Terremoto Haiti: distrutte o danneggiate 94 scuole su 255

UNICEF/Haiti: 580 mila persone hanno bisogno di assistenza; 115 mila case danneggiate o distrutte; nel Dipartimento Sud distrutte o danneggiate 94 scuole su 255.

Il numero ufficiale delle morti e delle distruzioni ad Haiti continua a crescere. Alla fine della giornata di martedì, almeno 1.941 persone risultavano uccise e oltre 9.900 feritePiù di 115.000 case risultavano danneggiate o distrutte, e quasi 580.000 persone, ovvero circa il 40% della popolazione dei tre dipartimenti, avevano bisogno di assistenza di emergenza. 

Le valutazioni preliminari condotte martedì dall’UNICEF e dai funzionari haitiani in uno dei tre dipartimenti più duramente colpiti dal terremoto di sabato, seguito da Tropical Depression Grace lunedì, hanno rivelato una vasta distruzione delle scuole, a poche settimane dalla loro riapertura. 

Le stime iniziali mostrano che 94 delle 255 scuole del Dipartimento Sud sono completamente distrutte o hanno subito danni parziali. Le valutazioni devono ancora avere luogo nei dipartimenti di Nippes e Grand’Anse, così come altre comunità che devono ancora essere raggiunte. 

 “Sarà estremamente difficile per i genitori, gli insegnanti e il governo riportare i bambini a scuola in sicurezza tra sole tre settimane, quando le scuole riapriranno il 7 settembre”, ha detto Bruno Maes, Rappresentante dell’UNICEF ad Haiti, dopo aver visitato una scuola danneggiata a Mazenod, vicino a Les Cayes. “Ma è così cruciale per i bambini – che hanno appena vissuto questa traumatica esperienza di terremoto e clima estremo – avere la normalità e la stabilità di essere in una classe con i loro amici e insegnanti”. 

L’ultima calamità si aggiunge a due anni che hanno visto i bambini fuori dalla scuola per mesi a causa di problemi politici o di sicurezza e della pandemia COVID-19, ha detto Maes. “I bambini di Haiti hanno bisogno di solidarietà e sostegno. I genitori e gli insegnanti che hanno perso tutto avranno bisogno di sostegno. E avremo bisogno di risorse per ricostruire alcune scuole, riabilitarne altre, dotare le classi di banchi, insegnanti e studenti di kit pedagogici e scolastici. Rimettere i bambini nelle aule è forse il modo migliore per assicurarsi che essi – e le loro famiglie e comunità – possano riprendersi”.

L’UNICEF sta facendo affluire nelle aree colpite aiuti salvavita tra cui medicine, acqua sicura, materiale igienico-sanitario e teloni, anche se le inondazioni e gli smottamenti ostacolano gli sforzi per il soccorso. 

L’UNICEF stima che avrà bisogno di 15 milioni di dollari per rispondere ai bisogni più urgenti di almeno 385.000 persone, compresi 167.000 bambini sotto i cinque anni, per un periodo di otto settimane. Questo richiesta iniziale di finanziamento sarà rivista e aggiornato nelle prossime settimane, man mano che l’impatto sui bambini e sulle famiglie diventerà più chiaro.

Superficialità e disubbidienza

I mali della scuola? Superficialità e disubbidienza

di Enrico Maranzana

L’orientamento della scuola pubblica é stato riformato, da decenni.

La conoscenza é diventata “strumento e occasione” per progettare percorsi d’apprendimento: agenti di cambiamento stabile dei comportamenti intellettivi e operativi degli studenti.

Nel 2003 la legge ha precisato il nuovo traguardo: “Raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche”. Da cui la certificazione delle competenze al termine della primaria, della secondaria di primo grado e del biennio di quella di secondo grado.

Un intervento normativo strategico che non ha prodotto gli effetti attesi, per un duplice ordine di motivi.

Il primo riguarda i docenti che sono rimasti abbarbicati nella tradizionale didattica, infarcita dai capitoli dei libri di testo: la progettualità non è praticata, tranne che in alcune oasi. Una resistenza al cambiamento e ai vincoli posti della legge, una disobbedienza favorita dalla struttura organizzativa delle scuole, che è illegittima, inadeguata, arcaica.

