Il Ministro incontra i rappresentanti del FONAGS

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha incontrato il 25 agosto, in videoconferenza, i rappresentanti del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola (FONAGS), in vista della ripresa di settembre.

“La ripartenza è sempre un appuntamento importante. Lo è a maggior ragione quest’anno, dopo i lunghi mesi della pandemia. Ci stiamo preparando da tempo per questa scadenza, con serietà e senso di responsabilità. Non si tratta, infatti, di una formalità, ma di un evento che coinvolge tutto il Paese che si rimette in moto attraverso la scuola”, ha detto il Ministro durante l’incontro. “Ho voluto incontrarvi per condividere obiettivi, strategie, illustrare il lavoro che stiamo facendo come Governo e ribadire il massimo impegno del Ministero e di tutto il personale”. 

Il Ministro è poi intervenuto sul tema del green pass, rassicurando il Forum: “È uno strumento prezioso per garantire sicurezza e tutela dei più fragili. Come ho già detto, sosterremo le scuole nella sua applicazione. Proprio in queste ore si stanno svolgendo degli appositi incontri tecnici. La scuola – ha concluso – è una grande comunità che, tutta insieme, sta lavorando con convinzione per il rientro in classe”.  

Tra i temi al centro del confronto, anche l’inclusione scolastica, il diritto allo studio delle studentesse e degli studenti e la necessità di un rinnovato dialogo tra scuola e famiglie.

L. Sepúlveda, Le rose di Atacama

Sepúlveda tra gli eroi

di Antonio Stanca

Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, Cile, nel 1949, ed è morto di Covid in Spagna, nelle Asturie, nel 2020. Aveva settantuno anni, aveva scritto poesie, racconti, romanzi, era stato giornalista, autore di radioromanzi, di libri di viaggio e infine di favole, di tante favole. Ovunque, in ogni genere della sua ampia produzione, aveva perseguito gli stessi intenti, aveva proceduto allo stesso modo, aveva creato, rappresentato situazioni, personaggi di elevato valore morale, spirituale, ne aveva fatto dei simboli, degli esempi da seguire, da imitare affinché l’umanità recuperasse quanto da tempo andava perdendo a causa dei tempi nuovi, della modernità. Alla fine sembravano avviate ormai la vita, la storia ché tutto quanto, famiglia, religione, società, ambiente, coscienza, fiducia, rispetto, amore, comunicazione, scambio, le aveva formate era entrato in crisi a causa di nuovi modi di pensare, di fare, di vivere. Non finirà mai, Sepúlveda, di denunciare quegli aspetti di carattere materiale, volgare che erano sopraggiunti a segnare i rapporti tra singoli e società, popoli e nazioni, di parlare come uomo e come scrittore in nome di un recupero della perduta innocenza, di un ritorno ai valori dell’idea. Difenderà anche l’ambiente naturale, farà parte di associazioni ambientaliste, lotterà contro le devastazioni perpetrate ai danni della natura. Ed anche contro quanto di spietato, di barbaro, di selvaggio era stato ed era compiuto verso l’umanità da parte di regimi politici, dittature vecchie e nuove. Convinto comunista e poi socialista, aveva fatto parte della guardia personale di Salvador Allende ma subentrato Pinochet era stato mandato in esilio. Era il 1977 e per Sepúlveda sarebbero cominciati gli anni di quel lungo peregrinare che lo avrebbe portato in tante parti del mondo ed infine in Ecuador dove si sarebbe fermato per molto tempo. Avrebbe continuato a scrivere, in Ecuador avrebbe concepito il suo romanzo più famoso, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, del 1989, sarebbe rientrato in Cile dopo Pinochet, avrebbe ricevuto premi prestigiosi, sarebbe diventato una delle voci più importanti dell’America Latina. Infine la Spagna delle Asturie, quella meno conosciuta, meno progredita, meno movimentata, sarebbe diventata la sua sede ultima. Lontano dai clamori del mondo aveva scelto di vivere gli ultimi tempi se gli fosse stato concesso. Nel silenzio, nell’anonimato, nella solitudine aveva pensato di finire come tanti personaggi, uomini e donne, dei suoi libri di viaggi, quelli che era andato a scoprire, a trovare nei posti più diversi, più lontani dove erano rimasti o si erano ritirati pur essendo reduci da imprese gloriose, da azioni memorabili. Di queste non si era continuato a parlare, non era rimasta traccia e lo scrittore le aveva riscoperte insieme ai loro autori.

