Olimpiadi Europee della Fisica 2021

Una medaglia d’oro, due medaglie d’argento e due di bronzo. Questi i risultati ottenuti dalla squadra italiana alle Olimpiadi Europee della Fisica (EuPhO) 2021 che si sono concluse sabato 26 giugno 2021 con la cerimonia di premiazione. La competizione ha visto impegnati, nella risoluzione di problemi di fisica, tre teorici e due sperimentali, 219 studentesse e studenti da 46 Paesi del mondo.  

La gara si è svolta online, con gli studenti italiani, selezionati tra i 10 vincitori delle XXXV Olimpiadi nazionali di Fisica, che si sono ritrovati presso il Liceo Classico “Stelluti” di Fabriano (AN), accompagnati dai professori Angelo Angeletti e Andrea Stefanini per affrontare le prove.  

L’elenco dei premiati italiani 

Medaglia d’oro:
Martino Barbieri dell’I.I.S. “Galilei” di Crema 

Medaglia d’argento:  

Giacomo Calogero del Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce
Massimo Gasparini del Liceo Scientifico “Fermi” di Padova 

Medaglia di bronzo:  

Luca Cremonesi del Liceo Scientifico “Galilei” di Erba
Tommaso Lunghi del Liceo Scientifico “Volta” di Milano 

TROPPI CONTENZIOSI NELLE SCUOLE

TROPPI CONTENZIOSI NELLE SCUOLE, IL SISTEMA VA RIFORMATO

“La situazione del liceo Verga di Adrano è diventata ormai insostenibile e perciò sollecitiamo il ministro Bianchi ad intervenire per riportare tra la comunità scolastica quel clima di serenità indispensabile per lavorare bene e che adesso manca, provocando gravi danni agli studenti impegnati in questi giorni negli esami di Maturità”. A lanciare l’appello al vertice di viale Trastevere è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, riferendosi al caso dell’istituto della provincia di Catania dove il dirigente scolastico avrebbe revocato numerosi docenti interni dal ruolo di commissario d’esame in seguito ad alcuni procedimenti disciplinari avviati mesi fa. Nella stessa scuola, inoltre, i docenti lamentano il continuo mancato rispetto delle delibere del Collegio dei Docenti.“Questo caso dimostra la fallibilità dell’autonomia scolastica che, senza i necessari controlli, rischia di trasformarsi in anarchia. Situazioni come quella di Adrano non sono infrequenti, in più occasioni abbiamo purtroppo riscontrato un uso improprio di potere da parte di alcuni dirigenti scolastici a danno dei docenti che, per difendersi, possono rivolgersi soltanto alla magistratura. Ed è noto a tutti come i tempi della giustizia, soprattutto in alcune zone d’Italia, siano lenti. Sarebbe, dunque, quanto mai necessaria una riforma di carattere legislativo del sistema del contenzioso nelle scuole, che miri a creare collegi di conciliazione e ad evitare che gli insegnanti siano costretti a sostenere di tasca propria le spese legali, diversamente dai presidi che possono contare sull’Avvocatura dello Stato. Per garantire che le sanzioni disciplinari non siano utilizzate come armi improprie, inoltre, analogamente a quanto avviene con il Consiglio Superiore della Magistratura, la Gilda propone da sempre l’istituzione del Consiglio superiore della docenza, a garanzia della libertà di insegnamento”, conclude Di Meglio.

Partita da 2,6 miliardi per l’edilizia scolastica

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno

Da un lato c’è la pandemia, con tanto di varianti, che può rappresentare un’ipoteca anche sul prossimo anno. Dall’altro c’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza che scommette sul rilancio della scuola ma non ammette ritardi. Due variabili che rendono la sfida sull’edilizia scolastica ancora più decisiva per superare i problemi passati e affrontare le sfide future. Il ministro Patrizio Bianchi lo sa e punta al cambio di passo sull’intero meccanismo di bandi-progetti-finanziamenti. Grazie a un pacchetto di interventi (attesi ad horas) per complessivi 700 milioni, le risorse mobilitate, dal suo insediamento a oggi, sfiorano i 2,6 miliardi. Ma in ballo, tra fondi nazionali e Pnrr, ce ne sono altri 5,3.