Il secondo motivo riguarda l’interpretazione delle norme, un aspetto che merita d’essere sgrossato.

La lettura della definizione ufficiale di competenza consente di circoscrivere lo spazio generativo dell’innovazione mancata: “Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale” [Parlamento Europeo – maggio 2008].

Notevole è la sua sovrapponibilità con la legge del 2003: le capacità prefigurano la meta, le conoscenze e le abilità sono gli strumenti per il relativo conseguimento.

Le scuole non hanno percorso il nuovo itinerario educativo: hanno soppresso la categoria “capacità”; un’assenza che ha eretto uno sbarramento al cambiamento e alla collegialità.

Un’assenza dovuta all’errato destinatario della definizione europea che, per sua natura, era diretta al SISTEMA SCUOLA, non al singolo docente. Un errore che ha prodotto l’eliminazionedelle competenze generali: il campo formativo è stato ristretto alle sole competenze specifiche.

Anche il richiamo alle capacità metodologiche possiede una straordinaria carica innovativa, che però non è stata valorizzata: i metodi di ricerca, propri delle discipline, sono palestre, sono laboratori in cui si affinano le qualità dei giovani. Si tratta di un indirizzo cardine: i processi con cui le capacità si manifestano sono analoghi a quelli che si sviluppano risolvendo i problemi disciplinari. L’opportunità didattica è stata trascurata, nonostante sia stata rinforzata dal ministero che ha indirizzato le commissioni dell’esame di Stato a soppesare la “Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo”.

A completamento, a titolo esemplificativo, si trascrive un sottoinsieme di capacità, il campo operativo del Collegio dei docenti che “Programma l’azione educativa”: Analizzare, Applicare, Argomentare/Giustificare, Comunicare, Comprendere, Decidere/Scegliere, Generalizzare, Interpretare, Memorizzare, Modellare, Progettare, Relativizzare, Riconoscere, Ristrutturare, Sintetizzare, Sistematizzare, Trasferire, Valutare.

R. Faraone, Vite in cammino

“Vite in cammino”  di Rocco Faraone, BookRoad editore 2021

di Mario Coviello

“ Da qualche tempo il mondo era finito nelle mani dei maghi del digitale, della bioingegneria e dell’intelligenza artificiale. Il passato aveva ceduto la fiaccola al futuro…Simulazioni di potenti algoritmi aleggiavano sulle teste di ignari cittadini in ogni parte del mondo. Per anni le masse, a lungo distratte da piaceri effimeri, avevano donato a quei maghi le loro coscienze e il loro spirito… Adesso l’oracolo digitale stringeva in mano l’intera umanità.” (pag 208 ).

 Matera, la città dei sassi, capitale europea della cultura nel 2019, viene raccontata in questo romanzo sociale di Rocco Faraone, al suo debutto nella narrativa, nel 2026 e infine nel 2039.

Le “vite in cammino “  del romanzo sono quelle di Prince, immigrato che viene dalla Sierra Leone e raccoglie pomodori nelle campagne di Palazzo San Gervasio,  e Afef, che è scappata  dalla Nigeria ed è costretta a prostituirsi sulla statale di Altamura. I due si sono conosciuti durante la traversata del deserto del Sahara, sono stati nei lager della Libia e,sbarcati a Lampedusa, hanno conosciuto solo lo sfruttamento, la paura  e la fatica. 

Prince arriva a Matera perché piccoli robot hanno sostituito i braccianti negri e bianchi nella raccolta e incontra Palmiro, un anziano falegname, sindacalista comunista che lo fa lavorare nel suo laboratorio e lo accoglie in casa con la moglie Lisa.

Palmiro ha un unico figlio Gildo, “fascista”violento che è scappato  a Verona perché non vuole avere tra i piedi un “negro” che “ruba il lavoro ai bianchi” e lì ha conosciuto Selly, una veronese risoluta dal passato difficile.

Una scrittura piana e avvincente conquista il lettore che segue le vicende di questi protagonisti le cui vite si intrecciano perché Gildo con Selly torna a Matera e scopre che con Prince in casa sua ora  c’è anche Afef , divenuta “badante”amata della madre anziana.

