziazione ambientale delle Etnie Umane , cosi come , a “piu breve termine” , nei  cambiamenti che dimostrano una particolare sensibilita’ di “alterazione Meiotica” dei gameti maschili e femminili nella fecondazione. Infatti si notano alterazioni della interazione tra informazione   Epigenetica/e/Genetica ,  in presenza di circostanze “sfavorevoli”  di Natura Ambientale ( quali  cambiamenti  chimico-fisici della temperatura , acidita , ecc,. alla presenza/assenza di svariati elementi e sostanze quali ormoni, inquinanti alimentari, metalli pesanti , ecc.) … capaci nel loro complesso di alterare il processo di morfo-differenziazione delle cellule  comprese quelle germinali.

La attivita’  della  Metamorfosi  della informazione Epigenetica è  risultata essere determinante, come  trasformazione “Micotica”, nella Carcenogenesi ,  ma anche in relazione alla Malnutrizione alimentare nel corso della vita , come nel caso della “Obesita’ “,  (che pertanto assume una traccia ereditabile),  ovvero della “Denutrizione” che agisce irreversibilmente sulla deformazione della espressione cerebrale.   Inoltre va attribuita, alla modificazione “Meiotica”, la variazione della composizione proteica di Spermatozoi e delle cellule Uovo,  che determina  un grave cambiamento della fecondaazione , che  puo’ essere trasmesso per diverse generazioni .

Lo studio dei fattori di informazione EPIGENETICA capaci di Riprogrammazione Cellulare sia a partire dalla condizione di cellule toto-potenti ovvero ematopoietiche che delle cellule germinali  (ovociti e spermatozoi)  è  attualmente in fase avanzata di studio .

Rf.3.) – La Ricerca del Senso Perduto : https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=100886

Rf,4.)- La Biologia della Vita : Un sistema altamente Informato:    

Infine sulla base di tali studi di EPIGENETICA ,come Egocreanet-Cluster, ci domandiamo se, il “fac-simile” della  Proteina Spyke (S),  introdotto e diffuso nel corpo umano dalla sperimentazione della vaccinazione genetica di massa, al fine di attivare  la produzione di Anticorpi contro il recente virus pandemico, presenti una azione EPIGENETICA  tale che sia : << innoqua anziche patogenena>> 

Rf.5)- Epigenetica Virale : https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=138606

Chiediamo gentilmente a tutti coloro che vogliano aiutare la R&S di Egocreanet NGO-Firenze (www.egocrea.net), se abbiano  dati sulla codificazione EPIGENETICA della Informazione, che ci permettano di migliorare la nostra consapevolezza  sulla eventuale azione patogena della Proteina Transgenica (S)  , .cio’ a prescindere dal risultato del contrasto alla diffusione del VIRUS Sars-Cov.2 .

Rf.6.)- Vaccini Genetici : https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=138821

A nostro avviso, dato che la Proteina transgenica (S) è persino reperibile come diffusa anche negli organi di un nascituro, diviene seriamente importante domandarsi ed analizzare come  la inserzione della Proteina S , nelle  cellule sane dei Vaccinati ,  non solo possa diffondere l’infezione nei vasi sanguigni (vedi ; tempesta delle Citochine) , ma possa agire  nel provocare danni nella alterazione a lungo termine della “codificazione biologica” della Informazione Epigenetica, la quale regola la differenziazione Morfogenetica di tutte le cellule del corpo e del cervello- Umano .NB: Per rispondere a tale chiamata di collaborazione di Egocreanet , si richiede di inìviare una e.mail a:  Paolo Manzelli: < egocreanet2016@gmail.com >  Grazie.

Decreto Ministeriale 23 giugno 2021

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Riparto, tra le regioni, delle risorse disponibili in bilancio per il finanziamento del Piano 2020 della programmazione triennale nazionale 2018-2020 e individuazione degli interventi da finanziare. (21A06607)

(GU Serie Generale n.268 del 10-11-2021)