   Dei libri di viaggi del Sepúlveda nel 2000 è uscito, presso Guanda, Le rose di Atacama, al quale ora TEA ha dedicato un’edizione speciale. La traduzione è di Ilide Carmignani. E’ uno degli ultimi, vi dice dei viaggi compiuti negli anni ’70, ’80, ’90 e di altri di quei tempi generalmente volti alla ricerca di vecchi amici della sua e di altre nazioni, di compagni di fede politica, religiosa o altra, di loro familiari, di persone esemplari delle quali aveva saputo e che voleva conoscere. Di tanto altro, di molto altro scrive nel libro, di luoghi, di tempi diversi da quelli guastati dalla modernità, di idee, principi, valori ancora intatti, ancora utili e delle persone cercate, incontrate, ricordate, ne fa i migliori interpreti perché lontane erano rimaste da ogni contaminazione. Lontane da ogni rumore avevano scelto di finire i loro giorni. Così sono i veri eroi, hanno fatto del bene, hanno salvato vite umane, hanno sopportato sacrifici, torture, hanno sfidato la morte, l’hanno accettata ma non hanno tradito, non hanno smesso di credere nelle proprie idee. Tra quelli è andato Sepúlveda, del loro eroismo ha scritto, i loro tesori ha riportato alla luce, con le loro parole ha combinato le sue, a loro si è sentito vicino, da loro ha avuto conferma che d’idea più di ogni altra cosa si può vivere, che anche lui era un eroe.  

Green pass, per chi è vaccinato controllo iniziale (e poi a scadenza)

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

L’aiuto alle scuole annunciato su questo giornale dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sull’avvio del nuovo anno e in particolare sulla gestione del green pass (per tutto il personale obbligatorio dal 1° settembre) si concretizzerà in quattro mosse. Parte un help desk per iniziare ad ascoltare le richieste degli istituti, e offrire prime risposte. La prossima settimana, forse il 31 agosto, ci sarà una conferenza di servizi con tutti i presidi, coordinata dal capo dipartimento, Stefano Versari, per riepilogare norme e circolari in vista della riapertura. È, poi, in corso, una interlocuzione con il garante della privacy e il ministero della Salute per tentare di alleggerire il controllo sul green pass: l’idea del ministero dell’Istruzione è quella di procedere a una verifica iniziale. Poi per coloro che hanno il vaccino (e quindi una certificazione verde valida per diversi mesi), vale a dire la stragrande maggioranza, ripetere il controllo a scadenza (e non quindi tutti i giorni). Il controllo sarà invece più frequente per coloro, la minoranza, che non sono vaccinati e che, pertanto, per entrare a scuola, in base alla legge, devono possedere un tampone valido nelle 48 ore precedenti. Quarto: potenziare l’organico, in primis quello tecnico-amministrativo. Sono già stati immessi in ruolo 12mila Ata, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, a cui se ne aggiungeranno, a breve, altri 12mila sempre per affrontare il riavvio dell’anno scolastico (a oggi l’organico Covid è previsto fino al 31 dicembre).

Nel giorno in cui al Tar Lazio ha acceso semaforo verde all’obbligo di green pass per scuola e studenti universitari (è stata rigettata la richiesta di una sospensione cautelare urgente – il 6 ottobre è fissata la trattazione collegiale della controversia) il ministro Bianchi è tornato a incontrare i sindacati, ribadendo tutte le misure per riaprire le scuole, in presenza, e in sicurezza, fin qui varate dal governo. Il mancato possesso del green pass (oltre 186mila soggetti, tra prof e Ata, secondo l’ultimo monitoraggio del commissario Figliuolo – in attesa dei dati aggiornati da parte delle regioni) è considerato, dalla norma, come “assenza ingiustificata” e il personale scolastico che ne è privo non può svolgere le funzioni proprie del profilo professionale, né permanere a scuola. La conseguenza giuridica, è anch’essa prevista dalla legge: a decorrere dal quinto giorno, scatta la sospensione senza stipendio (il supplente si nomina sempre dal quinto giorno); e la riammissione in servizio potrà avvenire non appena si sia acquisito il green pass.