In dieci anni i cambiamenti climatici, la robotica e lo sfruttamento dell’ambiente hanno consentito alla Cina e all’India e ad alcuni paesi dell’Africa di superare un Occidente sempre più in crisi.

Nel corso della presentazione del suo libro a Bella, in provincia di Potenza, il 13 agosto 2021, Rocco Faraone ha detto: “ Il titolo del mio romanzo “ Vite in cammino”  definisce la mia ricerca. Io sono in cammino. Voglio ricordare il passato, vivere il presente e immaginare il futuro. La nostra Basilicata è una terra dimenticata.Con il mio libro voglio farle una carezza e una tirata d’orecchie.

 Mi piace raccontare la vita di provincia che conosco, le storie delle persone. Mi ha colpito il problema dei vuoti… I nostri paesi si svuotano, i giovani vanno via e i vecchi vengono assistiti dalle badanti che riempiono questi vuoti come i braccianti delle nostre terre che vengono dall’Africa, depredata dalle multinazionali.”

E ancora : “Scrivo- dice Rocco- per condividere le mie ansie, le mie emozioni, per riflettere e comunicare. I cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle risorse che si esauriscono, la necessità della convivenza fra i popoli e le culture, richiedono consapevolezza, partecipazione, impegno. Voglio fare la mia parte.”

E’ per queste ragioni che consiglio ai miei lettori questo romanzo che, sono sicuro, Vi appassionerà.

Rocco Faraone è attivista per l’ambiente e si dedica da tempo alla narrativa e alla poesia. “ Vite in cammino” è il suo primo romanzo.

Ritorno in classe, alle scuole 350 milioni per l’avvio in sicurezza. Bianchi firma il decreto

da OrizzonteScuola

Di redazione

Prosegue il lavoro del Ministero dell’Istruzione in vista della ripresa di settembre. Sono stati infatti ripartiti, con un decreto del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, i 350 milioni di euro stanziati dal decreto sostegni bis per garantire l’avvio dell’anno 2021/2022 in sicurezza.

Si tratta di risorse, spiega il ministero, che i dirigenti scolastici potranno utilizzare per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti, ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare gli strumenti digitali, per favorire l’inclusione e contrastare la dispersione scolastica attraverso il potenziamento dell’offerta formativa.

I fondi si potranno utilizzare anche per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica.

Si potranno acquistare strumenti per l’aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli Istituti.

Con il decreto firmato, ora al vaglio degli organi di controllo, viene resa nota la somma a disposizione di ciascuna scuola.

L’assegnazione dei fondi avverrà nei prossimi giorni insieme all’invio di una apposita nota che il Ministero dell’Istruzione fornirà alle scuole con le istruzioni operative per l’utilizzo delle risorse.

Sarà previsto un supporto attraverso l’help desk per l’emergenza.

Ecco il Decreto che definisce la ripartizione dei fondi CLICCA QUI

Domanda GPS già inviata, si può annullare e inviare nuovamente. Ma entro il 21 agosto

da OrizzonteScuola

Di redazione

In via di conclusione l’aggiornamento delle GPS per le assunzioni e per le supplenze. Giungono in redazione molti quesiti, alcuni dei quali riguardano la possibilità di modificare la domanda una volta inviata.

Risponde il Ministero, che in due FaQ affronta la questione dell’invio dell’istanza e della possibilità di modifica.

E’ necessario il codice personale di istanze on line per inoltrare l’Istanza?
Per facilitare le operazioni di invio delle domande il codice personale non viene richiesto.

Dopo aver inoltrato la domanda è possibile fare delle modifiche?
Dopo l’inoltro della domanda, l’aspirante può modificare i dati inseriti solo previo annullamento dell’inoltro.
Una volta modificati i dati, è necessario provvedere a un nuovo inoltro.
In caso di annullamento dell’inoltro, il nuovo inoltro deve avvenire entro la data indicata come termine ultimo per la presentazione delle domande.