In realtà, come lo stesso titolare dell’Istruzione spiega al Sole 24 Ore del Lunedì, la partita sull riorganizzazione degli spazi didattici è perfino più ampia. «Sull’edilizia scolastica stiamo continuando a investire e stiamo accelerando le procedure per consentire che la didattica avvenga in ambienti sicuri. Ma quando parliamo di investimenti sulle strutture delle scuole – aggiunge – non parliamo solo di sicurezza, che, ovviamente, è una priorità. Oltre che sulla manutenzione ordinaria e straordinaria degli ambienti, dobbiamo investire anche su un loro ripensamento. Servono nuovi spazi educativi al passo con quell’innovazione didattica di cui abbiamo bisogno per portare la scuola fuori dalle gabbie del Novecento. Parliamo anche di digitale e di aule connesse. A questo proposito, anticipo che stiamo per pubblicare un avviso per le scuole di 446 milioni destinati al cablaggio interno delle aule per rendere le scuole sempre più connesse. Il bando sarà pubblicato a breve e le risorse saranno fondamentali per la transizione digitale del Paese, che, ricordo, è un altro punto basilare anche del Pnrr».

Gli interventi sbloccati

L’edilizia scolastica è in cima ai pensieri di Bianchi sin dalla sua nomina. Come dimostrano gli stanziamenti dei mesi scorsi di 1,1 miliardi per la messa in sicurezza di 653 scuole superiori o i 700 milioni per nidi e infanzia (la cui graduatoria potrebbe arrivare già oggi). A portare il “montepremi” delle risorse sbloccate vicino a quota 2,6 miliardi ci pensano altre cinque iniziative che stanno arrivando in queste ore. A cominciare dal decreto con la ripartizione regionale dei 500 milioni per la messa in sicurezza degli istituti inclusi nella programmazione triennale. Passando attraverso due finanziamenti con fondi Inail (un avviso pubblico sui 50 milioni della legge di Bilancio 2018 per la costruzione di scuole innovative nelle aree interne, che finora erano rimasti in stand-by, e il bando da 40 milioni per le nuove scuole nei comuni meridionali con meno di 5mila abitanti) arriviamo a un doppio antipasto su altrettante aree care anche al Pnrr: il primo, da 40 milioni, alla voce efficientamento energetico; il secondo, da 130 milioni, di risorse Pon per mense e palestre, con cui il governo vuole iniziare a ridurre il divario Nord-Sud sul tempo pieno. Completano il quadro i 12,5 milioni di contributi con l’8 per mille assegnati all’edilizia scolastica con le dichiarazioni fiscali del 2020.

Le risorse da autorizzare

Nel giro di qualche mese la posta è destinata a raddoppiare. Tra fondi nazionali e Recovery, in attesa di autorizzazione (che in alcuni casi arriverà già durante l’estate) ci sono 5,3 miliardi. Partendo dal Pnrr, gli stanziamenti più cospicui interessano gli asili nido e l’infanzia (3 miliardi), la costruzione di nuove scuole (800 milioni che rientrano nella missione 2 Rivoluzione verde e transiszione ecologica e anziché nella 4 Istruzione e Ricerca, ndr) e i 500 milioni per la messa in sicurezza e la ricostruzione di edifici esistenti. Seguiti poi dal doppio intervento di sostegno al tempo pieno, grazie a 400 milioni per le mense e 300 per le palestre. Meno numerose e di importo inferiore, ma più vicine al traguardo, le azioni sovvenzionate con fondi nazionali. Si va dai 210 milioni per la nuova programmazione triennale attesi a luglio al bando Pon da 30 milioni per le Smart school anch’esso imminente. Fino a due interventi che potrebbero agevolare la ripartenza di settembre: i 25,9 milioni per adeguare solai e controsoffitti investiti da indagini diagnostiche e, soprattutto, i 70 milioni per il noleggio di gazebo e tensostrutture per la didattica. Un bis, seppure ridimensionato, di quanto avvenuto l’anno scorso. All’epoca l’avviso è arrivato ad agosto; stavolta si punta su luglio. Ammesso che nel frattempo il Cts si pronunci su mascherine e distanziamento.


Organico Covid da 40mila prof per sdoppiare le classi

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

Il governo è pronto a confermare da settembre l’organico aggiuntivo Covid per consentire alle scuole di riaprire in sicurezza, considerato che, molto probabilmente, nei primi mesi del nuovo anno scolastico resteranno in vigore alcune misure di contrasto alla pandemia, come il distanziamento fisico di un metro e i dispositivi di protezione individuale. L’ultima parola spetterà alle autorità sanitarie (a ridosso dell’apertura dei plessi si dovrà pronunciare il Cts, anche alla luce dell’andamento dell’epidemia e soprattutto del piano vaccinale), ma l’esecutivo, su pressing del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel decreto Sostegni-bis all’esame del Parlamento, starebbe pensando di autorizzare almeno 40mila docenti aggiuntivi a tempo determinato proprio con l’obiettivo di “sdoppiare” le classi e consentire il ritorno in presenza al 100% o comunque limitare il ricorso alle lezioni da remoto.

