European Summer Camp

Spazi comuni dove incontrarsi e coltivare la socialità fra una lezione e l’altra, aree relax dove far riposare la mente, aule e ambienti digitali che favoriscano un apprendimento innovativo. È questa la scuola del futuro immaginata dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato in questi giorni a “We_spaces”, la maratona di idee organizzata dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del primo European Summer Camp della scuola italiana, che si è concluso oggi. Un progetto di sperimentazione delle metodologie didattiche-innovative, promosso in attuazione del Piano Estate e del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

A premiare le studentesse e gli studenti, e il progetto vincitore dal titolo “Mind Society”, è stato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervenuto durante l’evento che si è svolto martedì alla Casa del Cinema a Villa Borghese, a Roma.

Il Ministro ha incontrato le ragazze e i ragazzi, arrivati da tutta Italia, che in questi giorni hanno lavorato in gruppo mettendo a punto nuove idee per una scuola davvero innovativa. Partecipazione, confronto, collaborazione ed esposizione dei propri elaborati sono stati alla base del metodo didattico-innovativo sperimentato nelle giornate del Summer Camp.

“Avete utilizzato strumenti innovativi di confronto e di esposizione, avete sperimentato in prima persona l’innovazione didattica”, ha detto il Ministro Bianchirivolgendosi alle ragazze e ai ragazzi presenti al Camp. “L’anno prossimo sarà un anno costituente della scuola, tutti dobbiamo lavorare per ripensarla, dobbiamo farlo insieme. Abbiamo voluto la scuola d’estate, in cui rientra questo progetto, per recuperare socialità e un tempo di qualità in cui i giovani lavorano insieme, si misurano insieme, fanno anche dei sacrifici insieme”.

“WE_Spaces” è uno dei percorsi intrapresi nell’ambito del Summer Camp. Un hackathon per co-progettare nuovi ambienti di apprendimento, con l’obiettivo di rinnovare gli spazi e le dotazioni per la scuola del nuovo millennio. Quarantadue partecipanti, organizzati in sei squadre di ricerca, hanno progettato un nuovo edificio scolastico con spazi sicuri, accoglienti e sostenibili, in grado di innovare le attività della scuola. L’altra iniziativa del Summer Camp, “WE_Ideas”, ha previsto, invece, la simulazione della costruzione di un’agenda comune europea. In questo percorso sono stati ottanta i partecipanti, organizzati in tre gruppi, chiamati a simulare una sessione di lavoro straordinaria della Commissione Europea, riunitasi per affrontare insieme alcune problematiche comuni degli Stati membri.

A supporto di tutti i lavori, un terzo gruppo di studentesse e studenti ha organizzato una redazione per la preparazione di newsletter, servizi giornalistici, articoli e comunicati stampa relativi alle attività svolte.

Scuola, riapertura a settembre

Scuola, riapertura a settembre: indispensabile agire ora. Solo il 14% non è vaccinato

Roma, 8 luglio – In previsione dell’avvio della ripartenza di settembre, non si può più andare avanti per tentativi ed errori, con aperture parziali, discontinue e frammentate sul territorio nazionale, ma al terzo anno di emergenza da coronavirus, bisogna essere in grado di leggere e utilizzare ciò che è accaduto nei due precedenti anni scolastici.

In attesa delle nuove indicazioni del CTS, abbiamo ribadito al Ministero la necessità di pianificare la riapertura delle scuole a settembre in presenza e in condizioni di sicurezza, effettuando un monitoraggio dettagliato dei contagi, con analisi specifiche per le diverse tipologie di contatto e di relazione nei vari contesti (scuola dell’infanzia e primaria, laboratori, attività con gli alunni diversamente abili, …). Sappiamo che il SIDI, il sistema informativo ministeriale, richiede con cadenza settimanale la rilevazione dei numeri relativi alla diffusione dei contagi in tutte le scuole: si tratta di un patrimonio di informazioni che deve essere utilizzato per calibrare le azioni necessarie a mettere in sicurezza le lezioni in presenza, in modo serio e scientificamente programmato. Abbiamo ricordato più volte che, ben prima della possibilità di usufruire della difesa della vaccinazione, tutte le scuole del primo ciclo hanno frequentato in presenza e le scuole dell’infanzia senza l’uso della mascherina per i bambini.