Nelle linee guida sul trasporto inviate al Cts dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, si prevede poi il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra, non solo per verificare i biglietti ma anche per accertarsi della corretta applicazione delle misure anti-Covid: dalla capienza all’80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina. Domani è previsto un incontro con le Regioni, che dovranno poi delineare i propri piani di trasporto pubblico locale; uno snodo cruciale in vista della ripresa delle attività e delle scuole a settembre. Per il secondo semestre dell’anno ci sono oltre 600 milioni per i servizi aggiuntivi (sulla base delle indicazioni dei tavoli prefettizi) e 800 milioni per compensare i maggiori costi” e le perdite legati alla pandemia.

Per le scuole, il lavoro di questi tavoli prefettizi serve per raccordare gli orari delle attività didattiche con quelli del Tpl. Nelle linee guida, si auspica un aumento delle corse, specie nelle ore di punta; e di modulare gli orari di lavoro e scuola in relazione alle esigenze del territorio e al bacino di utenza di riferimento. L’obiettivo è evitare picchi di utilizzo dei mezzi. Su questa linea, si raccomanda, anche, quando possibile, l’incentivazione della mobilità sostenibile.


Green pass: Tar, ok al decreto legge sull’obbligo per il personale di scuola e università

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Nessuna sospensione cautelare urgente – ma anche una preliminare ipotesi di «palese inammissibilità» del ricorso – del decreto legge con il quale il 6 agosto scorso è stato previsto che tutto il personale scolastico e universitario dovrà possedere e sarà tenuto a esibire la certificazione verde Covid-19. Stessa cosa per la disposizione secondo la quale il mancato rispetto di tale obbligo sarà considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso. L’ha deciso il Tar del Lazio con un decreto monocratico.

Il giudice, premettendo che «forma oggetto di impugnazione un atto normativo con valore e forza di legge adottato dal governo e che dello stesso è prevista l’entrata in vigore a decorrere dal prossimo primo settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021», ha considerato che «la natura dell’atto impugnato, ascrivibile al novero delle fonti normative primarie, determina l’inammissibilità del ricorso, non consentendo l’ordinamento – in virtù del principio di separazione dei poteri – l’impugnazione diretta di atti aventi forza di legge, ed essendo il processo amministrativo volto unicamente alla contestazione di atti amministrativi, ivi inclusi quelli generali aventi natura normativa di carattere secondario».

Valutata, inoltre, «l’assenza di impugnazione contestuale di atti applicativi che del gravato decreto legge costituiscano concreta esecuzione, che sola potrebbe determinare l’ammissibilità del ricorso – limitatamente a tali atti – e consentire eventualmente di sollevare questione incidentale di legittimità costituzionale in ordine al contestato decreto legge che ne costituisce la base normativa, essendo il sindacato sugli atti legislativi riservato alla Consulta sotto il profilo della conformità alla Costituzione ed alle nome interposte», il Tar ha considerato che «la palese inammissibilità del ricorso determina l’assenza dei presupposti di procedibilità dell’istanza volta alla concessione di misure cautelari monocratiche». In conclusione, la richiesta di sospensione cautelare urgente del decreto è stata respinta, con fissazione per la trattazione collegiale della controversia nella camera di consiglio del prossimo 6 ottobre.

Assegnate agli Enti locali le risorse per l’edilizia leggera e l’affitto di spazi

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Sono state pubblicate sul sito del ministero dell’Istruzione le graduatorie relative all’Avviso pubblico da 270 milioni di euro destinati agli Enti locali per lavori di edilizia leggera (200 mln) e affitti di spazi per la didattica (70 mln).

La misura fa parte degli interventi previsti per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 in presenza e in sicurezza. I fondi, su precisa indicazione del Ministro Patrizio Bianchi, sono stati distribuiti tenendo conto, in via prioritaria, della quantità di alunni presenti sui territori e, per la prima volta, delle classi numerose. Le candidature sono state aperte dal 6 al 13 agosto e sono state divise secondo tre diverse tipologie di intervento: per gli affitti e relative spese di conduzione; per i noleggi di strutture modulari e relative spese di conduzione; per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento degli spazi e delle aule. Nello specifico per gli affitti, sono 269 gli Enti ammessi al finanziamento per un totale di 26.645.919,66 euro.