Il contingente ipotizzato di almeno 40mila insegnanti in più avrà però “regole di gestione” differenti rispetto allo scorso anno, quando i docenti Covid erano stati circa 60mila (più 20mila Ata) ma avevano scontato molteplici problemi operativi, dipesi dal fatto che lo Stato aveva stanziato risorse (circa 1,6-1,5 miliardi), lasciando però poi libere le scuole di decidere come usarle. Questo meccanismo, nell’impossibilità in molti istituti di sdoppiare le classi per mancanza di spazi, ha prodotto risultati insoddisfacenti (ritardi anche oltre i 4 mesi nel pagamento degli stipendi, solo per citarne uno) e anche un avanzo di risorse (non utilizzate).

Da quanto si apprende da fonti di governo, i 40mila prof aggiuntivi dovrebbero essere inquadrati subito nell’organico di fatto, tornando, cioè, a un meccanismo tradizionale: definizione dei posti aggiuntivi necessari conteggiati sulla base delle indicazioni delle scuole agli uffici territoriali e poi agli Usr. In questo modo, in presenza di spazi o di turni doppi, lo sdoppiamento delle classi diventerebbe più plausibile.

In attesa anche di capire come si procederà con le vaccinazioni degli alunni più giovani, il governo è già al lavoro per settembre. Negli scorsi provvedimenti, ha stanziato già circa 1 miliardo per garantire sanificazioni, spazi, aule e più trasporti alla ripresa della scuola il prossimo anno scolastico. Come si ricorderà, 350 milioni sono destinati alle scuole statali per le misure necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici, altri 50 milioni per gli stessi interventi sono stati dedicati alle paritarie; gli enti locali disporranno di 70 milioni per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule; 450 milioni sono stati stanziati per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico e le scuole potranno accedere al fondo di 50 milioni per gli spostamenti casa-scuola-casa del personale e degli studenti.

Decreto Ministeriale 28 giugno 2021, n. 203

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

Decreto Ministeriale 28 giugno 2021 

Proroga dei termini di aggiudicazione degli interventi di edilizia scolastica. (Decreto n. 203/2021). (21A04510)

(GU Serie Generale n.180 del 29-07-2021)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE

Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure urgenti in materia di istruzione, universita’ e ricerca» (di seguito, decreto-legge n. 104 del 2013);

Visto in particolare l’art. 10 del citato decreto-legge n. 104 del 2013, che prevede che, al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprieta’ pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprieta’ degli enti locali, nonche’ la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la programmazione triennale 2013-2015, le regioni interessate possano essere autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la societa’ Cassa depositi e prestiti S.p.a. e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attivita’ bancaria ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;

Visto in particolare, il penultimo periodo del comma 1 del citato art. 10 che prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per definire le modalita’ di attuazione della norma per l’attivazione dei mutui e per la definizione di una programmazione triennale, in conformita’ ai contenuti dell’Intesa sottoscritta in sede di Conferenza unificata il 1° agosto 2013 tra il Governo, le regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le autonomie locali;

Vista la legge 3 gennaio 1978, n. 1, recante «Accelerazione delle procedure per l’esecuzione di opere pubbliche e di impianti e costruzioni industriali» e, in particolare, l’art. 19, il quale dispone che a modifica delle leggi vigenti, le rate dei mutui, concessi per l’esecuzione di opere pubbliche e di opere finanziate dallo Stato o dai Enti pubblici, sono erogate sulla base degli stati di avanzamento vistati dal capo dell’ufficio tecnico o, se questi manchi, dal direttore dei lavori;

Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante «Norme per l’edilizia scolastica», e in particolare gli articoli 4 e 7, recanti norme, rispettivamente, in materia di programmazione, attuazione e finanziamento degli interventi, nonche’ di anagrafe dell’edilizia scolastica;

Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)» e, in particolare, l’art. 4, comma 177, come modificato e integrato dall’art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2004, n. 191, nonche’ dall’art. 1, comma 85, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che reca «Disposizioni sui limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative» (di seguito, legge n. 350 del 2003);