Oggi il dibattito si concentra su duecentomila non vaccinati su un milione e quattrocentomila addetti, dimenticando che, soprattutto alla secondaria, i maggiori timori di contagi provengono dai trasporti. Il personale della scuola, dai docenti, ai dirigenti, ai collaboratori si è adoperato in ogni modo, anche in condizioni precarie, l’86% del personale è vaccinato, non si può concentrare il tema della sicurezza a scuola su 200 mila unità, il 14% di non vaccinati, ignorando il tema dei numeri di alunni per classe, il nodo dei trasporti e della capienza delle aule. In queste condizioni è impossibile affrontare lo stato di emergenza e diventa sempre più urgente la riduzione del numero di alunni nelle classi.

La FLC CGIL ha sostenuto la campagna vaccinale per il personale scolastico, fin dal primo momento, anche quando il generale Figliuolo l’aveva sospesa per agevolare il criterio delle fasce d’età e ne auspica il completamento al 100%, ma oggi è indispensabile non parlare del 14% mancante, bensì delle azioni di governo da programmare per un rientro a scuola sulla base di ciò che è realmente accaduto nelle scuole. Oggi è finalmente il momento che il governo Draghi e il ministro Bianchi si assumano la responsabilità di produrre scelte motivate e razionali per riportare tutti gli alunni a scuola e per farlo è necessario partire da una sensata analisi dei dati già in loro possesso.

Scuola, corsa ai vaccini. Il piano per immunizzare i prof: corsie preferenziali negli hub

da Corriere della Sera

Corsie preferenziali per il personale scolastico negli hub vaccinali. Per cercare chi ancora non è stato immunizzato, per diffidenza o paura, e consentire di riprendere in sicurezza la didattica in presenza a settembre. In una lettera indirizzata ai governatori il commissario Francesco Figliuolo chiede di spingere la campagna delle somministrazioni, anche in «maniera proattiva» con il coinvolgimento dei medici di base. Obiettivo: intercettare 200mila addetti del comparto scuola, tra loro anche gli amministrativi, che risultano non coperti secondo i dati in possesso della struttura commissariale. Numeri alimentati dalle regioni che confluiscono nell’anagrafe vaccinale nazionale gestita dal ministero della Salute. Un’indicazione condivisa da Luca Zaia, governatore del Veneto, che parla della «necessità di estenderla a tutti». Ci sono però regioni in ritardo, con percentuali inferiori all’80% di copertura, soglia minima ritenuta accettabile in questo momento. Tra loro Sicilia, Sardegna, Calabria, Liguria, Umbria e le province di Bolzano e Trento.

Sull’attendibilità di questi dati però non tutti sono pronti a giurarci. Tra gli assessorati regionali è il balletto delle cifre. Interrogate, segnalano numeri discordanti rispetto a quelli contenuti nel report del commissario. Con diversi punti percentuali di differenza, soprattutto in Liguria a Sardegna. Quasi tutte denunciano la mancata uniformità dei database vagliati. Peccato che quei dati arrivano dalle regioni che però ipotizzano un’importante sovra-stima dei non vaccinati tra il personale scolastico perché non tutti, nel momento della prenotazione, hanno spuntato la categoria prestabilita, finendo per confluire in un indistinto calderone diviso per fasce d’età. I numeri della platea ballano se si prendono in considerazione anche quelli che lavorano nei servizi esternalizzati dagli istituti, come la pulizia dei locali. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha chiesto al Cts di elaborare un parere più attendibile sul rischio epidemiologico considerando i progressi della campagna. Un’indicazione che però tarda ad arrivare se non si comprende la soglia di immunità nelle scuole. Siamo all’85% su base nazionale, una percentuale che collettivamente garantirebbe una copertura adeguata.


Organici ATA a.s. 2021/22, dall’8 luglio attive le funzioni

da La Tecnica della Scuola

A decorrere dall’8 luglio saranno attive le funzioni al sistema informativo per le richieste di adeguamento dell’organico ATA alla situazione di fatto.

Lo fa sapere la FLC Cgil che anticipa la diffusione, da parte del MI, di una nota ministeriale che sarà inviata agli Uffici scolastici regionali.

La nota ministeriale – spiega il Sindacato – riprende i contenuti della nota dello scorso anno e non contiene indicazioni rispetto al contingente autorizzato per sopperire alle necessità delle scuole, che non sono state soddisfatte in sede di organico di diritto.