Il tutto entro il 21 di agosto

A metà settembre, con le lezioni, prenderanno avvio anche scioperi e manifestazioni

da La Tecnica della Scuola

Fra poco meno di un mese riprendono le lezioni del nuovo anno scolastico.
I primi ad entrare in classe saranno gli studenti di Lazio, Piemonte, Abruzzo, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Basilicata, Emilia Romagna e Umbria. Poi toccherà a quelli delle altre regioni per concludere la settimana successiva con Puglia e Calabria.
E non sarà un avvio tranquillo, tutt’altro.
L’Anief ha già annunciato uno sciopero nazionale di tutto il personale della scuola in date diversificate da regione a regione, in concomitanza proprio con il primo giorno di lezione.
Intanto Unicobas, Cobas, Cobas Sardegna, CUB, Usb e diversi altri sindacati di base hanno deciso di anticipare all’11 ottobre lo sciopero nazionale generale già proclamato per il giorno 18.
Per il 20 settembre è invece in programma la manifestazione nazionale “Le carenze strutturali non si vaccinano” promossa dal Comitato Priorità alla scuola per protestare contro i mancati interventi che sarebbero invece necessari per riaprire le scuola in sicurezza.
Manifestazione per la quale proprio in queste ore arriva anche la l’adesione di Rifondazione Comunista e che potrebbe richiamare anche sigle sindacali importanti come è già accaduto in occasioni precedenti.

Inizio scuola, principali misure da attuare e compiti del dirigente

da La Tecnica della Scuola

Quali misure per il rientro in classe nel nuovo inizio anno scolastico 2021-2022? Facciamo un riepilogo secondo quanto previsto dal protocollo di sicurezza firmato dai sindacati con l’eccezione di Gilda e di Anief e con alcune rimostranze dell’Anp.

Il Ministero dell’Istruzione si impegna a garantire:

  1. Una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico.
  2. Procedure di contact tracing e tampone preventivo nei casi di possibili contagi nelle scuole.
  3. Predisposizione e attuazione del piano di screening della popolazione scolastica con particolare attenzione alla fascia di età 6 – 12 anni.
  4. La didattica in presenza, salvo che nei casi di zona rossa o arancione ma in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
  5. Un servizio di Help Desk dedicato alle istituzioni scolastiche, per richiedere assistenza via web, raggiungibile tramite il percorso: “SIDI → Applicazioni SIDI →Gestione Finanziario Contabile → Help Desk Amministrativo Contabile”.
  6. Informative rivolte ai Dirigenti scolastici con precisi riferimenti ai DPI, alle misure del distanziamento interpersonale e a tutte le procedure di contenimento del contagio.
  7. Un Tavolo nazionale permanente composto da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, del Ministero della Salute e delle OO.SS.
  8. Un Tavolo di lavoro permanente presso ogni USR, di cui fanno parte rappresentanti dell’USR designati dallo stesso Direttore, delle OO.SS. del settore scuola e dell’area istruzione e ricerca, degli enti locali, dei Servizi di igiene epidemiologica e della Protezione Civile operanti sul territorio.
  9. Incontri tra il Ministero e le OO.SS.
  10. Conferenze di servizio tra gli uffici scolastici regionali e i dirigenti scolastici.
  11. Attività di formazione anche on-line sull’uso dei DPI e sulle modalità di svolgimento del servizio, prevedendo anche tutorial informativi rivolti al personale e alle famiglie.
  12. Un servizio di supporto amministrativo e contabile nei confronti delle scuole per la gestione dei fondi straordinari.

Dotazioni per le scuole

Le scuole, per il tramite del Commissario straordinario per l’emergenza Covis, saranno dotate di:

  • mascherine per il personale scolastico e per gli studenti, incluse le mascherine monouso trasparenti dirette a favorire l’inclusione degli studenti con disabilità uditive;
  • gel disinfettanti.

Figure di riferimento

  • Resta la figura del referente Covid (e la predisposizione dell’aula Covid). Secondo quanto indicato dal verbale del CTS n. 34/2021 “In caso di sintomi indicativi di infezione acuta delle vie respiratorie di personale o studenti, occorre attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato dovrà essere invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della ASL competente”.
  • Si auspica che ogni scuola abbia la figura di un medico competente nella sorveglianza sanitaria.