Visto altresi’, il comma 177-bis del medesimo art. 4 della citata legge n. 350 del 2003, introdotto dall’art. 1, comma 512, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che ha integrato la disciplina in materia di contributi pluriennali, prevedendo, in particolare, che il relativo utilizzo e’ autorizzato con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa verifica dell’assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull’indebitamento netto rispetto a quello previsto a legislazione vigente;

Vista la legge del 30 dicembre 2004, n. 311, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005)» e, in particolare, l’art. 1, commi 75 e 76, che detta disposizioni in materia di ammortamento di mutui attivati ad intero carico del bilancio dello Stato;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di contabilita’ e finanza pubblica» e, in particolare, l’art. 48, comma 1, che prevede che nei contratti stipulati per operazioni finanziarie, che costituiscono quale debitore un’amministrazione pubblica, e’ inserita apposita clausola che prevede a carico degli istituti finanziatori l’obbligo di comunicare in via telematica, entro trenta giorni dalla stipula, al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro e Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, all’ISTAT e alla Banca d’Italia, l’avvenuto perfezionamento dell’operazione finanziaria con indicazione della data e dell’ammontare della stessa, del relativo piano delle erogazioni e del piano di ammortamento distintamente per quota capitale e quota interessi, ove disponibile;

Visto il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese», e in particolare l’art. 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede l’adozione di un decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, d’intesa con la Conferenza unificata per la definizione di priorita’ strategiche, modalita’ e termini per la predisposizione e l’approvazione di appositi piani triennali, articolati in annualita’, di interventi di edilizia scolastica nonche’ i relativi finanziamenti;

Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, recante «Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita’ produttive» e, in particolare, l’art. 9, comma 2-quater, che ha esteso l’ambito oggettivo di applicazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 104 del 2013, ricomprendendo tra gli immobili oggetto di interventi di edilizia scolastica anche quelli adibiti all’alta formazione artistica, musicale e coreutica;

Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti»; Visto in particolare, l’art. 1, comma 160, della citata legge 13 luglio 2015, n. 107, con il quale si stabilisce che la programmazione nazionale predisposta ai sensi del citato art. 10 del decreto-legge n. 104 del 2013 rappresenta il piano del fabbisogno nazionale in materia di edilizia scolastica e sostituisce i piani di cui all’art. 11, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)» e, in particolare, la tabella E con la quale e’ stato disposto il rifinanziamento della programmazione unica nazionale in materia di edilizia scolastica;

Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019» e, in particolare, l’allegato relativo agli stati di previsione;

Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020»;

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, recante «Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107» e, in particolare, l’art. 3, comma 9;

Visto il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, recante «Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017» e, in particolare, l’art. 20-bis, comma 2;

Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche’ in materia di famiglia e disabilita’»;

Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante «Disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’universita’ e della ricerca»;

Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023»;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 3 gennaio 2018, con il quale sono stati definiti termini e modalita’ di redazione della programmazione unica nazionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 12 settembre 2018, n. 615, con il quale si e’ proceduto all’approvazione della programmazione unica nazionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica e al riparto del contributo annuo pari ad euro 170.000.000,00 tra le regioni;

Vista l’Intesa, sottoscritta in sede di Conferenza unificata il 6 settembre 2018, tra il Governo, le regioni, le province e gli enti locali ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo del 28 agosto 1997, n. 281;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 10 dicembre 2018, n. 849, con il quale si e’ proceduto alla rettifica della Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica 2018-2020 con riferimento ai piani presentati da alcune regioni;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87, con il quale e’ stato autorizzato l’utilizzo – da parte delle regioni, per il finanziamento degli interventi inclusi nei piani regionali triennali di edilizia scolastica di cui alla programmazione unica nazionale, ai sensi dell’art. 2 del decreto interministeriale 3 gennaio 2018 – dei contributi pluriennali di euro 170.000.000,00 annui, decorrenti dal 2018 previsti dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208, stanziati dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232 e rimodulati dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, per le finalita’, nella misura e per gli importi a ciascuna regione assegnati per effetto dei decreti richiamati in premessa, nonche’ autorizzati gli interventi di cui all’allegato da Abruzzo al Veneto al medesimo decreto;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 30 luglio 2019, n. 681, con il quale si e’ proceduto all’aggiornamento della programmazione unica nazionale 2018-2019 con riferimento all’annualita’ 2019, nella quale confluiscono i singoli piani regionali;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 18 ottobre 2019, n. 960, con il quale si e’ proceduto a prorogare i termini per la proposta di aggiudicazione con riferimento agli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87, al 30 aprile 2020, in caso di progettazione esecutiva, al 30 settembre 2020, nel caso di studio di fattibilita’ e/o progettazione definitiva, e al 31 dicembre 2020, nel caso di interventi di nuova costruzione;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione 31 marzo 2020, n. 188, con il quale i termini per la proposta di aggiudicazione degli interventi, autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87, fissati dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 18 ottobre 2019, n. 960, sono stati ulteriormente prorogati al 30 settembre 2020, in caso di progettazione esecutiva, al 31 dicembre 2020, nel caso di studio di fattibilita’ e/o progettazione definitiva, e al 28 febbraio 2021, nel caso di interventi di nuova costruzione;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n. 42, con il quale sono stati modificati i piani regionali degli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87 e con il quale e’ stato stabilito che il termine di aggiudicazione dei nuovi interventi inclusi nell’allegato al decreto fosse quello del 21 febbraio 2021;