Decreto Sostegni bis, assunti anche da seconda fascia, forse concorsi con il 30% dei posti riservati ai non abilitati

da La Tecnica della Scuola

Continua fra le forze politiche il confronto sulle modifiche da apportare al decreto Sostegni bis e in particolare agli articoli 58 e 59 che sono i due che più direttamente riguardano la scuola.
Il confronto (ma per la verità sarebbe forse più giusto parlare di scontro) è centrato in larga misura sulla questione delle assunzioni dei precari nel tentativo di ampliare la platea dei “beneficiari” dell’intera operazione.

Gli emendamenti in gioco sono diversi, sono stati presentati da quasi tutti i Gruppi parlamentari, ma – almeno fino a poche ore fa – non sembravano essere condivisi dal Governo che sta lavorando per ottenere una riformulazione che consenta di dare il via libera.

Sui docenti specializzati, ad esempio, ci sono proposte tese alla assunzione di tutti i docenti con il titolo a prescindere dal numero di anni di servizio, ma fino a questo momento il Governo non sembra intenzionato ad accettare una proposta del genere.

Per quanto concerne invece i non specializzati una possibile soluzione potrebbe essere quella di assumere anche da seconda fascia ma limitatamente ai posti che residuano dopo le immissioni in ruolo e dopo l’accantonamento dei posti dei concorsi in atto.
Questi docenti verrebbero assunti a partire da settembre 2021 con un contratto a tempo determinato, nel corso del 2021/22 dovrebbero frequentare un corso universitario abilitante e alla fine dell’anno partecipare ad una prova selettiva; in caso di prova superata verrebbero assunti in ruolo con decorrenza 1° settembre 2022 per svolgere l’anno di prova nel 2022/23.

Per parte sua il Governo ha in mente un’altra ipotesi ancora e cioè riservare nei prossimi concorsi ordinari il 30% dei posti ai precari non abilitati.

Va detto che, comunque, sempre nelle intenzioni del Governo, tutto questo dovrebbe valere solamente in via straordinaria per l’anno in corso, anche se – per la verità – c’è anche chi vorrebbe rendere strutturale questo modello che equivarrebbe di fatto alla riapertura delle GAE.

Stando alle informazioni che abbiamo raccolto presso fonti attendibili, l’intera vicenda potrebbe chiudersi in tempi più veloci del previsto perché il Governo sta lavorando per fare in modo che il provvedimento vada al voto dell’aula già venerdì o al più tardi martedì della prossima settimana.

Vaccini scuola: Sicilia, Sardegna e Calabria le Regioni con meno prof vaccinati

da La Tecnica della Scuola

Il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo come riferiamo in un altro articolo, è stato chiaro, bisogna aumentare i vaccinati del personale scolastico per poter tornare a scuola in sicurezza a settembre. La cifra individuata dal generale è quella di 215mila insegnanti da convincere, la speranza è quella di arrivare almeno a 180/190mila. Una campagna di vaccinazione che ancora fatica a concludersi. Sono infatti 8 le Regioni ancora al di sotto dei 4 quinti di prof vaccinati, come riporta il ‘Corriere della Sera‘. Peraltro con percentuali di crescita a rilento nel corso dell’ultima settimana.

Le Regioni messe peggio sono la Sicilia (56,4% di prime dosi), la Sardegna (66,7%) e la Calabria (67,1%), a cui si aggiunge Bolzano (61,4%). Qui i vaccinati sono appena 2 su 3 e ben al di sotto dell’80% del personale scolastico. Solo il 73% ha invece completato il ciclo vaccinale. Figliuolo, che ha scritto una lettera alle Regioni, chiede percorsi rapidi e agevolati e vorrebbe coinvolgere i medici di base per favorire le vaccinazioni.

Bene invece la Campania e il Friuli Venezia Giulia, che dopo aver somministrato una dose a tutto il personale scolastico, stanno procedendo per completare il ciclo a tutti i docenti. Più di 9 insegnanti su 10 hanno ricevuto almeno una dose in Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Lombardia e Puglia.

Tfa Sostegno VI ciclo: il DECRETO e le TABELLE posti per regione e grado di scuola

da La Tecnica della Scuola

Il Decreto ministeriale 755 del 6 luglio, appena pubblicato, in data 7 luglio 2021, autorizza 22mila posti per il VI ciclo del Tfa Sostegno tanto atteso.