Compiti del Dirigente Scolastico

  • Informare sulle regole di igiene da applicare a scuola, attraverso un’apposita comunicazione rivolta a tutto il personale, agli studenti e alle famiglie degli alunni.
  • Prevedere la formazione e l’aggiornamento in materia di COVID, per il personale scolastico.
  • Aggiornare il patto di corresponsabilità educativa per la collaborazione attiva tra Scuola e Famiglia.
  • Informare chiunque entri nei locali dell’Istituto su: obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di temperatura oltre i 37.5° o altri sintomi; divieto di fare ingresso o di permanere nei locali scolastici per la stessa ragione.
  • Disciplinare nell’istituto le modalità che regolano ingressi ed uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi.
  • Ridurre gli accessi ai visitatori.
  • Assicurare la pulizia giornaliera e l’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un cronoprogramma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato.
  • Prevedere nelle classi il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente.
  • Garantire un buon ricambio dell’aria con mezzi naturali o meccanici in tutti gli ambienti e aule scolastiche.
  • Prevedere negli spazi comuni una ventilazione adeguata dei locali, e un uso degli stessi spazi per un tempo limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza.
  • Prevedere eventuali spazi esterni alla scuola per la fruizione delle lezioni o per altre attività didattiche, nell’ottica di diminuire il numero di alunni per classe e di contenere gli assembramenti.
  • Prestare attenzione alla salute e al supporto psicologico e pedagogico-educativo per il personale scolastico e per gli studenti.
  • Valutare l’opportunità della costituzione di una commissione, anche con il coinvolgimento dei soggetti coinvolti nelle iniziative per il contrasto della diffusione del COVID- 19. Tale commissione sarà presieduta dal Dirigente scolastico.
  • Predisporre tutte le misure e i protocolli necessari alla gestione di un caso Covid (sospetto o conclamato), ed entrare in relazione con i referenti Covid, i medici competenti, le autorità sanitarie.

Inizio scuola, quali regole per il rientro?

da La Tecnica della Scuola

Nella notte tra il 13 e il 14 agosto sembrava fosse stato raggiunto un accordo con quasi tutte le forze sindacali per garantire il rientro a scuola in presenza e nella massima sicurezza.

Già nella mattinata di sabato 14 tra un chiarimento da parte del Ministero e un parere di qualche sigla sindacale, la situazione non sembrava essere chiara, lasciando il mondo della scuola in una nube d’incertezza.

E’ comunque opportuno che ogni scuola, nell’ambito della propria autonomia gestionale e nel rispetto delle disposizioni ministeriali, disciplinasse la vita della comunità scolastica e prevedesse quegli aspetti essenziali di essa, attraverso degli accorgimenti che lo stesso Ministero ha suggerito e che proviamo a sintetizzare qui di seguito senza la pretesa di essere esaustivi:

Per gli alunni

  • Garantire ingressi scaglionati
  • Ove possibile utilizzare accessi alternativi;
  • Assicurare la distanza tra un banco e l’altro di almeno un metro e di due metri tra i banchi e la cattedra.
  • Per gli alunni sopra i sei anni, far indossare la mascherina del tipo chirurgico.

Per i docenti

  • Green pass da mostrare, ma non da consegnare.
  • Per chi non è in possesso o non è in grado di mostrarlo al personale addetto al controllo, a decorrere dal quinto giorno, sarà sospeso senza stipendio fino al rientro con il green pass.
  • Corsia preferenziale per le vaccinazioni
  • Tamponi a pagamento per i non vaccinati.

Per il personale scolastico e gli studenti già risultati positivi al Covid 19

  • Il rientro a scuola del personale e degli studenti già risultati positivi al COVID 19 deve essere preceduto da una certificazione medica dalla quale risulti l’avvenuta negativizzazione del tampone, secondo le modalità previste, rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.

Per i non addetti ai lavori

  • Come prima cosa va ridotto al minimo l’entrata di persone non facenti parti del personale scolastico e solo per motivi ritenuti validi.
  • Le persone non facenti parte del personale scolastico dovranno sottostare a tutte le regole previste dal regolamento dell’istituto (es. dovranno indossare la mascherina, dovranno accedere solo in un determinato ambiente predisposto al ricevimento ecc.)

Sanificazione locale scolastica

  • Tutti i locali dovranno essere puliti e sanificati giornalmente.
  • Areati di continuo

Didattica

  • In presenza,
  • La DAD solo in casi eccezionali per gli alunni che non possono essere ammessi in presenza.