Per i noleggi sono 247 gli Enti finanziati, per un totale di 43.190.380,54 euro. Per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento risultano ammessi al finanziamento 1.299 Enti, per un totale di 175.112.377,39 euro.

Con le risorse stanziate, secondo i dati forniti dagli stessi Enti locali, si interviene su una popolazione scolastica di 806.233 studentesse e studenti, che corrispondono a circa 38.000 classi.

La graduatoria: https://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/fin-fondi ed_sc_avvio_as_21_22.shtml

Organico Covid, in arrivo 422 milioni per supplenze fino al 30 dicembre. 33 mila docenti e ATA in meno

da OrizzonteScuola

Di redazione

Sono in arrivo i 422 milioni di euro destinati all’organico Covid, docenti e ATA assunti per supplenze temporanee per far fronte all’emergenza sanitaria. “Stiamo per inviare agli Uffici Scolastici Regionali la ripartizione dei 422 milioni di euro per l’organico aggiuntivo per l’emergenza e per il recupero degli apprendimenti”, ha annunciato il ministro Bianchi nel pomeriggio di ieri dopo la riunione con il ministero della Salute per la definizione della gestione del Green pass a scuola.

400 i milioni destinati all’organico Covid, altri 22 milioni vengono stanziati per risorse aggiuntive di docenti a tempo determinato di modo che si possa intervenire su scuole che presentano una alta incidenza di classi numerose.

Rispetto allo scorso anno scolastico saranno 33 mila le unità in meno di docenti e ATA: 20 mila docenti, 22 mila ATA.

Le supplenze

Per le supplenze temporanee si attinge dalle graduatorie di istituto. I contratti potranno essere stipulati dal primo giorno di lezione, che varia in base ai calendari regionali (tabella riepilogo ministero), e fino al 30 dicembre 2021.

Organico Covid per tutto l’anno?

L’organico Covid, stando al protocollo di sicurezza sottoscritto tra Ministero e sindacati il 14 agosto, potrebbe essere però confermato per l’intero anno scolastico.

Nel prendere atto delle possibili difficoltà – si legge nel protocollo -, in termini di organizzazione della didattica, derivanti dalla cessazione degli incarichi conferiti al personale a tempo determinato fino al 30 dicembre, il Ministero si impegna in relazione all’andamento del quadro epidemiologico e ad individuare le soluzioni più efficaci ad assicurare l’erogazione dell’offerta formativa in presenza nell’intero anno scolastico 2021/2022 anche in termini di recupero degli apprendimenti, ove necessario.

MI, 270 mln per edilizia e affitti di spazi. Sasso: “Fondi utili contro le classi-pollaio”

da La Tecnica della Scuola

Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie relative all’Avviso pubblico da 270 milioni di euro destinati agli Enti locali per lavori di edilizia leggera (200 mln) e affitti di spazi per la didattica (70 mln). La misura fa parte degli interventi previsti per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 in presenza e in sicurezza. I fondi, su precisa indicazione del Ministro Patrizio Bianchi, sono stati distribuiti tenendo conto, in via prioritaria, della quantità di alunni presenti sui territori e, per la prima volta, delle classi numerose.

Le candidature sono state aperte dal 6 al 13 agosto e sono state divise secondo tre diverse tipologie di intervento: per gli affitti e relative spese di conduzione; per i noleggi di strutture modulari e relative spese di conduzione; per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento degli spazi e delle aule.

Nello specifico per gli affitti, sono 269 gli Enti ammessi al finanziamento per un totale di 26.645.919,66 euro. Per i noleggi sono 247 gli Enti finanziati, per un totale di 43.190.380,54 euro. Per i lavori di messa in sicurezza e adeguamento risultano ammessi al finanziamento 1.299 Enti, per un totale di 175.112.377,39 euro.

Con le risorse stanziate, secondo i dati forniti dagli stessi Enti locali, si interviene su una popolazione scolastica di 806.233 studentesse e studenti, che corrispondono a circa 38.000 classi.