Le modalità di espletamento delle prove di accesso sono predisposte dagli atenei con propri bandi e costituite da un test preselettivo, una o più prove scritte ovvero pratiche e da una prova orale, nonché gli aspetti organizzativi e didattici del corso di specializzazione per le attività di sostegno, sono disciplinati ai sensi del D.M. 8 febbraio 2019, n. 92 e del D.M. 7 agosto 2020, n. 90.

ALLEGATO A al DM 755 del 6 luglio 2021

Tabella riassuntiva offerta formativa specializzazione sul sostegno, definita ai sensi dell’art. 2, commi 2, 3 e 4 del D.M. 948/2016

Le date di svolgimento dei test preselettivi sono fissate per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno per i giorni 20, 23, 24 e 30 settembre 2021 nelle modalità di seguito indicate:

  • 20 settembre 2021 (mattina) prove scuola dell’infanzia;
  • 23 settembre 2021 (mattina) prove scuola primaria;
  • 24 settembre 2021 (mattina) prove scuola secondaria I grado;
  • 30 settembre 2021 (mattina) prove scuola secondaria II grado.

Ogni Ateneo che ha validamente presentato la propria offerta formativa – spiega il Decreto – è autorizzato ad attivare i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado.

LA RIPARTIZIONE POSTI PER GRADO DI SCUOLA E PER REGIONE

Candidati del V ciclo

Segnaliamo inoltre che l’articolo 1 del Decreto ministeriale, esclusivamente per questo ciclo, autorizza ad accedere direttamente alla prova scritta i candidati che abbiano superato la prova preselettiva del V ciclo, ma che a causa di sottoposizione a misure sanitarie di prevenzione da COVID-19 (isolamento e/o quarantena, secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento), non abbiano potuto sostenere le ulteriori prove.

Concorso Stem, abbassare la soglia a 60 punti, la richiesta dei candidati

da La Tecnica della Scuola

Il concorso Stem procede con la classe A028, mentre dalle prove dei giorni scorsi ci giungono in redazione le proteste dei candidati, molti dei quali chiedono che si abbassi la soglia per accedere alla prova orale, dai 70 punti attualmente previsti ai 60.

Una proposta che ha la sua ragion d’essere nella estrema difficoltà dell’esame computer based e, in certi casi, nelle disparità di trattamento tra candidati di sedi diverse.

Un candidato, infatti, si dice indignato per non essere stato messo nelle stesse condizioni di partenza degli altri candidati. Ci racconta: “Lo scorso venerdì 2 luglio ho partecipato al concorso STEM per la classe A041. Sono stato inviato in un paesino dell’entroterra siciliano difficilmente raggiungibile ma soprattutto è stata davvero vergognosa la sede: una scuola con oltre 42 gradi e nessun condizionatore. La prova è stata quindi un calvario ed il rischio di svenire era sempre dietro l’angolo considerando anche la mascherina FFP2. Verso metà prova anche respirare è diventato difficoltoso e per non svenire ho dovuto riversare sulla mia testa l’intera bottiglietta d’acqua che avevo a disposizione”.

E spiega: “Per poche domande non sono passato: ho superato la soglia dei 60 punti su 100 (che ovunque rappresenta la sufficienza) ma per 3 domande non ho raggiunto i 70 punti. Sono sicuro che se avessi sostenuto, come tanti altri, la prova in sedi normali (come Messina, Catania, Acireale e così via) che garantissero le condizioni normali per eseguire tale prova, sarei riuscito ad ottenere la soglia dei 70 punti. Sto evidenziando un fatto oggettivo di impedimento alla normale esecuzione della prova“.

Quindi conclude: “Potrebbe essere abbassato a 60 il punteggio soglia?”

Ammissione con riserva?

Stessa richiesta ci giunge da un altro candidato del concorso Stem, Luca B., da Roma, che ci propone di rilanciare una sua idea finalizzata ad aumentare i promossi del concorso Stem e dunque gli assunti all’interno della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Bisognerebbe “ammettere con riserva anche chi ha preso fra il 60 e il 68 e fargli fare un esame orale organizzato dal MIUR nelle modalità che meglio crederà opportune per completare e aggiudicarsi il ruolo con contratto indeterminato a fine anno scolastico 2021/2022”.