Visto il decreto del Ministro dell’istruzione 26 novembre 2020, n. 163, con il quale i termini per la proposta di aggiudicazione degli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87 e di quelli autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n. 42, sono stati fissati al 30 giugno 2021, in caso di progettazione esecutiva e nel caso di studio di fattibilita’ e/o progettazione definitiva, e al 31 agosto 2021, per gli interventi di nuova costruzione;

Dato atto che con il citato decreto-legge n. 1 del 2020 il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e’ stato diviso nel Ministero dell’istruzione e nel Ministero dell’universita’ e della ricerca e che, secondo quanto previsto dall’art. 2, le attivita’ connesse alla sicurezza nelle scuole e all’edilizia scolastica rientrano nelle aree funzionali del Ministero dell’istruzione;

Considerato che, nonostante le proroghe dei termini disposte con i citati decreti ministeriali, alcuni enti locali e alcune regioni hanno comunque evidenziato l’impossibilita’ di procedere al rispetto dei termini di aggiudicazione, anche a causa delle misure adottate in occasione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;

Dato atto che, l’art. 2, comma 7, del citato decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 3 gennaio 2018, prevede che un’eventuale proroga del termine di aggiudicazione possa essere disposta con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca;

Ritenuto opportuno prevedere una breve proroga dei termini di aggiudicazione che possa contemperare l’esigenza posta da alcuni enti locali e da alcune regioni con l’interesse pubblico alla rapida esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento sismico delle scuole, nonche’ con la necessita’ di rispettare il contratto di progetto con la Banca europea degli investimenti e le relative scadenze e tempistiche poste anche dai contratti di mutuo sottoscritti dalle singole regioni;

Decreta:

Art. 1 Proroga dei termini di aggiudicazione degli interventi

1. I termini per la proposta di aggiudicazione degli interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87 e con decreto del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n. 42, sono prorogati al 30 settembre 2021, in caso di progettazione esecutiva e di studio di fattibilita’ e/o progettazione definitiva, e al 30 novembre 2021, in caso di interventi di nuova costruzione.

2. Il mancato rispetto dei termini di cui al comma 1 comporta improrogabilmente la decadenza dai contributi concessi con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87 e con decreto del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n. 42. Il presente decreto e’ sottoposto ai controlli di legge.

Roma, 28 giugno 2021

Il Ministro: Bianchi

Registrato alla Corte dei conti il 20 luglio 2021 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’istruzione, del Ministero dell’universita’ e della ricerca, del Ministero della cultura, del Ministero del turismo, del Ministero della salute, n. 2135

Edilizia scolastica

Avviso pubblico per l’adeguamento funzionale e messa in sicurezza impiantistica delle palestre, di mense scolastiche e relativo allestimento
Prot. 18786 del 28-06-2021


In arrivo nuove risorse per interventi di edilizia scolastica. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti pubblicato, in questi giorni, due Avvisi che mettono a disposizione degli Enti locali delle Regioni del Centro-Sud fondi per la messa in sicurezza di mense scolastiche e palestre e per la costruzione di scuole innovative. Obiettivo dei finanziamenti, una maggiore diffusione del tempo pieno, dell’attività motoria e il contrasto del fenomeno dello spopolamento dei piccoli Comuni.