Nota 18 agosto 2021, AOODPPR 900

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali

Ai Dirigenti delle istituzione scolastiche di ogni ordine e grado LORO SEDI

Oggetto: Trasmissione Protocollo di sicurezza a.s. 2021-2022

Protocollo d’Intesa 14 agosto 2021, AOOGABMI 21
Avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19 (Anno Scolastico 2021/2022)

Avvio in sicurezza A.S. 2021/2022

Nota 18 agosto 2021, AOODPPR 900
Trasmissione Protocollo di sicurezza a.s. 2021-2022

Protocollo d’Intesa 14 agosto 2021, AOOGABMI 21
Avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19 (Anno Scolastico 2021/2022)


Inviato alle scuole il Protocollo di sicurezza e la relativa nota esplicativa. Tamponi diagnostici per il personale che si trova in condizioni di fragilità

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle istituzioni scolastiche il Protocollo di sicurezza siglato il 14 agosto scorso con le Organizzazioni sindacali accompagnato da una nota esplicativa che contiene anche indicazioni sul tema dei tamponi diagnostici.

La nota allegata al Protocollo ricorda che il Ministero sta assegnando alle scuole “specifiche risorse per affrontare l’emergenza sanitaria” e garantendo “il costante supporto amministrativo – contabile”. Il documento sottolinea inoltre che il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia, anche all’interno della comunità scolastica.

Le scuole potranno, dunque, utilizzare parte delle specifiche risorse che saranno loro assegnate destinandole alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”. Il Ministero, in raccordo con il Commissario straordinario, invierà alle scuole, a breve, uno schema di convenzione tra ASL e singola istituzione scolastica che verrà predisposto d’intesa con il Ministero della Salute, anche con l’obiettivo di semplificare e uniformare le procedure su tutto il territorio.


Scuola, Ministero: nessun tampone gratis ai no vax. Prevista intensificazione della campagna vaccinale

Il Ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax.

Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. Il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di “effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate”.

L’obiettivo è duplice: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole.


Il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2021/2022 nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Seguirà anche una nota tecnica alle scuole che farà riferimento, in particolare, all’utilizzo del green pass

“Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. L’intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l’impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità”. 

“Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità, per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a scuola. Stiamo lavorando da mesi – prosegue Bianchi -. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno”. 

Il Protocollo fa parte degli strumenti messi a disposizione per programmare al meglio il rientro di studentesse e studenti, tiene conto degli ultimi pareri del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza, delle disposizioni del Ministero della Salute, della normativa vigente

Sono previsti un Help Desk per le scuole, che partirà a fine agosto, e tavoli territoriali di confronto presso gli Uffici Scolastici Regionali per una gestione capillare dell’emergenza. 

Proseguirà la collaborazione con il Commissario straordinario per la fornitura di gel e mascherine, comprese quelle che servono a favorire l’inclusione di alunne e alunni non udenti, così come sarà portata avanti la collaborazione con il Ministero della Salute e i Dipartimenti territoriali di prevenzione per supportare le scuole. Il Ministero dell’Istruzione continuerà a lavorare con quello della Salute anche per garantire una corsia preferenziale per ampliare la platea del personale vaccinato

Confermata la permanenza a casa in caso di temperatura sopra i 37,5° o di altri sintomi influenzali. Sono previste modalità di gestione di ingressi e uscite, in modo da evitare assembramenti, e specifiche indicazioni per la pulizia giornaliera degli spazi

Il Protocollo individua le disposizioni per: aerazione degli spazi (va garantito costantemente il ricambio d’aria, anche attraverso strumenti meccanici), gestione della mensa, svolgimento dei Percorsi per le competenze e per l’orientamento (PCTO), delle attività nei Convitti, nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), uso dei locali scolastici da parte di soggetti esterni, gestione dei casi sintomatici. Confermato il supporto psicologico e pedagogico-educativo al personale, a studentesse e studenti. 

Il Ministero dell’Istruzione sarà impegnato a dare il massimo sostegno alle scuole, anche garantendo personale ATA a tempo determinato in più, dove necessario, per la gestione dell’emergenza, per sgravare le scuole da eccessivi oneri di gestione. Saranno inoltre messe in capo azioni mirate, come sottolineato dal Ministro Bianchi, per interventi nelle scuole che presentano classi particolarmente numerose.