Povertà educativa, il progetto Unicef Lost in Education “Essere comunità educante”

da La Tecnica della Scuola

Due giorni per affrontare il tema della povertà educativa in una serie di eventi organizzati da Unicef Italia (7-8 luglio).

Al via oggi con la conferenza “Essere comunità educante” del progetto dell’UNICEF Italia Lost in Education, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Una conferenza incentrata sui “Patti educativi di Comunità” ( attualmente già ne sono stati firmati 16 in tutta Italia).

Nel corso della due giorni, interverranno fra gli altri: Marco Rossi-Doria, Presidente dell’Impresa sociale Con i Bambini; Paolo Rozera, Direttore generale Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus; Camillo Cantelli, Presidente Arciragazzi Nazionale; Tullia Passerini, Dipartimento Politiche per la Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ezia Palmeri, Dirigente Tecnico Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione; Dott.ssa Loredana Poli, Assessore all’Istruzione Comune di Bergamo – componente Commissione istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica ANCI; Vanessa Pallucchi, Coordinatrice della Consulta Istruzione e Formazione del Forum Nazionale del Terzo Settore; Raffaela Milano di ReteducAzioni. La due giorni è moderata dalla giornalista Sara De Carli.

Attraverso il Progetto “Lost in Education” l’UNICEF Italia intende fornire agli attori e agli enti delle comunità strumenti utili per prendersi cura dei propri giovani a partire dall’ascolto e dalla partecipazione delle loro esigenze:

  1. migliorando il benessere dei ragazzi e la loro capacità personale di percepirsi come attori trasformativi della propria comunità scolastica e di vita (soft skills di cittadinanza attiva);
  2. rafforzando la centralità della scuola come luogo educativo e aumentare il supporto della comunità educante sviluppando una comunità educante in cui gli attori sociali siano capaci di riconoscere le proprie competenze educative e prendersi carico del processo educativo.

Accordo CU 8 luglio 2021, n. 79

Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante: “Piano strategico nazionale per lo sviluppo delle competenze della popolazione adulta”.

Repertorio atti n. 79/CU dell’8 luglio 2021

Concorso ‘STEM’

Decreto Dipartimentale 15 giugno 2021, n. 826
Disposizioni modificative, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, al decreto 21 aprile 2020, n. 499, recante: «Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado», limitatamente alle classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041

in Gazzetta Ufficiale 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 47 del 15-6-2021


Al via il 2 luglio il concorso per l’insegnamento delle discipline scientifiche ‘STEM’ (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Gli scritti avranno luogo anche nei giorni 5, 6, 7 e 8 luglio. 

La procedura (in Gazzetta Ufficiale 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 47 del 15-6-2021) apre il nuovo e atteso ciclo dei concorsi ordinari per docenti. Le modalità di svolgimento delle prove concorsuali sono state semplificate per rendere più agili i concorsi in periodo pandemico. Una possibilità prevista dal decreto sostegni e dal decreto legge 44 del 2021.  

Fisica, Matematica, Matematica e Fisica, Matematica e Scienze, Scienze e Tecnologie informatiche: sono le discipline coinvolte nelle prove ‘STEM’. Una tornata concorsuale che accelera le assunzioni sulle materie scientifiche, anche in coerenza con le misure di rafforzamento per l’apprendimento di queste discipline contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  

Quella ‘STEM’ sarà una procedura rapida, con una prova scritta a risposta disciplinare multipla computer based, che comprende anche Inglese e Informatica, e una prova orale. Poi si procederà con la graduatoria.  

I posti messi a bando sono 6.129, suddivisi fra le varie discipline. Oltre 60.000 sono le candidate e i candidati iscritti alle prove. La quota maggiore di candidati (in allegato la tabella) concorre per Matematica e Scienze (classe di concorso A28 – scuole secondarie di I grado): sono oltre 39.000.

La tabella con candidati e posti:

CLASSI CONCORSOCANDIDATIPOSTI
A20 – SS – FISICA2.494282
A26 – SS- MATEMATICA8.1151.005
A27 – SS – MATEMATICA E FISICA5.233815
A28 – MM – MATEMATICA E SCIENZE39.1603.124
A41 – SS – SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE5.519903