La graduatoria:   https://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/fin-fondi ed_sc_avvio_as_21_22.shtml

Sasso: “Importante sostegno agli enti locali”

Su tali risorse è intervenuto anche il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso:

«Si tratta di fondi ingenti, che serviranno a mettere mano a una delle criticità storiche della scuola: le cosiddette classi pollaio, che costituiscono un evidente problema quando ci si trova ad affrontare una pandemia ma che, da sempre, rappresentano una enorme difficoltà sotto il profilo della qualità dell’insegnamento. Queste misure, insieme alla prosecuzione della campagna vaccinale e, non mi stancherò di dirlo, a un monitoraggio a tappeto attraverso l’uso dei tamponi salivari, ideali soprattutto per i più piccoli, sono i pilastri su cui contiamo di assicurare ai nostri ragazzi e alle loro famiglie la continuità didattica in presenza per tutto l’anno scolastico».

Arriva il controllore di biglietti, mascherina e capienza sui bus

da La Tecnica della Scuola

La riapertura delle scuole il prossimo settembre sta mettendo in moto tutta una serie di misure per contenere il contagio e soprattutto per rendere sicura la frequenza a scuola.

Queste le premesse che hanno spinto il Ministero delle Infrastrutture a inviare le linee guida sul trasporto al Comitato tecnico scientifico nelle quali è previsto il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra.

La notizia arriva direttamente da una intervista che il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini ha rilasciato a Rainews24.

Nel corso del suo intervento Giovannini ha  sottolineando che quello del controllo è un tema “cruciale”.

Ma non solo, ha pure aggiunto che in base alle indicazioni del Ministero, anche le Regioni dovranno poi costruire ciascuna il suo piano.

Infatti per Giovannini, il controllore dovrà verificare, a quanto si apprende, non solo il biglietto ma anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all’80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina.

Non si parla delle eventuali sanzioni per chi contravviene, relativamente soprattutto all’uso della mascherina, mentre per quanto riguarda la capienza, non oltre l’80%, dovrebbe essere il controllore a verificare, fermo restando la disponibilità dei mezzi e la loro efficienza.

Incontro ministro-sindacati, Flc Cgil: il MI conferma il protocollo e convoca i tavoli

da La Tecnica della Scuola

Piena applicazione del Protocollo sottoscritto il 14 agosto e immediata apertura dei tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali. È questo quello che emerge dall’incontro di oggi tra il ministro dell’istruzione Bianchi e i sindacati in videoconferenza. La Flc Cgil però specifica la necessità di affrontare le problematicità che riguardano la vita delle scuole, la riapertura di settembre e il rapporto di lavoro. Ma anche un confronto permanente per far sì che le scuole non riaprano nel caos delle criticità di settembre ovvero nomine dei supplenti, applicazione di sanzioni, mancanza di spazi e di organico.

Proprio il distanziamento nelle classi, l’organizzazione degli spazi e l’integrale applicazione del Protocollo sono i temi che secondo la Flc Cgil andranno affrontati nei tavoli di confronto tra ministero e organizzazioni sindacali. Senza dimenticare la definizione delle procedure di accesso al tampone gratuito da parte del personale scolastico. Questioni da risolvere per garantire l’apertura delle scuole in sicurezza.

Green pass, Tar boccia ricorso: resta l’obbligo per il personale scolastico

da Tuttoscuola

Per poter entrare a scuola a settembre prossimo tutto il personale scolastico dovrà essere in possesso del Green pass, pena la sospensione senza stipendio dal quinto giorno di assenza ingiustificata. E non c’è ricorso che valga. Il Tar infatti, secondo quanto riportato da Open.online, ha bocciato il ricorso che voleva la sospensione del decreto del 6 agosto scorso che prevede, appunto, l’obbligatorietà del Green pass. A determinare il rifiuto del ricorso l’ordinamento che non prevede di poter impugnare atti avente forza di legge.

Il Tribunale amministrativo ha parlato dell’ ipotesi di “palese inammissibilità” del ricorso contro il decreto chiarendo, inoltre che, in caso di mancato rispetto dell’obbligo di Green pass, l’assenza del docente sarà considerata ingiustificata.  Al decorrere del quinto giorno di assenza dal posto di lavoro, il rapporto professionale sarà quindi sospeso.