Gli Enti locali che possono partecipare alle procedure sono quelli delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nello specifico, il primo Avviso destina 130 milioni alla messa in sicurezza delle mense scolastiche e delle palestre, oltre che all’adeguamento di aree gioco e impianti sportivi esistenti a uso didattico. Il secondo, invece, libera 40 milioni per il finanziamento di interventi di costruzione di scuole innovative nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

“Da subito abbiamo voluto imprimere un’accelerazione – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – per assegnare velocemente le risorse per l’edilizia scolastica e far partire quanto prima i cantieri. Da inizio mandato abbiamo autorizzato circa 2,6 miliardi, una quantità di risorse considerevole per la messa in sicurezza delle strutture e anche per ripensare i luoghi di apprendimento. Con queste nuove misure potremo dare risposte a situazioni di maggiore difficoltà, potenziare il tempo pieno e rendere sempre di più la scuola presidio per la comunità. Stiamo lavorando in maniera strategica, usando tutti i fondi che abbiamo già sul tavolo e programmando al meglio le azioni da portare avanti con il PNRR, con l’obiettivo di garantire pari opportunità a tutte le studentesse e a tutti gli studenti”.

Il Ministro dell’Istruzione ha firmato anche un decreto per 50 milioni di investimento INAIL per la costruzione di scuole innovative nelle aree interne e il decreto per l’individuazione dei criteri per l’assegnazione di 12,5 milioni, quale quota annua dell’otto per mille per interventi urgenti. Il Ministero pubblicherà i relativi avvisi nei prossimi giorni.

I 130 milioni per palestre e mense scolastiche

L’Avviso mette a disposizione 130 milioni che potranno essere usati per finanziare due tipologie di interventi: l’adeguamento e la messa in sicurezza delle palestre, delle aree di gioco e di impianti sportivi esistenti a uso didattico e l’adeguamento, la messa in sicurezza e l’allestimento di mense scolastiche. Nel primo caso l’importo massimo di finanziamento sarà di 350.000 euro, nel secondo di 200.000 euro.

Ogni Comune delle otto Regioni interessate potrà presentare al massimo due candidature per due diversi edifici scolastici, mentre le Province e le Città metropolitane potranno presentare fino a quattro candidature e quattro progetti. La scadenza per candidarsi al bando è fissata alle ore 15 del 5 agosto 2021.

I 40 milioni INAIL per le nuove scuole nei Comuni con meno di 5.000 abitanti

Il secondo Avviso riguarda il finanziamento di interventi di costruzione di scuole innovative nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti compresi nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La scadenza è fissata alle ore 15 del 6 agosto 2021.

Il bando nasce dalla volontà di offrire servizi adeguati ai Comuni più piccoli, evitare il loro spopolamento e potenziare il ruolo della scuola in queste realtà.

Le candidature saranno valutate, infatti, in base a criteri quali il numero delle studentesse e degli studenti o l’indice di deprivazione territoriale.

I Comuni che riceveranno il finanziamento dovranno redigere la progettazione esecutiva e poi cedere l’area all’INAIL che verificherà e validerà il progetto esecutivo. L’INAIL acquisterà l’area e procederà all’appalto dei lavori e alla successiva costruzione della scuola che rientrerà nella proprietà dell’INAIL. Il Ministero dell’Istruzione pagherà i canoni di locazione per un periodo di 30 anni per l’ammortamento delle spese di investimento sostenute dallo stesso INAIL.

2,6 i miliardi autorizzati da inizio mandato

Il Ministero è partito da subito con l’autorizzazione di circa 2,6 miliardi per interventi di edilizia scolastica, con l’obiettivo di velocizzare le procedure e dare pronte risposte a comunità scolastiche, famiglie e territori. Già il 10 marzo scorso, infatti, sono stati assegnati 1.125 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza per 653 scuole secondarie di secondo grado di Province e Città metropolitane, mentre il 23 marzo è stata la volta di asili nido e scuole dell’infanzia, per i quali sono stati autorizzati 700 milioni. Inoltre, sono stati assegnati anche i 500 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole inserite nella programmazione triennale, 50 milioni di euro per la costruzione di scuole innovative nelle aree interne, 40 milioni per l’efficientamento energetico, 12,5 milioni di euro di fondi otto per mille per interventi urgenti.

Avviso pubblico per l’adeguamento funzionale e messa in sicurezza impiantistica delle palestre, di mense scolastiche e relativo allestimento

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020
Asse II – Infrastrutture per l’Istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
Obiettivo Specifico 10.7 – Azione 10.7.1 – “Interventi di riqualificazione degli edifici scolastici”

Avviso pubblico per l’adeguamento funzionale e messa in sicurezza impiantistica delle palestre, di mense scolastiche e relativo allestimento

Avviso Prot. 18786 del 28-06-2021